Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 20 febbraio 2021

Il degrado liturgico mette a repentaglio la fede stessa

Un precedente da cui ricavare altri elementi in tema: Il Rito Romano Antico e l'applicazione del Summorum Pontificum [qui].

In questi giorni sono rimasto colpito da una lettera scritta da un religioso. L’autore, un domenicano, occupandosi del degrado liturgico imperante, scrive fra l’altro: “Non sono più gli atei, gli anticlericali, i liberi pensatori, i senza Dio quelli che vogliono a tutti i costi spogliare i fedeli di ciò che hanno di più prezioso; sono i vescovi che si dedicano a questo compito”.
La denuncia è molto forte. Nella lettera il religioso parla di “iniziative liturgiche anarchiche e profane” che “brulicano ovunque nelle nostre chiese e anche nelle nostre più venerabili cattedrali, con il consenso e talvolta la partecipazione di alcuni vescovi”. Eppure, sembra che per questi stessi vescovi il pericolo sia la Messa tridentina secondo il rito di san Pio V.

Scrive ancora l’autore della lettera:
“Per chi ci prendono i nostri vescovi? Conosciamo i testi. Sappiamo che il nuovo messale di Paolo VI è semplicemente autorizzato, non imposto. Sappiamo che Paolo VI non ha mai vietato la celebrazione della Messa secondo il rito di San Pio V. Sappiamo che il Concilio, a sua volta, e lo stesso papa, hanno considerato il latino come lingua ufficiale della Chiesa”. Eppure, “al giorno d’oggi un sacerdote può prestare la sua chiesa a musulmani, buddisti, tibetani, patagoni, hippy, papuasici, ragazzi, ragazze, ambigui, ambivalenti, ambidestri, anfibi, ambulanti; ma, ahimè, se un prete infelice vuole celebrare lì la Messa per la quale quella stessa chiesa è stata costruita (dal popolo, non dai preti), e se il popolo vuole assistere alla stessa Messa che lì è stata celebrati per secoli, ecco che gli anatemi episcopali non mancheranno. E arriveranno dagli stessi vescovi che ci parlano di ecumenismo, pluralismo, tolleranza. Vescovi che nei confronti di tutti sono miele puro, ma solo contro di noi, fratelli nella fede e nel sacerdozio, tirano fuori gli artigli e diventano spietati”.
L’autore della lettera, come si vede, non manca di verve polemica, che diventa particolarmente graffiante quando sostiene che i vescovi e i sacerdoti noti per essere “tutto miele” verso chiunque chiudono le porte in faccia a un’unica categoria di persone: quei cattolici che vogliono restare fedeli all’antica liturgia.

Alla fine, il religioso scrive: “San Tommaso d’Aquino ci dice che l’Eucaristia è il bene comune della Chiesa cattolica. Quando questo bene comune viene distrutto, è tutta la Chiesa che si disintegra”.

Mi chiederete: perché sei rimasto tanto colpito da questa lettera? Perché, scritta dal domenicano francese Raymond-Leopold Bruckberger, apparve su Le Figaro il 24 gennaio 1975. Sì, avete capito bene: 1975. Pensate: quarantasei anni fa tutti i problemi che oggi viviamo, e che tanto spesso ci procurano amarezza, erano ben delineati ed evidenti agli occhi di chi era in grado di vedere.

Proprio mentre leggevo la lettera del padre Bruckberger, ne ho ricevuta una da una lettrice del mio blog Duc in altum. Una lettera dolente, intrisa di sconforto, che incomincia così: “Vorrei manifestare un disagio che mi prende ogni volta che vado alla Messa. Un disagio crescente, contro il quale cerco di combattere, ma con scarsi risultati. Fin da quando entro in chiesa non riesco a essere serena. Mi accorgo di troppe cose che non vanno. Mi dico che non dovrei giudicare, ma è più forte di me. Guardo Nostro Signore appeso in croce e gli chiedo: come puoi sopportare tanta trascuratezza, tanti abusi? Non è bastato voler aggiornare il Padre nostro. Ora i vescovi, sempre prontissimi a trascurare l’essenziale a favore del superfluo, si sono pure inventati il grottesco scambio di uno sguardo di pace. Qualcuno fa l’occhiolino, qualcuno si inchina (a Dio non ci si inchina mai, al vicino di panca sì). Tutta la scena ha un che di tragicomico. La Comunione distribuita rigorosamente sulla mano, e con il fedele in piedi, è il culmine dello sfacelo. Dopo la Messa me ne torno a casa incupita e con un senso di colpa a causa delle mie critiche, ma come si fa a non vedere?”.

Il padre Bruckberger, alla fine della sua riflessione, facendo riferimento al pensiero di Henri Bergson, il filosofo che il compianto Vittorio Mathieu definì “il grande rimosso della filosofia contemporanea”, osserva che riti e cerimonie senza dubbio emanano dalla fede, ma hanno anche un effetto su di essa. Riti e cerimonie possono consolidare la fede, ma se vengono sconvolti e pervertiti la fede rischia di essere distrutta.

Tuttavia, tranne rare eccezioni, i nostri pastori non vedono e non sentono. E, sempre misericordiosi e accoglienti con tutti, diventano improvvisamente duri e inflessibili verso chi si permette di ricordare che Deus non irridetur
 (Da Duc in altum, il più recente intervento di Aldo Maria Valli per la rubrica La trave e la pagliuzza, in Radio Roma Libera.)

12 commenti:

Anonimo ha detto...

“Per chi ci prendono i nostri vescovi? Conosciamo i testi. Sappiamo che il nuovo messale di Paolo VI è semplicemente autorizzato, non imposto. Sappiamo che Paolo VI non ha mai vietato la celebrazione della Messa secondo il rito di San Pio V. Sappiamo che il Concilio, a sua volta, e lo stesso papa, hanno considerato il latino come lingua ufficiale della Chiesa”.

Va bene, secondo questo religioso la colpa dello sfacelo generale è dello ''Spirito del Concilio©'' e non del Concilio.

La solita storia, la quale ha francamente, ma non voglio offendere nessuno, stancato.

(chissà se un giorno, magari tra altri 60 anni, riusciremo a fare qualche timido passetto in avanti in merito a questa faccenda... Io purtroppo, o forse mi tocca dire per fortuna, non ci sarò...).

Anonimo ha detto...

I nostri sensi fisici, attraverso i quali percepiamo, osserviamo, ascoltiamo, tocchiamo, odoriamo, gustiamo quanto è fuori di noi, vanno educati al bene, al buono, al bello, che sono lo scopo di ogni educazione fisica, spirituale, culturale in senso lato.

I nostri sensi fisici si ottundono se vengono sotto/stimolati o sovra/stimolati. Noi oggi viviamo in una perpetua sovra/stimolazione dei nostri sensi fisici che sono legati ai nostri sensi spirituali, culturali. I sensi spirituali, culturali infatti ricevono dall'esterno la materia per la loro riflessione, per la loro valutazione, per la loro elaborazione.

Se i sensi fisici sono sottoposti ad una pressante, continua varia stimolazione, inevitabilmente scadente, superficiale per verità, bellezza, bontà si ottundono, perdono acutezza, si intorbidiscono ed offrono ai sensi spirituali, culturali materiale mal percepito, che crea illusioni, tentazioni, ideologie. Cioè la quantità delle stimolazioni fisiche va a scapito, come la scarsità, di una necessaria e sana assimilazione ed elaborazione da parte dei sensi dell'anima, dello spirito, della cultura( anima e spirito di un popolo, di un certo territorio, di una certa epoca).

Quindi il famoso CVII gonfio di pretese trasmesse ai media, usati dai novatori spesso come loro cassa di risonanza, si è trasformato in un grande circo propagandistico che ha silenziato le tracce di Tradizione, pur tra parentesi presenti, ed ha magnificato il Nuovo Aggiornato Dialogante a tutte le genti.

Il domenicano francese Raymond-Leopold Bruckberger, che evidentemente ebbe cura di non sottoporre i suoi sensi fisici e spirituali al tritacarne della nuova propaganda ideologica aggiornata e dialogante, fu in grado di vedere quello che altri suoi confratelli non vollero vedere o non furono in grado di vedere o perché chiusero o perché esposero troppo i loro sensi fisici e quindi anche spirituali rendendoli incapaci di una valutazione aderente alla realtà ed alle sue inevitabili conseguenze.

Anonimo ha detto...

"...Sappiamo che il nuovo messale di Paolo VI è semplicemente autorizzato, non imposto. Sappiamo che Paolo VI non ha mai vietato la celebrazione della Messa secondo il rito di San Pio V. Sappiamo che il Concilio, a sua volta, e lo stesso papa, hanno considerato il latino come lingua ufficiale della Chiesa”.

"... ha silenziato le tracce di Tradizione, pur tra parentesi presenti..."

Questo richiama le note a pie' di pagina; l'autorizzare, senza imporre; il non vietare, ma senza permettere, il considerare, ma senza studiare e tanti altri espedienti che tutti possono essere ascritti ad una sofisticata tecnica del Male.

Che poi è parte di una tolleranza diventata buonismo. E qui bisognerebbe avere ben chiaro cos'è la tolleranza e cosa il buonismo.

Da wikipedia: Tolleranza è un termine relativo alla capacità di sopportare, senza esserne danneggiati, qualcosa che di per sé potrebbe essere spiacevole o dannosa.

Treccani: Buonismo,ostentazione di buoni sentimenti, di tolleranza e benevolenza verso gli avversari, o nei riguardi di un avversario

Gira e rigira uno si trova sempre davanti a qualche fu insegnamento della Chiesa che è stato stravolto, contaminato, imbastardito, volgarizzato, mondanizzato. E mai più si è cercato di viverlo con semplicità e cuor contento.

Anonimo ha detto...

Per approfondire consiglio vivamente uno straordinario libro di Don Cekada, che ha il merito di far capire cos'è il Novus Ordo come nessun altro testo mi si sia capitato di leggere. si tratta di un grande libro che secondo me resterà.
Si può ordinare sia alla casa editrice che per esempio alla Feltrinelli.
Io non aderisco a nessuna forma di sedevacantismo, ma ringrazio moltissimo chi ha deciso di tradurlo nella nostra lingua. Vale veramente la pena di leggerlo.
https://www.sodalitiumshop.it/epages/106854.sf/it_IT/?ObjectPath=/Shops/106854/Products/071

Gabriele Casari ha detto...

Lei ha ragionissima , questa storia "colpa dello sfacelo generale è dello ''Spirito del Concilio©'' e non del Concilio." almeno io non riesco più a sopportarla .
Continui pure il mondo cattolico a non voler vedere l'innegabile, andrà tutto bene .

Fabio ha detto...

Cardinal R. Sarah

@Card_R_Sarah

Today, the Pope accepted the resignation of my office as Prefect of the Congregation for Divine Worship after my seventy-fifth birthday. I am in God's hands. The only rock is Christ. We will meet again very soon in Rome and elsewhere. +RS

Se ne va un campione della fede, Roma è sempre più vuota di veri testimoni di Cristo

Anonimo ha detto...

Se ne vanno Sarah e Comastri, ormai nulla più di buono è rimasto in sede.......vediamo come finisce la storia del ragioniere Bianchi e del suo finto monasterio o monastero sincretista, volano stracci maleodoranti in cattolica (?) spettacoli molto poco edificanti per noi della terra di mezzo.

Avvicendamenti : ha detto...

http://blog.messainlatino.it/2021/02/breaking-news-dimissioni-del-card.html#more

https://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Gambetti
https://it.wikipedia.org/wiki/Mauro_Gambetti#/media/File:Mauro_Gambetti.jpg

Anonimo ha detto...

https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26278178/aldo-maria-valli-roma-senza-papa-bergoglio.html

Anonimo ha detto...

''Quindi il famoso CVII gonfio di pretese trasmesse ai media''

Sì, era l'epoca di Kennedy, Kruscev, del disgelo... Un'epoca caratterizzata da una temperie ottimistica che fa quasi tenerezza, vista con gli occhi di oggi.

Ma quanti danni ha fatto tale ottimismo... 'frettoloso'.

Anonimo ha detto...

"...Ma quanti danni ha fatto tale ottimismo... 'frettoloso'."

Perché sempre si tende a dimenticare Dio, Uno e Trino, e si attribuisce tutto il merito agli uomini 'buoni'.

Anonimo ha detto...

https://www.lanuovabq.it/it/niente-cure-balzo-dei-ricoveri-ci-sono-altre-priorita

LE COLPE DI SPERANZA
Niente cure, balzo dei ricoveri: «Ci sono altre priorità»
ATTUALITÀ24-02-2021 Andrea Zambrano
Aumentano i ricoveri perché i protocolli di cura domiciliare covid sono ancora quelli insufficienti a base di paracetamolo. L'assurdo viaggio della Bussola tra scaricabarile e reticenze evidenzia il fallimento della gestione Speranza, che ha messo al centro gli ospedali e ora il vaccino, dimenticando che i malati non curati precocemente oggi, sono i morti di domani. Palù (Aifa): «Linee guida da cambiare, l'ho detto al ministero, ma dicono che ci sono altre priorità». L'Agenas: «Speranza non ci ha detto di lavorare sui protocolli domiciliari»...