Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

sabato 13 marzo 2021

Effetto Francesco: la fine del Rito Romano antico nella Basilica di San Pietro

Sono ancora troppo indignata, ma ancor più addolorata per commentare!

clicca per ingrandire
La Messa tradizionale veniva celebrata nascostamente, fuori dalla vista, nella cripta della Basilica Vaticana (la Cappella Ungherese) dai giorni del motu proprio Ecclesia Dei fino al Summorum Pontificum.

Per effetto del motu proprio Summorum Pontificum del 2007, che riconosce che la Messa tradizionale non è mai stata abrogata (numquam abrogata e mai potrebbe esserlo), sono molti i sacerdoti che celebrano nei diversi altari laterali della Basilica utilizzando il Messale del 1962. Ed il Rito Romano antico veniva celebrato quotidianamente in due degli altari maggiori della Basilica, in particolare l'Altare del Beato Papa Innocenzo XI [e in quello di San Michele Arcangelo ndT].

Ahimè, è arrivato il nuovo Ordine della Segreteria di Stato che ha abolito tutte le messe celebrate privatamente nella parte superiore del corpo della Basilica (comprese le messe del Novus Ordo, peraltro molto numerose), e ha stabilito che tutte le messe celebrate nella Basilica dovranno essere (naturalmente Novus Ordo) concelebrazioni liturgicamente "animate" da "lettori" e "cantori"...

E la Messa latina è stata ancora una volta relegata nelle Catacombe: può essere celebrata solo (non da un sacerdote in regola, ma esclusivamente dai cosiddetti "sacerdoti autorizzati") in orari prestabiliti (ore 7, 7:30, 8, 9) nella Cappella Clementina della cripta vaticana. Sì, ci odiano davvero. Sì, ci vogliono tutti moti e vogliono farci sparire. Sì, se potessero, ci spazzerebbero via dalla faccia della terra.

L'unica consolazione è che la Cappella Clementina, minuscola, soffocante e priva di finestre, è il luogo più speciale dell'intera Basilica, è qui che è collocata la teca principale che custodisce le Reliquie dello stesso Principe degli Apostoli.

Chi di noi ha avuto il privilegio di prender parte alla messa in latino nella parte superiore della Basilica ne conserverà il ricordo per tutta la vita! Grazie a tutti i sacerdoti che vi abbiamo incontrato. -  Fonte
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

23 commenti:

Anonimo ha detto...

Comunque già da settembre la Messa delle 7 veniva ostacolata la partecipazione dei fedeli dato che i tornelli in territorio italiano aprivano alle 7:15, poi causa misurazione delle temperature ed eventuale (ma ricorrente, siamo a Roma prima delle 8, bisogna capirlo....) ritardo del dottore per tale misurazione (si, serve un dottore per la polizia italiota). La prima entrata possibile per i comuni mortali era quindi alle 7:30/7:35 quando la Messa privata delle 7 terminava...

Anonimo ha detto...

L'uomo toglie,anche se di Chiesa, e Dio dà. Quando sembra che ti abbiano tolto tutto il Signore ti dà il meglio, come la Cappella Clementina.
Sia lodato Gesù Cristo ora e sempre.
Antonio

Alessandro ha detto...

La cappella Clementina contiene pochisdime persone!

Anonimo ha detto...

Ma le concelebrazioni non sono obbligatorie!

Anonimo ha detto...

La tecnica del male sta procedendo con la sola crudeltà mentale. Non conosco la cappella Clementina, da quel poco che vedo una bomboniera. Noi saremo presenti con il nostro cuore.

Catholicus ha detto...

Tolle missam, tolle ecclesiam

Anonimo ha detto...

Se i fedeli della Tradizione andassero in massa alle messe dei lefebvriani (comunicandolo esplicitamente al proprio parroco, vescovo ed alla Santa Sede e rifiutando/ignorando qualsiasi ricatto e qualsiasi "censura ecclesiastica") la persecuzione dei sacerdoti che officiano in Vetus Ordo sparirebbe subito.

Anonimo ha detto...

Le cose sono peggiorate dopo le dimissioni del Cardinal Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, un mese fa.

Anonimo ha detto...

13-3-2013
8 anni fa cominciava la lenta, inesorabile distruzione della Chiesa Cattolica.
Data nefasta, la più nefasta di tutte lungo il corso dei secoli..
Maria Bracaglia

Anonimo ha detto...

LAICI, SACERDOTI E VESCOVI, SE CI SIETE, BATTETE UN COLPO: NON INGINOCCHIATEVI DI FRONTE AD UN POTERE LAICISTA!
Di Pietro Licciardi

A quanto pare, come ci stanno informando i media di regime, ci stiamo avviando verso una Pasqua “blindata”, ovvero con pesanti limitazioni ai nostri spostamenti e quasi certamente ancora una volta con gravi restrizioni al culto, proprio in occasione della festa più importante della cristianità.

Ad indignare però non è l’ulteriore sfregio inferto ai diritti costituzionali – sacri a quanto pare solo quando fa comodo a lorsignori – da parte di un governo, che si è ormai dichiarato nei fatti nemico dei cittadini e della religione. Da questa minoranza che continua ad occupare il potere, costituita da un PD che ha perso almeno mezzo milione di voti in occasione delle ultime elezioni regionali e da un Movimento Cinque Stelle che si è quasi liquefatto, ce lo possiamo infatti aspettare essendo essa dichiaratamente atea e pagana, soprattutto nella sua componente “cattolica”, che si ricorda di esser tale solo in clima elettorale.
Un po’ meno comprendiamo il silenzio di un capo dello stato, che si spaccia pure lui per cattolico, il quale non solo fa da stampella al suddetto governo ma neppure emette un fiato di fronte alla palese violazione di Costituzione e Concordato, lui che dovrebbe esserne un garante, in materia di religione e di culto.

Del resto perché dovrebbe esporsi quando gli stessi vescovi si sono preventivamente inginocchiati non una ma due volte innanzi al potere laico, proclamando di fatto che la salute del corpo viene molto prima di quella dell’anima? Un palese tradimento, questo, del Vangelo e di Cristo, che ha annunciato con le parole e con le azioni l’esatto contrario.

Possiamo comprendere il triste spettacolo di un popolo cattolico – o che almeno ancora si definisce tale – che diserta le chiese per paura del contagio, perché lo spirito è debole e come suol dirsi la ”paura fa novanta”. Anche in passato, quando la fede c’era ed era vissuta molto più seriamente, c’erano quelli che entravano nei lazzaretti ad assistere gli appestati per carità cristiana e quelli che invece scappavano a gambe levate il più lontano possibile dal contagio; quelli che affollavano chiese e processioni per chiedere perdono per i propri peccati implorando la fine della pestilenza e quelli che si chiudevano in casa a doppia mandata sperando di farla franca.

Ma vedere oggi quelli che dovrebbero essere i nostri pastori tradire il proprio gregge e Dio fa molto male e di sicuro assesta un grave colpo alla loro credibilità presente e futura.
Oh! Certo, le chiese chiuse o tenute aperte con capacità ridotta ad un terzo, le acquasantiere prosciugate, la Santa Comunione impartita obbligatoriamente sulla mano e in piedi, il divieto di inginocchiarsi… tutte misure dettate dalla “carità” e dal rispetto per il prossimo. Ma non è una dette tecniche preferite dal Satanasso travestire il male per farlo sembrare un bene?

Anonimo ha detto...

... segue
Non facciamoci illusioni dunque: anche a Pasqua niente messe notturne dal momento che sarà il governo laicista e non la Chiesa a decidere quando Nostro Signore dovrà risorgere. Ci chiediamo ancora una volta, come ci siamo chiesti a Natale, quali assembramenti potranno mai esserci alle una di notte, all’uscita dalle funzioni religiose, quando tutti i locali pubblici saranno chiusi. O forse il virus di giorno, quando le messe feriali e domenicali sono celebrate agli orari consueti, dorme per svegliarsi solo dopo le ventidue?

A questo punto non possiamo fare a meno di ricordare ancora una volta le terribili parole di Paolo VI, quando disse che il fumo di Satana era penetrato fin dentro a Chiesa. Un fumo diventato incendio e che ha ormai corrotto innumerevoli anime. Sembra che le più terribili profezie si stiano avverando e che la sposa di Cristo sia ormai saldamente ostaggio di un clero apostata ed eretico che – come stanno cercando di fare altre potenti forze asservite al male – sta usando la pandemia – vera o presunta, dal momento che i media di regime continuano a spargere informazioni contraddittorie o senza possibilità di verifica– per completare i propri piani di sovversione.

Sappiamo che il male non prevarrà perché la Chiesa non è dei vescovi ma di Cristo ed è sotto la protezione di Maria, tuttavia ci sentiamo come si sentivano i cristiani oppressi dai comunisti in Urss e oggi in Cina: non soltanto perseguitati e offesi ma soprattutto abbandonati da chi invece avrebbe dovuto difenderli levando da Roma alta e autorevole la propria voce in virtù del proprio mandato soprannaturale.

gsimy ha detto...

1) nessun prete può essere obbligato a concelebrare, a patto che non celebri nello stesso luogo dove si concelebra, che non è il caso della basilica vaticana
2) la concelebrazione non è affatto garanzia di decoro e raccoglimento, specie quando ci sono tanti sacerdoti a non fare niente se non durante la preghiera eucaristica
3) confinare lì la Messa gregoriana è da criminali

Anonimo ha detto...

e curioso che la Segreteria di Stato abbia emanato questo documento immediatamente dopo l'avvenuto pensionamento del cardinal Sarah...
A pensar male si fa peccato, ma...

strapinco ha detto...

La LUMEN GENTIUM del CV2 doveva pu aver un esito,no?

Di cosa ci si indigna dopo 57 anni?

Anonimo ha detto...

L'ultima volta che sono entrata in S.Pietro e' stato per la consacrazione all'Immacolata e gia' allora moltissimo era cambiato . Entrando , ricordo di aver visto tanta folla all'interno della Basilica ,alcuni indiani con il turbante ben calcato , un gran brusìo ,notevole confusione .
Di contro ho un magnifico ricordo del confessore e della consacrazione . Presso l'altare di S.Giuseppe c'erano due confessionali :in uno si veniva confessati vis-à-vis , nell'altro si veniva confessati stando in ginocchio e attraverso la grata (piu' consono a me ). Nonostante stessi molto attenta perche' non vedevo l'ora di buttarmi tra le braccia dell'Eterno Padre , una figuretta femminile piu' lesta mi ha preceduto nella confessione (Potete immaginare chi fosse).Uscendo ,poi , mi colpirono alcuni turisti seduti proprio sul gradino esterno che sbocconcellavano delle mele verdi .

Prima dell'ultima volta sopra narrata ci sono andata per la commemorazione di Giovanni Paolo II nella S.Messa celebrata dal Card.Dziwisz . Celebrazione in lingua polacca . Fu magnifico vedere tutti i presenti ,in maggioranza polacchi ,che all'elevazione come un sol uomo sono caduti in adorazione in ginocchio , sul pavimento .Bellissimo !

Prima ancora vi entravo frequentemente sia per la S.Messa delle 8,30/9,00 e la Comunione sotto le due specie , sia per pregare alla tomba di Pio XII.
Sinceramente la Cappella Clementina non la ricordo.

mic ha detto...

Card Leo Burke: (la circolare della Segreteria di Stato che vieta le Messe individuali presso la basilica di San Pietro in Vaticano, NDR) è contraria alle leggi universali della Chiesa.
E lo sarebbero anche le restrizioni alla Messa nella Forma Straordinaria, non Rito Straordinario, come nota il porporato americano.

Edoardo Pentin per National Catholic Register.

Approfondiremo!

Anonimo ha detto...

Dichiarazione sull'Offerta della Santa Messa nella Basilica Papale di San Pietro
IL 13 MARZO 2021
https://www.cardinalburke.com/presentations/statement-on-the-offering-of-the-holy-mass-in-the-papal-basilica-of-saint-peter

Anonimo ha detto...

Uno dei rituali più caratteristici della liturgia della Corte Pontificia e della Roma Papale era senza dubbio la benedizione della Rosa d’Oro nella Quarta Domenica di Quaresima (Domenica Laetare) quando il Sommo Pontefice cavalcava tenendo in mano questo fiore benedetto che poi sarebbe andato in dono a un dignitario laico a significazione della regalità sociale di Cristo e della sublime dignità del Vicario di Gesù Cristo, capo del corpo sociale cristiano (incarnazione terrena della Gerusalemme celeste celebrata nel proprio della messa), su tutti i poteri della terra.

mic ha detto...

https://www.cardinalburke.com/presentations/statement-on-the-offering-of-the-holy-mass-in-the-papal-basilica-of-saint-peter

Stamane ho pubblicato il testo italiano.

Anonimo ha detto...

Tradizioni della giornata di oggi (Domenica Laetare): La rosa d'oro (da P. Gueranger)

Questa Domenica chiamata Laetare, dalla prima parola dell'Introito della Messa, è una delle più celebri dell'anno. In questo giorno la Chiesa sospende le tristezze della Quaresima; i canti della Messa non parlano che di gioia e di consolazione; si fa risentire l'organo, rimasto muto nelle tre Domeniche precedenti; il diacono riveste la dalmatica e il suddiacono la tunicella; è consentito sostituire i paramenti violacei coi paramenti rosa. Gli stessi riti li abbiamo visti praticare durante l'Avvento, nella terza Domenica chiamata Gaudete. Manifestando oggi la Chiesa la sua allegrezza nella Liturgia, vuole felicitarsi dello zelo dei suoi figli; avendo essi già percorso la metà della santa quaresima, vuole stimolare il loro ardore a proseguire fino alla fine

La benedizione della Rosa è dunque ancora oggi uno dei particolari riti della quarta Domenica di Quaresima, per la quale ragione viene anche chiamata la Domenica della Rosa. I graziosi pensieri che ispira questo fiore sono in armonia coi sentimenti che oggi la Chiesa vuole infondere nei suoi figli, ai quali la gioiosa Pasqua presto aprirà una primavera spirituale, in confronto della quale la primavera della natura non è che una pallida idea. Anche questa istituzione risale ai secoli più lontani. La fondò san Leone IX, nel 1049, nell'abbazia di S. Croce di Woffenheim; e ci resta un sermone sulla Rosa d'oro, che Innocenzo III pronunciò quel giorno nella Basilica di S. Croce in Gerusalemme (PL 217, 393). Nel Medio Evo, quando il Papa risiedeva ancora al Laterano, dopo aver benedetta la Rosa, seguiva in corteo tutto il sacro Collegio, verso .a chiesa della Stazione, portando in testa la mitra e in mano questo fiore simbolico. Giunto nella Basilica, pronunciava un discorso sui misteri rappresentati dalla Rosa per la sua bellezza, il suo colore e il suo profumo. Quindi si celebrava la Messa; terminata la quale, i1 Pontefice ritornava al palazzo Lateranense, attraversando la pianura che separa le due Basiliche, sempre con la Rosa in mano. Arrivato alla soglia del palazzo, se nel corteo era presente un principe, toccava lui reggere la staffa ed aiutare il pontefice a smontare dal cavallo; in ricompensa della sua cortesia riceveva la Rosa, oggetto di tanto onore.

Anonimo ha detto...

... segue
Ai nostri giorni la funzione non è più così imponente; ma ne ha conservati tutti i principali riti. Il Papa benedice la Rosa d'oro nella Sala dei Paramenti, la unge col sacro Crisma e sopra vi spande una polvere profumata, conforme il rito d'un tempo; e quando arriva il momento della Messa solenne, entra nella Cappella del palazzo, tenendo il fiore fra le mani. Durante il santo Sacrificio la rosa viene posta sull'altare e fissata sopra un rosaio d'oro fatto a questo scopo; finalmente, terminata la Messa, la si porta al Pontefice, il quale all'uscire dalla Cappella la tiene sempre fra le mani fino alla Sala dei Paramenti. Molto spesso il Papa suole inviare la Rosa a qualche principe o principessa che intende onorare; altre volte è una città oppure una Chiesa che vien fatta oggetto di una tale distinzione.
https://www.youtube.com/watch?v=uIlfo2Ze3Is
Benedizione della Rosa d'oro.

Daremo qui la traduzione della bella preghiera con la quale il sovrano Pontefice benedice la Rosa d'oro: essa aiuterà i nostri lettori a meglio penetrare il mistero di questa cerimonia, che aggiunge tanto splendore alla quarta Domenica di Quaresima:

"O Dio, che tutto hai creato con la tua parola e la tua potenza, e che ogni cosa governi con la tua volontà, tu che sei la gioia e l'allegrezza di tutti i fedeli; supplichiamo la tua maestà a voler benedire e santificare questa Rosa dall'aspetto e dal profumo così gradevoli, che noi dobbiamo oggi portare fra le mani, in segno di gioia spirituale: affinché il popolo a te consacrato, strappato al giogo della schiavitù di Babilonia con la grazia del tuo Figliolo unigenito, gloria ed allegrezza d'Israele, esprima con sincero cuore le gioie della Gerusalemme di lassù, nostra madre. E come la tua Chiesa, alla vista di questo simbolo, sussulta di felicità per la gloria del Nome tuo, concedigli, o Signore, un appagamento vero e perfetto. Gradisci la sua devozione, rimetti i suoi peccati, aumentane la fede; abbatti i suoi ostacoli ed accordagli ogni bene: affinché la medesima Chiesa ti offra il frutto delle sue buone opere, camminando dietro ai profumi di questo Fiore, il quale, uscito dalla pianta di Gesse, è misticamente chiamato il fiore dei campi e il giglio delle convalli; e ch'esso meriti di godere un giorno la gioia senza fine in seno alla celeste gloria, in compagnia di tutti i Santi, col Fiore divino che vive e regna teco, nell'unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen".

Anonimo ha detto...

Domani la congregazione guidata un tempo da Sarah verrà 'visitata' da una commissione presieduta da tal Maniaghi, 55, fiero oppositore del VO, prossimo ad occupare il posto che fu di Sarah, il tutto spiega molte cose, e perché non occorra firmare certi documenti, sono già legge.......

Proposta di riparazione corale . ha detto...

GIORNATA DI RIPARAZIONE
Giovedì 18 marzo 2021
http://itresentieri.it/wp-content/uploads/2021/03/Giornata-di-riparazione-18-marzo-2021-3.pdf