Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

lunedì 18 luglio 2022

Le suore di madre Teresa di Calcutta cacciate dal Nicaragua. Perché la Chiesa locale e il Vaticano tacciono?

Sono passati diversi giorni da quando prima il governo di Daniel Ortega e poi il Parlamento unicamerale hanno deciso e ufficializzato l'espulsione dal Nicaragua delle Missionarie della Carità di madre s. Teresa di Calcutta. La Santa Sede ancora non ha detto nulla e al tempo stesso sembrerebbe che la vicenda non sia interessante per buona parte della stampa. Il Vaticano non conferma. Non smentisce. Non protesta. Non denuncia. Eppure la chiesa cattolica in Nicaragua, definita e considerata dal potere "fascista, golpista, filo-americana", è perseguitata con ferocia da qualche anno e alcuni suoi vescovi sono stati minacciati, intimoriti e in un caso si è provato a uccidere con un finto incidente stradale un vescovo emerito; tecnica che in America Latina viene sempre usata dalle dittature.
Si è detto che mons. Sergio Báez, oggi in esilio a Miami, fu espatriato dal Papa (aprile 2010) per farlo lavorare in Vaticano e sottrarlo a gravi rappresaglie dei paramilitari sandinisti.
Tutti coloro che potrebbero dire qualcosa per fermare questa deriva di Ortega tacciono e non si capisce il perché. Alcuni dicono che è la "diplomazia", la cosiddetta “Ragion di Stato", ma il problema è che nel frattempo - come diceva un ex arcivescovo di San Salvador, mons. Arturo Rivera y Damas - "i popoli devono mettere a disposizioni i morti".
Il silenzio dei vescovi nicaraguensi – uomini coraggiosi e impegnati– evidenzia che la situazione è molto grave e pericolosa e dunque sarebbe il caso di parlare tempestivamente, in particolare chi ha autorità e autorevolezza e quindi è una voce ascoltata. E per di più se fuori dal Nicaragua non è a rischio.
Sulla stampa vaticana quando si parla del Nicaragua si usano i toni soft della cronaca distaccata. [1] La Segreteria di stato e il Santo Padre stesso non hanno detto nulla. La Sala stampa vaticana nemmeno.
Eppure quanto è accaduto a queste religiose e al loro Istituto è gravissimo non solo per la natura risentita e gratuita del provvedimento ma anche per i suoi tempi e modalità. Le religiose, come centinaia di altre organizzazioni, avevano una personalità giuridica di ONG possibile da cancellare in un minuto con un provvedimento del Ministero degli Interni. E' accaduto anche con oltre 700 ONG: tutte chiuse. Con ogni probabilità accadrà anche ad altre e forse raggiungeremo presto il migliaio.
Ortega ha incarcerato per tempi brevi ma anche lunghi, con condanne artificiose e processi farsa, diversi sacerdoti e laici cattolici impegnati nel sociale e anche giornalisti. Tempo fa cacciò dal Paese, i primi del mese di marzo scorso, in poche ore, il Nunzio apostolico di Papa Francesco, mons. Waldemar Stanislaw Sommertag e di ciò prese nota pubblicamente la Santa Sede con un comunicato pubblicato il 12 marzo. Inoltre, in questi mesi, il regime ha chiuso due canali tv della chiesa incluso quello nazionale dell'Episcopato. Le missionarie hanno aspettato fino all'ultimo, ma mercoledì 6 luglio scorso, le prime 15 suore hanno attraversato il confine e si sono sistemate in Costa Rica nella diocesi di Tilarán-Libéria, ospite del vescovo mons. Manuel Eugenio Salazar. E proprio in Costa Rica si trovava mons. Paul Richard Gallagher quando una parte delicata di questa vicenda si stava svolgendo fra incredulità e indignazione. Erano gli ultimi giorni di giugno.
Il Segretario per i Rapporti con gli Stati e le Organizzazioni Internazionali ha visitato il Costa Rica (23 - 24 giugno) e poi l'Honduras (25 - 28 giugno), il primo confinante con il Nicaragua a sud e il secondo confinante a nord.
La nota vaticana pubblicata sull'Osservatore Romano del 6 luglio in cui si fa un resoconto ufficiale di questo viaggio di mons. Gallagher in America Centrale, non fa nessun riferimento alla crisi nicaraguense e alla situazione della Chiesa.
Tutto tace. Ancora silenzio. Qualcuno dirà che si sta negoziando uno sbocco alla crisi.
Può darsi ma come al solito – e la storia recente lo conferma – c'è poco da fidarsi di interlocutori come la coppia presidenziale Daniel Ortega e Rosario Murillo. L'ex Nunzio espulso conosce molto bene quest'esperienza. - Fonte
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[1] Vatican News. Le Missionarie della Carità dovranno lasciare il Nicaragua insieme ad altre Ong

5 commenti:

Anonimo ha detto...

La situazione politica in questi paesi è sempre incerta, il Vaticano dovrebbe trovare per le varie istituzioni una personalità giuridica che non sia così inflazionata come le ONG, ma sia garanzia di stabilità sotto qualsiasi loro governo. La diplomazia vaticana langue e non solo in Nicaragua. Come si può affrontare la Missione in queste situazioni tanto incerte?

Anonimo ha detto...

SUSCITA ILARITÀ
critiche e soprattutto anatemi l'intervento di una anziana suora sul set di uno shooting al centro di Napoli dove due donne si baciavano "appassionatamente".
``Dio non vuole, questa è opera del demonio`` avrebbe gridato la religiosa cercando di dividere le due focose ragazze.
Al mondo la cosa farà ridere e ci sarà chi cavalcherà l'onda per gridare al medievalismo, ma la suorina non ha fatto altro che urlare la verità e per questo è ora perseguitata e insultata: quindi beata lei!
Dio non vuole: punto!
Poi l'uomo continua a fare ciò che crede e come crede ma la verità è una: Dio non vuole!
Ci auguriamo che, per ossequio al politically correct, non arrivi dal Vaticano una sanzione a questa serva del Signore: non ci stupiremmo più di tanto.

Meditate e ... Dio non vuole

Testimoniare Cristo . ha detto...

Bacio saffico sul set, l'esempio libero di una suora
ECCLESIA 19-07-2022
Due attrici girano un bacio saffico ai Quartieri spagnoli. Una suora di passaggio, senza curarsi del set, interviene per redarguirle e ammonirle: «È il diavolo». C'è da togliersi il cappello di fronte al senso morale, materno, metafisico e soprannaturale di questa suora il cui gesto condensa tutta la libertà e la purezza della Chiesa ancora fedele a Cristo.
https://lanuovabq.it/it/bacio-saffico-sul-set-lesempio-libero-di-una-suora

Veronica Cireneo. Se non è Concreta, non è Fede. Una Storia di Bestemmie.
https://www.marcotosatti.com/2022/07/19/veronica-cireneo-se-non-e-concreta-non-e-fede-una-storia-di-bestemmie/

Il Dna della Fede «OPPORTUNE ET IMPORTUNE»
https://www.luiginegri.it/il-dna-della-fede-opportune-et-importune/

Anonimo ha detto...

Dal mondo assetato di verita' all'attuale mondo arido distrutto dal peccato dilagante
e ostacolato in ogni modo a poter condurre una vita spirituale
https://gloria.tv/post/NDPj1yNreEYV6fndu24V7o3yK#1035
Vita spirituale e Santa Messa
Matteo D'Amico

Anonimo ha detto...

"Se il cristianesimo se ne va, se ne va tutta la nostra cultura; e allora si dovranno attraversare molti secoli di barbarie." (T.S. Elliot)