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lunedì 5 dicembre 2022

Commenti eleison (DCCCII 26 novembre, 2022) - CONSEGUENTI INTERROGATIVI – I

Mons. Williamson sui miracoli eucaristici e il Novus Ordo.

Il Sacro Cuore di Gesù vuole salvare. Dal fango tira fuori il pellegrino errante.

Negli ultimi quattro numeri di questi “Commenti” è stata presa posizione su molte questioni spinose relative all’attuale crisi della Chiesa Cattolica, di cui alcuni lettori potrebbero non essere d’accordo, e sono assolutamente autorizzati a non esserlo, fino a quando l’Autorità Ecclesiastica non tornerà in sé e risolverà questi problemi una volta per tutte. Nel frattempo però, su una prima questione che si pone costantemente, lasciamo che questi “Commenti” offrano alcune considerazioni. Una domanda e il suo seguito sono scritte in grassetto per rappresentare l’intensità con cui alcuni lettori potrebbero esprimerle!

1a. Se è vero, come lei sostiene, che Dio Onnipotente ha accompagnato i miracoli eucaristici, compiuti all’interno della Messa Novus Ordo, con ampie prove della loro autenticità, allora perché i Cattolici credenti non dovrebbero semplicemente tornare a partecipare alla Nuova Messa, risparmiandosi un sacco di problemi?
Perché la Nuova Messa è l’atto centrale del culto della nuova e falsa religione nata dal Vaticano II e centrata sull’uomo. Il testo scritto di questa Messa è oggettivamente offensivo nei confronti di Dio, perché è anch’esso incentrato sull’uomo e non su Dio, e la frequentazione regolare della Nuova Messa può compromettere la fede Cattolica di una persona, su questioni determinanti come ad esempio la Presenza Reale, il Sacrificio della Messa, l’Ordine Sacro di un sacerdote Cattolico, e così via. La frequenza regolare può trasformare un Cattolico in un protestante senza che se ne renda conto. Tuttavia, grazie alla diabolica astuzia degli autori del testo della Nuova Messa, essa mantiene abbastanza elementi della vera Messa da poter essere celebrata validamente, cosicché ogni sua singola celebrazione non è necessariamente invalida come Messa, seppur venga celebrata sempre più spesso in modo invalido.
Perciò della Nuova Messa non si può dire né che sia valida e che possa essere frequentata, né che non debba essere frequentata, perché invalida. La verità, come spesso accade, non è né tutta bianca né tutta nera. Si dovrà dire che la Nuova Messa può ancora essere celebrata validamente, ma che non può essere frequentata perché la sua frequenza regolare ha contribuito a far perdere la fede a milioni di Cattolici.

1b. Ma come può Dio lavorare con e attraverso il testo di una Messa essenzialmente offensivo nei Suoi confronti?
Perché anche la Messa non è il fine ultimo, ma solo un mezzo, anche se potente, per il fine ultimo delle anime, che muoiano in stato di grazia: raggiungere la salvezza, contribuire a popolare il Paradiso e dare così gloria a Dio. Se le anime non hanno una Messa a cui partecipare, possono mantenere la fede? Sì. Se non hanno fede, parteciperanno alla Messa? No. Quindi la Messa si riferisce alla fede come mezzo per il fine, e non come fine per i mezzi. Perciò la Nuova Messa è solo un mezzo, e se essa è un deliberato miscuglio di bene e male, in cui gli scellerati fabbricatori hanno dovuto mantenere abbastanza bene per ingannare i Cattolici ad accettarla quando è stata introdotta nel 1969, per esempio abbastanza bene per potere essere valida, allora Dio è facilmente abbastanza grande da aggirare il male se ha una buona ragione per farlo. Ad oggi, ha una tale ragione? Sì.
Tutte le anime umane che dal principio ad oggi hanno vissuto, sono pecore di Dio e Sua personale creazione (Sal 94, 7), ed Egli vuole che tutte siano salvate (I Tim. II, 4), non solo i Cattolici (o i Cattolici Tradizionali). Il Sacro Cuore sa dall’eternità quante delle sue pecorelle sono state ingannate dai loro pastori durante il Concilio Vaticano II, quante hanno peccato e quanto, e sa riconoscere quante anime buone e credenti, e quanti sacerdoti e persino vescovi credenti oggi ci siano ancora, e li sostiene nonostante la miscela diabolica del Novus Ordo, ed Egli lavora incessantemente intorno al male e con ciò che è ancora buono, per la salvezza delle loro anime. Quanto a coloro che amano la Nuova Chiesa e vogliono la sua cattiva Messa, essi sono stati avvertiti, mediante questi miracoli, che stanno scegliendo di andare all’inferno. Se si parte dal Cuore di Dio, questi miracoli del Novus Ordo hanno perfettamente senso . . .
Kyrie eleison

10 commenti:

  1. Nella Fede molto si comprende interiormente al tempo opportuno, quando siamo in grado di capire o quando siamo fatti capaci di capire dalla Grazia. La stessa transustanziazione è un mistero a cui si crede per fede e per tanti altri motivi impalpabili indicibili, nel senso che non sappiamo mettere in parole, che sono personali profondi. Importante anche ricordare che la Messa è in sé anche un esorcismo. Non tutta la Messa è spiegabile e comprensibile a parole, con la ragione.

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  2. Taccuino di una donna timida (Il Borghese del 2 novembre 1969)

    La NUOVA liturgia della Messa, che doveva essere iniziata a novembre col principio dell‘Avvento, per quest’anno ci è stata risparmiala. Forse, le alte gerarchie hanno verificato che le modifiche già imposte non hanno dato risultati soddisfacenti; come, senza sforzo, verifica il semplice fedele che frequenta la Messa domenicale. Le chiese, purtroppo, sono sempre più vuote. La domenica, per colpa dell’automobile; gli altri giorni, la gente deve lavorare. La vita è tutta qui, fra il lavoro e l’automobile. Poi, dopo avere bene o male tessuto i giorni su questo ordito, si muore; finalmente, il silenzio. E che c’è in questo silenzio? Chi ci ha mai pensato? Forse avendo avuto un poco di silenzio anche da vivi, si sarebbe arrivati a questo pensiero; ma non l’abbiamo avuto, questo silenzio, nemmeno in chiesa l’abbiamo trovato. La Chiesa (coloro che la occupano, ndr) ci ha tolto il silenzio durante la Messa, ha tolto la possibilità del colloquio segreto, intimo, di ciascuno con Dio, durante la mezz’ora che per il cristiano è la più importante, la più sacra, la più misteriosa della giornata. Che cosa è, questa cosiddetta partecipazione alla Messa, se non un atto di profonda sfiducia verso l’opera segreta di Dio nelle anime, un intervento dell’uomo fra il credente e Dio? I risultati sono palesi e tristi. Durante la Messa non più con Dio: ci dicono, dobbiamo unirci, ma fra noi. Però la Fede, la Speranza, la Carità sono atti individuali, non possiamo compierli senza la Grazia; non ameremo il prossimo se prima non avremo conosciuto Dio. E Dio si manifesta nel silenzio. Ora, durante la Messa non c’è un attimo di raccoglimento. Ci si alza e ci si siede a comando, si ripetono ad alta voce le preghiere, non so con quale partecipazione, poi si ascolta la predica, infine ci sono i canti; e questo è il momento peggiore. Non si possono onestamente chiamarli canti. I grandi inni che avevano attraversato i secoli, che ci afferravano, si impadronivano di noi con le possenti parole, ci scrollavano come il vento scuote gli alberi liberandoli dal seccume, sono ammutoliti, scomparsi. Si odono cantilenare frasi di questo genere: «…evitiamo di dividerci fra noi, via le liti maligne, eccetera…», espressione da comizio o da giornalismo scadente che per la loro miseria sfuggono a qualsiasi apprezzamento. A questo è ridotta la nostra Chiesa, ricca di un tesoro liturgico e poetico che era di per sé una forza, la sua forza d’attacco, la prima che vinceva gli increduli. Si può essere certi che nessuno si convertirà a sentire le nostre cantilene domenicali. Nemmeno durante la Comunione c’è silenzio. La gente in piedi, in attesa di ricevere l’Ostia, canta; i più zelanti, subito dopo averla ricevuta, riprendono a cantare. Si vorrebbe umilmente chiedere alle alte gerarchie, al Sinodo episcopale, a tutti i preti vescovi e cardinali che si radunano e discutono, di ridarci il silenzio durante la Messa. Si vanno, ricercando innovazioni liturgiche, debitamente commentate da eruditi riferimenti, ma non serviranno a nulla, se non ci sarà restituito il silenzio durante la Messa, se in quella mezz’ora in cui il pane diventa Carne e il vino diventa Sangue, e noi, con disperata umiltà, per essere detti beati, crediamo quello che non vediamo, non potremo ascoltare nel silenzio il nostro Dio e Redentore, riconoscere nel silenzio la Sua Presenza Reale, non fosse che per un attimo. Se non abbiamo questo, possiamo anche spegnere la lampada rossa, sbarrare la porla delle chiese e andare per i fatti nostri. E non ci si venga poi a parlare di unione fra noi, se quella lampada sarà spenta.

    Orsola Nemi e l’amore per la Messa Romana

    https://www.centrostudifederici.org/orsola-nemi-e-lamore-per-la-messa-romana/

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  3. Ho letto che quando fu approvato il Novus Ordo, tra gli elogi alla nuova liturgia ci fu anche quello dell'organo dell'allora Partito Comunista.
    Non sono però riuscito a trovare il riferimento. Intanto: si trattava de L'Unità (quotidiano) o del settimanale, supposto culturale, Rinascita? O di altro foglio?
    Forse l'elogio apparve su l'Unità.
    Secondo me sarebbe interessante ritrovarlo.
    Insomma, questa "riforma", che lasciò di sasso la gran maggioranza dei cattolici e fu invece lodata da tutti i nemici del cattolicesimo, dai massoni, ai protestanti, ai comunisti. Singolare riforma davvero.
    Paolo VI forse verrà un giorno considerato il peggior Papa dell'intera storia della Chiesa, in quanto distruttore della vera, millenaria liturgia cattolica (S. Messa, Calendario liturgico, Sacramenti: tutto fu cambiato in nome della "accomodata renovatio", come la chiamavano).
    T.

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    1. Papa Pacelli, Pio XII, profetizzò di essere l' ultimo papa cattolico, e che i suoi indegni successori sarebbero giunti a eliminare il Santo Sacrificio dell' altare. Montini ( non li chiamo papi, i successori di Pacelli, solo capi dello S.C.V.) ci provò ad espungere dal NOM la transistansaziine, ma poi ci ripensò ( troppe opposizioni), però fece ugualmente immensi danni alla Chiesa Cattolica, paragonabili a quelli che sta facendo Bergoglio.

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  4. Ed uscirà un rampollo dal ceppo di Jesse, e sboccerà un fiore dalla sua radice.
    E su di esso riposerà lo spirito del Signore: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di fortezza, spirito di scienza e di pietà;
    E lo riempirà lo spirito del timor del Signore: egli non giudicherà secondo quel che si vede cogli occhi, né sentenzierà secondo quel che si ode coll'orecchie
    Ma giudicherà con giustizia i poveri, e sentenzierà con equità in favore degli umili della terra.
    Ed egli colpirà la terra colla verga della sua bocca, e col soffio delle sue labbra ucciderà l'empio.
    E la giustizia sarà la fascia del suoi lombi: e la fedeltà la cintura dei suoi fianchi.

    (Is 11)

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  5. Il giudizio che di Bergoglio diede tanti anni fa il Preposto Generale dei Gesuiti, P. Kolvenbach, quando gli fu chiesto un parere sulla possibilità di promuoverlo vescovo era il seguente: Padre Kolvenbach accusava Bergoglio di una serie di difetti, che vanno dall’uso abituale di linguaggio volgare, alla doppiezza, alla disobbedienza nascosta sotto una maschera di umiltà e alla mancanza di equilibrio psicologico. Nell’ottica di una sua idoneità come futuro vescovo, la relazione sottolineava che come provinciale dei Gesuiti era stata una persona che aveva portato divisione nel suo ordine.
    Oggi tutti i difetti messi in luce da P. Kolvenbach si sono aggravati e soprattutto, nell’attuale ruolo svolto da Bergoglio, sono forieri di distruzione e danni incalcolabili per la nostra Chiesa, Una Santa Cattolica Apostolica.

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    1. Sull'inesauribile tema Bargoglio segnalo un articolo di Cionci in cui critica il presepe allestito a piazza San Pietro.https://www.google.it/url?sa=t&source=web&rct=j&url=https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/29750218/nuovo-presepe-piazza-san-pietro-dal-villaggio-ultimi-adoratori-dea-pagana-pachamama.amp&ved=2ahUKEwieteuSm-X7AhXCg_0HHSoZCRcQFnoECBIQAQ&usg=AOvVaw3j0ZTZa9XlK2w1RzsW7lft

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  6. Domenica pomeriggio, come quasi tutte le domeniche, ho partecipato alla Santa Messa tridentina autorizzata dall'arcivescovo locale.
    Ho vissuto un'esperienza davvero edificante che desidero raccontare a tutti voi.
    Il celebrante è arrivato con venti minuti di ritardo (probabilmente è stato da un ammalato o da un moribondo, quando è entrato aveva in mano lo scatolino che serve per portare in giro le ostie consacrate - scusate se lo chiamo 'scatolino', non conosco il termine corretto).
    Ebbene, in quei venti minuti di attesa, più dieci minuti prima dell'orario di inizio quando sono entrato, non si è sentita volare una mosca!
    Mezz'ora in religioso silenzio nell'attesa dell'inizio della Santa Messa, cosa ancora più encomiabile, in quanto la Messa è stata celebrata nel cinema parrocchiale, dove si svolgono tutte le funzioni mentre la chiesa è in restauro dai danni del terremoto di due anni fa), quindi non era un ambiente che favoriva il silenzio...
    Permettete che lo dica, queste cose avvengono solamente in occasione delle Messe tridentine...
    Cit. Hernst Hoftaler

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  7. La Madre del Buon Pastore.06 dicembre, 2022 22:10

    Omelia della s. Messa del 6 Dicembre 2022, Memoria di san Nicola, Vescovo, tenuta da p. Alessandro M. Apollonio, FI.
    https://www.youtube.com/watch?v=bOL_zzk6LyA

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  8. circa lo squallido, inquietante e subdolamente blasfemo (o che altro?) presepe odierno allestito in piazza San Pietro consiglio la lettura del seguente art.

    https://telegra.ph/Finalmente-un-Presepe-normale-PARLIAMONE-12-07

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