Peregrinatio Summorum Pontificum 2022

venerdì 24 marzo 2023

“Noi, vescovi belgi, benediciamo le coppie omosessuali con il consenso del papa”

Nella nostra traduzione da Riposte Catholique l'ennesima debacle della chiesa vaticasecondista, prima apparentemente sotto traccia ma oggi esplosa col presente pontificato.
“Noi, vescovi belgi, benediciamo 
le coppie omosessuali col consenso del papa”

Questa è una clamorosa dichiarazione rilasciata dal Vescovo di Anversa, monsignor Johan Bonny, durante il sinodo tedesco: dopo Amoris Laetitia [vedi], in tutte le diocesi belghe, è normale benedire le coppie irregolari, e Papa Francesco avrebbe approvato questa scelta durante la visita ad limina dello scorso novembre: “Basta che voi siate d'accordo”. 
In Belgio i vescovi sono tutti uniti nell'approvare la benedizione delle coppie omosessuali e di altre coppie irregolari, c'è anche un rito, e il Papa avrebbe approvato tutto a novembre. Si può ascoltare in questo video, in tedesco, dal minuto 06:08:46
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

15 commenti:

Anonimo ha detto...

LA MORTE, CASTIGO DEL PECCATO E CAUSA DI TANTE LACRIME PER L'UOMO, INTENERISCE IL CUORE DI GESU' CRISTO
(S. AGOSTINO)

Dalla lettura precedente ricorderete che il Signore sfuggì dalle mani di coloro che volevano lapidarlo, e si ritirò oltre il Giordano dove Giovanni battezzava (cf. Gv 10, 39-40). Ora, mentre il Signore stava in quel luogo, Lazzaro si era ammalato in Betania, un villaggio che era vicino a Gerusalemme. Maria era colei che unse di unguento profumato il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli. Era suo fratello Lazzaro ch'era ammalato. Dunque, le sorelle mandarono a dire a Gesù (Gv 11, 2-3). Sappiamo già dove mandarono il messaggio a Gesù, poiché sappiamo dove egli era: era assente e si trovava al di là del Giordano. Mandarono a dire al Signore che il loro fratello era ammalato, e per pregarlo di venire a liberarlo dalla malattia. Egli ritardò a guarirlo, per poterlo risuscitare.

Che cosa dunque gli mandarono a dire le sorelle di Lazzaro? Signore, vedi, colui che tu ami è malato (Gv 11, 3). Non dissero: Vieni subito! A lui che amava era sufficiente la notizia. Non osarono dire: Vieni a guarirlo; oppure: Qui comanda e là sarà fatto. Perché non dissero così anch'esse, dal momento che la fede del centurione era stata tanto lodata per essersi espressa così? Quello infatti disse: Non son degno che tu entri sotto il mio tetto, ma dì soltanto una parola e il mio servo sarà guarito (Mt 8, 8). Le sorelle di Lazzaro non gli mandarono a dire niente di tutto questo, ma soltanto: Signore, vedi, colui che tu ami è malato. E' sufficiente che tu lo sappia; poiché non puoi abbandonare quelli che ami.

Qualcuno dirà: come può Lazzaro rappresentare il peccatore ed essere quindi amato dal Signore? Ascolti la sua parola: Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori (Mt 9, 13). Se infatti Dio non avesse amato i peccatori, non sarebbe disceso dal cielo in terra. Udendo ciò, Gesù rispose: Questa malattia non è per la morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per essa sia glorificato il Figlio di Dio (Gv 11,4). Questa glorificazione del Figlio di Dio, non aumentò la sua gloria, ma giovò a noi. Disse che non era per la morte, perché la morte stessa non era per la morte, ma l'occasione di un miracolo, grazie al quale gli uomini avrebbero creduto in Cristo, evitando così la vera morte. Osservate come il Signore in modo indiretto dice che è Dio per quanti negano che il Figlio è Dio.

Venerdì della IV Settimana di Quaresima

Gv. 11,1-45 La risurrezione di Lazzaro

S.AGOSTINO
Tractatus 49 in Joannem, post initium

Breviario Romano, Letture dal Mattutino

Anonimo ha detto...

...segue
Letture della Messa

Lezione( 3 Reg. 17,17-24) La risurrezione del figlio della vedova di Sarepta

La risurrezione compiuta da Elia del figlio della vedova che gli aveva dato ospitalità serve per eliminare dal cuore della donna il dubbio che la presenza del profeta nella sua casa fosse stata causa di morte e farle invece riconoscere in lui un inviato di Dio.

Vangelo(Gv. 11,1-45) La risurrezione di Lazzaro

Gesù Cristo è la Risurrezione e la Vita. Chi è unito a Lui nella fede, nella speranza e nella carità partecipa di ciò che Egli è e non morrà in eterno.
Come l’ospitalità data ad Elia dalla vedova indusse il Profeta a risuscitarle il figlio così la fede di Maria e la speranza di Marta accompagnano Gesù al sepolcro del fratello. Gesù giunge a Betania quando Lazzaro era ormai sepolto da quattro giorni. Giunto presso la tomba, Gesù scoppia in lacrime, non di lutto impotente o di puro dolore, ma di inaudita esperienza di fronte alla morte, destino del mondo e potenza che Egli è venuto a debellare.
La risurrezione di Lazzaro è compiuta da Cristo solo nella virtù del Padre; i presenti, figura dei ministri della Chiesa, per ordine di Gesù si appresteranno a sciogliere le mani e i piedi del risorto, illuminandolo . La risurrezione di Lazzaro fu per i Giudei un nuovo motivo di scandalo e una nuova occasione per scagliarsi contro Gesù e per affrettare la sua condanna. Davanti all’anima colpita dal peccato il Signore piange e si rattrista, vedendola simile ad un cadavere ripugnante, quindi spinto dall’amore, si avvicina al peccatore e nella Confessione gli ridona la vita della grazia e la figliolanza divina, ordinando ai suoi ministri di slegarlo dai vincoli del peccato, d'illuminarlo e restituirgli i movimenti.

Anonimo ha detto...

Oggi il mio pensiero va ai sacerdoti della Chiesa Cattolica.

I sacerdoti sono sempre esposti al giudizio di coloro che cercano in loro l'immagine dell'uomo "perfetto": ebbene non sono perfetti. Nessuna persona lo è.
A noi, fedeli alla Chiesa Cattolica Apostolica Romana, il compito di sostenerli con la preghiera, affinché conservino, e il Signore li aiuti a rendere perfetto, l'amore per Gesù che li ha condotti ad offrirsi interamente a Lui quando, rispondendo alla Sua Chiamata, hanno scelto di diventare Apostoli del Vangelo di Cristo e dispensatori dei benefici sacramentali.

Senza Sacerdoti non possiamo vivere compiutamente la nostra fede in Gesù Cristo.
Per la passione e morte di Gesù Risorto, la Santissima Trinità susciti sante vocazioni sacerdotali. E così sia.

Anonimo ha detto...

Scusate, ma è vero o no? Se è falso, perché il Papa non smentisce? Se tace è gravissimo!!

Anonimo ha detto...

Falsi pastori che hanno perso la fede e che tradiscono il gregge in cambio dei 30 denari (gli applausi del mondo)!

Anonimo ha detto...

Rachele di Palma: Amare i nemici non significa
non sentire ripugnanza per il male da essi fatto,
soprattutto se questo male ha offeso e macchiato l'anima propria;
non significa non sentire le reazioni della natura che ripugna
e reagisce al male o quelle dell'orgoglio che s'inalbera;
significa fare del bene a quelli che ci odiano,
implorando su di essi la divina Misericordia
perché muti il loro cuore e la loro volontà e li renda creature nuove.
Avere un nemico significa
avere un'insidia alla propria pace e anche un pericolo esterno,
perché il nemico è capace di farci moltissimo male.
La via più bella è guardarlo con compatimento,
scusando le sue malvagità, e spezzarne l'iniqua volontà
con qualche beneficio spirituale o corporale
che smonti le sue prevenzioni e lo faccia ricredere.
È più bello paralizzare con la carità le iniziative del nemico
e, dove la carità non ha influenze, paralizzare con la preghiera.
Se fosse contro la natura umana perdonare e amare i nemici,
la Chiesa non sarebbe piena di Santi che l'hanno onorata con questa virtù.
Non è un'eccezione, nella Chiesa,
ma la norma, perché tutti passano per le prove dei cattivi
ed è impossibile volare al Cielo senza prima aver perdonato.

DON DOLINDO RUOTOLO

Stollerante ha detto...

In Amoris laetitia si usano espressioni esatte ma in un contesto in cui, se si vuole, si possono tirare conclusioni sbagliate.
Ad esempio: si dice che un'azione peccaminosa, soggettivamente può non essere peccato, se si è in buona fede. Poi si dice che la Comunione non è il Sacramento dei perfetti.
Tutto vero, ma associando le due affermazioni come fossero conseguenza una dell'altra, alcuni credono che basta essere in buona fede per poter fare la Comunione.
Ma, se così, la possono fare anche i mafiosi che dicono di essere in buona fede!
Ma San Paolo non ha detto che chi non è in buona fede non può accostarsi al Corpo del Signore, ma ha detto di più: chi non discerne, cioè chi non distingue, il Corpo del Signore, non può accostarsi alla Comunione indipendentemente se sia in buona fede o meno.
Infatti per San Paolo si può, in teoria, anche essere in stato di grazia, ma se non si ha la fede necessaria, non si deve fare la Comunione, altrimenti si mangia e beve la propria condanna.
Non che chi è in buona fede va all'inferno, ma, commettendo di fatto un sacrilegio, fa un passo verso l'inferno. E la Chiesa non può tacere su questo.

Stollerante ha detto...

A conclusione di quanto detto nell'intervento precedente: chi non crede che il matrimonio è indissolubile, come i divorziati risposati, non ha la fede per poter accostarsi alla Comunione, anche se è in buona fede.
Se lo fa, fa un passo in direzione della dannazione, e più lo fa, più cammina verso la dannazione.
Lo stesso ragionamento si può fare, e a maggior ragione, verso le coppie omosessuali, che, se vengono benedette, pensano di essere riconosciute e perciò i componenti si accostano Comunione.
Tanti Pastori, invece di pascere il gregge, sembrano volerlo condurre ella tana dei lupi.

Anonimo ha detto...

Si può credere che la Chiesa Cattolica nel pieno della sua Autorità possa UFFICIALMENTE approvare e/o benedire le unioni sodomitiche, ovvero il peccato mortale?
Se così fosse le porte dell'Inferno avrebbero prevalso!
Non è più prudente pensare che la Chiesa sia in stato di Sede vacante e quindi attualmente senza alcun potere di governo e di magistero?
In questo caso non si potrebbe dire che la Chiesa cattolica benedice il peccato mortale.
Gesù ha promesso che le porte dell'Inferno non prevarranno, non che ci sarebbe stato sempre e comunque un successore di Pietro, cosa fra l'altro impossibile perché fra la morte di un pontefice e l'elezione del successivo c'è sempre un periodo di Sede vacante.
Se anche per decenni mancasse il Papa non si potrebbe dire che le porte dell'Inferno abbiano prevalso.
Se la Chiesa conducesse le anime all'Inferno lo si potrebbe dire.
La presenza di un Papa è un mezzo, non un fine: Gesù ha voluto una Chiesa gerarchica per portare le anime in Paradiso.
Una gerarchia è utile nelle situazioni ordinarie e anche in caso di gravi scandali dei suoi membri o di errate scelte pastorali è un bene che ci sia una gerarchia.
Il discorso cambia completamente quando la gerarchia usa la propria autorità per fare ABITUALMENTE l'opposto di ciò che Dio ha ordinato, essendo causa di dannazione di innumerevoli anime: si può pensare che un fatto simile sia opera della "Chiesa Cattolica"?
Se la risposta fosse sì allora le porte dell'Inferno avrebbero prevalso e si potrebbe affermare che la Chiesa Cattolica attualmente lavori per scaraventare i fedeli (attraverso quelle porte) direttamente nel fuoco eterno.
Se la Sede fosse vacante la benedizione del peccato non potrebbe essere attribuita alla Chiesa Cattolica.
Nessuno ha il potere di deporre ufficialmente Bergoglio (anche se sono convinto che un futuro pontefice dichiarerà nullo il suo intero pontificato) però è come minimo lecito dubitare che sia rivestito di VERA Autorità!

Angheran70 ha detto...

"Scusate, ma è vero o no? Se è falso, perché il Papa non smentisce? Se tace è gravissimo!!"

E' il solito modo di procedere gesuita, mettere la freccia a destra per svoltare a sinistra, a cui si sommano, nel caso di Francesco, i difetti tipici della mentalità sudamericana, cioè antieuropea.
Ormai dovrebbe essere chiaro dopo dieci anni. I Gesuiti sono stati ripresi tante di quelle volte dai papi, anche dopo il Concilio , che mai e poi mai sarebbero dovuti arrivare al Soglio di Pietro (tra l'altro cosa vietata dal loro "statuto").

Ora , tutte le soluzioni umane a questa fatalità non possono far altro che recare ulteriore danno alla comunità ecclesiale. Dal sedevacantismo - "se ha detto questo non è papa"- , ai codici da Vinci all'amatriciana - rinuncia invalida , elezione invalida - ecc.

Certo la responsabilità del collegio cardinalizio emerge tutta. A parziale scusante va il fatto che Bergoglio nel 2013 non era molto conosciuto al di fuori dell'Argentina (dove aveva avuto i noti problemi) e che i cardinali ebbero pochissimo tempo per conoscersi. Ora questo errore di certo non si ripeterà.

Perciò viviamo serenamente il cammino di Quaresima e non facciamoci incantare da gente che non mette piede in chiesa da decenni. Ciò che è importante come dice Muller è l'Eucarestia, indipendentemente dal modo in cui è celebrata. I sacramenti , la Messa ecc. sono sempre validi.
Questa assurda battaglia contro il cattolicesimo è destinata a spegnersi come tante altre.

Murmex ha detto...

Giusto, ma chissà perche molti preferiscono credere che le porte dell'inferno abbiano prevalso ( magari col sofisma che la benedizione del peccato mortale non è "dogmatizzata" , è scelta solo pastorale, come se il pastore servisse a portare le pecore nel precipizio) . È un mistero questo: affossare il Papato e la Chiesa pur di non dover prendere posizione.

Anonimo ha detto...

"Adesso c'è la tirannide dell'autorità, perché non ci sono più regole.
Non ci si può più riferire al passato."

Disse un vescovo venuto a mancare giusto 32 anni fa.

Chissà cosa direbbe oggi…

Anonimo ha detto...

Non è assurda, è pianificata scientificamente e in maniera feroce fino all' ultimo dettaglio, i segni della battaglia ci sono tutti, chi crede sa che non vinceranno, ma faranno molte vittime. Quello che scrivo adesso può anche non essere pubblicato se può ferire le sensibilità dei frequentatori del blog, a me ha fatto molto male vedere l'immagine della statua della Madonna decapitata e imbrattata con vernice rossa con una croce satanica sul petto, il parroco si augura sia solo una ragazzata di pessimo gusto, a me pare tutt'altro, non ricordo il luogo, ma è in Italia. Chiedo scusa per il post. Buona Domenica a tutti.

Anonimo ha detto...


Prima che il post sparisca dalla prima pagina, è opportuno riprodurre il passo di Platone contro l'omosessualità come tale, ne Le Leggi, I, 636c : "[contro l'uso dell'educazione in comune nei "ginnasi" i nei "pasti in comune", per abituare alla disciplina e al coraggio nella vita in comune, al modo degli Spartani e di altri. In queste istituzioni, che a Sparta si applicava anche alle donne, l'omosessualità era tollerata e difatti le donne spartane avevano cattiva fama presso il resto della Grecia] E ancora pare che quest'uso [dei ginnasi etc] abbia corrotta una antica legge di natura che dovrebbe governare sempre i piaceri sessuali non solo degli uomini ma anche delle bestie. E di questi mali si potrebbero accusare primi anche i vostri stati e tutti gli altri poi che fanno uso larghissimo dei "ginnasi"; e sia che di questo argomento si pensi per gioco o seriamente, bisogna riconoscere che tale piacere sembra esser stato attribuito dalla natura al genere femminile e a quello deimaschi in quanto fra loro si uniscono per la generazione, ma l'unione dei maschi coi maschi o delle femmine con le femmine è contro natura [peri physein], atto temerario creato fin da principio da disordinato piacere". (tr. it di Attilio Zadro, in Platon, Opere, II, Laterza, 1966, p. 624).
Dunque, ben prima dei Vangeli e dei Padri della Chiesa la più alta sapienza pagana aveva visto giusto.
Pol.

Anonimo ha detto...


Il capo dell'opposizione in Italia, la signorina Elly Schlein, è una lesbica convivente. Giorni fa sul Messaggero, noto quotidiano romano, si potevano vedere foto e articoli della suddetta che si accompagnava alla sua fidanzata, una graziosa giovane, scritto fidanzata senza virgolette come da prassi imposta da anni nei media. Diceva il titolo: cercano casa insieme.
Come meravigliari del fatto che le preoccupazioni principali della Schlein sembrino riguardare i problemi dei gay, delle famiglie c.d. "arcobaleno", della maternità assistita, sfruttata soprattutto dai gay, etc etc.? E che, come tutto il fronte dei gay e dei loro amici, voglia sommergere l'Italia, resa sterile anche da loro, con l'ondata dell'invasione afro-mussulmana? A tal punto odiano il nostro Paese.
Z