Germania: gli islamici chiedono il Califfato
Domenica scorsa circa mille musulmani hanno sfilato ad Amburgo invocando la costituzione di un Califatto. Portando cartelli che inneggiavano “Kalifat ist die Lösung” (Il Califfato è la soluzione), gli oratori hanno affermato esplicitamente che il califfato, cioè un sistema politico-religioso basado sulla Sharia, è l’obiettivo di ogni stato islamico e, quindi, anche dei territori dove c’è una forte presenza islamica come, appunto, la Germania.
Rispondendo all’indignazione che si è sollevata fra i cittadini, il capo della polizia di Amburgo, Falk Schnabel, ha difeso il suo operato: “Il diritto di riunione non è solo un bene prezioso, ma ha anche limiti molto ampi. È opinione unanime degli avvocati che un divieto non può essere giustificato”.
Diversa l’opinione del ministro degli Interni Nancy Faeser, che ha chiesto un “duro intervento” da parte dello Stato in tali eventi. Sulla stessa linea il ministro della Giustizia Marco Buschmann, che ha scritto: “Chi preferisce il califfato allo Stato di diritto è libero di emigrare”. E anche il senatore regionale Andy Grote: “Una simile dimostrazione da parte degli islamisti è insopportabile e mi disgusta”.
Secondo le informazioni dell’Ufficio per la tutela della Costituzione di Amburgo, la persona che ha registrato la manifestazione è vicina al gruppo Muslim Interaktiv, ufficialmente classificato come estremista.
Quando è troppo è troppo. Cresce nell’opinione pubblica tedesca l’insofferenza con questo tipo di manifestazione e, in generale, col dilagare dell’Islam nel Paese. Cominciano ad apparire le prime proposte giuridiche per giustificare una politica più ferma nei confronti dell’estremismo islamista. “Il divieto di assembramento è l’ultima risorsa – ha affermato Stefanie Grünewald, professoressa di diritto pubblico all’Accademia di Polizia di Amburgo – un divieto può essere giustificato, soprattutto se c’è il rischio imminente che durante l’incontro vengano commessi crimini gravi”.
Rispondendo a una domanda parlamentare se slogan come “Il Califfato è la soluzione” fossero punibili, un portavoce del Ministero federale della Giustizia ha detto che la valutazione penale dei singoli casi spetta alle forze dell’ordine e ai tribunali. La Corte costituzionale federale ha già chiarito in passato che la Legge fondamentale garantisce la libertà di espressione anche ai nemici della libertà, purché ciò non implichi un “atteggiamento aggressivo e combattivo”. Un criterio che sembra non applicarsi alla destra, sempre più osteggiata dalla propaganda.
Diversi gruppi parlamentari nel Bundestag hanno chiesto misure più severe. “Uno straniero che metta in pericolo l’ordine democratico in Germania dovrebbe essere espulso”, ha dichiarato il deputato liberale Konstantin Kuhle.
Perfino la portavoce per la politica interna dei Verdi, Lamya Kaddor, ha dichiarato che già da tempo stanno chiedendo la messa al bando delle organizzazioni e associazioni vicine all’estremismo islamista. Anche se, in modo del tutto incongruo, poi chiedono l’estensione di simili divieti per la destra democratica tedesca.
Da parte sua, il segretario generale della CDU Carsten Linnemann ha criticato il ministro federale degli Interni: “Mentre molti milioni di persone in tutto il mondo sono brutalmente oppresse dai regimi islamici, è scandaloso che i manifestanti che incitano all’odio in nome del califfato scendano ancora una volta nelle strade di Amburgo, nonostante il ministro degli Interni Faeser abbia annunciato a gran voce che una cosa del genere non sarà tollerata”.
Putroppo, sembra che la sinistra tedesca non voglia ancora rendersi conto della gravità della situazione, a meno che, pensando malevolmente, sia proprio ciò che vuole. Settimana scorsa per esempio, il Parlamento di Amburgo ha respinto – con i voti di SPD e Verdi contro quelli di CDU e AfD – l’avvio di una procedura di divieto contro Muslim Interaktiv. Secondo la sinistra, ci sarebbero già tutti gli strumenti costituzionali per far fronte a queste fenomeno, senza bisogno di inasprire ulteriormente la normativa vigente.
Un numero crescente di tedeschi tende a discordare da questa posizione, ingrossando quindi il bacino elettorale del centro-destra che, nonostante la martellante campagna pubblicitaria, sta riscuotendo successi un po’ ovunque. Adesso tutti gli sguardi si concentrano sulle prossime elezioni europee. - Fonte
In Francia la situazione è anche peggiore. Macron grida al "lupo" Putin, quando i lupi li ha in casa, ma è normale che sia così visto che la gauche è impregnata di ideologia nefasta e non vede la realtà, per cui andrà a sbattere contro un muro.
RispondiEliminaFrancia e Germania hanno due governi di sinistra che, come la Spagna, e come la Polonia del sulfureo Tusk, rappresentano il miglior esempio della decadenza europea occidentale.
Troppo tardi. Avete aperto uno spiraglio? E che vi aspettavate..
RispondiEliminaSono decenniche ne parlo altrove e anche qui
Eliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/01/indice-dei-principali-articoli.html?m=1
C'è stato un glorioso tempo quando gli uomini costruivano i canti dell'eternità. Scolpivano le pietre degli angeli. La legna dorata. I colori della terra.
RispondiEliminaLe parole degli uomini erano spade laceranti animo e corpo. La notte era buia e i giorni splendevano.
C'è stato un glorioso tempo quando gli Uomini credevano così ardentemente che piegavano il ferro, lavoravano le preziosità nascoste, abbattevano alberi e distruggevano le montagne.
Un glorioso tempo quando gli Uomini erano tali e le Donne pure.
Ma nulla su questa terra può eguagliare neanche in minima parte le beatitudini ed il godimento nell'Eternità.
E la vita è solo una preparazione.
Tutto tornerà all' Eterno.
Amore, Guerra, Dolore, Gioia, Sacrificio.
Vita.
Morte.
(Arber Ndoj)
4 maggio, Arcidiocesi di Torino: festa della SS. Sindone di Nostro Signore Gesù Cristo.
RispondiEliminaTuam Sindonem veneramur, Domine. Tuam recolimus passionem.
In Germania non esiste un reato di istigazione all'eversione? Chiedo per curiosità, non conosco il diritto tedesco.
RispondiEliminaHitler si lamentava del fatto che la Germania fosse molto cristiana (fatto che nemmeno lui, entro certi limiti, si spinse a combattere del tutto, giudicandolo prematuro) e affermò che se fosse stata islamica gli sarebbero andati dietro tutti con una sottomissione e una determinazione dieci volte più forti. Come si dice a Roma: eccaallà. (Ossia: ecco fatto…)
RispondiEliminaAvevate fatto i conti senza l'oste?
RispondiEliminaNessuna illusione! Alle prossime elezioni in Germania vincerà il partito democristiano e mondialista della Merkel. La vittoria è scontata anche per i partiti di sinistra. Sono presenti anche due partiti di destra, ma 'i padroni del mondo', soprattutto in Germania, non permetteranno mai una qualsiasi loro vittoria. Quante volte, non appena qualche partito di destra raggiungeva qualche buon risultato, essi hanno ottenuto la sua interdizione, previa persecuzione! Queste verità bisogna gridarle, perché mettono a nudo il vero volto della democrazia: sono consentiti soltanto quei partiti che accettano il dominio dei 'padroni del mondo', o delle élites o del deep state, come adesso si usa dire. Fino ad un certo punto, i partiti di destra sono più o meno tollerati: così fu in Italia per il MSI, poi MSI-DN (dopo l'unione con i monarchici del PDIUM). Nel frattempo il Sistema cerca di operare delle scissioni: per il MSI andò male la scissione di Democrazia Nazionale, andò invece a gonfie vele la trasformazione in Alleanza Nazionale (poi sparita e che io ho sempre guardato come la peste) col tradimento di Fiuggi. Insomma, è inutile sperare in miracoli elettorali. I tradimenti, le pugnalate alle spalle, i ricatti, le persecuzioni, i tiri mancini, se non il veleno, sono la sostanza della democrazia parlamentare.
RispondiEliminaLa Francia sta anche peggio.
RispondiEliminaMacron grida al lupo Putin quando i lupi li ha in casa.
I governi di sinistra tedesco, francese e spagnolo, oltre che quello del polacco Tusk tutto che sta strangolando la libertà in perfetto stile eurocratico, sono ideologicamente filo islamici e andranno a sbattere contro il muro della realtà.
Non credo l'avrebbero seguito, comunque il fatto è che in Germania ci sono circa 6 mln. di mussulmani, volenti o nolenti, circa il 7-8% della popolazione, quindi tra un po' altro che califfato chiederanno, btw. ho visto on line il 'sacerdote cattolico' creato dalla IA, si chiama fr. Justin e risponde alle domande dei bloggers, non ho parole, anzi le avrei, ma taccio per non rovinare il buon nome del blog, che non pubblica commenti poco urbani e di ciò lo ringrazio.
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RispondiEliminaTedeschi e austriaci ma anche francesi e in parte anche italiani, per non parlare di belgi e olandesi, stanno diventando africani, arabi e turchi.
È il risultato della cura "abominevole": aborto + omosessualità + corruzione dei costumi imposta dalle rispettive classi dirigenti ai loro popoli, avviati da tempo sulla via del suicidio.
Un articolo interessante:
RispondiEliminaVoter pour un moindre mal ?
Le blogue du Maître-Chat Lully
(la newsletter mi arriva col nome Refuge Notre Dame de Compassion; in quella di oggi c'è una bella meditazione sula V domenica dopo Pasqua, oltre all'articolo citato; non sono capace di dare indicazioni più 'tecniche' per come trovare il blog!).