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mercoledì 19 marzo 2025

Che ci sia pace nel mondo! / Telefonata Putin-Trump

Mentre Washington lavora per ricucire i rapporti con Mosca, Bruxelles resta su posizioni rigide, tra l'altro trascinando il continente in una crisi energetica ed economica che non può più permettersi. L'Italia ha l'occasione storica di riprendere il ruolo di ponte tra Occidente e Russia, che fu di Berlusconi. Qui l'indice degli articoli sulla guerra in Ucraina.

Che ci sia pace nel mondo!

La telefonata tra Trump e Putin, a mio avviso, è andata benissimo. E non solo perché Trump ha ottenuto da Putin il primo passo verso la pace (lo stop immediato e per 30 giorni degli attacchi alle infrastrutture energetiche) ma, soprattutto, perché USA e Russia hanno stretto fra loro una specie di patto d'onore per stabilizzare la pace nel mondo, incluso nel Medio Oriente (citato specificamente nel colloquio telefonico). Le persone normali (si può usare il termine "normale"? o nel dizionario wokista è stato tolto?!?) quello che vogliono è che nel mondo ci sia pace. Come non essere contenti che tra Russia e USA - che con Obama e Biden si pizzicavano continuamente - possa esserci piena collaborazione per un mondo di pace? Siamo super contenti! Noi. Sì "noi". Perché sono certo che, invece, le reazioni dei leader europei alla telefonata - con l'eccezione di Orban e Meloni - saranno negative. Diranno che di fatto la Russia non ha accettato la tregua incondizionata, che Trump è stato debole con Putin e menate del genere perché, in realtà, quello che non sopportano è che sono tagliati fuori, che la vera pace al mondo la possono assicurare due sovranisti come Trump e Putin, non certo i globalisti dell'Unione Europea e del Regno Unito. L'elezione di Trump non ha rivoluzionato solo gli USA; ha rivoluzionato il mondo intero. Speriamo che presto anche gli elettori europei mandino a casa questi leader, burattini - oggi più disperati che mai - dell'elite globalista che oggi teme di veder saltare i suoi orribili piani di un mondo globale con una società distopica.

Qui un riassunto della telefonata tra Trump e Putin:

🔹Dopo aver confermato il suo impegno fondamentale per una risoluzione pacifica del conflitto, il presidente russo ha dichiarato la sua disponibilità a collaborare con gli americani per esplorare a fondo possibili modalità di risoluzione del conflitto, che dovrebbe essere globale, sostenibile e a lungo termine. Bisogna tenere conto dell’assoluta necessità di eliminare le cause profonde della crisi, gli interessi legittimi della Russia nel campo della sicurezza.
🔹Nel contesto dell'iniziativa del Presidente degli Stati Uniti di introdurre un cessate il fuoco di 30 giorni, la parte russa ha delineato una serie di punti significativi per quanto riguarda la garanzia di un controllo efficace su un possibile cessate il fuoco lungo l'intera linea di contatto, la necessità di porre fine alla mobilitazione forzata in Ucraina e al riarmo delle Forze armate ucraine. Sono stati inoltre rilevati gravi rischi legati all'incapacità di negoziare del regime di Kiev, che ha ripetutamente sabotato e violato gli accordi raggiunti. Si richiama l'attenzione sui barbari crimini terroristici commessi dai militanti ucraini contro la popolazione civile della regione di Kursk.

🔹È stato sottolineato che la condizione fondamentale per prevenire l'escalation del conflitto e lavorare alla sua risoluzione dovrebbe essere la cessazione completa dell'assistenza militare straniera e la fornitura di informazioni di intelligence a Kiev.

🔹In relazione all'appello di Donald Trump a risparmiare la vita dei militari ucraini circondati nella regione di Kursk, Vladimir Putin ha confermato che la parte russa, in caso di resa, garantisce la vita e un trattamento dignitoso dei soldati delle Forze armate ucraine, in conformità con le leggi russe e il diritto internazionale.

🔹Donald Trump ha avanzato una proposta affinché le parti in conflitto si astengano reciprocamente dagli attacchi alle infrastrutture energetiche per 30 giorni. Vladimir Putin ha risposto positivamente a questa iniziativa e ha dato immediatamente il comando per uno stop all'esercito russo.

🔹Si é discusso della necessitá di attuare una iniziativa riguardante la sicurezza della navigazione nel Mar Nero. Si è convenuto di avviare negoziati per elaborare ulteriormente i dettagli specifici di tale accordo. 🔹Vladimir Putin ha riferito che il 19 marzo avrà luogo uno scambio di prigionieri tra la parte russa e quella ucraina: 175 per 175 persone. Inoltre, come gesto di buona volontà, verranno trasferiti 23 militari ucraini gravemente feriti, attualmente ricoverati presso strutture mediche russe.

🔹I leader hanno confermato l'intenzione di proseguire gli sforzi per raggiungere una soluzione ucraina in modo bilaterale, tenendo conto anche delle proposte del Presidente degli Stati Uniti sopra menzionate. A questo scopo vengono creati gruppi di esperti russi e americani.

🔹Vladimir Putin e Donald Trump hanno toccato anche altri temi dell'agenda internazionale, tra cui la situazione in Medio Oriente e nella regione del Mar Rosso. Saranno compiuti sforzi congiunti per stabilizzare la situazione nelle aree di crisi e stabilire una cooperazione su questioni di non proliferazione nucleare e di sicurezza globale. Ciò, a sua volta, contribuirà a migliorare il clima generale delle relazioni russo-americane. Uno degli esempi positivi è il voto unanime all'ONU sulla risoluzione riguardante il conflitto ucraino.

🔹È stato espresso interesse reciproco nel normalizzare le relazioni bilaterali alla luce della speciale responsabilità della Russia e degli Stati Uniti nel garantire la sicurezza e la stabilità nel mondo. In questo contesto, è stata presa in considerazione un'ampia gamma di ambiti nei quali i nostri Paesi potrebbero instaurare una cooperazione. Sono state discusse numerose idee che puntano allo sviluppo di una cooperazione reciprocamente vantaggiosa nei settori economico ed energetico.

🔹Saranno organizzate partite di hockey negli Stati Uniti e in Russia tra giocatori russi e americani che militano nella NHL e nella KHL.
Fonso Genchi

34 commenti:

  1. Giusto per inquadrare meglio la situazione e gli attori della brutta pagina di storia che stiamo vivendo in Europa.

    Il generale sul campo, colui che risponde alla ristretta èlite di potere, colui che per conto di questo manipolo di potenti, pianifica le strategie, i programmi e l'agenda di questa Unione europea che ha gettato la maschera, non è la Presidenta in rosa.

    La Von der Leyen è solo un volto, funzionale allo scopo di fare credere che sia lei la rappresentante europea che tira le fila. Il vero esecutore è il signor Mario Draghi, lo stesso che ha tenuto in piedi l' Europa delle banche e del Fondo Monetario Internazionale ai tempi della Grecia sacrificandola, lo stesso che da governatore della Banca Centrale Europea (un consorzio di affari privati e di strozzinaggio, sotto mentite spoglie) fece emettere tonnellate di carta moneta, stampando euro a rotta di collo con il famoso piano "Quantitative easing" tradotto stampa di soldi in quantità.

    Soldi immessi sul mercato che poi abbiamo pagato noi cittadini, tutti fino l'ultimo e con gli interessi.

    Centinaia di miliardi di euro che all'epoca sono stati dati al comparto bancario con tassi allo 0,2% che poi sono stati "prestati" ai cittadini e alle imprese con tassi di interesse 30, 40 50 volte superiori.

    All'epoca però, nessuno dei grandi economisti ci spiegò che in realtà quei soldi provenivano dalla tassazione e dai fondi delle tasse versate all'Europa, e che già erano di fatto soldi nostri presi sotto forma di tasse, soldi che poi ci hanno gentilmente "prestato" a tassi da strozzinaggio, ovviamente perché ci volevano bene.

    Draghi, lo stesso che prese le redini del Paese Azienda Italia, mentre continuava a dare indirizzi, punti e a stabilire agende in Europa, durante l'emergenza COVID, un altro enorme affare finanziario a danno di milioni di persone, danno non solo economico, ma anche vero e proprio, in termini di salute a causa della gestione deliberatamente e volutamente disastrosa.

    E sempre il signor Draghi è colui che ci spingeva con forza alla guerra e all'invio delle armi nel conflitto ucraino, al grido di "vogliamo i condizionatori o vogliamo la pace?",

    con slogan come questo abbiamo avuto 3 anni di guerra e la situazione ucraina è peggiorata enormemente, mentre le lobby mafiose di affari, in Ucraina hanno riciclato centinaia di miliardi appropriandosi di milioni di ettari di terreni, concessioni minerarie, portuali, ecc.

    Il signor Draghi è lo stesso signore che ha stabilito i principali punti della famosa agenda 2030, l'agenda della resilienza che letteralmente finirà di frantumare ogni tenuta sociale e delle nostre famiglie.

    Ed è sempre Dragh,i a questo giro con il suo fedele scudiero, il signor Enrico Letta che ha scritto e consegnato un mese fa il rapporto (firmato Draghi, Letta) su come rilanciare l'economia, letteralmente aggredendo 10.000 miliardi di risparmi dei cittadini europei,

    per usarli un armi e per smantellare il servizio pubblico trasformandolo in privato.

    Rapporto preso pari pari dal fantoccio in rosa Von Der Leyen, e presentato, anzi, gridato nel consesso Unioneuropeista.

    Il signor Draghi è colui che a nome di una ristretta èlite di interessi, da almeno 15 anni, tira le fila e detta i punti di questa Unione europea di mafiosi e corrotti

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  2. IL PATTO DI FERRO PER LA BATTAGLIA FINALE19 marzo, 2025 11:50

    "Finalmente i due Patrioti si sono parlati. La telefonata a quanto pare è durata più di 3 ore. Davvero credete che ci hanno riferito tutto quello che si sono detti? Ovviamente no.
    Ma le informazioni sono super-segrete, ed interessano soprattutto alle forze oscure del pianeta. Non immaginate neanche quanto le Intelligence europee, israeliane ed iraniane vorrebbero quelle informazioni. Questi due stanno facendo un accordo super-segreto per salvare il mondo. Le forze della Luce occidentali ed orientali hanno scelto di fare squadra, per affrontare la battaglia finale. Stati Uniti e Russia che si alleano: nessuno potrà fermarli.

    Di tutta la telefonata però noi abbiamo avuto solo brevi resoconti. Ce li faremo bastare... Questo è il resoconto della Casa Bianca:

    "Oggi il presidente Trump e il presidente Putin hanno parlato della necessità di pace e di un cessate il fuoco nella guerra in Ucraina.
    Entrambi i leader hanno concordato che questo conflitto deve concludersi con una pace duratura. I leader hanno concordato che il movimento per la pace inizierà con un cessate il fuoco energetico e infrastrutturale, nonché con negoziati tecnici sull'attuazione di un cessate il fuoco marittimo nel Mar Nero, un cessate il fuoco completo e una pace permanente".

    Per quando riguarda invece la Russia l'unico accordo possibile è quello che permetta la risoluzione del conflitto russo-ucraino, "che deve assumere un carattere complessivo, stabile e duraturo".

    DEVE ESSERE STABILE E DURATURO! Non esistono i cessate il fuoco alla Starmer e alla Macron, che servono semplicemente per riarmare l'Ucraina, come giustamente ha detto la settimana scorsa il russo ministro degli affari esteri Lavrov. Il cessate il fuoco che vuole Putin deve poggiare su solide basi e deve permettere una transizione.

    [Come abbiamo visto il cessate il fuoco tra Hamas e Israele non sta funzionando. Perché ad Israele "prudono le mani", se non spiana Gaza non si sente tranquillo. Dice che bombarda gli accampamenti di Hamas e poi "inspiegabilmente" ci vanno di mezzo i bambini. Io credo che la verità stia nel mezzo: Il Governo israeliano non guarda in faccia a nessuno e al contempo Hamas utilizza scudi umani].

    Infatti ha riferito l'Agenzia russa Tass che secondo Putin per la soluzione della crisi in Ucraina è necessario eliminare le cause radicali del conflitto. Le cause del conflitto, ad esempio, sono l'odio per i russofoni da parte di molti ucraini e l'ingerenza occidentale nel Governo di Kiev.

    Quando la società si imbarbarisce, purtroppo i "cessate il fuoco" non sono emotivamente gestibili dalle potenze in conflitto. C'è troppa tensione nell'aria.

    Sono cause molto grosse, sulle quali bisogna lavorare.

    Putin ha informato Trump di uno scambio di 175 prigionieri per parte con l'Ucraina a suo dire in programma domani. Trump e Putin, inoltre, "hanno parlato ampiamente del Medio Oriente come di una regione nella quale avviare una cooperazione per prevenire futuri conflitti", spiega la Casa Bianca. Discussa "la necessità di fermare la proliferazione di armi strategiche". Infine i due leader sono d'accordo che "l'Iran non dovrà mai essere in grado di distruggere Israele".

    Abbiamo visto che il Medio Oriente è una polveriera. Israele ed Iran non li tieni più. E' una lotta di civiltà e di religione. Siria infuocata, Iran infuocato, lo Yemen che si dichiara in guerra con gli Stati Uniti. Trump da solo non può farcela a gestire tutti questi Teatri. Ci sono troppi squilibrati in giro. E' necessario che Putin fermi questa guerra in Ucraina per aiutare POTUS nella diplomazia internazionale.

    MANIFESTAZIONE
    Le forze oscure si sono manifestate in Europa. La forze della Luce si sono manifestate nel mondo. Azione e reazione.
    TUTTO QUELLO CHE STAI VEDENDO NON È UN FILM È LA STORIA DEI NOSTRI TEMPI
    IL 18 MARZO FU IL GIORNO DELLO STORICO ACCORDO
    FOLLOW THE TRUTH AND TRUST IN GOD STAY TUNED"
    Dalla pagina Facebook "The Giustice"

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  3. Approcci diversi19 marzo, 2025 12:00

    Mi pare che questi due episodi mettano bene in evidenza la differenza tra due approcci.

    L'APPROCCIO MORALISTICO

    In una trasmissione TV, il politico Carlo Calenda ha confutato le posizioni dell'ex ambasciatrice in Svezia e Belgio Elena Basile domandandole se fosse mai andata in Ucraina a sentire che cosa dicono gli Ucraini. Poiché la dottoressa Basile non c'è stata, secondo il Calenda pensiero, lei non avrebbe titolo di parlare di Ucraina.

    Va da sé che lui, Calenda, c'è stato, ed è per questo che invece lui sì che può parlarne con competenza.

    Ora è evidente che questo metodo, quantunque utile nel dibattito serrato televisivo per vincerlo senza doversi impegnare a rispondere agli argomenti del contraddittore, ma semplicemente indicandoli come invalidi perché provenienti da una fonte non qualificata, è razionalmente fallace.

    È fallace sia nel metodo che nel merito.

    Nel metodo, perché se l'argomento fosse valido, allora senza la conoscenza esperienziale, non si potrebbero assumere posizioni e prendere decisioni. Non credo che Calenda voti in parlamento le leggi sul riarmo avendo fatto la guerra, né vota sul femminicidio avendone esperienza diretta. Né un giudice nel tribunale giudica un caso di omicidio sulla base della sua esperienza di omicida o di vittima.

    Nel merito, perché da un lato la conoscenza che Calenda può vantare dall'essere andato in Ucraina è quella di uno dei tanti politici accompagnati in un tour organizzato dalle autorità ucraine che si guardano bene dal consentire il colloquio con i dissenzienti e gli insoddisfatti. Il vicepresidente Vance ne ha fatto menzione rispondendo a Zelensky nello studio ovale. Come se un politico straniero fosse stato accompagnato a visitare le macerie del quartiere san Lorenzo dopo il bombardamento anglo-americano dalle autorità fasciste del tempo. Che cosa avrebbe percepito il politico se non il lamento della popolazione vittima della distruzione provocata? Se ne sarebbe tornato a casa con l'idea anche delle cause di quel bombardamento? Certo che no. Sarebbe tornato con la convinzione che gli Inglesi e gli Americani sono brutali aggressori delle inermi popolazioni civili, che seppure fondata, non copre per intero la realtà sottesa.

    Per simmetria, se l'ambasciatrice gli avesse replicato con l'analoga domanda: "E lei è mai stato a Donetsk?", il povero Calenda si sarebbe trovato in brache di tela.

    L'APPROCCIO POLITICO-STRATEGICO

    Il direttore di Limes ha riconosciuto ciò che per anni la narrazione mainstream ha raccontato, ovvero che "si è avviato un negoziato fra Russia e America perché la guerra in Ucraina è una guerra fra Russia e America combattuta sulla pelle e con il sangue degli ucraini, e anche dei russi".

    E poi ha messo in evidenza la vera posta in gioco, asserendo che l'Ucraina è solo "un capitolo di questo negoziato che dovrebbe portare a una qualche forma di distensione tra Russia e America per fronteggiare insieme la Cina".

    Risultato: come si dice dalle mie parti, ci si leva la sete col prosciutto. l'Europa e l'Italia continuano a seguire la posizione moralistica.

    L'Europa e l'Italia si potranno anche sentire i buoni del mondo, si potranno sentire Atene che lotta contro Sparta, potranno vincere ogni talk show, nel frattempo a morire continuano a farlo gli Ucraini e i Russi, la maggioranza dei cittadini europei paga il conto di questo balsamo psicologico dei loro leader, e insieme a questo, l'Europa non tocca boccino.

    Chapeau.

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    1. ma Calenda non era quel del vaccino per tutti?

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  4. Mentre gli scenari geopolitici cambiano velocemente19 marzo, 2025 13:22

    Le seguenti dichiarazioni della premier alla Camera hanno suscitato una bagarre: seduta sospesa

    "Non mi è chiarissima neanche l'idea di Europa a cui fate riferimento. Sempre contenta e grande rispetto per la partecipazione e le manifestazioni. Nella manifestazione di sabato e in quest'Aula è stato più volte richiamato il Manifesto di Ventotene, io spero che queste persone non abbiano mai letto il manifesto di Ventotene perchè l'alternativa sarebbe francamente spaventosa. Cito alcuni passi salienti: 'La rivoluzione europea dovrà essere socialista'. 'La proprietà privata dovrà essere abolita'. 'La metodologia democratica sarà un peso morto'. Ecco, non so se questa è la vostra Europa ma certamente non è la mia". Sono state le parole pronunciate in Aula della Camera dalla premier Giorgia Meloni, citando alcuni passaggi del manifesto di Ventotene, che ha suscitato la dura protesta delle opposizioni.

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    1. VENTOTENE, PROCACCINI (FDI-ECR): ”OGGI CADE IL MURO DI BERLINO, ANCHE IN ITALIA”

      “Oggi è caduto il Muro di Berlino, anche in Italia. Senza bisogno di urlare o di inveire come stanno facendo le sinistre, Giorgia Meloni ha semplicemente letto un testo che ben pochi conoscevano integralmente, nonostante sia stato elevato a testo sacro, anche qui al Parlamento Europeo. E in conclusione ha giustamente spiegato che seppure è legittimo adorare un testo con venature antidemocratiche, illiberali, che auspicava la cancellazione delle nazioni, c’è chi altrettanto legittimamente non lo ritiene rappresentativo dell’Italia e dell’Europa del futuro”
      Lo dichiara il co-presidente dei Conservatori al Parlamento europeo, l’Europarlamentare di Fratelli d’Italia Nicola Procaccini.

      “Ha ragione la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni: l’Europa del Manifesto di Ventotene non è la nostra. Con tutto il rispetto per degli uomini coraggiosi che hanno sofferto la prigionia per difendere le loro idee, l’Europa disegnata da Spinelli e compagni era già fuori dalla storia nel 1941, figuriamoci oggi. Ci sta che la sinistra si tenga strette le proprie radici comuniste; è meno comprensibile la sua difesa ancora adesso di una società dove non conta la volontà popolare, ma la dittatura di un partito rivoluzionario. E non fa nulla per nasconderlo, neppure nelle aule parlamentari”.

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    2. Che la visione cosmopolita e socialista di Europa proclamata da Spinelli nel "Manifesto di Ventotene" sia molto diversa da quella di "Europa degli Stati nazionali" che piace a Meloni, e che entrambe siano antitetiche a quella cristiana di "Europa dei popoli" dei fondatori cattolici, non lo si dovrebbe scoprire oggi.
      Diamo un merito a Meloni di averlo messo in evidenza in Parlamento e aver così fatto saltare i nervi alla Sinistra, mettendo le carte in tavola davanti a tutti.

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  5. Anonimo 11,41.Lei cita Draghi dietro Ursula come burattinaio.Mi fa tornare in mente un fermo immagine a tutto schermo tv all'epoca suo governo. AGGHIACCIANTE. Ripromesso di non guardarlo piú in volto: occhi bianchi con pupilla verso l'alto. MI CHIEDO da allora se non sia lui, il burattinaio, l'ultimo anticristo.

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  6. Brava Meloni! Un plauso alla nostra premier.

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  7. È allucinante quello che continua a succedere in questo paese ormai totalmente allo sbando. È ancor più allucinante la capacità raggiunta dalle armi di distrazione di massa per anestetizzare l’opinione pubblica.

    Ricapitolando, la situazione è la seguente: nelle ultime 24 ore a Gaza hanno fatto a pezzi mille persone di cui quasi 200 bambini Palestinesi. In Europa si continua a parlare il linguaggio della guerra e del riarmo anche quando Russia e USA parlano di negoziati. La situazione economica e sociale in Italia è totalmente allo sbando, a partire dalla sanità dove per una semplice tac o una visita cardiologica aspetti due anni se non sganci la moneta, passando per l’istruzione arrivando fino a una condizione lavorativa che ormai condannata allo sfruttamento. Basta vedere quante persone sono povere nonostante lavorino.

    In tutto questo con cosa hanno occupato oggi il dibattito pubblico maggioranza e opposizione? Con il manifesto di Ventotene. Come se cambiasse qualcosa se ad aver ragione fosse Meloni, Schlein o Calenda. Come se una volta trovata la quadra tutti i problemi si risolvessero. Come se il nostro futuro dipendesse da un manifesto.

    Il mondo è in fiamme, la gente alla fame o fatta a pezzi e questi parlano del nulla coperti da un’informazione che ormai è diventata gossip nel migliore dei casi, criminale nel peggiore. Io davvero rimango ogni giorno di più senza parole. E forse anche senza speranza vedendo che l’alternativa a un governo falso, guerrafondaio e totalmente servo della finanza sia gente come Elly Schlein e company che puntualmente essendo servi degli stessi padroni si riducono a parlare del nulla. Ripeto: allucinante!

    T.me/GiuseppeSalamone

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  8. Giuliano Guzzo
    La mia Europa è quella di San Benedetto da Norcia, Cirillo e Metodio, di Brigida di Svezia, Caterina da Siena, Teresa Benedetta della Croce. Manifesti, manifestini e Ursule varie, spostatevi.

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  9. Il discorso più eversivo della storia italiana è stato portato oggi in Parlamento dall’emissario di sua maestà, Mario Draghi: “Occorre definire una catena di comando di livello superiore che coordini eserciti eterogenei per lingua, metodi, armamenti, e che sia in grado di distaccarsi dalle priorità nazionali operando come sistema di difesa continentale. … Il ricorso al debito comune è l’unica strada. Per attuare molte delle proposte presenti nel rapporto, L’Europa dovrà dunque agire come un solo Stato.”
    Vittorio Sgarbi

    "come se fosse uno Stato" significa fuori dalle garanzie, dai limiti e dalle basi fondative costituzionali che uno stato comunque avrebbe. E quindi senza limiti.

    Applausi a Borghi, intervento spettacolare, sputtana il Re Nudo in commissione, gli ricorda della letterina che pose fine al governo Berlusconi (colpo di Stato), gli ricorda gli errori economici DA CAPO DELLA BCE che hanno impoverito l'europa, gli ricorda che i maggiori aumenti del Gas, delle Bollette e altro li abbiamo avuti sotto la sua presidenza del consiglio, gli ricorda ... “Mio figlio in guerra perché lo decidete tu e Macron?”

    Link VIDEO SUPERBO

    https://www.youtube.com/watch?v=OviqrdficeU&ab_channel=L%27anticonformista

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    1. Quando Francesco Cossiga definì Draghi “un vile affarista"

      Mario Draghi: “È un vile, un vile affarista non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana.
      Cossiga poi rincarò la dose, con un Giurato sempre più in imbarazzo: “È il liquidatore dopo la famosa crociera sul “Britannia” dell’industria pubblica, la svendita dell’industria pubblica italiana quand’era direttore generale del tesoro e immaginati che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei Ministri svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni e certamente i suoi ex comparuzzi di Goldman & Sachs“.

      L'ex presidente della repubblica, Francesco Cossiga, muore il 17 agosto del 2010 altrimenti avrebbe detto la sua su come Draghi ha tolto il latte dei bambini greci...

      Il ritorno di Mario Draghi nel Parlamento italiano sta suscitando una serie infinita di reazioni politiche di segno sia positivo che negativo. Tra coloro che, per usare un eufemismo, giudicano male le parole pronunciate dall’ex premier c’è sicuramente Mario Giordano. Il conduttore di Fuori dal coro, durante l’ultima puntata del talk show di Rete 4, si lascia allora andare ad uno sfogo durissimo contro Draghi.

      “Non prendeteci per il c***, perché voi ci parlate di riarmo non per vincere guerre. Voi ci parlate di riarmo solo ed esclusivamente per mantenere le proprie poltrone. – ci pensa Marco Rizzo a scaldare la situazione prima dell’intervento di Giordano – La von der Leyen, Macron, Starmer e Draghi che ha parlato ieri al Senato. Con quale incarico?
      Perché io non posso andare al Senato a spiegare cosa pensiamo noi?
      Dobbiamo sentire Draghi.
      Draghi chi è?”.

      Ma il nome dell’ex premier fa scattare la scintilla nel giornalista che lo fulmina così: “Draghi tra l’altro ha detto che il problema sono le bollette. Ma lui era quello che, se non ricordo male, diceva ‘volete i condizionatori o la pace?’.
      E quindi le bollette le ha fatte aumentare.
      E adesso San Mario Draghi, venerato dall’intero mondo, è andato in Parlamento a dire che il problema sono le bollette. Io non so con che faccia possa dirlo”.

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  10. # Commento Salamone.
    Circa le nuove stragi di Gaza, i numeri sono sempre dati da Hamas? Andrebbero controllati da una fonte indipendente. Ma la domanda più semplice non se la pone nessuno: perché i terroristi di Hamas non restituiscono una buona volta tutti gli ostaggi, ponendo così fine alle pretese israeliane, togliendogli l'alibi per continuare la guerra?
    Circa la Critica al Manifesto di Ventotene. Le sfugge che in Italia criticare quel Manifesto è cosa inaudita, è reato di lesa democrazia, equivale ad una professione di fascismo. Gli autori del Manifesto erano degli utopisti di sinistra, sostanzialmente comunisti. La loro idea di Europa non può essere condivisa. Si inneggia a loro in quanto perseguitati dal regime fascista. Non so quanti anni abbiano fatto in carcere. Ventotene non era un carcere, era un luogo di confino di polizia, una cosa molto meno dura. Sempre scomodo, certamente, ma non più di tanto. Certamente più comodo dei lager del compagno Stalin, verso il quale simpatizzavano gli autori del Manifesto.
    Meloni ha detto molte cose giuste. Tuttavia, due appunti:
    - è tornata sull'idea di applicare all'Ucraina di fatto l'art. 5 della Nato, che impegna i paesi membri a soccorrere uno di loro se aggredito da terzi. Ma questo significherebbe far partecipare l'Ucraina alla Nato senza formalmente arruolarla. Un'idea assurda, che Mosca non accetterebbe mai.
    - sembra che le Assicurazioni Generali, che custodiscono 800 miliardi di risparmi di italiani, stiano per passare in mano straniera, attraverso manovre poco chiare ai vertici dell'Azienda. Vedi due o tre articoli de ilGiornali sul punto. E il governo italiano che fa? Assiste in silenzio? Non ha strumenti per intervenire e bloccare l'operazione?
    -- il c.d. "riarmo" dell'Europa non l'ha voluto proprio Trump? Ha detto o no che dovevamo cacciare i soldi per cominciare a provvedere noi alla nostra difesa?

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  11. I cattolici progressisti o di sinistra che dir si voglia sono illuminati dal Manifesto di Ventotene. Non c'è ombra di dubbio su questo. E non lo nascondono, anzi. Pure qualche frangia molto potente all'interno della gerarchia è su queste posizioni filosocialiste rivoluzionarie.

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  12. La Verità di oggi20 marzo, 2025 09:30

    La sinistra s’è fatta troppi Spinelli

    La Meloni ricorda che cosa c’è scritto nel manifesto di Ventotene e l’opposizione impazzisce. Si vede che si riconoscono nel testo che predica abolizione della proprietà privata e dittatura del partito rivoluzionario per il quale la metodologia democratica è un peso.

    • La Kallas: «Continuiamo a dare armi a Kiev». Macron regala il manuale di guerra ai francesi
    • Gli strani incontri degli uomini del Pd con la «banda di spioni» di Equalize
    • Pillola-gender, Roccella smentisce «Repubblica»

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  13. Se la volontà di Putin fosse davvero quella di invadere l'Europa, perchè mai dovrebbe darci il tempo di riarmarci? La verità è che la Russia vuole un alleanza con l'Occidente per contrastare l'espansionismo islamista e cinese. Trump l'ha capito. Ursula ha capito anche lei. Ma gioca nell'altra squadra

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  14. Il manicomio che si è visto alla camera è frutto in ultima analisi della vaccinazione covid che ha prodotto danni cerebrali a molti individui, aumentandone l'aggressività con manie di autodistruzione .
    Urgente rivedere il film ; -Il pianeta delle scimme dove C. Heston urla ai suoi aguzzini scimmie ;" E 'un manicomio...."

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  15. Risponde Meloni20 marzo, 2025 10:11

    Con Ventotene “ho fatto arrabbiare tutti? Ho solo letto un testo. Un testo si può distribuire ma non leggere? È un simbolo del quale ho riletto i contenuti. Non capisco cosa ci sia di offensivo nel leggere il testo. Non l’ho distorto, l’ho letto testualmente. Ma non per quello che il testo diceva 80 anni fa, ma per il fatto che è stato distribuito sabato scorso. Un testo 80 anni fa aveva la sua contestualità. Se lo distribuisci oggi, io devo leggerlo e chiederti se è quello in cui credi”. Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Bruxelles, a proposito delle polemiche sul Manifesto di Ventotene da cui oggi la presidente del Consiglio ha preso le distanze in Aula.

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  16. Il Manifesto di Ventotene? Al rogo.

    Volto Santo di Gesù, guardateci con misericordia.

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  17. Romania, Polonia, Francia.....
    l'Europa o, meglio, la UE sta bruciando. Pochi se ne accorgono, ma il binomio inscindibile tra magistratura politicizzata e liberalsocialismo al potere, i cui risvolti illiberali stanno sempre più emergendo, sta cercando di tarpare le ali ai partiti e movimenti conservatori e sovranisti che potrebbero diversamente volare visto il contesto storico favorevole.
    Romania, Polonia, Francia (per limitarci al Paese più pesante, alla Le Pen potrebbe essere impedito di candidarsi alle prox elezioni presidenziali francesi dopo un travagliato percorso giudiziario che la vede coinvolta).
    La Russia di Putin viene usata strumentalmente in funzione anticonservatrice dalle élites dominanti, onde mantenere il potere, evitando un effetto "trumpista" in Europa.

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  18. PAROLE 'SANTE'
    "Non sosteniamo l'assegnazione di miliardi di euro all'Ucraina perché, a nostro avviso, l'Unione Europea dovrebbe concentrarsi su un unico compito: sostenere gli sforzi di Trump per stabilire la pace.
    Questa dovrebbe essere la nostra priorità e nient'altro. C'è qualcuno al mondo oggi che è veramente in grado di raggiungere la pace, a parte il Presidente degli Stati Uniti? Gli ungheresi rimangono fermamente convinti che tutti gli sforzi debbano essere diretti a raggiungere la pace il prima possibile. In primo luogo, per ragioni cristiane, perché migliaia di persone muoiono ogni giorno. In secondo luogo, per ragioni economiche, perché la guerra è molto costosa. Quindi non voglio che questo continui. E se ora abbiamo un leader, il Presidente Trump, che si assume la responsabilità di avviare negoziati di pace, sosteniamolo".
    Viktor Orban

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  19. Ma l'Italia non invierà soldati21 marzo, 2025 10:57

    Sarà il primo Ministro Keir Starmer, a guidare la coalizione dei volenterosi, per una pace giusta in Ucraina....
    Già il nome dovrebbe far scappare da ridere se la situazione non fosse seria.
    Ma chi sono o che cos'è questa "coalizione dei volenterosi"?
    Lo ha annunciato il primo ministro inglese in una conferenza stampa, in cui non casuale campeggiava la scritta: "Securing our future", Assicurando il nostro futuro...

    Iniziamo a dire che questa coalizione è partita dai britannici per dichiarata volontà di sua maestà, il Re Carlo d'Inghilterra.
    Ma per definire meglio la cosa è solo un dato parziale dire che nasce dalla volontà, (da qui volenterosi) dei reali d'Inghilterra.

    La coalizione dei volenterosi è fortemente voluta da quei gruppi economici e finanziari che hanno sede nella City of London, da non confonderso con la Città di Londra. Molti chiederanno, ma non è la stessa cosa?

    Ebbene no, la City of London è quel miglio e mezzo quadrato che sta nel cuore di Londra, un vero e proprio protettorato con proprie regole, con una propria catena di comando che gode di poteri speciali, di particolari immunità e indipendenza persino dal governo inglese e dai reali d'Inghilterra.
    Un protettorato che oltre ad essere la sede legale delle più grandi compagnie di affari e dei gruppi finanziari, rappresenta anche il luogo dove da almeno 7 secoli un gruppo di famiglie molto potenti opera attraverso ad esempio il Commonwealth, che altro non è che la trasformazione di ciò che fu il vasto e potente Impero commerciale britannico, con le varie compagnie mercantili, compresa la famosa Compagnia delle indie.

    È esattamente lì, in quel protettorato, fra gli appartenenti a poche famiglie, antiche e ricchissime, detentrici inoltre delle quote di maggioranza dei principali gruppi finanziari occidentali e delle più grandi e antiche compagnie di affari, - nate con l'impero commerciale inglese e che oggi vengono chiamate multinazionali, - è in quel protettorato che vengono elette le due cariche più importanti (Mayor e Sheriff) della City of London ed è sempre in quel consesso che si riuniscono i veri potenti, deliberando precise politiche, azioni, operazioni, stabilendo agende e cercando in ogni modo di dare la direzione da loro voluta ai processi mondiali, sia di natura economica come anche politica, sociale, e culturale.

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  20. Ma l'Italia non invierà soldati21 marzo, 2025 10:57

    Segue
    Ed ecco infatti che viene nominata la figura pubblica di questa "coalizione di volenterosi" nella persona del primo Ministro Keir Starmer, e a seguire immediatamente, ecco subito i primi aderenti, i ministri dei paesi Commonwealth ex impero britannico, Canadà, Australia, Nuova Zelanda, e poi a seguire ancora i paesi europei, ovviamente, quelli dell'Unione europea, che nell'ambito delle decisioni che davvero contano, posso garantirvi che di europeo non ha proprio niente,
    e che meglio sarebbe dire Unione europea su concessione, volontà e guida Britannica, dei "commercianti" e dei reali d'Inghilterra.

    Quest'ultimi avevano investito sodo sull'Ucraina, armi in cambio di terra, prestiti in cambio di concessioni di sfruttamento minerario, energetico e portuale, sostegno in cambio del contrapporsi alla Russia, sacrificando centinaia di migliaia di giovani ucraini e ovviamente svendendo la propria terra anche.

    La Russia è un vecchissimo nemico del Regno Unito e del suo impero coloniale, il più grande impero coloniale mai esistito sulla Terra, che ai giorni nostri ha cambiato solo nome, e vestito.

    Vorrei ricordare infatti che, storicamente coloro che da sempre si sono avvantaggiati dalle guerre sul suolo europeo sono proprio il Regno Unito e il suo impero coloniale.

    Furono il Regno Unito e il suo impero ad avvantaggiarsi enormemente dell'invasione e della successiva disfatta napoleonica in Russia, e sono sempre il Regno Unito e le sue compagnie mercantili che si avvantaggiarono in seguito della guerra di Crimea, e ancora grandissimo vantaggio fuori Europa dalle due guerre dell' Oppio in Cina, con cui imposero per oltre un secolo il loro dominio commerciale in Cina e su tutto il Sud Est asiatico, successivamente ancora, è stato il Regno Unito ad avvantaggiarsi delle due guerre mondiali che hanno portato alla distruzione dell'Europa, e alla divisione e al ridimensionamento della Germania, che ambiva anch'essa a diventare impero, come prima della Germania ci avevano provato la Francia e la Spagna.
    Tutti imperi coloniali quest'ultimi che sono tramontati e che hanno perso il confronto con l'impero coloniale britannico.

    L'unico altro impero che ha resistito e che ancora in qualche modo resiste, guarda un po' che coincidenza, è proprio la Russia, il nemico mortale del Regno Unito e del suo impero.

    All'interno di un mondo portato avanti sotto la logica imperiale e del dominio, ovviamente non possono coesistere due o più imperi, ne può esistere solo e soltanto uno, tutti gli altri debbono soccombere.

    E non è un caso che il motto del Regno Unito e del suo impero un tempo fosse "Fare di tutto il mondo l'Inghilterra".

    Salutiamo con ossequi, "la Coalizione dei volenterosi", una delle tante creazioni politico-economiche britanniche,
    e del suo impero a tante teste.

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  21. RESISTERE AL GLOBALISMO MASCHERATO DA EUROPEISMO
    L'élite apolide, che ha perso il potere negli USA dopo oltre mezzo secolo di dominio, si è ora ridotta a comandare nell'area UE e sta diventando ogni giorno più radicale e addirittura violenta, proprio come reazione alla cacciata da Washington.
    Non lo so se ve ne state accorgendo, ma gli episodi di soppressione progressiva della democrazia e della libertà di pensiero e di parola sono in aumento esponenziale.
    Non solo in Romania, Polonia, Francia, Spagna, ma anche in Italia si sta aggiungendo all'operato militante della Magistratura anche un approccio sempre più aggressivo e censorio nel dibattito politico.
    Il gioco si fa duro e, a questo punto, è per me indifferibile il momento di entrare a giocare.

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  22. Maurizio Belpietro
    Orfani di un «testo sacro», gli ex comunisti hanno trovato quello di Spinelli. Che del marxismo conserva l’odio per la democrazia.

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  23. Su La Cruna dell'Ago un ottimo articolo di Cesare Sacchetti:

    Benigni e il manifesto di Ventotene di Spinelli: l’esaltazione della falsa Europa massonica e mondialista

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  24. SUDZHA È SALTATA. MA L’UNIONE EUROPEA È GIÀ IN MACERIE.

    Il 21 marzo, Kiev ha fatto esplodere la stazione di misurazione del gas di Sudzha, al confine con la Russia. Un gesto deliberato, mirato a sabotare i tentativi di pacelanciati da Donald Trump.

    Ma perché Kiev colpisce proprio ora? Perché l’industria europea inizia a desiderare ciò che le élite temono: un ritorno alla cooperazione energetica con la Russia. Troppo per Bruxelles, che preferisce congelare i propri cittadini piuttosto che trattare con Mosca.

    Il colpo a Sudzha è il simbolo di una strategia più ampia: impedire qualsiasi futuro accordo energetico che possa avvicinare Russia e Stati Uniti, spezzando una volta per tutte la possibilità di un’Europa autonoma.

    La verità è che l’UE non vuole la pace. Vuole il conflitto permanente, la gestione tecnocratica dell’instabilità, l’ideologia al posto della ragione.

    Se Mosca si ferma a metà, il problema ucraino tornerà. Solo una Novorossiya completa può garantire stabilità.

    L’unica alternativa realistica? Un patto energetico tra Russia e Stati Uniti, che renda la guerra inutile anche per Washington. Così il sogno euroamericano di “non far saldare Russia ed Europa” sarebbe salvo — a patto che l’Europa non si autodistrugga del tutto prima.

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  25. La Verità di oggi22 marzo, 2025 10:57

    Fa più paura Berlino di Mosca

    Quelli che ci raccontavano che la Russia era sull’orlo del collasso, adesso vogliono farci credere che le truppe di Putin stiano per invaderci. Una balla per creare l’«emergenza Difesa». Con il risultato che presto ci sarà di nuovo un potente esercito tedesco.

    • Anche i single potranno adottare: altro colpo alla famiglia tradizionale
    • Valditara vieta asterischi e schwa nelle scuole
    • Dietro gli spioni della Squadra Fiore ci sono Amara, Armanna e uomini del Pd

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  26. I commenti sul c.d. "riarmo" europeo, trascurano tutti l'elemento di fondo: che il primo a volerlo è stato Trump e se ne è alla fine pure vantato.
    Con Trump si sono aperte due prospettive ugualmente angosciose per l'Europa:
    = la necessità di spendere nettamente di più per la difesa del continente.
    = la prospettiva che gli USA addirittura abbandonino la Nato, per lo meno nel suo assetto europeo continentale.
    Quest'ultima prospettiva impone all'Europa un "riarmo" su vasta scala, visto che l'orso russo, stoltamente provocato, ha fiutato l'odor del sangue.
    Un forte esercito tedesco convenzionale sarebbe, come già in passato, un duro ostacolo per l'espansionismo russo. E lo sarebbe anche un forte esercito polacco.
    Ma questo "riarmo" sarà efficiente? Porterà a forze armate nazionali all'altezza del loro compito difensivo? Bisognerà vedere.
    È comunque un riarmo in chiave difensiva e che non crea un esercito europeo. Lo ripete di continuo il ministro Crosetto.

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    1. Il forte esercito tedesco non credo sia auspicabile.

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  27. Ci sono commenti nei quali si usa l'espressione "Nuova Russia", termine scritto in russo ma in caratteri latini. È termine che fa parte del linguaggio politico di Mosca relativamente alle sue aspirazioni sull'Ucraina.
    Ma quali regioni individua esattamente? Forse chi lo usa nei commenti potrebbe degnarsi di spiegarlo. Sempre che lo sappia.

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  28. Paura di un forte esercito tedesco, nel futuro prossimo? Ci sarebbe anche un forte esercito polacco. Dobbiamo difenderci o no? Ma ce l'avete l'idea di come siano ridotti gli eserciti dell'Europa occidentale, per lo meno quasi tutti? Dietro i pochi reparti speciali efficenti, il
    vuoto. E pochi mezzi. Uno dei migliori eserciti Nato è considerato quello turco, che non ha soldatesse.
    Riarmo anche ai turchi, mamma li turchi!
    Putin è stato lo sappiamo stupidamente provocato dalla insana politica di espansione della Nato ad Est imposta dall'America. Cercherà adesso di ripagarsi con gli interessi, visto cosa gli sta costando questa guerra.

    Ma il fatto grave del suo attacco all'Ucraina è che, per la prima volta dalla II gm, in Europa si è tornati ad usare le armi per risolvere questioni di confine tra Stati. Questo è stato uno shock per molti e va al di là di chi abbia ragione e chi torto nella disputa russo-ucraina. Putin ha stabilito un precedente assai pericoloso. Può essere che l'ingresso dell'Ucraina nella Nato fosse imminente. Ma comunque avrebbe dovuto esser approvato dagli altri membri o no? Non è che gli americani potevano imporlo unilateralmente.
    Inoltre, un aspetto sconcertante della questione è stato che Putin continuava a dire che non avrebbe attaccato l'Ucraina, nonostante le violazioni degli accordi di Minsk da parte degli ucraini. Che tutti i movimenti di truppe erano solo esercitazioni. Invece poi ha attaccato dando un titolo che traeva in inganno "operazione militare speciale" ad un attacco in grande stile, mirante soprattutto a Kiev. Ma l'effetto sorpresa è venuto a mancare grazie alle informazioni fornite via satellite dagli americani e soprattutto da Musk. Così gli ucraini aspettavano i russi. Hanno fatto saltare i ponti dell'autostrada che portava a Kiev, bloccando l'avanzata russa allo scoperto sull'autostrada (una linea di mezzi di 62 km secondo la CIA). Su questa lunga linea gli ucraini hanno fatto il tiro al bersaglio con droni, missili, incursioni di commando notturni. Dev'essere stata un'ecatombe. Nello stesso tempo dall'alto venivano colpiti centri di comando e Stati maggiori, cosa che deve aver creato il caos dal punto di vista logistico. L'aereoporto strategico vicino a Kiev, grande base militare, che doveva esser occupato in poche ore dai corpi speciali russi, fu preso solo dopo tre giorni di feroci combattimenti e gravi perdite. Tale doveva essere il caos che il comando russo ci mise almeno due giorni prima di ordinare ai mezzi allo scoperto di disperdersi nei boschi circostanti. Insomma, peggio di così la campagna russa contro l'Ucraina non poteva cominciare.
    Gli americani si sarebbero dovuti precipitare a chiudere subito la nefasta guerra, inserendo p.e. i negoziati di pace in una conferenza che ristrutturasse la sicurezza in Europa, con la partecipazione della Russia.
    Vedremo adesso come andrà a finire. Se Dio vuole punire la Sodoma e Gomorra che ci hanno fatto diventare con la pioggia dal cielo del fuoco atomico, allora permetterà che questa guerra degeneri ulteriormente, che si accavallino errori su errori, orrori su orrori, sino all'olocausto termonucleare.

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