Pagine fisse in evidenza

martedì 13 maggio 2025

Testimonianze sul Conclave raccolte dal New York Times:

Vi riassumo di seguito quanto ho letto sul Corriere (qui), posto che ne è vietata la riproduzione, in un articolo del 13 maggio, dal titolo: "Conclave, il racconto dei cardinali: gli italiani divisi, i voti a Erdo, Prevost con la testa tra le mani. «Noi tutti in piedi, lui rimase seduto»"

Testimonianze sul Conclave
raccolte dal New York Times


L'articolo esordisce partendo dalle testimonianze sul Conclave raccolte dal New York Times: «Un'ovazione, avevamo le lacrime agli occhi». Titolo dell'articolo: «Come un tranquillo americano diventa Papa».

Di fatto una dozzina di cardinali, di cui viene esplicitato il nome (ne riporto solo alcuni con le loro espressioni significative), si sono lasciati andare a dichiarazioni tradendo il giuramento sul segreto. Mettendole insieme, è venuto fuori l'accaduto, a partire dalla prima serata: il protrarsi della meditazione e un «conteggio inconcludente, con tre principali contendenti»: il cardinale italiano Pietro Parolin, l’americano Robert Francis Prevost e l’ungherese Peter Erdo.

Tornati a Casa Santa Marta i cardinali hanno discusso durante la cena. E il Nyt nota che gli italiani erano divisi; il che avrebbe penalizzato il cardinale Parolin, mentre il cardinale Peter Erdo, sostenuto da una coalizione di conservatori che includeva alcuni africani, non aveva potenzialità di aggregare consensi in un insieme di elettori in gran parte nominati da Francesco.

Rimaneva il cardinale Prevost, che era stato scelto per aiutare a gestire le riunioni quotidiane prima che iniziasse la votazione ed era emerso nella votazione serale.

Accadde quindi che, conoscendolo meglio ed apprezzandone i metodi, «Nella quarta votazione, le schede si spostarono in modo schiacciante verso il cardinale Prevost», avrebbe riferito il cardinale You della Corea del Sud. E il cardinale Tagle — che nei giorni di preconclave era indicato fra i favoriti — avrebbe aggiunto di averlo visto fare respiri profondi: «Gli ho chiesto: “Vuoi una caramella?”. E lui ha risposto: “Sì”». Il cardinale Tobin del New Jersey aggiunse di averlo visto — durante una delle votazioni — «con la testa tra le mani».

Nell’ultima votazione pomeridiana, quando il cardinale Prevost raggiunse il quorum di 89 voti, la Sistina sarebbe «esplosa in un’ovazione in piedi». Ma lui, avrebbe riferito David, «rimase seduto! Qualcuno dovette tirarlo su. Eravamo tutti con le lacrime agli occhi». E intanto i voti si avvicinavano alle tre cifre. e ci furono congratulazioni entusiastiche.

Quindi il Corriere propone un video del 2023 (penso in occasione della sua nomina a prefetto del Dicastero per i vescovi e presidente della Pontificia Commissione per l'America Latina). Prevost: «Io e Bergoglio? Non andavamo sempre d'accordo, ma non dirò perché. Credevo che con lui non sarei mai diventato vescovo»

31 commenti:

  1. Chi parla del conclave da Cardinale è scomunicato.
    A meno che fosse là dentro, ma non da Cardinale...
    Il NYT è ancora degno di affidamento? Ieri rivolgendosi ai media Leone XIV ha invitato i giornalisti a informare e a non seminare fuffa (liberamente tradotto).
    Ritengo che Leone XIV abbia raggiunto percentuali bulgare, tipo 125 voti.
    Sarebbe un miracolo, perchè ha evitato lo scisma e ha tolto ogni ipotesi di invalidità.
    Chissà, forse un giorno lo dirà lui stesso, tra benpensanti a rinfacciargli l'immodestia...
    Il miracolo più grande sarebbe la pace di Cristo invece di quella "dei volonterosi".
    Un altro bel prodigio l'utilizzo diffuso e appropriato del latino liturgico e del canto.
    Poi un vero segno dei tempi: il ritorno del tomismo al posto del casuismo.
    Il pastore è bello prima di essere buono!
    Ne senti la voce con dolcezza, levità e gioia: la grazia al posto della volgarità.
    Quando c'è un vero Vicario di Cristo nulla è impossibile a Dio!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ma i cardinali non hanno infranto il voto di segretezza che è specifico... Ovvero non possono dire "Il tale o talaltro cardinale ha votato per Tizio Caio o Sempronio", oppure "Io ho votato per...". Ma possono fare una ricostruzione dei fatti generica e imprecisa, che non va contro il voto. Se poi un giornalista ne intervista uno, poi l'altro e un terzo, un quarto ecc. mettendo insieme varie ricostruzioni imprecise e racconti generici, è il giornalista che è bravo a fare due più due fa quattro, arrivando a delle conclusioni che però non sono la Verità con la maiuscola ma delle congetture basate su elementi e racconti parziali. E da prendere come tali. Dunque nessuna scomunica per nessuno.

      Elimina
    2. Il NYT ha simpatie non propriamente bonarie verso il cattolicesimo. Anche raccontando il verosimile sa dare il taglio giusto perché le ombre siano più della luce. A me sembra un modo per seminare zizzania, sarò malevolo.

      Elimina
  2. Segnalo con gioia un pregevole articolo.

    UNAVOX

    Leone XIV:
    un colpo da maestro della Rivoluzione
    per disfarsi della Tradizione

    Catechesi di Padre Wander de Jesus Maria

    RispondiElimina
    Risposte
    1. http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV6788_Padre-Wander_Leone_XIV_colpo_da_maestro_della_Rivoluzione.html

      Elimina
    2. Mo sembrano un po' fantasiose le ricostruzioni, non sulla sostanza dell'articolo. Papa Leone è figlio del post concilio non c'è dubbio, proprio per questo potrebbe riservare qualche sorpresa.

      Elimina
  3. Il Cardinal Müller su Papa Leone XIV

    Il conclave si è svolto in grande armonia. La realtà è sempre diversa da come la mostra il cinema. Dio si è servito con misericordia della coscienza e della competenza del Sacro Collegio dei Cardinali della Chiesa romana per scegliere Lui stesso il successore di Pietro. Crediamo nello Spirito Santo, che guida la Chiesa di Cristo. E chiediamo allo stesso Spirito di Dio di rafforzare il nuovo Papa, Leone XIV, affinché unisca la Chiesa nella confessione di «Cristo, Figlio del Dio vivente» (Mt 16,16).
    Il suo predecessore nel nome, Leone I, il Grande, scrisse una famosa lettera al Concilio di Calcedonia (451), nella quale sottolineò l’unità inseparabile e la distinzione non confusa della natura divina e umana nella persona del Figlio di Dio. Questo è la base e il fondamento della fede cattolica. Papa Leone XIII pose con la sua enciclica Rerum Novarum (1891) le basi della Dottrina Sociale della Chiesa, che, laddove è stata presa come guida, ha costituito il fondamento di una società moderna giusta e libera.
    Un confratello del nuovo Papa, Martin Lutero, provocò involontariamente la divisione (1521) durante l’epoca dei papi malvagi del Rinascimento, sotto il pontificato di Leone X. Speriamo che il nuovo Papa, che porta lo stesso nome ed è anche un monaco agostiniano come Lutero, 500 anni dopo, collabori – seguendo le orme dei buoni e santi papi degli ultimi 250 anni – al superamento delle divisioni nella cristianità e delle tensioni nel mondo, affinché tutti i cristiani siano uniti in Cristo, Figlio di Dio vivente, e che, con l’aiuto dell’autorità morale del papato, la pace di Dio dimori nei cuori degli uomini e si superino l’odio e la guerra nel mondo.
    Che tutti i cristiani e le persone di buona volontà accompagnino Papa Leone XIV con la loro preghiera, affinché il suo pontificato sia una benedizione per la Chiesa e per il mondo.

    - Cardinal Gerhard Ludwig Müller

    Fonte: InfoVaticana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. "Un confratello del nuovo Papa, Martin Lutero, provocò involontariamente la divisione (1521) durante l’epoca dei papi malvagi del Rinascimento, sotto il pontificato di Leone X."
      Il povero innocente Lutero ed i malvagi papi del rinascimento....Io sono ipergermanofilo, ma queste uscite un poco mi sconfortano...
      Posso solo dire con le parole di un cattivone: „Exsurge, Domine, et judica causam tuam"

      Roberto

      Elimina
    2. Il passo citato da Roberto può essere interpretato anche come un monito a Leone a non seguire le orme del suo confratello eretico provocando la divisione della Chiesa...
      Confesso che il nome di Lutero mi ha fatto sobbalzare. Pero mi sembra che nel contesto sia un "altolà", con un velato riferimento a Bergoglio.

      Elimina
    3. Nei vostri commenti su Lutero manca la strumentalizzazione di Lutero da parte dei principi tedeschi...

      Elimina
  4. Conclusioni da Una Vox13 maggio, 2025 17:54

    Prime timide ma purtroppo realistiche conclusioni

    La considerazione più ovvia è che Leone XIV è un figlio del Concilio Vaticano II, avendo per di più alle spalle immediatamente Bergoglio. Pertanto, è inutile sognare un Papa tradizionale; si ha a che fare con un modernista.

    È un passo indietro rispetto a Bergoglio. Ma questo è l’usuale procedimento della Rivoluzione: due passi avanti e uno indietro, marciando però sempre innanzi verso la dissoluzione. Questo passo indietro non cambia la direzione. La direzione è quella già chiara: sinodalità, ecologismo, immigrazionismo, vaccinismo, dialogo.

    Fermo restando che poteva andare molto ma molto peggio (Tagle, Zuppi, lo stesso Parolin et similia), ci sembra di poter dire che sarà probabilmente un riformista pacificatore, una sorta di democristiano dei nostri tempi: cercherà la pace, porrà fine all’odiosa gestione bergogliana, ma proseguirà la strada tutta in discesa dell’attuazione estrema del Concilio Vaticano II (o III, nel senso di come lo ha sviluppato Bergoglio: il “concilio quotidiano”).

    Forse, sarà una trappola mortale per il mondo dei tradizionalisti e dei conservatori, sempre pronti, in grandissima parte, a cadere nella idolatria papolatrica in cambio di un piatto di lenticchie.

    Questa ambivalenza dovrà essere verificata nella prova dei fatti, affidandosi sempre allo Spirito Santo.

    Questa è una prima considerazione a poche ore dall’elezione, con l’apertura alla possibilità di essere smentiti in futuro, in meglio o in peggio, dall’agire dello Spirito Santo.
    E allo Spirito Santo, Signore della Chiesa, affidiamo Leone XIV.

    RispondiElimina
  5. Scusa, Tralcio, in che modo avrebbero scongiurato l'invalidità, se quasi tutti i Cardinali sono stati nominati da Bergoglio, che anche tu non consideravi vero Papa? Puoi spiegarlo, gentilmente?
    Non sarà un inconscio, quanto comprensibile, desidero di normalizzazione?
    Spero in una tua risposta, grazie.
    Aldo

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ritento (sarò più fortunato?).

      Premesso che sono una semplice pecora del gregge o un semplice pesce nella rete della Chiesa, quindi non sono nessuno per ergermi a giudice della corretta applicazione del diritto canonico...
      Premesso che, grazie a Dio, ci vedo e ci sento e so anche leggere in un paio di lingue...
      Premesso che per un cristiano non è la legge a salvare, ma della legge non si butta uno iota...

      La declaratio letta in latino il giorno 11 febbraio 2013 da Benedetto XVI differisce dal testo scritto in latino diffuso il giorno stesso. Le traduzioni nelle altre lingue mostrano una sospetta inversione dei termini munus e ministerium (es. in tedesco). Quindi Benedetto XVI non ha mai abdicato al munus.

      Bergoglio è stato eletto da un conclave convocato a Papa vivente e non abdicatario al munus, la cui unica possibilità coincide con la sede impedita. Francesco si è detto semplicemente vescovo di Roma, non ha indossato i paramenti papali, non ha abitato il palazzo apostolico e non si è fregiato del titolo di vicario di Cristo. Ha esercitato maramaldeggiando dispoticamente il proprio ministero, ma del munus non si sa. Ha nominato 108 cardinali entrati in conclave alla sua morte.

      La Chiesa cattolica ha rischiato uno scisma terrificante nella sistina e drammatico nelle parrocchie, dove per dodici anni molti semplici (o troppo semplicemente...) si è pensato che la dottrina di Francesco fosse compatibile con il catechismo. Quasi miracolosamente non si è verificato, anche se non sappiamo come.

      Leone XIV è un canonista. Il conclave è segreto. Benedetto XVI è morto il 31 dicembre 2022. Se dei 133 cardinali presenti più di 125 hanno votato il Cardinal Prevost c'è la certezza matematica che i due terzi dei cardinali ante 2013 l'hanno votato. Sarebbe così salva anche la forma.

      PS: oggi Leone XIV parlando ai cristiani delle chiese orientali ha parlato dell'importanza dei loro riti, non solo a beneficio delle comunità orientali ma di quelle latine, che abbisognano di maggior cura e incontro con il mistero. E' una dichiarazione pesantissima che è una benedizione anche alla messa antica e uno scossone alle sciatteria liturgica in voga nelle parrocchie d'occidente. Spero che si colga la dirompenza di queste parole e la loro provvidenzialità. Cristo è tornato al centro!

      Elimina
  6. "I papi malvagi del Rinascimento..", dice il cardinale Mueller, che, da buon tedesco, sembra quasi difendere Lutero. Malvagio può caso mai considerarsi Alessandro VI, il Borgia lussurioso nemico del Savonarola, ma non gli altri. Per Leone X e Clemente VII, i due Papi medicei, il secondo naufragato nel Sacco di Roma, si deve piuttosto parlare di incapacità, di mancanza di carattere, di corte vedute, di pigrizia mentale.
    Che poi Lutero abbia provocato la divisione della cristianità senza volerlo, non è certo da credere. Non si tirava indietro mai, si metteva lui a scomunicare il papa, voleva andare sino in fondo. E c'è riuscito. Ha creato una nuova religione.
    Comunque, dalle indiscrezioni raccolte dal NYTimes, e che sembrano attendibili, si capisce che la scelta di Prevost non era pianificata. Sarebbe stata casuale. Vale a dire: non era Prevost il candidato di riserva del candidato principale, da tirare fuori dalla manica se il candidato principale, se il favorito non ce l'avesse fatta.
    Comunque, è inutile perdersi in tante illazioni. Aspettiamo adesso i primi provvedimenti concreti del nuovo papa. Come affronterà il nodo arcobaleno che il predecessore ha lasciato diventare un vero e proprio tumore dentro la Chiesa? E la sopravvivenza dell'antica liturgia?
    C'è un certo ottimismo in giro, comprensibile dopo l'esperienza devastante del precedente papato. Bisogna però essere prudenti, pur senza lasciarsi andare ad interpretazioni estremistiche.

    RispondiElimina
  7. Non ho sentito ancora commenti del prof. Radaelli su quanto avvenuto nei giorni scorsi in Vaticano....

    RispondiElimina
  8. Il 13 maggio 1917, 108 anni fa, nello stesso giorno in cui a Fatima appariva la Madonna ai tre pastorelli, Sua Santità Benedetto XV ordinava nella Cappella Sistina l’Arcivescovo eletto di Sardi - "in partibus infidelium" - Monsignor Eugenio Maria Giuseppe Giovanni Pacelli, futuro Papa Pio XII. (Venerabile)

    RispondiElimina
  9. Anonimo 18,29.Provo a rispondere. Quando i Medici e la nobiltá nera romana mettevano un Borgia papa, un ragazzo, ed altri di loro, non era certo ortodossia e norma canonica. Eppure la Chiesa non é crollata. E ci ha dato successori Papi ancor santi. Sanatio in radice. Il fine della Chiesa é la salus animarum, non certo la norma canonica. Che ha il suo valore ma relativo,non assoluto. Quel che conta é lo spirito, la lettera uccide, dice Gesù. Benedetto XVI riceveva i nuovi cardinali, se ha agito come ha agito, si é preoccupato anche dei cardinali, stia in pace. Smettiamo la guerra, diamo tempo a Leone XIV di agire. Se sará il caso parleremo come si fece per Bergoglio. Le divisioni vengono dal nemico, usiamo misericordia, ci salveremo per essa.

    RispondiElimina
  10. Analisi
    Mons. Schneider: il primo impegno del Papa è il Vangelo, non il Vaticano II
    https://www.lifesitenews.com/analysis/bishop-schneider-popes-first-commitment-is-to-the-gospel-not-vatican-ii/?utm_source=popular
    Notizia
    GUARDA: Il vescovo di Fatima consacra il pontificato di Leone XIV al Cuore Immacolato di Maria
    https://www.lifesitenews.com/news/watch-bishop-of-fatima-consecrates-leo-xivs-pontificate-to-the-immaculate-heart-of-mary/?utm_source=popular

    RispondiElimina
  11. Se la sanatio in radice vale per Leone XIV deve valere anche per Bergoglio. Non era questo l' argomento, ma la coerenza di chi asseriva categoricamente che Bergoglio non era Papa ed ora accetta Leone, con buona pace del principio di non contraddizione, ma forse anche questo è poco misericordioso.
    Anonimo delle 8,19 la citazione di Gesù e il richiamo alla misericordia, del tutto inappropriato, giusto per inoculare il senso di colpa, mi ricordano tanto qualcuno.(Tralcio?)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non sono l'anonimo delle 8.19
      Ho risposto alla cortese domanda di Aldo (18.29), ma il commento non è stato recepito dal sito.

      Elimina
    2. 11,17. Lei fa confusione: un non papa non puó diventare papa,mai. Quindi Bergoglio o era o non era, e la sanatio non lo fa diventare ció che non é stato. Personalmente ritengo che non lo sia stato, potrebbe anche esserci stata una scissione di papato con una " grazia" ( disgrazia) aggiunta per nostro castigo. Ma il tutto é ormai relativo, superato. Deceduto l' oggetto del contendere. Il passato é soggetto alla sanatio per altre cose, i cardinali ad es. che dicon.. invalidi ed altre " rogne" similari. Precisando pure che BXVI stupido non era, per cui se avesse fatto quanto fatto per tutelare la Chiesa ( probabile) come affermano, ha tutelato il tutto e previsto tutto per cui é rimasto " nel recinto di Pietro", riceveva i cardinali di nuova nomina e quindi li confermava....E poi il bene delle anime é il fine della Chiesa e quindi del Pontificato.La sanatio in radice sotterra tutte le quisquilie canoniche.La lettera uccide, é lo Spirito, e lo spirito, che dá vita. Per cui con uno spirito di divisione ad oltranza si fa il gioco del nemico e si rischia pure l'inferno.

      Elimina
    3. La sanatio in radice non è dimostrabile, a meno che la Chiesa non la espliciti formalmente. Sui cardinali bergogliani confermati da papa Benedetto sono d'accordo con lei. Sono però queste opinioni personali, con una "certezza morale" ma che non è dogma. Su tutta la vicenda Benedetto-Bergoglio forse la Chiesa dirà una parola definitiva fra qualche tempo, se la disputa continuerà ad essere dibattuta pubblicamente. Se invece con la morte dei due protagonisti tenderà a spegnersi, verrà "messa sotto il tappeto"... Quindi sta a noi continuare a mettere in discussione la validità delle ricostruzioni ufficiose e anche di quelle che vengono spacciate per "dogma" ma che sono invece semplici opinioni, a volte del tutto fuori dalla realtà dei fatti. Oppure basate sul sentito dire. "Mons. Tizio ha detto così... Dunque..." Oppure, "Mons. Caio ha detto cosa'... Quindi..." Io preferisco basare le mie opinioni su fatti accertati. Il resto è fuffa.

      Elimina
    4. La Sanatio in radice nel CJC 1983 si riferisce al matrimonio e al foro interno:

      1161 - §1. La sanazione in radice di un matrimonio nullo consiste nella sua convalidazione senza rinnovazione del consenso, concessa dalla competente autorità; essa comporta la dispensa dall'impedimento, se c'è, e dalla forma canonica se non fu osservata, nonché la retroazione al passato degli effetti canonici.

      Non risulta applicabile ad altri casi.

      Elimina
    5. 6,36. La sanatio in radice avviene nel matrimonio tanto che un vizio di consenso può venire sanato nel momento in cui si cambia. Un matrimonio civile puó addiruttura diventsre valido dall' inizio e qui deve avvenire formalnente dal Vescovo. In analogia se Bergoglio fosse, divenuto credente cattolico sarebbe subentrata la sanatio ( sempre che.l ci fosse la rinunzia valida.).Se ora la Chiesa col Papa attuale od un futuro( questo dovrebbe essere Pietro romano peró...) lo dichiarerá papa o antipapa questo non si sa. Ma sulle norme canoniche la sanatio subentra con l' accettazione.

      Elimina
  12. "On the day he was elected the 266th successor to St. Peter, Pope Leo XIV pledged to strengthen the Catholic Church’s dialogue and cooperation with the Jewish people." (Vedi EWTM Vatican).

    Il giorno dell'elezione viene evidenziata l'importanza di Nostra aetate....Posso dire che in questo c'è rottura con Leone XIII e continuità con il predecessore? Signori, alla fine questo è il vero tema che segna lo spartiacque tra il pre- ed il post-concilio. Su questo si gioca tutto.
    Roberto


    RispondiElimina
  13. jeune-nation.com

    Rivarol : Léon XIV dans les pas de François : Vatican II plus que jamais au programme !

    Rivarol n°3661 du 14/05/2025

    RispondiElimina
  14. Adesso i cardinali hanno il dovere morale di riproporre i dubbia? E la Correctio Filialis?

    RispondiElimina
  15. Credo che un Papa non debba stare tanto tra la gente, si consuma. Il suo spirito e la sua anima devono essere custoditi quanto e più del suo corpo fisico. Occuparsi della Fede di più di un miliardo di persone richiede preghiera, studio, concentrazione e vigile allerta verso le ispirazioni dello Spirito Santo. I bagni di folla devono essere distribuiti con sapienza e prudenza. Il compito che lo attende è immenso ed è importante che coltivi e maturi il necessario proprio di chi è diventato guida spirituale di un miliardo di persone e capo di stato a cui comunque guardano i restanti capi di stato.

    RispondiElimina
  16. Sanatio in radice non sana errori di sostanza, ma sulla procedura sì.

    RispondiElimina
  17. "Sui cardinali bergogliani confermati da papa Benedetto sono d'accordo con lei.."
    Mi chiedo quale possa essere il significato di questa frase. Secondo me, non significa nulla.
    Forse che cardinali nominati da un papa devono esser "confermati" dal papa in pensione (Emerito) se esistente? Il papa emerito, Benedetto XVI, una volta ritiratosi in modo del tutto legale dalla carica non aveva il potere di "confermare" niente e nessuno. Avendo abdicato in piena coscienza, non poteva avere ed esercitarre alcun potere di governo nella Chiesa.
    Le uniche "conferme" che poteva dare (tra l'altro, in che modo?) potevano essere di natura solo spirituale e simbolica. Del tutto accademiche, in sostanza.

    RispondiElimina
  18. Noi ci rincuoriamo, esultiamo per ogni parola normalmente cattolica che pronuncia. Che Dio lo assista e ci assista! Ora che siamo in espansione, se venisse da lui una doccia fredda ci lascerebbe stecchiti.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.