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lunedì 29 settembre 2025

La Messa solenne nella ricorrenza di San Michele Arcangelo celebrata oggi in San Pietro

Stamattina, come annunciato qui, è stata celebrata la Messa solenne all’altare di S. Michele della Basilica Vaticana.

Il nome dell'Arcangelo, Mi-ka-El, “chi è come Dio?”, è citato cinque volte nella Sacra Scrittura; tre volte nel libro di Daniele, una volta nel libro di Giuda e nell'Apocalisse di s. Giovanni Evangelista ed è considerato “capo supremo dell’esercito celeste”, cioè degli angeli in guerra contro il male, che nell’Apocalisse è rappresentato da un dragone con i suoi angeli e che, sconfitto nella lotta, fu scacciato dai cieli e precipitato sulla terra [qui S. Michele Arcangelo in un discorso di Pio XII].
In Oriente San Michele è venerato con il titolo di "archistratega", che corrisponde al titolo latino di princeps militiae caelestis (principe delle milizie celesti) che compare nella preghiera composta da Leone XIII recitata alla fine di ogni Messa usus Antiquior, riportata di seguito.
Invochiamo il suo potente aiuto per noi, per la Chiesa tutta e per il mondo intero.

La preghiera a San Michele Arcangelo di Leone XIII 
Tale preghiera fu recitata obbligatoriamente fino al 26 settembre 1964 quando Paolo VI, con l’istruzione “Inter oecumenici” n. 48§1, decretò che le “preghiere leoniane sono soppresse”. Nel 1994, Papa Giovanni Paolo II ha chiesto che questa preghiera torni attuale : « che la preghiera ci fortifichi per la battaglia spirituale... Papa Leone XIII ha ha certamente avuto un vivo richiamo di questa scena quando ha introdotto in tutta la Chiesa una speciale preghiera a S. Michele Arcangelo... Chiedo a tutti di non dimenticarla e di recitarla per ottenere aiuto nella battaglia contro le forze delle tenebre e contro lo spirito di questo mondo ». Ma quando il papa chiede, senza disporre e se c'è un andazzo difforme, è difficile sia ascoltato. Ed è per questo che la preghiera ora si recita solo al termine del Rito antico.
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi ! E Tu, Principe della milizia celeste con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen
Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude.
Amen.

8 commenti:

  1. Abbiamo più che mai bisogno della sua protezione viste le orde di infedeli che pascolano in Europa.

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  2. "Senza dubbio la Chiesa è sicura che le potenze infernali non prevarranno contro di lei ; ma pure che, specialmente per la conservazione della vita cristiana nelle singole persone e nei singoli paesi, deve implorare il soccorso divino e che Dio ha per suoi ministri gli angeli. Perciò tutte le mattine, alla fine della Santa Messa, il sacerdote prega insieme coi fedeli: “San Michele Arcangelo, difendici nel combattimento; respingi nell’inferno Satana e gli altri spiriti maligni che vanno errando nel mondo per la perdita delle anime!” (Pio XII)

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  3. Glorioso e forte Arcangelo San Michele, siateci in vita e in morte nostro protettor fedele.

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  4. "Ma quando il papa chiede, senza disporre e se c'è un andazzo difforme,
    è difficile sia ascoltato."
    Si potrebbe configurare come "omissione di soccorso"?

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  5. Aldo Maria Valli 21 ore fa
    Così Maria fu tradita e così la Chiesa cadde nel baratro

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  6. San Michele Arcangelo dovrebbe essere pregato anche per un altro motivo.
    Oggi, e non solo da oggi, se vuoi arrivare in alto nel mondo della cultura e dello spettacolo devi essere e dichiararti dalla parte "giusta" della storia; devi essere, quindi, di sinistra.
    Quel che accade in questi giorni alla brava e bella Beatrice Venezi ne è un ulteriore prova. Lei, essendo di parte destrorsa, incontra molti ostacoli sulla sua strada. L'intervento molto puntuale di Tommaso Scandroglio sulla NBQ di oggi illustra i passi salienti della vicenda del Teatro Fenice di Venezia.
    Uno potrebbe dire: che c'entra questo con la Chiesa cattolica? C'entra, eccome, signori miei! Perché oggi, e non solo da oggi, ma da qualche decennio, per fare carriera nella Chiesa cattolica bisogna essere progressisti, filo modernisti nel cuore.
    Poi ci si chiede perché le cose vanno in un certo senso conciliare, sinodale ecc.ecc. Non è questione di Spirito, ma di bottega.
    S.Michele Arcangelo ci potrebbe servire a fare cambiare il vento, che dovrebbe iniziare a tirare dalla parte opposta a quella gramsciana anche nella Chiesa.
    ¥¥¥

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