Questo Natale in Vaticano, per la prima volta,
sarà esposto un Presepe 'prolife'
Leggo su LifeSiteNews che la prossima settimana, per la prima volta nella sua storia, il Vaticano esporrà un presepe esplicitamente pro-life, che sarà anche benedetto il 15 dicembre da Papa Leone durante una cerimonia nell'Aula Paolo VI, dove rimarrà esposto per tutto il periodo natalizio e per la chiusura dell'Anno Giubilare della Speranza.
Il presepe intitolato "Nacimiento Gaudium" (Nascita gioiosa), ideato dall'artista sacra costaricana Paula Senoto con l'aiuto di 40 Days for Life e, a detta dell'organizzatrice, a causa dell'evento, sarà conosciuto dal mondo intero anche "come il più grande grido di battaglia pro-life mai udito dal Vaticano".
L'artefatto, che combina l'iconografia bizantina con le statuette francescane, al posto della tradizionale paglia, presenterà oltre 25.000 nastri, ognuno dei quali rappresenterà uno dei bambini salvati grazie alle preghiere e alla testimonianza di 40 Giorni per la Vita. L'allestimento ospiterà anche una statuetta della Beata Vergine Maria incinta fino al giorno di Natale, quando sarà sostituita da una normale statua della Madonna che adora il Bambino Gesù per ricordare al mondo che Nostro Signore è venuto al mondo come ogni bambino, sottoponendosi a tutte le leggi della natura umana, ad esclusione del concepimento.
Sembra che questo presepe fosse già stato approvato da Bergoglio per essere esposto nel 2027, ma solo pochi mesi fa il Vaticano di Papa Leone XIV ha anticipato la data al 2025. Il presepe sarà anche il primo a essere da lui benedetto durante il suo pontificato.
l'ideatrice ritiene che Dio abbia inaspettatamente accelerato i tempi della rappresentazione della natività a causa di atti di violenza contro i sostenitori della vita, nonché del crescente numero di cattolici che nell'ultimo anno hanno difeso l'aborto (omicidio di bambini non ancora nati). Paula Senoto sembra riferirsi anche all'assassinio dell'influencer conservatore e convinto sostenitore della causa pro-life Charlie Kirk.
Bene questo sguardo alla tragica attualità, ma noi ricordiamo soprattutto che, oltre alla commemorazione della nascita del Salvatore, la celebrazione cristiana aiuta a rivivere la gioia e le grazie spirituali di un evento di valore immenso, avvenuto «nella pienezza dei tempi», nel cuore della storia, a compimento di un'attesa struggente e dei disegni di Dio.
In ogni caso l'esposizione di questo presepe è in netto contrasto con le recenti esposizioni di presepi in Vaticano, alcune delle quali sono state addirittura blasfeme. Ricordiamo con raccapriccio quello del 2017, stigmatizzato efficacemente anche da mons. Viganò [qui].
Nel 2017, il "Natività della Misericordia" del Vaticano presentava un uomo nudo e un cadavere. Al di là dell'uomo nudo dal fisico scolpito, palestrato si direbbe, che di fatto ruba la scena, l'effetto più inquietante è quello della cupola mozza e il senso generale di squallore [qui - da questo link potete vedere anche le immagini degli orridi particolari].
Noi sottolineavamo come l'enfatizzazione sulle opere di misericordia corporale, disseminate di elementi controversi (tipo l'angelo col drappo arcobaleno) oscurasse quelle di misericordia spirituale, di fatto totalmente ignorate anche nella prassi comune.
Noi sottolineavamo come l'enfatizzazione sulle opere di misericordia corporale, disseminate di elementi controversi (tipo l'angelo col drappo arcobaleno) oscurasse quelle di misericordia spirituale, di fatto totalmente ignorate anche nella prassi comune.
Un altro presepe modernista in Vaticano, allestito nel 2020, raffigurava figure che sembravano astronauti o erano del tutto irriconoscibili. La rappresentazione fu ridicolizzata dai non cattolici e sgomentò molti fedeli. All'epoca, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò protestò definendo la rappresentazione "un'arrogante imposizione di blasfemia e sacrilegio come anti-teofania della bruttezza, attributo necessario del Maligno".
Appariva ormai evidente l'abisso tra le attualizzazioni della scena del Natale degli artisti del Rinascimento o successivi, che abbigliavano il corteo dei Magi con i costumi dell’epoca, e l’arrogante imposizione della bestemmia e del sacrilegio come anti-teofania del Brutto, quale necessario attributo del Male.
Per non dimenticare il presepe dello scorso anno [qui], con un Gesù bambino avvolto da una kefiah — in solidarietà ai cristiani e ai musulmani arabi di Libano, Siria e Palestina — tempestivamente privato della kefiah dopo le proteste della comunità ebraica romana e delle autorità israeliane in Italia in quanto simbolo dell'identità palestinese. Ancora non c'era sentore dell'orrendo 7 ottobre e dell'inferno he ne è seguito; ma il fatto della rimozione senza spiegazioni ha scatenato un dibattito a causa dell'acquiescenza del Vaticano. Era comunque una politicizzazione inopportuna dell'evento spirituale centrale della fede cattolica, già fin troppo laicizzato dal consumismo e dalla secolarizzazione...
Concludo ricordando il Vaticano violato per l'ennesima volta, da un pontificato inedito e anomalo come il precedente, anche dal reiterato stillicidio sui migranti, con una scultura che deturpa lo splendore del colonnato del Bernini. [qui]
Possiamo davvero sperare che quest'aria mefitica stia cambiando non solo nelle apparenze; ma anche nella sostanza? (Maria Guarini)



Ogni tanto qualche buona notizia! Speriamo che il messaggio sia chiaro, visto che il tema aborto ( terribile delitto e terribile peccato!) spesso viene sottaciuto per non disturbare il mondo! Se il messaggio sarà chiaro, ne saro' contento davvero! E pazienza per il titolo del presepe in spagnolo...e non in latino, come sarebbe dovuto essere!
RispondiEliminaEd ancora gli addetti alla politica devono discutere la proposta " un cuore che batte"
RispondiEliminadell'anno del Signore 2023 !
Esilarante ma invece tragico che bisogna esultare perché la gallina, finalmente, ha fatto un uovo e non uno scarabeo.
RispondiEliminaC. Gazzoli
Qui siamo in Italia e le Nostre Origini sono Queste... Il punto di vista di Iva Zanicchi sulla religione cattolica in Italia e sul rispetto delle sue tradizioni.
RispondiEliminahttps://www.youtube.com/shorts/m0XU-Fgn-fk
Toh, guarda!
https://www.youtube.com/shorts/L3DQTjlVz5Q
RispondiEliminaE' in Italia!
Anime pie, se riconoscete questo luogo almeno recuperate
e custodite le Immagini Sacre e gli abiti sacerdotali...
L'8 dicembre, nella solennità dell’Immacolata Concezione, la Basilica di San Pietro ha inaugurato ufficialmente il grande presepe napoletano realizzato dai maestri Cantone e Costabile, artigiani iconici della celebre via San Gregorio Armeno.
RispondiEliminaUn presepe monumentale e ricco di simbolismi
RispondiEliminaIl presepe di Piazza San Pietro sarà imponente: 17 metri di lunghezza, 12 di larghezza e 7,7 di altezza. Realizzato dalla Diocesi di Nocera Inferiore-Sarno, tra le più antiche d’Italia, presenta riferimenti al patrimonio paleocristiano della regione.
Tra gli elementi architettonici spicca la riproduzione del battistero paleocristiano di Santa Maria Maggiore, risalente al VI secolo, con la sua vasca ottagonale e affreschi di ispirazione bizantina.
Accanto si trova una riproduzione della Fonte Helvius, antico complesso idrico romano (I-II sec. d.C.), che testimonia la continuità tra cultura romana e fede cristiana. Il presepe si propone come narrazione visiva che unisce arte sacra, spiritualità e identità locale.
Le statue della Sacra Famiglia, realizzate a grandezza naturale dall’artista Federico Iaccarino, saranno affiancate da personaggi ispirati a santi e figure carismatiche legate al territorio campano:
- Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, fondatore dei Redentoristi, simbolo dell’evangelizzazione tra i poveri.
- Un pastore modellato sul Servo di Dio don Enrico Smaldone, sacerdote dedito all’assistenza degli orfani e dei disabili, figura di carità e innovazione pastorale.
Completano la scena i Re Magi, il bue e l’asinello, pastori e animali, su un selciato che richiama le vie romane, con una pastora che offre prodotti tipici locali (carciofi, pomodori San Marzano, frutta secca), in omaggio alla terra che ha ispirato l’opera.
Simboli di fede per l’Avvento e il Giubileo
Il presepe include segni evocativi:
- Un pescatore con un’àncora, simbolo della fede e del cammino spirituale del Giubileo.
- Un osservatore al balcone, che rappresenta l’umanità di fronte al mistero.
- Un orologio a pendolo, immagine del tempo che passa e dell’attesa messianica.
- Una stella luminosa con coda ad ancora, che unisce cielo e terra in un messaggio di speranza.
Ma intorno intorno c'e' anche una bella grossa didascalìa a
Eliminacaratteri cubitali che spieghi a tutti tutti il significato di quei simboli?
No, dico questo perche' ancora leggo critiche dei "poveri" sulla Cappa magna, sui
cappelli dei preti : saturni,tricorni, solideo...(oh,che ovvove!) mentre gli stessi
pregano a braccia aperte "come il prete" e nessuno dice loro che i fedeli
devono tenere le mani giunte!
Beh non è che per via di un presepe normale sia cambiato granché. I neomodernisti non sono imbecilli, così come il diavolo. Tutt'altro! Le tentano tutte.
RispondiEliminaI segreti di Porta Pia
RispondiEliminaGian Marco D'Eusebi
https://www.youtube.com/watch?v=A9s8x8HVUUs
Ma voi lo sapevate? Io,no !