tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post3103618785226506821..comments2024-03-28T14:22:23.624+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Il Cardinal Müller: gettare le fondamenta per un ritorno al Magisteromichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger57125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-82266658361727510812015-03-16T18:38:48.259+01:002015-03-16T18:38:48.259+01:00PARDON
:)PARDON <br />:)listerhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-82770606695003986552015-03-16T18:18:08.309+01:002015-03-16T18:18:08.309+01:00Mi rivolgo a Lister perché il suo è il messaggio p...Mi rivolgo a Lister perché il suo è il messaggio più recente, ma vale per TUTTI.<br /><br />questa non è l'Accademia della Crusca, è un blog su cui noi tutti scriviamo rapidamente senza star lì a fare troppa accademia.<br />Io non voglio bacchettare nessuno. In questo particolare momento vi metto al corrente del mio stato d'animo (che tale è e che quindi supero immediatamente) di saturazione per questi sterili noiosi dibattiti cultural-linguistici in un momento, come ho già detto, in cui il nostro tempo è prezioso per la preghiera, per la vita quotidiana intensa e sotto lo sguardo del Signore e per un confronto e contributi costruttivi su temi più che scottanti, vitali. Ognuno di noi in base ai suoi doni ed ai suoi limiti che, nella pazienza e buona volontà reciproche possono essere: i limiti superati e i doni integrati.<br />Anzi, mi permetto di aggiungere che, se qualche volta riusciamo ad astenerci da qualche commento che nasce più da un puntiglio che da una partecipazione costruttiva, è già un bel risultato per la nostra personale edificazione, con l'aiuto della grazia.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66703902422649309192015-03-16T18:06:55.707+01:002015-03-16T18:06:55.707+01:00Insomma "non è sgrammaticatura" ma non v...Insomma "non è sgrammaticatura" ma non va usato per "precisione grammaticale".<br />Classico maanchismo...<br />Anche Saviano scrive "qual'è" con l'apostrofo e se ne vanta, ma ciò non toglie che è errore.<br />Vero, può capitare di commettere un errore di grammatica, ma arrampicarsi sugli specchi per cercare di dimostrare che è corretto (mi riferisco all'anacoluto) mi sembra enorme e comunque io non ho mai "preteso" un linguaggio più semplice: ho, semplicemente, sottolineato l'uso gratuito che se ne può fare a discapito di una chiara lettura.<br /><br />Asserzioni come questa:<br />"Sono stati usati gli esatti termini per esprimere certi concetti. E se qualcuno non li capisce, suo dovere, lo ribadisco, utilizzare un buon vocabolario." <br />non fanno che denotare ciò che ho rilevato come un atto di superbia (per cui Mic mi ha bacchettato) da parte dell'autore.<br />E non ho detto classismo...listerhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-90070626711252036532015-03-16T16:19:03.912+01:002015-03-16T16:19:03.912+01:00@ Lister - Grammatica
Eppure leggo ne: Aldo Gabr...@ Lister - Grammatica<br /><br />Eppure leggo ne: Aldo Gabrielli, "Si dice o non si dice?", Mondadori, 1969, alla voce: "Gli e loro", che l'uso di "gli"non sarebbe sgrammaticatura. Cita Boccaccio: "Ma poi che con loro in piacevole ragionamenti entrata fu...essa piacevolmente donde fossero e dove andassero gli domando'" (Decam.); e Manzoni: "..e andavano non solo curvi, per il peso, ma sopra doglia, come se gli fossero state peste l'ossa" - Prom. Sposi, cap. XI. Per concludere che si preferisce spesso l'uso del "loro" per "ragioni di precisione grammaticale e di nobilta' di stile".<br />Cio' detto propongo di chiudere amichevolmente la polemica, ricordando anche che negli interventi sui blog non e' che si riesca sempre a scriver bene, dal punto di vista della lingua. Lo dico per me stesso, ovviamente. E'giusto pretendere un linguaggio piu' semplice e piu' chiaro in certe espressioni, ma senza esagerare. Anche chi usa termini che appartengono al modo di esprimersi tendenzialmente involuto e legnoso della lingua in uso oggi, dal poco simpatico taglio "sociologico", per cosi' dire, lo fa sempre nell'ambito della "buona battaglia" per la difesa della vera fede, che ognuno combatte con i mezzi di cui <br />e' capace, tutti buoni e tutti validi.Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-69477624980624395212015-03-16T13:28:33.161+01:002015-03-16T13:28:33.161+01:00"per esprimerci in modo semplice"
ci si ..."per esprimerci in modo semplice"<br />ci si sta adeguando al<br /> "dovremmo esprimerci con un linguaggio da social network o da "il grande fratello", che non escluda la sgrammaticatura, la confusione tra indicativo, congiuntivo e condizionale, qualche parolaccia,..."?<br /><br />L'anacoluto è una "irregolarità" sintattica.<br />L'uso di "gli" anziché "loro" è un errore grammaticale.<br /><br />Citazione per citazione:<br />"Una grammatica insufficiente è la premessa di una filosofia confusa"<br />Nicola Gomez Davilalisterhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-22774504850049422392015-03-16T11:31:00.689+01:002015-03-16T11:31:00.689+01:00Sulla mancata elisione ("un bel articolo"...Sulla mancata elisione ("un bel articolo") ha ragione il mio interlocutore. Sul secondo no, era un anacoluto voluto e ironico, come segnalava la frase successiva: "(per esprimerci in modo semplice)".<br />Fine della discussione. Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-9287605211174133232015-03-16T09:35:53.196+01:002015-03-16T09:35:53.196+01:00"Sono stati usati gli esatti termini per espr..."Sono stati usati gli esatti termini per esprimere certi concetti. E se qualcuno non li capisce, suo dovere, lo ribadisco, utilizzare un buon vocabolario."<br /><br />Magari facendo buon uso della Grammatica Italiana:<br />"Un bel articolo..." = Un bell'articolo<br />"Gli farà solo bene" = Farà loro solo bene" listerhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-78043395073159667122015-03-15T22:35:45.207+01:002015-03-15T22:35:45.207+01:00Amici miei,
con tutti i problemi che ci sono nella...Amici miei,<br />con tutti i problemi che ci sono nella Chiesa e nel mondo star qui a disquisire sui paroloni sì o paroloni no, mi sembra una perdita di tempo prezioso.<br />Chi li ha, insieme a quello che significano, li usi a proposito e chi non li ha si soffermi su quel che più gli aggrada.<br />Ma, per favore, adesso parliamo di ciò che è davvero importante e che sta dilaniando il nostro mondo e le nostre anime!michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-34344822356606447632015-03-15T20:44:15.437+01:002015-03-15T20:44:15.437+01:00Va bene. Prendo atto che, secondo alcuni, qui, ter...Va bene. Prendo atto che, secondo alcuni, qui, termini come "diacronico", "sincronico", "dialettico" sono "paroloni" da non usare. Secondo l'aberrazione contemporanea, dovremmo esprimerci con un linguaggio da social network o da "il grande fratello", che non escluda la sgrammaticatura, la confusione tra indicativo, congiuntivo e condizionale, qualche parolaccia, che fanno tanto "autenticità", e un "parlar semplice" che rinunci alla precisione terminologica e quindi concettuale.<br />Beh, non ci sto. Non credo che Franco, Pasqualucci o il sottoscritto abbiano "parlato difficile". Sono stati usati gli esatti termini per esprimere certi concetti. E se qualcuno non li capisce, suo dovere, lo ribadisco, utilizzare un buon vocabolario. L'ignoranza, vera o presunta (e nel caso di specie credo sia più esibita a scopo polemico che reale), non può essere una scusante.<br />Credo che questo sito abbia anche una funzione di acculturazione, di elevazione, di approfondimento. E questo non può avvenire senza l'utilizzo anche di un linguaggio consono.<br />Un bel articolo di Mic, leggibile qui a fianco, s'intitola: <i>sunt nomina rerum</i>. Già: se non si ha la padronanza delle parole, non si possono esprimere concetti.<br />La perdita delle parole significa la perdita del pensiero e della verità.<br />Scriveva Fabricius, naturalista svedese del '700: <i>"Nomina si pereunt, perit et cognitio rerum"</i>.<br />E che ora i miei interlocutori favorevoli a un linguaggio "semplice", si facciano una bella ricerca su internet per la traduzione.<br />Gli farà solo che bene (per esprimerci in modo semplice).Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-82754411291283752792015-03-15T19:57:40.890+01:002015-03-15T19:57:40.890+01:00@ E vengo infine all'ultimo punto.
5. COME C...@ E vengo infine all'ultimo punto.<br /><br />5. COME CREDERE O MEGLIO COME ARRIVARE ALLA FEDE PER CHI LA CERCA MA ANCORA NON L'HA TROVATA? Per i cattolici di fede antica e consolidata, sin dalla nascita o quasi, il problema puo' apparire superfluo. C'e' che ha la fortuna di avere una fede semplice e adamantina per tutta la vita. Ma non e' cosi' per tanti altri. Pensiamo a tante anime in fuga dalle rovine spirituali e culturali della nostra disastrata societa' ultralaica. Sicuramente vorrebbero trovare finalmente un porto d'approdo nella fede in Nostro Signore, che da' la vita eterna. Pero' c'e' anche l'inciampo della formazione culturale di tipo razionalistico, intrecciata alle pulsioni nichilistiche che sappiamo, delle quali portatore e' anche l'attuale "scientismo".<br />Uno dei problemi e' indubbiamente costituito dalla fede nei miracoli ed eventi straordinari disseminati nella Bibbia. Mi pare di capire che per Franco (ma di sicuro per molti altri) una pietra d'inciampo e' costituita proprio dal credere a queste cose. Lo assilla il fatto dell'Arca di Noe'. Ora, sappiamo anche che senza l'aiuto della Grazia non arriviamo alla fede. E allora? <br />Racconto l'esperienza di uno che ho conosciuto, se mi e' concesso, sperando che sia utile.<br />Di educazione cattolica da ragazzo, subi' l'influenza del Secolo, del pensiero moderno e poi comincio' a tornare alla fede attorno ai 30 anni. <br />Ad un certo punto un ostacolo insuperabile a credere era costituito dal miracolo del Passaggio del mar Rosso (Es., 14). Comincio' allora a porsi il problema di: come devo crederci? Come simbolo, mito? Nonsense. Giunse alla conclusione che doveva crederci come miracolo, il mare che eleva due alte mura al passaggio degli uomini e poi si richiude sugli inseguitori. Fondamento razionale di cio': a Dio onnipotente non e' certo impossibile disporre della natura da Lui creata come vuole. Allora non c'era piu'un ostacolo razionale a credere: si trattava adesso di credere che quel particolare miracolo si era effettivamente realizzato. Di credere che la testimonianza della Scrittura era autentica. Dopo lunga battaglia ineriore contro se stesso il passo fu compiuto e qui deve esser intervenuta la Grazia, ad integrare la ragione che si era spinta sino al punto massimo consentitole ("Picchiate e vi sara' aperto"). <br /><br />@ Silente, Mic,<br />ringrazio per le gentili espressioni nei confronti dei miei modesti contributi al blog.Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-91415198883438125722015-03-15T19:23:08.263+01:002015-03-15T19:23:08.263+01:00@ [CONTINUA]
3. L'ESILE RISPOSTA CATTOLICA AL ...@ [CONTINUA]<br />3. L'ESILE RISPOSTA CATTOLICA AL SECOLO<br />Questo e' un tema che assilla il nostro Franco e a ragione. Credo che assilli tutti noi. Come nota giustamente Mic, non e' che possiamo approfondire un tema del genere piu' di tanto su di un semplice blog. Tuttavia qualcosa si puo' fare. Nel senso, direi, di mantenere vivo il problema (che e' grave) in modo da riuscire a suggerire approfondimenti individuali ai frequentatori del blog interessati al problema. Esiste indubbiamente un complesso di inferiorita' dei cattolici nei confronti della cultura moderna, in particolare della scienza. Se cosi' non fosse, non cercherebbero di adattare in tutti i modi il cattolicesimo al modo di sentire e pensare del Secolo. Cio' e' un grave errore, naturalmente. Per reagirvi, bisognerebbe, io credo, stabilire innanzitutto alcuni punti fermi. Un primo, dovrebbe essere quello di eliminare quello che mi sembra diventato un vero e proprio pregiudizio e che ritrovo, inconsavevolmente, nel discorso di Franco. <br /> 4. IL PRIMO ERRORE DA EVITARE. Il concetto che : proporre verita' rivelate come l'Arca di Noe' etc puo' solo suscitare ilarita', nel mondo d'oggi. Bisogna quindi trovare una soluzione, un modo di proporre la rivelazione che eviti il dileggio. Ma non fu proprio questo l'errore modernista? Trovare un modo di concepire la rivelazione che andasse d'accordo con la mentalita' dell'uomo moderno, scettico e miscredente. Non dimentichiamo che i dileggiatori dei miracoli e dei fatti straordinari narrati nella Scrittura, sono gli stessi che credono di discendere dalle scimmie! Non lo dico per offendere ma semplicemente per ricordare gli incredibili pregiudizi dei quali sono sempre schiavi gli uomini. Di fronte agli scettici ateniesi dell'Areopago, san Paolo che successo ebbe? "Quando sentirono parlare di resurrezione dei morti, alcuni ci risero,altri [educatamente] gli dissero: - Di questo ti ascolteremo un'altra volta" (At 17, 32-33). Alcuni pero' credettero. Forse il mondo e' cambiato? NO. Reagisce sempre allo stesso modo al vero annuncio evangelico. Non dobbiamo quindi adattare la Parola al mondo ma proclamarla senza tentennamenti, come san Paolo, perche' solo in quel modo la Parola proclamata ottiene l'indispensabile aiuto dello Spirito Santo per convertire i cuori. [SEGUE, ULTIMA PUNTATA]Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-59241107600288943162015-03-15T19:01:19.709+01:002015-03-15T19:01:19.709+01:00@ Franco, Lister etc.
Si e' messa molta carne ...@ Franco, Lister etc.<br />Si e' messa molta carne al fuoco, se possibile vorrei intervenire sinteticamente, magari a rate.<br /><br /> 1. I PAROLONI. Approccio "funzionalistico" al matrimonio. A volte Franco sembra esprimersi in modo che puo' sembrare difficile. Tuttavia, raccogliendo il legittimo invito di "Lister", cerchero' di spiegare quel "parolone". Si tratta di rivalutare la "funzione" del matrimonio nella societa' come istituto indispensabile al corretto mantenimento del rapporto tra le generazioni (e quindi visto nell'arco del tempo, dia-cronico, attraverso il tempo) e al mantenimento del tessuto connettivo sociale esistente, ossia contemporaneo (sin-cronico, nello stesso tempo). Questo perche' la concezione aberrante attuale tende addirittura ad eliminare il matrinomio, in nome di un esasperato individualismo atomistico, che va dalle coppie di fatto (dalle ragazze madri) alle unioni contro natura. Non basta quindi riproporre il matrimonio indissolubile come dogma di fede, cosa pur necessaria ed indispensabile. Questo credo volesse dire l'autore, il nostro caro Franco. Il punto e' importante, come ognun puo' vedere. <br />2. Sullo gnosticismo, non accuso Franco di gnosticismo. Dico solo che l'uso di una prospettiva di tipo gnostico appare in autori come BB quando si servono del termine "eone". Questo e' tipico termine dello gnosticismo piu' radicale. Un altro "parolone" indubbiamente. In realta' e' il termine greco (aeon) di aevum, evo, epoca, era: un'epoca di salvezza che si attuerebbe nel cosmo sorgendo dalle tenebre della materia, da perseguirsi attraverso una conoscenza (gnosis) del proprio io, in quanto emanazione della Pienezza divina che si districa dalla materia; conoscenza di tipo esoterico, per iniziati. Cristo e' inteso dagli gnostici non come un individuo concreto ma come un "eone" di salvezza, le cui dottrine si ricaverebbero soprattutto da un'interpretazione esoterica del Vangelo di Giovanni (sarebbe dottrine segrete!). [SEGUE]Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-27097833296581552992015-03-15T16:13:38.653+01:002015-03-15T16:13:38.653+01:00Un'invenzione olandese, il programma "San...Un'invenzione olandese, il programma "Sans Bullshit Sans", riconosce e "traduce" le parole abusate nel linguaggio tecnologico.<br />Rimango in attesa di un aggiornamento del programma che "traduca" le parole "raffinate" usate da alcuni frequentatori del blog Chiesa e postconcilio.<br />Senza dover ricorrere al vocabolario. listerhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-2919908081610071992015-03-15T15:45:25.476+01:002015-03-15T15:45:25.476+01:00OK Franco,
è vero che con certi tali illustri occo...OK Franco,<br />è vero che con certi tali illustri occorre scendere sul loro stesso terreno.<br />Ma che lo facciano coloro che una vita di studi e un'autorevole carica ha posti nelle sedi adeguate.<br />Una sede adeguata non è certo un blog come questo.<br />Una volta che si è convenuto sulla importanza di certi studi e di certi approcci è inutile continuare a battere su questo tasto.<br />Continuiamo nell'analisi puntale dei temi proposti con il succo di ciò che abbiamo assimilato da tante letture. <br />Dietro a tante formule incastonate nella storia e nel cuore dei credenti non c'è solo lavorio di pensiero, ma anche tanta Adorazione e Contemplazione.<br /><br /><br /><br />michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-62593372763137978772015-03-15T15:35:01.458+01:002015-03-15T15:35:01.458+01:00@ Lister. Quel tale ( indubbiamente illustre ) pro...@ Lister. Quel tale ( indubbiamente illustre ) prof. Francesco Remotti, antropologo, che dichiara inconsistente il concetto di Legge Naturale, pilastro della morale cattolica e base della sua azione sociale, nel 2010 ha pubblicato un pamphlet-sfida: "Contro natura. Una lettera al papa". Per papa si intende Ratzinger, che aveva molto caro il tema della "fondazione del diritto" e su questo fece diversi interventi, fra cui uno assolutamente magnifico al Reichstag tedesco. orbene, l'antropologia<br /> ( cioè studio dell'uomo nelle sue strutture <br />profonde, che lo portano a diverse forme di rapporto psicologico e sociale ) ha un <br />linguaggio tecnico: e SINCRONICO / <br />DIACRONICO sono appunto due fra i termini <br />più importanti e pregnanti di quel linguaggio: indicano, per così dire, gli assi carttsiani di quella scienza. Spero si arrivi a capire che per controbattere e confutare ( rispettosamente ) personaggi che sono di alto profilo e non cialtroncelli occorre scendere sul loro terreno e trovare una articolazione concettuale e linguistica adeguata. Temo di vedere in certe reazioni infastidite l'espressione del pregiudizio per cui nelle materie scientifiche si può e si deve essere complicati, mentre in campo umanistico a chiunque è consentito di parlare a braccio, anche sulla base di vaghi impulsi emotivi dettati dal "buon senso". Per quanto mi riguarda, ho la certezza morale di intervenire non per esibizionismo, ma perché sono convinto che le sfide attuali alla Chiesa richiedano IN TEMPI BREVI una attrezzatura culturale non meno raffinata di quella degli <br />avversari. Provi a chiedersi se non siano stati complicati e propensi ai "paroloni" i teologi <br />della Patristica e della Scolastica, i cui <br />contributi sono confluiti nella Tradizione e sono stati acquisiti in forma scremato dal <br />popolo cattolico; popolo che mediamente non <br />ha la minIma idea del lavorio di pensiero che c'è dietro a certe formule semplici e nitide. Un esempio fra tutti: il Credo di Nicea, ovvero Simbolo Atanasiano.Franconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-36595622290698212912015-03-15T14:36:04.420+01:002015-03-15T14:36:04.420+01:00Carissima Mic,
è qualche anno che seguo con attenz...Carissima Mic,<br />è qualche anno che seguo con attenzione e trasporto il tuo bellissimo blog ed ho sempre (più o meno) condiviso i tuoi post.<br />Mi piace leggere i commenti per confrontare il mio sentire e le mie opinioni con quelle degli altri blogger.<br />Sarà per un retaggio scolastico ma non capisco perché si debba uscire dal tema (da qui la battuta di Papa Galiazzo) e tanto meno che lo si debba fare solo per palesare inopportunamente il proprio livello intellettuale usando i famosi "paroloni" criticati dall'anonimo del 13/3 alle 14,24 e da me condiviso. E non mi azzardo a riferirmi all'ottimo Prof. Pasqualucci.<br />Io mi sono permesso di esprimerlo.<br />Del resto in un forum virtuale di discussione esiste anche questa possibilità, no?<br /><br />Se poi qualcuno scrive in maniera scostante nei confronti di chi esprime questo dissenso, allora mi adeguo.<br />Come Rosina di Rossini:<br />"Ma se mi toccano dov'è il mio debole..." <br />Un abbraccio :)listerhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-44238987263562598772015-03-15T12:20:54.612+01:002015-03-15T12:20:54.612+01:00Si vorrebbe essere più semplicemente divulgativi; ...Si vorrebbe essere più semplicemente divulgativi; ma a volte le esigenze di approfondimento portano su territori più articolati e ad un linguaggio più complesso.<br />Ad esempio le puntualizzazioni di Paolo Pasqualucci indotte da Franco ci hanno aperto usci di comprensione allargati ad altri campi. Un'intera vita di studi e di lavoro in campo esegetico, teologico, storico e apologetico, oltre a richiedere l'armonizzazione e l'integrazione di queste discipline, non può non arricchirsi di una vara e propria interdisciplinarietà come quella manifestata da Pasqualucci.<br />Non è l'unica cifra del blog, che punta soprattutto alla riaffermazione e alla divulgazione dei fondamenti della nostra fede, così oscurati, ma io ci guazzo bene e tenderei ad approfondire. Cosa che sono stata solita fare da sempre privatamente.<br />Quando capita di condividere, bene venga. Mi spiace solo non avere il tempo di esprimere dal canto mio gli approfondimenti che vorrei, perché penso di privilegiare gli elementi più pesantemente toccati dalla dissoluzione odierna.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-86274154925922204462015-03-15T12:07:58.883+01:002015-03-15T12:07:58.883+01:00Pubblico il commento di lister, anche se pesanteme...Pubblico il commento di lister, anche se pesantemente diretto alla persona, cosa che sono sempre fortemente convinta si debba evitare, perché penso sia necessario prendere atto della diversa tipologia di persone cui si dirige il nostro messaggio e con cui si condivide il nostro sensus fidei.<br />Ora, personalmente, sono portata a 'passar sopra' alla presenza di approcci essenzialmente intellettualisti e non necessariamente per questo esibizionisti, così come talvolta mi trovo ad accoglierne altri più semplicisticamente apocalittici e complottisti o legati alle rivelazioni private. E come pure alcune volte accolgo, ma sempre cum grano salis, qualche riferimento più diretto alla politica.<br />Penso che, alla fine, se c'è qualcosa o qualcuno che non si confà al nostro 'sentire' o al nostro tipo di approccio ma nonostante questo c'è coincidenza di obbiettivi, basta oltrepassarlo e non esprimere giudizi sulla persona che, in mancanza di una conoscenza più diretta rischiano sempre di essere temerari e di riflettere solo i nostri gusti e tendenze personali che ognuno è libero di avere, ma che in un contesto allargato, se vuole e pensa ne valga la pena, deve sforzarsi di armonizzare con quelli degli altri.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-68457096378905854432015-03-15T11:18:58.094+01:002015-03-15T11:18:58.094+01:00"E se qualcuno trova troppo difficile il loro..."E se qualcuno trova troppo difficile il loro linguaggio, pazienza. Esistono anche i vocabolari..."<br />Asserzione, questa, che esplicita il livello di superbia dell'autore che sale sul gradino più alto per sentenziare sull'operato del popolo bue.<br />"..un approccio dialettico di natura non solo "scritturalistico", ma anche "funzionalistico", rectius basata sui principi di diritto naturale inverati nella storia sociale."<br />Forse che basti un vocabolario per capire che...cosa c'è scritto?<br />L'uso di "paroloni" più o meno forbiti (ma più lo sono, meglio è) per esporre la propria opinione denota un bisogno di attenzione narcisistico ed anche un po' nevrotico.<br /> E' la maniera di esprimersi di chi crede che, così facendo, avrà più valore il suo punto di vista. Così facendo, il popolo bue, pur non avendo capito un...acca, lo invidierà, il suo pari lo acclamerà.<br />Certo non gli saranno riconosciuti premi vari in letteratura... :)<br /> <br />listerhttps://www.blogger.com/profile/05971876341024567133noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-48141465806787218092015-03-14T23:44:28.482+01:002015-03-14T23:44:28.482+01:00Tengo a precisare: i miei "distinguo" fi...Tengo a precisare: i miei "distinguo" filognostici mentre sto vedendo per l 'ennesima volta ( almeno cinquanta nella vita ) il meraviglioso film "Bernadette" del 1943 interpretato da Jennifer Jones. Sono uno gnostico un po' atipico.Fnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-12176680964127407812015-03-14T22:53:21.969+01:002015-03-14T22:53:21.969+01:00@ Paolo Pasqualucci. Non mi azzarderei a proporre...@ Paolo Pasqualucci. Non mi azzarderei a proporre cogitazioni esposte all'accusa di gnosticismo se nel panorama politico-sociale e nella vita ecclesiale non ci fosse un'accelerazione che richiede risposte immediate.<br />I "principi non negoziabili" sono tali in quanto specificazioni della Legge Naturale. Spero che a lei non sfugga la difficoltà di "fondare" filosoficamente questo concetto nel contesto del pensiero contemporaneo. Forse potrò scandalizzare qualche "anima bella" tradizionalista dicendo che ho trovato giusta l'osservazione di Vito Mancuso, secondo cui<br />attualmente manca il collegamento fra teologia e cosmologia che invece era un elemento di vitale importanza nella grande teologia patristica e scolastica: basta pensare al "Paradiso"di Dante e alle cattedrali. <br />Quanto all'accusa di gnosticismo, credo che si debbano fare delle distinzioni, trattandosi di termine non univoco: "cristiano gnostico" per Clemente alessandrino era il fedele che voleva legittimamente approfondire la sua visione del mondo con elementi filosofici, secondo il principio poi sintetizzato nelle formule "Fides quaerens intellectum" e "Credo ut intelligam -intelligo ut credam". Altra cosa è lo gnosticismo estremo, che si spingeva fino al dualismo marcionita e manicheo.<br />Temo che troppo spesso si gridi "dagli allo <br />gnostico" come nel 1630 si gridava "dagli all'untore". Io constato che la propaganda <br />ateistica-laicista ( UAAR, Dawkins, Dennett ) incentrata sul Darwinismo, cavalca alla grande argomenti relativi alla cosmologia e alla storia naturale, miranti a demolire la teodicea; argomenti su cui la cultura cattolica è ampiamente scoperta, nel senso di ricerche insufficienti e di risposte esili, provvisorie e di fatto "perdenti" nell'arena mass mediatica. Si deve accettare il mistero; però bisogna anche cercare di argomentare per quanto possibile la non irrazionalità della dottrina tradizionale. Per me sostenere come fatto storico l'Arca di Noè con tutti gli animali a bordo può servire solo a raccogliere risate e ad allontanare dalla religione qualsiasi liceale che non abbia il paraocchi come i muli; e su questo non credo che basti demonizzare il card. Bea come fa Rafminimi.<br />Quanto alla negatività delle istanze gnostiche, non vedo come il discorso di san Paolo, lettera ai Romani, sulla creazione che soffre e geme per le doglie del parto in attesa della liberazione, non possa, anzi debba essere ricondotto a qualche speculazione sulla deprivazione del cosmo da un precedente stato di pienezza: non attende la liberazione se non chi è stato imprigionato... e da chi può <br />essere stato imprigionata la creazione se non da "potenze" negative di natura angelica, quelle a cui accenna lo stesso san Paolo? E il grandioso parallelismo paolino fra Gesù Cristo, uomo ma anche dominatore cosmico, e Adamo, non implica anche una certa <br />"cosmicità" del primo uomo ?<br />Su Baget Bozzo mi informerò meglio; però tengo a precisare che nel suo libro fa riferimento ai richiami ai Novissimi fatti dalla Vergine Maria nelle apparizioni e afferma che le profezie di Fatima furono relegate da <br />Giovanni XXIII nella categoria dei deprecabili "profeti di sventura". Sono affermazioni da "gnostico" duro?<br />Il tutto per ribadire che abbiamo bisogno SUBITO di una formulazione della Legge Naturale razionalmente accettabile e presentabile, il che può essere solo con un collegamento alla Protologia e all'Escatologia.<br /><br />Franconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-32769689715985767632015-03-14T21:33:23.759+01:002015-03-14T21:33:23.759+01:00Sono grato a Mic per attrarre e ospitare commenti ...Sono grato a Mic per attrarre e ospitare commenti come quelli di Franco e del Professor Pasqualucci.<br />Concordo con Franco sulla necessità, nella difesa dei "principi non negoziabili", di un approccio dialettico di natura non solo "scritturalistico", ma anche "funzionalistico", <i>rectius</i> basata sui principi di diritto naturale inverati nella storia sociale. Ha ragione: dobbiamo parlare non solo ai "convertiti" (o che si credono tali), ma anche a una platea di semi-colti intellettualmente pervertiti dai luoghi comuni laicisti e relativisti.<br />Concordo anche con il Professor Pasqualucci riguardo all'evoluzionismo. Pregevole il suo compendio antievoluzionista delle 23:01. E' riuscito efficacemente a condensare le inoppugnabili tesi di Sermonti, Blondet e molti altri. Eppure, persino in ambito cattolico, l'evoluzionismo, indimostrato e indimostrabile, è ormai una <i>idée_reçue</i> accettata come normale per ignoranza, pigrizia intellettuale, conformismo, terrorismo scientista.<br />E se qualcuno trova troppo difficile il loro linguaggio, pazienza. Esistono anche i vocabolari...<br />Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-25970670189979240942015-03-14T15:22:32.347+01:002015-03-14T15:22:32.347+01:00@ Franco
[Ero intervenuto questa mattina ma devo ...@ Franco<br />[Ero intervenuto questa mattina ma devo aver pasticciato perche' il commento non e' mai arrivato]<br /><br />1. Sul "mysterium iniquitatis", come nota giustamente "Rafm.", non credo la scienza possa, come tale, illuminarci. Ne appare essa stessa manifestazione, con il suo diffuso, odierno ateismo.<br />2. Ho letto e possiedo il saggio di Badget Bozzo. Secondo me, e' un autore da prendere con cautela. Accanto ad osservazioni acute mostra una poco ortodossa tendenza all'originalita' teologica. L'interpretazione della Caduta come fatto storico ma nella prospettiva di un "eone metastorico" e' in sostanza gnostica e poco comprensibile. In ogni caso, non e' conforme all'insegnamento della Chiesa.<br />3. Non riusciamo a ritrovare il luogo esatto dell'Eden? Perche', ce n'e' bisogno? E come la mettiamo con i famosi sei giorni della Creazione? Sul difficile rapporto tra scienza e fede, penso si possa proporre quanto segue alla riflessione, in via non definitiva:<br />a. E' certa l'incertezza della scienza: teorie ritenute validissime che poi vengono ripudiate decenni dopo. Dopo Einstein, tutti a sostenere che lo spazio e'uno sferoide illimitato ma finito, quindi un pieno increato di energia della quale la materia sarebbe solo una variazione di densita'. Da qualche decennio l'astrofisica ha mostrato grazie a strumenti ultraperfezionati che lo spazio cosmico e' invece euclideo, piano-piatto, aperto, infinito. Einstein aveva torto (anche se i media non se ne sono ancora accorti). Ho citato Einstein solo come esempio.<br />b. Fatti come la Creazione sono stati rivelati solo nelle linee generali, per darci un'idea di quello che ha fatto il Signore, sufficiente per i nostri mezzi e bisogni. Come ha ammonito san Paolo "la scienza gonfia [di superbia]", per cui: "Noli altum sapere!", frase disprezzata apertamente da Kant, ovviamente. Bisognerebbe recuperare, credo, il principio della "ignoranza utile" (Manzoni), ovvero del limite che dobbiamo porre alla nostra curiosita' intellettuale, sapendo che non possiamo sapere tutto perche' non possiamo capire tutto.<br /> Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-27965842521397839672015-03-14T15:14:36.248+01:002015-03-14T15:14:36.248+01:00@ Rr anch'io posseggo una tartaruga, anche se ...@ Rr anch'io posseggo una tartaruga, anche se bisognerebbe chiamarle testuggini in quanto terranee, si chiama Ugo perché maschio, razza testudo Hermanni, un vero e proprio 'delinquente' in quanto a ricerca di coccole, si affaccia al vetro della porta del terrazzo quando vuole farsi vedere, fa scene alla Francesca Bertini quando ha fame o ha finito l'acqua nella ciotola, non emette suoni, ma soffia quando è nervoso, si lascia accarezzare sul testone allungando il collo, azzanna il cane se osa invadere il suo territorio, insomma abbiamo 2 animali superdomestici e.....superviziati, qualcuno me lo spieghi....il darwinismo era ed è solo una teoria, mai suffragata da prove inconfutabili, anello mancante e bufalotte varie permettendo, a viene insegnato come dogma sacrosanto, come il vat2 e guai a chi osa mettersi contro. Un bagno di umiltà farebbe molto bene a certi scienziati o sedicenti tali, ma l'umiltà è cosa rara,non solo fra di loro, esempio lampante in colle vaticano.....alla prossima. Lupus et Agnus.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-16689833338638859932015-03-14T11:41:20.740+01:002015-03-14T11:41:20.740+01:00@ Franco
1. Possiedo il testo di Baget Bozzo,che...@ Franco<br /><br />1. Possiedo il testo di Baget Bozzo,che a suo tempo ho letto. Non occorre quindi che lei si disturbi a citarlo per me. Osservo tuttavia che BB e' un autore da prendere con le molle. Accanto ad osservazioni acute, come certi suoi giudizi critici sul Concilio, sempre citati, ne alterna altre che non brillano per ortodossia. A cominciare, appunto, da questo suo riproporre l'evento dell'Eden nella prospettiva dello "eone metastorico", cioe'gnostica.<br />2. Certamente, i problemi sollevati dalla moderna scienza riguardano anche il dogma della fede, e non tanto indirettamente. Gia' per il fatto che la maggioranza degli scienziati, invece di scorgere la mano di Dio nell'ordine meraviglioso del mondo che indubbiamente contribuiscono a far emergere, sembra in maggioranza ricavarne la convinzione dell'origine di questo mondo dal mero Caso, concezione irrazionale. Come diceva san Paolo: "La scienza gonfia". E quindi "Noli altum sapere!", massima apertamente disprezzata da Kant, ovviamente. <br /><br />3. NOn riusciamo a localizzare il giardino dell'Eden etc.? Mi viene in mente la massima di Manzoni sulla "ignoranza utile" al cristiano. Vale a dire: non si puo' sapere tutto e certe conoscenze corrompono l'intelletto. Ci sono pero'alcune certezze: a. e' certa l'incertezza della scienza: le teorie mutano,i calcoli vengono rifatti, le misure non vanno prese come verita'rivelata. Da quasi un secolo si dice che lo spazio, dopo Einstein, deve ritenersi pieno e curvo, non euclideo, vuoto, piano. Ebbene da qualche tempo l'astrofisica ha dimostrato, con l'uso di strumenti ultramoderni, che lo spazio e' euclideo, piano, potendosi ritenere quindi vuoto e infinito e non piu' curvo ossia sferoide illimitato ma finito (spinozismo di Einstein). <br />b. Il famoso problema dei sei giorni biblici della Creazione. Ai tempi di san Pio X la Commissione biblica ha stabilito che il vocabolo ebraico "yom" puo' rendersi sia con "giorno"che con "periodo", "epoca". Siamo allora liberi di intendere noi credenti o giorno o epoca, indefinitamente lunga? Penso di si', tuttavia con un limite preciso, ribadito dalla stessa Commissione: la Creazione e' un fatto storico, non una fantasia gnostica. Allora: fatto storico avvenuto in sei giorni o sei epoche lunghe a piacere? Hic Rhodus hic saltus. Il problema diventa questo: trattandosi di verita' rivelata, come mai la rivelazione non e' stata piu' precisa? Mia interpretazione: - il Signore ci ha voluto dare solo un'idea generale di quello che ha fatto, sufficiente a capire che si e' trattato di eventi reali in un certo ordine - Spiegazioni piu' approfondite, nessuno le avrebbe capite; riprova: ancor oggi gli scienziati litigano su quello che sarebbe successo "nei primi tre minuti " dell'universo [!] e sono costretti a costruir teorie, che un domani potrebbero esser dichiarate carta straccia da altre piu' progredite. - I tempi geologici stabiliti dalla scienza, che portano a negare l'idea di creazione surrogandosi alle teogonie dei darwinisti, fino a che punto sono verita' stabilite per sempre? Non lo sono, e' ovvio. Concludo: finche' la scienza non mi dimostra che effettivamente le cose si sono svolte come essa pretende non ho difficolta' a credere ai "sei giorni" sei della Bibbia. <br />4. Sul problema del male, sulla teodicea, in effetti, la scienza puo' dirci qualcosa, spiegare il perche' del "misterium iniquitatis"? Con l'ateismo che si compiace oggi di diffondere ne e' essa stessa una manifestazione.Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.com