tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post5179654513843766798..comments2024-03-29T12:40:10.837+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Il dialogo ad ogni costo. Chiesa dialogante e non più docente.michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger34125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-19508190350942568492012-08-08T14:42:04.208+02:002012-08-08T14:42:04.208+02:00Son d'accordo con Dante,
ogni nostra denuncia ...Son d'accordo con Dante,<br />ogni nostra denuncia è fatta per guardarsi dall'errore; ma è fondata sulla fiducia e sulla certezza che il Signore ha già salvato e continuamente salva la Sua Chiesa!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-69124186024207856662012-06-19T22:45:08.458+02:002012-06-19T22:45:08.458+02:00Se ci si deve guardare dal facile ottimismo, bisog...Se ci si deve guardare dal facile ottimismo, bisogna anche rifuggire dal pessimismo che gronda da molte di queste pagine e ch'è negazione della speranza cristiana e della certezza che Cristo trionferà, prima o poi.Dante Pastorellihttps://www.blogger.com/profile/14345026282624045168noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-78327654008820730582012-06-19T22:40:30.404+02:002012-06-19T22:40:30.404+02:00A proposito di P.Pio, ha ragione MIC: i suoi compo...A proposito di P.Pio, ha ragione MIC: i suoi comporamenti erano diversi a seconda delle persone.<br />Un volta andò da lui la grande attrice di cinema e teatro Lea Padovani per chiedere un miracolo: la guarigione del suo amante.<br />P. Pio l'accolse con amore e le disse: se tu rinunci a lui, guarirà.<br />E l'attrice si allontanò dal suo uomo, andando anche all'estero a recitare in teatro, ad es. a Londra. L'uomo guarì.Dante Pastorellihttps://www.blogger.com/profile/14345026282624045168noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-62467149950325404112012-06-19T18:00:51.697+02:002012-06-19T18:00:51.697+02:00Questo è un altro aspetto, è la crisi dell'aut...Questo è un altro aspetto, è la crisi dell'autorità, che coincide con la crisi del ruolo paterno indotta da un malinteso senso di emancipazione dall'autoritarismo.<br /><br />Mic,<br /><br />Per me in una gregge quando un cane usci a latrare, lui fa allarme alle pecore, ma anche al Pastore. Le pecore che sono più prossima dei luppi se il cane non usci a latrare (per non fare paura alle pecore), vanno essere uccise dalle luppi, per omissione del cane. Per questo San Gregorio cita il profeta Isaia dicendo che perjorativo « Cani muti che non sanno latrare »<br /><br /><i> <br />"Il problema attuale, nella Chiesa, è che si fa confusione tra dialogo e insegnamento e, soprattutto non sono nemmeno più definiti i ruoli".</i><br /><br />Ce questo problema, ma come tu ha detto prima:<br /><br /><i><b>"Non c'è un atteggiamento uguale per tutti.</b> La condanna è per l'errore e per l'errante che non vuole correggersi, non per l'errante prima di averne tentato la correzione..."</i><br /><br />Concordo, ma Paolo VI vuole fare il dialogo un attegiamento uguale per tutti e dannegia o distrugge la virtù della prudenza, dai laici ai vescovi. Perche in questo caso se deve fare una considerazione da situazione concretta, questo è negare la realità.Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-69627195556581520082012-06-19T17:40:22.451+02:002012-06-19T17:40:22.451+02:00"bisogna intendersi su cosa intendiamo per di...<i>"bisogna intendersi su cosa intendiamo per dialogo che è uno degli elementi-chiave della comunicazione: è il discorso-attraverso il quale ci si comprende e si comunica". </i><br /><br />Mic,<br /><br />Si, Bernanos capice l'ottimismo come un ersatz della speranza, ma oggi l'ottimismo è come la propria speranza. Lo stesso accade di modo simile con il dialogo, non ce nessuno attegiamento dove il dialogo no se fa presente, il problema è quello di mettere l'accento sul dialogo, come se mette sull'ottimismo, dove la virtù della speranza scompari. Ho letto varie documenti pre-conciliare, non me ricordo di leggere in nessuno l'accento nel dialogo, perchè se capice come un presupposto della propria comunicazione.<br /><br />Guarda quelo che dice San Pio X nella enciclica "E supremi apostolatus":<br /><br />13. Ora, affinché dal dovere e dall’impegno dell’insegnamento si traggano i frutti sperati e in tutti “si formi Cristo”, si imprima con forza nella memoria, Venerabili Fratelli, la convinzione che nulla è più efficace della carità. Infatti “il Signore non si trova in una emozione” [36]. Invano si spera di attrarre le anime a Dio con uno zelo troppo aspro; ché anzi rinfacciare troppo severamente gli errori, biasimare con troppa foga i vizi, procura spesso più danno che utile. L’Apostolo pertanto rivolgeva a Timoteo questo monito: “Ammonisci, rimprovera, esorta”, ma tuttavia aggiungeva: “con molta pazienza” [37]. Invero, Cristo ci ha offerto esempi di tal genere. Leggiamo infatti che Egli si è così espresso: “Venite, venite a me, voi tutti che siete infermi ed oppressi, ed Io vi ristorerò” [38]. Gli infermi e gli oppressi non erano altri, per Lui, che gli schiavi del peccato e dell’errore. Quanta mansuetudine in quel divino Maestro! Quale soavità, quale compassione verso tutti gli infelici! Con queste parole Isaia descrisse il suo cuore: “Posi il mio spirito sopra di lui; ... non alzerà la voce; ... non spezzerà la canna già scossa, e non spegnerà il tessuto che fumiga” [39]. La carità, dunque, “paziente” e “benigna” [40] dovrà essere esercitata anche verso coloro che sono a noi ostili o che ci perseguitano. “Siamo maledetti e benediciamo; — così Paolo diceva di se stesso — siamo perseguitati e sopportiamo; siamo calunniati e noi preghiamo” [41]. Forse sembrano peggiori di quello che sono. Infatti, la consuetudine con gli altri, i pregiudizi, i consigli e gli esempi altrui, e infine un malinteso rispetto umano li hanno sospinti nel partito degli empi, ma la loro volontà non è così depravata come essi stessi cercano di far credere. Perché dunque non sperare che la fiamma della carità cristiana possa fugare le tenebre dagli animi e contemporaneamente recare la luce e la pace di Dio? Talora sarà forse tardivo il frutto della nostra missione; ma la carità non si stanca mai di soccorrere, memore che Dio non assegna ricompense per i frutti delle fatiche ma per la volontà con la quale ci si impegna.Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-87210650477879433112012-06-19T17:34:48.213+02:002012-06-19T17:34:48.213+02:00i pastori non devono gridare per non facere paura ...<i> i pastori non devono gridare per non facere paura alle pecore</i><br /><br />Questo è un altro aspetto, è la <b>crisi dell'autorità</b>, che coincide con la crisi del <b>ruolo paterno</b> indotta da un malinteso senso di emancipazione dall'<b>autoritarismo</b>.<br /><br />Ma un conto è la rigidità dell'autoritarismo, un conto è il rigore sano e sanante dell'autorevolezza che si impone da sola in chi 'mostra' la Verità e la trasmette mostrandola e vivendola...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-63923267893134261702012-06-19T17:29:34.918+02:002012-06-19T17:29:34.918+02:00Caro Gederson,
bisogna intendersi su cosa intendi...Caro Gederson,<br /><br />bisogna intendersi su cosa intendiamo per dialogo che è uno degli elementi-chiave della comunicazione: è il discorso-attraverso il quale ci si comprende e si comunica. <br /><br />La mia non totale preclusione al dialogo, che mi pare coincida con la visuale di Dante, deriva dal fatto che lo vedo come <b>componente propedeutica</b> (e successiva, fatta di domande-risposte chiarimenti-approfondimenti) di quello che, invece, è il momento IRRINUNCIABILE dell'<b>insegnamento</b> e dell'<b>annuncio</b>, funzione primaria della Chiesa (<i>Munus docendi</i>, insieme agli altri due <i>Regendi e Sanctificandi</i>)... Non a caso il "triplice munus" è proprio del Sacerdozio ministeriale...<br /><br />Il problema attuale, nella Chiesa, è che si fa confusione tra dialogo e insegnamento e, soprattutto non sono nemmeno più definiti i ruoli.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-74904281106374475752012-06-19T17:27:53.643+02:002012-06-19T17:27:53.643+02:00Ester,
Grazie per i vostri pensieri. Avete email?...Ester,<br /><br />Grazie per i vostri pensieri. Avete email?<br /><br />Un saluto dal BrasileGederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-79965273641973386172012-06-19T16:40:05.160+02:002012-06-19T16:40:05.160+02:00"Non è detto che P. Pio avesse lo stesso atte...<i>"Non è detto che P. Pio avesse lo stesso atteggiamento con TUTTI i peccatori. Egli aveva il dono del "discernimento degli spiriti" e sapeva quale fosse il comportamento da tenere. Credo che la sua severità fosse riservata a coloro che sapeva avessero bisogno della 'frusta'!</i><br /><br />Mic,<br /><br />Ho detto quello che ho guardato nel filme dove non se osserva Padre Pio facendo dialogo con pecattori. Anche i Padri del deserto non consigliano il dialogo nel atteggiamento con gli erranti. Ma sembra che per voi, il unico attegiamento valido nel tratto con i pecattori sia il dialogo.<br /><br />Dante compresi che i pastori non devono gridare per non facere paura alle pecore. Ma nella analogia fatta per San Gregorio Magno, i cani quando guardano i luppi latrano per dispertare la paura della pecore, come in tentazione della carne sia gli apostoli, Padre della Chiesa o scolatici, consigliano di fuggire per paura: il temore di Dio è il principio del sapere.Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-34890124442032123262012-06-19T16:29:48.432+02:002012-06-19T16:29:48.432+02:00Ho visto il film della vita del Padre Pio, non me ...<i>Ho visto il film della vita del Padre Pio, non me sembra che lui ha utilizatto il dialogo come mezzo di conversione dei pecattore. In questo senso, se deve leggere i Padri del deserto. L'Abate Doroteo di Gaza, considera il dialogo solo come un alimento della curiosità dell'errante, come se può leggere:</i><br /><br />Non è detto che P. Pio avesse lo stesso atteggiamento con TUTTI i peccatori. Egli aveva il dono del "discernimento degli spiriti" e sapeva quale fosse il comportamento da tenere. Credo che la sua severità fosse riservata a coloro che sapeva avessero bisogno della 'frusta'!<br /><br />Non c'è un atteggiamento uguale per tutti. La condanna è per l'errore e per l'errante che non vuole correggersi, non per l'errante prima di averne tentato la correzione...<br />E la stessa condanna delle persone, che implica un giudizio sul 'foro interno', riguarda solo Dio che è l'unico a conoscere davvero il cuore di ogni uomo.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-43478522015426166902012-06-19T16:28:05.553+02:002012-06-19T16:28:05.553+02:00L'importante è non gridare per far paura alle ...L'importante è non gridare per far paura alle pecore, soprattutto se deboli, malconce e paurose. <br />Queste van trattate con amore, perché Cristo è venuto per i peccatori tra cui ci siamo noi che spesso sbraitiamo come se fossimo innocenti come angeli. <br />Ai lupi, non l'ho mai mandato a dir dietro, si riservano i colpi di bastone. E spesso ho scritto che il Papa dovrebbe tirar colpi di pastorale in gtesta a vescovi e cardinali. Non fatemi dire, per amor del cielo, quel che io non ho detto, mai!<br /><br />Quanto alla predicazione delle verità di fede, ho sempre sottolineato la necessità di una nuova catechesi che riporti i fedeli a conoscere le principali verità, fra cui anche la realtà del peccato, la necessità del riscatto pena la dannazione.<br />E devo dire che da qualche tempo alcuni sacerdoti cominciano a parlarne, anche nelle omelie. La maggior parte, purtroppo, s'è adagiata nella visione sociale del peccato o nella sua ininfluenza sulla salvezza, perché Gesù è amore e non può non salvare tutti.<br />Anche su questo ho scritto parecchio.Dante Pastorellihttps://www.blogger.com/profile/14345026282624045168noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-30284314059172323242012-06-19T16:18:19.604+02:002012-06-19T16:18:19.604+02:00Mic,
È preciso fare la distinzione tra morale e d...Mic,<br /><br />È preciso fare la distinzione tra morale e dogma: con il pecattore se può dialogare (ma questo non è il unico mezzo nel atteggiamento con lui), ma il eretico se deve combattere. Inoltre non voleva dire che il rifiuto del sacramento della penitenza è univoco, ma che il dialogo, non se presenta nel senso di portare l'errante al pentimento, una volta che l'errante ce una dignità aprioristica, che non sappiamo che cosa sia.<br /><br />Il dialogo non può sostituire la prudenza nel atteggiamento con gli errante, perchè è lei che fa la scelta per il migliore mezzo. <br />Ho visto il film della vita del Padre Pio, non me sembra che lui ha utilizatto il dialogo come mezzo di conversione dei pecattore. In questo senso, se deve leggere i Padri del deserto. L'Abate Doroteo di Gaza, considera il dialogo solo come un alimento della curiosità dell'errante, come se può leggere:<br /><br />"...E, proprio perché essa sostiene che, volendo correggere se stesso, a volte agisce con sospetto e curiosità con la seguente motivazione: "Se qualcuno non è d'accordo con me e lo sento, facendo così [parlando sull'argomento] mi daró conta di mio errore per quale mi accusa e io correggere. "L'abate condanna direttamente coloro che pensano così, e si lo considera guidato dal demonio. Se, infatti, vuole correggere se stesso, di pentirsi quando si indica l'errore, e che non aumenta e quindi giustificare la sua curiosità".<br /><br />Un saluto dal BrasileGederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-17966033331979002932012-06-19T16:04:48.516+02:002012-06-19T16:04:48.516+02:00Da mezzo secolo, caro Gederson,
subiamo questo s...Da mezzo secolo, caro Gederson, <br /><br />subiamo questo silenzio dei PASTORI negligenti, circa il bene e il male, il vero e il falso, perchè ci fu detto 50 anni orsono: "Basta col rigore...cerchiamo solo ciò che ci unisce!" (e di conseguenza non distinguiamo più con severità il bene dal male, accettiamo tutti i diversi modi di sentire e sperimentare e pregare/incontrare Dio, ognuno A MODO SUO E DIO ACCETTA TUTTI, approva tutti senza respingere nessuno, essendo Buono e compassionevole: per andare a Lui tutti i modi sono buoni, anche quelli blasfemi, vedi i canti e balli profani in chiesa); ed essi comunque ne dovranno render conto a Dio, di aver lasciato il gregge in balia dei lupi, briganti e burroni (qualcuno li avvisi se può che c'è la Giustizia Divina, e a Dio "non la si fa").<br />Tutto è relativo, cerchiamo ciò che unisce tutti, ciò che conta è accogliere i diversi, peccatori impenitenti o santi non importa, non c'è differenza: siamo tutti uguali, tutti buoni, tutti salvi a-priori (prima di agire o pensare) GIA' salvati dall'anno 33 e quindi nessuno deve fare ammonimenti, avvisi o rimproveri, nè a se stesso nè agli altri.<br /><b>Tutto è vero, tutto è falso, tutto è opinabile.</b><br />Comunque TUTTI CI SALVIAMO, dovunque ci troviamo a camminare spiritualmente. Questa è la convinzione diffusa oggi nel popolo cattolico, che va sotto il nome di "fede" ; cfr.: Abbi fede ! Dio è buono, ti ama e ti ha salvato! ha vinto la morte per te. non temere nulla, non hai alcun motivo di timore....gioisci, vivi, AMA E FA' QUEL CHE VUOI!<br />Ma allora nessuno è colpevole o responsabile di ciò che fa e di tutto ciò che accade. E le colpe dei mali che vediamo, di chi sono ? non si sa: certo <i>l'uomo è innocente di tutto, perchè è buono per natura.</i> Il male sta FUORI di lui, non certo dentro di lui, come insegnava la Chiesa fino al concilio !<br />Dunque a che serve la Grazia, se la natura umana è buona e lo porta sicuramente alla buona strada ?<br />Non si capisce più nè la necessità del perdono divino, della Grazia santificante, nè che cosa siano l'"espiazione" e il pentimento, o la conversione, e proponimento di non più commettere i peccati: parole divenute ormai fuori moda.<br />Non ci credete ? un confessore è rimasto sconcertato, senza parole, quando gli ho ricordato queste antiche condizioni per una buona confessione, che le nuove generazioni non sanno perchè i preti non le insegnano più.<br />Infatti la confessione è diventata un colloquio, conversazione amichevole, a volte di tipo seduta psicanalitica, e a molti va bene così (entrano spesso in un terreno di confusione tra colloquio personale-psicologico e Sacramento della Confessione che una volta richiedeva la semplice e umile "accusa dei peccati" + le altre 4 condizioni....cose d'altri tempi: oggi il sacerdote gareggia con lo psicanalista o con gli assistenti sociali dei consultori....o ditemi se si percepisce ancora la differenza)...<br />Per questo nessun sacerdote ha più il coraggio della Verità, di dire che esistono l'Inferno e il Paradiso, e di come sia possibile andare nell'una o nell'altra direzione. Danno per scontato che nessuno vada all'inferno (o forse ci vanno solo i sedevacantisti, chissà, quelli non saranno perdonati: ma in parrocchia in tanti anni di omelie nessuno ha mai nominato neppure questo "moderno" peccato, che solo da alcuni anni sul web ho appreso esistere, ....dunque tante gravi OMISSIONI, omissioni d'atti dovuti nell'incarico di pastori, si direbbe, e come si spiega?)<br />.......<br />(dovremmo verificare, se potessimo, quante anime ha guarito dai peccati gravi o vizi letali dell'anima la "medicina della misericordia", cioè quella che non avvisa mai del pericolo di dannarsi l'anima, nè mostra la naturale INCLINAZIONE al male dell'uomo, causata dal peccato originale (v. S. Paolo) nè mai illustra la reale gravità del nostro peccato -empietà, altra parola desueta- nei confronti di Dio.....)jnhttps://www.blogger.com/profile/12474590465956902643noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-84901382624838887642012-06-19T15:48:08.713+02:002012-06-19T15:48:08.713+02:00Come, infatti, un discorso fuori posto può indurre...<i>Come, infatti, un discorso fuori posto può indurre in errore, allo stesso modo <b>un silenzio inspiegabile può lasciare nell'errore quelli che dovevano essere illuminati.<br />Spesso, per timore di perdere il favore popolare, Pastori superficiali temono di dire con franchezza quello che è giusto debba essere detto.</b></i><br />----------------------<br />bravo Gederson. Grazie di aver ricordato queste verità importantissime.<br />Siamo costretti a subire questo disastro del silenzio che uccide la verità e manda le pecore allo sbando di mille direzioni, prati avvelenati e burroni di perdizione; se i pastori -e anche il pastore supremo- non guidano più con chiarezza e fermezza SOLO per il retto sentiero, ma permettono di seguire cento e più strade (dicendo che TUTTE LE strade sono buone per trovare la Verità) le pecore, da tempo ormai sono abituate a pensare che non c'è distinzione tra bene e male, e che il peccato era un'invenzione esagerata (troppo severa, da fanatici e integralisti medioevali) idea fissa troppo rigorosa del clero antico, pre-conciliare, quando i cattolici erano bambini, secondo il neo-cattolico conciliarizzato, e prendevano troppo sul serio i 10 comandamenti !<br />Via, siamo buoni: oggi è necessaria un po' di elasticità....il rigore andava bene per i Santi, quelli sì erano abituati ai sacrifici, al RINNEGAMENTO DI Sè (ma che parole terrificanti, oscurantiste...da veri integralisti privi di carità...vero? guai a pronunciarle oggi, specie la "mortificazione o crocifissione della carne, cioè dell'io con le sue concupiscenze, materiali e spirituali....ti dichiarano nemico dell'umanità, perchè Gesù è buono, mite e comprensivo e noi chi siamo, farisei che giudichiamo sul bene e sul male delle nostre o altrui azioni ? basta, lasciate fare noi e ognuno come crede: al bando ogni severità, purifichiamo anche il Vangelo delle parole e ammonimenti troppo forti, il nostro stomaco oggi è delicato...)<br /><br />Oggi, si dice, i cattolici sono adulti e si auto-determinano su ogni azione da compiere, non hanno più bisogno di padri e pastori ILLUMINATI che li portino sul sentiero della Vita, prevenendo i loro passi dai burroni: ognuno si fa la regola morale che vuole, dichiarandosi sempre cattolico.<br />Ognuno la la SUA VIA, la sua verità e la sua personale esperienza che lo salva (meglio: lo "realizza"?)<br />Ognuno dice: "Ciò che è bene per te è male per me e viceversa. Ogni strada va bene, ognuno rende conto alla propria coscienza...<b>Non giudicare se non vuoi essere giudicato"</b> e frasi simili.<br />Così abbiamo perso la capacità e il dovere di distinguere il bene dal male. Se un figlio si comporta male no, non bisogna dirglielo, guai ad ammonirlo...lasciate che faccia la sua esperienza, anche i confessori parlano così.<br />L'esperienza conta più di ogni altro valore. Tanto alla fine Dio perdona tutti, quindi non c'è problema.<br />A questo punto chiederei a tutti i cattolici adulti e buonisti di oggi in primis ai sacerdoti: per voi che cos'è il peccato ?<br />quale importanza ha per Nostro Signore ? Lui forse si è adeguato al mondo moderno, deve sorvolare su tanti peccati, non sarà "fiscale"... CI AMA COSI' COME SIAMO, senza che cambiamo comportamenti, nè strade malvage, tutte le esperienze portano a Lui..... tanto "siamo tutti ragaazzi" e dovrà aver solo pazienza con noi che cresceremo quando vorremo ? è cambiato l'insegnamento riguardo alla gravità del peccato mortale, (ai Novissimi)? dobbiamo pensare che oggi è ridicola quella distinzione tra mortali e veniali, visto che siamo tutti salvi qualunque vita conduciamo, qualunque sia la <br />direzione, Nord, Sud o altro ? tanto sicuramente saremo portati tutti in Paradiso senza alcuna lotta contro i vizi, e senza acquisire alcun merito con le nostre decisioni di diversa direzione, e allora no problem.....Dio solo giudicherà, continuiamo pure tutte le strade che ci piacciono, si sa che siamo fallibili, è umano errare !<br />.....jnhttps://www.blogger.com/profile/12474590465956902643noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-6279976572121748102012-06-19T09:27:44.665+02:002012-06-19T09:27:44.665+02:00Il Pastore d'anime dev'essere discreto nel...<i>Il Pastore d'anime dev'essere discreto nel tacere e utile nel parlare, perché non riveli ciò che deve essere taciuto, o abbia a tacere ciò che sarebbe stato bene dire apertamente.</i><br /><br />Il dialogo, come dice Dante è nel momento della misericordia, quando l'errante ha bisogno di essere ascoltato, capito ma anche corretto, e qui subentra l'autorevolezza dell'insegnamento amorevole ma fermo che impedisce che accada, come afferma Gederson, che <i>Il dialogo impedisce il grido che il pastore deve dare davanti al lupo...</i>; il che si evita solo identificando l'errore e correggendolo.<br /><br />Vorrei aggiungere che il rifiuto della penitenza non è univoco così come lo presenta Gederson; ma certamente nella Chiesa la forza e l'esatta percezione di questo sacramento è diminuita in corrispondenza della diluizione progressiva o della deformazione del senso del peccato e anche di quella del sacerdozio ministeriale.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-92017290369929852352012-06-18T23:51:51.195+02:002012-06-18T23:51:51.195+02:00"Lasciamo che sia il Signore a giudicare"...<i>"Lasciamo che sia il Signore a giudicare".</i><br /><br />Dante,<br /><br />Il Signore ha dato potere per gli apostoli per perdonare o ritenere i pecati. Non parlo per noi laici, ma per eclesiastici. Il rifiuto del sacramento della penitenza, in un certo senso scivola per questa linea di pensiero: solo Dio può giudicare i pecatti, così, gli uomini anche se sacerdotti, non lo può perdonare. <br /><br />Il rapporto dell'"errore e dell' errante" ce una dimensione interna ed esterna, in modo che San Roberto Bellarmino ha fatto la distinzione tra eretico interno ed eretico esterno. Tuttavia, giudicamo dalle cose esteriori, ma le cose interne, come dice il proverbio, nè la Chiesa può giudicare. Il problema è la perdita di questa distinzione, dove non se giudica più le cose esterne.<br /><br />Per me il dialogo se non distrugge, dannegia la virtù della prudenza. Guarda quello che San Gregoria scrive in sua "Regolla pastorale":<br /><br />Il Pastore d'anime dev'essere discreto nel tacere e utile nel parlare, perché non riveli ciò che deve essere taciuto, o abbia a tacere ciò che sarebbe stato bene dire apertamente.<br />Come, infatti, un discorso fuori posto può indurre in errore, allo stesso modo un silenzio inspiegabile può lasciare nell'errore quelli che dovevano essere illuminati.<br />Spesso, per timore di perdere il favore popolare, Pastori superficiali temono di dire con franchezza quello che è giusto debba essere detto.<br />Il Vangelo ne parla come di Pastori, ai quali manca la volontà di custodire il gregge, ma lo servono con animo di mercenari.<br />Pastori che, se viene il lupo, fuggono a trovare, nel silenzio, il loro nascondiglio.<br />« Cani muti che non sanno latrare » (1)http://pascendidominicigregis.blogspot.com.br/2012/06/il-pastore-danime-devessere-discreto.html<br /><br />Il dialogo impede il grido che gli pastore devvono dare davanti il luppo...Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-27233196009005837482012-06-18T23:03:23.910+02:002012-06-18T23:03:23.910+02:00Gederson, la dignità la perdiamo tutti quando pecc...Gederson, la dignità la perdiamo tutti quando pecchiamo. Se non ci fosse il dialogo con una persona che ci comprende, compatisce e ci avvicina a Dio, saremmo l'errante-errore.<br />Lasciamo che sia il Signore a giudicare.Dante Pastorellihttps://www.blogger.com/profile/14345026282624045168noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-39466756634423799072012-06-18T21:05:28.210+02:002012-06-18T21:05:28.210+02:00Non so... faccio un pò il Bastian (o san Sebastian...Non so... faccio un pò il Bastian (o san Sebastian) contrario ^__^<br />provo a spiegarmi:<br /><br />una certa corrente storica ecclesia afferma, e a mio parere a buona ragione, che il Concilio di Trento sia stato in verità l'ultimo Concilio dottrinale della Chiesa e che tutto ciò che vi era da definire è stato definito in quel Concilio, non ci sarebbero, stando alla Scrittura stessa, altre dottrine da definire, non sembra ci siano questioni dottrinali vincolanti in sospeso...<br /><br />I Sette Sacramenti, l'etica, la morale,la Bibbia stessa... la Liturgia, i Riti la Messa... tutto è stato definito, vincolante e definito, da quell'ultimo Concilio dottrinale... cosa resta ora alla Chiesa? ;-)<br />naturalmente mettere in pratica, applicare quelle dottrine vincolanti... e per farlo, stando a certi ragionamenti odierni, era necessario un Concilio "pastorale"<br />^__^<br />con il quale non si sarebbe toccata la dottrina ma solo I MODI di gestirla, i modi di proporla, nuovi metodi di evangelizzazione...<br />(cfr testo di apertura giovanneo del Concilio)<br /><br />L'idea di fondo è buona,era buona, ma come ben sappiamo qualcosa è andata storta...<br />e questo è un altro discorso!<br /><br />Ordunque, era ovvio che il DIALOGO, salvaguardata la dottrina vincolante, era e sarebbe stata la prossima tappa ^__^<br />chi lo dice questo?<br />Io credo la storia stessa!<br />Il concetto di dialogo è stato sempre la punta di diamante della Chiesa: è la Chiesa che si è sempre PROPOSTA, è la Chiesa che ha sviluppato le DISPUTE, è la Chiesa che nel mandato ad evangelizzare ai missionari, ha sempre raccomandato insieme IL DIVENTARE AMICO dell'altro, del prossimo, far guadagnare la fiducia... ^__^<br />è ovvio che per far guadagnare la fiducia tu devi PARLARE, dialogare, può in fondo LA VERITA' (Dio Persona) temere il dialogo?<br /><br /><b>E' ovvio che in tutto ciò deve esserci alla base la dottrina la quale NON può far parte del DIALOGO.... è questo che si deve discutere e non sul dialogo in sè...<br />Il Sacerdote infatti NON è mandato a DIALOGARE ma ad evangelizzare e santificare... il problema è che, a mio parere, si è dissociato IL MANDATO dal dialogo... </b><br /><br />Chi deve dialogare? e come deve essere questo dialogo? siamo in una società multiculturale come lo era la Chiesa nei primi tempi con san Paolo ;-) egli ci insegna come si dialogava e come si evangelizzava... san Paolo dialogava ma sempre evangelizzando....<br />nel momento in cui si sono storpiate le dottrine, si è storpiato anche il significato del dialogare cattolicamente.... cristianamente, aggiungendo ancora confusione su confusione.<br /><br />L'autentico realismo la FSSPX lo sta dimostrando e al di là di come finirà la vicenda, resta reale l'avvicinamento che in quel DIALOGO fruttuoso è stato possibile realizzare, così come il dialogo con i gruppi anglicani, hanno condotto molti di loro a rientrare nella Chiesa.... così è lo stesso Benedetto XVI che sottolinea che il dialogo deve avere come fine ultimo il ritorno alla Chiesa... un dialogo che non conducesse a questo, resterebbe solo un utopico tentativo... sta a noi fare sano discernimento, al momento il Papa ce la sta mettendo tutta<br />^__^Caterina63https://www.blogger.com/profile/04454462294404555851noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-75734382079305772342012-06-18T18:26:06.299+02:002012-06-18T18:26:06.299+02:00Mic,
Vedendo il problema del dialogo da un altr...Mic, <br /><br /><br />Vedendo il problema del dialogo da un altro punto di vista, abbiamo lo seguente problema: la virtù della prudenza, è la responsabile per la scelta del meglio mezzo per la trasmissione della fede, ma se si assolutizza il dialogo come unico mezzo di trasmissione al tempo presente, se elimina o se danneggia la virtu della prudenza. Quindi, almeno in linea di principio, il dialogo sembra una risposta al fatto che siamo ancora vescovi con buona dottrina, ma privo di prudenza (come ha recentemente detto Arnaldo Xavier da Silveira).<br /><br />Un altro problema della Ecclesiam Suam, è l'esclusione della condannazione aprioristica, perché qui viene il problema della distinzione tra l'errore ed errante, come il magistero conciliare capisce, o sia la fa in assoluto separando l'errore dal errante. Ma in pratica i difensori dell'errore si riconoscono errante, anche se si combatta solo il errore, come nel caso di omosessualità in Brasile. Negli ultimi tempi stanno combattendo per limitare la predicazione contro l'omosessualità alle tempie religiose. Non è altro che un tentativo di porre fine alla condanna aprioristica dell'errore, che direttamente o indirettamente scivola sul quello che fa o difende l'errore. Soprattutto è una rivolta contro le sentenze metafisico e il tentativo di assolutizzare l'empirismo come unica misura del comportamento umano.<br /><br />Un altro caso famoso qui in Brasile, è stato il caso in cui un artista ha realizzato una statua della Madonna in crackolandia a Sao Paulo e il nome l'immagine con il nome di Nostra Signora del crack. L'arcivescovo di San Paolo nello "spirito del dialogo", ha detto:<br /><br />Un altro caso famoso qui in Brasile, è stato il caso in cui un artista ha realizzato una statua della Madonna in crackolandia a Sao Paulo e il nome l'immagine con il nome di Nostra Signora del crack. L'arcivescovo di San Paolo nello "spirito del dialogo", ha dichiarato: "Ho visto e mi è stato spostato. Il dramma dei tossicodipendenti non può lasciarci indifferenti. Sono umani, sono fratelli, sono figli di Dio. Nostra Signora di Crack, pregare per loro e anche per noi!<br /><br />Anche i consumatori di droga sono stati più lucido che l'artista e l'arcivescovo di Sao Paulo:<br /><br />"Credo che è ridicolo. A mio parere si tratta di un peccato senza dimensioni. Mettete un altro nome, Nostra Signora di Apa, prega per noi ", ha detto un utente.<br /><br />"Chi ha fatto questo hasbagliato, non avrebbe dovuto fare, perché, non può coinvolgere, un santo con il crack, piaccia o no, è una santa della chiesa, qualcosa di Dio, allora dobbiamo rispettare", ha detto un altro utente.<br /><br />"Dato che il crack non è buono, il crack non è di Dio è un santo è santo di Dio, é una buona cosa", ha detto un utente. Un vero sacrilegio con l'avallo ingenua del cardinale di S. Paolo, o quando il fabbro insegna il Padre Nostro non al vicario, ma al cardinale. http://fratresinunum.com/2011/07/25/um-verdadeiro-sacrilegio-com-o-ingenuo-endosso-do-cardeal-de-sao-paulo-ou-quando-o-serralheiro-ensina-o-padre-nosso-nao-ao-vigario-mas-ao-cardeal/<br /><br />Per questi altri e che penso: se il dialogo non distrugge, al meno dannegia la virtù della prudenza.<br /><br /> Un altro problema è quando il errante ha la percezione di non essere possibile essere separato dal errore in quanto lo pratica e lo sostiene e il dialogante cattolica passa a fare la difesa della dignità dell1errante che l'errore che lui fa non la fa perdere...<br /><br />Un saluto dal BrasileGederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-19468829731564379292012-06-18T18:00:23.155+02:002012-06-18T18:00:23.155+02:00Ma son concetti che non li capisce chi non li vuol...Ma son concetti che non li capisce chi non li vuol capire, e chi pensa che il Papa si trovi in esilio a Londra.Dante Pastorellihttps://www.blogger.com/profile/14345026282624045168noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-72603653640352398282012-06-18T16:48:53.443+02:002012-06-18T16:48:53.443+02:00Rispondo agli ultimi post con queste parole di Pad...Rispondo agli ultimi post con queste parole di Padre Zoffoli e rinvio all'intero testo, ringraziando by Tripudio, che lo ha trascritto.<br /><br />"Non scrivo un'apologia, ma una chiarificazione perché la Chiesa, per difendersi, ha bisogno soltanto di esser conosciuta e presentata al mondo e alla storia quale Gesù l'ha realmente pensata e istituita.<br />Tutto il resto che in qualsiasi modo la riguarda è irradiazione della sua vitalità e potenza redentrice, oppure difetto e tradimento di figli indegni, nei quali il mondo deve riconoscere e condannare soltanto se stesso."<br /><br />Link al testo: <a href="http://neocatecumenali.blogspot.it/p/apologetica-rovescio-penrico-zoffoli.html" rel="nofollow">Apologetica a rovescio</a> di p. Enrico ZoffoliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-27233291798494596932012-06-18T16:34:19.681+02:002012-06-18T16:34:19.681+02:00E mentre la SPX deve passare il check-in tramite p...E mentre la SPX deve passare il check-in tramite preamboli dottrinali, i novizi domenicani(!) polacchi se la spassano beati (e felici di essere dentro) danzando sulle canzoni filo-sataniche di Lady Gaga...<br /><br />http://en.gloria.tv/?media=299635<br /><br />faccio solo notare che dopo la pubblicazione delle 2 lettere galeotte alla Santa Sede ci sono volute meno di 48 ore per tuonare minacciando che <i>"i 3 altri vescovi saranno ascoltati e guidicati separatamente"</i><br /><br />Che non mi si venga a dire che la Chiesa Conciliare NON CONDANNA. LA Chiesa conciliare CONDANNA ECCOME ... ma solo la SPX.hpoirothttps://www.blogger.com/profile/14441033000674070372noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52995979755907664102012-06-18T15:29:53.199+02:002012-06-18T15:29:53.199+02:00non dobbiamo allontanarci da Roma....
....
ma
da Q...non dobbiamo allontanarci da Roma....<br />....<br />ma<br />da QUALE Roma non dobbiamo allontanarci ?<br /><br />-> dalla Roma eterna che afferma per bocca di papi come Pio XI -in modo INFALLIBILE, con la vera docenza autorevole e veritativa- che le false religioni sono sgradite a Dio e che le riunioni con esse sono ABOMINIO, da rigettare perchè avviano <br />all'apostasia ?<br /><br />-> o dalla Roma conciliare ecumenista, -dialogante, NON apostolica- che afferma, attraverso gesti concreti e discorsi dei papi attuatori del cv2, che le riunioni Assisi1-2-3 sono cosa buona e giusta, perchè TUTTI devono essere liberi di professare TUTTE le false religioni -secondo vari documenti conciliari, specie LG e DH- e che la Chiesa non deve più annunciare Gesù Salvatore NE' AI PAGANI NE' AGLI EBREI ?<br /><br />dica dunque Catholicus con chiarezza a quale "Roma" dobbiamo rimanere ancorati saldamente !itnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-88790828642232232032012-06-18T15:25:54.702+02:002012-06-18T15:25:54.702+02:00I nostri interrogativi sono legittimi, tuttavia no...I nostri interrogativi sono legittimi, tuttavia non dobbiamo allontanarci da Roma perchè rischia di cadere nell'eresia sia chi fa del concilio un super dogma che chi ne fa una super eresia.<br />Attenzione alla tentazione della "Terza Forza" (del mezzo tra due errori).Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-3947807817283718282012-06-18T15:21:26.420+02:002012-06-18T15:21:26.420+02:00questo è un punto cruciale della vulgata post-conc...<i>questo è un punto cruciale della vulgata post-conciliare.</i><br /><br />No, non post-conciliare.<br />Io penso che è ora di aprire gli occhi e rendersi conto che<br />questo punto cruciale è nato NEL concilio 21.mo, nel momento stesso iniziale in cui il pontefice promotore ha detto <br />"Cerchiamo ciò che ci unisce".<br /><br />Ma ancora moltissimi hanno paura di prendere atto di questa chiarissima e semplicissima realtà di concatenazione dei fatti; paura di una presa di coscienza inevitabile dei fatti storici -umilmente, accettando la realtà che è quella che è.<br />Mai un concilio e mai un papa avevano lanciato questo sistema del dialogo con tutti gli erranti con annessa rispettosa accettazione degli errori, dunque teso a "cercare solo ciò che ci unisce", credendo in tal modo di aver raggiunto una BONTA' o carità superiore a quella dei pastori e docenti di 19 secoli e mezzo precedenti di quelli che non avevano alcun timore a dire:<br />"Se qualcuno oserà contraddire il tal dogma ecc....sia anatema".<br /><br />Il dialogo come presunta maggiore carità di chi non chiama più l'errore col nome di male o pericolo o peccato o eresia, DA CORREGGERE e allontanare dal Corpo Mistico, come fonte di malattia, ma solo "diversità da accettare".<br /><br />(cfr. il detto "il mondo è bello perchè è vario": la Chiesa lo ha fatto suo nel senso di non più evangelizzare nè annunciare o riconfermare la Verità eterna e l'UNica Via ad essa che è sempre Cristo Signore. Assisi lo dimostra, specie Assisi3:<br />le diverse religioni sono dichiarate con apprezzamento -iuxta LG- diverse vie alla Verità, anzichè chiamate quali esse sono realmente, cioè errori o false religioni, o superstizioni, o aberrazioni e simulazioni sataniche del vero Dio.<br /><br />Si crede alla "buonafede" dei miscredenti, quasi essi potessero arrivare alla salvezza di Cristo DA SE STESSI, senza che venga annunciato a loro il vero Dio Salvatore.<br /><br />In nome dei diritti umani si (rin)negano i diritti di Dio, rivelatosi in Suo Figlio Cristo GEsù nella pienezza dei tempi.<br />Di qui la natura oggettivamente anti-cristica del dialogo ecumenico che accetta gli erranti senza correggerli !<br /><br />Quello attuato in Assisi (1-2-3) in nome dell'ecumenismo conciliare è un vero rinnegamento di Gesù Cristo Nostro Salvatore, per rispetto dei diritti umani, cioè per il massimo valore che è il diritto all'ERRORE !<br />Questo è il succo della libertà religiosa, valore umano supremo, mai teorizzato dalla Chiesa fino al concilio V.II.<br /><b>Impero del relativismo</b>, avallato dai pastori supremi della Chiesa, da mezzo secolo a questa parte: satana ne gode moltissimo, perchè questo impero è secondo i suoi desideri fin dall'inizio dei tempi, persuadere l'uomo che non esiste una Verità assoluta ed eterna, a cui tutti debbano inchinarsi, conformarsi e seguirLa per avere la Vita.<br /><br />Ognuno trova la sua verità, il suo dio personale: e il Vicario di Cristo, dal 1986 ad oggi <br />ad ognuno dice (2011):<br />"Tornate alle vostre diverse rispettabili vie-verità".itnoreply@blogger.com