tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post5206657952257004519..comments2024-03-28T22:28:13.381+01:00Comments on Chiesa e post concilio: Ratzinger e la Teologia della liberazione: "Fu falsificazione della fede"michttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger46125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-53035479004156228132022-08-20T17:03:33.534+02:002022-08-20T17:03:33.534+02:00Sinceramente, c'è da riflettere sul fatto che ...Sinceramente, c'è da riflettere sul fatto che il Concilio Vaticano II abbia prestato il fianco a simili interpretazioni, è noto che da operazioni esegetiche su di Esso venne elaborata, in buona parte la TDL. Se la Chiesa cattolica avesse aperto le porte, senza riserve, alla TDL ne sarebbe stata fagocitata e oggi non esisterebbe più nemmeno quel poco che ne rimane. Il kerigma cristiano e la metodologia rivoluzionaria marxista non sono compatibili tra di loro. Resta il fatto che di Cristo la Chiesa ne parla sempre di meno e il concetto stesso di teologia sta via via svanendo; presto la Chiesa sarà una delle tante Onlus socialmente impegnate.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66812403361159223542015-04-13T16:27:10.687+02:002015-04-13T16:27:10.687+02:00quando mai la Chiesa non è stata impegnata nel con...quando mai la Chiesa non è stata impegnata nel concreto per "i poveri", che non sono solo quelli materiali o quelli delle favelas, ma innanzitutto gli evangelici "poveri in spirito"?<br /><br />Ma prima e oltre che di solidarietà e umanitarismo (che sono solo conseguenze e non fini), la Chiesa, nel Suo Signore, è portatrice di salvezza dalla schiavitù del male e del peccato che è all'origine di tutte le povertà...<br /><br />E da sempre ha messo insieme le "Opere di misericordia" sia spirituali che corporali.<br />Si ripassi il catechismo di San Pio X!michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-25740577232443663562015-04-13T14:58:30.738+02:002015-04-13T14:58:30.738+02:00ben venga la chiesa impegnata nel concreto per i p...ben venga la chiesa impegnata nel concreto per i poveri!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-65733883298916095522015-04-10T20:48:55.587+02:002015-04-10T20:48:55.587+02:00Anna,
il prete è un omosessuale più o meno nascost...Anna,<br />il prete è un omosessuale più o meno nascosto, diventato prete perché così non doveva giustificare il suo non andare a donne, l' insegnate di religione e' un' ignorante che ha trovato il posto nel classico, vecchio sistema, cioe' aprendo le gambe, ed il seminarista è come il prete di cui sopra.<br />Cattiva? maligna? No , semplicemente realista.<br />RrRrnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-64198110667641099392015-04-10T11:30:52.048+02:002015-04-10T11:30:52.048+02:00Tu dice "Istruzione su alcuni aspetti non sig...Tu dice "Istruzione su alcuni aspetti non significa approvazione del resto o degli stessi" quindi, che cosa significa ? Adesso non esiste più TL nella Chiesa?<br /><br />Se esiste non è certo a causa di Ratzinger , se viene approvata non è certo a causa di Ratzinger. Si continua ad addebitargli esattamente le cose che ha sempre combattuto, e questa è la cosa più assurda ed ingiusta.Angheran70https://www.blogger.com/profile/13809085688149332681noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-41542522906284999152015-04-09T19:22:18.825+02:002015-04-09T19:22:18.825+02:00Angheran ha detto:
Scusa , ma mi sembra una polem...Angheran ha detto:<br /><br />Scusa , ma mi sembra una polemica gratuita. Istruzione su alcuni aspetti non significa approvazione del resto o degli stessi. Sfido a trovare elementi di ambiguità nel testo che citi. L'impossibilità di conciliare la TdL con l'istanza evangelica è chiara. Che poi Ratzinger non sia un tomista è cosa nota. Ma nel vagheggiare l'età dell'oro continuiamo anche noi con i calci dell'asino?<br /><br />La polemica non è gratuita per quelli che capiscono il problema di fondo: non se parla di alcuni aspectti di "una eresia singolare" de "una falsificazione della fede" questo se condanna, come sempre è stato fatto. Non se parla di eresia nella Chiesa come se fosse qualcosa normale.<br /><br />Tu dice "Istruzione su alcuni aspetti non significa approvazione del resto o degli stessi" quindi, che cosa significa ? Adesso non esiste più TL nella Chiesa? Istruzione per alcuni aspetti non significa che ci sono aspetti d'accordo con il Vangelo, como accade in tutti l'eresie? È ovvio che quando se parla sul alcuni aspetti, se vuole fare una correzione. Però, prima la Chiesa non faceva correzione di eresia, condannava, come diceva S. Agostino:<br /><br />“In molti punti, gli eretici sono con me, in qualche altro no; ma a causa di questi pochi punti in cui si separano da me, non serve loro a nulla di essere con me in tutto il resto”<br />(S. Aug., In Psal. 54, n. 19; PL 36, 641).<br /><br />La "Libertatis Nuntius" legge la TL alla luce della tradizione ratzingeriana, quella che vede S. Bonaventura fare una lettura ecclesiale di Gioacchino di Fiore. La stessa lettura è fatta del CN, Movimento Comunione e Liberazione, quello di Chiara Lubici e lo stesso principio di leggere il Concilio alla luce della detta tradizione. <br /><br /><br />Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-86485328632079817102015-04-09T13:31:37.169+02:002015-04-09T13:31:37.169+02:00In questi giorni io mi sono sentita dire da un pre...In questi giorni io mi sono sentita dire da un prete che Gesù era un eretico perché contrario alla “tradizione” (inutile la mia replica che la tradizione cui si opponeva era quella umana dei farisei e non la Tradizione mosaica e profetica), che Pannella ci sta davanti nella strada per il Regno, che Gesù stava tra i peccatori, non chiedeva la conversione, ma si limitava a guarire le “ferite” (quando gli ho detto che invitava il “guarito” a non peccare più mi ha risposto che era successo una volta sola). Mia figlia mi racconta che la professoressa di religione insegna le nuove dottrine, illustrando le meraviglie dell’attuale rivoluzione pauperistica e misericordiosa della Chiesa e dicendo che Gesù si è incarnato soprattutto per dimostrarci che esiste la vita oltre la morte e che è stato crocifisso non perché si proclamava il Messia, il Figlio di Dio (non lo aveva mai detto) ma perché era un rivoluzionario che si preoccupava dei poveri, stava coi peccatori e predicava l’amore e il perdono. Il Venerdì Santo il prete a chiusura della Via Crucis ci fa presente che la passione e il sacrificio di Cristo non sono solo un evento accaduto nel passato ma … (e io gioisco perché penso che voglia riferirsi al Sacrificio che si ripete nella Messa) un evento che continua ad esistere nelle nostre menti e nei nostri cuori, nelle nostre croci… Un seminarista mi dice che Gesù non si è incarnato per essere crocifisso (e così redimerci) ma solo per predicare l’amore di Dio (la sua uccisione dunque era stata un “accidente”, avrebbe dovuto morire vecchio nel suo letto o di dissenteria), che la giustizia di Dio appartiene al passato preconciliare e non ha nulla a che fare con la Croce che è frutto solo di amore(non si capisce poi perché l’amore di Dio si sia espresso attraverso il Sacrificio, invece che con uno schiocco delle dita o magari, come di moda ora, con bacio lanciato o un batti cinque).<br /><br />Chi soffre per questo smarrimento della fede non è un “tradizionalista” è un cattolico consapevole, che conserva la sua fede, che resiste, chi contrasta questi errori queste ambiguità non è un tradizionalista, è un cattolico che difende la fede per il bene della Chiesa e degli uomini che purtroppo non ne fanno o non ne fanno più parte.<br /><br />Anna<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52455091204308578972015-04-09T13:31:08.641+02:002015-04-09T13:31:08.641+02:00La distinzione va allora fatta tra i cattolici e i...La distinzione va allora fatta tra i cattolici e i modernisti, che sono eretici, o al più tra cattolici consapevoli e resistenti e cattolici ignoranti, ingannati, erranti, passivi, che non è una distinzione in categorie ideologiche o psicologiche. La qualificazione degli interlocutori in categorie di “appartenenza” funziona come elemento deviante dell’attenzione dalla questione da discutere alle persone che discutono , è una scappatoia per non affrontare il merito dei problemi, ha l’effetto di buttare benzina sul fuoco, concimare la zizzania, nutrire l’ira, suscitare il giudizio sul foro interno delle persone, fomentare la forza centrifuga a dismisura perché all’interno di una categoria, contrapposta d un’altra categoria, ci sarà sempre una sottocategoria contrapposta all’altra, e così all’interno della sottocategoria, fino ad arrivare al singolo individuo che non può scindersi da se stesso (altrimenti lo farebbe certamente).<br /><br />Parlare delle cose è utile. Parlare delle persone, valutare le persone è utile solo per decidere come rapportarci con loro (quindi è un po’ meno utile), mentre il giudizio intimo sulla persona non solo non è utile, dato che non abbiamo il potere di deciderne le sorti ultime, ma non ci è nemmeno consentito perché non ne siamo capaci (solo Dio può leggere nelle “reni” degli uomini). Eppure noto che nelle discussioni troppo spesso si discetta e ci si infervora sulle persone e a volte anche sulle “reni” delle persone, così perdendo tempo ed energie, peccando di superbia e barricandosi dentro fortezze e sottofortezze di appartenenza, allontanandosi gli uni dagli altri ed abbandonando il campo della buona battaglia, che è la difesa della fede cattolica, della Chiesa ed il bene delle anime.<br /><br />Anna (continua)<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-4456321397684848442015-04-09T13:30:18.208+02:002015-04-09T13:30:18.208+02:00L’aggettivo “tradizionalista” qualificativo di “...L’aggettivo “tradizionalista” qualificativo di “cattolico” presuppone necessariamente una connotazione ideologica del “tradizionalismo”, perché presuppone una “tradizione” diversa dalla Tradizione a cui ogni cattolico vero (non sedicente cattolico) é legato e che qualifica ogni cattolico, tradizione quindi intesa non come fonte della Rivelazione, ma come prassi e forme non essenziali e non funzionali alla fede che andrebbero conservate a prescindere da ogni considerazione e ogni ragionamento perché, e solo perché, appartenenti al passato. Presuppone che sia cattolico anche chi non è legato alla Tradizione intesa correttamente (e non come l’intero insegnamento e prassi attuale della gerarchia ecclesiastica, compreso quello in discontinuità con il magistero infallibile precedente). Richiama un modo nostalgico di essere e di vivere, una chiusura al futuro a prescindere e un sostanziale disadattamento rispetto al presente. <br /><br />So bene che questo termine viene solitamente impiegato da chi se lo attribuisce con riferimento esclusivo alla Tradizione e che è idoneo ad individuare immediatamente l’orientamento del cattolico che si definisce tale in contrapposizione al sedicente cattolico “progressista”. Ma secondo me, non solo è una specificazione tautologica (come dire che un uomo è umano), ma è anche fuorviante perché, siccome ogni cattolico è, in quanto tale, legato alla Tradizione, allora la specificazione non può fare che riferimento alla “tradizione” con la minuscola ed allora implica necessariamente una ideologia e una connotazione psicologica della persona. E infatti questo termine è usato dai modernisti (sedicenti cattolici ma veri eretici) come una clava per stigmatizzare i cattolici che difendono la Tradizione, cioè la fede, come tristi nostalgici chiusi al futuro e disadattati. <br /><br />Anna (continua)<br />Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-42009336651982852642015-04-09T12:27:03.175+02:002015-04-09T12:27:03.175+02:00"fedele alla tradizione della Chiesa e' i..."fedele alla tradizione della Chiesa e' il credente che ritiene esser l'insegnamento di san Paolo interamente ed unicamente ispirato da Nostro Signore, come afferma egli stesso. "Tradizionalista", invece, il fedele che vede in san Paolo colui che, impossessatosi delle porzioni di conoscenza fornite dalle filosofie e dalle fede preparatorie, ha dal Figlio il dono della conoscenza assoluta che gli permette di indicare la via regale alla trascendenza. Il san Paolo del fedele "tradizionalista" e' di fatto uno gnostico."<br />La distinzione é, a mio parere, appropriata nel senso che impone la separazione tra l'ambito naturale e quello soprannaturale. Tuttavia va ricordato anche che l'oggetto della rivelazione é veritá ed é dunque per noi inaccessibile paradossalmente per eccesso e non per difetto di razionalitá (é suprarazionale non irrazionale o arazionale). <br />Detto in altri termini: il contenuto della rivelazione non puó essere contraddittorio e dunque é legittimo, e anzi, giusto sforzarsi di trovare argomenti (tramite l'uso di sani strumenti filosofici) che ne mostrino (quad nos) la consistenza e anche la plausibilitá, fermo restando il fatto che non se si può dare una dimostrazione nel senso pieno del termine come nel caso delle veritá della "teologia naturale".<br /><br />RobertoRobertonoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-7070066156081154412015-04-09T10:49:33.600+02:002015-04-09T10:49:33.600+02:00Grazie, caro Paolo. :)
Se non avessi scritto con l...Grazie, caro Paolo. :)<br />Se non avessi scritto con la solita fretta non mi sarebbe rimasta nella tastiera "estraneità a qualunque connotazione gnostica o esoterica" oltre che ideologica. <br />In effetti è la ragione per cui sono sempre stata un "elettrone libero" rispetto ai diversi contesti, di vario genere, incontrati sin qui.<br />michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-55368263192485459212015-04-09T10:32:53.210+02:002015-04-09T10:32:53.210+02:00@ TRADIZIONE E TRADIZIONALISMO
Una cosa e' &...@ TRADIZIONE E TRADIZIONALISMO<br /><br />Una cosa e' "la tradizione della Chiesa" costituita dall'insegnamento orale e scritto della Chiesa, altra cosa "il tradizionalismo". Faccio un esempio: fedele alla tradizione della Chiesa e' il credente che ritiene esser l'insegnamento di san Paolo interamente ed unicamente ispirato da Nostro Signore, come afferma egli stesso. "Tradizionalista", invece, il fedele che vede in san Paolo colui che, impossessatosi delle porzioni di conoscenza fornite dalle filosofie e dalle fede preparatorie, ha dal Figlio il dono della conoscenza assoluta che gli permette di indicare la via regale alla trascendenza. Il san Paolo del fedele "tradizionalista" e' di fatto uno gnostico.<br /><br />@ FRANCO <br />Non so se e fino a che punto nelle condanne degli errori moderni, quali il liberalismo, i Papi si basassero su fonti diverse da quelle rappresentate dalla tradizione cattolica (i Padri, san Tommaso) e dal magistero anteriore. Che poi lo gnosticismo sia stato agli inizi condannato per ragioni solo "pastorali" lo escluderei: fondamentali sono e restano le ragioni dottrinali, essendo lo gnosticismo una falsificazione completa del cristianesimo, ridotto ad una salvezza conseguibile da pochi eletti grazie ad una conoscenza o gnosi di tipo iniziatico, esoterica, basata sul simbolismo e senza escludere le pratiche magiche. Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-68839594271547580742015-04-09T10:10:56.837+02:002015-04-09T10:10:56.837+02:00Gederson ha detto:
"La "Libertatis nunt...Gederson ha detto:<br /><br />"La "Libertatis nuntius" è una "Istruzione su alcuni aspetti della "Teologia della Liberazione". Questo fa domandare: come se può dare istruzione su alcuni aspetti di una teologia che è una "eresia singolare", "una falsificazione della fede"? Come non se dice questo nell'esercizio dell'autorità e se dice questo informalmente?<br /><br />Scusa , ma mi sembra una polemica gratuita. Istruzione su alcuni aspetti non significa approvazione del resto o degli stessi. Sfido a trovare elementi di ambiguità nel <a href="http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_19840806_theology-liberation_it.html" rel="nofollow">testo che citi</a>. L'impossibilità di conciliare la TdL con l'istanza evangelica è chiara. Che poi Ratzinger non sia un tomista è cosa nota. Ma nel vagheggiare l'età dell'oro continuiamo anche noi con i calci dell'asino? Angheran70https://www.blogger.com/profile/13809085688149332681noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-79976603458053231242015-04-09T10:03:59.751+02:002015-04-09T10:03:59.751+02:00Quest'ambiguità è purtroppo nota.
Di quale a...<br />Quest'ambiguità è purtroppo nota. <br /><br />Di quale ambiguità si tratterebbe? Ratzinger non è un tomista , non è una grande scoperta, ma risulta molto difficile affermare che su varie questioni non sia stato chiaro. E ci vuole davvero molta fantasia nello specifico per attribuirgli ambiguità nel sanzionare la TdL. Che è poi uno dei motivi che gli ha inimicato l'ala progressista. Angheran70https://www.blogger.com/profile/13809085688149332681noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-69058506167814809652015-04-09T09:57:16.178+02:002015-04-09T09:57:16.178+02:00Non rinunciamoci. O forse si vuole rinunciare a ci...Non rinunciamoci. O forse si vuole rinunciare a ciò che esso significa?<br /><br />Il problema , come è stato già evidenziato da Pasqualucci , Vassallo ecc. è che con "tradizione" certi ambienti per lo più legati a formazioni politiche , friggono e rifriggono da più generazioni autori e concetti più vicini alla gnosi che al cattolicesimo (sia pre che post conciliare). Angheran70https://www.blogger.com/profile/13809085688149332681noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-7563879634662156862015-04-08T22:08:53.607+02:002015-04-08T22:08:53.607+02:00Quando un comunista e un cattolico sono d'acco...Quando un comunista e un cattolico sono d'accordo: "il comunismo è una dottrina ed è in antitesi all'insegnamento della Chiesa..." questo è quello che mi ha detto un comunista con le idee chiare.<br />"sono d'accordo" gli ho risposto.Silvano M.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-25957687119390060022015-04-08T21:58:31.687+02:002015-04-08T21:58:31.687+02:00Silente, io non rinuncio a un bel niente. Di fatto...Silente, io non rinuncio a un bel niente. Di fatto dico cattolici e basta (magari aggiungendo fedeli alla Tradizione) per sottolineare la totale estraneità a qualunque connotazione ideologica.<br />Ma se mi dicono tradizionalista mica mi offendo ;)michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-21220013716472414382015-04-08T21:42:58.488+02:002015-04-08T21:42:58.488+02:00Caro Professor Pasqualucci, cara Mic,
non mi risul...Caro Professor Pasqualucci, cara Mic,<br />non mi risulta che Alessandro Gnocchi e Mario Palmaro abbiano mai rifiutato il termine "tradizionalista". Né mi risulta che l'abbia fatto il Professor de Mattei. E sono semplicemente degli esempi, a cui potrei aggiungere testimoni "storici", da Attilio Mordini a Pino Tosca a Pucci Cipriani. E' un termine più che onorevole, veritiero e nobile, accettato in tutta la pubblicistica, appunto, tradizionalista (come ci si può autodefinire, altrimenti?), da <i>Sì Sì No No</i> a <i>Radici Cristiane</i>. E' nelle intestazioni di molti siti. Poi esiste un problema di praticità definitoria: "Cattolici fedeli alla Tradizione" mi sembra impraticabile. E che differenza ci sarebbe?<br />Solo "Cattolici"? Sarebbe la verità, ma purtroppo la realtà dei fatti ci propone una cattolicità inquinata e spesso ambigua. Dobbiamo distinguerci. E' una necessità al contempo dottrinale e comunicazionale. <br />Quindi perché rinunciare al termine "tradizionalista"? E' bello, sintetico, immediato, riconoscibile e identitario. E corrisponde alla verità.<br />Non rinunciamoci. O forse si vuole rinunciare a ciò che esso significa?<br /><br /><br /> Silentenoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-9152577691515681402015-04-08T19:46:02.118+02:002015-04-08T19:46:02.118+02:00@ Paolo Pasqualucci. Joseph de Maistre è considera...@ Paolo Pasqualucci. Joseph de Maistre è considerato il più autorevole fra gli scrittori della Restaurazione, termine che non credo si debba tanto facilmente disconoscere, anche perchè ha una sua valenza concettuale ormai fissata nell'ambito degli studi storici. Lo scrittore savoiardo è considerato ispiratore della linea di pensiero che portò alla condanna del Liberalismo con la "Mirari vos" del 1832 e la "Quanta cura"del 1864 col Sillabo; inoltre autorevolissimo propugnatore con il libro "Du Pape" del dogma dell"infallibilità papale<br /> ( questo senza dimenticare il ruolo di Donoso Cortes ). Ebbene, nell'opera principale, le "Soirees de Petersbourg" De Maistre con il discorso sulla mattanza universale e sulla guerra presenta elementi che possono essere facilmente additati come gnostici. Bisogna vedere se l'istanza principale dello Gnosticismo ( la spiegazione del male nella natura ) sia stata considerata adeguatamente, distinguendo le sue diverse sfumature, oppure liquidata in tronco nei primi secoli per esigenze pastorali, lasciando inevasi problemi che oggi, con una conoscenza della natura enormemente più vasta e capillare, vengono alla luce e attendono risposte precise, non semplicemente metafisiche.Franconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-83602233780747216332015-04-08T18:56:47.521+02:002015-04-08T18:56:47.521+02:00"Insomma, Gederson, comunque la giriamo, a no..."Insomma, Gederson, comunque la giriamo, a noi non resta che riformare noi stessi ;) O no?"<br /><br />Veramente Mic, a noi resta solo questo, non possiamo portare ordine a nessuno luogo se non abbiamo l'ordine in noi. Quello che non possiamo è fare una riforma della continuità in noi stessi ;)<br /><br />Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-1576235835213003192015-04-08T18:00:00.555+02:002015-04-08T18:00:00.555+02:00Infatti, Paolo, dovremmo dir meglio e più completa...Infatti, Paolo, dovremmo dir meglio e più completamente la Tradizione della Chiesa, che è quella della Rivelazione di Cristo e poi Apostolica. E, dunque, cattolica apostolica e romana... Quel che ci costringono a vedere oggi fa acqua in ognuna di queste peculiarità.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-23372018046704063922015-04-08T17:52:20.466+02:002015-04-08T17:52:20.466+02:00@ TRADIZIONE E NO
A me, personalmente, il termine...@ TRADIZIONE E NO<br /><br />A me, personalmente, il termine "tradizionalista" non piace troppo. Mi considero un "cattolico fedele alla Tradizione della Chiesa", o meglio che vuol esser fedele a questa Tradizione. Il concetto di "tradizionalismo" mi sembra molto ampio. V'e' incluso anche un modo di intendere "la tradizione" a mio avviso non buono perche' inquinato da elementi esoterici e gnostici. Che questo "tradizionalismo" si riscontri anche presso certi cattolici, non si puo' certo escludere. Si e' gia' parlato di queste cose, mi sembra, ma non e' male ritornarci. Per me, nota distintiva di un concetto (anche inconsapevolmente) non cattolico di tradizione, professato da cattolici peraltro convinti e sinceri, lo si ha quando si concepisce la "tradizione" rappresentata dalla Chiesa (il suo insegnamento orale e scritto, dai Vangeli in poi) all'interno di un piu' ampio o profondo concetto di "tradizione", riconducibile in varia misura ad una (supposta) sapienza primordiale. In quest'ottica, la Tradizione rappresentata dalla Chiesa sarebbe allora a sua volta espressione "della Tradizione", di un sapere che a sua volta in qualche modo la trascende. Ma quest'impostazione e' incompatibile con l'esistenza di una Verita' Rivelata, della quale solo "la Tradizione" rappresentata dalla Chiesa cattolica e' l'unica legittima interprete. <br />Paolo Pasqualuccinoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-17921947704657770232015-04-08T16:56:22.675+02:002015-04-08T16:56:22.675+02:00Insomma, Gederson, comunque la giriamo, a noi non ...Insomma, Gederson, comunque la giriamo, a noi non resta che riformare noi stessi ;)<br />O no?michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-63807271123348891842015-04-08T16:39:28.215+02:002015-04-08T16:39:28.215+02:00"Quest'ambiguità è purtroppo nota. Ma all..."Quest'ambiguità è purtroppo nota. Ma alla luce di QUALE tradizione?"<br /><br />Condivido con te questa domanda: QUALE tradizione? Non possiamo pensare che tra ermeneutica della riforma nella continuità e quella della rottura, non sta quello mistero della Nouvelle Théologie?<br /><br />Mic, guardate che passo curioso del P. Perrone S.J. nel testo "La stessa regola, considerata teologicamente, si dimostra menare al razionalismo" (http://progettobarruel.comlu.com/novita/12/Perrone_protestantesimo_razionalismo.html):<br /><br />"Se premendo le orme segnate da' primi riformatori, cioè di quelli che in virtù della regola o principio da sè proclamato riformarono la chiesa, i sociniani in virtù della regola stessa riformarono la riforma, i razionalisti alla lor volta riformarono la riforma della riforma". <br /><br />Curioso, no?<br />Gederson Falcometahttps://www.blogger.com/profile/10570607731496857856noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-58548938707719851062015-04-08T16:17:05.110+02:002015-04-08T16:17:05.110+02:00L'ho detto molte volte: non siamo tradizional-...L'ho detto molte volte: non siamo tradizional-isti, in quanto inseriti in un contesto di conio ideologico, ma ovviamente custodiamo e riaffermiamo la Tradizione, quella autentica non storicista, quella che è vita e giovinezza perenne della Chiesa...michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.com