tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post5629269860722263839..comments2024-03-28T22:28:13.381+01:00Comments on Chiesa e post concilio: La riforma postconciliare dei libri di canto gregoriano: primavera di creativitàmichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger9125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-89690782171926771672015-01-27T14:36:48.223+01:002015-01-27T14:36:48.223+01:00Dalla mia esperienza sono convinto che ci possono ...Dalla mia esperienza sono convinto che ci possono essere almeno tre livelli per beneficiare ciò che il canto gregoriano trasmette.<br />Un primo livello è quello riservato alle persone comuni (la stragrande maggioranza dei fedeli, compresi i preti che non sono gregorianisti), ma anche ai musicisti non gregorianisti: se ascoltato con fede (non per il piacere estetico) si medita più attentamente alle parole, ma anche quando le parole sono inintelligibili o non se ne comprende il significato, tuttavia sia sa che la lode divina è la sola ragione di questo canto e questo è sufficiente per ravvivare nel fedele la fede, la spiritualità e la devozione. Questo, anche se con concetti un po' diversi, lo esprime anche San Tommaso (S.Th. II-II, q.83 a. 12; q. 91, a.2, ob. 5).<br />Poi c'è un secondo livello, più ristretto: quello del gregorianista non teologo il quale, attraverso i segni neumatici in campo aperto (sangallesi, metensi, ma non solo) mentre canta o ascolta un brano gregoriano, viene indirizzato ad una migliore comprensione dell'esegesi del testo, proprio per mezzo di quei segni strani posti sopra o sotto il comune tetragramma con la notazione quadrata. Pertanto, se vuole approfondire meglio quel particolare messaggio della scrittura attraverso quella preziosa indicazione data dai segni adiastematici, potrà documentarsi teologicamente in proprio.<br />Infine c'è il terzo livello: il gregorianista che è anche teologo o comunque ha compiuto studi teologici. Si tratta di una nicchia nella nicchia, Ma sono i soli a comprenderne subito la magnificenza del messaggio che il canto gregoriano vuole evidenziare in ogni brano. Il gregorianista teologo, non può che essere affascinato da questa grande arte musicale e riesce meglio a comprendere come non si tratti di soli artifici musicali retorici calati sopra un testo, ma si tratta innanzitutto di preghiera al massimo livello, che poi si tratti anche di musica, questo è solo un fattore secondario o accidentale. Questa terza categoria di persone, comprendendo che il canto gregoriano non è musica, ma preghiera pura ed esegesi della Sacra Scrittura, difficilmente potrà apprezzare allo stesso livello del canto gregoriano (e preferirle) le pur belle, e talvolta anche meravigliose, forme musicali successive ad esso che del testo, moto spesso, lo usano come "pretesto" per comporre su di esso musica anche di grande valore.<br />Ma non si senti menomata la prima categoria di persone, quella più ampia, essa abbia a mente sempre le parole dell'aquinate: "...Anche se costoro non comprendono le parole, sanno tuttavia che la lode divina è la ragione del canto e ciò sufficiente per ravvivare la loro devozione".<br />Infine, aggiungo io, mai come in cinquant'anni a questa parte si sono fatte tante esegesi della Sacra Scrittura, Mai si sono date alle stampe tante pubblicazioni teologiche, bibliche, morali e quant'altro, sempre abbiamo compreso nelle messe N.O. l'abbondanza di testi letti nella lingua dei carrettieri a tutti comprensibile, le letture Sacre sono lievitate fuori di misura con il "triciclo" festivo e con il "biciclo" feriale, i canti non sono più incomprensibili come il detestato gregoriano, hanno assunto i testi, le melodie e ritmi tanto amati dai giovani e dal mondo, ma mai come in questi ultimi 50 anni le chiese si sono svuotate di fedeli, in modo particolare di giovani, per non parlare degli ordini religiosi anemizzati nei loro professi. Allora significa c'è qualcosa che non va... Renzo T.noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-84785743137295712402015-01-27T12:59:20.580+01:002015-01-27T12:59:20.580+01:00OT
Segnalo la stazione radio web "musicarelig...OT<br />Segnalo la stazione radio web "musicareligiosa.nl". Il canale propriamente di "musica religiosa" è diventato generalista, ma resta un canale di sola musica per organo:<br />http://www.musicareligiosa.nl/#orgelradioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-64028759021575280442015-01-26T19:59:45.745+01:002015-01-26T19:59:45.745+01:00" l'iconoclastia perpetrata anche nei con..." l'iconoclastia perpetrata anche nei confronti della musica"<br /><br />si doveva fare spazio a chitarre gitane stile kikos e a canzunciell come "amico mio Spirito Santo" o agli spiritual protestanti molto piu primaverili...rocconoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-26955893592733342072015-01-26T11:58:07.765+01:002015-01-26T11:58:07.765+01:00Caro Della Chiesa,
per comodità di esempio mi rif...Caro Della Chiesa, <br />per comodità di esempio mi rifaccio a un campo che conosco meglio di quello musicale, ma penso che le premesse generali siano le stesse: la poesia di Dante non si percepisce grazie alla conoscenza dei codici trecenteschi e della paleografia gotica, anche se queste cose cono utilissime - è innegabile - per uno studio approfondito del grande poema. Se mi trovassi a dover far intendere Dante a persone che non ne sanno assolutamente nulla, penso che dovrei innanzi tutto cercare di farli appassionare a qualche brano di alto valore ma non troppo complesso, e solo in un secondo momento, essendocene la possibilità, si potrebbe pensare di allargare l'orizzonte arrivando magari a spiegare i criteri dell'edizione critica di Giorgio Petrocchi. Nell'Ottocento leggevano la Divina Commedia in edizione piuttosto scorrette, di codicologia sapevano ancora poco, ma Dante lo sentivano eccome, forse anche meglio di noi. E con questo non faccio l'elogio dell'edizione approssimativa, sia chiaro. Se si può averne una filologicamente corretta, tanto meglio. Penso (mi corregga altrimenti) che il discorso possa valere anche per il gregoriano.Turiferariohttps://www.blogger.com/profile/05023454653417013407noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-41296140474786245052015-01-26T11:34:59.230+01:002015-01-26T11:34:59.230+01:00Anch'io pensavo di sottolineare il fatto che s...Anch'io pensavo di sottolineare il fatto che siamo in molti a non conoscere se non per sommi capi il gregoriano e le sue ricchezze. E che anche l'analisi filogica ci aiuta a scoprirle, perché in fondo non è altro che la decriptazione della particolare 'esegesi' che il Gregoriano è di per sé...michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-49276345958628344272015-01-26T11:00:45.978+01:002015-01-26T11:00:45.978+01:00La mia non era una critica: mi ponevo dal punto di...La mia non era una critica: mi ponevo dal punto di vista di chi, tecnicamente, sa poco del gregoriano (mi metto fra questi, e ho paura che del club faccia parte il 99,9% dei cattolici, anche restringendosi ai praticanti). L'emergenza oggi, se così vogliamo dire, è fare amare questo nobilissimo e illustre sconosciuto, non perché è un reperto del passato ma perché è in grado di immetterci in una dimensione sacra che rischiamo seriamente di perdere. Per il resto trovo assolutamente interessanti le notazioni del thread e l'esame del letto di Procuste cui è stata costretta la tradizione musicale della Chiesa per cercare di adattarla ai mutamenti profondi introdotti nel rito dopo il 1969: operazione del resto inutile visto che subito dopo si è preferito abbandonare anche quella tradizione a favore di... attendo con ansia la prossima puntata e l'esame dell'attuale "musica liturgica".Turiferariohttps://www.blogger.com/profile/05023454653417013407noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-51908039171486468372015-01-26T10:53:49.293+01:002015-01-26T10:53:49.293+01:00Caro Turiferario,
sono d'accordo con Lei, ma i...Caro Turiferario,<br />sono d'accordo con Lei, ma il punto è che i codici (sangallesi, e non solo) sono proprio gli strumenti che veicolano L'esegesi cattolica. Non sono affatto minuziosi "aspetti tecnici": è solo attraverso quella notazione - la cui conoscenza non è richiesta a tutti, ma a chi ha posti di "animazione" liturgico-musicale - che si potranno percepire la "sacralità e spiritualità" di questo campo.<br />Un caro saluto.<br />Uno dei due autoriTony Dellachiesanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-7276355139947621332015-01-26T10:12:29.540+01:002015-01-26T10:12:29.540+01:00Caro Turiferario,
ritengo i due autori dei testim...Caro Turiferario, <br />ritengo i due autori dei testimoni, prima che tecnici, musicologi e musicisti.<br />E cogliere anche certe osservazioni più minuziose, che ci fanno meglio comprendere oltre che confermare (qualora ce ne fosse bisogno) l'iconoclastia perpetrata anche nei confronti della musica, non ci distoglie certo dai nodi fondamentali del problema.michttps://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-78127655811633986982015-01-26T09:15:44.878+01:002015-01-26T09:15:44.878+01:00Sarebbe stato alquanto singolare che la "rifo...Sarebbe stato alquanto singolare che la "riforma liturgica", il cui scopo era protestantizzare la liturgia cattolica, partorisse una buona riforma del canto gregoriano! La stessa idea che la Messa sia celebrata esclusivamente in volgare fa a pugni con un utilizzo non episodico e "museale" del gregoriano. Ma il punto nodale non sono i sistemi di notazione e lo studio dei codici sangallensi: il punto nodale è la percezione della sacralità e della spiritualità di questo tipo di musica. Devo sentire prima di tutto questo, poi mi potrò preoccupare degli aspetti tecnici e storici.Turiferariohttps://www.blogger.com/profile/05023454653417013407noreply@blogger.com