tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post7366798526249599022..comments2024-03-28T18:24:44.285+01:00Comments on Chiesa e post concilio: La crisi provocata dagli abusi sessuali dei sacerdoti riesuma un’antica eresiamichttp://www.blogger.com/profile/00578005881187652932noreply@blogger.comBlogger34125tag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-31339759345320091452018-11-30T09:35:59.677+01:002018-11-30T09:35:59.677+01:00OT:
La protesta di un omosessuale non gay:
http:/...OT:<br />La protesta di un omosessuale non gay:<br /><br />http://m.ilgiornale.it/blogpost/54/quella-gayezza-stupida-in-tv/6234/Marisanoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-62740202385073847862018-11-29T09:39:11.010+01:002018-11-29T09:39:11.010+01:00In un tweet di ieri (qui) egli scrive: «I don’t li...In un tweet di ieri (qui) egli scrive: «I don’t like sloppy liturgies. I think the liturgical reform was about stopping the brutalization of the liturgy by people (clergy included) that had no idea of what they were saying and singing in Latin - and were saying and singing something that was completely else from liturgy» [«Non mi piacciono le liturgie sciatte. Penso che la riforma liturgica sia servita a fermare la brutalizzazione della liturgia da parte di gente (clero incluso) che non aveva idea di cosa stesse dicendo e cantando in latino - mentre stava dicendo e cantando qualcosa che era completamente diverso dalla liturgia»].<br /><br />Il Faggioli, professore di Storia del Cristianesimo, è nato nel 1970 e non ha mai visto né assistito in vita sua ad una funzione precedente alla riforma. Le sue illazioni sulla liturgia antica gli provengono ........ .<br /><br />https://opportuneimportune.blogspot.com/2018/11/il-classismo-petulante-della-setta.html#morePane per i suoi denti ( del Faggioli)noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-50152686767889152782018-11-29T00:29:01.816+01:002018-11-29T00:29:01.816+01:00The Extraordinary Ordinary,
http://www.lanuovabq....The Extraordinary Ordinary, <br />http://www.lanuovabq.it/it/robert-morlino-morte-di-uno-straordinario-ordinarioAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-11668102115307052952018-11-27T13:46:46.752+01:002018-11-27T13:46:46.752+01:00sia il fedele che il celebrante hanno il dovere ...sia il fedele che il celebrante hanno il dovere di scegliere "il meglio"<br />https://opportuneimportune.blogspot.com/2018/11/questa-o-quella-per-me-pari-sono-in.html?fbclid=IwAR2MMTbKhlvcRR662VDjH8Akw3IT8ed3RxuU5MBktarLVwMJosmTEndwY-g<br />Baronio a CavalcoliAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-85934463451140080402018-11-26T22:53:35.163+01:002018-11-26T22:53:35.163+01:00Il Concilio di Trento, parlando dell’uso del sacra...Il Concilio di Trento, parlando dell’uso del sacramento mirabile dell’Eucaristia, stabilisce inequivocabilmente che «molti la ricevono spiritualmente e sono quelli che mangiando con desiderio questo pane celeste che a loro è offerto, gustano il frutto e l’utilità di questo Sacramento.»<br />Secondo l'insegnamento del Concilio di Trento, secondo le rivelazioni di alcuni santi e secondo la teologia cattolica, la Comunione spirituale (mangiare e bere spiritualmente del Corpo e del Sangue Glorioso di Nostro Signore Gesù Cristo) è assolutamente possibile!<br /><br />Gesù a Santa Metilde ha detto: «Tutte le volte che tu mi desideri, tu mi attiri in te. Un desiderio, un sospiro, basta per mettermi in tuo possesso.»<br /><br />Sant’Agostino (dottore della Chiesa): «Credi e tu avrai mangiato»<br /><br />Gesù a Santa Caterina da Siena: "In qualunque luogo, in qualunque maniera mi piaccia, io posso, voglio e so soddisfare meravigliosamente i santi ardori di un'anima che mi desideri".<br /><br />San Pio da Pietrelcina disse a una sua figlia spirituale: “Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo a tutte le tue occupazioni, con gemito rassegnato dell’anima, ed egli verrà e resterà sempre unito con la tua anima mediante la sua grazia e il suo santo amore. Vola con lo spirito dinanzi al Tabernacolo, quando non ci puoi andare col corpo, e là sfoga le ardenti brame ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo sacramentalmente”.<br /><br />Allora? Allora sei tu "creatura" che imponi limiti all'Onnipotenza del tuo CREATORE!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-64637231850216795722018-11-26T20:55:16.490+01:002018-11-26T20:55:16.490+01:00Ritorno sulla questione dell'efficacia del sac...Ritorno sulla questione dell'efficacia del sacramento poiché la si vuole attribuire solo alla preparazione del fedele mettendo il sacerdote in una specie di "limbo sacro". In realtà è l'esperienza che parla: come mai le Messe celebrate da determinati santi avevano efficacia particolare mentre quelle celebrate da sacerdoti ordinari no? La cosa non dev'essere legata alla validità, evidentemente, poiché sotto certe condizioni, tutte le Messe sono valide, sia di preti santi sia di preti meno santi. Qui entra in gioco qualcos'altro che si lega senz'altro al sacerdote, al fatto che lui diviene trasparente e non opaco alla grazie e, di riflesso, lo sente pure il fedele. Queste sono cose che non si possono dimenticare o ritenere poco importanti.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-14669170104485718182018-11-26T20:41:43.959+01:002018-11-26T20:41:43.959+01:00Santa Caterina da Siena aveva suggerito una pre...Santa Caterina da Siena aveva suggerito una preghiera mentale x l'eventualità di consacrazione nulla, grosso modo diceva:"se sei nell'Ostia TI adoro...se non sei nell'ostia Ti adoro ugualmente nella Tua Maestà che non viene mai meno". Il sacerdote allora era sicuramente valido ma non poteva celebrare in peccato mortale (mi pare andasse di moda la fornicazione del clero ed i fedeli sapevano, sapevano anche che qualora non si fossero confessati in tempo non avrebbero consacrato x non incorrere in sacrilegio, ma senza dir nulla al popolo, perché mancavano di tale coraggio di sincerità, quindi celebravano senza consacrare, illudendo i presenti, all'epoca la forma era detta silenziosamente x cui la cosa era impossibile da verificare). Oggi il problema è radicalmente diverso, si tratta di sapere se sono sacerdoti o mascherati da tale (grazie a Paolo VI), se sono leciti o sono scomunicati o sacrileghi, eretici. E non eretici anche solo per complicità assenso...Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-82774658832140899622018-11-26T20:01:00.537+01:002018-11-26T20:01:00.537+01:00Scusate ma mi sono espresso certamente male. Inten...Scusate ma mi sono espresso certamente male. Intendevo l'influenza di P.Pio sulla disposizione d'animo del penitente, particolarmente la sua contrizione e non sull'efficacia del sacramento in se. Un conto è l'efficacia del sacramento "in se" altro è ovviamente l'efficacia per il credente he dipende dalla sua capacità/disponibilità a ricevere la Grazia. Comunque non ho scritto di efficacia della assoluzione, ma solo della confessione.Inoltre nella Confessione è sempre compreso il consiglio spirituale del sacerdote che può influire evidentemente sulla futura vita morale e spirituale del penitente. MassimoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52686551989182243612018-11-26T19:18:44.793+01:002018-11-26T19:18:44.793+01:00Interessante discussione che amerei sviscerare f...Interessante discussione che amerei sviscerare fino in fondo. A tale scopo evidenzio 2 casi: 1) il sacerdote è valido 2) il sacerdote è invalido. Sul primo caso direi che possono esserci 2 situazioni diverse, sia dal punto di vista del celebrante che del fedele: del celebrante, può essere sacrilego (messa nera, messa da scomunicato, messa da sospeso, messa da eretico scismatico), può essere valido e lecito invece ma con frutti diversi se è un padre Pio o se è uno in peccato mortale, e questo lo sentono i fedeli che vanno in certi santuari o da padre Pio e non vanno da altri (non andavano dai preti sposati ad esempio, secoli or sono). Quindi la validità non basta, perché il frutto è diverso.Infatti in peccato mortale il celebrante non può celebrare, deve confessarsi prima. Dal punto di vista del fedele c'è anche la disposizione interna dello stesso, per cui può essere nulla, buona in gradi vari, oppure di condanna. Può essere sacrilego anche il fedele come il celebrante.Inoltre conta anche la coscienza che il fedele ha sullo stato morale del celebrante. Ho letto che le messe degli scismatici o eretici sono valide ma senza frutto (se ben ricordo è san Tommaso a scriverlo).<br /> Nel caso 2 abbiamo una situazione diversa, non c'è il prete. Quindi c'è una mascherata e basta. Quindi nessun frutto, l'Ecclesia supplet può supplire se c'è una Chiesa gerarchica con giurisdizione e ordine valido che dà la supplenza, in certi casi, come la confessione, se il fedele è sinceramente pentito (me l'ha detto un confessore modernista di questi tempi, anche) e non sa che quello è un laico, ma non c'è sacramento secondo me e quindi rientra solo nella contrizione perfetta che suppplisce di x sé. Può supplire nel matrimonio sempre che ci sia la buona fede(ignoranza invincibile) perché i ministri sono gli sposi. Può servire x battesimo che può essere dato da un ateo anche (sempre con intenzione però di fare ciò che fa la Chiesa) e poi basta. Gli altri sacramenti, Eucaristia, cresima, ordine e estrema unzione , non ci possono essere neanche illecitamente. Sorge ancora un altro problema: l'Ecclesia supplet ci deve essere ed oggi non c'è l'Ecclesia valida. Se chi fa agisce x intenzione chiesa di Bergoglio non è il fine-bene (delle anime) della Chiesa di Cristo. Potrebbe saltare quindi anche il battesimo e il matrimonio (che come sacramento dà una grazia di stato).Oggi in questo caos quindi è urgente stabilire se sono validi o se sono invalidi, se sono leciti o illeciti, questi 2 chiarimenti sono indispensabili. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-66113482944237262992018-11-26T18:53:02.888+01:002018-11-26T18:53:02.888+01:00Massimo, sull'assoluzione penso anch'io ch...Massimo, sull'assoluzione penso anch'io che non ci siano questioni di efficacia diversa: i peccati o sono rimessi o restano non rimessi, è una questione bianca o nera.<br /><br />Semmai c'è l'aspetto della sincerità del peccatore: se omette volontariamente di denunciare certe cose per fare il furbo, un bravo prete senza doni particolari può non comprenderlo e dare l'assoluzione, che quindi non sarebbe valida; però questa non è colpa del prete, quanto del peccatore (non mi ricordo in quale mariofania - Fatima? - la Madonna parlò di anime dannate a causa di "cattive confessioni"). <br /><br />Certo, a un Padre Pio non gliela si faceva, perché aveva il dono del discernimento dei cuori: chi provava a fare il furbo veniva fatto sloggiare dal confessionale e non aveva modo di illudersi. Ecco, su queste capacità certamente si può dire che un prete dotato di grazia e più doni può essere rilevante, il tutto però non ha a che fare con l'efficacia del sacramento, che rimane invariato, quanto con la capacità di preparare adeguatamente il fedele a riceverlo.<br /><br />Stesso discorso si potrebbe fare per la pena residua, che si può pagare con gli atti di riparazione, nei confronti dei quali un prete può dare direzioni più o meno efficaci.fabrizio giudicihttps://www.blogger.com/profile/10159902972550049709noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-79403051538188578192018-11-26T18:32:34.212+01:002018-11-26T18:32:34.212+01:00Per Massimo
non si può negare che una confessione ...Per Massimo<br /><i>non si può negare che una confessione o comunione ricevuta da P.Pio potesse risultare piu' efficace, di quella somministrata da un suo confratello. Di questi tempi mi pare opportuno riflettere, come molti stanno facendo, anche su tali argomenti perché l'attenersi e riferirsi alla dimensione giuridica più non giova alla protezione della fede personale del credente, come anche del depositum fidei </i><br /><br />Non sono d'accordo sulla maggiore efficacia dell'assoluzione data da Padre Pio rispetto a quella di un sacerdote qualunque.<br />L'effetto del sacramento viene direttamente dal Signore e questo è un dato ontologico non sentimentale. <br />Piuttosto da parte di un santo arriva anche al fedele la potenza della sua intercessione e l'influsso della sua testimonianza.<br />Ma cìò non deriva dal sacramento...micnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-76170920489632679562018-11-26T18:29:26.907+01:002018-11-26T18:29:26.907+01:00@ Fabrizio Giudici: In effetti non è facile per nu...@ Fabrizio Giudici: In effetti non è facile per nulla orientarsi. Questo genere di considerazioni per la prima volta me le ha riportate il mio direttore spirituale, Ci sto riflettendo pur non essendo pervenuto ancora a piena chiarezza. Semplificando direi che il sacerdote possa influire sulla disposizione del ricevente a causa della propria posizione prominente e del suo ruolo di mediatore. Mediazione quindi che non si pone solo sul piano ministeriale, ma può influire, per lo stato di grazia del sacerdote, sulla dimensione emotiva e psichica del ricevente, favorendo o ostacolando la sua capacità/disponibilità. Per questo non bisogna confondere l'efficacia "in se" con l'efficacia "per". Dovrebbe essere ovvio che la grazia ottenuta da un fedele partecipante una Messa celebrata da P. Pio sia diversa da quella di una Messa celebrata da un McCarrick. Inoltre credo che anche sul piano spirituale la natura corrotta e sottomessa al Nemico possa avere potenti ripercussioni nella trasmissione o amplificazione della tentazione verso il fedele. MassimoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-47674752253113758982018-11-26T16:54:37.058+01:002018-11-26T16:54:37.058+01:00@Massimo
Io non sono in grado di rispondere; ad in...@Massimo<br />Io non sono in grado di rispondere; ad intuito penso che la cosa abbia senso: dopotutto da un lato Dio sparge la sua Grazia, dall'altra noi dobbiamo almeno metterci nella situazione di volerla e poterla ricevere. In un altro thread c'è un commento attribuito ad un santo che va nella stessa direzione. Attendo altri commenti per apprendere bene questo punto.<br />fabrizio giudicihttps://www.blogger.com/profile/10159902972550049709noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-78162441594257015332018-11-26T16:00:52.524+01:002018-11-26T16:00:52.524+01:00@ Mic e Giudici: Nonostante sia andato probabilmen...@ Mic e Giudici: Nonostante sia andato probabilmente perduto un mio commento il cui concetto di fondo l'ho parzialmente ravvisato nel commento di F.Giudici, allego in merito una citazione riportata da un commentatore di Stilum Curiae:<br />...secondo il Bartmann (Teologia dogmatica, VI ed. 1958, p. 1367), “la Messa, in quanto sacrificio di lode e di ringraziamento, produce i suoi effetti di per se stessa, per il solo fatto di essere celebrata (ex opere operato).<br />In quanto sacrificio propiziatorio ed impetratorio la Messa non produce i suoi effetti “ex opere operato”, ma come una preghiera (per modum impetrationis) […] (e in questo senso) il suo effetto non è infallibile. Anche le disposizioni soggettive di coloro che offrono, e più ancora di coloro per i quali si offre il sacrificio, hanno un’efficace influenza.”<br />Più sotto si dice poi che i frutti della Messa che i fedeli ricevono corrispondono alla loro partecipazione speciale, interna, al sacrificio.<br />Quindi per quanto riguarda l’effetto propiziatorio ed impetratorio (placare Dio e chiederGli grazie) e i frutti, conta anche la disposizione interiore del celebrante e dei fedeli. <br />Da questo si dovrebbe dedurre che, per quanto riguarda i primi due fini della Messa (lode e ringraziamento), non vi è differenza tra una Santa Messa celebrata da padre Pio e una celebrata da un sacerdote in stato di peccato mortale, proprio perchè agiscono ex opere operato.<br />Per quanto riguarda invece l’effetto propiziatorio e l’impretatorio, conta invece la disposizione del celebrante... <br />MassimoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-80914192955893534782018-11-26T15:58:03.207+01:002018-11-26T15:58:03.207+01:00Caro amico, in Italia molte cose si ritengono inop...Caro amico, in Italia molte cose si ritengono inopportune...i controlli antidroga a scuola, richiesti da insegnanti e dirigenti che conosco e negati "per paura che i ragazzi pescati con la droga si suicidino"(!); gli emissari della mafia nigeriana DAVANTI ALLE SCUOLE che cercano fra le ragazze nuove vittime da sfruttare ed adescare...sono nauseato. Se segnali qualcosa, ti trattano come un visionario,salvo poi lavarsi la coscienza (se ce l'hanno) facendo volare in cielo insulsi palloncini ogni volta che c'è una giovane vittima. Vergogna!!Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-15768084978514440712018-11-26T15:00:56.220+01:002018-11-26T15:00:56.220+01:00Un Sacramento è sempre valido quando viene celebra...<br />Un Sacramento è sempre valido quando viene celebrato secondo le intenzioni della Chiesa.<br /><br />Giusto. Ma quali sono le "intenzioni della Chiesa"? Ne esiste una definizione precisa? Le si dà per scontate? Posso immaginare che siano queste: agendo il sacerdote in persona Christi le sue intenzioni (paradigmatiche delle intenzioni della Chiesa) devono essere le stesse di Cristo: convertire le anime (con la predicazione e l'esempio) per condurle alla vita eterna. Ora, la Chiesa c.d. "conciliare" professa le intenzioni della Chiesa di sempre, dal momento che ha sostituito all'insegnamento della dottrina insegnata da Cristo per la salvezza, il dialogo interreligioso e interconfessionale per realizzare l'unità del genere umano? <br />Noi non possiamo entrare nelle coscienze ma che "intenzioni" dobbiamo presumere nel clero attuale, anche quello di retti costumi, tuttavia formato secondo il verbo conciliare e ad esso fedele?<br />In ogni caso, si vorrebbe una definizione chiara del concetto di "intenzioni della Chiesa", anche da parte dei c.d. "tradizionalisti". <br />All'epoca di san Pier Damiani, i Papi in persona incitavano i pàtari a non andare alle Messe celebrate dai preti corrotti, a contestarli anche in chiesa (anche se non dicevano che le loro Messe dovessero ritenersi invalide). <br />B.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-88466997214188895122018-11-26T10:50:39.102+01:002018-11-26T10:50:39.102+01:00L’Italia è l’unico tra i grandi Paesi tradizionalm...L’Italia è l’unico tra i grandi Paesi tradizionalmente cattolici in cui (sia lo Stato che la Chiesa Cattolica romana) hanno ritenuto opportuno NON ISTITUIRE una commissione nazionale che avesse il preciso incarico di indagare sul fenomeno allarmante della PEDOFILIA CLERICALE e "non". Forse perchè non si considera tale piaga purulenta un "efferato crimine"?<br />Secondo il Vaticano non esiste un "problema pedofilia" nel clero, ma è davvero così? <br />Dall'opera di Federico Tulli, autore di un vero e proprio libro-inchiesta «Chiesa e pedofilia, il caso italiano» pubblicato nel 2014 da L’Asino d’oro edizioni, con la prefazione di Maria Gabriella Gatti su “La pedofilia e il sacro” (che per primo fa luce con una documentata ricerca sui crimini di pedofilia clericale commessi dal 1860 fino ai nostri giorni) emerge che le storie di don Ruggero Conti a Roma, dei sordomuti del Provolo a Verona, don Bertagna, don Cantini a Firenze (solo per citare quelle più note e più rilevanti) non sono isolate ma la punta dell’iceberg in una Chiesa che con i suoi oltre 35.000 sacerdoti residenti, è la più “popolosa” al mondo.<br />Gli insabbiamenti e gli occultamenti di prove sono continui e sistematici da parte delle alte gerarchie vaticane (come dimostra il ben noto "caso Viganò").<br />In 15 anni (su oltre 150 sacerdoti inquisiti per tale crimine) nemmeno uno è stato segnalato dai suoi superiori. Questo fà ben comprendere l'omertosa "legge" che vige fra le mura vaticane (mura che avrebbero dovuto essere sinonimo di retta morale formata nella Parola di Dio).<br /><br />https://www.aldomariavalli.it/2018/08/26/caso-mccarrick-il-papa-sapeva-ecco-perche-deve-dimettersi/Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-52275910467175959132018-11-26T10:40:10.781+01:002018-11-26T10:40:10.781+01:00CCC 1128 è piuttosto chiaro e sull'efficacia d...CCC 1128 è piuttosto chiaro e sull'efficacia del sacramento in sé non ci sono problemi. Sennò staremmo freschi: dovremmo porci domande su ogni prete (e non solo in modo straordinario in questi tempi corrotti, ma sempre e comunque, perché singoli preti deviati sono sempre esistiti). E non potremmo darci risposte, perché non possiamo guardare in foro interno. L'"ex opere operato" è una specie di assicurazione che Cristo ci ha garantito.<br /><br />Il problema secondo me c'è in una diversa prospettiva: che il prete non è solo un "dispensatore di sacramenti", ma è anche un punto di riferimento; una guida spirituale. Se non è in Grazia di Dio, come ci consiglierà? Questo non ricade sotto il contesto dell'"ex opere operato". Se un adultero o un sodomita va a confessarsi, ma non ritiene che il suo comportamento contro il sesto comandamento sia un peccato e il prete lascia passare questo fatto e concede l'assoluzione, questa non sarà valida; non perché il prete è indegno, ma perché il fedele non si è pentito (e il prete non l'ha messo in avviso, rifiutandosi di assolverlo).fabrizio giudicihttps://www.blogger.com/profile/10159902972550049709noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-40125685378140493512018-11-26T10:38:55.160+01:002018-11-26T10:38:55.160+01:00«Sì, sì: una sola Messa basterebbe per ottenere la...«Sì, sì: una sola Messa basterebbe per ottenere la conversione di tutti i Turchi, di tutti gli eretici, di tutti gli scismatici, in somma di tutti gl'infedeli, ed anche di tutti i mali cristiani, chiudendo le porte dell’Inferno a tutti i peccatori, e vuotando il Purgatorio di tutte le anime purganti. Noi miseri con la nostra tiepidezza, poca e divozione e scandalose immondizie, che commettiamo in ascoltare la Messa, oh quanto restringiamo i termini della sua gran sfera, e rendiamo inefficace il suo gran valore!».<br />San Leonardo da Porto MaurizioCatholicus.2noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-79467119356124311592018-11-26T09:48:53.990+01:002018-11-26T09:48:53.990+01:00La moralità del celebrante, come il "muro&quo...La moralità del celebrante, come il "muro" di cui parla anonimo 01,04, se non può incidere direttamente sull'efficacia del Sacramento, può farlo indirettamente verso la disposizione del ricevente. Per l'opposto non si può negare che una confessione o comunione ricevuta da P.Pio potesse risultare piu' efficace, di quella somministrata da un suo confratello. Di questi tempi mi pare opportuno riflettere, come molti stanno facendo, anche su tali argomenti perché l'attenersi e riferirsi alla dimensione giuridica più non giova alla protezione della fede personale del credente, come anche del depositum fidei della Chiesa tutta.MassimoAnonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-36895435045028337902018-11-26T08:53:49.336+01:002018-11-26T08:53:49.336+01:00Ho cercato il CCC:
«1128 È questo il significato ...Ho cercato il CCC:<br /><br />«1128 È questo il significato dell'affermazione della Chiesa[2]: i sacramenti agiscono ex opere operato (lett. «per il fatto stesso che l'azione viene compiuta»), cioè in virtù dell'opera salvifica di Cristo, compiuta una volta per tutte. Ne consegue che «il sacramento non è realizzato dalla giustizia dell'uomo che lo conferisce o lo riceve, ma dalla potenza di Dio»[3]. Quando un sacramento viene celebrato in conformità all'intenzione della Chiesa, la potenza di Cristo e del suo Spirito agisce in esso e per mezzo di esso, indipendentemente dalla santità personale del ministro. Tuttavia i frutti dei sacramenti dipendono anche dalle disposizioni di colui che li riceve.»micnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-74248033156878983142018-11-26T08:49:20.856+01:002018-11-26T08:49:20.856+01:00Questa distinzione tra validità ed efficacia mi pa...Questa distinzione tra validità ed efficacia mi pare abbia ragion d'essere solo nei confronti delle disposizioni di chi riceve il sacramento. <br />Se invece il sacerdote indegno agisce sevondo l'intenzione della Chiesa c'è anche l'efficacia. <i>Ex opere operato</i> infatti non si oppone all'<i>ex opere operantis</i> protestante?micnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-55210235041940111552018-11-26T01:04:25.569+01:002018-11-26T01:04:25.569+01:00Il vecchio commento sulla validità dei sacramenti ...Il vecchio commento sulla validità dei sacramenti dipendente dalla dignità e dalla moralità del sacerdote ha qualcosa di vero che non dev'essere dimenticato. Come ogni errore anche questo ha un elemento di verità che mostrerò.<br />La validità del sacramento non è intaccatta dalla moralità di chi celebra (e di chi riceve, si deve pur dire!) perché lo sarebbe se venisse meno la fede della Chiesa.<br />Ma quello che viene intaccato è l'efficacia del sacramento, il che è chiaro nel ricevente indegno il quale, ricevendo il corpo di Cristo, riceve la sua condanna.<br />La cosa riguarda pure il sacerdote che, se è indegno, fa in qualche modo da "muro" alla luce di grazia del sacramento valido.<br />E non è un "muro", ad esempio, la liturgia ridotta ad uno spettacolo? Lo stesso si deve dire del sacerdote indegno il quale abbatte questo muro solo con la sua umiltà.<br />Certo, peccatori siamo tutti sacerdoti compresi ma se viene meno l'umiltà si gettano le chiavi per il Regno, non si entra e non si fa entrare. Il fatto di "non entrare e non far entrare", non è, forse, un muro, nonostante la validità del sacramento?<br />Quindi un conto è la validità, un altro l'efficiacia ed entrambe devono essere ottemperate se si vuol entrare nel Regno.Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-71074441882639220602018-11-25T21:41:59.268+01:002018-11-25T21:41:59.268+01:00Pilato e la verità
Pilato aveva perfettamente cap...<br />Pilato e la verità<br /><br />Pilato aveva perfettamente capito qual'era la verità a proposito di Gesù. Tant'è vero che, dopo aver detto a Gesù "Che cos'è la verità?" (visto che Gesù aveva appena detto: Chiunque è dalla verità ascolta la mia voce"), uscì fuori e disse ai Sinedristi: "Ego nullam invenio in eo causam", non trovo alcun motivo in costui [per condannarlo] ossia è innocente. (Gv 18, 37 ss.). Il cap. 19 di Giovanni ci fa vedere che Pilato cercò di salvare Gesù proprio perché lo riteneva innocente: "Da quel momento Pilato cercava di liberarlo ma i Giudei gridavano dicendo - Se lo liberi non sei amico di Cesare, chi infatti si fa re, va contro Cesare!". <br /><br />Alla fine Pilato sedette sulla sedia del giudice davanti al Pretorio nel luogo chiamato litostrato, trovato in questi anni dagli archeologi israeliani, e lasciò scegliere ai Giudei tra Barabba e Gesù, forzandoli però all'apostasia: "Dovrò crocifiggere il vostro re?". Risposero i grandi Sacerdoti: "Noi non abbiamo altro re che Cesare". Allora finalmente lo diede nelle loro mani.."(Gv 19, passim). <br />Pilato avrebbe dovuto mandar libero Gesù e avere il coraggio di affrontare l'ira dei maggiorenti ebrei, che a Roma avevano appoggi nella potente comunità israelitica della capitale. E non se la sentì. Però fece in modo da far pagare ai Sinedristi un prezzo assai elevato: la pubblica apostasia, perché tale era la falsa dichiarazione, per loro, che il loro unico re era Cesare! Una dichiarazione che credo meritasse la pena capitale, secondo la loro legge.<br />Dal punto di vista del disegno salvifico del Padre: Pilato doveva cedere, altrimenti il Cristo non sarebbe morto sulla Croce e non avrebbe compiuto la missione assegnatagli dal Padre. E l'ira di Dio nei nostri confronti non si sarebbe placata. E i Sinedristi dovevano apostatare e macchiarsi di deicidio, visto che furono loro a scegliere la vittima. Il dramma non era stato già scritto? Fata nolentem trahunt, dicevano i pagani. <br />Eppure, nessuno dei protagonisti agì costretto in maniera irresistibile, la loro libertà di opporsi al fato incalzante era rimasta intatta. Ma opporsi, non significava dover poi affrontare nemici implacabili, folle inferocite, rischiare la carriera, la vita? Di sicuro, ma la libertà di agire in questo modo eroico non era venuta meno, Dio non ce l'aveva tolta. Se diciamo che ce l'aveva tolta, allora il libero arbitrio? <br />B. Anonymousnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-5570132738557818436.post-44312236755276536542018-11-25T21:14:26.112+01:002018-11-25T21:14:26.112+01:00Mirabile!
Resto affascinato e meditabondo per i su...Mirabile!<br />Resto affascinato e meditabondo per i suoi commenti "ispirati" ad gloriam Dei!<br />Come fare a contattarla?Anonymousnoreply@blogger.com