Pagine fisse in evidenza

giovedì 10 gennaio 2013

Mobilitazione in Francia, e solidarietà trasversali per la difesa della verità naturale e soprannaturale.

Aggiornamento: La manifestazione a Parigi in difesa della famiglia e del matrimonio tra un uomo e una donna si è conclusa ed è stata imponente: secondo gli organizzatori i partecipanti sono stati 800.000; 300.000 invece per la polizia. Sono scese in piazza le più varie componenti della società francese del mondo laico, politico e religioso, contro il progetto di legge che vuole introdurre nel Paese le nozze gay con diritto all’adozione, il cosiddetto “matrimonio per tutti”. Una decisione che produrrebbe o produrrà “un cambiamento di civiltà”, un'autentica rivoluzione antropologica dalle conseguenze da brivido, neppur tutte a prima vista intuibili, sia a livello sociale che metafisico.

Lo scorso mese di novembre, in Francia C'è stata una grande manifestazione contro la legge sui cosiddetti matrimoni omosessuali e sulla libertà di adozione da parte di persone dello stesso sesso, che ha visto radunarsi in piazza molte persone ragionevoli, tra cui atei, ebrei, omosessuali, femministe. Insieme ai cattolici (il buon senso può già accomunare molte buone volontà in idee ed azioni).
Per domenica 13 è prevista un'altra manifestazione. È pensabile che molte persone, oltralpe, risponderanno all’appello.

Manifestazione a Roma
Comunque, a Roma, domenica 13 gennaio dalle 15 alle 16,30 in piazza Farnese, alcuni di noi daranno il loro sostegno fraterno alla manifestazione e ai suoi intenti, per riaffermare la verità naturale che per procreare servono un uomo e una donna. E qui entra in campo anche il Gran Rabbino di Francia, citato dal Papa nel suo discorso di fine anno alla Curia, [ci voleva un sostegno così illustre alla sua autorevolezza...]. Questo dato  è ricordato anche da Sandro Magister, di cui riporto uno stralcio significativo. Del resto, in Francia, dove peraltro colpisce questo movimento trasversale, la Chiesa per questo scottante problema si sta affiancando ad ebrei e musulmani, perché i protestanti ci vanno più in punta di piedi. 
« ROMA, 10 gennaio 2013 – Ogni volta che Benedetto XVI parla contro i matrimoni tra omosessuali, puntualmente viene subissato di critiche. Ma l'ultima volta che l'ha fatto, nell'annuale discorso prenatalizio alla curia, non è stato così. Tutti zitti.
A fare da scudo al papa c'era il gran rabbino di Francia Gilles Bernheim, da lui citato a sostegno delle proprie tesi. E tra gli opinionisti avversi nessuno s'è sentito in animo di prendere a bersaglio anche un luminare dell'ebraismo europeo, oltre al capo della Chiesa cattolica.
In effetti, il caso francese sta facendo scuola al di là dei suoi confini, nella battaglia pro e contro quelli che la Chiesa definisce "principi non negoziabili" e di cui è un cardine il matrimonio tra uomo e donna.
Contro la volontà della presidenza Hollande di dare valore di legge ai matrimoni tra omosessuali hanno reagito vivacemente non solo la Chiesa cattolica, guidata dall'arcivescovo di Parigi, ma anche autorevoli esponenti delle altre religioni e del mondo laico, tra cui la filosofa femminista Sylviane Agacinski, moglie dell'ex premier socialista (e protestante) Lionel Jospin, e, appunto, il gran rabbino Bernheim, con un documento di 25 pagine nel quale rovescia ad uno ad uno gli argomenti a sostegno dei matrimoni omosessuali e delle adozioni da parte di coppie dello stesso sesso.
Nel citare il manifesto di Bernheim, Benedetto XVI l'ha definito "accuratamente documentato e profondamente toccante". E con ciò l'ha estratto dal suo contesto francese e l'ha offerto all'attenzione di tutto il mondo.
In Italia, l'invito del papa è stato accolto prontamente dall'intellettuale non credente Ernesto Galli della Loggia ...» et alii, di diverse estrazioni.
Mi chiedo, perché non organizzare anche momenti di adorazione e celebrazioni eucaristiche?

13 commenti:

  1. RISPOSTA A: SCOMUNICHE PRIVATE E PUBBLICHE ERESIE DEL 7 genn. 2013-.
    Un grazie di cuore ai gestori del blogger per il mio commento mai pubblicato. In fondo ho solo fatto la storiografia della politica italiana degli ultimi 30 anni, e quali danni irreversibili ha prodotto a 60 milioni di italiani (non la politica, ma i politici) e questo l'ho tradotto sulla rivoluzione della dottrina cattolica prodotta dai cambiamenti dal Vat.II in poi con tutte le sue riforme. Vorrei solo sapere se almeno voi avete occhi per vedere? Vi ricordo un pezzo del Vangelo: Quando Gesu' entro' nel Tempio di Gerusalemme e vedendo come l'avevano ridotto i venditori, cambiavalute e tutti i peggiori che vi si trovavano dentro, e Gesu' vedendo quelle cose, prese funi ed altro e si mise a rovesciare tutto cio' che era li dentro. Ma non basta, perche' si mise ad urlare che quella era la Casa delPadre Suo e non un covo di ladroni, e pertanto ha cacciato tutti fuori dicendo che quella era la Casa di preghiera e non un covo di ladri. - Forse ricordandovi queste cose vi ha dato fastidio. Ma cosa cambia oggi dopo 50 anni dalle rivoluzioni conciliari, da quello che ha fatto Gesu' nel tempio? Come e' ridotta oggi la dottrina che ci ha lasciato il Signore? Le Chiese, il sacerdozio, la trasmissione della Fede e la Rivelazione con le Scritture?
    Io mi tengo la mia Tradizione della Chiesa e non ho nessuna intenzione di tradirla, vuol dire che se sono uno che da' fastidio ai rinnovamenti, potete mettere un commento di non scrivere piu' ed io mi comportero' di conseguenza. Comunque restero' fedele e non tradiro' mai la mia coscenza. A me non piace chi vuol cambiare, anche di sotterfugio, le Leggi Divine.

    RispondiElimina
  2. Bernardino,
    non ricordo il tuo commento.
    A volte capita che qualcuno finisca nello spam e non sempre me ne accorgo in tempo per recuperare.

    RispondiElimina
  3. Mic,

    Il IBP ha publiccato un testo importante, guarda:

    http://disputationes-theologicae.blogspot.it/2013/01/piu-che-la-pontificia-commissione_9.html

    RispondiElimina
  4. Caro Gedersom.
    ti ringrazio per la tempestiva segnalazione :)

    Ho letto e preferisco che tutte le Disputationes del caso se le giostrino tra di loro...

    Questo stile non mi piace e non voglio entrarci.

    RispondiElimina
  5. Mic,

    Me scusa, ho fatto una lettura veloce e te ho invitato. Lei ha ragione, lo stile non è molto piacevole :(

    Un saluto dal Brasile

    RispondiElimina
  6. Caro Gederson, in effetti non è un testo importante, è solo un nuovo episodio delle deprecabili beghe interne all`IBP.

    RispondiElimina
  7. Qualunque cosa succeda il 13 gennaio, e anche se la manifestazione contro quello che il governo socialista subdolamente chiama" mariage pour tous"e cioè "matrimonio per tutti"sarà un grande successo, la legge passerà perchè i Francesi hanno dato la maggioranza assoluta al partito socialista che non ha nemmeno bisogno di alleanze per imporre la sua volontà.
    Hollande ha detto che non si lascerà influenzare dalle voci della strada, e da che cosa si lascia influenzare se non dalle voci di una minoranza organizzata e agressiva?
    Le scuole cattoliche si sono viste rimproverare dal governo di parlare di quel problema, ma la portaparola del governo va nelle scuole per pubblicizzare il "matrimonio per tutti", scuole nelle quali è già da tempo presente la lobby omossesuale, pardon, siamo precisi, della lobby, LGBT(lesbiche gay bi e trans)...
    I Francesi hanno voluto Hollande, sapevano che con lui quella schifezza sarebbe passata e rapidamente, raccoglieranno il frutto del loro voto.
    Molti hanno votato non per Hollande ma contro Sarkozy, la destra si è divisa, molti sono i cattolici ad aver votato socialista.
    Oggi è troppo tardi per manifestare, cioè è bene che il governo veda e sappia che più del 50% dei Francesi è contro quel "matrimonio per tutti" e sopratutto contro l`adozione da parte di "coppie" omosessuali, ma i numeri non cambieranno nulla, era prima che bisognava riflettere, il governo farà quel che ha deciso.
    I Francesi dovevano pensarci al momento di mettere il loro bollettino nell`urna!
    Era prevedibile che nell`impossiblità di ottenere risultati nel campo economico il governo si sarebbe attaccato in priorità a quel progetto che vedrà anche la modifica della Costituzione, in cui le parole "madre" e "padre" spariranno!

    RispondiElimina
  8. Perché non organizzare anche momenti di adorazione e celebrazioni eucaristiche?

    RispondiElimina
  9. già nel 2003, il card. Ratzinger in una nota circostanziata: CONSIDERAZIONI CIRCA I PROGETTI DI RICONOSCIMENTO LEGALE DELLE UNIONI TRA PERSONE OMOSESSUALI prefigurava il linguaggio del gran rabbino...

    Cito una frase:
    "A coloro che a partire da questa tolleranza vogliono procedere alla legittimazione di specifici diritti per le persone omosessuali conviventi, bisogna ricordare che la tolleranza del male è qualcosa di molto diverso dall'approvazione o dalla legalizzazione del male."

    RispondiElimina
  10. «La manif pour tous» ha sviluppato contatti in una decina di città europee, specialmente a Roma, Varsavia, Barcellona e Madrid. Essa ha avuto eco anche più lontano. Come a Gerusalemme, in cui i discorsi del gran rabbino di Francia sono stati ripresi ampiamente. ...
    A Libreville, nel Gabon, «molte famiglie si incontreranno in un luogo privato e faranno una foto di gruppo», precisa ancora Côme de Castelbajac. Senza dimenticare l'oltre-mare, con raggruppamenti a Nouméa e a Saint-Denis de la Réunion. A Fort-de-France, in Martinica, gli organizzatori si aspettano più di mille persone davanti alla cattedrale. Una «multitudine di piccole azioni, conclude il cooordinatore, che saranno ritrasmesse sugli schermi durante la manifestazione parigina».

    RispondiElimina
  11. Cara Luisa,

    Sono d'accordo con te, ho fatto una rapida e sbagliata lettura del testo. Veramente non è un testo importante, ma solo un nuovo episodio delle deprecabili beghe interne all`IBP.

    Un saluto sal Brasile

    RispondiElimina
  12. d'Escada a Montparnasse13 gennaio, 2013 23:59

    Ascoltato oggi a Parigi:
    "Hollande è ostinato ma noi siamo perseveranti"

    RispondiElimina
  13. "Ogni volta che Benedetto XVI parla contro i matrimoni tra omosessuali, puntualmente viene subissato di critiche. Ma l'ultima volta che l'ha fatto, nell'annuale discorso prenatalizio alla curia, non è stato così. Tutti zitti. A fare da scudo al papa c'era il gran rabbino di Francia Gilles Bernheim, da lui citato a sostegno delle proprie tesi. E tra gli opinionisti avversi nessuno s'è sentito in animo di prendere a bersaglio anche un luminare dell'ebraismo europeo, oltre al capo della Chiesa cattolica."

    Così la stampa laica non ha osato controbattere, ma si è anzi dimostrata zelante divulgatrice delle parole dell'Augusto Magistero... del Rabbino Capo di Francia, s'intende.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.