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domenica 18 gennaio 2015

Sri Lanka. Viaggio papale all'inferno

Riprendo il titolo dalla requisitoria di Roberto Dal Bosco su Effedieffe, che si diffonde sulle documentate efferatezze nazi-buddiste: il genocidio dei Tamil e le persecuzioni cruente e reiterate contro i cristiani, cui contrappone i fatti e detti del papa nel viaggio in quelle terre. «Niente incontro con i discendenti degli apostoli cingalesi (i vescovi dello Sri Lanka); sì invece alla visita fuori programma al tempio buddista».
Estraggo l'ultima parte perché il testo è disponibile solo per gli abbonati. Aggiungo ora anche l'incipit, perché icasticamente centrato.

La Chiesa in Sri Lanka perde un altro pezzo. E forse non ne rimane più niente: rimane la shunyata, il nulla a cui aspira il credo buddista. Perché è in questo Paese insanguinato e percorso da più di un secolo da efferate pulsioni anticristiane, che è andato a farsi un giro Bergoglio, parlando di grazia interreligiosa, mentre le dimenticanze di questa gita pontificale sono innumerevoli e delle più gravi essendo la persecuzione dei cattolici cingalesi da parte dei buddisti un fenomeno continuo e cruento. Parliamo dei martiri di quelle terre, esempi di cui la Chiesa avrebbe disperato bisogno, che mal si conciliano con la nuova religione.
Mi ha fatto sorridere il commento di un amico davanti alle foto di Bergoglio bardano oscenamente per farsi fotografare con i pagani dello Sri Lanka «Gesuiti, Euclidei, vestiti come bonzi per entrare a corte della dinastia dei Ming». Profetiche parole dell'adelphiano Battiato che dipinge letteralmente gli ultimi giorni dell'umanità privata del centro di gravità permanente. 
[...]
Matteo Ricci, Giovanni Maria Leira, Francesco Saverio tutti costoro nelle loro opere mettono in guardia riguardo il volto oscuro della religione dei bonzi. Sarà forse per questa lontana eco cattolica, che il giornalista straniero si è sentito di chiedere al Santo Padre durante la conferenza stampa: «La sua visita al tempio buddista a Colombo è stata una grande sorpresa. Fino al ventesimo secolo i cristiani dicevano che il buddismo era una truffa e che era la religione del diavolo. Quale sarà il futuro dei rapporti con questa religione?».

Devo dire, ho apprezzato il coraggio di Christian Schmidt, il giornalista scelto dai germanofoni per porre la domanda. A mezzo secolo dal documento conciliare Lumen Gentium, ormai l'associazione tra budda e il diavolo - così naturale per i missionari che davano la vita per l'Evangelizzazione dell'Asia - neppure la contavo più come ammissibile. Chiedere al papa della sua improvvisa visita al tempio buddista (in Tailandia lo aveva già fatto Giovanni Paolo II, con la differenza che in Tailandia non ci sono persecuzione anticattoliche...) era, insomma, qualcosa di fondamentale, molto di più dei discorsi sulla libertà di espressioni sfociati nel capolavoro del papa-boxeur, un qualcosa che ha irritato - primo caso - il laicismo massonico finora perdutamente innamorato di lui.

Eppure, com'è noto, la risposta è stata mille volte più distruttiva del previsto.
Papa Francesco:
«Com’è stata la visita, perché sono andato? Il capo di questo tempio buddista è riuscito a farsi invitare dal governo per andare all’aeroporto e lì – è molto amico del cardinal Ranjith – lì mi ha salutato e ha chiesto di visitare il tempio – anche a Ranjith ha detto di portarmi lì. Poi ne ho parlato col cardinale, ma non c’era tempo, perché quando sono arrivato ho dovuto sospendere l’incontro con i vescovi, perché non stavo bene di salute, ero stanco – quei 29 km di saluti alla gente mi hanno lasciato come uno straccio – e quindi non c’era tempo. E ieri, tornando da Madhu, c’era la possibilità; ha telefonato e siamo andati. In quel tempio ci sono reliquie dei discepoli di Budda, di due. Per loro sono molto importanti. Queste reliquie erano in Inghilterra e loro sono riusciti a farsele ridare: bene. E così lui è venuto a trovarmi in aeroporto e io sono andato a trovarlo a casa sua. Primo.
Secondo. Ieri, a Madhu, ho visto una cosa che mai avrei pensato: non erano tutti cattolici, neppure la maggioranza! C’erano buddisti, islamici, induisti, e tutti vanno lì a pregare; vanno e dicono che ricevono grazie! C’è nel popolo – e il popolo mai sbaglia – c’è lì il senso del popolo, c’è qualcosa che li unisce. E se loro sono così tanto naturalmente uniti da andare insieme a pregare in un tempio – che è cristiano ma non è solo cristiano, perché tutti lo vogliono – perché io non dovrei andare al tempio buddista a salutarli? Questa testimonianza di ieri a Madhu è molto importante. Ci fa capire il senso della interreligiosità che si vive nello Sri Lanka: c’è rispetto fra loro. Ci sono gruppetti fondamentalisti, ma non sono col popolo: sono élite ideologiche, ma non sono col popolo.
Poi, l’idea che andassero all’inferno. Ma anche i protestanti... Quando ero bambino - in quel tempo, 70 anni fa - tutti i protestanti andavano all’inferno, tutti. Così ci dicevano. E ricordo la prima esperienza che ho avuto di ecumenismo. L’ho raccontata l’altro giorno ai dirigenti dell’Esercito della Salvezza. Io avevo quattro o cinque anni – ma lo ricordo, lo vedo ancora – e andavo per la strada con mia nonna, mi teneva per mano. Sull’altro marciapiede venivano due donne dell’Esercito della Salvezza con quel cappello che portavano prima, col fiocco, una cosa del genere, adesso non lo indossano più. Io ho chiesto a mia nonna: "Dimmi nonna, quelle sono suore?". E lei m’ha detto questo: "No, sono protestanti, ma sono buone". La prima volta che io ho sentito parlare bene di una persona di altra religione, di un protestante. In quel tempo, nella catechesi, ci dicevano che tutti andavano all’inferno. Ma credo che la Chiesa sia cresciuta tanto nella coscienza del rispetto - come ho detto loro nell’Incontro interreligioso, a Colombo -, nei valori. Quando leggiamo quello che ci dice il Concilio Vaticano II sui valori nelle altre religioni – il rispetto – è cresciuta tanto la Chiesa in questo. E sì, ci sono tempi oscuri nella storia della Chiesa, dobbiamo dirlo, senza vergogna, perché anche noi siamo in una strada di conversione continua: dal peccato alla grazia sempre. E questa interreligiosità come fratelli, rispettandosi sempre, è una grazia. Non so se c’era qualcosa di più che ho dimenticato…».
Non ho davvero nulla da aggiungere a questa fantasia cripto-sincretista. Non si tratta più del buddismo. È qui ridefinito l'inferno. È da oggi stabilito che extra ecclesia nulla salus era una barzelletta buona per i bambini del secolo scorso. È ridicolizzata la Chiesa cattolica. È sancito -ma ce n'era bisogno?- il pensiero per cui prima del concilio la Chiesa era immersa nell'oscurità.

Qui mi fermo. Lascio ad altri il compito teologico di spiegarci se, durante la recita del Santo Rosario, dobbiamo ancora dire un Pater, Ave, Gloria per le intenzioni del Santo Padre.

No, io volevo solo parlare dell'inferno dello Sri Lanka. Sul panorama ora emerge per me un altro inferno: quello della Terra senza più la Chiesa. Un inferno terrestre dove finiremo tutti: cattolici, buddisti, protestanti.

Un inferno di cui i massacri e le persecuzioni dello Sri Lanka - giustamente ignorate da Bergoglio - sono la puntuale anticipazione.

19 commenti:

  1. L’unità è possibile solo nella Verità, non è l’unità che fa la Verità ma è la Verità che fa l’unità: non può esistere alcuna unità reale fondata solo su un concetto di obbedienza distorto!

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  2. Esorcismo lungo di Leone XIII. Cara Mic ti invito ad andare sul sito di Baronio e guardare la foto. E' forse un po' presto ma credo che ormai ci siamo..... il dado è tratto finalmente. Tremano un po' le gambe, ma con un forte respiro finalmente si comincia. Sancte Michael Archangele ...

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  3. . Lascio ad altri il compito teologico di spiegarci se, durante la recita del Santo Rosario, dobbiamo ancora dire un Pater, Ave, Gloria per le intenzioni del *Santo Padre*.
    ATTENZIONE!
    E' improprio dire "Le intenzioni del *Santo Padre*".
    Sono le intenzioni FISSATE PER SEMPRE, dei SOMMI PONTEFICI. Ovvero: Esaltazione della Madre Chiesa; concordia del governanti Cristiani ed estirpazione dell'eresia. Se poi ......, tutto sarebbe più chiaro.

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  4. mazzarino

    nella foto postata sul sito di Baronio il cardinale e il papa stanno semplicemente dicendo " i love you" con il linguaggio dei segni usato dai sordomuti.

    http://guide.notizie.it/come-dire-i-love-you-nel-linguaggio-dei-segni/

    Angelo


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  5. "E il popolo mai sbaglia". Cf. Matteo 27, 22-23.

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  6. Per commentare a ragion veduta, bisognerebbe chiedere ad un filippino il significato del gesto, del segno. Per simboleggiare le corna (del diavolo) noi pieghiamo il pollice sopra medio ed anulare! Nella foto il pollice è invece aperto. Palese l'entusiamo nel sorriso radioso del cardinale, meno partecipe quello di P. F.
    Io comunque continuo a pregare, anche il mio angelo custode.

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  7. Mazzarino,
    quella ricordata da Angelo è la ragione per cui mi ero astenuta ieri dal pubblicare quella foto, che forse riprende una delle poche cose non stigmatizzabili.
    Più grave, invece, la davvero deprecabile incuria, troppo disinvolta, per non dire altro, durante la liturgia.
    Ed è per questo che ho pubblicato poco fa. Ricordando anche chi è e come la pensa il card. Tagle...

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  8. la foto postata sul sito di Baronio il cardinale e il papa stanno semplicemente dicendo " i love you" con il linguaggio dei segni usato dai sordomuti.

    http://guide.notizie.it/come-dire-i-love-you-nel-linguaggio-dei-segni/

    Angelo
    Linguaggio che è stato riformato profondamente, CON L'AGGIUNTA di tale modo per dire " i love you" da una seguace della TEOSOFIA. Ed il cerchio si chiude.

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  9. "E il popolo mai sbaglia". Cf. Matteo 27, 22-23.

    Giustamente Luis ci ricorda il popolo che scelse Barabba!

    E anche questo è un altro mantra.
    Riporto questo interessante commento da una vecchia discussione:

    ""Se la cronaca riportata è fedele ai fatti il papa cita male il Concilio il quale afferma si che il Popolo di Dio non sbaglia nel credere ma specifica che questo "popolo" non è senza la gerarchia ma comprensivo della gerarchia ! Solo se c'è questa unanimità c'è infallibilità. Ma Lasciamo parlare il testo della Lumen Gentium :
    la totalità dei fedeli, avendo l'unzione che viene dal Santo, (cfr. 1 Gv 2,20 e 27), non può sbagliarsi nel credere, e manifesta questa sua proprietà mediante il senso soprannaturale della fede di tutto il popolo, quando « dai vescovi fino agli ultimi fedeli laici » [22] mostra l'universale suo consenso in cose di fede e di morale. E invero, per quel senso della fede, che è suscitato e sorretto dallo Spirito di verità, e sotto la guida del sacro magistero, il quale permette, se gli si obbedisce fedelmente, di ricevere non più una parola umana, ma veramente la parola di Dio (cfr. 1 Ts 2,13), il popolo di Dio aderisce indefettibilmente alla fede trasmessa ai santi una volta per tutte (cfr. Gdc 3), con retto giudizio penetra in essa più a fondo e più pienamente l'applica nella vita.

    ...mi sembra un'altra cosa ...don Giuseppe""

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  10. Mic, in tempi come i nostri, con le masse lobotomizzate dai mainstream media, parlare così dell'opinione popolare in genere è irresponsabile, per dire il minimo.

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  11. Capisco Mic. E' la prudenza la virtù dei forti. Quelle però sono le corna dell'amore hippy, quelle che negli anni sessanta venivano ostentate nelle sacrestie e negli spazi parrocchiali lasciati in balia dei giovani "fumati" di quel periodo e dove ne succedevano di tutti i colori. Poi i sacerdoti furono costretti controvoglia ad imporre l'humanae vitae. Ed il clero, n gran parte anche lui già legittimamente "innamorato" dimezzò. E' il simbolo dell'amore libero rivendicato ed affermato contro quello cristiano. Altro che segnale per i sordomuti, è un segnale di battaglia per il sinodo chiaro ed evidente. BXVI e l'irresposabiltà cardinalizia hanno riprecipitato la Chiesa nell'inferno sessantottino. Con la differenza che il grifagno ma tormentato Montini non ebbe il coraggio di abollire il Papato. Questo invece, grazie alle attuali nullità cadinalizie, sbellicandosi dalle risate e alla presenza di corna di vario tipo (ricordate il palco distrutto dal temporale in Brasile?) si.

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  12. Più passa il tempo, e più siamo oltre lo stesso CVII. I cui documenti mi sembra ogni giorno di più che siano conosciuti dai suoi critici, ma non dai suoi sostenitori.
    Se questa gerarchia e' ancora cattolica...
    Tagle era gia' vergognoso con le sue lacrime al momento della Berretta, e salutando BXVI -ma come ha fatto a farlo cardinale ? Ora non lo si tiene piu'.
    Non più cardinali, ma miglior cardinali. Certo con un VdR cosi...
    E chiamavo pagliacci gli "Arcivescovi " di Canterbury, anglicani, o le loro " episcopesse"!!!!

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  13. ...Sono stati alcuni strani incontri con delle persone in fondo.A volte
    l'amore.E il Lama Tibetano che mi fatto quasi perdere coscienza per
    qualche minuto.E Madre Teresa e la Casa dei Morenti a Calcutta:Questi
    sono stati i momenti piu' immensi della mia vita.Quando senti quella cosa che
    d'un tratto ti fa vivere.

    Da giornalista ho incontrato tanti quaquaraqua'(Oriana F. denominava
    cicale di lusso).Gente inchiappettata che faceva la sua parte e
    che,propio perche'io ero giornalista,incontrandomi mi dava un pacchetto
    bell'e fatto e mi racontavano cavolate.Le uniche cose che ho imparato da
    alcun di loro erano nelle code dei discorsi che facevano mentre gia'
    stavo uscendo.
    Ma non ho mai incontrato nessun personaggio grande.Nessuno.Davvero, se
    devo ritornare sui miei passi, Madre Teresa mi ha colpito, Il Dalai Lama
    certammente, e alcuni anonimi personaggi sai come il Monaco della
    Mongolia a cui chiedo se ha paura di morire e Lui risponde"Paura"?Non
    vedo l'ora di morire.Questa vita noiosa.Voglio vedere cosa c'enella
    Prossima.Personaggi cosi., puliti,solitari.


    L 'Islam fondamentalista ha preso il posto del marxismo-lenismo.Prima, chi
    voleva combattere, per un mondo diverso o a loro modo,per un mondo
    migliore, contro il capitalismo occidentale, ricorreva al
    marxismo-lenismo.Allora il marxismo-lenismo e' stata l' arma del momento
    di molti movimenti nazionalistici e indipendentisti dell'Asia.
    Era l'arma ideologica che dava disciplina , che dava una struttura di
    riferimento.Quando questa arma e' scaduta ne e'nata una nuova.Se non
    capisci questo non capisci nulla, non capisci Al Quaeda. Terzani
    parlacon il figlio Folco.

    Tiziano Terzani-LA fine e' il mio inizio.

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  14. @Luís Luiz
    "E il popolo mai sbaglia". Cf. Matteo 27, 22-23.

    Per carità!
    d'accordo con te al 100%
    ----------

    C'era un'amica di mia zia, ultraottantenne, del "popolo", convinta di ricevere benefici andando dalla fattucchiera o comprando il sale da Wanna Marchi.
    Da quelle signore sperava di ottenere benefici per la vita presente. Ma ogni tanto andava in chiesa per ottenere benefici per vita di là.

    Quale Comunione tra Cristo e Beliar?

    Idem, non c'è nulla da rallegrarsi, come ha fatto il vdr, se masse di induisti, animisti, buddhisti E Cattolici vanno a pregare in un tempio buddhista a nonsisabenechi convinti di ricevere "Grazie".

    La Grazia deriva solo da YHWH, Dio d'Abramo, di Isacco, di Giacobbe, Signore degli eserciti, Creatore, Padre di Gesù Cristo; la Grazia ci è apparsa con Gesù Cristo, Unico Salvatore, Redentore, che ci ha ricomprati a prezzo del Suo Sangue e del Suo Sacrificio, Vero Dio e Vero Uomo, nella sua Incarnazione attraverso la Beata Vergine Maria, nella Passione, Morte e Resurrezione; ci conferma nello SS. chiamandoci a santità e a rinnovamento radicale di vita, con vocazione e consacrazione a Lui.

    Se pure ci chiama a Sè da varie vie in cui eravamo dispersi PRIMA,
    la via da percorrere con Lui è una sola, solo il Vangelo, la Via Stretta, Nessun altro Nome sotto il cielo.

    Questo era l'atteggiamento che si doveva avere, non certo accodarsi al mondo con il suo sincretismo, credenze, superstizioni o rallegrarsi che cattolici preghino gli idoli e le superstizioni.
    (p.s. chissà da chi hanno imparato? sia mai da alcuni papi recenti?)

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  15. Cara Josch senti qui cosa dice un papa abbastanza recente, solo alcuni punti.
    GIOVANNI PAOLO II E IL DIALOGO INTERRELIGIOSO


    Nell’ultimo decennio del pontificato viene accentuato il riconoscimento degli elementi positivi delle religioni, specialmente nelle esortazioni apostoliche post-sinodali Ecclesia in Africa (1995), Ecclesia in America (1999), Ecclesia in Asia (1999), Ecclesia in Oceania (2001). Nella Ecclesia in Asia si affronta il tema del pluralismo religioso: "L’Asia è anche la culla delle maggiori religioni del mondo, quali il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo, l’induismo. È luogo di nascita di molte altre tradizioni spirituali, quali il buddismo, il taoismo, il confucianesimo, lo zoroastrismo, il giainismo, il sikhismo e lo shintoismo, … La Chiesa ha il rispetto più profondo per queste tradizioni e cerca di intrecciare un dialogo sincero con i loro seguaci. I valori religiosi che esse insegnano attendono il loro adempimento in Gesù Cristo" (6).

    Nell’enciclica Fides et Ratio (1998), al n. 1 abbiamo il più dettagliato elenco nel magistero papale sulle religioni:Un semplice sguardo alla storia antica, d'altronde, mostra con chiarezza come in diverse parti della terra, segnate da culture differenti, sorgano nello stesso tempo le domande di fondo che caratterizzano il percorso dell'esistenza umana: chi sono? da dove vengo e dove vado? perché la presenza del male? cosa ci sarà dopo questa vita "Questi interrogativi sono presenti negli scritti sacri di Israele, ma compaiono anche nei Veda non meno che negli Avesta; li troviamo negli scritti di Confucio e di Lao Tze come pure nella predicazione di Tirthankara e di Budda". sono ancora essi ad affiorare nei poemi di Omero e nelle tragedie di Euripide e Sofocle come pure nei trattati filosofici di Platone ed Aristotele. Sono domande che hanno la loro comune scaturigine nella richiesta di senso che da sempre urge nel cuore dell'uomo: dalla risposta a tali domande, infatti, dipende l'orientamento da imprimere all'esistenza.


    Distinzione e cammino comune fra cristianesimo e altre religioni

    La dottrina di Giovanni Paolo II non manca di chiarire, secondo la tradizione, che il cristianesimo è la religione della vera comunione con Dio, e non è una religione che parla "in nome di Dio", "su" Dio, o "in vece sua". Il mistero dell’incarnazione indica il punto di distinzione fondamentale del cristianesimo dalle altre religioni, e chiarisce il tema della rivelazione. Ciò viene sottolineato anche nella Dominus Iesus 7, con la distinzione fra fede teologale (accoglienza della verità rivelata da Dio uno e trino), e credenza nelle altre religioni (esperienza religiosa ancora alla ricerca della verità assoluta e priva ancora di assenso a Dio che si rivela". Viene ribadita l’unica mediazione di Cristo per la salvezza, e la Chiesa come riferimento necessario, come sacramento universale della salvezza: tutti coloro che si salvano hanno una relazione reale con la Chiesa, anche se talvolta rimane misteriosa (Redemptoris Missio 10). Riguardo all’azione dello Spirito Santo si mette in evidenza la misteriosa presenza nell’uomo e la sua azione universale. Però essa non va disgiunta dall’incarnazione del Figlio e dall’opera di Cristo, secondo la autentica dottrina delle missioni divine
    Perciò chi adora Gesù Cristo adora anche Dio, e chi non adora Gesù Cristo non adora assolutamente Dio, come ha espresso Giovanni Paolo II nell’Enciclica “Redemptor hominis” laddove afferma che: “Gesù Cristo è il centro di tutta la storia e di tutto il cosmo”

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  16. Saro' maligna, ma credo che l' " interreligiosi ta" di Bergoglio non abbia niente a che fafre con i concetti espressi da GPII ( o Ratzinger-Woytila) citati prima, ma molto più semplicemente e banalmente, direi volgarmente nel senso di " vulgus", sia un modo per compiacere l' ospite, e piacergli. Come se uno di noi- a me e' capitato- viene inviato a cena il venerdì sera da un Ebreo, e si accorge di partecipare alla cena del loro Sabato. Il capofamiglia e padrone di casa inizia a pregare J ahve' e tu che fai ? Stai li' come un salame, o assumi un atteggaimento pio ?
    Ecco, lui e' li', in Ceylon, paese buddista, e fa il compiaciuto ed il piacione per non " offendere" i padroni di casa.
    Peggio e' non aver ribadito a dei cattolici (?) che Pietro risponde "si" a Gesu', e quindi al folla deve rispondere "si" a Gesu, non a lui, semplice, umile (!),
    mortale, seppur VdR.
    E' fondamentalmente un gaucho.
    Rr

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  17. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  18. Garabandal,
    pensavo proprio a lui e alle varie edizioni di Assisi....i passi che riporti almeno fanno ancora distinguo.

    Comunque per dirla con Jack Lemmon in "A qualcuno piace caldo",
    Sono un uomo!
    :-)

    di questi tempi sinodali kasperiani-fortiani e marxiani, sempre meglio precisare.

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  19. Allora scusami correggo,

    Caro Josch..

    E mi permetto cosi' inserire questo"passo"semplicemente meraviglioso


    20. La ragione, in questa prospettiva, viene valorizzata, ma non sopravvalutata. Quanto essa raggiunge, infatti, può essere vero, ma acquista pieno significato solamente se il suo contenuto viene posto in un orizzonte più ampio, quello della fede: « Dal Signore sono diretti i passi dell'uomo e come può l'uomo comprendere la propria via? » (Pro 20, 24). Per l'Antico Testamento, pertanto, la fede libera la ragione in quanto le permette di raggiungere coerentemente il suo oggetto di conoscenza e di collocarlo in quell'ordine supremo in cui tutto acquista senso. In una parola, l'uomo con la ragione raggiunge la verità, perché illuminato dalla fede scopre il senso profondo di ogni cosa e, in particolare, della propria esistenza. Giustamente, dunque, l'autore sacro pone l'inizio della vera conoscenza proprio nel timore di Dio: « Il timore del Signore è il principio della scienza » (Pro 1, 7; cfr Sir 1, 14).(Fides et Ratio)

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