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mercoledì 6 maggio 2015

Parla un sacerdote dei 'nostri'. «In periferia o nel cuore?»

Si insiste molto ultimamente, nei nuovi generi letterari del “magistero mediatico” (interviste, chiacchierate, discorsi a braccio…), su una certa idea di misericordia e su quelle che, con icastica concisione, sono state battezzate periferie esistenziali, le quali risultano destinatarie privilegiate di quella (quasi) universale misericordia che, dopo due millenni di predicazione cristiana, è stata scoperta soltanto l’altro ieri. Come mai nessuno ci avesse pensato prima né – a quanto pare – avesse mai fatto caso a quelle turbe di infelici costrette ai margini della storia dall’egoismo dei cattolici (non certo dei calvinisti che hanno inventato il capitalismo né dei massoni che lo hanno imposto a livello planetario)… resta un indecifrabile mistero; ma – come per tutti i misteri – bisogna crederci e basta, soprattutto se è parola del nuovo messia. Se un altro pretendesse la stessa acquiescenza stolida e cieca, sarebbe immediatamente denunciato come manipolatore di coscienze o bieco integralista; ma lui no, anzi…

Ad ogni modo, nell’intervento di oggi vorrei soffermarmi su una realtà che, nell’odierna Chiesa Cattolica, occupa un posto decisamente periferico e che, proprio per questo, dovrebbe godere di una predilezione speciale, da parte non solo del supremo Pastore, ma pure di quanti si dimenano a imitarlo pedissequi onde emergere dalla massa nella speranza di una promozione (ovviamente non per carrierismo o spirito mondano, ma per pura carità evangelica). Non mi sembra giusto chiamarci noi stessi con quel termine dalle risonanze estremistiche con cui siamo stati bollati senza appello, tradizionalisti… Le parole hanno un peso; chi accetta un nome finisce col diventare suo malgrado ciò che il nome esprime. Siamo semplicemente fedeli e sacerdoti che, per la salvezza del mondo e dell’anima propria, vogliono rimanere attaccati alla fede trasmessa e alle radici della vita di grazia – né più né meno. Le verità e i mezzi della salvezza eterna non li abbiamo certo inventati noi, ma li abbiamo ricevuti da Cristo e, pertanto, non possiamo fare altro che conservarli integri come ci sono stati consegnati, dato che dovremo renderne conto.

Stranamente, però, su questa singolare periferia della Chiesa, attualmente, non cade nemmeno una goccia di quella tanto sbandierata misericordia che è invece largamente concessa, nei fatti, a chi cambia sesso, pratica la sodomia, vive in adulterio permanente, eccetera eccetera. Paradossalmente, oggi un musulmano, in una parrocchia cattolica, trova un’accoglienza ben più calorosa di quella riservata a un cristiano fedele alla Tradizione… Quest’ultimo, tuttavia, non chiede se non di poter seguire la propria coscienza e di essere rispettato per questo; invece non riceve altro che insulti e porte sbattute in faccia, in un’epoca in cui, in certi Paesi europei, “cattolici” e protestanti si scambiano allegramente le chiese – quelle non ancora messe in vendita – e accolgono a braccia aperte i “fratelli” di fede islamica in quanto adorerebbero lo stesso Dio (forse quello sincretico che adorano loro, non certo noi). Che dire? Ci dev’essere una logica un po’ particolare dietro questi comportamenti, logica che sfugge, evidentemente, alla nostra limitatezza di vedute.

Bisogna essere più aperti, che diamine! È certamente colpa nostra se quella “misericordia” così arbitraria non ci tange… Guardo caso, anche il misericordioso e clemente Allah appare un tantino capriccioso nei confronti degli uomini. Ma insomma, perché non ci convertiamo tutti, una buona volta, allo spirito della “nuova pentecoste” per unirci con tutti i credenti? Forse perché di Pentecoste ce n’è già stata una e, dato che il buon Dio fa le cose come si deve, non ha bisogno di ripetersi – e, soprattutto, non si contraddice. Le promesse di Gesù sono perennemente valide ed efficaci; l’assistenza del Paraclito da Lui garantita alla Chiesa non è mai stata sospesa nemmeno un istante, da parte sua; sono semmai i cristiani che possono respingerla, come è successo in tutti i movimenti ereticali fino al protestantesimo, al modernismo e al… francescanismo.

Il rischio della mondanità spirituale fu denunciato già nel 1953 da uno dei teologi più amati nel nuovo corso: «Nessuno di noi è totalmente al sicuro da questo male. Un umanesimo sottile, avversario del Dio Vivente, e, segretamente, non meno nemico dell’uomo, può insinuarsi in noi attraverso mille vie tortuose. […] Il “peccato contro lo Spirito” è sempre possibile» (H. de Lubac, Meditazioni sulla Chiesa, 446-447). Sessant’anni dopo, le uniche modifiche da apportare a questo testo profetico riguardano l’aggettivo sottile che qualifica l’umanesimo, oggi divenuto palese e grossolano, e la possibilità – ormai ampiamente realizzata – che esso si insinui nei cattolici, fra i quali ha sostituito la fede e domina incontrastato sotto le sue apparenze.

Di fronte a tale esito, non possiamo più sentirci nemmeno periferia: pur rimanendo – come potrebbe essere diversamente? – dentro la Chiesa una, sancta, catholica et apostolica, noi usciamo con decisione da questo baraccone che ne ha conservato le strutture esterne, ma ha venduto l’anima al diavolo. Si tengano pure il loro surrogato di misericordia, non ne abbiamo assolutamente bisogno: non perché siamo farisei che si ritengono esenti dalla debolezza umana e non bisognosi del perdono divino, ma perché Dio ci ha fatto grazia e, perdonandoci tutti i peccati sinceramente e validamente confessati, ci ha donato una vita nuova, alla quale non rinunceremo neppure a costo del martirio.

Va bene uscire… ma per andare dove? Grazie alle vostre preghiere, la risposta che attendevo è arrivata, attraverso una lettrice, prima di quanto sperassi. Possiamo formare una parrocchia virtuale che, mediante gli strumenti informatici a nostra disposizione, metta in comunicazione le persone pronte a rispondere alla chiamata divina a formare il cuore del futuro Corpo mistico. Dato che senza sacerdozio non c’è Chiesa, si può approntare una lista di ministri affidabili operanti in Italia – e, se Dio vuole, anche all’estero – ai quali rivolgersi per la direzione spirituale e i Sacramenti a seconda della zona di residenza, facendo se necessario dei sacrifici per raggiungerli, come già fanno tanti. Per garantire il legame con la tradizione apostolica, ho pensato a un Pastore fedele che potrebbe prenderci sotto la sua protezione, dando ai sacerdoti che ne avessero bisogno la possibilità di esercitare legittimamente il ministero. Bisogna ora pregare, quindi, per l’incontro che, a Dio piacendo, avrò con lui tra qualche giorno. Forza e coraggio, il tempo stringe.

Il Signore ricostruisce Gerusalemme, raduna i dispersi d’Israele; risana i cuori affranti e fascia le loro ferite (Sal 147 [146], 2-3).
La scure di Elia

36 commenti:

  1. Mi hai letto nel cuore e nel pensiero, e come se qualcuno avesse trafugato alcuni miei appunti o ascoltato alcune mie confidenze.
    Sono d'accordo su quanto esposto soprattutto nella proposta pratica. Speriamo. io sono disponibile ad un contatto.
    Don Emanuele

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  2. Deo gratias!
    È di certo il 'nostro' don Emanuele.
    Atri don, coraggio, fatevi avanti e scrivete su romaperenne@gmail.com

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  3. Possibile che facciamo solo fuochi di paglia? 800 firme in poche ore e poi quasi più nulla? Chiesaepostconcilio con 3 milioni di ingressi, radiospada con 10.000, e questo è tutto?

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  4. Anch'io son d'accordo. Bene così! Andiamo avanti, con fede nella Mamma celeste. Sursum corda!

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  5. Scusi Nicola ma dove si firma per la parrocchia virtuale?

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  6. Grato a Don Emanuele e a Don Gigi, per la loro disponibilità ad una battaglia per la dottrina e la liturgia di sempre! Coraggio!

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  7. una nonna ha detto...
    Scusi Nicola ma dove si firma per la parrocchia virtuale?
    Cara Nonna,
    mi riferivo alla firme per la petizione contro la Bonino in Vaticano.

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  8. Possibile che facciamo solo fuochi di paglia? 800 firme in poche ore e poi quasi più nulla? Chiesaepostconcilio con 3 milioni di ingressi, radiospada con 10.000, e questo è tutto?

    Questo post non meritava neppure di esser pubblicato e non merita commenti. Anche perché, al di là della corretta e sacrosanta riaffermazione della nostra fede anche con strumenti come questo, ognuno con le proprie peculiarità, sarà il Signore, attraverso la nostra fedeltà, a mostrarci e guidarci ad ventura.

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  9. "....una lista di ministri affidabili ... ai quali rivolgersi per la direzione spirituale e i Sacramenti a seconda della zona di residenza"

    ... ho pregato tanto per questo ... per i sacerdoti fedeli e continuerò a pregare per loro per la (vera) Chiesa in passione ...

    Dio sia lodato per questa santa brezza

    Grazie anche ai don che rispondono "eccomi", come la Madonna, accogliendo la grazia che Dio manda loro.

    Anna

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  10. Cara Nonna,
    mi riferivo alla firme per la petizione contro la Bonino in Vaticano.


    Nicola,
    comprendo la sua meraviglia in riferimento ai 'numeri'. Lo scarto tra chi contatta e chi poi partecipa concretamente è sempre abbastanza grande. Penso che siamo ancora in rodaggio. Ma ora che il gioco si fa più duro, credo che aumenteranno coloro che comprenderanno di dover 'prendere posizione' e impegnarsi personalmente.

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  11. Scusi Nicola ma dove si firma per la parrocchia virtuale?

    Carissima,
    non c'è bisogno di 'firme'. Si tratta di stabilire contatti concreti, a partire da qui, ma da veder come allacciare concretamente nel proprio territorio o attraverso spostamenti che rientrino nell'ordine del possibile...
    Per ora, posso indicare come punto di riferimento la mail che ho già dato. Ma per il futuro non sarò io a decidere. Metto semplicemente a disposizione questa 'piattaforma' con tutte le sue potenzialità espresse e da esprimere. Questo è solo un inizio. Saranno i nostri sacerdoti a guidarci.
    Affidiamo tutto alla Santa Vergine Immacolata, Corredentrice e Mediatrice di tutte le Grazie, Madre di Gesù e nostra, perché continui ad intercedere e proteggerci: Virgo Potens, Virgo Clemens, Virgo Fidelis, ora pro nobis!

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  12. Segnalo:
    http://www.lastampa.it/2015/05/04/blogs/san-pietro-e-dintorni/sinodo-la-battaglia-delle-firme-2QrsP4NXrQUbbGpXFGFyFN/pagina.html

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  13. Spero che possiate rendere presto noto dove è possibile assistere a nuove messe tridentine. Magari chi fino ad oggi ne è stato privo potrà trovarne una raggiungibile, pur con qualche difficoltà.

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  14. RAOUL DE GERRX06 maggio, 2015 15:57

    OT. Rangeant ces jours-ci ma bibliothèque, j’ai retrouvé un petit livre que j’ai longtemps cherché et que je croyais perdu, l’opuscule du théologien allemand Georg May, intitulé “L’œcuménisme, levier de la protestantisation de l’Église” (Paris, Les Éd. du Cèdre, s.d. [1978], 65 pages).
    L’original est paru (à Vienne, je crois), à la fin des années 60, sous le titre “Der Ökumenismus als Hebel der Protestantisierung der katholischen Kirche”.
    J’ignore s’il en existe une traduction en italien. S’il n’y en a pas, il serait certainement souhaitable que quelqu’un s’y attellât le plus tôt possible. A ma connaissance, il n’y a pas de meilleure synthèse du désastre provoqué, déjà à cette époque et particulièrement en Allemagne, par la mise en œuvre du programme inconsidéré du Concile en matière d’œcuménisme.
    “Programme inconsidéré”, d’un point de vue catholique s’entend ; mais planifié de longue date dans les officines que l’on sait…
    Et l’on n’en était pas encore, dans les années 60/70, à s’embrasser avec les Juifs, les Musulmans et les Bouddhistes, ni à baiser les mains d’une adoratrice du phallus (comme à Assise la première fois) ou à laver les pieds d'athées !
    Tout serait à citer du travail de Georg May, qui fut doyen de la Faculté catholique de Droit canonique de l’Université de Mayence.
    Je me contente, pour l’instant, de reproduire ces quelques lignes de son entrée en matière :

    « Généralités. Les effets de l’œcuménisme et le mal immense qui en résulte pour l’Église .

    « Les catholiques qui sont à la fois croyants, pieux et intelligents se sont souvent plaints au cours des dernières années d’assister à une protestantisation massive dans l’Église, consécutive à l’action du progressisme officiel et privé. Par ce mot, ils voulaient dire que dans d’innombrables lieux, des doctrines et des institutions catholiques étaient minimisées, passées sous silence ou abandonnées, et que dans le même temps, des opinions ou des pratiques protestantes étaient adoptées.
    « Il n’y a pas le moindre doute que cette observation est exacte. L’Église post-conciliaire se glisse de plus en plus dans des conceptions et des modes de comportement protestants. Cela n’a assurément pas de quoi surprendre. Car le mouvement progressiste qui domine aujourd’hui dans l’Église manque d’originalité et de créativité. Comme il n’a pas d’idées en propre, il essaie d’aller chercher ailleurs à contenter son besoin de nouveauté. Le protestantisme est là pour se proposer.
    « L’arsenal protestant, cependant, a été ouvert par la proclamation du prétendu œcuménisme catholique, entreprise par le deuxième Concile du Vatican. (L’Orthodoxie, qui aurait beaucoup à apprendre aux catholiques d’aujourd’hui, et avec laquelle on devrait chercher à converser, n’entre pas dans l’objet de notre propos.) À la suite de ce “fruit” particulièrement choyé du Concile, une “réévaluation” du protestantisme s’est mise en route partout chez les catholiques, devant laquelle certains protestants lucides n’ont pas pu cacher leur surprise. Le Concile avait préparé cette étonnante réhabilitation du protestantisme dans la mesure où il décrivait les communautés religieuses issues de la Réforme avec une partialité difficilement surpassable. On n’y releva que des aspetcs positifs. Le mal immense que le protestantisme a apporté sur la terre et l’agressivité contre l’Église catholique qu’il manifeste encore aujourd’hui partout où ses affaires ne sont pas favorisées par l’Église catholique, tout cela a été omis. L’Église doit payer cher cette erreur des Pères conciliaires. […] La plus grande partie du protestantisme a reconnu depuis longtemps qu’il n’y a pas de levier plus efficace pour la protestantisation, c’est-à-dire pour l’anéantissement de l’Église catholique, que le prétendu œcuménisme proclamé par le progressisme… »

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  15. Grazie Marius, ho letto e pubblicherò.
    Tosatti parla di "corto circuito informativo".

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  16. DIVORZIO, OMOSESSUALITÀ, EUCARISTIA PER TUTTI. SEMBRANO ANGLICANI, MA SONO I VESCOVI TEDESCHI
    http://www.iltimone.org/33108,News.html

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  17. Sono felice di dirvi che abbiamo due Don Emanuele (e altri don...).

    La 'conta' è iniziata. Coraggio, avanti!

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  18. E' MORTO IL KOMMISSARIO VOLPI????

    http://www.papalepapale.com/cucciamastino/senza-categoria/e-morto-il-kommissario-volpi-ma-e-segreto-di-stato-vaticano/

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  19. Raoul,
    pourrez- vous "scannerizzare" le livre et le transformer en PDF ?
    Ainsi on le pourrait mieux deffondre.
    Merci
    RR

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  20. Potremmo anche tradurlo in italiano e, se non ci sono problemi con la proprietà intellettuale, diffonderlo in pdf.
    Non dobbiamo organizzare anche una Biblioteca di testi ormai non più o difficilmente trovabili??

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  21. Famiglia, lo "strappo" dei cattolici svizzeri. Ora Roma è più lontana Uscito il Rapporto in vista del sinodo. Molti i punti controversi, a cominciare dal modello di famiglia. I vescovi svizzeri ricordano che le realtà familiari «vanno al di là del modello di famiglia costruito sul matrimonio sacramentale» e parlano di famiglie "patchwork", "monoparentali", divorziati risposati, "famiglie arcobaleno". No al vincolo della indissolubilità del matrimonio. Sì all'ammissione di divorziati e risposati ai sacramenti. Chiara apertura alle coppie omosessuali.

    http://www.difesapopolo.it/Rubriche/Gli-speciali/Il-Sinodo-sulla-famiglia/Famiglia-lo-strappo-dei-cattolici-svizzeri.-Ora-Roma-e-piu-lontana

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  22. le persone che hanno partecipato ed espresso quelle opinioni di cui all'art. linkato 6 maggio 2015 18:43 non sono evidentemente cattoliche.

    I vescovi svizzeri ricordano che le realtà familiari «vanno al di là del modello di famiglia costruito sul matrimonio sacramentale»:

    ma certo, quale scoperta!
    nel mondo c'è di tutto, matrimoni falliti, coppie omosessuali, prostitute e prostituti, di tutto....solo che la Chiesa non dovrebbe prendere spunto dal peccato del mondo come proposta di vita, ma invitare a conversione.

    I cristiani sono/o dovrebbero essere una realtà redenta, che si distanzia dall'andazzo del mondo, non che prende il peccato ad esempio.

    E invece ora la Chiesa prende esempio dal mondo, in cui regna il peccato, "No al vincolo della indissolubilità del matrimonio, Sì all'ammissione di divorziati e risposati ai sacramenti" e cestina la dottrina rivelata (e pagata col Sangue) dal Salvatore.

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  23. sempre in rif. all'art. linkato 6 maggio 2015 18:43.

    Gesù chiama a sè i peccatori, è venuto per i peccatori, certo,
    non per i giusti (ma dal momento che sono tutti peccatori...eccetto quelli che si ritengono giusti da sè).

    Ma dopo averlo conosciuto, cosa ci insegna? rimarreno nei peccati?

    Ep. Tito 2

    "1 Tu però insegna ciò che è secondo la sana dottrina: 2 i vecchi siano sobri, dignitosi, assennati, saldi nella fede, nell'amore e nella pazienza. 3 Ugualmente le donne anziane si comportino in maniera degna dei credenti; non siano maldicenti né schiave di molto vino; sappiano piuttosto insegnare il bene, 4 per formare le giovani all'amore del marito e dei figli, 5 ad essere prudenti, caste, dedite alla famiglia, buone, sottomesse ai propri mariti, perché la parola di Dio non debba diventare oggetto di biasimo.
    6 Esorta ancora i più giovani a essere assennati, 7 offrendo te stesso come esempio in tutto di buona condotta, con purezza di dottrina, dignità, 8 linguaggio sano e irreprensibile, perché il nostro avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire sul conto nostro.
    (...)

    11 È apparsa infatti la grazia di Dio, apportatrice di salvezza per tutti gli uomini, 12 che ci insegna a rinnegare l'empietà e i desideri mondani e a vivere con sobrietà, giustizia e pietà in questo mondo, 13 nell'attesa della beata speranza e della manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore Gesù Cristo; 14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquità e formarsi un popolo puro che gli appartenga, zelante nelle opere buone.
    15 Questo devi insegnare, raccomandare e rimproverare con tutta autorità."

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  24. RAOUL DE GERRX06 maggio, 2015 20:52

    Chère Mic, chère Rosa, je vais voir ce que je peux faire. Dès que j'aurai quelque chose de concret je vous informe.

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  25. Le dichiarazioni della gerarchia tedesca, almeno in base a quel che ho letto su Rorate, sono, credo, al limite dello scisma. Se a ottobre le sostengono pubblicamente al Sinodo, non si potrà far finta di niente, e ci sarà lo " show-down" che forse Ratzinger sperava di fermare con le sue dimissioni.
    Continuo comunque a chiedermi: ma perché non abiurano e si fanno luterani? O han paura che solo loro "salterebbero il fosso" , ma non i semplici fedeli, così sbugiardandoli pPubblicamente?
    Rr

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  26. Rr, no, Ratzinger non sperava di stopparlo con le sue dimissioni, secondo me non voleva essere il papa, tedesco pure lui, sotto il cui pontificato la KK si dissolveva con uno scisma, ed è quello che sta accadendo, finiranno in niente come i fratelli maggiori luterani, insignificanti e ricchissimi, sarà contento Martino. Anonymous.

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  27. Rosa

    "Continuo comunque a chiedermi: ma perché non abiurano e si fanno luterani?"

    luterani e anche modernisti lo sono già. Ma ...

    http://www.huffingtonpost.com/2013/10/24/german-catholic-money_n_4156588.html

    http://www.welt.de/regionales/muenchen/article108248848/Marx-residiert-in-millionensaniertem-Prunk-Palais.html

    http://www.tz.de/muenchen/stadt/bistum-kauft-10-millionen-villa-tz-1922815.html

    per es. lì si dice che Marx all’arcidiocesi di Monaco ha speso 11 milioni di dollari per rinnovare la residenza arcivescovile e altri 13 milioni di dollari per una guesthouse a Roma; sempre secondo i giornali sopra, la villa a Roma, in viale delle Medaglie d’Oro è costata 9.700.000, e la ristrutturazione dell’arcivescovado 8.100.000 euro.

    Non so se dai luterani avrebbero a disposizione tutta questa fresca e modaiola mediatica visibilità.

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  28. Sono entusiasta per questa iniziativa, ma non ho capito dove entrare per esprimere la mia adesione. Qualcuno può illuminarmi?

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  29. Anonymous,
    Martino o Martini?
    Rr

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  30. @Rr, Martino Lutero, l'eroe del 500nario....BTW hai letto delle minacce di 0 bama a tutti gli istituti scolastici confessionali di togliere lo sgravio fiscale in caso si opponessero all'insegnamento obbligatorio della teoria gender? Lo trovi su 'Harvesting thr fruits'.....a capocchia, che ha combinato il tuo arcivescovo con i divorzioseparati, calato le purpuree braghe e in fila dietro Marx? Ah, ma se l'oppio non basta più bisogna cambiare pusher, don't you think so? Anonymous.

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  31. Anonymous,
    sul mio Arcivescovo stendo un pietoso velo. Ai piedi della Madunina deve spirare una nebbiolina particolare che confonde le menti e turba i cuori. Ed uno pensa di essere dall'altra parte delle Alpi, a Monaco di Baviera.
    O. ad essere cinici e bari, si sta preparando la "campagna elettorale" per il prossimo Conclave.
    Su Marino: avevo capito ti riferivi a Lutero, ma ho voluto fare un battuta provocatoria.
    RR
    PS: effettivamente, essendo stata tre estati fa a Monaco ed osservando una cartina geografica "rovesciata" (le Alpi giù ed il mare-del Nord e Baltico su) e rigirandola, mi sono accorta che Monaco ha più o meno la stessa posizione, rispetto alla montagne e laghi, di Milano. Con metropolitana nettamente più efficiente, seppur meno bella).

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  32. Rr, ah beh, quanto ad eretici, Martino/i, un bel 1 a 1 e palla al centro, non so se arrivi l'aria delle Alpi bavaresi, peraltro belle, ma sicuro che arriva l'eco di Erfurt.....prossimo conclave? Dubito ce ne sarà un altro, l'atmosfera è irrespirabile, altro che Zyklon B2, GS sta sulle spese fra Black bloc, bankrupts varie e campagne presidenziali USA, ma noi saremo salvati dall'ultimo boy scout.......oggi abbiamo tradotto articoli di giornali aussie di Brisbane che denunciavano le condizioni si schiavitù, torture, abusi sex perpetrati da farmers nei confronti degli studenti stranieri che fanno 3 mesi di vacanze lavoro in Australia, ma d'altra parte che ci si deve aspettare dai discendenti di ex galeotti cacciati a forza su una nave dall'Inghilterra per svuotare le patrie reali galere????Ci hanno fatto una tristezza infinita quei racconti, i ragazzi italiani sono circa 15.000...... Anonymous.

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  33. Anonymous,
    ho letto anch'io ( su RT, naturalmente non su un qualsiasi giornale italiano che, se ne parlerà, lo farà tra settimane, dopo aver ricevuto l' OK dalla Centrale), ma parlavano di immigrati, non di studenti .
    sempre su RT c' era un articolo sugli schiavi in Qatar.
    Rr

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  34. @ Rr, no, era specificato che si trattava di studenti provenienti in massima parte dall'Europa per vacanze studio-lavoro di 3 mesi rinnovabili, lavoravano sempre di notte, in condizioni tremende, a raccogliere cipolle, uva e cotone, paghe irrisorie, vitto ed alloggio tutto da inventarsi, trattenevano loro i documenti e minacciavano di non rinnovare i permessi soggiorno, un giornalista coraggioso ha raccolto denunce anonime poi qualche eroe ci ha messo la faccia ed è scoppiato il caso, gli italiani omertosi come sempre, sai la nostra endemica mania esterofila, gli immigrati in Australia stanno in lager da cui non possono uscire,minimo 3/4 anni per ottenere il permesso di soggiorno lavorativo......dubito che i nostri Kompagni giornalai si occupino di 'ste cose, men che meno se trattasi di Qatarioti, vuoi mettere, casomai mettessero paccate di dollaroni per comprare squadre di calcio, vedi Spagna....to be continued. Anonymous.

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  35. Anonymous (magari rispondi sulla mai email, perché l'argomento non è di pertinenza del blog),
    studenti europei occidentali o esteuropei ?
    Due ragazzi che conosco di vista (uno compagno di scuola di mia figlia, l'altro figlio di un amico di mio fratello) sono stati in Australia l'estate scorsa per vacanze-studio, tutto bene. Ma appunto erano vacanze-studio, non vacanze-lavoro.
    Mi sembra la riedizione dell' "indentured servants"
    RR
    email: rosaroccaforte@hotmail.com

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  36. Per iscriversi alla "parrocchia virtuale" è sufficiente mandare un'e-mail al seguente indirizzo:

    parrocchiavirtuale.slmgm@gmail.com

    Non è tuttavia indispensabile. Appena possibile, con l'aiuto di Dio, si aprirà una pagina o un sito in cui fornire sussidi per la pastorale e la preghiera.
    Grazie per il sostegno!
    Laus Deo.

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