Pagine fisse in evidenza

martedì 2 giugno 2015

Chi è Duda, il neo presidente che ha affidato la Polonia alla Madonna di Czestochowa

Benedetta Frigerio su Tempi. Stralcio l'ultima parte dell'articolo che ci presenta una confortante alternativa al "caso" Irlanda. 
Ricordo che la Conferenza Episcopale Polacca è tra quelle che sono sono distinte per una posizione di audace e chiara fermezza nelle vicende sinodali.

La stampa internazionale lo dipinge come un conservatore bigotto e nazionalista, ma in Polonia ha convinto molto per le sue ricette chiare e patriottiche
Il neo-presidente Duda a Czestochowa
[...] Di Duda, qui in Italia, si sottolineano molto le sue posizioni sui temi etici. Cosa si è detto in Polonia a questo proposito?
È stato criticato dagli anticlericali di sinistra ma non ha fatto un passo indietro né sulla sua azione politica ispirata alla fede, né sulla fecondazione assistita a cui si è detto contrario, né tanto meno sulla sua opposizione alle unioni fra persone dello stesso sesso. Ma la sua chiarezza anziché fargli perdere consensi, gli ha fatto guadagnare stima. Anche perché la Chiesa polacca non è debole come quella degli altri paesi europei: ci sono ancora vocazioni religiose e la mentalità laicista e secolarizzata non è così diffusa. I vescovi poi, così come i laici, non si sono ritirati dalla vita del paese, anzi sono sempre intervenuti ribadendo l’attualità del magistero cattolico. In questo senso, siamo molto distanti dall’Irlanda.
Sono queste le radici di Duda?
Sì, sono quelle cristiane della Polonia. Ecco perché le prime tre cose che ha fatto appena eletto sono state queste: la visita alla Madonna Nera di Czestochowa a Jasna Gora per ringraziarla della vittoria e affidarle il suo mandato; la visita alla tomba di Witold Pilecki, l’eroe polacco che si fece catturare e portare ad Auschwitz per organizzare un movimento di resistenza e che fu condannato a morte alla fine della guerra; la visita alla tomba di Lech Kaczynski, il capo di Stato morto nel 2010 nell’incidente aereo di Smolensk, con cui cominciò la sua carriera politica.
Nel primo caso ha ribadito la fede del suo paese, nel secondo la sua storia. Che significato ha la terza visita?
Ribadire la volontà di riprendere la politica di Lech Kaczynski, che si interruppe bruscamente senza essere portata avanti da nessuno. Duda, a differenza degli uomini eletti successivamente all’incidente del 2010, ha intenzione di mettere in pratica gli insegnamenti del suo maestro, muovendosi nell’alveo del patriottismo e tenendo conto delle peculiarità del paese, della sua tradizione e delle radici cristiane della Polonia che ritiene indispensabili per la ripresa del paese.

41 commenti:

  1. questi sì che sono politici da ammirare, gente che non si riempie la bocca con la solfa della "laicità dello Stato" (che è poi un modo non tanto dissimulato di esprimere ostilità verso la Chiesa e NSGC), ma che probabilmente hanno ancora ben presente il concetto di Regno sociale di Cristo.Spero proprio che la Madonna di Kazan e la Madonna di Czestochowa aiutino Russa e Polonia ad opporsi alla politica satanica dell'UE e degli Usa (leggi massoneria internazionale e potentati anticristici). Non ci ha forse detto Maria SS.ma che la Russia avrebbe dato ampie prove di difesa del Cristianesimo? Io ci credo, e aspetto fiducioso.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. concordo...queste 2 nazioni sono il farò spirituale d'Europa

      Elimina
  2. Sull'aspetto religioso non mi pronuncio; giova però ricordare che i polacchi sono stati e sono tra i più violenti, attivi sostenitori guerrafondai del colpo di stato anti russo in Ucraina e dei relativi massacri. Sono inoltre tra i più ligi aderenti al nuovo ordine globale campagne militari occidentali comprese e fedelissimi servitori sia degli americani che dei potenti europei. Quindi non metterei affatto sullo stesso piano Russia e Polonia. La Polonia è acerrima nemica della Russia. Alle strette non ho alcun dubbio sui polacchi: se dovessero scegliere tra valori cattolici e valori globalisti l'opzione sarebbe sempre la seconda. Ma il problema intanto non si pone perchè i valori cattolici attuali si identificano con quelli globalisti come ci viene quotidianamente ricordato dal Vescovo di Roma.
    Miles

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Speriamo che questo presidente cambi la politica estera polacca sganciandosi dagli Usa

      Elimina
  3. Alessandro Mirabelli02 giugno, 2015 17:56

    Da Gronchi (il primo) a Mattarella (l'ultimo) nessun presidente della Repubblica democristiano avrebbe osato tanto. O meglio: avrebbe avuto il coraggio di dimostrare pubblicamente che è' un cristiano cattolico. Chapeau a Duda. Speranza di una Europa meno massonica e meno atea. Lui ed Orban possono contenere proficuamente l'ateo Hollande e i suoi corifei. E ad ottobre ci saranno le elezioni in Polonia per il rinnovo del Parlamento.

    RispondiElimina
  4. In un momento simile, dobbiamo appoggiare e sostenere chiunque si opponga a certi disegni demoniaci in europa e nel mondo, quindi apprezzo in pieno Duda per le sue opinioni realmente cattoliche e per il suo contrasto all'unione euromassonica, così come Orban...poi non condivido il loro essere filo americani e anti PUtin, dovrebbero capire che Putin è la vera roccia di opposizione alle mortifere ideologie provenienti dalla Casa Bianca, spero che lo capiscano e guardino al presente non al passato, però il passato c'è e non può essere rimosso da un giorno all'altro, ciò che hanno subito dalla Russia non si può immediatamente dimenticare...spero che capiscano presto chi è il vero nemico
    John

    RispondiElimina
  5. John, i polacchi hanno rifiutato il socialismo reale e i sovietici/russi ma non sembra abbiano problemi ad abbandonarsi alle efferatezze sociali del liberismo nè ad essere entusiasti camerieri dei tedeschi che pure qualcosa non di poco conto gli avevano inflitto. E' legittimo che si scelgano i loro padroni ma come strenui paladini di certi valori mi sembrano decisamente improbabili. Inoltre non mi sembra abbiano molti punti di contatto con l'indipendenza di Orban.
    Miles

    RispondiElimina
  6. Speriamo che Duda si smarchi dagli USA attuali. Non Conosco la costituzione polacca, quindi non so che potere abbia il presidemte, cioè se la Polonia sia una repubblica presidenziale o semipresidenziale o invece una parlamentare.
    Sull' Ucraina l' attuale governo polacco e' allineato con gli USA, semplicemente perche, nel caso l' Ucraina si spacchi simil Yugoslavia, la Polonia potrebbe, se non rientrare in possesso dei propri territori ora ucraini, ma fino al 1945 polacchi, almeno esercitare su questi una spinta attratrice tipo Austria e Germania con Slovenia e Croazia.
    Noto infine che la storia polacca non e' sta tutta e solo una vittimizzazione dei Ppolacchi da parte dei Russi. Dal XIV alXVIII secc. i Polacchi hanno fatto il bello e cattivo tempo sulle terre dala Vistola al Dniester, più o meno.
    Rr

    RispondiElimina
  7. Milea,
    i rapporti tra Polacchi e Tedeschi non iniziano il 1 settembre 1939, così come quelli tra Polacchi e Russi.
    La Storia dell' Europa orientale e' molto piu' intricata e complessa, con molte sfumature di grigio, molto più di quanto vogliano farci credere gli opinion makers del NWO.
    Rr

    RispondiElimina
  8. RAOUL DE GERRX02 giugno, 2015 19:42

    Peut-être est-il opportun, à l’occasion de l’élection du président Duda, et pour mieux éclairer les esprits, de rappeler ce qu’écrivait, dans “La Guerre occulte”, l’historien polonais Emmanuel Malynski (+1938) au sujet de la Russie, peu après la prise du pouvoir par le judéo-bolchévisme en 1917 :

    « Dans la seconde moitié du XIXe siècle, toutes les fonctions, professions, carrières et champs d’action, à l’exception de certaines dignités honorifiques sans importance sociale, furent ouvertes aux Juifs qui s’y précipitèrent, en foules serrées. Ils faisaient aux moutons chrétiens une concurrence terrible et leur prenaient graduellement toutes les meilleures places.
    « Seule, la Russie leur restait fermée. Voilà pourquoi le scandale russe sera le sujet favori de la littérature et de la pensée européenne de confection judaïque. On en parle moins aujourd’hui qu’il est devenu quelque chose à faire dresser les cheveux sur la tête, qu’on en parlait entre 1848 et 1914. Cela seul devrait suffire pour faire réfléchir et nous apprendre la terminologie moderne, en vertu de laquelle un État est libéral, tolérant et éclairé quand il honore le Juif, quand bien même il opprimerait tous les autres citoyens, quand bien même un Néron perfectionné serait à sa tête. Mais il est despotique, oppresseur et arriéré, il devient matière à scandale aussitôt qu’il s’avise de se défendre contre le Juif, même si tous les autres habitants n’ont pas le moindre sujet de plainte.
    « Israël ne le pardonnera pas à la Russie et, aussitôt qu’il aura atteint tous ses objectifs à l’Ouest et dans le Centre, il tournera ses efforts contre l’ennemi qui restait debout… » (“La Guerre occulte”, p. 9).

    Cf. http://www.a-c-r-f.com/documents/MALYNSKY-PONCINS-La_Guerre_occulte.pdf

    La situation est-elle différente un siècle plus tard ?

    RispondiElimina
  9. Certamente, ma il cattolicesimo presente nella società polacca degli anni '80 fu abilissimamente usato come grimaldello contro il governo di allora e di conseguenza contro l'alleato sovietico. Ottenuto lo scopo i signori che l'avevano usato lo riposero in soffitta avendo altri laicissimi piani. Lo stesso tipo di utilizzo si è visto con oggetti diversi, ma sempre per lo stesso scopo, come il nazionalismo ustasha cattolico in Croazia, quello islamico in Bosnia o quello etnico/malavitoso in Kosovo, con un certo tipo di islamismo nella devastazione mediorientale attuale oppure di recente in Ucraina si è utilizzato il redivivo nazismo nazionalista. Si usa quello che si trova sul campo. Perciò su una Polonia-Zorro paladina dei deboli e degli oppressi sono più che scettico. Anzi, non ci credo nemmeno se lo vedo.
    Miles

    RispondiElimina
  10. Molti polacchi - e non sono i soli - commettono l'errore di sovrapporre e confondere la Russia con il comunismo. Motivi storici li giustificano, ma oggi sono in errore. Putin è l'ultimo baluardo della civiltà europea e cristiana contro il mondialismo, il liberismo, la dittatura usurocratica, il libertinismo abortista e dell'ideologia di gender. Quanto è successo in Georgia e il caso eclatante dell'Ucraina dimostrano che, senza Putin, il mondialismo sarebbe ormai arrivato a Vladivostok. Dopo la caduta del muro di Berlino, gli USA, come al solito mentendo, assicurarono la Russia che non avrebbero mai esteso a Oriente la Nato. Immediatamente dopo, iniziarono le operazioni di sovversione e di "golpismo di piazza" nei paesi dell'Est.

    Credo che la profonda fede cattolica di Duda e la sua russofobia, che lo porta a un irragionevole atlantismo, entreranno presto in conflitto.

    RispondiElimina
  11. Di storia e politica si potrebbe discutere molto a lungo.
    Certo che un politico che si dichiara e professa apertamente la fede cattolica, è attualmente una mosca bianca.
    Ha sposato idee politiche che non ci appaiono per niente buone? È alleato con nazioni massoniche e anticristiane? Tutto può essere, ma rimane cristiano e nel suo DNA ci sono sempre dei valori che altri non hanno.
    Vi ricordate il fatto successo durante un Natale della prima guerra mondiale, quando soldati tedeschi e inglesi cantarono assieme e festeggiarono la nascita del Redentore nella terra di nessuno tra le trincee? Ebbene, pensate che questo sarebbe possibile con politici e soldati che non sono più cristiani? Non credo, la capacità di perdonare è tipicamente cristiana.
    Quindi, siano quel che siano i polacchi, noi lo ammiriamo come cattolico praticante!

    RispondiElimina
  12. Cari Silente e Viandante, come dicevo prima, cattolicesimo, atlantismo e russofobia sono perfettamente compatibili dell'ambito della attuale Chiesa Cattolica che tra l'altro è apertamente schierata con la giunta ucraina. Del resto su altri versanti sono ormai compatibili e ammesse le aperture sui temi etici (ex valori non negoziabili ora negoziabilissimi) e l'abolizione dei vecchi peccati sostituiti da quelli nuovi politicamente allineati.
    Miles

    RispondiElimina
  13. Chissà perché il Cristo trionfa sulle macerie del materialismo comunista? Christus vincit! Christus triumphat, Christus imperat!

    RispondiElimina
  14. OT
    No, Marx che inneggia al trans americano no...
    http://wdtprs.com/blog/2015/06/vanity-fair-and-the-synod/
    ll solito antiemetico, per favore...
    Fino a due anni fa nessuno avrebbe mai osato dire pubblicamente una vaccata simile.
    Ma forse è meglio così. Che i nodi vengano al pettine, così poi tagliamo le ciocche che non si possono sciogliere.
    Però, misericordia, nel frattempo quante macine al collo si dovrebbero mettere al collo codesti signori cardinali per avere scandalizzato i piccoli e non solo????
    humilitas

    RispondiElimina
  15. Arnaldo, come dicevo mi astengo da giudizi su cose di religione ma a trionfare qui e in Polonia più che altro sembra essere il materialismo capitalista con tutti i suoi dogmi.
    Miles

    RispondiElimina
  16. Silente ha colto il problema

    RispondiElimina
  17. Concordo con Silente (e viandante), è quello che ho cercato di esprimere io, seppur in maniera più arruffata e meno chiara :-)
    John

    RispondiElimina
  18. Spero che la foto di Marx che stringe sul suo petto Vanity Fair con la foto di un transessuale sia un fotomontaggio e tutto l`articolo una bufala.

    RispondiElimina
  19. @ La "russofobia" dei polacchi - origini storiche - futuro oscuro per tutti - velleitarismo e particolarismo

    E' vero che in passato i polacchi hanno dominato su ampie parti della Russia europea, ma quei tempi sono ormai remoti. La paura quasi irrazionale che i polacchi nutrono verso "i russi" si fonda ora sopprattutto sugli avvenimenti tragici del XX secolo. La Russia bolscevica fu fermata dai polacchi nel 1921, con la battaglia della Vistola, quando solo l'esercito di Pilsudski separava l'Armata Rossa da Berlino. Poi ci fu il patto segreto Ribbentropp-Molotov, senza il quale Hitler non avrebbe attaccato la Polonia. Dopo che i Polacchi erano stati gia' battuti dai tedeschi, Stalin si mosse con tutta calma aggredendoli alle spalle e prendendosi una bella fetta di territorio. Occupazione durissima, naturalmente, che, tra gli altri misfatti, vide anche quello dell'orrendo massacro di migliaia di ufficiali polacchi presi prigionieri nella foresta di Katyn. Poi ci fu l'Insurrezione di Varsavia del 1944, con l'esercito sovietico che stette a guardare, dall'altra parte della citta', mentre i tedeschi la reprimevano, annientando la Resistenza. Poi ci fu l'occupazione "russa" ossia comunista per tanti anni. Tutti questi eventi, memoria storica ancora attuale e prevalente (poco importa che nel bolscevismo iniziale ci fosse una discreta componente polacca), fanno capire che difficilmente i polacchi terranno un comportamento calmo e controllato di fronte a Putin.
    Non dovrebbe esser cosi' perche' la situazione e' cambiata, almeno in parte (la classe dirigente russa attuale e' pur sempre quella della Russia comunista, anche se ha ripudiato l'ateismo e mercanzia marxista varia). Il primo errore dell'America e' stato quello di far entrare la Polonia nella NATO. Ma sarebbe stato riparato o neutralizzato se l'America avesse consentito a creare una fascia di Stati neutrali, garantiti dalle due parti, che fosse andata dai Paesi Baltici (anch'essi assai timorosi dei russi) in modo continuo sino all'Ucraina, con esclusione della Crimea, data l'importanza strategica irrinunciabile che ha la grande base di Sebastopoli per la Russia. Adesso si sta mietendo il mal seminato. Nessun paese europeo ha la forza e la capacita' di "sganciarsi" dall'America. Tra l'altro, la gran parte degli europei ne condivide il materialismo edonistico, democratico di massa, oltre ad esservi legata da innumerevoli rapporti di ogni tipo. Per "sganciarsi" politicamente, anche in parte, come si legge spesso nel dibattito sui blog, bisognerebbe tuttavia possedere un alto ideale di Patria, di senso dello Stato, della religione; esser convinti che l'Italia ha un compito storico (rinnovare l'unita' nel cattolicesimo, ridiventare cattolica non contro lo Stato unitario ma elevandolo ad una forma nuova, nella quale siano restaurati i valori autenticamente cattolici). Pura utopia, al momento, anche perche' il variegato mondo dei cattolici fedeli alla Tradizione della Chiesa sembra sempre posseduto dallo spirito del particolarismo nostrano piu' chiuso, quello che si nasconde dietro l'odio per l'Italia unita in quanto tale, creata - come dicono erroneamente - dal "complotto massonico internazionale". Ci si mostra sempre convinti che tra religione cattolica e Italia unita debba esserci una contraddizione a priori insanabile: atteggiamento a mio avviso non meditato e persino irrazionale. PP

    RispondiElimina
  20. Qui abbiamo l'esempio che se i politici cattolici fossero coerenti riceverebbero più voti. La gente ha bisogno di persone vere. Ungheria e Polonia ci insegnano che non sono i compromessi con il mondo che pagano, ma la coerenza tra cosa si crede e come si vive. Cercasi politici cattolici non smidollati in Italia. In Italia non hanno capito che ormai la politica è lontana anni luce dal cuore delle persone, che non si identificano nelle fesserie che ogni giorno vengono proposte. A chi interessa ad esempio il matrimonio tra ugual sesso quando non si ha più lavoro in questa Repubblica fondata appunto sul lavoro?

    RispondiElimina
  21. RAOUL DE GERRX03 giugno, 2015 10:47

    L'importance, de plus en plus délirante, donnée par certains cardinaux et pseudo-archevêques à ces histoires d'homosexuels, de transsexuels, de gays, de lesbiennes, de pédophiles et j'en passe, est révélatrice de ce qui les préoccupe vraiment. On dirait que, n'ayant plus qu'un cul, ils en ont perdu la tête.
    Que foutent, au sens propre, dans l'Église, tous ces érotomanes ?

    RispondiElimina
  22. Spero di non finire troppo OT, ma l'intervento di PP non lo posso lasciaresenza risposta.

    Caro PP,
    lei scrive:
    "il variegato mondo dei cattolici fedeli alla Tradizione della Chiesa sembra sempre posseduto dallo spirito del particolarismo nostrano piu' chiuso, quello che si nasconde dietro l'odio per l'Italia unita in quanto tale, creata - come dicono erroneamente - dal "complotto massonico internazionale". Ci si mostra sempre convinti che tra religione cattolica e Italia unita debba esserci una contraddizione a priori insanabile: atteggiamento a mio avviso non meditato e persino irrazionale"

    Faccio presente che:
    - il processo comunemente noto come Unità d'Italia è più correttamente definibile annessione al Piemonte
    - ciò avvenne in base a interessi sovranazionali in cui indubbiamente la massoneria giocò un ruolo fondamentale (e sostenere questo non significa aderire ad alcuna teoria di supercomplotto, basta avere studiato la storia)
    - come diceva Mack Smith, l'Italia è soprattutto un'unità geografica ed è comprensibile che ci sia stata l'esigenza di cercare anche l'unità politica, era già il sogno proibito di Federico II, per esempio, e qui si potrebbe aprire un discorso assai lungo
    - la scelta della dinastia da mettere sul trono ricadde sui Savoia perché sufficientemente provinciali, deboli e quindi "tentabili" con il piatto ricco di un'Italia intera; ciò avvenne NONOSTANTE i Savoia fossero tradizionalmente cattolici (io non li sopporto e gli ultimi che valuto appena appena positivamente sono duchi di svariati secoli or sono, ai tempi del cardinale il cui motto era il mio nick, ma questa è una mia opinione personale);
    - lo scopo era, soprattutto, battere gli Absburgo al nord (cosa che da lombarda dalla notte dei tempi mi spiace molto) e il Papa al centro; quanto ai Borboni, non me la sento di semplificare, la faccenda è più intricata;
    - l'unica unificazione d'Italia minimamente sensata avrebbe dovuto partire dagli Stati Pontifici, visto che l'unica cosa che abbiamo mai avuto veramente tutti in comune è la religione cattolica, ma evidentemente ciò non avrebbe giovato alla "causa" sovranazionale (storicamente filomassonica) di cui sopra.

    humilitas

    RispondiElimina
  23. Che nell'unità d'Italia siano intervenuti interessi internazionali e la Massoneria non c'è alcun dubbio. Ma hanno trovato terreno fertile anche in chi credeva nell'Indipendenza dalla dominazione straniera. Che il Piemonte abbia giocato un ruolo devastante (non pensiamo solo al sud) è un'altra realtà. Ma non si può ridurre tutto a questo. Anche se, fatta l'Italia-geografica, resta tutt'oggi difficile fare gli italiani... Resto in superficie e mi fermo qui di proposito perché il discorso è complesso e non esauribile qui.

    RispondiElimina
  24. Duda utilizzerà l'identità cattolica per contrapporla a quella ortadossa, per finalità non eminentemente spirituali

    RispondiElimina
  25. @ IT o FT? Errate opinioni sull'unita' d'Italia storica - E per il futuro cosa dicono austriacanti e codini vari, hanno qualche idea, in relazione all'unita'? Dobbiamo mantenerla o no? E se si', perche'? E se no, perche'?

    !. Era solo la massoneria italiana (meglio, i massoni italiani) a volere in gran parte l'unita', non certo la massoneria internazionale. Che resta un concetto abbastanza astratto. Sarebbe piu' corretto parlare di massoneria inglese, francese etc. Ora, la massoneria francese aderiva in pieno al piano di Napoleone III, che voleva un'Italia divisa in tre Stati principali, piu' quello (ridotto) del Papa, con un Piemonte piu' esteso satellite di fatto della Francia, uno Stato del Centro con a capo un principe francese, uno Stato del sud con un murattiano, pure francese, Gran Maestro del Grande Oriente di Francia. Dopo l'annessione di Nizza alla Francia, la massoneria italiana (della quale Garibaldi era diventato Gran Maestro onorario) e quella francese si guardarono in cagnesco per decenni. Questi sono fatti storici. Per cio' che riguarda la massoneria inglese, strettamente collegata ai governi di Sua Maesta', e' provato che gli inglesi fecero di tutto per evitare la guerra del 1859. Ci erano quasi riusciti ma l'ottusita' austriaca, che si intestardi' a voler umiliare il Piemonte sul piano diplomatico, mando' tutto a monte all'ultimo minuto. Anche questo e' un fatto storico. L'Inghilterra e quindi la massoneria inglese non volevano tracolli nell'ordine europeo scaturito dal Congresso di Vienna. Per almeno due secoli una costante della politica inglese (sicuramente approvata dalla Massoneria inglese) fu quella di usare l'Austria come bastione contro qualsiasi nazione europea volesse espandersi, alterando l'equilibrio. Un altro fatto storico lo dimostra: i ripetuti tentativi di inglesi e americani (Wilson, sicuramente massone) di indurre l'Austria-Ungheria ad una pace separata durante la 1a g.m., continuati sino alla primavera del 1918 e falliti anche per l'ottusita' politica dimostrata dal Beato Carlo d'Asburgo, che non volle mai fare concessione alcuna all'Italia,da lui odiata, neanche minima (e dopo Caporetto, sarebbe bastata).
    2. I Savoia diventarono protagonisti del Risorgimento nel modo che sappiamo, annessionistico, perche' erano l'unico Stato italiano degno di questo nome, capace di fare una politica anche a livello internazionale. Fallito il neoguelfismo, l'unita' sotto un re parve la soluzione migliore al movimento patriottico. Perche' il Regno di Napoli non accolse l'invito di Cavour di partecipare alla guerra del 59 contro l'Austria?
    3.L'idea di un'Unita' d'Italia realizzata dal Potere Temporale avrebbe avuto senso (forse) nel Medio Evo. Avrebbe pero' quest'impresa condotto la Chiesa fuori dai suoi binari. DAi quali comunque era gia' uscita con la donazione di Pipino, grazie alla quale non si limitava piu' al Lazio (piu' che sufficiente) ma voleva estendersi in diagonale sino al Veneto, immergendosi cosi' nelle infinite lotte territoriali dell'Italia disunita e concorrendo anzi a tale disunione.
    4. Ma poi, quale unita'? Quale Italia? Di che stiamo parlando? Continuando la denatalita' attuale, dicono i demografi, gia' a meta' di questo secolo o forse prima l'Italia, il popolo italiano sara' quasi scomparso, assieme a gran parte degli altri popoli europei. Che dobbiamo fare,allora, darci una chiodata, come dicono a Roma? Ditelo voi, cosa, antiitaliani che ci affliggete con la nostalgia fasulla di un mondo scomparso da un secolo e mezzo, della cui miserabile condizione fate finta di non esservi accorti! PP

    RispondiElimina
  26. Non credo valga la pena di insistere.
    Anzi scusate se ho tirato in ballo la questione italiana, la prova che gli italiani non esistono, del resto, è anche in queste legittime divergenze...
    humilitas (per nulla nostalgica)

    RispondiElimina
  27. Poiche' sono una persona realista, so che non possiamo tornare indietro a com' eravamo nel 1850, in Italia. Tuttavia potremmo TUTTI studiare meglio al Storia, cominciando a cercare, per quanto possibile , ed aleggere documenti originali, carteggi e testi di studiosi di diverso orientamento. Questo per imparare dal passato e non commetter piu gli stessi erori di valutazione, e SOPRATTUTTO NON PRENDERE PER ORO COLATO quello che scrivono I NOSTRI MASSMEDIA.
    Putin non e' un santo, e non deve esserlo, dev' essere un capo di stato che fa gli interessi dei suoi concittadini. Idem Obama. La differenza tra i due che Putin decide per se' , Obama e' una marionetta nelle mani di abili burattinai. Devono poi essere i Russi e gli Americani adecidere se sta bene loro quel che fanno i due. A giudicare dai sondaggi, Putin ha un gradimento dell'80 e rotti percento, Obama sara' orma intorno al 30%.
    Noi , invece, purtroppo abbiamo politici che sono TUTTI puttane, venduti al miglior offerente -che prima poteva essere l' URSS di Stalin e Breznev, ora e' l' America - che NON fanno i nostri interessi.
    Dettocio', da discendente di nobili sardi a cui i Piemontesi cambiarono persino il cognome, piemontesizzandolo, cosi come fecero con
    tutti i nostri toponimi, molti dei quali erano nomi latini, sono convinta che siano stati, e siano tutt'ora, intendendo NOn tutti i cittadini, ma la loro elite ( Bobbio, ECo, ...) la ROVINA d' Italia.
    Sui Savoia concordo con Humilitas, tanto più da quando ho saputo che Vittorio Emanuele, il "Re galantuomo", che non cambio' come si usava fare il proprio numero ordinale divenendo re d' Italai, si fece la figlia 14 enne di una nobile presso la quale era in visita.
    RR
    RR, dal Regno di Sardegna

    RispondiElimina
  28. Su Purin, anche rifacendomi ad un post di Silente, segnalo articolo di Blondet.
    Rr

    RispondiElimina
  29. Silente,
    forse e' saltato un tuo commento, nel quale citavi un testo di una xcrittrice russa, in edizione italiana, sulla Russia post caduta URSS?
    potresti ripostarlo, cioè riscrivere il titolo del libro?
    grazie
    RR

    RispondiElimina
  30. Eh,i Polacchi non sono poi così santi...
    RR

    RispondiElimina
  31. E' un nazionalismo in cui la fede entra solo strumentalmente. In questo momento di tensione con la Russia fa comodo. Già in Ucraina si è tentato artificiosamente di farne una guerra tra cattolici ed ortodossi.

    RispondiElimina
  32. Quanta insistenza nel sottolineare la strumentalità della fede!
    In ogni caso assistiamo alla difesa della vita, della famiglia, di una morale sociale, di una identità nazionale, persino di una confessione della fede e devozione pubblica, mentre tutto questo sta scomparendo dal resto di quel che resta dell'Europa.
    Li avessimo noi dei governanti così!

    RispondiElimina
  33. Mic,
    aspettiamo e vediamo. Se si distacca il tanto che basta da UE e USA, non entra nell'euro, se non apre al matrimonio gay, se non cede sull'aborto, nè sull'immigrarzionr selvaggia, e se continua proclamare la sua Fede e la sua devozione a Nostra Signora, e magari in Suo nome cerca di appianare i rapporti con la Russia (anche per motivi di sicurezza sua e dell'Europa, nonchè per innegabili risvolti economici), avremo la prova che la sua non è una manifestazione di Fede solo strumentale.
    Scusa, ma almeno io sono diventata un po' cinica nei confronti dei politici. Troppe delusioni.
    RR

    RispondiElimina
  34. Scusa, ma almeno io sono diventata un po' cinica nei confronti dei politici. Troppe delusioni

    E' lo stesso motivo per cui - pur apprezzando in linea di principio certi suoi discorsi - non vedo in Putin il nuovo "salvatore", come a contrario rispetto ai denigratori di professione, sembrano vedere in molti...

    RispondiElimina
  35. RAOUL DE GERRX04 giugno, 2015 15:32

    Chère Mic, personne, je crois, ne voit en Poutine un "sauveur".
    Ce qui est indéniable, en revanche, c'est qu'il est passionnément attaché à l'indépendance de son pays, et partisan — il l'a souvent répété —, d'un monde équilibré, "multipolaire".
    C'est en cela qu'il me paraît exemplaire.
    Poutine n'a ni l'intention, ni les moyens de réduire le reste de l'Europe en esclavage et d'imposer l'Orthodoxie… Je suis même certain que ça ne l'intéresse pas.
    Je n'en dirais pas autant des "néocons" américains (juifs ex-trotskistes, pour la plupart) qui ont pris le pouvoir à Washington (dixit le général Wesley Clark) et qui traitent désormais l'Europe comme une colonie administrée par des gouvernements d'occupation (style AMGOT 1944)…
    Quant à Duda, eh bien, comme dit Rosa, "aspettiamo e vediamo".

    RispondiElimina
  36. Cara Mic
    nessuna ingenua infatuazione per Putin. Solo la fredda constatazione che Putin si oppone attivamente, da un punto di vista morale, politico e soprattutto geopolitico (ma la Russia è Europa, mentre non lo sono gli USA), all'aggressivo e oppressivo mondialismo usurocratico, "mercatista" (copyright Tremonti) e anticristiano, che vuole distruggere, prima ancora che le nostre sovranità e le nostre economie, i nostri assetti religiosi e morali. Suoi strumenti sono, tra gli altri, la sovversione, l'immigrazione, la corruzione, l'aggressione mediatica contro le entità sgradite, statali e no, le leggi liberticide e anticristiane, la feroce dittatura del "polically correct". Esempio di queste ore: riorganizzato, riarmato, riaddestrato dagli USA e dalla NATO l'esercito "regolare" ucraino, appoggiato da gruppi di "contractors", è ripartita l'aggressione ai patrioti del Donbass.
    Insomma, dovremmo parteggiare per le "Femen" e le "Pussy Riot" e ciò che rappresentano? Con Putin c'è, almeno e come minimo, una "coincidenza d'interessi". Tutto qui.

    Per Rosa
    Mi sembra di avere citato, credo qui, il libro di De Benoist e Dugin: Eurasia, Vladimir Putin e la grande politica, edito da Controcorrente. Ottimo libro. A questo ti riferivi?.

    RispondiElimina
  37. Caro Silente,
    no, mi riferivo ad un testo di un' autrice russa sulla vita in Russia dopo il crollo dell' URSS. Era una citazione all' interno di un tuo commento, in cui affermavi che senz' altro i Russi sono ancora, come dire, " confusi" tra nostalgie staliniane, aperture all' Occudente e riflessi nazionalistici.
    O il tuo commento e' su altro thread che non trovo più, o era qui, ed ora non c' e' piu.

    Personalmente da tempo nutro curiosita' ed interesse per tutte quelle figure storiche,a cominciare per es. da Nerone, che hanno goduto di cattiva fama e cattiva stampa. Le figure controverse. Quelle che avevano un caratteraccio (come mi e' stato detto di avere, solo perche' cercavo di affermare i miei diritti professionali) quelle che, di volta in volta, sono state il " Male assoluto". Nerone allora, poi Attila, Napoelone ed Hitler più recentemente. Ed ora infine Putin.
    Molti di loro hanno un filo rosso che li unisce.
    Non dico che vadano riabilitati, ma mi sembra che, per definizione, non ci possano essere troppi Mali assoluti. O lo era Hitler o lo era Stalin, entrmbi non potevano essre " assoluti" in contemporanea. Infine non credo che, tra gli uomini, ce ne siano del tutto buoni e del tutto cattivi. Credo che Pascal avesse ragione," ni ange, ni bête, mais ange et bête ensemble".

    Putin: per ballare bisogan essere in due. Se tu cerchi di ballare con un ragazzo, o ragazza, e questo o questa non solo ti rifiuta- e' nel
    suo diritto- ma in più ti offende ed umilia, PRIMA che tu abbia fatto alcunche' contro di lui/ lei, se poi reagisci alla provocazione, per me
    hai ragione, non torto.
    In Ucraina c' era un governo eletto con votazioni giudicate corrette dall' OSCE. Poi, mentre tu inauguri le Olimpiadi a casa tua, ti fanno prima lo sgarro di non presenziare e poi un golpe sotto il naso, e ti accusano pur di essere un delinquente. Perche'? perche' non vuoi che
    ai bambini venga fatto il lavaggio del cervello sul" gender", ne' vuoi che i tuoi orfani siano affidati a famiglie straniere, sulla cui moralità dubiti, ed Infine perche' da russo, ami la tua patria e vuoi che la Russia ritorni ad essere importante nel mondo.
    E qualcuno, che NOn dimentica e NON perdona passati, presunti torti, ti dichiara una guerra psicologica, economica e se potessero, reale.
    E di tutto ciò ne paghiamo noi Europei le conseguenze, mica gli americani, alcune aziende dei quali ( per esempio al Boeing) continuano a fare affari con la Russia. Per non parlare dei cinesi. Che detengono il debito USA.

    RR


    Infine Putin si e eletto" da solo", Obama e' un " Manchurian candidate". Ergo...
    RR
    PS: credo che un altro Manchurian candidate stia a Roma. E non e quel cogl... di amrino. Un minimo s' intelligeanza bisogan avere per afre il Mnachurian candidate

    RispondiElimina
  38. Segnalo articolo di Blondet e di Del Bosco su Effedieffe
    Rr

    RispondiElimina
  39. Per quanto gia' lo avessimo capito ( pseudomostra di Venezia , processione in E.R. ecc. ) ora si gioca a carte scoperte .
    I cristiani non vogliono piu' la liberta' di Cristo , preferiscono il giogo :
    http://www.ilgiornale.it/tag/giovani-musulmani.html

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.