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giovedì 24 marzo 2016

Giovedì Santo. Il grande giorno dell'istituzione del Sacerdozio e dell'Eucaristia

Giovedì Santo. All'inizio del Santo Triduo, la Chiesa rivive l'istituzione del Sacerdozio ministeriale e dell'Eucaristia. E invece oggi su cosa sarà focalizzata l'attenzione?

La millenaria saggezza del rito antico: ha tolto la lavanda dei piedi dall'interno della messa, per collocarla fuori dal rito eucaristico, quasi in posizione defilata. Perché è rito accessorio e secondario e non può focalizzare l'attenzione che invece accentra su di sé nel momento in cui si fa dentro la messa. Le riforme liturgiche hanno rimesso la lavanda dentro la celebrazione del Santo Sacrificio ed il risultato è che tale rito accessorio e secondario attrae tutte le attenzioni, soprattutto se viene fatto a determinate categorie di persone, anziché agli Apostoli come ha fatto Gesù. Ciò che è marginale prende il posto del centrale. Il secondario prende il posto del primario. L'uomo che ricorda un gesto di Gesù... prende il posto di Dio che si immola incruentemente sull'altare. E vengono in mente le sagge parole di Pio XII: "non è certamente cosa altrettanto saggia e lodevole ridurre tutto e in ogni modo all'antico" ed ancora: "un antico uso non è, a motivo soltanto della sua antichità, il migliore sia in se stesso sia in relazione ai tempi posteriori ed alle nuove condizioni verificatesi". Saggezza vituperata, ignorata, calpestata e derisa. Il risultato è una Feria V in cena Domini riempita di connotazioni sociologiche. Che poi è il fine stesso del Novus Ordo: essere "una tranquilla ma impegnativa palestra di sociologia cristiana" (Paolo VI udienza generale 26/11/1969). Di Gesù Cristo però cosa resta? Della fede cosa rimane? (Nicola Lentinu su Fb)

24 commenti:

  1. Di Gesù Cristo cosa resta? NIENTE, NIENTE DI NIENTE, IN TUTTI I SENSI!

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  2. NIENTE DI NIENTE in certi contesti. Ma Cristo Signore regna! La Sua Chiesa non può morire, è pura e santa nelle Sue mani. Vediamo di non schiodare da questa certezza, e tutto quanto ne consegue, che ci tiene radicati in Lui e ci consente di fare la nostra piccola parte, a partire dal fronte personale e comunitario in cui siamo collocati.

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  3. Io mi riferivo al Novus Horro "missae"!!! Il contesto era chiarissimo!

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  4. Che si riferisse al Novus Horror Missae poteva essere scontato per lei. In ogni caso nel Novus Ordo esiste una disdicevole diminutio ma, se celebrato degnamente, la Presenza del Signore non viene meno.

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  5. "... ha tolto la lavanda dei piedi dall'interno della messa ... hanno rimesso la lavanda dentro la celebrazione del Santo Sacrificio"

    Davvero è mai stato che la lavanda dei piedi e fatta nell'interno della messa? Sembra che e una novita di Bugnini.

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  6. Sembra che e una novita di Bugnini.

    La Settimana Santa nella sua forma ancora intatta nel messale antecedente il 1955 è uno scrigno che custodisce i tratti più arcaici e anche caratteristici del rito romano, che mette insieme testimonianze di un’antichità particolarmente remota e il lento stratificarsi di elementi in secoli di fede. E conserva una logica interna senza i dettagli confliggenti delle riforme successive, a partire dalla prima: la riforma bugniniana (appunto nel 1955) sotto Pio XII, all'epoca vecchio e stanco. Purtroppo è stato il primo passo dell'adattamento della Liturgia alla mentalità contemporanea.

    La lavanda dei piedi, prima del 1955, non era inserita nella Liturgia, ma in momenti a parte, preferibilmente dopo i Vespri. Nel Messale Romano di San Pio V (1570) era celebrata fuori della Messa nel corso del pomeriggio. La "variazione" fa parte della storia liturgica di riforma che ha avuto inizio nel 1948 e si è compiuta nel 1975. con il prevalere di elementi che non hanno rispettato lo sviluppo organico tipico della liturgia, introducendo elaborazioni astratte, create a tavolino in base a criteri di falso archeologismo, con intenti 'pastorali' di conio antropocentrico.

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  7. La lavanda dei piedi, prima del 1955, non era inserita nella Liturgia, ma in momenti a parte, preferibilmente dopo i Vespri. Nel Messale Romano di San Pio V (1570) era celebrata fuori della Messa nel corso del pomeriggio. Quando era celebrata. Si tratta, infatti di una sorta di "Optional". Aggiungo che, quasi a riprova di ciò, la storia del protestantesimo è curiosamente piena di scismi, liti e contrasti, proprio riguardo tale rito, la sua reale importanza, il suo posto/ruolo nella vita della comunità locale, etc.

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  8. La diminuito l'ha decisa lei che non ha nessuna autorità' ! Per me, essendo un "sacramento" altamente dubbioso e' da evitare come la peste! E poi non faccia la maestrina, come al suo solito: il riferimento al Nom era evidente a partire dall'articolo! A volte quando non si ha niente di intelligente da dire, sappia che è meglio tacere!

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  9. Adoro Te devote...24 marzo, 2016 20:05

    https://gloria.tv/video/5y3bvLQQ8e3

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  10. https://www.youtube.com/watch?v=QcfENlHLdIs

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  11. Anonimo,
    io non ho deciso un bel niente e non parlo con autorità ma semplicemente dico la mia, motivando.
    Lei invece pretenderebbe riconoscimento alle sue affermazioni apodittiche.
    In ogni caso, amare com'è sacrosanto la Messa Antiquior non consente di delegittimare il NO celebrato con retta intenzione e sobrietà. E questo non lo stabilisce la 'maestrina', ma lo afferma anche mons. Williamson.
    Ma forse lei va ancora oltre...

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  12. Torno adesso dalla Messa in 'coena Domini',in parrocchia (modernista). Lavaggio piedi a 6 uomini e 6 donne, per par condicio, alternati (come fosse una riunione conviviale). Non ho parole. Che squallore, che eresia!!

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  13. BERGOGLIO E' COSI ABITUATO A DISOBBEDIRE AL PAPA CHE ORA DISOBBEDISCE ANCHE A SE STESSO
    Lo fa lavando i piedi - nella cerimonia del giovedì santo - anche a musulmani e induisti, mentre la regola (che lui stesso ha sottoscritto) è che i pastori possano "scegliere i partecipanti al rito tra tutti i membri del popolo di Dio" (cioè i membri della Chiesa).
    Un problema simbolico-politico oltretutto si pone in particolare per i musulmani che - com'è stato spiegato negli anni scorsi - vedono nell'immagine del Capo della Chiesa che s'inginocchia e lava i piedi a degli islamici, un segno di sottomissione dei cristiani all'Islam.
    Al di là di questo c'è un altro strappo teologico che viene compiuto da papa Bergoglio.
    Per la terza volta (cioè dall'inizio del suo pontificato) con l'amplificazione di questo rito al di fuori della Messa "in Coena Domini", che dovrebbe essere celebrata dal vescovo, in Cattedrale, lavando i piedi a dodici preti, Bergoglio mette in ombra il mistero centrale di questo giorno santo, cioè L'ISTITUZIONE DELL'EUCARISTIA E DEL SACERDOZIO, DUE SACRAMENTI STRETTAMENTE LEGATI.
    Questo immenso evento da tre anni viene oscurato dalla solita manifestazione sociologico-politica che ha come protagonista Bergoglio e gli immigrati (contenuto dominante dei suoi discorsi).
    PS NATURALMENTE IN QUESTO CASO SI INGINOCCHIA E BEN 11 VOLTE CONSECUTIVE. QUANDO NON C'E' L'EUCARISTIA SVANISCONO TUTTI I PROBLEMI ALLE GAMBE DI PAPA BERGOGLIO.... MIRACOLO?
    Antonio Socci

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  14. anonimo 24 marzo 21:07 che cita Socci

    ricito

    "...mentre la regola (che lui stesso ha sottoscritto) è che i pastori possano "scegliere i partecipanti al rito tra tutti i membri del popolo di Dio" (cioè i membri della Chiesa)."

    Sicuri che davvero il Nostro intenda che "i membri del popolo di Dio" siano cioè solo i membri della Chiesa Cattolica?
    Può essere che pensi che i membri del popolo di Dio siano tutti gli uomini e donne, dal momento che altrove ha affermato che Dio è il Padre di tutti, indistintamente, e che tutti gli uomini e donne sono Suoi figli, che sono tutti figli di Dio.

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  15. Certo, sig. Josh, il popolo di Dio è tutta l'umanità dal momento che tutti sono redenti con l'Incarnazione. Il caso è che tutti gli uomini sono membri della Chiesa,e, se portiamo i postulari fino all'ultimo, l'Umanità è la Chiesa.

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  16. Queste celebrazioni sono una passione. Oggi nessuno dei sacerdoti aveva le scarpe da ginnastica e tutti avevano la tonaca. Si capiva però che non avevano dimestichezza con il vestito che dovrebbe essere quello di tutti i giorni. I primi ad essere sbigottiti dell'evento erano loro, si erano divisi i compiti, con il fatto che la liturgia è ora elastica ed ognuno quando celebra da solo aggiunge e toglie a sua discrezione, tutti inseme hanno avuto delle piccole sfasature, un paio di volte si sono ripresi a vicenda. Siccome sono dei vecchi ragazzi il modo di fare è rimasto quello della gioventù, era come stare in collegio alla recita di fine anno. Così è parso a me. La lavanda dei piedi l'hanno citata, non agita,l'omelia è andata bene come al solito all'inizio e alla fine, la parte centrale un po'labirintica. Quando, in processione, Gesù Sacramentato è stato posto in un tabernacolo laterale,qualcuno ha intonato Tantum ergo chi ricordava cantava ora qui ora là. L'assemblea muta. Una passione perchè? Perchè tutti avrebbero voluto fare benissimo ma non c'è l'abitudine, non la memoria e lo stile di vita quotidiana è così diverso per tutti e tanti anziani sono morti e non possono più insegnare, incoraggiare. Loro ne soffrono e noi con loro

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  17. gentile Epiphanio, non solo l'umanità è la Chiesa e la Chiesa tutta l'umanità.

    perchè mai limitarsi a questo!?

    tempo fa, per es. nell'intervista a paris match, parlò anche di alieni ed extraterrestri.

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  18. a proposito di alieni

    https://www.youtube.com/watch?v=bbFALz1r33c

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  19. Sig. Josh, nel video di You Tube il Papa dice "alguien", non dice "alien". La pronuncia castigliana del Papa es muy decadente - oltre al limitato del lessico spagnolo -, e la pronuncia della "gui" (si legga in italiano "ghi") è molto debole al punto di far capire "alien", che detto da lui è possibile se si richiama l'omelia in cui diceva che il battesimo non si deve negare a nessuno, nemmeno a un estraterrestre/alieno.

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  20. Tra la lavanda ad una donna, italiana, operatrice nel CARA, e ciò che ha detto, sta diventando ogni giorno di più intollerabile. Una vera "passione" il sentirlo parlare e il vederlo agire.
    E così, dopo Natale, anche Pasqua declassata a festa antropologica-sociologica.
    Miserere nos, Domine !

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  21. ..." ci sono due gesti: questo, tutti noi, insieme, musulmani, indi, cattolici, copti, evangelici, fratelli, figli dello stesso Dio, che vogliamo vivere in pace, integrati, un gesto,

    ...noi tutti insieme diverse religioni, di diverse culture ma figli dello stesso padre, fratelli, e quelli che comprano le armi per distruggere,

    ...lavare i piedi a persone di culture e religioni diverse dice al mondo, ha affermato il Pontefice, che «siamo diversi, siamo differenti, abbiamo differenti culture e religioni, ma siamo fratelli e vogliamo vivere in pace"


    C`è bisogno di aggiungere altro?
    Quando è il papa, o almeno così sembra che sia, a dire che tutte le religioni si valgono, che Dio è lo stesso per tutti, che ci sono diverse maniere per pregarlo e tutte sono di egual valore, perchè solo conta la fratellanza e la pace, non ci resta che domandarsi quando finirà questo sfacelo.


    «I gesti - ha detto - Francesco - parlano più delle immagini e delle parole,

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  22. Il commento di Roberto su Mil:

    http://blog.messainlatino.it/2016/03/omelia-del-papa-giovedi-santo-da.html

    Sempre più cattolici, qui e altrove, in Italia e altrove, esprimono il loro sgomento di fronte alle parole e azioni di questo papa, ma lui non ne ha cura, va in avanti come un carro armato, con la sua guardia ravvicinata sta compiendo la sua opera.

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  23. Non capisco se debbo seguire il papa quale maestro di fede, o se debbo difendermi dal papa per conservare la fede.
    TEOFILATTO

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