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giovedì 16 giugno 2016

Lettera sulla Russia

Ho trascorso l’ inverno a San Pietroburgo, e altri due mesi in precedenza, studiando il russo e vivendo ben inserito nella realtà della Russia. Ho imparato e capito tante cose, anche sulla situazione politica internazionale, come pure sulle informazioni – vere o false – che vengono diffuse dai media. 

È dunque in atto a livello internazionale una campagna di stampa ben strutturata contro la Russia. Non di rado sui nostri media vengono presentate notizie distorte, quando non menzogne, allo scopo di screditare la Russia e Putin, e cercare lo scontro. È incredibile notare come quasi tutti i giornalisti dicano le stesse cose, e abbiano le stesse vedute. Se chiediamo cosa pensano sulla legge elettorale o sulle pensioni ognuno ha la sua idea. Sulla Russia e Putin, invece, sono tutti d’accordo che sono cattivi. 

Una delle menzogne che vengono messe in giro è che la Russia progetterebbe di invadere le repubbliche baltiche o l’Europa dell’Est. La NATO sta ammassando forze e facendo esercitazioni militari in quelle zone per un pericolo che però non c’è. È stato inventato solo per creare tensione, perché la Russia non pensa neppure lontanamente di fare mosse di questo tipo. Nessuno ne parla, e non c’è neanche nell’aria. È vero il contrario: la NATO sta tentando di accerchiare la Russia ed erodere la sua zona d’influenza (Ucraina, Serbia, Montenegro….) e sta quindi facendo ciò di cui l’accusa. La stessa guerra in Siria è stata provocata da fuori, cioè da una serie di paesi capeggiati dagli Stati Uniti, allo scopo di cacciare Assad – che è in buoni rapporti con Putin – e mettere al suo posto un uomo a lui ostile. E per raggiungere lo scopo – e in ultima analisi nuocere alla Russia – hanno anche messo in piedi la tremenda realtà dell’ISIS… Una cosa molto simile sta succedendo in Ucraina, dove i disordini, gli scontri e quindi la guerra sono stati suscitati da fuori, da lontano. Molti politici locali sono la longa manus degli Stati Uniti e della CIA, che è lorda di sangue. 

Alcuni altri elementi di questa propaganda anti-russa: se viene pizzicato un atleta russo drogato è “doping di stato”; se qualche persona vicina a Putin ha dei conti a Panama, sono in realtà di Putin; se viene commesso qualche oscuro omicidio politico anche quello è “omicidio di stato”, e così via. Si potrebbe dirne ancora molte. 

La Russia non si è prostrata davanti all’ideologia gender, e non ha intenzione di farlo. Sta anche cercando di restringere la legge sull’aborto. Questo deve dare molto fastidio ad Obama e i suoi, e potrebbe anzi essere una delle cause per le quali hanno concepito questo scellerato progetto, cioè far fuori la Russia, che potrebbe portare alla III Guerra Mondiale. Si parla spesso della presunta omofobia della Russia, ma pure non la si dice tutta fino in fondo. Questo paese sterminato, che si sta rimettendo in sesto, ha rifiutato la dittatura mondiale dell’omosessualismo, e questo è inaccettabile. 

Si dice che in Russia c’è un regime e che Putin è un dittatore. Io non ho mai avuto questa sensazione. Anzi, Putin è molto popolare, e non piace solo a una minoranza della gente. Vero è, invece, che la Russia si sta faticosamente risollevando dal disastro del comunismo, e sta andando nella giusta direzione. Vengono ricostruite molte chiese demolite dal passato regime, o riaperte e ristrutturate se erano adibite a magazzini, cinema, palestre, ecc. Anche questo è in controtendenza con l’Europa e l’America di Obama. In Russia il cristianesimo viene rispettato anche da chi non crede. Nessuno alla TV si permetterebbe di sbeffeggiare i cristiani (ortodossi o cattolici). 

Anche questo regime di sanzioni economiche imposto da Obama (e puntellato dalla Merkel) è assurdo, e nuoce profondamente all’Italia. I russi amano gli italiani, la loro cultura, la loro musica, il loro cinema e la loro cucina. Un italiano in Russia ha una carta in più perché è italiano. Il mercato russo sbava per comprare i nostri prodotti alimentari, ma non può farlo. Noi tuttavia, per non dispiacere ad Obama, seguiamo il regime delle sanzioni. La Russia è un’opportunità immensa per vendere i nostri prodotti e diffondere la nostra cultura, e piange il cuore vedere come noi la sciupiamo. Seguire questo andazzo internazionale che ci vuole nemici è assurdo e autolesionistico. Si dice che Berlusconi sia stato affondato da un complotto internazionale perché è amico di Putin. Non mi pare un’idea campata per aria. 

Come è stata costruita San Pietroburgo? Lo zar Pietro il Grande venne a Venezia e ne rimase estasiato. Disse: voglio anch’io così! Chiamò quindi una squadra di architetti italiani – tutti ricordati ancora oggi da vie e monumenti – e gli commissionò di costruire una città dal nulla che assomigliasse a Venezia (con molti canali). 

La Russia è anche odiata dalla Turchia, perché ha smascherato la sua connivenza con l’ISIS. Pertanto i turchi, insofferenti, hanno abbattuto un jet russo dopo 17 secondi di sconfinamento accidentale. La “cattivissima” Russia, per ritorsione, non ha risposto al fuoco ma, in assenza di scuse turche, si è limitata a contromisure commerciali. Ho sentito dire che le procedure militari prevedono in un caso del genere l’affiancamento del jet dall’aviazione del paese violato, con l’obbligo di atterraggio. Tra l’altro, la campagna anti-Russia ha subito un’impennata nei mesi scorsi, quando Putin ha iniziato a combattere l’ISIS in Siria e a sostenere Assad. A differenza di Obama, Putin ha combattuto veramente l’ISIS e questo non è andato giù a molti. Assad avrà anche tanti difetti, ma ha sempre rispettato i cristiani in Siria (cosa che non si può dire dei tagliateste dell’ISIS). In questo caso la menzogna è stata ripetuta come un mantra da quasi tutti i notiziari: Putin non bombarda l’ISIS ma la popolazione civile e i ribelli “moderati”. Sarebbe solo un caso, quindi, che l’ISIS abbia dovuto abbandonare vasti territori proprio in concomitanza delle azioni russe. 

Per finire: quando sentite parlar male della Russia prendete la notizia con le pinze, perché la campagna di stampa è un fatto reale. La Russia non è omofoba, non è un paese dove mancano libertà e democrazia, dove ecc. ecc.. Non mi pare che l’Europa, con il suo pensiero unico che si vuole obbligatorio per tutti, possa dare lezioni di democrazia e pluralismo al paese di Puškin e Dostoevskij. 
Un lettore - [Fonte]

28 commenti:

  1. cfr.

    http://www.informarexresistere.fr/2016/04/06/wikileaks-usa-e-soros-promotori-dello-scandalo-panama-papers-per-attaccare-la-russia/



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  2. Mi viene un pensiero : tante profezie dicono che la Rissia arriverà a Roma... anche don Bosco che vide i cavalli dei cosacchi abbeverararsi alle fontane di p.zza san Pietro. Avevamo sempre interpretato come l'arrivo dell'incubo comunista fin dentro la Chiesa.... non sarà invece che saranno i russi a "convertire" Roma, ovvero a tiportare una società cristiana in Europa?

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  3. Tutto quanto scritto dal lettore e' giusto e credo che in molti (la gente non e' tutta scema) lo sospettavamo. Se non mi sbaglio, anche Antonio Socci ha scritto su questo argomento recentemente.
    Vorrei aggiungere che a S. Pietroburgo vogliono costruire altre chiese perche' non bastano!
    http://www.pravoslavie.ru/english/81846.htm

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  4. Si vede, si capisce. Chi non vede e non capisce è perchè NON VUOL vedere e NON VUOL capire.

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  5. Sottoscrivo anche le virgole del commento del lettore di Libertà e Persona, che sia "in atto a livello internazionale una campagna di stampa ben strutturata contro la Russia" è evidente a chi ha ancora una mente e una coscienza libere da condizionamenti, purtroppo la massa ignorante è manipolabile.
    Come dicevo più sotto la Russia è il male assoluto e Putin il nemico no 1 da abbattere a tutti i costi, i media non perdono un`occasione per screditare Putin e la Russia e lo fanno con lo stesso identico linguaggio e vocabolario, sono dei cloni addestrati, un ammaestramento, il loro, che dice molto sulla loro liberà, deontologia e onestà intellettuale.
    Mentono, obbediscono agli ordini di chi tiene la borsa, partecipano consapevolmente a quella campagna denigratoria, sono prevedibili ma in fondo anche pericolosi perchè il quidam, la cui coscienza è oramai assopita, addomesticata e occupata ad altro, a forza di vedersi martellare ogni giorno, e da più parti, il mantra del Putin ( Bachar al Assad subisce lo stesso trattamento) pericoloso nemico delle libertà, dei diritti degli omosessuali( questo un crimine maggiore che lo condanna al rogo), finisce per crederci e ripetere come un papagallo addomesticato le stesse fandonie, e non solo sul"tema" Putin.

    A proposito di giornalisti addestrati, avete letto gli articoli sulla Bussola a proposito dei corsi di "formazione" ai giornalisti per trattare "correttamente" e usare il "giusto" linguaggio su lgbt e genere?
    Eccoli:

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-il-campione-dellinsulto-da-lezione-ai-cronistisul-linguaggio-da-usare-per-gay-e-omofobia-16047.htm

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-cirinna-sale-in-cattedra-dai-francescani-per-indottrinare-i-giornalisti-16432.htm

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  6. CHE LA CHIESA DIFENDA IL SUO CARDINALE INVECE DI PENSARE A PANNELLA SENZA NEANCHE CONVERTIRLO! RISCHIA TRE ANNI DI CARCERE! LA CONFERENZA EPISCOPALE SPAGNOLA MUTA! SARANNO AMICI DI GALANTINO!

    Omofobia, cardinale indagato: rischia 3 anni di carcere
    di Andrea Zambrano

    L'arcivescovo di Valencia Cañizares è indagato per omofobia dopo un'omelia contro l'impero gay. Rischia tre anni di carcere. Emerge il silenzio della Conferenza episcopale spagnola e dei 4 candidati alle elezioni. Intanto l'odio anticattolico è ormai dilagante: profanata la cappella universitaria di Madrid.

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-omofobia-cardinale-indagato-rischia-3-anni-di-carcere-16497.htm

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  7. Personalmente non porto i russi in trionfo perché, come ogni popolo, hanno le loro pesantezze e, a livello religioso, tendono ad essere rigidi come il cemento. A volte mi chiedo cos'hanno capito della tradizione bizantina che, al contrario, per quanto esigente, era molto flessuosa ed elastica. I russi, sono i greci a dirlo, sono stati per i bizantini come i tedeschi sono stati per i romani (fintanto che i tedeschi non hanno "tedeschizzato" la stessa chiesa romana irrigidendola, come chi ha libertà di vederlo lo constata).
    Al di là di questa caratteristica dei popoli, al momento attuale mi sento dalla parte dei russi e non solo per un motivo geopolitico ma, soprattutto, ecclesiastico, visto come si sta conducendo la preparazione al concilio panortodosso, tutto dettato da forti imposizioni da parte del patriarca Bartolomeo che, forse, pensa di aver a che fare con il concilio come ha a che fare con il suo sinodo (il santo Sinodo del Fanar, infatti, non ha alcuna libertà di opporsi ad una risoluzione patriarcale, a differenza dei santi Sinodi delle altre Chiese ortodosse).
    Non ho alcuna amarezza verso Bartolomeo, dotato di gran talento e capacità e stimabile sotto molti punti di vista, ma questa sua politica rigida e impositiva non solo è radicalmente contro l'ecclesiologia ortodossa ma gli sta letteralmente venendo contro.
    Poi c'è da chiedersi perché e chi vuole i subdoli cambiamenti che sta cercando di introdurre con forza Bartolomeo, cambiamenti con chiaro sapore liberalistico alla "vaticano II"....
    I russi, a Dio piacendo, sono un provvidenziale inciampo a questo cammino di cambiamenti che sembrerebbe, per il Fanar e i suoi simpatizzanti, obbligatorio!

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  8. Tutto concorda sia dal punto di vista spirituale sia dal punto di vista politico e militare.
    Speriamo vinca Donald Trump!!!

    Leggete qui l'analisi:
    http://www.maurizioblondet.it/frenesie-belliciste-nuland-neocon/

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  9. La propaganda antirussa non è di oggi, ma risale almeno alla seconda meta' del XIX sec., più precisamente dagli anni 70-80. Tutte le volte che la Russia tenta di diventare più europea e meno "asiatica", che si apre all' Occidente, che si avviano riforme e miglioramenti, riparte la propaganda antirussa, violenta, accesa, piena di menzogne e mezze verità, di solito orchestrata in Inghilterra ed in USA
    I Russi ci hanno fatto un po' il callo, ma li duole sempre un po'.
    Viceversa tutte le volte che la Russia piomba nel caos o nella " barbarie asiatica" ( Stalin era georgiano), la propaganda cessa e cambia totalmente direzione (cfr il New York Times ai tempi della Rivoluzione ed anche negli anni 30, quelli delle "grandi purghe"
    Sara' un caso ?

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  10. Lo dico da cattolico: ringraziamo Iddio per Putin e la sua attività, in Medio Oriente, in Ucraina, in Siria, in Iraq, in Libia.
    Combatte anche per noi contro la malvagia alleanza tra il mondialismo politico massonico e l'islamismo.

    Per chi ha veramente volontà di approfondire il tema della Russia di oggi, consiglio i seguenti testi:
    Alexander Dugin, Eurasia, La Rivoluzione conservatrice in Russia, Nuove Idee;
    Alain de Benoit, Alexander Dugin, Eurasia Vladimir Putin e la grande politica, Controcorrente;
    Gennaro Sangiuliano, Putin, vita di uno Zar Mondadori;
    Circolo Proudhon, Rinascita di un impero - La Russia di Vladimir Putin. Prefazione di Alain de Benoist;
    Paolo Borgognone, Capire la Russia Zambon Editore.

    P.S. Un carissimo amico mi ha recentemente scritto in un e-mail: "ma perché ti ostini, in diversi siti, a consigliare la lettura di libri "di destra"? Dopo decenni di militanza, non l'hai ancora capito? A destra non si legge."
    Non mi rassegno. Voglio smentire che "a destra non si legge". Lo negano le case editrici di destra, che pure qualcosa vendono. Bisogna insistere. Informare, comunicare, e poi vendere.
    E il principio vale anche per l'editoria cattolica tradizionalista.

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  11. Chiarimenti sul Concilio panortodosso (visto le "sparate" fuori luogo di Andrea Riccardi):

    http://traditioliturgica.blogspot.it/2016/06/chiarimenti-sul-concilio-pan-ortodosso.html

    Grazie per l'attenzione.

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  12. ....
    La Chiesa, nella sua universale identità, non è fatta né per la conservazione fine se stessa, né per la novità ma per permanere nella verità di Cristo, il che ha le sue esigenze che necessariamente fanno assumere in sede conciliare un linguaggio esigente, a volte scandaloso per il mondo.
    Derogare da questo o ammorbidire tutto ciò in sede conciliare (in cui non si può che parlare κατά ακρίβειαν, secondo le esigenze rigorose) significa spostare i riferimenti con i quali i credenti si orientano. Ciò rimane vero anche se fatto con le migliori intenzioni da parte di chi lo realizza.
    La sede pastorale (con i suoi adattamenti misericordiosi κατ' οικονομία) non è e non deve mai coincidere con la sede conciliare (in cui si parla in termini rigorosi). Confondere questi due piani significa fare la confusione già ingenerata nel mondo cattolico e che ha portato quest'ultimo ad una profonda crisi d'indentità e ad un vero e proprio smarrimento della fede in molti suoi ambienti. È questo che si vuole?
    ....

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  13. Silente,
    noi "di destra", ammesso che oggi abbiano ancora senso queste vecchie definizioni, leggiamo eccome. Anzi leggiamo di più e meglio, aoprattutto ora che c'è Internet. E spesso conosciamo le lingue straniere più e meglio di loro vogliamo commentare l'Inglese tragico di Renzi ? o che nessuno sa il Francese ?). Ma quando inziamo ad argomentare, appena si scopre che siamo di destra, non ci aacoltano più e ci silenziano. Ricordo ancora anni fa, in ospedale, quando una collega vide che leggevo il Giornale (allora ancora di Montanelli): - Ma come, una ragazza intellogente come te legge queste schifezze ? - Le risposi che era un quotidiano come un altro, ma mentre dicevo cosi, giro' sui tacchi e se ne ando' lasciandomi a parlare da sola. Qualche giorno dopo fui io, l' "ignorante" a spiegare ad un collega, stessa mia eta', che votava l'allora PDS ( o erano già DS?) che cosa fosse stato il socialismo a Milano, perche' per lui il socialismo milanese era solo e soltanto Craxi (Turati, il primo Mussolini, chi erano costoro?). E sempre io a spiegare alle OTA perché era giusto e doveroso che scioperassero alcuni mesi dopo. Io, non i colleghi di sinistra, la cui conoscenza dello Sstatuto dei Lavoratori era, come dire, ipotetica. E a suo tempo lessi la Costituzione italiana, grazie al mio Prof. di Filosofia, missino sfegatato, oltre ad altri testi, come appunto lo Statuto (un'ora di Educazione civica alla settimana, nessuno lavaggio del cervello, uomo di grande cultura e Fede).
    Loro leggono poco e male, hanno un'ignoranza scientifica abissale, non capiscono nulla di Biologia, Medicina, Statistica, Geologia, Climatologia, Meteorologia, ecc.ecc.Non sanno "leggere" la realta' , si riempiono di slogan e li ripetono fino alla nausea. Sono abili con le parole, a distorcene il significato, ad inventarsene di nuovi, sono molto " talmudici", Orwell docet, ma restano comunque crassi ignoranti.
    Un tempo forse, fino agli anni 70, leggevano, ma solo la loro stampa ed editoria, oggi manco più quella.

    Grazie per le segnalazioni. Aggiungerei, su un piano forse più leggero, il libro che avevi già segnalato, "Vite di seconda mano", per capire cos'era l'URSS e la Russia immediatamente post crollo dell'URSS.
    Per motivi di passione sportiva (pattinaggio artistico) seguo qualche sito russo in Iinglese. Solo per l'attenzione ai giovani sportivi, la cura con cui li seguono a scuola, e come assicurano loro una professione anche dopo la fine dell' agonismo, laureandoli tutti. Evviva Putin.
    Per non parlare del balletto, la lirica, ecc.ecc. Alle Notti bianche di S. Pietroburgo quest'anno mettono in scena più opere liriche italiane della Scala e Opera di Roma messi insieme ! E a prezzi relativamente accessibili a tutti.

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  14. I "buoni" hanno sempre orwellianamente bisogno di un "cattivo" per giustificare le loro "buone azioni" come colpi di stato, guerre, invasioni, massacri, saccheggi. Naturalmente a fin di bene. Il "cattivo", il "mostro", viene agevolmente fabbricato a mezzo stampa che benchè sotto testate nominalmente diverse è una sorta di giornale unico globale. Un'arma spesso ben più potente di bombardieri e divisioni corazzate. Naturalmente anche in questo come per tutto il resto i mezzi di informazione cattolici sono allineati e conformi alla "stampa" dei Poteri Globali nella criminalizzazione della Russia.
    Miles

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  15. Cara Rosa
    grazie per la tua risposta, che mi conforta per l' idem sentire.
    Mi si consenta un'amara riflessione: negli anni settanta, pur durissimi per la feroce violenza rossa dilagante nelle strade, l'editoria e la stampa di destra erano fiorenti: avevamo Il Borghese, <>Candido
    , Lo Specchio, L'assalto. Tra i quotidiani di area il Secolo d'Italia, il Giornale d'Italia, Il Tempo, il Roma, la Notte. E poi riviste culturali come La Destra, La Torre, Il Conciliatore. Editori come Rusconi, Il Borghese, Longanesi, l'editore Volpe del cattolicissimo ingegner Volpe, figlio dello storico.
    Oggi è il vuoto. Non mi si dica che Il Giornale o Libero sono di destra: ridicolo!
    Ecco perché ci tengo che le pochissime espressioni culturali "di destra" (e di "destra cattolica") che il regime ci consente, libri, riviste o siti web che siano, vengano conosciuti e diffusi.
    L'Avversario ha tutto: radio, televisioni, stampa, casa editrici, università, centri culturali. La propaganda di regime, con il suo egualitarismo, antirazzismo, genderismo, omosessualismo, è soffocante e invasiva. Come in altri paesi europei, il dire la verità (sulla storia, sulla religione, sul gender, sulle razze) anche in Italia diventa reato. In Francia, poche settimane fa, un giornalista, Boris Le Lay, è stato condannato a due anni di prigione (due anni!) per l'equivalente di "incitamento all'odio razziale". Ed è solo l'ultimo di una lunga serie. Non solo ci invadono, ci imbastardiscono, sconciano i nostri paesi, ci derubano e ci depredano, violentano le nostre donne, fanno del parassitismo con il nostro welfare, ma c'impediscono persino di lamentarci.
    Ecco perché anche le più piccole manifestazioni di resistenza culturale (libri, riviste) vanno incoraggiate e divulgate. E' uno dei pochi atti di resistenza, appunto, che ci rimane.

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  16. Silente, quello che ci hanno inflitto, somministrato con tonnellate di ipocrisia e retorica, è solo un altro Totalitarismo ben più perfezionato e raffinato ma altrettanto spietato di quelli che l'hanno preceduto. E va ben oltre ai concetti di "destra" e "sinistra" che hanno evidentemente perso senso.
    E' però tremendo vedere che la nostra Chiesa Cattolica che si pensava potesse essere un baluardo imperituro ne è diventata una delle sue componenti promotrici più conformiste e attive.
    Miles

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  17. Non mi rassegno. Voglio smentire che "a destra non si legge". Lo negano le case editrici di destra, che pure qualcosa vendono. Bisogna insistere. Informare, comunicare, e poi vendere.
    E il principio vale anche per l'editoria cattolica tradizionalista.

    Il problema non è che non si legge , è che leggono solo quello che gli pare,
    altrimenti non ripeterebbero sempre gli stessi errori e comunque concludiamo
    ai fini della moderazione con un bel

    Duce ! Duce !

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  18. Angheran,
    credo che ognuno di noi "legga ciò che gli pare" nel senso di essere selettivi nelle letture anche perché mi pare normale, non essendo tuttologi. Ma non senza includere testi che vanno conosciuti per poter parlare con cognizione di causa delle idee contrarie.
    Il Duce Duce, oltre ad essere fuori posto qui è comunque anacronistico...

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  19. Cara Mic, "duce duce" non solo è fuori posto e anacronistico ma è, mi si permetta, ampiamente RIDICOLO...

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  20. Cara Mic,
    il post qui sopra riportato:
    "Cara Mic, "duce duce" non solo è fuori posto e anacronistico ma è, mi si permetta, ampiamente RIDICOLO...",
    è semplicemente offensivo verso i tuoi lettori "non antifascisti", definiamoli così, che credo siano la maggioranza.
    Assolutamente legittimo che tu pubblichi simili messaggi. Il sito è tuo e, ovviamente, sei libera di pubblicare chi vuoi e chi non vuoi.
    Nulla m'importa, cara Mic, che mi si pubblichi o no. Ma se si pubblicano offensivi, oltraggiosi post come quelli di tale Pietro C., non si pensa che sia giusto anche consentire una civile, educata risposta?

    E l'educata risposta è molto semplice: caro Pietro, goda pure con il suo antifascismo. E se pensa che l'attuale regime antifascista, voluto dalla Resistenza, dalla Costituzione, dalla legge Scelba, dalla legge Mancino etc. sia quanto di meglio la nostra storia abbia potuto partorire, buon pro le faccia.

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  21. Angheran non perde occasione di tirar fuori il suo democristianesimo becero e superato. Io e Silente, senz'altro lui più di me, abbiamo letto molti libri " de sinistra" e per anni, per es., ho letto Repubblica.
    Quindi il suo commeno non mi tocca.
    Inoltre credo che molti, qui dentro, siano nati ben dopo il 25 apriel 1945, quando l'Italia del diritto e della civilta' romana si macchiò di un delitto e di una successiva gazzarra e farsa tragica e barbara che fece ribrezzo anche agli Ufficiali alleati.
    Si continua a pensare che la cultura, il sapere, il gusto, siano tutti e solo da una parte. Continuino pure cosi, che prima o poi ci sbatteranno il muso.

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  22. Silente,
    forse dovresti indirizzare la tua giusta e risentita risposta a chi ha sollevato "il problema",l' ineffabile Angheran.

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  23. Silente,
    Angheran, se non è un normalista, è un provocatore che conosce molte censure. Ogni tanto la redazione qualcosa lascia passare. E allora aggiusto il tiro.
    Comunque trovo eccessiva la suscettibilità di Silente.

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  24. E perché non deve esserci spazio per chi la pensa diversamente? Pietro C. eccessivo?
    Per me, con tutto il rispetto per i fascisti, quella provocazione è anacronistica. O siamo ancora al culto della personalità?

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  25. Putin: abbiamo bisogno degli Stati Uniti ma non che interferiscano nei nostri affari.

    http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=11&pg=16174

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  26. perche' non mi pubblichi?

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  27. Perché lanci solo fiorettate provocatorie o lapidarie affermazioni, come l'ultima, il cui unico effetto è quello di rinfocolare la polemica. E, di questo, ne ho fin sopra i capelli.

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  28. ti capisco, anche se avevo cercato di moderarmi. a me i capelli cominciano a cadere. secondo me nella sostanza ha ragione silente, nella forma pietro c. per non fare polemica ho dato ragione a tutti. oggi vorrei andare alla scala santa ma sono sicuro che qualcosa me lo impedira'. il ricordo di un lontano passato sembra un sogno. ciao

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