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sabato 13 gennaio 2018

“Lo strano caso della Seconda Lettura spezzettata e mal tradotta nella Messa di domani: 1 Cor 6,13-20” - Fra Cristoforo

L'articolo pubblicato di seguito mostra un esempio lampante di come le traduzioni lasciate all'arbitrio delle singole conferenze epistolari (in seguito alla revisione della Liturgiam authenticamvedi qui e precedenti) possono dapprima annacquare e, come effetto finale, espungere le verità fondanti della nostra fede.

Questa è una di quelle letture che sono state completamente “fratturate” dai Liturgisti. Anche la traduzione è parecchio carente. Ma un motivo c’è sempre. Sono sicuro che pochissimi sacerdoti domani faranno riferimento a questa Seconda Lettura di San Paolo ai Corinzi, perché nettamente in contrasto con l’Amoris Laetitia e tutto l’insegnamento della neochiesa e di Bergoglio.

Non mi soffermo sul fatto che questa Parola sia stata “spezzettata”, perché il mio commento sarebbe troppo lungo. Lascio come sempre a voi lettori, ogni commento, contributo e aggiunta in merito.

Mi soffermerò solo su due punti che ritengo molto importanti da spiegare. Intanto vi posto la Lettura per intero (senza spezzettamenti – nella versione del 1974):
“I cibi sono per il ventre e il ventre per i cibi!». Ma Dio distruggerà questo e quelli; il corpo poi non è per l’impudicizia, ma per il Signore, e il Signore è per il corpo. 14Dio poi, che ha risuscitato il Signore, risusciterà anche noi con la sua potenza.

15Non sapete che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prenderò dunque le membra di Cristo e ne farò membra di una prostituta? Non sia mai! 16O non sapete voi che chi si unisce alla prostituta forma con essa un corpo solo? I due saranno, è detto, un corpo solo. 17Ma chi si unisce al Signore forma con lui un solo spirito. 18Fuggite la fornicazione! Qualsiasi peccato l’uomo commetta, è fuori del suo corpo; ma chi si dà alla fornicazione, pecca contro il proprio corpo. 19O non sapete che il vostro corpo è tempio dello Spirito Santo che è in voi e che avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi?20Infatti siete stati comprati a caro prezzo. Glorificate dunque Dio nel vostro corpo!” (1 Cor 6,13-20).
Questa sopra, come vi ho detto, è la versione integrale del brano nella traduzione del 1974. Domani sarà letta completamente in modo diverso. Vi chiedo di procurarvi un “neomessalino” o magari anche il foglietto delle Letture per confrontare le differenze.

Intanto vi è un gravissimo errore di traduzione. Al v. 18 San Paolo scrive: “φεύγετε τὴν πορνείαν – feughete ten porneian”, che correttamente tradotto sarebbe: “fuggite la fornicazione!”.

Nella traduzione che invece sarà proclamata domani si legge: “state lontani dall’impurità”. Come potete notare vi è un totale cambiamento di significato nel messaggio dell’Apostolo. Un conto è dire in tono autorevole: “FUGGITE LA FORNICAZIONE”! Un’altra cosa è dire in tono sommesso: “state lontani dall’impurità”. Il tentativo di queste traduzioni faziosamente errate è quello di “smorzare” i toni della Parola, per essere sempre più “politicamente corretti”. Per “fornicazione” infatti San Paolo intende l’adulterio e le unioni omosessuali. Ai vv. 9-10, quindi immediatamente precedenti a questo testo (e non presenti nella Lettura), l’Apostolo dice infatti: “Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adulteri, né effeminati, né sodomiti, né ladri, né avari, né ubriaconi, né maldicenti, né rapaci erediteranno il Regno di Dio”. Mi pare che i toni di Paolo siano tutt’altro che sommessi. Ecco il significato di quel “fuggite la fornicazione!”, anziché “state lontani dall’impurità”.

Ma siamo nella neochiesa. Dove il neovangelo è l’Amoris Laetitia. Certe cose non si possono dire. Altrimenti qualcuno si può anche offendere. E poi…per dirla alla Bergoglio: chi siamo noi per giudicare??????

Qui non si pensa più alla Salvezza dell’anima. Qui si pensa a cercare di accontentare tutti. Ingannando i fedeli. E spalancando loro la porta dell’inferno. La situazione è gravissima!
L’altro aspetto che smonta completamente ogni insegnamento immorale della neochiesa è al v. 19: “ἢ οὐκ οἴδατε ὅτι τὸ σῶμα ὑμῶν ναὸς τοῦ ἐν ὑμῖν ἁγίου πνεύματός ἐστιν – o non sapete che il vostro corpo è Tempio dello Spirito Santo che è in voi…”. Una verità Assoluta. Il nostro corpo è tempio dello Spirito Santo che abbiamo ricevuto nel Battesimo. E tutte le volte che si compie un peccato di “fornicazione”, vi è la profanazione di questo Tempio.

Il famoso sdoganamento dell’Amoris Laetitia alla n. 351 per le coppie di divorziati risposati di potersi accostare all’Eucaristia e alla Confessione, non è altro che un INVITO A PROFANARE IL TEMPIO DELLO SPIRITO SANTO CON LA SANTISSIMA EUCARISTIA! Qui il messaggio della Parola di Dio è molto chiaro. Accostarsi all’Eucaristia con un tempio profanato, significa aggravare maggiormente quella profanazione e quindi il peccato. Che poi questo invito sia stato fatto da uno che riveste gli abiti da Pontefice e dovrebbe pensare alla salute delle anime a lui affidate…. È proprio grottesco. Capiamo la gravita?
Ma tanto per domani state pur tranquilli. La stragrande maggioranza dei predicatori si limiterà ad un breve commento del Vangelo, in versione peace & love, magari forzando il testo…in quel versetto dove Gesù dice: “Venite e vedrete”, interpretandolo come un invito del Signore ai suoi Apostoli…a “farsi migranti”!
Fra Cristoforo - Fonte

4 commenti:

  1. http://www.veritatemincaritate.com/2018/01/l-uso-del-corpo/

    c'è chi parla ancora chiaro...

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  2. Ma il sito di fra Cristoforo non è quello che criticavate?

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  3. Di quel sito, piuttosto che criticare, ci si rammarica dell'anonimato e del parlare a suon di 'spifferi' che, non conoscendo la fonte, presenta incognite.
    Ma quando ci sono analisi commestibili è giusto condividerle.

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  4. E intanto in Perù un terremoto di magnitudo 7.3!....ovunque va il Nostro si attira i flagelli dell'Onnipotente.

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