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domenica 5 agosto 2018

Informazione e manipolazione

Marcello Foa ha la buona informazione nel sangue: venne assunto a Il Giornale da Indro Montanelli nel 1989, collabora con prestigiose testate, amministra un importante gruppo editoriale elvetico, ha scritto Gli Stregoni della Notizia (vedi NEXUS nr. 116).
Lo abbiamo incontrato a Lugano all'Università della Svizzera Italiana, dove insegna giornalismo internazionale.

Professor Foa, quando si è reso conto la prima volta che l'informazione ci stava manipolando?
È una sensazione che ho avuto facendo il mestiere di giornalista, una sensazione crescente, essendo stato per tanto tempo caporedattore per gli esteri e poi inviato speciale de Il Giornale; con il passare degli anni mi rendevo conto sempre di più che le informazioni che noi davamo in buona fede, alla prova dei fatti, ovvero quando la verità storica veniva appurata dalle commissioni internazionali e dagli storici, o talvolta soltanto da dichiarazioni a breve termine, non corrispondevano o erano troppo distanti da quello che avevamo raccontato inizialmente con troppa sicurezza.
A quel punto ho cominciato a chiedermi com’era possibile che a sbagliarmi non fossi soltanto io come giornalista della mia testata, ma come simultaneamente si sbagliassero anche i redattori del NewYork Times, del Guardian, di Le Monde o di qualunque altra testata del mondo occidentale. È da lì che ho cercato di risalire alla sorgente per capire dove nascesse il problema. Facendo questo percorso a ritroso, mi sono reso conto dell'importanza e della potenza degli spin doctor.

Sono i mass-media che ci manipolano, oppure sono i mass-media ad essere manipolati?
Entrambi: i mass-media hanno ovviamente una capacità di condizionamento sulle masse perché alla fine il loro potere risiede proprio in questo, è evidente. A loro volta i mass-media sono manipolati, ma non penso che ci sia una costrizione diretta; questa è una mia convinzione che non tutti condividono. A me non è mai capitato in trent’anni di mestiere che mi chiamasse un ministro oppure un'ambasciata per dirmi di pubblicare o non pubblicare, non ho neanche ricevuto allusioni, perché questo è troppo sciocco come metodo per essere efficace.
Credo sia molto più un condizionamento di sistema, ovvero che ci siano dei vincoli impliciti che un giornalista sente e a cui si adegua; altre forme di condizionamento efficaci sono quelle che agiscono sulle fonti. Esemplifico: se tu devi verificare una notizia e devi rivolgerti a qualcuno che deve dirti se la notizia è vera, a chi ti rivolgi? Ti rivolgi a quelle che noi consideriamo le rappresentanze della nostra sovranità popolare e della convivenza civile, ovvero alle istituzioni. È molto più facile manipolare la fonte dentro le istituzioni e fare in modo che la notizia abbia l'apparenza di un'attendibilità, di una certificazione sicura, piuttosto che andare a dire al giornalista devi pubblicare questo o quello. Questi sono metodi da dittatura o da stati autoritari. Ecco perché la manipolazione è molto sottile e qui si crea la catena. Tu manipoli o induci i media in una certa direzione, ed essi a loro volta indurranno l'opinione pubblica nella stessa direzione. È una catena in due passaggi.

I manipolatori sono coordinati tra loro?
I manipolatori, preferisco chiamarli spin doctor, all'interno di un governo lo sono e il coordinamento fra di loro è una componente fondamentale, ma da qui a dire che ci sia una specie di Spectre globale forse è un po’ esagerato. Può esserci una serie d’interessi condivisi, questo sì, ma lo spin doctor di solito tende a gestire dei singoli progetti che certamente rientrano in un contesto più ampio, probabilmente sono collegati e funzionali a certi scopi, ma non mi immagino coordinamenti di certe campagne così lontane, non c'è né neanche bisogno.
Facciamo un esempio non politico, chiamiamolo neutrale: Ebola.
Qui è successa una cosa di questo genere: non ne parlava nessuno, poi nella primavera dell'anno scorso si sono visti i primi segnali di una certa sensibilità al tema, poi ad un certo punto quando il Presidente Obama se ne è uscito con una dichiarazione molto allarmistica, la crisi di Ebola ha avuto un'impennata incredibile sulla visibilità mediatica; poi, improvvisamente, è andata giù e oggi non ne parla più nessuno. Non sappiamo che fine abbia fatto questa Ebola.
Sviluppi simili li ho riscontrati diverse volte nella mia vita professionale. Questa è la prova che quando ad aprire i canali è un'istituzione credibile e influente, i media per forza seguono. Quando questa istituzione non parla più di quell'argomento, l'attenzione scende e va giù.

Comunque, nel frattempo, nel caso di Ebola diversi governi hanno dato sostanziosi finanziamenti alle multinazionali farmaceutiche. Non è che lo scopo primario di queste notizie allarmistiche fosse proprio questo?
No, a mio avviso questo è un corollario, primario non direi.

Come nel caso dell'epidemia di febbre suina N1H1?
La suina a mio avviso aveva uno scopo sociale, l'allarme è stato diffuso nel pieno della crisi finanziaria del 2009, quando la gente cominciava ad assalire le case dei banchieri, negli USA e in Gran Bretagna.
La sensazione era che la situazione sociale potesse degenerare, in quel momento era importante far emergere una nuova paura che facesse leva sulla peste. La paura della peste è inconscia nella nostra memoria, sono passati non so quanti secoli, però ancora oggi noi abbiamo paura della peste. Questa era una malattia che aleggiava nell’aria, trasmissibile con uno starnuto e certificata dalle istituzioni che hanno alimentato l’angoscia collettiva; ti consigliavano le mascherine, aumentavano gli allarmi, modificavano i parametri, ecc. In questo modo la paura si è spostata dalla crisi economica alla febbre suina, e le istituzioni che prima erano viste come nemiche sono state riviste come amiche. Che poi a distanza di mesi si sia rivelata come una bufala totale non ha importanza, perché la gente ha una memoria molto corta, e gli spin doctor questo lo sanno bene.

È stato Edward Bernays l'inventore della manipolazione?
Se andiamo a ripercorrere la storia della propaganda e della manipolazione ci accorgiamo che è un fenomeno che esiste da sempre. I romani in questo erano abilissimi con il loro panem et circenses e possiamo vedere che in ogni comunicazione pubblica c'è una piccola o grande dose di propaganda.
Quello che Bernays ha capito è stata la potenza straordinaria dei mass-media in un contesto democratico.
Il rischio maggiore e anche il mio più grande rammarico è che una bella realtà come la democrazia, in cui si dà al popolo la possibilità di esprimere la propria volontà, possa essere orientata e manipolata in origine senza che il popolo stesso ne sia consapevole. Da questo punto di vista Bernays, persona di un'intelligenza superiore, nipote di Freud, ha fatto scuola.

Così come vengono pianificati i complotti, viene anche progettata l'informazione?
Parlando genericamente è evidente che una qualsiasi forma di comunicazione complottista o non complottista comporta una gestione attiva e intelligente dell'informazione, questo è chiaro, mi sembra abbastanza ovvio. In un caso come quello dell'omicidio di J.F. Kennedy mi sembra evidente, nel caso dell’11 settembre 2001 ci sono state delle fortissime omissioni. In tutti questi gravi fatti il ruolo dell'informazione è un tassello fondamentale.

Come si può stimolare nei giornalisti il desiderio di capire questa rappresentazione virtuale senza senso, questa manipolazione?
Il problema è che i giornalisti sono vanitosi; da un lato si considerano degli eroi, dall'altro devono vivere e sono attratti dal potere. Il giornalismo ha un'insidia, è la velocità con cui le informazioni sono diffuse e i frenetici cambiamenti di ritmo e di attenzione.
Mi spiego. Guardiamo ad esempio cosa è successo in questi ultimi giorni: grande attenzione per le stragi in Tunisia, Francia e Kuwait; il giorno seguente esce la rottura di Tsipras con l'Unione Europea; lunedì crollo dei mercati finanziari. In quattro giorni abbiamo avuto tre eventi molto grandi, il giornalista vive l'adrenalina di questi momenti, e quando uno vive in questa situazione è difficile indurlo ad una autocritica oggettiva di quella che è la sua professionalità. Più volte in passato, invitato da scuole di giornalismo, ho tenuto brevi corsi sugli spin doctor, ogni volta suscitando emozione e perplessità nei giovani giornalisti perché si rendevano conto che certe interpretazioni erano un po’ diverse da quelle canoniche. Secondo la mia visione, la conoscenza delle tecniche di spin dev’essere una caratteristica fondamentale nel bagaglio culturale di ogni giornalista. La realtà mi dimostra che i giornalisti non sono consapevoli di queste tecniche. E così, non essendo consapevoli, prestano il fianco a una collaborazione inconsapevole che rende lo spin veramente efficace. Questo è un punto molto sensibile.

Come lei insegna, ad un organo d'informazione arrivano anche 10mila lanci notizia al giorno: come disintossicarsi e discriminare in questa valanga?
Questo è difficile, il disintossicarsi: dipende che ruolo si ha. Anche se arrivano così tanti lanci di agenzia, i giornalisti alla fine si copiano. Se ad esempio lei è al TG1 guarda quello che fa il TG5, se lavora al Corriere della Sera andrà a guardare quello che fa La Repubblica e così via. Ci sono delle testate che sono leader, spesso faccio i giri e vedo che le home page dei siti sono molto simili, cambiano pochissime notizie e comunque i titoli delle notizie più importanti sono simili. Questo è un problema per i giornalisti, perché alla fine questo fenomeno di imitazione e di auto-conforto, dato che se uno fa quello che fanno gli altri in fondo è tranquillo, secondo me, toglie il sale del giornalismo.
Oggi il giornalismo dovrebbe essere il contrario, ovvero dare una stringata selezione delle notizie, e poi fare un giornalismo che sia non sensazionalista ma interpretativo e investigativo, che abbia il coraggio di mettere opinioni controcorrente e autorevoli. Ma tutto questo non mi sembra che sia in corso.

La nostra democrazia occidentale è già come un reality televisivo?
In buona parte sì; la Svizzera per fortuna è ancora uno dei pochi paesi autenticamente democratici, però che non sia priva di condizionamenti esterni l'abbiamo visto sulle questioni del franco svizzero e del segreto bancario. Se vediamo la situazione negli altri Paesi europei, il quadro è ancora più preoccupante.
Questo perché oggi quando lei è al governo non ha più la vera sovranità, pur mantenendo le vestigia della rappresentazione del potere; se vuole mettere certe regole di politica economica, non può farlo perché l'Unione Europea dice di no. Se lei vara delle leggi che sono in contrasto con la normativa
europea, la normativa italiana decade automaticamente. Lei non controlla più le frontiere, non controlla più la moneta, su diversi livelli di normativa lei dipende sempre da istituzioni sovranazionali. Ma allora chi ha il potere oggi che cosa può fare? Può fare ben poco perché, alla fine, ha le mani legate. A me Tsipras non mi ha mai convinto ma in questi giorni lo considero un piccolo eroe, benché forse la sua strategia non sia quella ottimale, però è uno che ha detto “io mi ribello al diktat e chiedo al popolo che sia lui a decidere”. Il fatto che un leader politico debba ribellarsi per delle cose che dovrebbero essere di competenza del suo Paese la dice lunga sul grado di libertà e di indipendenza dei governi in Europa.
Il problema di fondo è che i Paesi europei hanno perso la loro sovranità, la politica viene fatta da personaggi che la popolazione non conosce, che non sono stati eletti da nessuno e che non devono rispondere a nessuno.

Ma dov’è il vero potere in Europa? È nei commissari?
In parte sì e in parte no. Già il processo decisionale in Europa è estremamente complesso. È un magma e dentro a questo ci sono dei gangli vitali in cui, probabilmente, i lobbisti, i direttori, gli alti funzionari hanno un potere di condizionamento molto forte. Perciò i commissari e i leader europei che partecipano ai consigli hanno la parvenza del potere ma, in realtà, a loro volta non sono così liberi di decidere. Ad esempio, nelle tre ore di riunione di un summit europeo i rappresentanti dei singoli paesi hanno tre/quattro minuti a testa in cui si limitano a delle dichiarazioni o a mettere l'accento sulle virgole ma, di fatto, la decisione di fondo è già presa. I capi di stato e di governo devono solo ratificare le decisioni che sono prese altrove. Dove? Questo non si sa, ma questo processo di sottrazione e di distruzione della sovranità statale, della democrazia rappresentativa, dello stato di diritto, della libertà economica, delle conquiste sociali porta ad un effetto ultimo livellatore e per questo sono molto preoccupato.

(I lettori che desiderano possono seguire il blog “Il cuore del mondo” che Marcello Foa ha creato nel 2007 sul sito: http://blog.ilgiornale.it/foa/
Ricordiamo che il suo libro Gli stregoni della notizia. Da Kennedy alla guerra in Iraq: come si fabbrica informazione al servizio dei governi (2006, Guerini e associati editore) è stato adottato da 7 università.)

Articolo originariamente pubblicato su NEXUS nr. 118. - [fonte]
Autore:  Giorgio Iacuzzo

42 commenti:

  1. Non so se in realtà abbiamo ancora un margine di azione. Forse anche il blog è uno sfogatoio, come altri si sfogano con il sesso, ed altri con la droga, altri ancora, noi, leggiamo e commentiamo. Illudendoci di fare opinione, di sostenere un'opinione. Il blog come valvola di sicurezza per fare uscire il vapore di ciò che bolle in pentola. Cioè il blog toglie parte delle castagne dal fuoco al potere,come le tolgono i tenutari di bordello ed gli spacciatori di droga. Sì, in parte è così, implicitamente è anche così. Rimane il fatto che se ci sforziamo di essere onesti con noi stessi e con gli altri, il nostro contributo alla Verità lo diamo , anche dal fondo della galera e la Verità si diffonde oltre le sbarre e va, risanando e liberando fratelli e sorelle.

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  2. Ogni tanto capita: una persona intellettualmente onesta e perciò libera da condizionamenti che potrebbe essere utile in un posto chiave dell' informazione di massa.Almeno è quello che si evince da questa intervista e dal blog di Fo a. È evidente perché è così osteggiata la sua nomina sia a destra che a sinistra. Direi che la nomina di Foa ( e le reazioni che ha scatenato ) può essere usata per un test: chi persegue, oper contiguità ideologica o di interesse,gli illegittimi interessi dei cosiddetti "poteri forti" e chi, invece, cerca di riportare i livelli decisionali all' interno dei confini nazionali. Non c' è da meravigliarsi della canea suscitata.

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  3. Dice Foa
    "... I capi di stato e di governo devono solo ratificare le decisioni che sono prese altrove. Dove? Questo non si sa, ma questo processo di sottrazione e di distruzione della sovranità statale, della democrazia rappresentativa, dello stato di diritto, della libertà economica, delle conquiste sociali porta ad un effetto ultimo livellatore e per questo sono molto preoccupato"

    Grave colpa vedere la verità, troppa lucidità, troppo equilibrio, troppa professionalità, stai a vedere che riesce pure a impostare un'informazione che non si adegua a quella attuale dominante, progressista e di sinistra.

    Bisogna denigrarlo con le solite modalità:
    e' un 'pericoloso sovranista, di sicuro un populista, forse anche un po' fascista.
    Berlusconi fa i capricci e si impunta per ripicca.
    Peccato, sarebbe stato un bel capo per la Rai

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  4. Meglio che uno come Foa resti fuori dal verminaio. Basta sentire come hanno trattato le parole del ministro Fontana. A proposito di notizie: oggi in base a certe rivelazioni e' il compleanno della Beata Vergine Maria. Sono 2034 anni. Auguri! E pensare che oggi l'omelia della Santa Messa alla quale ho partecipato e' riuscita a non nominare l'Eucaristia. Un record visto il capitolo 6 di San Giovanni. La Madonna faccia il miracolo e segno della neve ad agosto così' che la manna dal cielo nutra chi e' tutto compreso belle misure della terra, fermo all'età' dell'uomo che pensa di essersi fatto "dio".

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  5. "Ha la buona informazione nel sangue: venne assunto da Indro Montanelli...". Di grazia, perché per un cattolico un mangiapreti incallito come Montanelli dovrebbe essere sinonimo di buona informazione? In confronto l'Eugenio Scalfari è un chierichetto. Per faziosità politica anche i siti tradizionalisti peccano di confusione.

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  6. Si parla di informazione. Per dare un'informazione corretta non è necessario essere buoni cattolici, basta essere onesti intellettualmente.
    Che c'entra poi Scalfari? Se oltre all'onestà intellettuale c'è anche cuore, personalità e cultura come non mancavano anche a Montanelli, ben venga!

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  7. A proposito di notizie: oggi in base a certe "rivelazioni"(= MEDJGORIE e solo quella!) e' il compleanno della Beata Vergine Maria. NO! LA CHIESA FESTEGGIA LA NATIVITà DI MARIA L'8 SETTEMBRE. Sono 2034 anni. In effetti potrebbe essere. Quanti anni aveva la Madonna quando ha dato alla luce Gesù? Si tratta di una "forbice" compresa tra un minimo di 13 anni ed un massimo di 20. Anche l'anno di nascita di Gesù è compreso tra il 7 a.C. e il 2 d.C. Io propendo per l'1 d.C. Pertanto l'8 settembre prossimo la Santa Vergine compirà tra i 2031 ed i 2038 anni.

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  8. il troll russo ! e la nuova invenzione del pensiero unico europeo, vedono troll russi ovunque leggi questo articolo francese ........ da fantascienza https://fr.sputniknews.com/international/201808031037501425-benallagate-complotisme/

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  9. *** MASSIMA DIFFUSIONE ***

    In prima pagina sul Corriere di oggi c’è la notizia che il QUIRINALE sta costruendo fascicoli contro i dissidenti che da due anni sono sotto osservazione.

    Le firme sono blasonate: Marzio Breda e Federico Fubini, fiancheggiati da nomi come Riotta, altro fedele servitore dell’establishment, che ha dato oggi il suo contributo esplicito su Twitter.

    Si parla di “fascicoli di “interesse sensibile” e noti da almeno due anni”, tra i quali si cita testualmente “Per esempio quello gonfio di pagine di Byoblu, canale ultra-sovranista…” (pag. 7).

    Dunque, le tanti voci dissidenti che negli ultimi mesi hanno squarciato il velo delle menzogne di regime attraverso i video di Byoblu sono al vaglio di un dettagliato scrutinio da parte degli investigatori. Lo rivela il Corriere della Sera muovendo così un attacco in grande stile, frontale, un vero dossieraggio sparato sulla prima pagina del più potente organo di difesa dell’establishment.

    Ciascuna di queste voci, Claudio Messora in primis, si è esposta in prima persona senza contare su protezioni politiche né istituzionali e facendo ricorso unicamente a risorse finanziarie proprie o a donazioni.

    La sistematicità dell’azione, la precisione delle argomentazioni e la determinazione con la quale si è lavorato devono aver suscitato molta preoccupazione negli ambienti del Quirinale, fino al punto da mettere in moto forze speciali che probabilmente, mentre sto scrivendo questo post, stanno costruendo un paradigma accusatorio per colpirci.

    Ai lustrascarpe del Corriere e ai burocrati del Quirinale che tentano disperatamente di tenere insieme un sistema marcescente ricordo che quelli come me, quelli come Claudio e gli altri che conosco personalmente per valore e coraggio non si arrenderanno mai. Ma da soli non possiamo farcela.

    Invito tutti a fare quadrato attorno all’informazione libera e a chi ha scelto al di là dei calcoli personali di non piegarsi, di attaccare diritto al cuore il sistema della menzogna su cui si basa il pensiero neoliberista ed i suoi servi, dentro e fuori dalle istituzioni.

    La reazione violenta cui stiamo assistendo dimostra che lo scontro si gioca ormai a tutto campo, senza esclusione di colpi. Per questo c’è bisogno del supporto di tutte le donne e gli uomini liberi che hanno a cuore le sorti della nostra comunità nazionale.
    Alberto Micalizzi - Da Fb, 3 agosto

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  10. https://www.laverita.info/criticare-il-colle-ora-e-un-atto-di-terrorismo-2593067546.html

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  11. http://www.affaritaliani.it/cronache/ferraria-regolamento-di-conti-in-centro-citta-preda-della-mafia-nigeriana-554430_pg_2.html

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  12. Su Foa il mio giudizio e' positivo, su Montanelli no. Ricordiamo il suo comportamento in Africa, l'opportunismo antifascista e, tra le mille altre cose, l'invenzione dell'intervista a Hitler.

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  13. Le Oligarchie, per salvare il loro “multiculturalismo” impongono la censura, la repressione della libertà, e la persecuzione di chi informa)

    Germania: Migrante nigeriano decapita bimba di 1 anno e poi ammazza la madre [tedesca] della bimba. La Merkel imbavaglia media
    https://www.maurizioblondet.it/germania-migrante-nigeriano-decapita-bimba-di-un-anno-merkel-reprime-i-blogger-che-danno-la-notizia/

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  14. La guerra dichiarata da Foa alla fabbrica dell’informazione mainstream foraggiata dalla cupola turbo-liberista e guerrafondaia operante tra Bruxelles e Washington, è una colpa gravissima agli occhi degli “stregoni della notizia”.

    La tv, nonostante la diffusione e la capillarizzazione di internet, continua ad essere lo strumento principale di trasmissione delle moderne ideologie. La Rai è una delle principali fonti di indottrinamento e di orientamento dell’elettorato italiano. Strapparla da certe grinfie, potrebbe essere letale per chi già è in costante calo di consensi.

    Sul nome di Foa, si sta giocando, quindi, anche una partita politica non da poco. Far scoprire ai telespettatori che esiste un mondo multipolare diverso da quello rappresentato dalle veline del Dipartimento di Stato Usa, potrebbe frantumare in poco tempo le “granitiche verità” ripetute come una cantilena su Siria, Libia, Donbass, Russia, Iran e Venezuela.

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  15. Nel silenzio complice dei media !
    Purtroppo è deceduta la ragazza tedesca di 17 anni lanciata giù nel dirupo di Capo Nero da un clandestino tunisino.
    Tanto clamore per un uovo dem e silenzio per la povera ragazza.

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  16. @per L'anonimo delle 08.0407 agosto, 2018 10:42

    La ragazza è grave, ma fortunatamente è ancora viva.

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  17. I vescovi pensino ad aiutare le persone, non le nazioni
    Un cristiano non può farsi carico dei problemi di un continente. Altrimenti si entra nel territorio della superbia e dell’esibizionismo

    Dodici persone, non dodici nazioni. Mentre vescovi dai quali lo Spirito Santo si è ripreso indietro il dono dell’intelletto vorrebbero che ogni italiano si facesse carico dei problemi di Algeria, Bangladesh, Costa d’Avorio, Eritrea, Guinea, Mali, Marocco, Nigeria, Pakistan, Senegal, Sudan, Tunisia, un prete sottolinea che Gesù ha lavato i piedi a dodici persone. “Dodici non tredici. Questi non quelli” [cge tra l'tro non vanno scelti tra la gente comune ma tra gli apostoli]. In “Cento minuti sul Vangelo” (Berica Editrice) padre Maurizio Botta commenta i passi evangelici e Giovanni 13 fa al caso nostro. “Quante volte ho visto generiche passioni per i lontani. Tuffi carpiati nel volontariato sociale. Paternalisti e indulgenti fuori, mai con lo sposo o con la sposa. Buonisti all’esterno con i lontani, mai buoni con i credenti come te. Uomini irenisti e ottimisti sul mondo, ma che ai propri sacerdoti non perdonano nulla”. Un cristiano può lavare i piedi massimo a dodici persone. Superato tale numero si entra nel territorio della superbia, dell’esibizionismo, della follia di voler essere migliori di Dio. Io comunque sono molto lontano dall’aver lavato i piedi, nell’intero arco della mia vita, a dodici persone, e significa che in fatto di carità ho grossi margini di miglioramento. Chi invece pensa sia doveroso e possibile lavare i piedi a dodici nazioni in fatto di pazzia non può spingersi oltre.
    Cammillo Langone
    https://www.ilfoglio.it/preghiera/2018/08/07/news/i-vescovi-pensino-ad-aiutare-le-persone-non-le-nazioni-209007/

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  18. https://www.corrispondenzaromana.it/notizie-brevi/basilica-di-san-paolo-violata-e-trasformata-in-discoteca/

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  19. http://www.imolaoggi.it/2018/08/07/rai-contro-foa-si-sono-schierati-merkel-e-napolitano-e-pure-attali/

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  20. ricapitolando:
    SchiavistaNordafricano
    (integrato da anni) guida un pulmino con Targa Bulgara, sbanda: 12 morti
    la colpa? Salvini...

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  21. La mia teoria del "non capisco perche' se si va in vacanza in Africa bisogna vaccinarsi, altrimenti muori, mentre l'Africa che ti arriva a domicilio non ha controlli" era vera!
    E i nostri scienziati alla "Burioni"?
    Inquietante...
    https://www.loccidentale.it/articoli/145946/migranti-e-malattie-infettive-il-legame-ce-ma-dirlo-e-tabu

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  22. Anonimo 8/8 08.42

    Non avevamo il benché minimo dubbio, attendiamo trepidamente che si organizzino per far cadere il governo e rimpiazzarlo con uno visto di buon occhio da Berbruxelles in giù, non vediamo l'ora, Silvio adiuvante, non resta che sedersi in riva al fosso......

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  23. Sappiate che insieme ai migranti neri a 2 EURO l'ora, lavorano anche tanti braccianti meridionali... Nessuno ne parla

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  24. Notizia. La Capotreno del treno Trenord Milano-Cremona tramite l’altoparlante invita i passeggeri a non dare soldi agli "zingari" che hanno invaso il treno, e invita questi ultimi a scendere dal treno perché non muniti di biglietti e perché “hanno rotto i coglioni”. Quest’ultima espressione é poco formale ma meno ipocrita del consueto “scusateci il disagio” con cui l’ente ferroviario copre la propria catastrofica inefficienza, certamente é descrittiva e ciascuno sa quanto sia vera. “Zingaro” é una parola dalla storia lunghissima con cui la lingua italiana riassume i connotati culturali, linguistici, musicali, avventurosi e letterari di un’appartenenza che va ben al di là della misera nomenclatura per la quale esistono sinti e rom. A me gli zingari sono simpatici anche se li trovo spesso “rompicoglioni”, e forse lo sono diventati a causa degli svuotanti processi di integrazione di cui il solito stato italiano si fa maldestramente carico a dispetto della storia di ciascuno. Bene, anzi male, un passeggero, il solito infame al servizio del pensiero dominante, denuncia l’accaduto sulla sua pagina FB (nella quale campeggia con il volto iridato: l’iniquità e l’infamia hanno ormai issato la loro bandiera ovunque!), la notizia si diffonde, la Capotreno finisce sotto indagine aziendale (ma c’è da aspettarsi che qualche altro laido emissario del pensiero dominante la inquisisca) e probabilmente sarà licenziata per razzismo (sic!). Credo che se quest’ultima ipotesi dovesse realizzarsi, bisognerebbe organizzare la più ampia ed effettiva solidarietà verso questa signora.
    Andrea Sandri

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  25. Come si manipola l'informazione. Di Marcello Foa, in collaborazione con ByoBlu.com

    Video completo: https://www.youtube.com/watch?v=E_HajWFSv9E

    Canale: https://www.youtube.com/channel/UCyjNhbCPBuxM4jRxpjxr0ZQ

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  26. IO STO CON LA CAPOTRENO E SONO D’ACCORDO CON SALVINI....
    Mi rivolgo ai passeggeri raffinati e compagnucci con le menti indottrinate o manipolate da un falso buonismo, io sto con il capo treno perché non è pensabile che chi paga il biglietto debba essere molestato, derubato o aggredito continuamente da rom o extracomunitari durante il viaggio a bordo di ogni mezzo pubblico e oltretutto derisi da imbecilli come voi che proteggono i delinquenti denunciando un capotreno solo perché vi ha semplicemente avvisati di una realtà quotidiana.
    QUINDI IO STO CON CHIUNQUE ACCENTUA L’INDESIDERABILITA’ DI UNA SPECIE CRMINALE DI PERSONE.
    In casi come questo o come del lancio dell’uovo ecco uscire all’aperto gli stolti, i moralisti, gli ebeti sinistroidi che si vogliono distinguere con segnalazioni o esternazioni razziste pur di trovare ogni cavillo magari per arrivare alla fine a dar contro questo governo come complice e istigatore al razzismo.
    Dico a questi idioti buonisti e passeggeri, siete bravi a denunciare una frase così da sembrare tanto immorale e magari siete gli stessi che vi mostrate dei vigliacchi quando sono aggrediti o pestati a sangue controllori o autisti di mezzi pubblici e non denunciate pubblicamente i fatti.
    Con il vostro buonismo sinistroide siete la peste della società.
    Ci sarebbe invece da ringraziare ed encomiare la donna che ai microfoni, invita a non accettare le persone che quotidianamente fanno accattonaggio o violenza sia verso il personale dei mezzi sia verso i passeggeri.
    MI AUGURO CHE A QUESTI BECERI VIAGGIATORI BUONISTI NON POSSA CAPITARE QUALCHE EPISODIO SPIACEVOLE PER CAUSA DI QUESTI AMBIGUI PERSONAGGI CHE DIFENDONO ALLORA FORSE GLI STAREBBE DA LEZIONE.

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  27. Mi riferisco a questo. Da Il Giornale:

    Matteo Salvini si schiera al fianco della dipendente dell’azienda ferroviaria lombarda e la difende dagli attacchi.

    “Giù le mani dalla capotreno”, scrive su Facebook il segretario del Carroccio dimostrando piena solidarietà alla donna ora “indagata” da Trenord per quanto successo sulla linea Milano-Mantova. “Invece di preoccuparsi per le aggressioni a passeggeri, controllori e capitreno – dice il ministro - qualcuno si preoccupa dei messaggi contro i molestatori. Viaggiare sicuri è una priorità!”.

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  28. Da anni ormai se non viaggio su una tratta principale ma, secondaria, scelgo l'orario di punta e mi posiziono più vicina possibile alla cabina del personale. Se posso evito di viaggiare su treni che sono terra di nessuno.

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  29. In alcune linee regionali ad es. Firenze Pisa oppure Genova Sestri Levante da circa un decennio vengono organizzate vere e proprie questue
    Forse anche sul þreno in qùedtione

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  30. Dovrebbero preoccuparsi dell'ex premier Renzi e dei suoi parenti vi è sospetto di troppa solidarietà, vedi il link:

    https://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/18_agosto_09/i-soldi-destinati-bambini-africani-finiti-conti-familiari-renzi-35b06fc2-9ba8-11e8-8ab2-79782f76ba72.shtml

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  31. https://www.liberoquotidiano.it/news/politica/13366969/paolo-becchi-marcello-foa-non-si-deve-rinunciare-rai-matteo-salvini-luigi-di-maio.html

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  32. vorrei capire come mai siamo i soli dei 27 stati Ue ad avere 12 vaccini obbligatori.....i 600.000 africani centrano?

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  33. il tallone d'achille della democrazia è la capacità del popolo di avere idee e di ragionare con rettitudine; se lascia via libera alla manipolazione delle notizie non hai più democrazia, ma oligarchia di chi può gestire l'opinione pubblica

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  34. Vediamo se ho capito bene. Intanto che l'attenzione nazionale era concentrata sul lancio delle uova della discordia nel resto d'Italia nel silenzio dei media accadeva che:
    -a Rho una ragazzina di 17 anni è stata stuprata da un marocchino di 19anni che le ha poi rubato il telefono,
    -a Battipaglia un nigeriano ha violentato una tredicenne e ha massacrato di botte il cuginetto dodicenne che cercava si difenderla,
    -a Monza un 33enne della Guinea, finito poi in carcere per tentato omicidio di un richiedente asilo, tenta di stuprare una ragazza di Lecco,
    - alla stazione di Milano un nigeriano irregolare cerca di violentare una ragazza di 25 anni che si difende con spray (razzista) al peperoncino,
    -a Torino un somalo aggredisce i poliziotti con un forchettone,
    -a Pioltello un marocchino 33enne aggredisce e ferisce due poliziotti,
    -a Milano un nordafricano aggredisce a pugni tre agenti 'colpevoli' di non avergli dato dei soldi,
    -a Ferrara un ragazzo nigeriano è in coma dopo essere stato colpito alla testa con un machete da dei connazionali e un altro è ricoverato in gravi condizioni dopo da una coltellata inferta da un extracomunitario;
    - a Bari un anziano di 72 anni è stato picchiato selvaggiamente da un rumeno poiché non gli ha dato 1 euro e 1 sigaretta come preteso dall’aggressore- - in Liguria una turista in fin di vita perché caduta da una scogliera per
    sfughire allo dgupro di un marocchino
    MEDITATE gente, MEDITATE ..... e chiedetevi come mai per un uovo tirato in faccia ad una atleta italiana di colore hanno scritto fiumi di inchiostro sulle maggiori testate giornalistiche nazionali ed hanno convocato comitati e manifestazioni oltre che intasare radio e televisioni con interviste e inchieste su questo gravissimo caso di razzismo e, testualmente “attacco selvaggio di picchiatori razzisti contro persone di diverso colore delle pelle che sono diventati una EMERGENZA per l’Italia” (da un Twitter di Matteo RENZI) quando poi l’esecutore è risultato essere un ragazzo cretino e stupido con tessera del PD figlio di Roberto De Pascali consigliere Pd del comune di Vinovo ed ex candidato sindaco per il Partito Democratico mentre per tutti questi violenti attacchi contro poveri, onesti e indifesi cittadini e cittadine italiane non viene data la stessa importanza mediatica tranne che da poche testate giornalistiche tacciate immediatamente di essere di “destra” e di “romanzare” ed “amplificare” quanto accaduto?
    MEDITATE GENTE e non mettete il “cervello all’ammasso” come vorrebbe qualcuno.
    Qualcosa non torna.
    Questo stando ai fatti e non alle voci di chi fa a gara per gridare più forte.
    BISOGNA APPLICARE LA LEGGE senza buonismo:
    “CARCERE E RIMPATRIO e senza indugio alcuno per i delinquenti!”
    Se non ci pensano i MEDIA, diffondiamo queste notizie/informazioni il più possibile!
    È UNA VERGOGNA QUELLO CHE STA ACCADENDO IN ITALIA!
    La Cassazione giusto oggi ha stabilito che il migrante espulso puo' fermare l'iter facendo “domanda di asilo”, domande di asilo che vengono presentate da associazioni compiacenti con veri e propri studi legali a disposizione, associazioni che vengono finanziate con sovvenzioni statali.
    Chiediamoci quali sono queste associazioni che forniscono tutela legale a questi delinquenti.

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  35. Sogni a occhi aperti:
    Se alle prossime elezioni, che non dovrebbero essere tanto lontane, la Lega e il Centrodestra dovessero riportare la maggioranza assoluta, potrebbero procedere a riforme radicali, anche costituzionali, veramente rivoluzionarie. Tra le più urgenti, oltre ad abolire il "diritto all'aborto volontario", ci sarebbero: l'abolizione della Corte di Cassazione (lasciando invece la Corte dei Conti, è ovvio) e la trasformazione della Corte Costituzionale in un organo meramente consultivo, di soli sette o nove giuristi, che si nominano tra di loro, per meriti accademici. Anche nella Giustizia Amministrativa ci sarebbe da tagliare, quanto ad istanze. Tra le regioni, gli Stati, l'Unione Europea, i tribunali internazionali, le istanze di giudizio sono diventate infinite. Bisognerebbe "sfoltire".
    Z.

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  36. http://www.affaritaliani.it/politica/rai-lega-foa-resta-stallo-colpa-di-tajani-letta-gelmini-554693.html

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  37. Le prospettive buone per l'Italia restano comunque sempre incerte

    La Lega può vincere le prossime elezioni se non fa troppi errori in questo governo bislacco
    con i grillini. Soprattutto nel settore economia e pensioni. Preoccupa il dilettantismo dei grillini. Lo si sapeva da prima, non c'era scelta, se si voleva fare un governo e soprattutto se si voleva per lo meno dare una sterzata in senso positivo contro la c.d. immigrazione e il diffondersi dell'ideologia gender, nonché attuare una politica di aiuto alle famiglie naturali.
    Accanto ai grillini, che si muovono come mine vaganti, c'è poi l'azione insidiosa di esponenti legati alle prospettive del vecchio regime, come il nuovo ministro degli esteri, che ha fatto capire di essere contro la politica di Salvini sull'immigrazione. Inoltre, costui non ha reagito, a quanto appare, alle ripresa del progetto austriaco di conferire il passaporto austriaco (a domanda) agli altoatesini di etnia tedesca. Recentemente c'è stata una nuova riunione in Austria fra gli interessati (governo locale, esponenti delle estreme destre austriaca e tirolese, esponenti altoatesini) che ha ribadito l'iniziativa. Alfano aveva almeno inoltrato una protesta ufficiale in proposito. Moavero ha fatto qualcosa? Siamo tornati all'inerzia democristiana e catto-comunista?
    Tra i nemici esterni dell'Italia è dunque ricomparso il nostro "nemico secolare", l'Austria, che ci ha sempre considerato "il nemico ereditario", sin dai tempi di Massimiliano d'Asburgo, il nemico giurato della Repubblica di Venezia, che voleva distruggere, nel Cinquecento, per occuparla.
    La manovra dei passaporti mostra, in prospettiva, una chiara intenzione annessionistica. Tenendo il Brennero, confine peraltro naturale, noi difendiamo non solo la Valle dell'Adige ma anche la pianura padana. Il Po si difende sull'arco alpino. E'una frontiera per noi irrinunciabile. I Sud-tirolesi godono di una autonomia talmente ampia da sfiorare l'indipendenza, per certi aspetti. Non gli basta?
    C'è dunque anche questo problema sul tappeto, tra quelli che mostrano l'emergere di forze disgregatrici nella artificiosa Unione Europea. Le frontiere dobbiamo difenderle non solo nel Mediterraneo e non solo dall'invasione dei "migranti" musulmani.
    PP

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  38. Prof. Meluzzi: "Le élite chiamano populisti i popoli quando stanno sfuggendo dalle loro grinfie"

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  39. Tecniche di persuasione di massa (di Marcello Foa).

    "Nell'ambito delle grande notizie internazionali, quando voi sentite un coro unanime ed ansiogeno e non avete la possibilità di verificare che questo allarme angoscioso si basa su dati oggettivi, spesso è indice che non vi stanno dicendo una verità, perché puntano sul vostro lato emotivo."

    Video completo:https://www.youtube.com/watch?v=YWb3OkSFve4

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  40. "Erano luoghi, ville, castelli, palazzi: sono diventati «location». Così si è pervertito il linguaggio, fino a imbarbarirlo, disumanizzarlo, burocratizzarlo. Perché gli uomini sono mortificati, intimiditi, asserviti da autovelox, bisognosi di tutors. E pronti a piegare il capo non al potere politico, defunto, ma alla burocrazia, apparentemente neutrale, insidiosa, sfinente. La «patente a punti» come i «crediti» scolastici. Parole morte, senz'anima, legate a visioni materialistiche".
    Vittorio Sgarbi

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  41. http://m.ilgiornale.it/news/2018/08/11/chi-ha-ucciso-le-parole/1563876/

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  42. Fino a qualche tempo fa, dei vaccini quasi nemmeno si parlava. Di colpo, diventano la necessità assoluta, la priorità incondizionata. Da quando? Da quando a Washington si è deciso che l'Italia doveva essere apripista occidentale e cavia privilegiata per la nuova strategia di vaccinazione coatta di massa del popolo trattato alla stregua di un gregge anonimo e senza dignità.

    “L’Italia guiderà nei prossimi cinque anni le strategie e le campagne vaccinali nel mondo. È quanto deciso al Global health security agenda (Ghsa) che si è svolto il 19 maggio scorso alla Casa Bianca. Il nostro Paese, rappresentato dal ministro della Salute Beatrice Lorenzin, accompagnata dal Presidente dell’Agenzia italiana del Farmaco (Aifa) prof. Sergio Pecorelli, ha ricevuto l’incarico dal Summit di 40 Paesi cui è intervenuto anche l’ex presidente USA Barack Obama”. (2014)
    Diego Fusaro

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