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martedì 19 febbraio 2019

Oggi laici di tutto il mondo manifestano a Roma. Chiedono ai vescovi di rompere il silenzio sulla crisi nella Chiesa

Oggi a Roma, una delle piazze più centrali, quella di San Silvestro, sarà occupata per un’ora, dalle 14 alle 15, da decine di fedeli cattolici provenienti da tutto il mondo. Un evento straordinario, per chiedere ai vescovi – quelli che si riuniscono dal 21 in Vaticano a discutere di abusi sui minori, ma non solo: a tutti i vescovi del mondo – di rompere il silenzio sulla crisi morale e dottrinale che sta devastando la Chiesa. 
Subito dopo, nella sede della Stampa Estera, si svolgerà un incontro con alcuni dei partecipanti e organizzatori della manifestazione, sotto il titolo: “Interrogativi sulla crisi morale della Chiesa cattolica”, così presentata: “Alla vigilia del summit vaticano sulla questione degli abusi sessuali i rappresentanti di diverse realtà internazionali che si battono per la difesa della vita e della famiglia risponderanno presso la Stampa estera di Roma – dopo una breve introduzione – alle domande in materia poste dai media”.
Intervengono:
  • John Smeaton (GB), presidente della Society for the Protection of the Unborn Child
  • Michael Matt (USA), direttore della rivista Remnant
  • Scott Schittl (Canada), rappresentante del portale LifeSiteNews
  • Julio Loredo (Perù), socio fondatore di Tradición y Acción por un Perú Mayor
  • Jean-Pierre Maugendre (Francia), presidente di Renaissance Catholique
  • Arkadiusz Stelmach (Polonia) – Vice-Presidente dell’Istituto Piotr Skarga
  • Roberto de Mattei (Italia), presidente della Fondazione Lepanto
Modera: Giuseppe Rusconi.
In silenzio per abbattere il muro del silenzio!

Siamo laici cattolici, provenienti da tutta Italia e da ogni parte del mondo. Partecipiamo a questa manifestazione a titolo personale, o a nome di associazioni e testate giornalistiche accomunate dall’amore per la Chiesa, la sua dottrina e le sue istituzioni. Siamo riuniti per questo evento sotto il nome di Acies ordinata, un appellativo che la tradizione della Chiesa riserva a Maria SS.ma, che raccoglie l’esercito dei suoi fedeli e sconfigge i suoi nemici: terribilis ut castrorum acies ordinata (Cantico dei Cantici, 6, 3; 6,9). Figli della Chiesa militante, siamo qui per professare pubblicamente la nostra fede cattolica, ma anche per rompere il muro del silenzio. Il silenzio tombale dei Pastori della Chiesa di fronte ad una crisi dottrinale e morale senza precedenti.
La Chiesa di San Silvestro in Capite, in questa piazza, contiene la reliquia della testa di san Giovanni Battista. Il precursore del Messia fu ridotto al silenzio da Erode, ma la sua lingua muta continua a parlare ai nostri cuori. Siamo in piedi, in maniera rispettosa e ordinata, per esprimere simbolicamente la resistenza di chi davanti al silenzio non si piega. Abbiamo nelle mani il Santo Rosario e leggiamo dei testi della Tradizione cattolica, perché alimentiamo la nostra resistenza alla preghiera e allo studio, convinti che solo nel raccoglimento si prepara l’azione. 
Il vertice dei presidenti delle Conferenze episcopali, che si apre il 21 febbraio alla presenza del Santo Padre, è un’occasione storica per affrontare non solo il tema degli abusi sessuali sui minori, ma il tema della corruzione morale, che comprende ogni violazione della legge divina e naturale, a cominciare dalla terribile piaga dell’omosessualità.
Il nostro è un appello ai Vescovi silenziosi perché qualcuno tra loro, abbia il coraggio di rompere il silenzio. Ci sarà qualche Pastore che oserà dire la verità al Santo Padre? La Chiesa non teme la Verità, perché la Chiesa annuncia al mondo la Verità del Suo Capo e Fondatore, Gesù Cristo. È soprattutto a Lui che ci rivolgiamo con questo atto simbolico, affinché in questi tempi calamitosi, venga in soccorso della nostra debolezza e con una sola Parola, salvi la Sua Chiesa. 
Domine ne sileas (Ps 34, 22) Signore non tacere!

9 commenti:

  1. "Siccome la Chiesa non è così come appare nei sogni, si cerca disperatamente di renderla come la si desidererebbe: un luogo in cui si possano esprimere tutte le libertà, uno spazio dove siano abbattuti i nostri limiti, dove si sperimenti quell’utopia che ci dovrà pur essere da qualche parte. Come nel campo dell’azione politica si vorrebbe finalmente costruire il mondo migliore, così si pensa, si dovrebbe finalmente (magari come prima tappa sulla via verso di esso) metter su anche la Chiesa migliore: una Chiesa di piena umanità, piena di senso fraterno, di generosa creatività, una dimora di riconciliazione di tutto e per tutti.

    Più importante per la nostra questione è però un problema generale. Tutto quello che gli uomini fanno, può anche essere annullato da altri. Tutto ciò che proviene da un gusto umano può non piacere ad altri. Tutto ciò che una maggioranza decide può venire abrogato da un’altra maggioranza.

    Una Chiesa che riposi sulle decisioni di una maggioranza diventa una Chiesa puramente umana. Essa è ridotta al livello di ciò che è plausibile, di quanto è frutto della propria azione e delle proprie intuizioni ed opinioni. L’opinione sostituisce la fede. Ed effettivamente, nelle formule di fede coniate da sé che io conosco, il significato dell’espressione “credo” non va mai al di là del significato “noi pensiamo”. La Chiesa fatta da sé ha alla fine il sapore del “se stessi”, che agli altri “se stessi” non è mai gradito e ben presto rivela la propria piccolezza. Essa si è ritirata nell’ambito dell’empirico, e così si è dissolta anche come ideale sognato."
    [Joseph Ratzinger il 1° settembre 1990, in occasione del IX Meeting per l’amicizia fra i popoli a Rimini (25 agosto – 1° settembre 1990), sul tema «L’ammiratore. Einstein. Thomas Becket»].

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  2. Siamo qui. Restiamo uniti e pregate. Vi portiamo con noi!

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  3. Ave, Maria, grátia plena,
    Dóminus Tecum.
    Benedícta Tu in muliéribus,
    et benedíctus fructus ventris Tui, Iesus.
    Sancta María, Mater Dei,
    ora pro nobis peccatóribus,
    nunc et in hora mortis nostrae.
    Amen.

    Ave, o Maria, piena di grazia,
    il Signore è con Te.
    Tu sei benedetta fra le donne
    e benedetto è il frutto del Tuo grembo , Gesù.
    Santa Maria, Madre di Dio,
    prega per noi peccatori,
    adesso e nell'ora della nostra morte.
    Amen.

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  4. https://www.corrispondenzaromana.it/cattolici-in-piazza-a-roma-il-19-febbraio/

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  5. Cattolici in piazza a Roma il 19 febbraio

    I quattro simboli degli Evangelisti (Il Bue di san Luca, L’Angelo di san Matteo, il Leone di san Marco, l’Aquila di san Giovanni) delimitano la grande piazza San Silvestro nel cuore di Roma, dove cento cattolici provenienti dall’Italia e dall’estero, sono ordinatamente schierati, in piedi e in silenzio, recitando il S. Rosario o leggendo i classici della Fede cattolica.
    https://www.corrispondenzaromana.it/cattolici-in-piazza-a-roma-il-19-febbraio/

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  6. ....Per il "mondo trazionale", invece, è necessario riscontrare l'esistenza di correlazioni tra gli scandali emersi e l'omosessualità. In questo senso, più che in tutti gli altri possibili, va interpretata la mobilitazione di oggi. Acies ordinata, come riportato dall'Adnkronos, è strutturata attorno a sigle laiche, per lo più ascrivibili al "fronte tradizionalista". Oltre alla manifestazione prevista nel primo pomeriggio a piazza San Silvestro, è stata organizzata anche una conferenza stampa. Ma la sensazione è che il quadro non possa essere chiaro ai più, se non tenendo conto quello che sta avvenendo a livello di dibattito interno. I cardinali Mueller, Burke e Brandmueller, com'è spesso accaduto nel corso di questi anni, si sono distinti per avere delle posizioni differenti rispetto a quelle del Santo Padre. Il fatto che "tendenze omosessuali" abbiano fatto la loro comparsa, non in tempi recenti, all'interno di ambienti ecclesiastici, costituisce per loro un problema da risolvere in maniera urgente. E chi oggi pregherà in piazza, per il tramite di un rosario che si propone di "abbattere il muro di silenzio dei Pastori della Chiesa", vuole che i vertici della Chiesa cattolica si esprimano una volta per tutte sulla sussistenza di una correlazione tra "comportamenti omosessuali" e abusi.

    Sullo sfondo, è inutile negarlo, c'è la lotta tra i conservatori e i progressisti. Non si può dire che le associazioni manifestanti oggi siano dipendenti dai cardinali citati - il "mondo tradizionale" è un luogo composito - , sembra esserci, però, una corrispondenza d'intenti tra i porporati più critici nei confronti di questo pontificato e chi ha predisposto la mobilitazione odierna. A segnalare che qualcosa sarebbe potuto avvenire era stato il cardinal Walter Kasper, quando aveva dichiarato che i "nemici di Francesco" avrebbero potuto utilizzare la questione degli abusi in maniera strumentale. Il fattore da tenere in considerazione è che tutto questo sta avvenendo in maniera pubblica. Bisognerà verificare se Acies ordinata tirerà in ballo papa Francesco. Chiaro è, però, che quanto programmato per oggi rappresenti una "battaglia" di una "guerra" più ampia.

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ragioni-dietro-protesta-contro-papa-francesco-1647887.html

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  7. Ottima iniziativa. Mi è dispiaciuto non poterci essere.

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