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mercoledì 5 giugno 2019

Qualche dato in più sulla minaccia dei 'corridoi umanitari' sponsorizzati anche da Bergoglio

Ѐ un crimine contro gli italiani e un tradimento del voto elettorale, se non si bloccano i ricongiungimenti familiari e i bizzarri ‘corridoi umanitari’. Il risultato è quello eloquentemente raffigurato dell'immagine a lato: nessuno sembra riflettere anche sul fatto che gli invasori afro-islamici travestiti da cosiddetti profughi sono tra l'altro poligami...  Di per sé il principio dei corridoi umanitari appare condivisibile; ma a destare ragionevole allarme è l'uso strumentale e indiscriminato che si profila, soprattutto avuto riguardo ai promotori e gestori. Dei corridoi umanitari recentemente sponsorizzati da Bergoglio abbiamo già parlato qui

[...] Già nello scorso mese di settembre, durante la conferenza internazionale della Comunità di Sant’Egidio a Bologna, fu lanciata la proposta di corridoi umanitari, così come era stato fatto per il Libano, poi ripresa negli scorsi giorni da “Mediterranean Hope”, il programma di corridoi umanitari promosso dalla Fcei, la Federazione delle Chiese evangeliche italiane. Anche il Coordinamento Italiano ONG Internazionali ha parlato di urgenza dell’apertura di corridoi umanitari, come l’Onu e l’Oim (Organizzazione internazionale per le migrazioni) e tutte le Ong impegnate in questo settore, che come hanno svelato numerose inchieste giornalistiche – a partire da quella a firma Gian Micalessin per “Il Giornale” del marzo 2017 – coltivano ottimi rapporti con George Soros, fondatore della rete “filantropica” dell’Open Society Foundations, che sin dal mese di settembre del 2016 annunciò dalle colonne del “Wall Street Journal” di voler investire “in start-up, aziende, iniziative di impatto sociale e imprese fondate da migranti e rifugiati” e poi confermò, proprio durante un suo intervento in una delle Commissioni delle Nazioni Unite, di finanziare le Ong che scorazzano per il Mare Mediterraneo in cerca di battelli che trasportano la merce umana dei migranti.

In Italia, il Movimento 5 Stelle – per evidenti ragioni di contrasto e di concorrenza alla politica di sicurezza promossa da Salvini, che ha quasi azzerato il fenomeno migratorio – si è schierato a favore dei corridoi umanitari con l’intervento della senatrice Paola Taverna, che nel suo intervento in aula al termine dell’informativa del Premier Giuseppe Conte sulla Libia, ha dichiarato: « Se non riusciamo a fermare subito i combattimenti in Libia ci ritroveremo da un giorno all’altro con una nuova Siria sull’uscio di casa, con un esodo biblico di centinaia di migliaia di profughi in fuga nel Mediterraneo che nessun porto chiuso o direttiva ministeriale potrà fermare. In tal caso, per evitare che l’Italia si trovi ancora una volta da sola a far fronte a una situazione ingestibile e potenzialmente esplosiva, sarà indispensabile aprire un corridoio umanitario europeo, anzi, internazionale». Alla voce dei Cinquestelle, si sono aggiunte – tra le altre, tutte amplificate da quelle trasmissioni televisive, come quelle di Fabio Fazio, Corrado Formigli o di Lilly Gruber – le voci di Roberto Saviano, Laura Boldrini ed Emma Bonino, la leader radicale di +Europa (il rassemblement che ha formato con Della Vedova, Pizzarotti e Tabacci) che per ogni dove, anche dagli amboni delle Chiese dove viene invitata con il consenso di Bergoglio, inneggia all’ingresso in Italia ogni anno di 300.000 immigrati, per sopperire (sic!) alla crisi della natalità.

La ciliegina su questa torta politica la mette il peso da novanta di Bergoglio, che la Regina Coeli di domenica 28 aprile rivolge queste parole alla folla sempre più scarsa che lo va ad ascoltare a Piazza San Pietro: "Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per i profughi che si trovano nei centri di detenzione in Libia, la cui situazione, già molto grave, è resa ancora più pericolosa dal conflitto in corso. Faccio appello perché specialmente le donne, i bambini e i malati possano essere al più presto evacuati attraverso corridoi umanitari".

Sono in arrivo le elezioni europee(1) e c’è chi pensa – non a torto – che la situazione in Libia avrà un gran peso nella campagna elettorale. In tutti i sensi. potrebbe essere sfruttata per porre un freno all’aumento dei consensi nei confronti della Lega. C’è chi addirittura si pone il problema di recuperare i voti e le intenzioni di voto dei cattolici a favore di Salvini - molti dei quali rifiutano il buonismo d’accatto della maggioranza dei Vescovi, quasi tutti di nomina bergogliana – per farli tornare a Forza Italia o al PD. Uno vale l’altro, del resto. Perfino il M5S andrebbe bene, per fermare l’avanzata di Salvini. D’altra parte, è l’intero establishment a battersi per “incriminare” – e in alcuni casi l’incriminazione è diventata concreta – la chiusura dei porti, per violazione dei diritti umani, delle Convenzioni internazionali, per omesso soccorso, disumanità, ecc., ecc. La lista dei presunti reati potrebbe riempire pagine su pagine, naturalmente, e potrebbe far leva – già i segnali si vedono – sulla difesa dei soggetti fragili coinvolti nel conflitto: bambini, donne, malati. La politica, ormai, si fa con le emozioni e con i sentimenti. La ragione viene messa da una parte, quando va bene. Dimenticata o ignorata, nella maggior parte dei casi. Potrebbero convergere interessi molteplici – sia italiani che europei – non per fermare con soluzioni diplomatiche o con interventi di peace keaping promossi dalle Nazioni Unite, la guerra in Libia, ma per consentire che essa produca esiti politici sinergici all’interesse primario che il potere economico-finanziario e politico internazionale coltiva in questo momento: usare l’arma dei migranti per destabilizzare l’intero continente europeo ed in particolare una Nazione in stato confusionale e agonizzante come l’Italia. (Gaetano Mercorillo)
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Nota  di C&pc
1. Ora le elezioni sono appena concluse e, nonostante risultati apprezzabili, ci si misura con le difficoltà di far emergere il buon governo contro la globalizzazione e la tecnocrazia


15 commenti:

  1. I corridoi umanitari sono entrati anche nell'ultima conferenza stampa del Capo del Governo, Giuseppe Conte. Soros twitta il suo sostegno a Bergoglio, la signora Bonino6.000.000 è un'eminenza della ong rosso-bergoglio. Di Renzi questa mattina ha scritto Blondet, per non dire che il conte Gentiloni vien dal mare con l'amico Soros. A Rimini si è svolta un pride day dove quei signori avevano scritto sulla schiena e/o sui glutei, porti aperti come i nostri ani aperti. Ecco la giusta sintesi: i corridoi umanitari sono volti ad aprire gli ani del popolo italiano.

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  2. OT https://www.soutienpsm.com/communique-06-19-italien

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  3. Salvini non è uno stupido e saprà bene come sventare la minaccia.Meditavo ieri guardando un programma sulla 7 sulla stupidità di tanti che passano per opinionisti e giornalisti di quotidiani importanti.In questi programmi il conduttore e la gran parte dei partecipanti passano quasi tutto il tempo a lamentarsi della situazione disastrosa dei conti italiani, ovviamente per colpa del presente governo. Il tempo restante viene impiegato per descrivere a tinte foschissime la situazione dei migranti che bloccati in Libia ed ansiosi di venire in Italy non possono farlo per la cattiveria di Salvini e del presente governo.Ora se siamo così rovinati come dicono come potremmo trovare un lavoro onesto anche a questi migranti una volta sbarcati ? E' una domanda che sembra nessuno si ponga ,per loro l'importante è farli arrivare poi in qualche modo si arrangeranno.Se poi molti di loro una volta giunti nel bel paese si dedicheranno allo spaccio,alla prostituzione o all'accattonaggio sarà sempre colpa della lega e non della loro imbecillità.

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  4. Ormai dovremmo cominciare a chiamarli salotti umanitari, e mentre ai mussulmani vengono stesi i tappeti di benvenuto, con l'augurio di una buona e serena invasione del continente ex Cristiano, i Cattolici sono inviati dal Bianco Gerarca ad andare a vivere sotto i ponti costruiti utilizzando i materiali rimasti a seguito dell'abbattimento dei muri delle Cattedrali.

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  5. https://www.byoblu.com/2019/06/03/schiavi-della-moneta-bianca-come-la-francia-la-fa-franca/

    ECONOMIA, GEOPOLITICA
    SCHIAVI DELLA MONETA BIANCA: Come la Francia la fa… franca!
    2 giorni faClaudio Messora1.825 visualizzazioni4 minuti di lettura

    Il colonialismo occidentale non è mai finito; oggi non ha bisogno di essere portato avanti con armi, occupazione militare e oppressione della popolazione. È sufficiente limitare la sovranità politico-monetaria. Come? Attraverso il controllo della moneta.

    È quanto ci rivelano la giornalista francese Fanny Pigeaud e l’economista senegalese Ndongo Samba Sylla nel loro libro “L’arma segreta della Francia in Africa. Una storia del franco CFA” (Fazi editore), alla cui presentazione romana non poteva mancare Byoblu. A discuterne insieme agli autori, Thomas Fazi e Alessandro di Battista.

    Con un parallelismo inusuale e dai risvolti inquietanti, Fazi ha sottolineato le analogie tra zona del Franco CFA ed Eurozona: esse rappresentano le due uniche aree al mondo in cui gli Stati coinvolti, formalmente sovrani, non hanno di fatto alcun controllo sulla moneta in circolazione. Sono, pertanto, privi di sovranità monetaria. Perché, come mostrano gli autori del libro, non vi è nulla di più politico del governo della moneta.

    E se è vero che l’Africa continua ancor oggi a essere terreno di conquista ed espropriazione di ricchezza da parte di Stati e multinazionali occidentali, Francia in primis, è altrettanto vero che è fortemente ipocrita e insostenibile l’appello ad aiutarli “a casa loro”. Di fronte a tanta arroganza – ci ricorda Di Battista -, l’unico modo per gli europei di aiutare gli africani “a casa loro” sarebbe quello di andarsene “da casa loro”, di lasciare finalmente l’Africa agli africani, garantendogli il sacrosanto diritto di prosperare in casa propria.

    Ma in che modo oggi la Francia persegue l’esproprio predatorio delle risorse nelle ex-colonie?

    Ricostruendo la genealogia del Franco CFA, Ndongo Samba Sylla elenca i cinque fattori fondamentali che avrebbero avvantaggiato la Francia dal dopoguerra ad oggi, a discapito dell’Africa che permane in una condizione di sottosviluppo e dipendenza.

    Innanzitutto, la Francia può acquistare beni e servizi all’interno dell’area attraverso la propria moneta.
    In secondo luogo, può disporre delle riserve monetarie dei Paesi dell’area del Franco CFA (che usa per pagare il proprio debito).
    Inoltre, i Paesi dell’area rappresentano un importante sbocco commerciale per la delocalizzazione delle imprese francesi.
    La Francia può avvantaggiarsi dalla libertà di movimento dei capitali in tutta l’area.
    Infine, attraverso la presenza di rappresentanti francesi nelle Banche Centrali del Franco CFA, alla Francia viene garantito un controllo politico totale sugli strumenti monetari.
    Di fatto, la compresenza di questi fattori ha garantito alla Francia di risanare il proprio debito, dopo l’esplosione della crisi del debito sovrano. Tutte cose queste di cui difficilmente sentiremo parlare nei media mainstream....

    Segue

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  6. Segue

    ...Come ci spiega Fanny Pigeaud, la questione della dipendenza delle ex-colonie francesi attraverso il Franco CFA viene omessa e occultata, quando non manipolata, dai media francesi. Giornalisti, economisti e politologi ci raccontano costantemente di quanto il Franco CFA rappresenti un’occasione di sviluppo dei Paesi africani. Tutti tacciono sulla verità.

    Durante i processi di decolonizzazione, in cambio dell’indipendenza formale, la Francia impose ai Paesi africani di sottoscrivere accordi di cooperazione che avrebbero limitato la sovranità sostanziale, consentendo alla Francia di continuare ad esercitare un controllo politico, economico e monetario su quei territori. Persino i capi di Stato possono essere destituiti, se non godono del beneplacito della Francia: è il caso del colpo di Stato in Togo nel 1963 e dell’assassinio del suo Presidente Sylvanus Olympio.

    Oggi, nonostante la stabilizzazione politica dei Paesi post-coloniali, esiste una mobilitazione molto forte contro il Franco CFA, ignorata dalla stragrande maggioranza dei mass media francesi ed europei. Cresce, giorno dopo giorno, tra i popoli delle Nazioni dell’area, l’opposizione al neo-colonialismo del Franco CFA e la rivendicazione di sovranità monetaria, economica e politica: vale a dire l’inviolabile libertà di poter disporre delle proprie risorse produttive, di poter stampare e mettere in circolazione una propria moneta senza diktat monetari esterni e, infine, di poter pianificare e perseguire autonomamente il proprio sviluppo. Come, del resto, si addice a un Paese sovrano.

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  7. https://www.tgcom24.mediaset.it/politica/eutanasia-m5s-presenta-una-proposta-di-legge-in-commissione_3212861-201902a.shtml

    La situazione sta prendendo una china pericolosa....
    Confido che la Lega lo impedisca !!

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  8. Io temo in merito alle aperture sull'aiuto al suicidio con depenalizzazioni se effettuata da un parente che la Lega é pronta ad approvare: la vita é sacra!

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  9. Non è la lega che approva l'aiuto al suicidio o comunque si voglia chiamare l'eutanasia

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/i-5-stelle-propongono-legge-sulleutanasia-anche-casa-1706292.html

    Speriamo che diventi il loro suicidio...

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  10. Un disco inceppato.05 giugno, 2019 23:42

    https://www.aldomariavalli.it/2019/06/05/accoglienza-dei-migranti-i-vescovi-del-lazio-allattacco/

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  11. Da informazioni che ho io i 5 stelle hanno presentato disegno di legge su eutanasia e dato che la Lega é contraria ma il parlamento si deve esprimere nella data imposta dalla corte allora si é scelto come via comune solo di depenalizzare l'aiuto al suicidio se parenti(quindi non toccherebbe Cappato quindi credo non sia la via definitiva dato che sento che se la caverà pure lui) e gira voce che questa via di compromesso potrebbe non bastare alla corte...gira e rigira dimmi te se deve decidere un giudice!

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  12. http://www.ilgiornale.it/news/cronache/ora-i-migranti-sono-tutti-gay-iscritti-allarci-avere-asilo-1303827.html

    Boom di migranti "omosessuali". Iscritti all'Arcigay per avere asilo

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  13. Gay boom perché passa lo status di perseguitati non politici,ma per ideologie personali, in quanto l'omosex è proibita nei paesi islamici e punibile con morte x decapitazione i maschi e lapidazione x le femmine.......Allah u akbar, salam aleikim aleikum salam.......

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  14. Non sarebbe bene evitare frasi in lingua straniera che non si
    capiscono?
    Allah u akbar, abbiamo imparato a sapere che vuol dire (Allah è [il] più grande).
    Ma il resto? Salam, vuol dire : pace. Ma l'intera frase?

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  15. shalom aleichem in ebraico = la pace sia con voi
    la somiglianza da lingua semitica è evidente.

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