Il 1 settembre, come annunciato qui, nella chiesa di San Francisco dedicata a San Domenico, l'arcivescovo Salvatore J. Cordileone ha celebrato la Santa Messa di ogni mese legata all'Operazione Assalto al Cielo seguita in streaming da decine di migliaia di 'Guerrieri del Rosario' e fedeli cattolici di tutti gli USA e del mondo intero.
Nella sua veste di collaboratore di lunga data e fondatore della Catholic Action for Faith and Family, l'arcivescovo Cordileone sostituisce il cardinale Burke nella crociata mondiale del rosario, mentre Sua Eminenza continua a fare progressi nella sua guarigione dal coronavirus. Tutti coloro che, come molti di noi, hanno presentato e aggiornato le proprie intenzioni di preghiera, le hanno unite alle preghiere dell'Arcivescovo Cordileone nell'offerta del Santo Sacrificio della Messa e nella successiva recita del Santo Rosario.
Lo menzionavamo qui, per il suo atto di riparazione nel Golden Gate Park di San Francisco, nel luogo in cui si trovava la statua di San Junípero Serra, demolita il 20 giugno dai nuovi barbari della Cancel culture.
Mons. Cordileone, in risposta alla Traditionis custodes, ha annunciato che ogni mese, nella cattedrale di San Francisco, sarà celebrata una messa nel Rito dei secoli [qui].
In un coraggioso editoriale pubblicato il 6 settembre dal Whashington Post, da noi tradotto e pubblicato qui, l'Arcivescovo ha ribadito il dovere di contestare i
politici cattolici sostenitori del diritto all'aborto. In America il momento è cruciale. Potete consultare diversi articoli a partire da qui.
A noi non resta che esprimere il nostro sostegno per tutti i vescovi chiamati a deliberare sul grave scandalo dei cosiddetti politici "cattolici" e sul loro rifiuto pubblico dell'insegnamento costante della Chiesa sulla santità della vita umana; una delle tante facce della grave crisi nella Chiesa del nostro tempo, da attraversare come milites Christi e non come disertori. Per questo, incessante, si eleva la nostra preghiera e la nostra offerta.
« È importante sapersi ritirare in se stessi: un eccessivo contatto con gli altri, spesso così dissimili da noi, disturba il nostro ordine interiore, riaccende passioni assopite, inasprisce tutto ciò che nell’animo vi è di debole o di non ancora perfettamente guarito. Vanno opportunamente alternate le due dimensioni della solitudine e della socialità: la prima ci fa farà provare nostalgia dei nostri simili, l’altra di noi stessi; in questo modo, l’una sarà proficuo rimedio dell’altra. La solitudine guarirà l’avversione alla folla, la folla cancellerà il tedio della solitudine. »
RispondiEliminaLucio Anneo Seneca, “De tranquillitate animi”
Ci sono pastori ancora fedeli???
RispondiEliminaSI! E sono tanti.
RispondiEliminaBeh me ne presenti qualcuno, perchè io non ne ho mai conosciuti. Eccetto forse un caso.
RispondiElimina@ Anonimo 17:57 : guardi, cerchi su Google don Floriano Pellegrini, parroco di Coi di Zoldo Alto, sperduto paesino delle dolomiti bellunesi, è uno di quelli, un doc g! Poi ci sarebbe don Elia, blog omonimo, infine perché non citare Mons. Carlo Maria Viganò? unica, guida dei pochi vericattolici rimasti in circolazione
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