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sabato 16 settembre 2023

Monsignor Schneider esprime il suo sostegno al vescovo Strickland

Lettera di sostegno (datata 2 agosto scorso) di un vescovo coraggioso (alter Athanasius) a un altro vescovo coraggioso, mentre le autorità Vaticane, compreso il Papa, pensano di spingerlo a dimettersi [qui] .

Monsignor Schneider esprime il suo sostegno al vescovo Strickland

Eccellenza, vescovo Strickland, caro e stimato fratello nell’episcopato!

È per me un privilegio e una gioia esprimerle tutta la mia gratitudine e il mio apprezzamento per la sua intrepida dedizione nel custodire, trasmettere e difendere senza compromessi la fede cattolica, così come gli apostoli l’hanno consegnata alla Chiesa e con la quale tutte le generazioni di cattolici, in particolare i nostri antenati, i nostri padri e le nostre madri, i nostri sacerdoti e le nostre religiose-catechiste, si sono nutriti. In tutta verità possiamo applicare a lei, caro vescovo Strickland, ciò che san Basilio affermò a suo tempo: “L’unica accusa che ora è sicura di ottenere una severa punizione è l’attenta osservanza delle tradizioni dei Padri” (Ep. 243).

Mi permetta di condividere le seguenti parole di grande attualità dello stesso grande e santo vescovo:

“Le dottrine della vera religione sono rovesciate. Le leggi della Chiesa sono in confusione. L’ambizione degli uomini, che non hanno alcun timore di Dio, si precipita nelle alte cariche della Chiesa, e le cariche esaltate sono ora pubblicamente conosciute come il premio dell’empietà. Il risultato è che quanto più un uomo bestemmia, tanto più il popolo lo ritiene adatto a diventare vescovo. La dignità clericale appartiene al passato. Mancano del tutto gli uomini che pascono il gregge del Signore con cognizione di causa. Gli uomini di Chiesa che detengono l’autorità hanno paura di parlare, perché coloro che hanno raggiunto il potere per interesse umano sono schiavi di coloro a cui devono il loro avanzamento. La fede è incerta; le anime sono immerse nell’ignoranza perché gli adulatori della parola imitano la verità. Le bocche dei veri credenti sono mute, mentre ogni lingua blasfema si agita liberamente; le cose sante sono calpestate” (Ep. 92).

Viviamo davvero in un’epoca come quella descritta da san Basilio con una così sorprendente somiglianza.

Le parole di san Basilio nella sua lettera a Papa san Damaso, in cui chiedeva l’aiuto e l’intervento efficace del papa, sono pienamente applicabili alla nostra situazione odierna:

“La sapienza di questo mondo vince i premi più alti nella Chiesa e ha rifiutato la gloria della croce. I pastori sono stati scacciati e al loro posto sono stati introdotti lupi spaventosi che mettono in fuga il gregge di Cristo. Le case di preghiera non hanno nessuno che vi si riunisca; i luoghi deserti sono pieni di folle lamentose. Gli anziani si lamentano quando confrontano il presente con il passato. I giovani sono ancora più da compatire, perché non sanno di cosa sono stati privati” (Ep. 90).

Caro vescovo Strickland, a differenza di san Basilio che si rivolgeva a Papa Damaso, lei non ha, purtroppo, la possibilità reale di rivolgersi a Papa Francesco affinché la aiuti a mantenere con zelo le sante tradizioni del passato. Al contrario, la Santa Sede la mette ora sotto osservazione e la minaccia di intimidazioni e di privazione della cura episcopale del suo gregge a Tyler, fondamentalmente solo per l’unica ragione che lei, come san Basilio, sant’Atanasio e molti altri vescovi confessori nella storia, sta mantenendo le tradizioni dei Padri; solo perché non sta mettendo a tacere la verità, solo perché non si sta comportando come non pochi dei vescovi dei nostri giorni, che – usando le parole di san Gregorio nazianzeno – si comportano come i vescovi di oggi: “Sono al servizio dei tempi e delle esigenze delle masse, lasciano la loro barca al vento che soffia al momento e, come camaleonti, sanno dare alla loro parola molti colori” (De vita sua. Carmina 2, 11).

Tuttavia, caro vescovo Strickland, lei ha la felicità di sapere che tutti i papi del passato, tutti i coraggiosi vescovi confessori del passato, tutti i martiri cattolici che, secondo le parole di santa Teresa d’Avila, erano “decisi a subire mille morti per un solo articolo del credo” (Vita di Teresa di Gesù, 25, 12), la stanno sostenendo e incoraggiando. Inoltre, i piccoli della Chiesa pregano per lei e la sostengono; sono un esercito sempre più numeroso, anche se piccolo, di fedeli laici – negli Stati Uniti e in tutto il mondo – che sono stati messi in disparte da ecclesiastici di alto rango, anche in Vaticano, la cui preoccupazione principale sembra essere quella di compiacere il mondo e di promuovere la loro agenda naturalistica e l’approvazione del peccato dell’attività omosessuale sotto la maschera dell’accoglienza e dell’inclusione.

Caro vescovo Strickland, grazie per aver deciso di “servire il Signore e non il tempo”, come sant’Atanasio ammonì una volta i vescovi (Ep. ad Dracontium). Prego che altri vescovi dei nostri giorni possano, come lei, alzare la voce in difesa della Fede cattolica, fornendo così il nutrimento spirituale e la consolazione a molti cattolici, che si sentono spesso abbandonati come orfani.

Sicuramente i futuri papi la ringrazieranno per la sua intrepida fedeltà alla Fede cattolica e alle sue sante tradizioni, con la quale lei ha contribuito all’onore della Sede Apostolica, in parte oscurato e macchiato dal nostro tempo sfavorevole.

San Giuseppe, suo patrono, il “servo buono e fedele”, sia sempre dalla sua parte e la Beata Vergine Maria, la nostra dolce Madre celeste, distruttrice di tutte le eresie, sia la sua forza e il suo rifugio.

Con profonda stima, uniti nella santa battaglia per la Fede e nelle preghiere,
+Athanasius Schneider, vescovo ausiliare di Maria Santissima in Astana

14 commenti:

  1. I giovani non sanno di quali immensi tesori sono stati privati.

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    1. Questa frase ha colpito anche me, terribile, ma anche uno stimolo a farglielo capire.
      Anche molte persone non più giovani lo ignorano.

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    2. Io conosco tradizionalisti di seconda generazione che stanno lasciando in grandi numeri. Alcuni vanno in parrocchia, altri lasciano la pratica! Non ne parla nessuno, non capiscono l’urgenza di salvaguardare il tesoro.

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  2. Benissimo che progredisca questo sostegno, questa comunione tra i vescovi, i sacerdoti, le suore cattolici/che. Segno che il Signore non ci abbandona e sta scegliendo i suoi. Gloria alla Santissima Trinità!

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  3. Tante giuste denunce in questa lettera di Schneider, ma anche tante acrobazie per non citare il mandante delle imposture di questa falsa chiesa...

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    1. L'ho notato anch'io... almeno siamo in due...

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    2. Pur senza accuse dirette, si tratta comunque di "ripareggiare" la verità... il che già pone in una posizione chiara e coraggiosa.

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  4. Fabrizio Fabbri
    Finalmente mi sembra si stia creando, pur spessissimo senza dirlo, nella Chiesa universale e anche italiana una forte opposizione, soprattutto di laici cattolici, al Papa attuale e ai suoi collaboratori, gerarchia che ha cambiato e cerca di cambiare in senso totalmente mondano ed eretico il cristianesimo cattolico

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  5. Bellissima lettera di sostegno!
    Bravo Mons Schneider, però dovrebbero uscire altri.
    A me ha colpito molto il paragone che ha fatto con l'epoca di San Basilio così lontana, così attuale.

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  6. Per i critici di mons. Schneider

    Pur senza accuse dirette, si tratta comunque di "ripareggiare" la verità... il che già pone Mnms. Schneider in una posizione chiara e coraggiosa.
    Tra l'altro non ha mai mancato di esporsi in molte occasioni, contestando anche direttamento dirattamente. Ad es. (solo una delle tante)
    https://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2019/05/lappello-di-mons-athanasius-schneider.html

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  7. Allo stato attuale delle cose che riguardano la Chiesa la situazione è talmente grave che nulla giustifica il silenzio davanti al problema. Ci sono pochi sacerdoti dalle periferie, che per aver parlato sono stati colpiti ingiustamente. Non è più il tempo di tacere, mentre la barca affonda e i maiali stanno devastando la vigna del Signore.

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    1. ...ma più si sale in alto nella Gerarchia, più la colpa del loro silenzio si aggrava, le loro responsabilità sono gravissime, per ogni anima che si perde a causa loro aumentano i capi d' accusa di cui dovranno rispondere al Sommo Giudice, a Cui nessun nato da donna può sfuggire. Chi salva anche una sola anima, salva sé stesso, ci insegna il catechismo ( quello vero, non quello farlocco), figuriamoci chi causa la perdizione di migliaia, forse milioni di anime, diffondendo ereie, blasfemie, bestemie dall' alto della sua carica ecclesiastica, da cui può ingannare facilmente i poveri fedeli che ripongono fiducia nell' autorità.

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  8. Grazie a Mons. Schneider, che si distingue positivamente, circondato purtroppo dai troppi silenti.
    E anche le omelie dei sacerdoti che celebrano secondo il Vetus Ordo trovo, per esperienza diretta, che siano molto (troppo) prudenti, quasi eteree (forse è solo un'impressione, ma sento un'aria pesante).


    Gz

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  9. Monsignor Strikland siamo con lei,la Verità è Una, non quella che indossiamo meglio
    Maris Carmela Baldino

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