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venerdì 29 settembre 2023

Noi e gli angeli

Nella nostra traduzione da The Catholic Thing una rapida sintesi di angelologia, a partire dall'Arcangelo Michele, che ricordiamo oggi. Un precedente qui.

Noi e gli angeli
Rev. Peter MJ Stravinskas
29 settembre 2023

San Michele psicopompo
Prima della revisione del calendario liturgico del 1970, il 29 settembre era appannaggio esclusivo dell'Arcangelo Michele. In una delle revisioni del calendario più intelligenti, Michele è stato unito agli unici altri due arcangeli nominati nella Bibbia.

Nella Messa bassa della Forma Straordinaria, le Preghiere Leonine includono la richiesta a San Michele Arcangelo di “difenderci nella battaglia” e di “essere la nostra salvaguardia contro le insidie ​​e le insidie ​​del Diavolo” [conduce le anime dei giusti in Paradiso -ndT] (1). Negli ultimi anni, questa preghiera è tornata in uso in molte diocesi – anche se il cardinale Cupich di Chicago ha effettivamente proibito di pregarla – prima, durante o dopo la Messa (qui). Ci si chiede il perché.

San Michele è il grande difensore dell'onore di Dio e il protettore dei fedeli della Chiesa, che si trovano in tanti modi sotto l'assalto del Maligno. Alcuni assalti vengono dall’esterno, per mano di coloro che odiano Dio e la Sua Chiesa. I nostri correligionari soffrono nella Cina comunista, in molti paesi del Medio Oriente e dell’Africa, ma anche a causa dei militanti secolaristi dell’Europa occidentale e del Nord America – sì, anche nel nostro stesso paese. L’aggressione è iniziata durante l’amministrazione Obama, ha avuto una breve tregua negli anni di Trump, e ora continua e si è intensificata sotto il pio cattolico Joe Biden.

Poi ci sono gli attacchi che provengono dall’interno della Chiesa da parte di coloro che sono determinati (letteralmente) a creare una nuova Chiesa e una nuova religione. Questi aspiranti riformatori predicano e insegnano palesi eresie e distruggono il senso del sacro con le loro macchinazioni liturgiche, spesso realizzate con la complicità di preti e vescovi deboli e inefficaci. Sì, Satana usa la nostra debolezza per perseguire il suo piano con forza.

Per respingere gli assalti di Satana – sia interni che esterni – dobbiamo ricorrere alla potente intercessione di San Michele Arcangelo, che ha affrontato Lucifero e i suoi servi all’alba della Creazione e non ha perso nulla del suo potere. L'Apocalisse, infatti, ci informa che sarà lui a condurre i fedeli alla vittoria finale.

E ora un piccolo ripasso di “angelologia” – alla quale il Catechismo della Chiesa Cattolica dedica ben venticinque paragrafi.

*
Gli angeli sono spiriti puri che assumono forma corporea quando vengono inviati in missione dall'Onnipotente. Il loro stesso nome in greco significa “messaggero”. Quindi ci relazioniamo con loro non in termini della loro identità, ma per Colui che rappresentano. Sia l'Antico che il Nuovo Testamento sono pieni di riferimenti agli interventi degli angeli, che sono sempre visti come segni del desiderio di Dio di essere presente a noi, così come come rivelazione della Sua volontà e costante provvidenza.

I nomi dei tre arcangeli di questo giorno danno un indizio sulla loro missione speciale.

In ebraico il nome Michele significa: "Chi è come Dio?" – un promemoria del fatto che fu mandato a combattere con la personificazione dell’orgoglio in Lucifero, che in effetti si considerava simile a Dio. [per questo lo invochiamo: San Michele, difendici! -ndT]

“Gabriele” significa “Dio è forte” – un punto importante su cui riflettere quando, come la Beata Vergine nell’Annunciazione, ci chiediamo come possa accadere qualcosa apparentemente impossibile. [per questo lo invochiamo: San Gabriele fortificaci! -ndT]

Il nome di Raffaello ci dice che “Dio guarisce” – un fatto ovvio per una persona di fede, ma spesso non riusciamo a lasciarci adeguatamente impressionare dall'amore che rappresenta.
[per questo lo invochiamo, ricordando Tobia: San Raffaele, liberaci, guariscici, guidaci e proteggici! -ndT]

Pertanto, i nomi di questi tre angeli indicano l’ineffabile onnipotenza e benevolenza della stessa Divinità.

Qual è il lavoro degli angeli? Per vegliare sulla vita di noi quaggiù; presentare le nostre preghiere e petizioni a Dio; servire come messaggeri speciali del Signore; per condurre i giusti in Paradiso, come cantiamo nel bellissimo In Paradisum (2) della Messa di sepoltura cristiana. Tutto ciò rivela l'amore e la preoccupazione del Signore per i Suoi figli.

Il primo e più importante compito degli angeli, tuttavia, ci dà un indizio di ciò che Dio si aspetta anche da noi: l'incessante adorazione da parte degli angeli di Dio Onnipotente.

Quindi, la cosa più importante che fanno gli angeli è legata alla cosa più importante che può fare la Chiesa sulla terra: la liturgia qui e ora è unita alla liturgia del Cielo. Entrando nella Preghiera eucaristica, ricordiamo questo fatto quando diciamo: «E così con gli Angeli e gli Arcangeli, con i Troni e le Dominazioni, e con tutte le schiere e le Potenze del cielo, cantiamo l'inno della tua gloria, come senza fine acclamiamo: Santo, Santo, Santo il Signore Dio degli eserciti».

Particolarmente toccanti sono le parole della liturgia bizantina usate in questo stesso punto: «Noi che rappresentiamo misticamente i Cherubini e cantiamo l'inno tre volte santo alla Trinità vivificante, lasciamo da parte ogni preoccupazione terrena, per accogliere il Re della il tutto, invisibilmente scortato da schiere angeliche. Alleluia, alleluia, alleluia”.

Quell'eterno inno di lode a Dio è la più alta vocazione degli angeli, ed è anche la nostra.

Proseguendo nel Canone Romano, chiediamo al Padre: Iube haec perferri per manus sancti Angeli tui in sublime altare tuum, in conspectu divinae maiestatis tuae (“Comanda che questi doni siano portati per mano del tuo santo angelo al tuo altare nell'alto dei cieli” la vista della tua divina maestà”). L'Incarnazione annunciata da Gabriele raggiunge il suo compimento nel mistero della santa Eucaristia quando il messaggero di Dio diventa, per così dire, il diacono, che presenta ancora una volta il Cristo eucaristico al suo Padre celeste.

In questa festa in cui la Chiesa ci invita a riflettere sul ministero degli angeli, ringraziamo Dio Onnipotente per averci dato i Suoi messaggeri. E chiediamo la saggezza e l’umiltà dei bambini per apprezzare di nuovo il loro significato per la nostra vita perché, dopo tutto quello che è stato detto e fatto, se sei diventato troppo grande per gli angeli, potresti anche essere troppo grande per Dio – un punto sottolineato da Nostro Signore. Se stesso nel vangelo di oggi.
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Note di Chiesa e post-concilio
San Michele Arcangelo, difendici nella battaglia contro le malvagità e le insidie del diavolo, sii nostro aiuto. Ti preghiamo supplici: che il Signore lo comandi ! E Tu, Principe della milizia celeste con la potenza che ti viene da Dio, ricaccia nell'inferno satana e gli altri spiriti maligni, che si aggirano per il mondo a perdizione delle anime.
Amen
Sancte Michaël Archangele, defende nos in proelio; contra nequitiam et insidias diaboli esto praesidium. Imperet illi Deus, supplices deprecamur: tuque, Princeps militiae caelestis, Satanam aliosque spiritus malignos, qui ad perditionem animarum pervagantur in mundo, divina virtute in infernum detrude.
Amen.
2. In Paradisum deducant te Angeli; in tuo adventu suscipiant te Martyres, et perducant te in civitatem sanctam Jerusalem. Chorus Angelorum te suscipiat

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[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

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5 commenti:

  1. PREGHIERE AI TRE ARCANGELI

    Venga dal Cielo nelle nostre case l’Angelo della pace, Michele, venga portatore di serena pace e releghi nell’inferno le guerre, fonte di tante lacrime.

    Venga Gabriele, l’Angelo della forza, scacci gli antichi nemici e visiti i templi cari al Cielo, che Egli trionfatore ha fatto elevare sulla Terra.

    Ci assista Raffaele, l’Angelo che presiede alla salute; venga a guarire tutti i nostri malati e a dirigere i nostri incerti passi per i sentieri della vita.

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  2. “Le guerre sono vinte da coloro che hanno saputo attrarre dall’alto, dai cieli, le forze misteriose del mondo invisibile e assicurarsi il concorso di queste forze....In ultima analisi, le vittorie dipendono non dalla preparazione materiale, dalle forze materiali dei combattenti, ma dalla loro capacità di assicurarsi il concorso delle potenze spirituali....Il nostro patrono è San Michele Arcangelo: egli non ci abbandonerà mai.”
    "Noi e gli uomini di buon senso non abbiamo paura nè del comunismo, nè del bolscevismo. C'è una cosa che ci fa paura: è che gli operai di queste fabbriche non hanno a sufficienza da mangiare."
    "Il nostro movimento legionario ha soprattutto il carattere di una grande scuola spirituale.
    Esso tende ad accendere fedi insospettate, esso mira a trasformare, a rivoluzionare le anime. Gridate ovunque che il male, la miseria, la rovina vengono dall'anima. L'anima è il punto cardinale sopra il quale si deve operare nel momento attuale. L'anima dell'individuo e l'anima del popolo.
    Sono una menzogna tutti i programmi nuovi e i sistemi sociali fastosamente ostentati al popolo, se alla loro ombra ghigna la medesima anima malvagia, la medesima dissolutezza, il medesimo spreco e il medesimo lusso.
    Chiamate l'anima della Stirpe a una vita nuova."
    (Corneliu Zelea Codreanu, nella festa di San Michele Arcangelo)

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  3. Il 29 settembre 1494 muore a Firenze il poeta Agnolo Poliziano, sacerdote e canonico della Metropolitana di Firenze.

    Vergine santa, gloriosa et degna,
    amor del vero Amore,
    che partoristi el Re che nel ciel regna,
    creando el Creatore
    nel tuo talamo mondo,
    Vergine rilucente,
    per te sola si sente
    quanto ben è nel mondo;
    tu sei delli affannati il ver conforto,
    a nostr’orazion sei guida et porto.
    O discreta humiltà, ferma colonna
    di carità coperta,
    accesa di pietà humil madonna,
    in cui la strada è aperta
    che ’nsino al ciel si vede,
    soccorri a’ poverelli
    che son fra’ lupi agnelli:
    e divorar gli crede
    l’inquïeto nimico che ci svia,
    se tu non ci soccorri, alma Maria.

    (Rime, CXXVIII)

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  4. https://laportelatine.org/actualite/saint-michel-champion-des-droits-de-dieu

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  5. “San Michele è l’angelo la cui intercessione procura una santa morte davanti a Dio, ch’egli assiste le anime desiderose di morire in Cristo”

    Anonimo del III secolo dopo Cristo

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