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sabato 25 maggio 2024

Apparizioni mariane, nuove norme per negare il soprannaturale

Segnalazioni dei lettori. Le apparizioni, pur non essendo mai state oggetto di fede, pur non essendo certamente tutte vere, ma alcune sicuramente sì, hanno costituito nei secoli un fiume di acqua viva che ha rafforzato la fede dei credenti. Adesso non si può neppure pensare che ce ne siano di vere. Per forza: attualmente i vertici della Chiesa sono occupati da non credenti, nel senso che credono solo all'ideologia di cui sono portatori e quindi la Madonna, nel caso apparisse veramente e dicesse la Sua, potrebbe essere per questi personaggi solo un problema.

Apparizioni mariane, nuove norme per negare il soprannaturale.

Nel documento targato Fernández sei criteri per accertare tutto, ma guai ad avallare l'eventuale soprannaturalità di fenomeni e apparizioni. Al massimo un nihil obstat, per la serie "male non fa...".

Accertare tutto ma non la soprannaturalità: è il senso delle nuove Norme del Dicastero per la Dottrina della Fede per procedere nel discernimento di presunti fenomeni soprannaturali, a firma del cardinal prefetto Víctor Manuel Fernández e del segretario mons. Armando Matteo. In sintesi – come ha già evidenziato ieri Nico Spuntoni qui su La Bussola – nella valutazione di eventuali apparizioni (o altri fenomeni) avremo: un maggiore accentramento nelle mani del Dicastero, sei possibili conclusioni riguardo ai fatti in esame e soprattutto la quasi totale esclusione di un giudizio positivo circa la soprannaturalità dei fenomeni – cosa che potrà fare soltanto il Papa «in via del tutto eccezionale». Durante la conferenza stampa di presentazione, il cardinal Fernández ha detto chiaro e tondo che (salvo l’intervento supremo) «non si dichiarerà la soprannaturalità». Archiviate le precedenti categorie che confermavano, negavano o sospendevano il giudizio di soprannaturalità (rispettivamente: constat de supernaturalitate, constat de non supernaturalitate o non constat de supernaturalitate), si potrà dire al massimo: nihil obstat (nulla vieta che...). Per la serie: male non fa...

Premessa: che le rivelazioni private non si dovessero confondere con la Rivelazione tout court (pur potendo offrire un valido aiuto a comprenderla e viverla) e che – a differenza di quest’ultima – non sono strettamente necessarie alla salvezza, la Chiesa lo diceva chiaramente anche prima. Così come un nihil obstat prudenziale era già menzionato nelle Norme del 1978, in cui leggiamo che l’Autorità ecclesiastica potrà «permettere alcune manifestazioni pubbliche di culto o di devozione, proseguendo nel vigilare su di esse con grande prudenza (ciò equivale alla formula: “pro nunc nihil obstare”)». Che però adesso da prudenziale diviene definitivo ed è l’unica possibile conclusione favorevole. Vengono infatti esplicitamente riprovate espressioni definitive al riguardo (se non in caso negativo, naturalmente). Il documento cita come esempio da non seguire la dichiarazione dei vescovi siciliani che così si espressero riguardo alla Madonna delle lacrime di Siracusa: «Non si può mettere in dubbio la realtà delle lacrimazioni». Affermazione inconcepibile da oggi in poi.

Nella migliore delle ipotesi previste – nihil obstat – «anche se non si esprime alcuna certezza sull’autenticità soprannaturale del fenomeno, si riconoscono molti segni di un’azione dello Spirito Santo “in mezzo” a una data esperienza spirituale, e non sono stati rilevati, almeno fino a quel momento, aspetti particolarmente critici o rischiosi». Ovvero i frutti positivi ci sono ma nel contesto, «in mezzo», e senza esprimere «alcuna certezza sull’autenticità soprannaturale del fenomeno». Anzi «si ribadisce che né il vescovo diocesano, né le Conferenze episcopali, né il Dicastero, di norma, dichiareranno che questi fenomeni sono di origine soprannaturale, nemmeno nel caso in cui si conceda un nihil obstat». A voce poi il cardinal Fernández ha voluto rassicurare che «non è solo un permesso» e al riguardo ha citato il testo: «si incoraggia il vescovo diocesano ad apprezzare il valore pastorale e a promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale». Ma appunto, solo «il valore pastorale», scoraggiando tutto il resto.

Gli altri criteri, in ordine di sempre maggiore criticità, sono: prae oculis habeatur («Sebbene si riconoscano importanti segni positivi, si avvertono altresì alcuni elementi di confusione o possibili rischi»); curatur («Si rilevano diversi o significativi elementi critici, ma allo stesso tempo c’è già un’ampia diffusione del fenomeno e una presenza di frutti spirituali»); sub mandato («Le criticità rilevate non sono legate al fenomeno in sé, ricco di elementi positivi, ma a una persona, a una famiglia o a un gruppo di persone che ne fanno un uso improprio»); prohibetur et obstruatur («pur in presenza di legittime istanze e di alcuni elementi positivi, le criticità e i rischi appaiono gravi»); infine la declaratio de non supernaturalitate («il fenomeno è riconosciuto come non soprannaturale»). Dunque, ci si potrà esprimere sulla soprannaturalità, ma solo quando fosse necessario negarla. A volte gli elementi negativi sono già ravvisabili nella condotta del presunto destinatario dei fenomeni, come ha spiegato con proprietà di linguaggio il cardinal prefetto: «se non vive nella grazia santificante – ha detto in conferenza stampa – è più facile che faccia delle cazzate» (sic!).

Al vescovo spetta esaminare e vigilare, specificando che «il Dicastero deve essere consultato e intervenire sempre». Sarà infatti il Dicastero «ad esaminare gli atti del caso» e «confermare o meno la determinazione proposta dal vescovo diocesano». Anche in caso di esito positivo, «il vescovo diocesano presterà la massima attenzione al corretto apprezzamento dei frutti scaturiti dal fenomeno esaminato, proseguendo nel vigilare su di essi con prudente attenzione»; e soprattutto «presterà attenzione, inoltre, a che i fedeli non ritengano nessuna delle determinazioni come un’approvazione del carattere soprannaturale del fenomeno». Resta inteso che «il Dicastero si riserva, in ogni caso, la possibilità di intervenire nuovamente a seguito dello sviluppo del fenomeno». Insomma, anche qualora l’indagine si concluda favorevolmente, all’ordinario diocesano spetta il ruolo di controllare più che incoraggiare: dopo Traditionis custodes ecco Apparitionis custodes.

Un’ultima nota sulla tempistica e sulla genesi delle nuove norme, evocate all’inizio del documento. Una revisione dei criteri di discernimento, inevitabile dopo qualche decennio, era iniziata nel 2019, ma «lungo questi cinque anni sono state elaborate diverse proposte di revisione, tutte però giudicate insufficienti». Fino a quando, il «16 novembre 2023, si è infine ravvisata la necessità di una revisione globale e radicale del progetto fino a quel momento elaborato, ed è stata preparata un’altra bozza di documento, totalmente ripensata nella direzione di un maggiore chiarimento dei ruoli del vescovo diocesano e del Dicastero». Insomma, non se ne veniva a capo e poi la situazione si sblocca – diremmo “per miracolo”, ma senza alcuna certezza sulla soprannaturalità – subito dopo l’arrivo del cardinal Fernández. Così che dopo cinque anni di lungaggini, in cinque mesi il documento viene alla luce. Naturalmente operando «una revisione globale e radicale» – d’altra parte leit-motiv di questo e altri atti del presente pontificato è: “Prima si faceva così e così, ma noi invece...”.

Qualche dubbio alla fine resta. Perché della precedente normativa, l’unico elemento che resta immutato riguarda la declaratio de non supernaturalitate; il cambiamento, più che a risolvere i casi negativi, sembra volto a ridurre l’impatto di quelli positivi. E se la Madonna apparisse davvero? Buon per lei – sembra rispondere il Dicastero – ma non venga a insegnarci il mestiere".
Stefano Chiappalone - Fonte

13 commenti:

  1. Personalmente, non credo alle apparizioni, e, anche riguardo a quelle approvate dalla Chiesa - come Fatima - ho dei forti dubbii. Non credo ai 'segreti' e non fondo le mie speranze su presunte apparizioni. Purtroppo esistono parecchie persone che si lasciano incantare e coinvolgere da presunte apparizioni e tentano di attirare altri nella rete. Non abbiamo bisogno di aggiungere pagliacciate a pagliacciate, data l'attuale situazione, che favorisce chi pesca nel torbido. Ho avuto occasione di leggere anni orsono alcuni libri di autori, dei quali condivido gli ideali cattolici e monarchici (come il marchese de La Franquerie, ma non solo!), troppo indulgenti circa presunte apparizioni e presunti messaggi o profezie, che non si sono mai avverati. Quanto all'atteggiamento della chiesa conciliare riguardo ad ogni fenomeno soprannaturale, nessun stupore! La protestantizzazione della Chiesa Cattolica, in atto dalla fine del Concilio Vaticano II, non risparmia nessun aspetto. Dalla teologia, al culto, ai banchi delle chiese, che, poco a poco, scompaiono per lasciare il posto a orribili sedie in plastica e metallo da ambulatorio. Tutto brutto, tutto squallido, tutto funzionale, tutto razionale: come il mondo moderno.

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  2. Commento anonimo 09:42.
    "Tutto brutto, squallido....."
    Certo, è così, ma perché li si lascia fare. Perché c'è un 90% di cattolici "in sonno", sedati da torpore luciferino mascherato da evoluzionismo teologico. O, nel migliore dei casi, da quella famosa ermeneutica della continuità, una delle tante spericolate acrobazie verbali ratzingeriane.

    &&&

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  3. Mi pare che il problema principale dell'ermeneutica della continuità sia il... non aver avuto a portata di mano alcun'alternativa. Papa Ratzinger che comanda di vedere tutto in continuità, con ciò stesso ha di fatto ammesso che la continuità in questione non è evidente, anzi, non si vede, né da un lato, né dall'altro. C'è bisogno di comandarla.

    I cattolici "in sonno" sono tali perché non hanno alternativa (non tutti hanno la salute, la benzina, il tempo e la pazienza per seguire anche solo una messa tridentina): oggi il clero è quello che è ("in sonno" anch'esso), l'episcopato è quello che è, ed anche il collegio cardinalizio con diritto di voto al conclave è quello che è.

    A valle di questo, non ci deve stupire il successo di apparizionisti, guaritori e miracolisti vari (gente che conserva il proprio piccolo seguito pagante anche quando viene condannata e scomunicata).

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  4. mi rivolgo alla responsabile del blog: certo che ci vuole coraggio a postare due immagini di seguito di questo essere ripugnante!
    Claudio gazzoli

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  5. da ex studente di Giurisprudenza26 maggio, 2024 07:21

    Nè Bernadette nè i tre pastorelli di Fatima hanno fatto soldi con quel che hanno ricevuto, mentre a Trevignano Romano c'è già un giro finanziario che supera quello di diverse aziende artigiane di cui curo le assicurazioni. Bisogno di maggior rigore c'è.

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  6. (Trattandosi di un commento Anonimo mi sono permessa di correggere un termine che non condivido e non trovs posto su questo blog. Lascio eventuali commenti a voi perché al momento non riesco (mic)

    "A proposito di Ratzinger... ci stiamo avvicinando giorno dopo giorno alle elezioni europee. E' possibile che , il nuovo parlamento si trovi a dover deliberare sull'entrsta di nuovi stati nell'unione. Georgia, Turchia, Ucraina.
    Del possibile ingresso della Turchia si era occupato Ratzinger quando era ancora cardinale. Ed aveva espresso la sua contrarieta' a detto ingresso motivandolo con la potenza islamica della Turchia stessa. Ma il sottosegretario ai rapporti con gĺi stati obbietto' che questa èra solo un'opinione del cardinale Ratzinger mentre il Vaticano non vedeva tale pericolo. Diventato papa , Ratzinger provvide a spedire il monsignore suddetto come nunzio in Venezuela. Dove fece amicizia col cardinale di Buenos Ayres che era a capo della conferenza episcopale dell'america latina. Diventato papa Bergoglio il nostro e' ritornato in Vaticano come capo della Segreteria di Stato. Cioe' Parolin e" ecumenicamente favorevole all" ingresso della Turchia in Europa. Scopiazzato da Giulio Meotti che narra questi fatti nel suo libretto dedicato a Ratzinger."

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  7. Trattandosi di un commento Anonimo mi sono permessa di correggere un termine che non condivido e non trova posto su questo blog. Lascio eventuali commenti a voi perché al momento non riesco : è il virgolettato qui sotto...

    "A proposito di Ratzinger... ci stiamo avvicinando giorno dopo giorno alle elezioni europee. E' possibile che , il nuovo parlamento si trovi a dover deliberare sull'entrsta di nuovi stati nell'unione. Georgia, Turchia, Ucraina.
    Del possibile ingresso della Turchia si era occupato Ratzinger quando era ancora cardinale. Ed aveva espresso la sua contrarieta' a detto ingresso motivandolo con la potenza islamica della Turchia stessa. Ma il sottosegretario ai rapporti con gĺi stati obbietto' che questa èra solo un'opinione del cardinale Ratzinger mentre il Vaticano non vedeva tale pericolo. Diventato papa , Ratzinger provvide a spedire il monsignore suddetto come nunzio in Venezuela. Dove fece amicizia col cardinale di Buenos Ayres che era a capo della conferenza episcopale dell'america latina. Diventato papa Bergoglio il nostro e' ritornato in Vaticano come capo della Segreteria di Stato. Cioe' Parolin e" ecumenicamente favorevole all" ingresso della Turchia in Europa. Scopiazzato da Giulio Meotti che narra questi fatti nel suo libretto dedicato a Ratzinger."

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  8. Sono ancora a scartamento molto ridotto ma spero rimettermi presto. Ringrazio E.P. per la moderazione e gli interventi di questi giorni e spero tanto non ci abbandoni, suoi impegni permettendo...
    Un abbraccio a tutti nella splendida Ottava di Pentecoste!

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  9. Tanto per non parlare dei soldi che hanno fatto i 'veggenti' di Medjugorie e gli stessi abitanti del luogo che campano piuttosto bene, coi 'pellegrini' quanto a Ratzinger, in più occasioni aveva espresso la sua contrarietà all'ingresso della Turchia in Europa, soprattutto nel libro intitolato proprio così, anche da Papa aveva detto le stesse cose, ma si sa che il suo 'potere papale' finiva alla porta del suo studio privato e ho detto tutto. Buona Domenica a tutti.

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  10. P. ANDREA ODDONE, S.J: VISIONI E APPARIZIONI
    https://pascendidominicigregis.blogspot.com/2023/11/p-andrea-oddone-sj-visioni-e-apparizioni.html?m=1

    Il P. Oddone ha scritto un libro sull'argomento.

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  11. I lupi sono ovunque, in sacrestia e per le strade. In Toscana, complice una delle regioni più ottusamente rossoverdi, non vi è più sicurezza pubblica, specie dalle parti di Siena e nell'aretino dove puoi incontrare il lupo anche fuori di casa. Ovviamente le predazioni degli ovini e caprini non fanno (più) notizia, bisogna aspettare solo il ferimento o la morte di un essere umano, come in Trentino (in quel caso ad opera di un'orsa).
    L'ambientalismo, tanto caro alla gerarchia deviata, è un'ideologia che non ha nulla da invidiare al comunismo e non ha nulla a che vedere con la tutela della natura, di cui i verdi non hanno la più pallida idea di come sia fatta.
    Potrebbe sembrare una digressione rispetto ai temi cattolici, ma non lo è, perché anche la Chiesa "conciliare" vive ideologicamente fuori dalla realtà, e fa del green il manifesto di una Chiesa sempre meno cattolica, dove i lupi modernisti hanno quasi interamente divorato il "gregge" dei fedeli.

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