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giovedì 2 ottobre 2025

Blocchi pericolosi: quando la fede viene confinata

Qui l'indice degli articoli sulla realtà distopica.
Blocchi pericolosi: quando la fede viene confinata

Dalla risoluzione dell’Emilia-Romagna alle incoerenze episcopali, la strumentalizzazione politica e la risposta di Papa Leone XIV sulla sana laicità

La Regione Emilia-Romagna inaugura le “zone sicure” intorno alle cliniche dell’aborto, assimilando persino la preghiera silenziosa a una forma di pressione. Un progetto che mira a confinare la fede nel privato, mentre la politica si appropria delle parole dei vescovi per legittimare scelte ideologiche. Papa Leone XIV ricorda che la “sana laicità” non significa cancellare i segni cristiani dallo spazio pubblico, ma permettere alla fede di parlare alla società. La vera domanda è se la Chiesa avrà il coraggio di difendere la libertà di pregare, o se resterà prigioniera di silenzi che rischiano di essere scambiati per complicità.

La recente risoluzione approvata dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna sulle cosiddette “zone sicure” attorno a consultori e ospedali dove si praticano interruzioni volontarie di gravidanza non è un fatto locale marginale. È il segnale di un progetto culturale che prende corpo anche in Italia, seguendo una linea già consolidata in altri Paesi occidentali. La preghiera silenziosa e la presenza discreta dei fedeli davanti ai luoghi in cui la vita è negata vengono assimilate a forme di pressione psicologica, equiparate a manifestazioni moleste e dichiarate “inopportune”.

Non è difficile riconoscere in questa dinamica la matrice ideologica di una sinistra progressista che da anni lavora per confinare la religione nella sfera privata. Ciò che è religioso, e soprattutto ciò che è cristiano, non deve avere visibilità pubblica. La fede può sopravvivere come sentimento individuale, non come testimonianza che interroga la coscienza sociale.

La preghiera davanti a una clinica non viene vietata perché rumorosa o violenta, ma perché è eloquente nella sua semplicità: ricorda che esiste un bene e un male, che la vita è dono inviolabile, che l’uomo non è padrone di sé fino all’arbitrio.

Gravissimo è il passaggio in cui la delibera cita l’Arcivescovo di Modena e Nonantola, mons. Erio Castellucci, come esempio di “autorità religiosa” che avrebbe segnalato la “discutibilità dei luoghi scelti per le preghiere”. Non entriamo qui nel merito delle parole effettivamente pronunciate. Resta un dato: la politica ha scelto di inserire nella propria risoluzione un riferimento episcopale, trasformandolo in un sigillo di legittimità. È la strategia più sottile e pericolosa: non si contesta la Chiesa, la si piega a conferma delle proprie scelte.

Così si fa credere al popolo che esista una sintonia tra vescovi e potere politico, che la Chiesa sia di fatto d’accordo nel considerare inopportuna la testimonianza cristiana pubblica. È un inganno comunicativo che colpisce la fede dei semplici, perché dà l’impressione che la stessa autorità ecclesiale approvi ciò che in realtà riduce la libertà religiosa.

Qui si rivela un’incoerenza ancora più grave. Alcuni pastori, in altri contesti, non hanno esitato a esprimere vicinanza o addirittura a incoraggiare iniziative rischiose e politicamente orientate, come la flottiglia diretta a rompere il blocco navale israeliano. Un’azione che espone le persone a pericoli reali e che ha una chiara impronta di militanza politica.

Di fronte alla preghiera silenziosa davanti a una clinica, invece, si invoca la prudenza, si benedicono i blocchi “di sicurezza” e si raccomanda di rispettarli senza oltrepassarli.

Il risultato è un paradosso: si incoraggia una sfida potenzialmente pericolosa in mare e si scoraggia una presenza pacifica su un marciapiede.

Se il criterio fosse davvero l’ordine pubblico o la tutela delle persone, dovrebbe accadere l’opposto.

La sproporzione diventa evidente: gesti politicamente allineati trovano incoraggiamento, mentre gesti profetici e spirituali vengono silenziati.

È questa incoerenza che rischia di far perdere autorevolezza e fiducia alla voce episcopale. Il popolo credente non può non percepirlo: si teme di disturbare il potente e si accetta di ridurre al silenzio la testimonianza della fede.

In questo contesto risuona con particolare forza l’insegnamento recente di Papa Leone XIV. Nel discorso al Working Group on Intercultural and Interreligious Dialogue del Parlamento europeo, il Papa ha affermato: «La laicità autentica non è separazione né confusione, ma distinzione. Essa riconosce la valenza della religione nello spazio pubblico, senza piegare la politica a logiche confessionali [e se la politica va contro i principi? -ndr] e senza relegare la fede a sentimento privato» (Papa Leone XIV, Discorso al Parlamento europeo, settembre 2025 qui).

E ancora, in un incontro con i politici cattolici, ha denunciato: «Esiste una laicità fraintesa che riduce il cristianesimo a devozione privata e nega la legittimità della sua parola pubblica. Una tale laicità non è neutrale, ma ideologica» (Papa Leone XIV, Udienza ai politici cattolici, agosto 2025).

Queste parole sono una risposta di Magistero diretta a ciò che oggi accade: la fede non può essere confinata. La preghiera silenziosa davanti a una clinica non è un atto politico, è testimonianza spirituale che appartiene di diritto allo spazio pubblico.

La vicenda emiliana ci interroga su quale Chiesa vogliamo essere. Se una Chiesa prudente fino al silenzio, che rischia di essere piegata e strumentalizzata, o una Chiesa che ricorda, anche con la sola forza del rosario in mano, che la vita resta sacra in ogni circostanza.

La sana laicità non si traduce in barriere attorno ai luoghi in cui si nega la vita, ma nella libertà di testimoniare con rispetto e fermezza la fede nello spazio pubblico.

La preghiera davanti alle cliniche non è un disordine da contenere: è un atto di libertà, una voce della coscienza che chiede ascolto.
don Mario Proietti

12 commenti:

  1. Manca un insegnamento religioso complessivo che è parte imprescindibile di ogni formazione umana. I Dieci Comandamenti non sono ognuno un mondo a sé, ma sono strettamente interconnessi tra di loro. Abortisce chi non rispetta prima di tutto la sua stessa vita e non ha ben chiaro che il rispetto calpestato di se stessi deriva dall' aver già volutamente ignorato altri comandandamenti. Aver lasciato migliaia e milioni di esseri umani senza un' adeguata formazione umana, formazione che è religiosa e politica e culturale e economica e.., è colpa massima della chiesa venuta meno al suo dovere. La chiesa insegna anche quando sbaglia, scrisse giustamente Radaelli.

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  2. Lagne del tutto inutili. La revisione del Concordato del 1984 (ho sostenuto poco dopo l'esame di diritto ecclesiastico, e mi sono ben noti i termini della questione) ha posto le radici per i nefasti frutti che ora raccogliamo.
    Sulla revisione del Concordato l'AI scrive:

    "La revisione del Concordato, nota come Accordo di Villa Madama del 1984, ha modificato i Patti Lateranensi del 1929, sostituendo il Cattolicesimo come religione di Stato, introducendo la laicità dello Stato, l'insegnamento facoltativo della religione cattolica e il sistema dell'8x1000 per il sostentamento del clero, garantendo la libertà religiosa e la parità con le altre confessioni.

    Punti chiave della revisione del 1984:

    Fine del Cattolicesimo come religione di Stato: Si afferma la neutralità dello Stato e la laicità, ponendo la Chiesa cattolica su un piano di parità con le altre confessioni religiose.

    L'insegnamento della religione cattolica: L'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche diventa facoltativo, garantendo il diritto di non avvalersene nel rispetto della libertà di coscienza.

    Il sistema dell'8x1000: L'introduzione di questo sistema di finanziamento sostituisce il precedente "supplemento di congrua", destinando risorse per il sostentamento del clero.

    Personalità giuridica degli enti ecclesiastici: Viene riconosciuta la personalità giuridica agli enti ecclesiastici.

    Parità tra laici e chierici: Abolizione di esenzioni e privilegi e introduzione di un sistema più equo.

    Matrimonio: Mantenimento del riconoscimento degli effetti civili al matrimonio canonico, mentre per lo Stato il matrimonio può essere sciolto con il divorzio.

    Accordi con altre confessioni: L'Accordo del 1984 facilita la stipula di intese con le altre confessioni religiose, in attuazione dell'articolo 8 della Costituzione.

    In sintesi:
    La revisione ha modernizzato i rapporti tra Stato e Chiesa, adattandoli ai principi costituzionali di laicità e libertà religiosa, ponendo le basi per un rapporto più equilibrato e rispettoso della pluralità di fedi presenti in Italia."

    ⚜️ ⚜️ ⚜️

    Buona festa dei Santi Angeli Custodi!

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  3. Alla porta della misericordia
    (Preghiera alla Madre di Dio)

    di San Giovanni Giacobbe l'Hozevita

    Santissima Madre e Vergine,
    speranza del profondo desiderio
    della mia anima,
    Tu sei la mia intercessora
    davanti al Dio misericordioso.

    Se il mondo non avesse in cielo
    Una parente proveniente dalla terra,
    Allora la vita sarebbe desolata,
    Come la desolazione di una tomba vuota.

    Se tu non fossi stata la primavera
    Di un'epoca ormai vecchia e logora,
    L'inverno sarebbe durato per sempre,
    E il sole non avrebbe mai brillato.

    Se tu non avessi riversato l'alba
    Sulla terra in profondo sonno,
    L'ombra del velo oscuro della morte
    Avrebbe mantenuto una veglia infinita.

    E ora, o Madre Purissima,
    Quando tutti si sono smarriti nel peccato,
    Se non preghi con fervore,
    Tuo Figlio si allontanerà dai suoi cari.

    Manda un segno di pentimento
    A un popolo perso nel dubbio,
    E ricondurre alla fede
    L'anima che si è allontanata.

    Sciogli, o Madre Purissima,
    Le catene di coloro che sono schiavi,
    E concedi ferma pazienza
    Ai cristiani gravemente offesi.

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  4. Ai tempi della guerra del Vietnam, gli studenti americani scrivevano la famosa frase di Tacito sui cartelli delle manifestazioni di protesta:

    "Auferre trucidare rapere, falsis nominibus imperium, atque ubi solitudinem faciunt, pacem appellant."

    Con nomi falsi chiamano "impero" il rubare, massacrare, depredare; e "pace" il deserto che fanno.
    ("Agricola", 30-32)

    Gli studenti americani sono un pochino cambiati, e Tacito se n'è tornato nelle biblioteche, cartacee o digitali. Ma il discorso di Calgaco, nella realtà della politica internazionale, sembra avere tuttora le sue buone ragioni. E sarà sempre così, finché il sole risplenderà sulle sciagure umane!

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  5. Copioni!Copioni!Copioni!Copioni!Copioni delle risoluzioni inglesi!Copioni!

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  6. le avanguardie sono già armate e hanno già valicato le alpi. Lo sapete, in Emilia Romagna, come in Gran Bretagna, la sinistra e i cinquestelle hanno approvato una risoluzione che vieta a chi prega di riunirsi di fronte agli ospedali dove si pratica l’aborto. E chiedono che della questioni si occupi il Parlamento. Mettendo in galera quei criminali con il Rosario in mano.
    Preghiamo.
    https://www.marcotosatti.com/2025/10/02/cronache-dal-mondo-al-contrario-un-nuovo-guglielmo-tell-svizzero-un-eroe-benedetta-de-vito/
    C'e' ancora qualcuno a cui funzionano le "celluline grigie". Evviva!

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  7. Reverendo Don Mario,
    ho letto con grandissima attenzione e profitto il Suo articolo "Blocchi pericolosi". Non posso che concordare in pieno con la sua diagnosi lucida e coraggiosa. Ha smascherato con una precisione chirurgica non solo l'avanzata di un laicismo aggressivo che vuole confinare la Fede nel privato.
    Permetta solo, in questo spirito di caritatevole confronto, di aggiungere una piccola nota a margine, una domanda che mi sono posto leggendo la Sua invocazione a una "sana laicità". Mi sono chiesto se, per caso, non stiamo rischiando, in perfetta buona fede, di lamentare gli effetti accettandone inconsapevolmente la causa. Non è forse l'idea stessa di "Stato laico" – anche se "sano" – la radice ultima del problema? Una volta che si concede allo Stato il principio di neutralità religiosa, non gli si dà implicitamente il diritto e gli strumenti per erodere, passo dopo passo e in nome di quella stessa "neutralità", ogni presenza pubblica della Fede?
    Mi vengono in mente le profetiche parole del Beato Cardinale Newman sul "liberalismo in religione" contenute nel suo Discorso del Biglietto. Non era proprio questo il pericolo che vedeva avanzare? Un mondo in cui, non riconoscendo più una verità religiosa oggettiva, si finisce per ridurre la fede a "un sentimento e una preferenza personale... un lusso privato, che uno può permettersi, se vuole", a patto però di non "infastidire gli altri". L'erezione di "zone sicure" intorno ai luoghi di morte non è forse la traduzione legale di questa privatizzazione della Fede?
    Mi chiedo e le Chiedo, quindi, se l'unica vera e radicale "sana laicità" non sia altro che il pieno e pubblico riconoscimento della Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo.
    Con i più cordiali e devoti saluti,
    Andrea Mondinelli

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  8. Il comunismo è nato dalla menzogna, vive di menzogna e morirà di menzogna.
    Possono cambiargli nome, ma l'ideologia infernale non cambia e va estirpata alla radice.
    ¥¥¥

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  9. La frase di Tacito riportata nel commento qui sopra è pura retorica. Si tratta della retorica di tipo umanitario nella quale cadeva la cultura stoica, pur pregevole per altri aspetti.
    Nel periodo della conquista, i Romani erano inevitabilmente brutali, come ogni conquistatore. Dopo però sapevano costruire una vita civile alla quale partecipavano anche le popolazioni inizialmente sottomesse. Capitava anche a loro di saccheggiare e distruggere città ma poi le ricostruivano o ne fondavano delle nuove. In Gallia fondarono nove città, tra cui Lione. Nella futura Germania, Colonia. Molte altre città furono sviluppate da preesistenti borghi celtici. La riprova dell'integrazione delle popolazioni nell'impero romano si ha in particolare con i Celti della Gallia, popolo che divenne colonna portante dell'impero, anche dal punto di vista culturale. Sotto i Romani, la Gallia divenne in pratica una nazione unitaria, dotata di una ricca agricultura, i cui prodotti facevano concorrenza a quelli dell'Italia.
    Historicus

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  10. Tacito è grande per lo stile, la capacità di sintesi, l'incisività di certi giudizi. Ma è anche notoriamente estremamente fazioso. Certi suoi giudizi sono da prendere con molta cautela.
    Dei Germani, nel famoso scritto, dà una versione indubbiamente idealizzata. Più vicino al vero sembra il ritratto che ne fa il posteriore (anche lui pagano) Ammiano Marcellino, che li aveva conosciuti bene sul fronte danubiano: popolazione guerriere ma feroci e anche bestiali, in certi loro costumi.

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  11. L ' Intelligenza Artificiale sulla revisione del Concordato.
    La c.d. "sana laicità" invocata nelle modifiche del Concordato, era quella propagandata dal Vaticano II. La gerarchia cattolica dell'epoca si dichiarò del tutto soddisfatta di questa supposta
    "sana laicità" che compariva nella revisione del Concordato.
    Questo però l' IA non credo lo dica.

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  12. Ma quale "sana laicità"?
    Ha ragione chi la contesta. Dal punto di vista cattolico, non può esistere uno Stato "laico", separato dalla religione cattolica, anche se ne rispetti l'esercizio pubblico (assieme a quello di tutti gli altri culti).
    L ' ultimo Stato cattolico in Italia è stato quello fascista. Affermazione inaudita?
    Secondo lo Statuto Albertino, dato nel 1848 al Regno di Sardegna, la religione cattolica era l'unica religione di Stato mentre le altre erano "culti tollerati", a certe condizioni. Per le note vicende del Risorgimento lo Stato unitario entrò in conflitto con la Chiesa. Si trattava di questioni temporali ma la componente di sinistra e massonica tentò di trasformare il contrasto in una lotta contro il cattolicesimo in quanto tale. Fu introdotto il matrimonio civile, quale unico riconosciuto dallo Stato mentre fallì il tentativo di introdurre il divorzio, avversato anche dai Savoia.
    Quindi : la religione di Stato, cattolica, si trovava per certi aspetti attaccata proprio dallo Stato. La contraddizione fu risolta da Mussolini, con i Patti Lateranensi, che restituirono alla Chiesa non solo una forma adatta ai tempi di potere temporale ma anche il posto che le spettava nella società. Importantissimo fu il riconoscimento statale del matrimonio religioso, con il prete che ne depositava gli atti allo Stato Civile. La bestemmia fu dichiarata reato, reato duramente punito l'aborto, considerato anche crimine contro il popolo italiano. Inoltre, in tutte le organizzazioni giovanili fasciste, c'erano i cappellani. Anche nelle organizzazioni militari (le Camicie Nere).
    Difatti, l'antifascismo più intellettuale andò in bestia, accusando Mussolini di aver riportato l'Italia ad essere uno Stato confessionale, come ai tempi prerisorgimentali (clerico-fascismo, dicevano).
    E allora le accuse di Pio XI al regime di essere una "idolatria pagana" che voleva impadronirsi della gioventù e sottrarla all'educazione da parte della Chiesa - nel 1931? Un'accusa che lasciò il segno. Fu un'accusa esagerata, la stessa con la quale Pio XI aveva (ingiustamente) fatto fuori l'Action Française nel 1926. Le accuse furono provocate dalla politica dell'Azione Cattolica. SEcondo il Concordato, doveva limitarsi a compiti soprattutto cultural-religiosi. Invece, si era organizzata come una forza sempre più politica e di fronda al regime. L' AC per Pio XI doveva essere apartitica ma non apolitica. Ma questo per i fascisti non era corretto, in base al Concordato. Pur avendo in sostanza ragione nel lamentarsi, i fascisti passarono dalla parte del torto quando, secondo loro costume, passarono alle legnate nei confronti dei giovani cattolici. Da qui l'ira di Pio XI, che però diede una falsa immagine del regime, definendolo tout court "idolatria pagana". La crisi fu risolta anche con la mediazione del futuro Pio XII, l'AC si ridimensionò ma la Chiesa potè mantenere intatta la sua organizzazione civile e alimentare l'antifascismo del dopo-regime.
    L'involuzione mussoliniana della seconda metà degli anni trenta ancora non c'era. E comunque MUssolini ribadì sempre che lo Stato fascista era cattolico, che non ci poteva essere la separazione tra Stato e Chiesa di tipo cavourriano, tipica dei liberali. Certo, era un cattolicesimo inserito nell'ideologia bellicosa del fascismo ed orientato a valori di ordine, disciplina, gerarchia, lealtà, spirito di sacrificio, di tipo più politico che "evangelico".
    Ma tant'è...Questo passava il convento ed era sicuramente meglio del cattolicesimo effemminato e farlocco che ci viene propinato oggi: un cattolicesimo finto, posticcio, falso.
    Proprio come Stato cattolico l'Italia fascista partecipò attivamente alla Guerra di Spagna, dando un contributo fondamentale alla vittoria dei Nazionali. Che fu è vero un salvataggio dei latifondisti spagnoli reazionari ma nello stesso tempo fu una vittoria della civiltà sulla barbarie della rivoluzione anarchico-social-comunista e massonica, che già mostrava i tratti della futurra Rivoluzione Sessuale al potere oggi.
    Historicus

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