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lunedì 3 novembre 2025

Imparare il latino liturgico, lezione 16

Nella nostra traduzione da Via Mediaevalis proseguono le lezioni settimanali sul latino liturgico. Clicca qui per l'elenco di tutte le lezioni precedenti.

Imparare il latino liturgico, lezione 16
caeci vident, claudi ambulant, leprosi mundantur, surdi audiunt

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Coniugazioni del presente
Finora abbiamo studiato le coniugazioni del presente, del modo indicativo e della forma attiva solo per i verbi di prima coniugazione ( -are ). Oggi voglio aggiungere le altre tre coniugazioni alla nostra collezione in continua crescita di conoscenze grammaticali latine. Ecco cosa abbiamo già imparato:


Prima persona
Seconda persona
Terza persona
Singolare
-o
-as
-at
Plurale
-amus
-atis
-ant

Se applichiamo queste desinenze a orare ("pregare"), le forme coniugate appaiono così:

Prima persona
Seconda persona
Terza persona
Singolare
oro
oras
orat
Plurale
oramus
oratis
orant

Le desinenze delle altre tre coniugazioni seguono lo stesso schema di base, ovvero usano tutte le stesse desinenze personali attive : ‑o , ‑s , ‑t ; ‑mus , ‑tis , ‑nt.

Seconda coniugazione
Questi verbi hanno un infinito che termina in -ēre , e il tema del presente si forma rimuovendo la desinenza -re dall'infinito. Così, ad esempio, l'infinito docēre ("insegnare") diventa il tema del presente docē‑ . Una volta ottenuto il tema del presente, basta aggiungere le desinenze personali attive:


Prima persona
Seconda persona
Terza persona
Singolare
doceo
doces
docet
Plurale
docemus
docetis
docent

Terza coniugazione
Questi verbi hanno un infinito che termina in -ere. Notate la piccola ma importante differenza: l'infinito della seconda coniugazione termina in -ēre, con la prima e che è una vocale lunga (come indicato dal macron). La e corrispondente nell'infinito della terza coniugazione è una vocale breve.

Ci sono due sottocategorie all'interno della terza coniugazione, perché alcuni di questi verbi hanno una i in più in due delle forme coniugate. Un esempio del primo tipo è diligere ("amare"):


Prima persona
Seconda persona
Terza persona
Singolare
diligo
diligis
diligit
Plurale
diligimus
diligitis 
diligunt

Come potete vedere, la vocale nel tema presente è i invece di e.

Un esempio del secondo tipo di verbo di terza coniugazione è eripere ("liberare, salvare"):


Prima persona
Seconda persona
Terza persona
Singolare
eripio
eripis
eripit
Plurale
eripimus
eripitis 
eripiunt

Come potete vedere, la vocale nel tema presente è i invece di e.
Le differenze qui sono che la prima persona singolare termina in ‑io (invece di ‑o ) e la terza persona plurale termina in ‑iunt (invece di ‑unt ).

Quarta coniugazione
Questi verbi hanno una desinenza dell'infinito in ‑īre. Rimuovendo ‑re otteniamo il tema del presente, a cui aggiungiamo le desinenze personali attive. L'unica eccezione è la forma della terza persona plurale, che invece di tema + desinenza personale attiva è tema + u + desinenza personale attiva. Usiamo venīre ("venire") come esempio.


Prima persona
Seconda persona
Terza persona
Singolare
venio
venis
venit
Plurale
venimus
venitis 
veniunt

Esercizio di coniugazione
Rafforziamo questi schemi di coniugazione con l'aiuto dei Vangeli della Vulgata. L'obiettivo è identificare la persona e il numero dei verbi in grassetto e, se riuscite a trovare una traduzione (del verbo o dell'intera frase), fatela pure.

Matteo 11:5
caeci vident, claudi ambulant, leprosi mundantur, surdi audiunt

vident : terza persona plurale ("vedono") ambulant : terza persona plurale ("camminano") audiunt : terza persona plurale ("sentono")

Traduzione completa : “i ciechi vedono, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono”

Marco 10:38
potestis bibere calicem, quem ego bibo ?

potestis : seconda persona plurale (“voi tutti potete”; questa parola deriva dal verbo irregolare posse, quindi la desinenza non è proprio quella che ci aspettiamo, ma nonostante ciò, ha la desinenza personale attiva -tis
bibo : prima persona singolare ("io bevo")

Traduzione completa : “Potete bere il calice che io bevo?”

Luca 7:8
et dico huic, Vade, et vadit ; et alii, Veni, et venit ; et servo meo, Fac hoc, et facit

dico : prima persona singolare ("dico") 
vadit : terza persona singolare ("lui/lei va") 
venit : terza persona singolare (“viene”) 
facit : terza persona singolare ("lui/lei fa")

Traduzione completa :  “Io dico a uno: Va', ed egli va; e a un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa”.

Luca 17:10
servi inutiles sumus : quod debuimus facere, fecimus

sumus : prima persona plurale ("noi siamo")
fecimus : prima persona plurale ("abbiamo fatto"; questa è una forma del passato, ma usa la stessa desinenza personale attiva della forma del presente facimus )

Traduzione completa : “siamo servi inutili: ciò che dovevamo fare, lo abbiamo fatto” (nota che ho tradotto debuimus come se fosse al presente, ma in realtà è una forma al passato)

Giovanni 14:9
Philippe, qui videt me, videt et Patrem. Quomodo tu dicis : Ostende nobis Patrem?

videt : terza persona singolare ("lui/lei vede")
dicis : seconda persona singolare ("tu dici")

Traduzione completa : “Filippo, chi vede me, vede anche il Padre. Come puoi dire: Mostraci il Padre?”

Vocabolario
Verbi di seconda coniugazione
ārdeō, ārdēre, ārsi, ārsus : bruciare, essere in fiamme, risplendere

dēbeō, dēbēre, dēbuī, dēbitus : dovere; dovrebbe

moneō, monēre, monuī, monitus : avvertire, ammonire

placeō, placēre, placuī, placitus : piacere, essere gradito

videō, vidēre, vīdī, vīsus : vedere

Verbi di terza coniugazione
acccipiō, accipere, accēpī, acceptus : ricevere, prendere, ottenere

capiō, capere, cēpī, captus : catturare, prendere; contenere; comprendere

cōgnōscō cōgnōscere, cōgnōvī, cōgnitus : conoscere, essere a conoscenza di, riconoscere crēscō, crēscere, crēvī, crētus : crescere, aumentare, fiorire

perdō, perdere, perdidī, perditus : distruggere

Verbi della quarta coniugazione
dormiō, dormīre, dormīvī, dormītus : dormire

exaudiō, exaudīre, exaudīvī, exaudītus : ascoltare favorevolmente, ascoltare con grazia

inveniō, invenīre, invēnī, inventus : trovare, scoprire

sciō, scīre, scīvī, scītus : conoscere, sapere

sitiō, sitire, sitivī, sititus : aver sete
Robert Keim, 31 ottobre

2 commenti:

  1. Ancora grazie!

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  2. Fuori tema:
    Sono mesi che aprendo Google, tra le notizie, campeggiano i terremoti fuori e dentro l'acqua con al centro l'Italia. Oggi sono segnalati tra il Piemonte e la Francia. All'inizio ho pensato ad un movimento tettonico naturale.Ho iniziato a farci caso mesi or sono e fin qui quella è stata la mia risposta interiore. Nel mentre mi spuntava una seconda risposta: ordigni fatti esplodere sottoterra chissà dove. Invece di prepararsi alle infinite guerre, bisognerebbe tornare a curare la terra manualmente, lavoro terapeutico per la terra e nobilissimo per l'uomo. Qui i saperi essenziali sono andati a ramengo e nessuno è più capace di esercitare in maniera sufficiente uno dei mestieri che hanno costruito intere civiltà. E... Prevost ha sottolineato che la tecnologia, alta e bassa, è voluta da Dio...!!!??? Della santità silenzio di tomba.






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