E' uscito il volume della Casa Mariana Editrice, che pubblica gli atti del Convegno tenuto a Roma nel dicembre 2010 dal titolo: Concilio Ecumenico Vaticano II. Un concilio pastorale. Analisi storico-filosofico-teologica.
L'evento, organizzato dai Francescani dell'Immacolata [vedi, già consultabili, molti testi interessanti riportati nella colonna a sinistra del Blog], per la ricchezza profondità ed autorevolezza degli intervenuti e relativi interventi, ha segnato un discrimine nel mondo cattolico tra un dibattito sui temi conciliari pressocché sommerso ed un susseguirsi di ulteriori reazioni (si pensi, ad esempio, alla corrispondenza-dibattito tra P. Cavalcoli e p. Lanzetta, ai numerosi testi di Gherardini, De Mattei, Radaelli), approfondimenti e studi, puntualmente registrati da questo Blog, che ancora non hanno certamente terminato di prodursi.
Credo che i frutti maggiori debbano ancora venire. Forse non vi è neppure estranea la nuova posizione del Vaticano che sembra aver abbandonato la visuale del Concilio come nuovo super-dogma infallibile e indiscutibile; il che potrebbe spianare la strada alla regolarizzazione canonica della Fraternità di S. Pio X.
Noi siamo qui a registrare e condividere quanto si muove nella nostra Chiesa in direzione dell'auspicato ripareggiamento della verità di cui ha parlato anche Romano Amerio.
Riproduco la scritta riportata dalla IV di copertina.
Il Concilio Vaticano II fu il 21° concilio ecumenico della Chiesa cattolica. Giovanni XXIII nel discorso di apertura dell’11 ottobre 1962, Gaudet Mater Ecclesia, designò la natura e il fine dell’Assise richiamandosi alla pastoralità: non definire nuove dottrine, né emettere nuove condanne di errori ma dire la dottrina di sempre all’uomo contemporaneo. Il lemma “pastorale” diede così una “nuova” forma al Concilio, che comunque non poté esimersi dal tema dello sviluppo dogmatico: lo si volle e infatti fu perseguito con le Costituzioni dogmatiche. La pastoralità conciliare lasciata però in una sorta di ondeggiamento generale, si prestò ad essere fraintensa. Non trovò una strada univoca nella sua esecuzione e nella seguente interpretazione dei teologi. Le buone intenzioni e gli auspici di papa Roncalli dovettero fare i conti con un Concilio che nel suo interno fremeva per un cambiamento significativo. Cosa significa allora che il Vaticano II fu un concilio pastorale? “L’ermeneutica della continuità e della riforma” necessita un approccio previo e teologico-fondamentale, che metta in luce il taglio conciliare alquanto sui generis del Vaticano II?
Per chi fosse interessato, dal blog http://catholicafides.blogspot.com/ si può procedere all'acquisto on line.
Grazie.
RispondiEliminaho chiesto il testo e mi è già arrivato. Miracolo delle Poste!
Non credevo fosse così fitto di interventi.
me ne compiaccio!
RispondiElimina