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sabato 12 novembre 2011

Ancora la pace nello "spirito di Assisi".

Il 10 novembre, nella Sala dei Papi del Palazzo Apostolico, il Santo Padre Benedetto XVI riceve in Udienza una Delegazione dell"Israeli Religious Council", il Consiglio dei Capi religiosi di Israele, nel corso della quale ha rinnovato l’invocazione al Signore affinché «ascolti la preghiera di tutti gli uomini e di tutte le donne che gli chiedono la pace di Gerusalemme».

Dopo aver richiamato l’incontro dei capi religiosi svoltosi ad Assisi lo scorso 27 ottobre, il Pontefice ha ribadito che «la relazione dell’uomo con Dio vissuta rettamente è una forza di pace». Si tratta — ha aggiunto — di «una verità che deve divenire sempre più visibile nel modo in cui viviamo insieme ogni giorno». Da qui l’invito a «promuovere un clima di fiducia e di dialogo fra i leader e i membri di tutte le tradizioni religiose presenti in Terra Santa», ai quali spetta «la grave responsabilità» di educare i membri delle rispettive comunità a «una comprensione reciproca più profonda» e «di sviluppare un’apertura verso la cooperazione con persone di tradizioni religiose diverse dalla nostra».

Ancora una volta è stato fatto riferimento ad un "pace" genericamente scaturente dalle buone volontà umane e non a quella accolta vissuta e diffusa dalla Persona dell'Unico Principe della Pace, nostro Signore Gesù Cristo. Discorsi generici come questo non servono a nessuno e, alla fine, traggono in inganno perché arrivano ad accogliere anche illusorie e aleatorie ed anche ambigue speranze di pace, che senza il Signore nessuno è in grado di raggiungere.

Non possiamo continuare a confondere con la nostra Fede che è in una Persona, il Signore Gesù, l'umanesimo ateo, o quello diversamente credente. Esso, pur se pieno di buone intenzioni, resta ancorato nell'orizzonte materiale, a differenza di quello cristiano, Teandrico, che porta in sé la Vita del Redentore!

E che questo il Papa non lo proclami anche AD EXTRA opportune et importune ci sconcerta e ci fa male non poco!

Se è comprensibile il richiamo alla responsabilità per il bene comune nell'ambito delle prassi, purtroppo la storia millenaria ci insegna come ogni prassi, senza Redenzione, sia destinata a degenerare...

6 commenti:

  1. No, non possiamo continuare a confondere...

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  2. nel 2009 il papa diceva qualcosa di molto diverso da oggi....
    leggo sul web questa notizia (di cui non ho sotto mano il ink, ma potete ritrovarla facilmente):

    Benedetto XVI nel 2009
    aveva anche respinto un'obiezione corrente nella stessa Chiesa:
    "Qualcuno obietta: 'Perché non li lasciamo in pace? Essi hanno la loro verità; e noi, la nostra. Cerchiamo di convivere pacificamente, lasciando ognuno com’è, perché realizzi nel modo migliore la propria autenticità'. Ma, se noi siamo convinti e abbiamo fatto l’esperienza che senza Cristo la vita è incompleta, le manca una realtà – anzi la realtà fondamentale –, dobbiamo essere convinti anche del fatto che non facciamo ingiustizia a nessuno se gli presentiamo Cristo e gli diamo la possibilità di trovare, in questo modo, anche la sua vera autenticità, la gioia di avere trovato la vita. Anzi, dobbiamo farlo, è un obbligo".
    .....
    dunque aveva detto "dobbiamo farlo", cioè "dobbiamo evangelizzare gli uomini che non conoscono Cristo o lo rifiutano (perchè mi pare, come diceva Stettino, che oggi nessuno può dire di non avere i mezzi per conoscerlo, nel villaggio globale, in cui l'istruzione ha raggiunto tutti gli angoli del pianeta, grazie ai mass-media, (tranne qualche piccola tribù di primitivi)
    (cont. >)

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  3. (cont.>)
    ora dunque spiegatemi, che a me riesce impossibile vederlo, quale coerenza c'è tra quel discorso e questi odierni, legati, quali CAUSA E CONSEGUENZA del grande raduno di Assisi, dove si è detto chiaramente:
    "Andiamo per le nostre strade" ?
    in stridente contrasto sia col Magistero perenne (Pio XI) sia col Vangelo, dove Gesù dice :
    ANDATE, PREDICATE, BATTEZZATE ?
    oltre che con S.Paolo :
    "Guai a me se non evangelizzassi" ?
    Da qualcuno sui blog e sui media, anzi da molti "sorvolatori" della gravità dell'evento -di chiara continuità conciliare con GPII-, ottimisti che vogliono minimizzare la portata devastante di Assisi 1-2-3, ci viene detto: "oh ma non fateci caso, il papa non vi obbliga ad aderire a ciò che sta dicendo !" ovvero:
    PASSIAMO OLTRE....non ragioniamo di ciò.... ! andiamo avanti, giriamo pagina, che troveremo qualcosa di meglio ! (la grande illusione di andare avanti, sempre avanti, senza badare se la direzione seguita sia cambiata rispetto a quella "deragliante" iniziata 50 anni orsono....) !
    (oppure : "sospendiamo il giudizio", così lessi su vari blog cattolici nei mesi scorsi, quando gli spiriti vigilanti erano all'erta con gran tremore e Timore di Dio in attesa dell'infausto meeting...(come se il cattolico potesse mai sospendere il funzionamento del giudizio o retto discernimento tra bene e male, nella sua vita di Fede !);
    bella proposta, sì, come dire "dormiamoci sopra"; ma intanto quei discorsi -diplomatici ? ecumenici ? amichevoli? opportuni?- fanno scuola, eccome, e così le immagini, come tutto ciò fece scuola inziale ad Assisi 1986....
    fanno scuola di relativismo che si afferma ed impera sempre più nelle coscienze, sia di cattolici, (raffreddando in loro la CARITA' cioè amore verso Gesù Cristo, nel Vero Dio Trinitario, nonchè smorzando la FEDE, per piacere al mondo) sia di pagani e di atei, in tutto il mondo, che non proveranno più alcun desiderio di conoscere Gesù Cristo (avendo ricevuto lode e approvazione della loro strada errata, come fosse BUONA per trovare la Verità): passa così dai video e stampa, e DILAGA nel mondo -villaggio globale- l'idea della tolleranza dei falsi culti e quindi degli errori, come se fosse cosa BUONA E voluta da Dio stesso e in definitiva, come se Gesù Cristo non fosse più necessario a salvare il mondo e a dnoare la SUA pace, quella vera e durevole, che il mondo non può dare !
    allora, come si fa, cari amici, a dire "facciamo finta di non vedere Assisi" se il marcio è proprio lì, fin dal 1986, in quella promozione della parità tra vera religione e false credenze o superstizioni idolatriche (e parità pure con l'ateismo, creduto "ricercatore") e continua a mostrare così la fruttificazione velenosa del velenoso albero-concilioV2 ?
    Ecco, vi ho descritto l'effetto deleterio di Assisi1-2-3, che uccide la Verità, con volto buonista e tollerante (.... col silenziatore, però, così nessuno se ne accorge, tutto accade in modo molto soft.....)
    Così il male viene offerto e proposto sotto forma di bene, e si afferma grazie alla sua MASCHERA BUONISTA.
    Questo non è affatto il progetto di Dio per la sua Chiesa, ma proprio quello del suo avversario, mi pare evidente, (diluire l'identità cattolica fino alla sua sparizione) e col buonismo nefasto d'origine conciliare stiamo facendo il suo gioco.

    Ester

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  4. Il Signore nei vangeli non ha mai richiamato a questa falsa pace del mondo , Lui che è venuto "a portare la spada" e a dare ai suoi discepoli la Pace "non come la dà il mondo". E' davvero triste doversi situare nell'errore nella Chiesa istituita da Cristo perchè essa sia per sempre messaggera della Verità, che è Lui!

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  5. Leggendo gli ultimi post, mi vengono alla mente le parole del Signore dal Vangelo di Giovanni 17,10

    «io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che mi hai dato, perché sono tuoi »

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  6. DANTE PASTORELLI14 novembre, 2011 23:14

    Ho già detto altrove che Assisi III, qual che fosse l'intenzione del Papa, è stato un evento più insidioso delle assisi precedenti perché, come scrive Ester, usa il silenziatore: non profanazioni eclatanti, ma indifferentismo e relativismo a iosa. Ed il Papa seduto su di una seggiola uguale a quella dei capi di tutte le religioni. Con gran giubilo degli ebrei: neppure il primus inter pares! S'è parlato di grande umiltà di Benedetto XVI, e certamente questa virtù al Papa non difetta: ma qui mi sembra che si possa e debba parlar di umiliazione della Chiesa.
    Come vorrei esser in errore!

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