Comunicato del Distretto italiano
della
Fraternità Sacerdotale San Pio X
La Fraternità San Pio X esprime pubblicamente profonda indignazione per lo spettacolo di Romeo Castellucci, “Sul concetto di Volto nel Figlio di Dio”, in programma nei prossimi giorni presso il Teatro Parenti di Milano. In tale spettacolo, già rappresentato in Francia, un’ immagine di Gesù Cristo è profanata da escrementi.
Nell’augurarsi che la gerarchia ecclesiastica sappia reagire adeguatamente a tale bestemmia pubblica, la Fraternità San Pio X aderisce a tutte le iniziative religiose volte a difendere l’onore di Nostro Signore, invita i fedeli alla penitenza e farà celebrare ogni giorno una S. Messa riparatrice per tutta la durata dell’oltraggio blasfemo che offende Dio, la Religione, la Chiesa e che violenta irrimediabilmente l’identità cattolica.Albano, 16 gennaio 2012
Andrée Ruth Shammah è la responsabile unica e direttrice artistica del teatro che propone lo spettacolo blasfemo.
RispondiEliminaAndrée Ruth Shammah, nata a Milano nel 1948 da genitori ebrei che vivevano in Siria...
[...] Tutto il pensiero della Shammah è fortemente intriso dei valori della cultura ebraica dalla quale proviene e della quale è in Italia una delle voci più autorevoli. [...]
http://wisesociety.it/wise-people/andree-ruth-shammah/
registro la notizia, comunque le maggiori responsabilità sono dell'autore. Ovvio che la Shammah, in quanto ebrea, non abbia la nostra stessa sensibilità.
RispondiEliminaAbile a trincerarsi dietro la "cultura" e mi pare abbia saputo ben sfruttare nel suo comunicato alla autorità civili e religiose un 'vittimismo' in questo caso completamente fuori posto.
Poi ognuno accampa le sue ragioni. L'importante, per quanto ci riguarda è non rimanere indifferenti, ma tenere il massimo equilibrio e la massima correttezza.
E' cosa buona e giusta che ci siano sia manifestazioni pubbliche (pacifiche e che esprimono il sentire cattolico) che le molte iniziative di preghiera e penitenza ricordate anche dalla Fraternità nel comunicato di cui si parla qui.
Eviterei le insistenze sull'ebraismo. Il nostro giudizio non sarebbe differente ove a metter su uno spettacolo blasfemo fosse stato un cattolico o un protestante. Buttarla sull'aspetto razzial-religioso offre il fianco a speculazioni che non ci appartengono.
RispondiEliminaFaccio notare che non e' una coincidenza il background religioso della direttrice del teatro. Faccio notare che la televisione israeliana trasmette programmi per bambini con una donna seminuda che crocifigge una scimmietta...insultando Gesu'. Se questo e' il substrato culturale in cui crescono i bambini israeliani(educati anche al sacro sputo) , non mi meraviglio di cio' che avviene. Tra l'altro chi insulta Gesu'in maniera cosi' plateale in genere sono appunto ebrei,indu' e buddisti(vedi sri lanka)....ed atei.
RispondiEliminaNon dobbiamo neanche sempre aver paura di essere antisemiti per criticare chi e' anticristiano.
Eviterei le insistenze sull'ebraismo. Il nostro giudizio non sarebbe differente ove a metter su uno spettacolo blasfemo fosse stato un cattolico o un protestante.
RispondiEliminaInfatti, la circostanza che la regista sia ebrea complica la situazione per le speculazioni e le strumentalizzazioni che possono costruirci. Non cambia di una virgola la gravità dell'accaduto e dell'indifferenza e/o delle connivenze che con la scusa della cultura mancano di rispetto innanzitutto nei confronti Signore e, poi, conseguentemente di chi lo ama e lo segue...
Non dobbiamo neanche sempre aver paura di essere antisemiti per criticare chi e' anticristiano.
RispondiEliminaInfatti, un cristiano non è anti-nessuno, non demonizza le persone; ma combatte con le armi della fede della preghiera e di iniziative equilibrate e piene di senso gli errori e le menzogne che li accompagnano.
L'odio per Gesù è intrinseco all'ebraismo post-templare. Rasenta un vero e proprio culto per noi di matrice assolutamente ed inequivocabilmente satanica. La Chiesa conciliare è talmente schiava dei suoi dogmi laicisti che non è più in grado di difendere il povero Gesù. Oggi come allora schernito dai suoi, condannato dal silenzo assenso dei suoi sacerdoti.
RispondiEliminaKyrie eleison
Non credo che i vertici della gerarchia non abbian alzato la voce contro il blasfemo spettacolo teatrale sol perché la direttrice artistica è di famiglia ebraica.
RispondiEliminaSi tratta. a mio avviso, di un atteggiamento "diplomatico" dinnanzi al mondo moderno, che certo non approvo, assunto spesso per evitare di farsi trascinare in polemiche.
Tutto ciò che vien fatto e detto contro Cristo, da qualunque parte provenga, è sempre espressione di un odio satanico.