Il sito dinoscopus.org riporta la notizia che la Corte d'Appello di Norimberga ha annullato a mons. Williamson la condanna del tribunale di Ratisbona per la famosa intervista del 2008, che si rivelò una vera e propria bomba mediatica a orologeria scagliata di fatto contro il Papa e contro il superiore della FSSPX mons. Fellay; di fatto contro la Fraternità tutta.
C'è ancora il ricorso in appello, per dimostrare dove sarebbe stato perpetrato l'«incitamento all'odio razziale» di cui il vescovo era stato strumentalmente accusato e se davvero le sue opinioni fossero in grado di turbare la pace in Germania (!).
Il caso ci offre aspetti in certo modo grotteschi, oltre che dolorosi, se pensiamo alla severità che la Fraternità è stata costretta ad usare nei confronti di mons. Williamson, che forse appartiene all'ala più intransigente, ma il cui reato consiste unicamente nell'aver manifestato opinioni, non di negazione, ma non allineate con le Versioni Ufficiali che cinema, stampa e televisioni ci propongono a credere da decenni circa l'entità del fenomeno della shoah. E, peraltro, egli si è espresso in tempi non sospetti ed in un contesto abbastanza estemporaneo molti mesi prima della strumentale diffusione delle sue parole.
C'è ancora il ricorso in appello, per dimostrare dove sarebbe stato perpetrato l'«incitamento all'odio razziale» di cui il vescovo era stato strumentalmente accusato e se davvero le sue opinioni fossero in grado di turbare la pace in Germania (!).
Il caso ci offre aspetti in certo modo grotteschi, oltre che dolorosi, se pensiamo alla severità che la Fraternità è stata costretta ad usare nei confronti di mons. Williamson, che forse appartiene all'ala più intransigente, ma il cui reato consiste unicamente nell'aver manifestato opinioni, non di negazione, ma non allineate con le Versioni Ufficiali che cinema, stampa e televisioni ci propongono a credere da decenni circa l'entità del fenomeno della shoah. E, peraltro, egli si è espresso in tempi non sospetti ed in un contesto abbastanza estemporaneo molti mesi prima della strumentale diffusione delle sue parole.
Il commento più sarcastico letto sulla rete: "vorremmo che qualcuno ci spiegasse perché si può negare l'esistenza di Dio, ma non quella della shoah"...
Bah, questi fratellimaggioriprediletti... devono capire che i veri nemici della loro razza sono loro stessi! Questa vicenda si è rivoltata CONTRO DI LORO!
RispondiElimina1. Perchè non è stata emessa la condanna che si aspettavano.
2. Perchè tale faccenda avendo avuto una risonanza mondiale fuori dal comune, ha suscitato anche nel più distratto il desiderio di approfondire la questione. E se uno approfondisce si rende conto che troppe sono le perplessità storiche...
3. Perchè se si rifacesse il Processo, così come è stato suggerito dai giudici, si scoprirà che i "mandanti" di questo vero e proprio aguato-complotto contro la Chiesa e il Papa, sono proprio loro.
4. punto più doloroso per loro, han dovuto PAGARE la salata parcella dell'avvocato di Sua Eccellenza!
C'è un giudice a Norimberga!
RispondiEliminaDEO GRATIAs!!
Spero che c'è ne sia, adesso, presto anche uno ad Ecòne, e Monsignore sia reintegrato nelle sue funzioni.
I ringraziamenti di S.E Mons..W. non mi sembrano stati solo atti dovuti, ma la presa di coscienza (ben credo) che S.E. Mons Fellay così come tutta la Fraternità abbiano veramente con-patito con Lui e con attenzione han saputo aiutarlo per il meglio Suo e di tutti così come è avvenuto!
RispondiEliminaps.
E... Tornielli cosa farà con tutte le riserve di "veleno" che ha conservato?
Tornielli.. e il papa. Non dimentichiamo che sua santità ebbe a dire "... se lo avessi saputo non avrei tolto le scomuniche
RispondiEliminaCon le sono migliaia di eretici che scorazzano nella Chiesa il papa se la prende e reagisce SOLO per un "errore" storico che a quanto pare ... non condanna neanche la legge.
Premesso che ho forti dubbi sulla posizione di mons. Williamson, in quanto ritengo più scientifica ed aderente alla realtà la versione "ufficiale". Tuttavia perché storici seri di professione non confutano adeguatamente la posizione di mons. Williamson, invece di ricorrere a tribunali, carcere, pene, ecc...?
RispondiEliminaMarco Marchesini
Premesso che ho forti dubbi sulla posizione di mons. Williamson, in quanto ritengo più scientifica ed aderente alla realtà la versione "ufficiale". Tuttavia perché storici seri di professione non confutano adeguatamente la posizione di mons. Williamson, invece di ricorrere a tribunali, carcere, pene, ecc...?
RispondiEliminaMarco Marchesini
Amico,
questo discorso ci porterebbe lontano ed è OT. Ti dico solo un particolare:il primo studioso che ha discusso la tesi ufficiale, non fu l'anarco-pacifista integrale/totale, che in quanto contro ogni guerra in quanto guerra, era anche contro lo sforzo bellico anti-nazista,figura di cui parla Introvigne, bensì un ben altro personaggio. Paul Rassenier, figura di spicco della Resistenza francese, che, in campo di concentramento C'è STATO, COME *INTERNATO*. E' stato militante socialista ed oggi è il capo di un gruppo bordighiano che si chiama "NUCLEI INTERNAZIONALISTI *LENINISTI* AUTONOMI". Una figura di spicco del revisionismo italiano è il Prof.Claudio Moffa, annch'egli militante bordighiano. eBBENE, Rassenier scrive che tutte le camere, etc., non le ha mai viste. Monsignore, non ha *MAI* negato il fatto storico della SHOA. Lui (e tutta una certa corrente, appunto di studiosi, ANCHE EBREI, ANCHE ISRAELIani, storici, ma anche chimici) sostiene che i mezzi usati NON SONO STATI LE CAMERE e che il numero delle vittime è sensibilmente inferiore. Ed ha leggere, senza paraocchi, anche le primissime edizioni dei testi "minori" (come "la Tregua") di Primo Levi, esce un quadro più simile a quello descritto dai revisionisti, che non di quello degli ufficiali. E chiudiamola qua, poichè, in Italia è ancora legale parlare di questi argomenti, ma in Francia, in Germania, in Austria, perfino in alcuni cantoni della LIBERTARIA Svizzera, è reato
Dispiace che Tornielli parli sempre di negazionismo. E' contro verità. La posizione, a dir il vero superficiale e priva di basi storico-scientifiche, di letture parziali, da lui stesso ammesse, di mons. Williamson è d'un riduzionista.
RispondiEliminaQuanto al Papa, qualcosa doveva pur dire per tacitar sua maestà la massa giudaizzante. E' chiaro che non conosceva davvero la posizione del vescovo; e inoltre, se avesse avuto le prove del suo negazionismo, sempre che questo sia causa di censura ecclesiastica, avrebbe potuto ri-scomunicarlo.
Ora però non facciamo di Williamson un eroe. Il suo comportamento in quella circostanza fu riprovevole data la situazione della Fraternità, e certi suoi commenti son mirati a far fallire la riconciliazione.
Inoltre consiglio di non disegnar quadri di complotti contro la Chiesa ed il papa nell'infelice circostanza tirando le frecce a casaccio. Chi ha le prove le tiri fuori. Certi attegiamenti nuoccion tremendamente alla comune causa.
e certi suoi commenti son mirati a far fallire la riconciliazione.
RispondiEliminaMi dica po', a parer suo, ammesso e non concesso che davvero certi commenti siano mirati a far fallire la riconciliazione (ed è ancora da dimostrare, ma diamo per assodato, anche se, ripeto: non lo è affatto),perchè lo fa?
Per secondi fini, o perchè è convinto che è volontà di Dio che, tale riconciliazione non abbia luogo adesso?
Semplicemente perché è penna assoldata ai suoi padroni, e questi vogliono far fallire ed intimidire.
RispondiEliminaSemplicemente perché è penna assoldata ai suoi padroni, e questi vogliono far fallire ed intimidire.
RispondiEliminaE chi sarebbero, poi, di grazia, questi padroni?
Con quanta facilità si sparla di un ministro di Dio!
Attenzione! DIO NE CHIEDERà CONTO!
Caro Anonimo,
RispondiEliminaio per "penna assoldata ai suoi padroni" ho inteso - e credo correttamente - il vaticanista che è solito sputare veleno.
Di certo non era riferito a Mons. Williamson, il quale ha tutta la libertà di pensare che non sia ancora il momento della riconciliazione. E' un peccato, per quanto mi riguarda, perché tanti fedeli che amano la Tradizione e la Chiesa intera hanno bisogno della Fraternità.
Ma non sono sicura del mio discernimento su tempi e circostanze. In questo, affido tutto al Signore.
Mi riferivo ovviamente a Tornielli. Complimenti per questo spazio con gente competente libera e cattolica. MiL è illeggibile!
EliminaSe gli anonimi scrivessero col loro nome o almeno con un nick si capirebbe meglio.
RispondiEliminaTirare in ballo la volontà di Dio nell'opporsi da parte di mons. Williamson alla conciliazione è assolutamente temerario.
Scrivevo:
RispondiEliminaPer secondi fini, o perchè è convinto che è volontà di Dio che, tale riconciliazione non abbia luogo adesso?
NON Rispondeva il per altro ammirevole Prof. Pastorelli:Tirare in ballo la volontà di Dio nell'opporsi da parte di mons. Williamson alla conciliazione è assolutamente temerario.
a)NON HO Detto che è volonta' di Dio che NON Si giunga (ancora) ad una conciliazione. Ho detto che forse Mons. Williamson lo pensa;
b)cosa c'è di temerario?
c) Come potete essere tanto certi che sia volontà di Dio il contrario, ovvero che si giunga ad una conciliazione "pratica", in concreto al buio;
d)possibile che, anche qua, i problemi ecclesaistici, siano affrontati in termini puramente umani? Ci vogliamo ricordare, almeno noi che facciamo parte del mondo della Tradizione, che il SIGNORE & PADRONE assoluto, della Storia in generale e di quella della Chiesa in particolare è solo DOMINEIDDIO? che in tutte le vicende, ma in particolare in quelle ecclesiastiche, vale il concetto che "INVANO SI AFFANNANO I COSTRUTTORI, SE DIO NON è ALL'OPERA"?