Come anticipato da agenzie di stampa, oggi, 16 maggio 2012, si è riunita la Sessione Ordinaria della Congregazione per la Dottrina della Fede ed è stata discussa anche la questione della Fraternità San Pio X.
In particolare è stato esaminato il testo della risposta di S.E. Mons. Bernard Fellay, pervenuta il 17 aprile 2012, e sono state formulate alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X.
In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente.
[00679-01.01]
In particolare è stato esaminato il testo della risposta di S.E. Mons. Bernard Fellay, pervenuta il 17 aprile 2012, e sono state formulate alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X.
In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente.
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Ciò non toglie che l'ultima parola resti al Santo Padre. Restiamo in attesa che lui si pronunci e speriamo che non abbia difficoltà a farlo. Spiace che sia stata presa al balzo la Lettera dei Vescovi resa pubblica, che in ogni caso non preannuncia nessuna scissione e rappresenta una questione interna alla Fraternità. Tra l'altro l'ultimo punto sembra esautori Fellay dalla sua funzione di portavoce ufficiale della Fraternità. Il che appare non corretto.
mi (ri)fanno schifo... ma cerco di tenere duro.
RispondiEliminaVatican Insider pubblica i commenti del portavoce della Sala Stampa:
RispondiElimina"Lombardi ha sottolineato che, alla luce delle “posizioni differente” emerse all’interno della Fraternità e delle posizioni di alcuni suoi membri – il portavoce vaticano ha fatto riferimento alle ben note tesi di monsignor Williamson sull’ebraismo – si è deciso di procedere a questo approfondimento ‘diversificato’, perché “le posizioni dei vescovi sono particolarmente importanti.
Per il direttore della Sala Stampa vaticana, non ci sarà un accordo con la Fraternità che sarà valido automaticamente per tutti i suoi membri: è necessario, ha spiegato, un “impegno di ammissione da parte di tutti i vescovi” lefebvriani, con una posizione “accettata da tutti”."
Questo è un tiro mancino del Nemico che si è servito della pletore di vescovi e cardinali oggi riuniti. Questi commenti, che riflettono quelle inattese conclusioni, possono lasciare il tempo che trovano, solo se il Papa potrà e vorrà dire la sua...
... il portavoce vaticano ha fatto riferimento alle ben note tesi di monsignor Williamson sull’ebraismo...
RispondiEliminaChe caspita c'entra!
I "fratelli" ebrei, hanno colpito ancora?
"In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente."
RispondiEliminaChe io sappia i tre vescovi fanno ancora parte della FSSPX! Si sono dissociati in una lettera PRIVATA, ma niente ci dice che non si sottometteranno all`autorità del Superiore della FSSPX, perchè introdurre in un comunicato una divisione che è interna alla FSSPX, che non è ufficializzata dal Superiore della FSSPX? Da una prima lettura e reagendo a caldo, mi vien da dire che i mestatori stanno raggiungendo il loro scopo.
dovevamo aspettarcelo. E certamente è pure un atto di onestà che si dica che tutti debbano condividere lo stesso accordo. Siamo arrivati al momento di rottura: Fellay e i superiori di Germania, Usa e Asia ritorneranno con Roma (traghettando ufficialmente la fraternità); i rimanenti finiranno per costituire una nuova Fraternità molto vicina a posizioni sedeprivazionistiche. Beh, speriamo che Fellay non avverta il colpo mancino ma sia guidato dallo Spirito. Tutto questo è fatto per scoraggiare la FSSPX a entrare: i vescovi hanno una paura indescrivibile.
RispondiEliminaTutto questo è fatto per scoraggiare la FSSPX a entrare: i vescovi hanno una paura indescrivibile.
RispondiEliminaIo continuo a pensare e a dire che nessuno ha fatto ancora i conti con la Provvidenza.
Il tutto è presentato con la simpatia che ci si attende da don Lombardi e VaticanInsider (timeo Insideres cum grembiulino et dona ferentes), ma non dovrebbe essere troppo grave: basta che i quattro vescovi si mostrino uniti e nel caso fosse necessario un colloquio a tu per tu, ciò non può che servire a zittire chi altrimenti direbbe che i tre sono inaffidabili. E il Papa vuole l'accordo. Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi ...
RispondiEliminaIl tutto è presentato con la simpatia che ci si attende da don Lombardi e VaticanInsider
RispondiEliminaOK e vero.
Di Tornielli conosciamo il condimento al vetriolo delle sue vaticanate.
Ma Padre Lombardi non è solo il portavoce della Sala Stampa?
Dovrebbe limitarsi a dare la notizia. Da quando in qua può dare opinioni personali, fare previsioni, dare avvisi? Non è quello il suo ruolo.
"In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre Vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente"... Non so perchè ma ricorda tanto la vecchia strategia "divide et impera".
RispondiEliminaVince-68
I sermoni e gli inviti alla preghiera, il sensus ecclesiae mostrato da Fellay e dai suoi più fedeli non è bastato ai vescovi e cardinali riuniti.
RispondiEliminaSi sono serviti dell'appiglio che gli è stato servito su un piatto d'argento; ma non era obbligatorio farlo se non fossero ostili alla FSSPX.
Innanzitutto ritengo che il comunicato sia un buon passo avanti. La Congregazione non ha dato valutazioni negative (né lo avrebbe potuto fare viste le premesse...) ha solo dato alcune osservazioni per le discussioni che avverranno in seguito, discussioni che si sapeva avrebbero dovuto avvenire anche ridefinire la forma canonica della società. Per quanto riguarda la posizione separata dei tre vescovi mi pare che anch'essa sia invevitabile stante le espressioni dagli stessi usate "la neo-Chiesa" o la "posizione soggettivistica del Papa". Ma a questo punto è bene scindere la posizione della Fraternità che ha un superiore con pieni poteri nelle trattative con Roma con i dissidenti che devono chiarire che cosa è per loro la Chiesa Cattolica e il Papa regnante.
RispondiEliminaPreghiamo e lasciamoli lavorare.
E' sceso in campo tutto l'inferno! il momento è cruciale non solo per la SPX! prendiamo serenamente atto di questo "colpo di coda" e intensifichiamo i nostri sacrifici e le preghiere.
RispondiEliminaL'Immacolata questo accordo lo vuole! aiutiamola!!!
Mah, tutto sommato mi sembra una buona scelta. i tre vescovi hanno manifestato delle contrarietà, la Santa Sede non può accogliere la FSSPX a scatola chiusa. E' giusto vagliare la posizione di tutti quei singoli, i tre vescovi in primis, che hanno espresso posizioni particolari ( e non mi riferisco di certo alle opinioni riduzionistiche di Williamson che la Santa Sede non ha intenzione di vagliare per il semplice motivo che sono opinioni storiche! I problemi sono altri. E sinceramente io dopo la pubblicazione della lettera dei tre vescovi qualche dubbio che i tre presuli possano avere posizioni sedevacantiste et similia l'ho avuto. Credo che al riguardo le posizioni si chiariranno, ma è bene valutare bene e vagliare ogni elemento.
RispondiEliminaCosì la vede Francesco Colafemmina:
RispondiEliminaCon questo comunicato mi sembra evidente che Roma voglia da un lato approfondire la rottura interna alla Fraternità, dall'altro indebolire il ruolo di Mons. Fellay rimandando le decisioni alle calende greche. E' certamente scorretto da parte della Santa Sede ampliare ora la discussione alle opinioni dei singoli vescovi della Fraternità, opinioni e distinguo emersi da un carteggio riservato e pubblicato proditoriamente.
E il rimando ad "ulteriori discussioni" fra le parti è segno di un inatteso temporeggiamento volto a logorare la Fraternità. Mi sembra dunque evidente che al di là delle opinioni del Santo Padre riemerge in questo comunicato quella volontà punitiva da parte di certe gerarchie vaticane nei riguardi della FSSPX già emersa in sede di preambolo dottrinale. L'amarezza è grande, ma il Papa cosa pensa di tutto ciò? Non mi pare che questa guerra di logoramento sia il suo obiettivo. Dunque chi sono i sabotatori della Fraternità? Sono solo gli adepti di Mons. Williamson?
L'Immacolata lo vuole ? ! ?
RispondiEliminascusi don Camillo.... ma lei per caso è il portavoce della Madonna ?
guardi che lei sta dimenticando ciò che disse S. M. KOlbe:
L'ECUMENISMO è IL NEMICO DELL'IMMACOLATA
e dimentica che i papi dal concilio 21.mo in poi hanno scelto proprio l'ecumenismo (quello aberrante dell'accogliere nella Chiesa tutte le sètte eretiche e tutti i vari modi di credere, fino ad arrivare tra poco alla religione mondialista anticristica!
questo è ciò che vide la B. Emmerichm, e che si sta avverando in maniera spaventosa davanrti ai nostri occhi: lei dunque come fa a brindare a questo calderone, dove TUTTE le credenze ed opinioni avrranno PARI DIRITTI, ma che non è affatto nei progetti di Dio, come disse la Emmerich ?
Io penso che dovremmo riflettere attentamente su ciò che accade, senza inebriarci per una grande unione basata sulla comune menzogna (diplomatica e condivisa), anzichè su Cristo Signore !
questa è una Chiesa che fa giochi di potere, senza più usare la sacra Autorità fondata da Gesù Cristo: e non dovrei dirlo io ad un sacerdote....
ma davvero l'accecamento dilaga, come disse suor Lucia:
il demonio presenta il MALE sotto forma di bene, e si dà molto da fare anche con i convinti tradizionalisti, che obbediscono più agli uomini che a Dio, come fa ora mons. Fellay!
Papa Benedetto, se ci sei batti un colpo!
RispondiEliminaIn fin dei conti mi chiedo perché sottoporre a certe commissioni delle trattande che si sa già (quasi) in partenza che loro non vedono di buon occhio.
Io continuo a pensare e a dire che nessuno ha fatto ancora i conti con la Provvidenza.
RispondiEliminacara Mic, io chiedo:
COME si fa a sapere se la Provvidenza vuole o NON vuole una riunificazione in queste condizioni ?
tutto è possibile ora e TUTTO è parimenti OPINABILE E CREDIBILE.
Perchè non dobbiamo ascoltare le ragioni sacrosante e condivisibili del 3 vescovi dissenzienti ?
Io le voglio conoscere, per caprie la situazione.
Perchè CENSURARLE ?
Chi ci dirà qual è la vera volontà di Dio ?
Se i vescovi continuano a obbedire a Dio piuttosto c he agli uomini, essi stanno agendo secondo la vera Fede, altrimenti che dire ?
mi pare che mons. Fellay stia usando più il POTERE che l'Autorità
o no ?
(si ricordi quel testo: "Potere e obbedienza nella Chiesa" di E. Zoffoli, per capire la differenza tra Potere e Autorità; vedo che le coscienze si vanno ottenebrando sempre di più, per inseguire l'accordo a tutti i costi, che Dio lo voglia o no, mi pare.....)
"ma cosa ne pensa il papa?"
RispondiEliminaun amico mi ricordava oggi stesso che il papa ha parlato della SPX in due occasioni:
1) una per dire che dovevamo accettare tutto il Concilio, 2)l'altra per rimpiangere di aver tolto le scomuniche dopo l'affare Williamson, che sarà pure da mettere nelle "opinioni storiche" ma che intanto intacca decisioni da prendere domani nella Chiesa...
Che io sappia i tre vescovi fanno ancora parte della FSSPX! Si sono dissociati in una lettera PRIVATA, ma niente ci dice che non si sottometteranno all`autorità del Superiore della FSSPX
RispondiEliminaLuisa, mi scusi, ma se i tre si sottomettessero a Fellay farebbero una figura da ladri di polli. Ciò non è verosimile. L'unica cosa di cui si può stare certi è che il Vaticano vuole indebolire la SPX, e ci sta riuscendo con la collaborazione di Fellay. Non si tratta di trappola: Fellay è troppo intelligente per non aver capito, ma forse non è coerente come gli altri tre. E poi, questo benedetto accordo sarà dottrinale (su cosa) o pratico? Se fosse del secondo tipo, la Chiesa di Ratzinger sarebbe un capolavoro di ecumenismo: tutti dentro!
In fin dei conti mi chiedo perché sottoporre a certe commissioni delle trattande che si sa già (quasi) in partenza che loro non vedono di buon occhio.
RispondiEliminaQuestione di procedure.
Però c'è anche da chiedersi chi è che ha scelto i componenti di certe congregazioni e/o commissioni... Certo che il Papa non può esercitare in pieno la sua volontà; ma si dà il caso che non abbia creato neppure un vescovo per il Summorum Pontificum, mentre quelli modernisti sono sempre più gettonati.
C'è un desiderio di unità: ma c'è da chiedersi se è vera unità o 'aggregazione', avuto riguardo a certe altre presenze canoniche nella Chiesa...
Da una parte vien da dire mala tempora..., dall'altra si continua a sperare al di là e oltre ogni difficoltà gettando il cuore oltre l'ostacolo e a pregare continuando a desiderare che sia fatta la volontà del Padre... a saper attendere i suoi tempi e le sue vie ma facendo di tutto perché vengano presto!
D'altronde ormai il Pontefice ha poco potere essendo passato alle conferenze episcopali e alla nomenklatura vaticana...
RispondiEliminaQuindi a patto che il papa voglia veramente il solo accordo possibile, quello unilaterale accade che :
Siamo dentro (non essendo mai usciti) ma non possiamo "rientrare" perché per via di una collegialità che noi solo condanniamo il Papa che la difende a spada tratta non conta più niente e, imbavagliato, poverino non puo' difenderci...
Per me la realtà é molto più semplice. Ci menano per il naso e a Roma nessuno vuole una SPX che critichi il Concilio.
Ma Padre Lombardi è o no il Portavoce DEL PAPA?
RispondiEliminaDa quando in qua può dare opinioni personali o riportare quelle che sono "censées" rassicurare chi è restio all` accordo(vedi Williamson) , fare previsioni, dare avvisi, non mi sembra che quello sia il suo ruolo, non sarebbe la prima volta che invece di fare chiarezza complica la situazione con i suoi interventi.
Padre Lombardi si comporta come se fosse il portavoce della Segreteria di Stato e della Commissione e non del Papa, quando si conosce anche solo qualche nome di chi è membro di quella Commissione, non stupiscono le parole di Lombardi che se ne fa il portaparola.
Sconcerta poi, e molto, che un Comunicato della Santa Sede si riferisca a indiscrezioni venute da una condannabile violazione di una corrispondenza privata, fissando delle posizioni che sono in discussione all`interno della FSSPX, quasi formalizzando una divisione che è, ancora una volta, interna alla FSSPX, NON ufficializzata dai diretti interessati.
"é certo che il Papa non può esercitare in pieno la sua volontà"
RispondiEliminane siete certi?? ci credete??
SanPietro + CristoRE = 2*FSSPX
Hanno già "DENTRO" la Chiesa il doppio della forza Tradizionale della SPX. Eppure in 30 anni la SanPietro non ha dato NEANCHE UN VESCOVO... e mo' ci volgiono far credere che c'é assolutamente bisogno della SPX per "restaurare la Tradizione".
Mic, NESSUNO vuole restaurare un bel niente! E' chiaro come il sole. Il tempo, i soldi, le motivazioni per dare 80 seminari a kiko l'hanno trovato, la volontà di fare un solo vescovo nel pmondo tradizionale in 30 anni non l'hanno trovata...
Luisa, le sue distinzioni mi ricordano l'arte rabbinica di spaccare il capello in quattro. Secondo Lei i tre vescovi si uniranno a Fellay? E sulla base di cosa?
RispondiEliminaC'è un desiderio di unità: ma c'è da chiedersi se è vera unità o 'aggregazione',
RispondiElimina-----------------------
brava Mic, concordo con parole e sentimenti di questo suo commento: viviamo tempi di oscurità, ambivalenza e incertezze, in cui ci soccorre solo la preghiera, mentre il buio si infittisce, ad onta dei nostri desideri di happy-end.
Chiedo però perchè non ha pubblicato i miei commenti, come invece vedo pubblicato quello dell'anonimo 16:45, con cui mi trovo abbastanza concorde, laddove dice:
forse Fellay non è coerente come gli altri tre.
Secondo Lei i tre vescovi si uniranno a Fellay? E sulla base di cosa?
RispondiEliminaQuesto è evidentemente un suo pio desiderio.
Il dissenso e i timori ci sono, inutile negarli, anzi occorre guardare la realtà in faccia.
Ma lo stesso Mons. Fellay riconosce che il dissenso si manifesta per ognuno in maniera e forse anche in grado diverso e non è detto che alla fine non sia, se non del tutto almeno in buona parte, ricomponibile. Ammesso, però che a questo punto consentano loro di farlo dall'interno...
Si sono fatti un'autogol incredibile! E chi voleva remar contro, purtroppo è riuscito nel suo intento. Per ora...
Vedremo cosa dirà il Papa, al quale spetta l'ultima parola e che non è per nulla vincolato ai pareri dei vescovi avversi alla Fraternità.
Luisa, sono completamente daccordo con te. Ma non te ne sei accorta che ormai ogni uomo di chiesa di qualsiasi livello gerarchico dice e fa cio' che vuole? Il rispetto e l'obbedienza verso la Sede Petrina e' finita in soffitta. Il Papa che e' l'unico che ha l'ultima parola, e' preceduto dal portavoce della commissione della E.D. o come vuoi della C.per la D. della Fede? Ora come finisce, finisce, ma il punto e' che la gerarchia ha ancora fatto cio' che vuole. I sospetti non potranno finire mai. Hai parlato qualche volta con dei fedeli che si dichiarano con semplicita' cattolici? Io si. nessuno ha capito niente della grande rivoluzione nella chiesa fatta dal conciliabolo. L'unica risposta e' "ora ascolto la S.Messa e la capisco - oppure il prete e' voltato verso me e possiamo dialogare.- Capisci a che punto siamo dopo 50 anni di C.V.II? - grazie per l'attenzione. Dobbiamo solo pregare la SS.ma Madre Celeste, specialmente in questo mese di maggio, affinche' tutti possano essere riportati nell'unico ovile di Pietro e perdonati .
RispondiEliminaMic, NESSUNO vuole restaurare un bel niente! E' chiaro come il sole. Il tempo, i soldi, le motivazioni per dare 80 seminari a kiko l'hanno trovato, la volontà di fare un solo vescovo nel pmondo tradizionale in 30 anni non l'hanno trovata...
RispondiEliminaNon serve fare paragoni immondi. Quei seminari sono stati inaugurati da uno statuto redatto dal Massone Poletti... il resto è tutta una serie di "fatti compiuti", che però il Papa purtroppo ha incassato, ma non del tutto, nel momento in cui hanno superato ogni limite con la liturgia.
In ogni caso non ricominciamo con le geremiadi.
La Chiesa visibile è in una crisi paurosa. E' inutile girare il dito nella piaga. Dobbiamo andare avanti saldi e fiduciosi nel Signore.
Ora c'è ancora la parola finale del Papa da attendere e, sulle difficoltà che tu sottolinei, La Chiesa trionferà, stanne certo!
Ripeto: Fellay si sta prendendo una enorme responsabilità: sfasciare la Fraternità. Certo che i pareri dei 3 vescovi non vincolano il papa: è ben altro che lo vincola, ad esempio gli ebrei.
RispondiEliminaIn ogni caso non ricominciamo con le geremiadi.
RispondiEliminaQueste parole mi ricordano Giovanni XXIII.
La parola finale del papa sarà come al solito: un passo avanti, due indietro. Quattordici preamboli e ventidue capitomboli, sette prefazioni, sessanta distinguo, ottocento note a piè di pagina e qualche rassicurazione (forse anche denaro) per i giudei: ecco cosa è diventata la gerarchia. Scribacchini, impiegati del catasto, delatori e teologi da salotto spesso invischiati con giudei e grembiulini. Va a finire che faranno ricadere la colpa del Vaticano II su Williamson.
Ma non capite che al Papa non interessa riconcilirsi con Fellay, ma con tutta la Fraternità? Quelli che volevano fare tutto alla svelta, pensavano solo a se stessi: come tanti conservatori che vogliono soltanto un nuovo giocattolo per non rischiare nei loro affari falsamente tradizionali. Volevano un ambiguo accordo, così da trovare un rifugio facile difronte ai vescovi conciliari.Viva TUTTI i Vescovi della Fraternità San Pio X!anche quelli che hanno espresso le loro forti perplessità
RispondiEliminaQueste parole mi ricordano Giovanni XXIII.
RispondiEliminaQuando c'è da denunciare e da difendere la verità di solito sono in prima fila. Questa battuta non mi riguarda.
Solo che c'è un tempo per tutto.
Non è continuando a sparare cannonate che i vescovi faranno il bene della Chiesa.
Tranne che per le derive sedevacantiste la penso esattamente come loro. Ma i giudei e i grembiulini si affrontano uniti con il Soprannaturale e realismo. Questo sarebbe andato avanti se in qualche modo non avessero smentito mons. Fellay... E mi auguro che siano in molti quelli recuperabili.
Sulla parola finale del Papa non apro di certo le scommesse.
Solo che continuo a sperare e a pregare. Il resto sono chiacchiere inutili.
Ma non capite che al Papa non interessa riconcilirsi con Fellay, ma con tutta la Fraternità?
RispondiEliminaSe l'accordo, come credo, non prevedeva (o non prevede) compromessi inaccettabili, non vedo cos'è che trattiene gli altri vescovi.
Certo che anche nella Fraternità è entrata la collegialità, se il superiore generale non la rappresenta più!
Il discorso di Rostand è stato chiaro e limpido, ma è arrivato in extremis e non è servito a nulla... con certe volpi curiali, poi, figuriamoci!
anche quelli che hanno espresso le loro forti perplessità
RispondiEliminanon sono perplessità: si tratta di una totale contrarietà
Non è continuando a sparare cannonate che i vescovi faranno il bene della Chiesa.
RispondiEliminaIniziamo allora a lanciare fiorellini, magari conditi di tanta speranza e soprannaturale.
Ma i giudei e i grembiulini si affrontano uniti con il Soprannaturale e realismo.
Infatti: si affrontano andando in sinagoga, soprattutto sorridendo quando cantano di aspettare il Messia. Un atteggiamento da vero Vicario di Cristo.
A mio parere Fellay e Ratzinger si accordano perchè --soprannatualmente, certo-- sono capaci di dire una volta una cosa, il giorno dopo l'opposto. Le prediche di Fellay, fino a pochi giorni fa, erano infuocate: poi però sopravviene la volontà filiale di sottomettersi al Padre santo. Ratzinger ne ha dato prova variamente: ricordo, tra le sue sparate, quella della conciliazione tra Rivoluzione francese e cattolicesimo. Mai pentito. Non capisco come ci si possa accordare con un tipo del genere.
Solo che continuo a sperare e a pregare. Il resto sono chiacchiere inutili.
Ma allora perchè gestisci questo blog? Su un blog si chiacchiera, quasi sempre inutilmente.
non sono perplessità: si tratta di una totale contrarietà
RispondiEliminaChi ha un totale contrarietà non ha che da resta fuori. Forse è arrivato il momento della verità, se davvero lo è.
Perché, se si pensa alla chiesa oggi, il dubbio può venire a tutti. Ma come la mettiamo con la "Roma eterna", che i cuori sacerdotali della Fraternità ci hanno evocata così convincentemente?
ricordo, tra le sue sparate, quella della conciliazione tra Rivoluzione francese e cattolicesimo. Mai pentito. Non capisco come ci si possa accordare con un tipo del genere.
RispondiEliminaHo scritto molto stigmatizzando questa e altre, chiamiamole, sfasature...
Gli stessi cuori sacerdotali di cui parlavo hanno riconosciuto che il Papa può sbagliare, ma resta il Papa e che se si aspetta a rientrare che Roma sia convertita si manca di realismo.
Queste sono cose che ho sempre detto e a cui ho sempre creduto e sono felice che oggi le dicano Fellay e i suoi. Anche perché io le ho sempre dette secondo coscienza e quel che la mia fede mi consente di 'vedere'. Ma il dubbio di essere o meno nel giusto mi ha sempre accompagnata, perché non posso presumere del mio discernimento, non solo perché non ho la grazia di stato che ha Fellay, ma soprattutto la sua conoscenza del 'dossier' e delle persone e dei fatti.
Ora che intravedo una via d'uscita, non dico che bisogna solo pregare e sperare (hai ragione a dire che il blog è fatto per parlare e confrontarsi). Tuttavia non si può battere sempre e solo sullo stesso punctum dolens.
O si ha la visione che realisticamente ammette che non si può più restare ai margini e che non è obbligatorio il contagio, confidando nell'aiuto del Signore e nella propria fedeltà che va rinnovata ogni istante, o si ha quella di chi vede una trappola in tutto e allora si resta fuori. Parlare si parla per trovare una soluzione, non quando si crede che non ci sia.
Se poi è per sfogarsi, una volta va bene, ma ogni volta diventa una geremiade, senza dover scomodare Giovanni XXIII!
... quanto a questo blog, spero che non vi si chiacchieri inutilmente, ma che si dicano cose che possono servire e meglio orientarsi e ad essere veri discepoli del Signore!
RispondiEliminaVabbè Mic, un momento...
RispondiEliminamons. Fellay è stato a Roma in questi giorni e vuoi che non abbiano scambiato due battute sull'accaduto della lettera e sulla posizione dei tre vescovi? ^__^
non vedo alcuna scorrettezza in quella frase del Comunicato, ma una conseguenza logica alla posizione diversa intrapresa dai vescovi legati alla FSSPX....
e credo che se la lettera di mons. Fellay fosse rimasta privata, e private fossero rimaste le estrnazioni dei tre vescovi, credo che anche la Santa Sede non avrebbe avanzato alcun Comunicato intermedio... prima di quello che a tutti noi interessa veramente..
in sostanza il Comunicato mi appare come un buon intermezzo...
^__^
Diverso è a mio parere quello che ha detto Lombardi... che appare piuttosto UN SUO PARERE sulla questione e sul Comunicato stesso che non è di Lombardi ma della Congregazione...
che dire a lui?
chiedendo scusa per il paragone e chiedendo scusa ai maschietti... si sa che a farla fuori dal water sono sempre loro ^__^
nei Media abbiamo i vaticanisti che giungono a rompere le uova nel paniere... in Vaticano c'è Lombardi che è talmente meticoloso da dire troppo quando dovrebbe tacere...
Tuttavia non si può battere sempre e solo sullo stesso punctum dolens.
RispondiEliminaVero, trannenel caso in cui il punto dolente sia la Verità.
O si ha la visione che realisticamente ammette che non si può più restare ai margini e che non è obbligatorio il contagio, confidando nell'aiuto del Signore e nella propria fedeltà che va rinnovata ogni istante, o si ha quella di chi vede una trappola in tutto e allora si resta fuori
La Verità non è una questione nè di numero nè di posizione. il Signore riconoscerà i suoi, e sono ragionevolmente certo che saranno più poveri e umili che cardinali o vescovi o alti prelati. Il contagio è inevitabile: è già iniziato da prima dell'accordo, nella SPX. La trappola è evidente e facilmente dimostabile. Ridurre la Chiesa di Cristo ad un'ammucchiata di massoni, protestanti, giudei e polli mi pare assurdo.
"Se l'accordo, come credo, non prevedeva (o non prevede) compromessi inaccettabili... "
RispondiEliminaio invece credo che ci sia molto di inaccettabile... la conferenza dell'abbé de la Rocque
che ha partecipato ai colloqui ricorda bene la volontà di Roma
http://www.fecit-forum.org/forum.php?id=17382
Roma vuole 3 cose :
* l'adesione al magistero "vivente" (che non si sa cos'é)
* il riconoscere la legittimità del NO
* riconoscere il nuovo catechismo della Chiesa (che per loro é l'interpretazione alla luve della radizione del CV2 - in realtà ne ribadisce tutti gli errori)
Forse qualcuno non si rende conto appieno dell'influsso che hanno i potentati ebraici sulla Chiesa della 'Nostra aetate'. Questa gente è in grado di dettare agende al Papa, di bloccare processi di canonizzazione (non solo per Pio XII, pensiamo anche p. es. al p. Dehon), di scatenare in qualsiasi momento campagne mediatiche contro la Chiesa (vedi lo scandalo dei preti pedofili, con il 'La' dato dal supergiudaico New York Times),ecc. Figuriamoci cosa stanno macchinando ora che la FSSPX dovrebbe essere regolarizzata canonicamente... Preghiamo la Madonna perché il Papa abbia il coraggio di fare l'accordo e di mandare a ramengo in un colpo solo la CdF, l'ED e i 'fratelli maggiori'. Con la preghiera del Rosario possiamo vincere qualunque ostacolo.
RispondiEliminaSalve a tutti. Per quanto ne so Mons. De Gallareta ha visto Mons. Fellay dopo lo scambio delle lettere e con lui tutto é ricomposto.
RispondiEliminaIl problema a mio avviso é che i tre vescovi sono rimasti piuttosto isolati in questi ultimi anni, Williamson per i noti fatti, Tissier de Mallerais isolato a Econe e preso dai suoi studi si é tolto dall´isolamento per brevi periodi andando un po´in giro a dar cresime. Mons de Gallareta é quello che piu´degli altri due ha avuto in questi anni occasioni per respirare il clima romano e l´aria che tira dopo il Motu Proprio. Ma anche lui non ha potuto entrare in contatto con tutti gli ambienti conservatori o tradizionalisti e rednersi conto pienamente del cambiamento. Solo Mons. Fellay ha mostrato di avere elementi in piú che lo spingono a tenere aperte le trattative con Roma. Forse un suo errore é staot quello di non comunicare abbastanza ad intra per varie ragioni. Da questo punto di vista la rivelazione delle motivazioni di Mons. Fellay ha chiarito il suo progetto a molti nella Fraternitá e li ha tranquillizzati. A lui personalmente tutta la mia fiducia e agli altri vescovi tutte le mie preghiere, perché nonostante le loro riserve, son tutti preoccupati di fare la volontá di Dio in un momento di prova.
La Verità non è una questione nè di numero nè di posizione. il Signore riconoscerà i suoi, e sono ragionevolmente certo che saranno più poveri e umili che cardinali o vescovi o alti prelati. Il contagio è inevitabile: è già iniziato da prima dell'accordo, nella SPX. La trappola è evidente e facilmente dimostabile. Ridurre la Chiesa di Cristo ad un'ammucchiata di massoni, protestanti, giudei e polli mi pare assurdo.
RispondiEliminaCaro Anonimo, dal nome che solo il Signore conosce, sono perfettamente d'accordo con te.
Credi che io non soffra per questa situazione? la Passio Ecclesiae che la sta - ci sta -soffocando? A tuo, mio e nostro conforto di metto il link a questo splendido intervento di Mons. Gheradini.
La VERA Chiesa lo sai meglio di me che non è un'ammucchiata; ma se quella visibile lo è diventata o rischia di diventarlo, dobbiamo svolgere il nostro combattimento DENTRO: è un corpo a corpo (ricordi le "armi corte" del sogno di Don Bosco? Son quelle che mi vengono in mente: le armi corte vuol dire che non si può lottare a distanza (anche se so bene che nel Signore le distanze non esistono). Ma sento - e credo di non sbagliarmi - che è la concretezza dell'incarnazione che lo esige.
Vorrei, su questo, il conforto di un sacerdote, perché è solo il mio modo di vedere le cose e, ti ripeto, non posso esser sicura del mio discernimento...
Amicus ha detto...
RispondiEliminaForse qualcuno non si rende conto appieno dell'influsso che hanno i potentati ebraici sulla Chiesa della 'Nostra aetate'. Questa gente è in grado di dettare agende al Papa, di bloccare processi di canonizzazione (non solo per Pio XII, pensiamo anche p. es. al p. Dehon), di scatenare in qualsiasi momento campagne mediatiche contro la Chiesa (vedi lo scandalo dei preti pedofili, con il 'La' dato dal supergiudaico New York Times),ecc. Figuriamoci cosa stanno macchinando ora che la FSSPX dovrebbe essere regolarizzata canonicamente... Preghiamo la Madonna perché il Papa abbia il coraggio di fare l'accordo e di mandare a ramengo in un colpo solo la CdF, l'ED e i 'fratelli maggiori'. Con la preghiera del Rosario possiamo vincere qualunque ostacolo.
*************
non potevo non quotarlo ^__^
questo è il vero problema di Roma oggi... ma fa parte del politicamente scorretto, o corretto, fate un pò voi ^__^
e quindi è TABU'... o peggio, è ciò che riesce meglio a far trapelare lo stesso Lombardi volente o dolente...
A lui personalmente tutta la mia fiducia e agli altri vescovi tutte le mie preghiere, perché nonostante le loro riserve, son tutti preoccupati di fare la volontá di Dio in un momento di prova.
RispondiEliminaSono felice di queste parole e ringrazio infinitamente per questa comunicazione che ci apre spiragli più luminosi.
Sarebbe bello far sentire ai vescovi e a Mons. Fellay tutto il nostro appoggio ma soprattutto l'assicurazione della nostra preghiera e della nostra grande Speranza Cristiana... Chi può farlo, se ci legge, li renda partecipi del grande movimento che c'è intorno a questa vicenda così sofferta che ci riguarda tutti!
Preghiamo la Madonna perché il Papa abbia il coraggio di fare l'accordo e di mandare a ramengo in un colpo solo la CdF, l'ED e i 'fratelli maggiori'. Con la preghiera del Rosario possiamo vincere qualunque ostacolo.
RispondiEliminaE dunque lo riquoto. E' la nostra Arma-Unica!
Smettiamola di guardare il dito, ma (vediamo) piuttosto la luna che indica.
RispondiEliminaIn ogni modo, pubblicazione o no, suppongo che i 3 vescovi, come ogni membro del FSSPX, e dopo il Superiore generale già al Capitolo generale amministrativo di luglio, dovranno ratificare il Preambolo dottrinale ritoccato secondo la richiesta di mons. Fellay.
Il comunicato non fa che sfondare una porta aperta. I 3 vescovi individualmente ad un dato momento saranno di fronte alle loro responsabilità: non ci si può riconciliare in qualche modo proprio malgrado per procura.
Quanto a me, noto le resistenze che si sono manifestate in seno alla plenaria. Niente di molto stupefacente: la politica di comunione di Benedetto XVI è combattuta attivamente da una parte dell'episcopato mondiale e fino in seno al Sacro Collegio.
Lì ancora niente di nuovo se non la pubblicità data dal comunicato a questa opposizione interna a Roma stessa.
Siccome una parte dei cardinali sono vescovi residenziali, ciò lascia indovinare una possibile strategia di ostilità verso verso il papa e la Fraternità che potrebbe aumentare.
I nemici dell'unità non sono nelle frange e nelle esitazioni del tale o tal'altro in seno al FSSPX. Sono molto più potenti all'esterno.
concordo in pieno con l'anonimo delle 18:36
RispondiEliminae chiedo a Mic se per cortesia può ripescare alcuni commenti dallo spam.
Oppure ha deciso di lasciarli lì ?
(in tal caso vorrei saperne il motivo)
Siamo in tanti a desiderare il conforto di un sacerdote nelle nostre intuizioni e/o supposizioni, ma mi pare che i sacerdoti siano offuscati almento quanto noi...se non talvolta peggio.
Il fatto è che i Sacerdoti dovrebbero parlarci di Vita eterna, di santità, di conformazione a Nostro signore, e non lo fanno....perchè non l'hanno più imparato: questa è la tragedia della perdita della Fede di cui parlò la Madonna.
Non è una geremiade questa, ma l'amara realtà con cui dobbiamo e dovremo fare i conti, perchè arriveremo a un punto di sommersione in questo mare apostatico, fino quasi al naufragio.....quando invocata la Madre di Dio Ella soltanto soccorrerà la Chiesa disastrata.
Ma i disegni di salvezza non sono i nostri, non si realizzano con le
STRATEGIE e furbizie diplomatiche.
Il Signore vuole conversione, penitenza, purificazione: vuole il riconoscimento della realtà di PECCATO, di allontanamento da Lui in cui la Chiesa intera versa, e si avvia anche all'indifferenza riguardo ai peccati.
Ecco:
"per il dilagare dell'iniquità l'amore di molti si raffredderà.
Ci siamo.
vogliamo accusare Gesù Cristo di fare "geremiadi" ?
Il castigo annunciato a Fatima e nell'AP. deve avere ancora il suo pieno compimento.
Non è affatto vicino l'happy end dei travagli post-concilio.
E' ancora molto molto lontana la rinascita della vera Chiesa eterna, Sposa di Cristo senza macchia e senza ruga.
Supplicando umilmente dal Signore una o cento grazie, poi si può solo at-tendere, mai pre-tendere.
alcune considerazioni di pRUDENZA:
RispondiElimina1) questa soluzione dell'accordo pratico, oggi deliberata, giovera' piu' all'ala dura o a quella morbida di Fellay, propensa per l'accordo?
E inoltre non credete che anche l'ala morbida oggi, dovrebbe preoccuparsi di come vengono trattati i 3 vescovi , che in fondo hanno espresso pareri più che RISPETTABILI, date le gravi questioni messe in campo ?
Saremo mica arrivati alla DITTATURA DEL PENSIERO UNICO ?
(e lo chiedo anche perchè il pericolo si profila per questo blog come già per MIL, Cattolici romani etc...)
2)Considerato che questo e' solo l'antipasto di ciò che li attende, non potrebbe essere un segnale provvidenziale per mettere un freno all'accordo?
Buongiorno maccabeo!
RispondiEliminaChe piacere ritrovarla qui!
Grazie per la sua riflessione e le sue informazioni.
Ancora Tornielli su Vatican Insider:
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/15164/
Tornielli che scrive:
"A colpire i cardinali dell’ex Sant’Uffizio è stata infatti la pubblicazione dello scambio di lettere tra monsignor Fellay e gli altri tre vescovi.
I padri della «Feria quarta» della dottrina della fede hanno così deciso di stralciare le posizioni dei tre, che saranno trattate «singolarmente e separatamente».{....}. La pubblicazione delle missive, voluta con molta probabilità da chi non desidera il rientro nella piena comunione con Roma, ha dunque ottenuto un suo effetto."
Ma guarda un pò, Schönborn, Filoni, Ricard, Müller e altri cardinali e vescovi, tutti grandi amici della FSSPX, che aspettano con impazienza il suo "rientro", che già se ne rallegrano, sono stati colpiti (spero che non abbiano avuto troppo male), si sono basati su quelle lettere per decidere... ma per favore! E il comunicato della Sala Stampa non fa che seguire, tutti a basarsi su una fuga condannabile che concerne gli affari interni della Fraternità, affari in corso e non conclusi, del resto un blogger solitamente bene informato ci dice che la situazione sembra già essersi chiarita con Mons. de Gallareta.
Ho riportato qui il mio commento su MiL...avete capito chi è il blogger bene informato!
RispondiEliminaqualcuno dice:
RispondiEliminaSanto Padre, se ci sei, fatti sentire....
ma sì....
...basterebbe che Benedetto XVI prendesse un bel foglio di carta e regolarizzasse ipso facto la Fraternità, unilateralmente con un altro bel motu proprio. Ma purtroppo questa cosa non può farla, chi non mette al primo posto la Santa Madre Chiesa, Sposa Mistica di Nostro Signore Gesù Cristo e la affianca, alla pari alle altre religioni, quelle false.
semplice, no ?
....se davvero volesse farlo, bisognerebbe che lui mettesse da parte il pernicioso (mai immaginabile fino al 1960) falsissimo pricipio conciliare della Collegialità, e bypassando la CdF, prendesse in mano -con tutte e due le mani, nonchè il famoso CORAGGIO a 4 mani, come si suol dire- il governo della Chiesa, che spetta solo al Primato Petrino.
Ma poichè proprio lui, il papa regnante, è un grande assertore di quel principio, (=> pontefice par tra pares) con tutte le conseguenze che da anni vediamo, non lo farà mai, statene certi.
FACCIAMO CHIASSO SU QUESTE NOTIZIE
RispondiEliminahttp://unafides33.blogspot.it/2012/05/austria-semper-infelix.html
non è possibile che la Santa Sede taccia... Padre Lombardi, ci faccia un bel comunicato ufficiale!!!
VERGOGNA!!!
Basta con questi sacrilegi non se ne può più!!
Dall'Austria all'Oregon, per non dimenticare Schoenborn che è uno dei "giudici" della FSSPX
RispondiEliminahttp://rorate-caeli.blogspot.com/2012/05/cdf-plays-while-church-burns-poodle.html
Chi ha dato ai media le lettere riservate proprio nel momento della conclusione delle trattative? Il vero nemico è quello.
RispondiEliminaNon si cerchino altri colpevoli per coprire uno o due Giuda.
Invece mi sembra una buona notizia.
RispondiEliminaIn pratica è lo stesso Vaticano che, senza forse volerlo, da a color che vogliono continuare l'esperienza della FSSPX ante-2000, la possibilità/il permesso di farlo.
Benedetto XVI, nonostante tutto, ha già 'bypassato' tutti - CdF, ebrei, massoni, episcopati frondisti - col ritiro della pseudo-scomunica ai Vescovi della FSSPX. Ricordiamoci che comunque è
RispondiEliminaun tedesco, e quando vuole una cosa,la fa. Anche in barba alla collegialità.
La Chiesa ha SEMPRE insegnato ed i devoti Cattolici (in primis Santa Teresa Bendetta della Croce OC.D.) hanno SEMPRE CREDUTO & CONOSCIUTO che l'Ebraismo fino a N.S. era la Chiesa Cattolica di allora, e che la Chiesa Cattlica è l'Il VERO Israele di oggi. Pertanto, se è corretto dire che Gesù era ebreo, è altrettanto corretto che Adamo, Noé, Abramo, Mosé, Re Davide e tutti i Profeti, erano Cattolici. Anzi, tra i teologi si discuteva se lo erano esplicitiamente (cioè se Dio aveva rivelato loro Tutti i dogmi del Cattolicesimo) o se lo erano implicitamente, (cioè avevano le giuste disposizione per credere a tali dogmi, ove li avessero conosciuti).
RispondiEliminaIo ci credo e continuerò, quanto meno in forma privata e "semi-catatombale" non solo ad insegnarla a chi potrò, a a specificare che questo è l'insegnamento della Chiesa di SEMPRE. E se la Chiesa di allora insegnerà diversamente, problema suo, non mio.
(ASCA) - Citta' del Vaticano, 16 mag - "Tutte le decisioni dottrinali del Magistero sono vincolanti per i cattolici, anche il Concilio Vaticano II e tutti i suoi testi": lo ha detto il card. Kurt Koch, presidente del Pontificio Consiglio per l'Unità dei Cristiani, in una conferenza stampa all'università pontificia Angelicum al termine della sua lezione sul documento conciliare "Nostra Aetate" che ha segnato la svolta nei rapporti tra la Chiesa cattolica e gli ebrei. Il porporato ha risposto soprattutto alle domande sui negoziati con i tradizionalisti lefebvriani, dopo la riunione della Congregazione per la Dottrina della Fede che ha ritenuto necessario "ulteriori discussioni".
RispondiEliminaPer Koch, la "interpretazione autentica dei testi conciliari e delle questioni aperte" che essi suscitano "è quella offerta dal Magistero".
"Il confronto con la Fraternità San Pio X - ha detto ancora Koch - è in corso e va avanti. Dobbiamo prepararci per quella che sarà la decisione del Papa".
Il porporato ha sottolineato che "non si può essere cattolici e non accettare il Concilio Vaticano II, il magistero della Chiesa successivo e la Nostra Aetate, così come tutti i documenti, i decreti e le costituzioni del Concilio sono importanti e vincolanti per ogni cattolico".
Questo lo dice lui. Come la mette, non solo con la FSSPX, ma anche con la supplica degli intellettuali italiani, di quelli polacchi e con i teologi e studiosi che fanno gli ineludibili distinguo che la Tradizione impone?
e chiedo a Mic se per cortesia può ripescare alcuni commenti dallo spam.
RispondiEliminaOppure ha deciso di lasciarli lì ?
(in tal caso vorrei saperne il motivo)
Non ho capito come mai ci finiscono.
Ne ho ripescati solo adesso e inseriti diversi, compreso questo che mi avverte :)
risponderò domani.
@mic
RispondiElimina"Come la mette, non solo con la FSSPX, ma anche con la supplica degli intellettuali italiani, di quelli polacchi e con i teologi e studiosi che fanno gli ineludibili distinguo che la Tradizione impone?"
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Non "la mette", perché usa un termine generico ("vincolante") che comprende tutto, dall'assenso di fede all'ossequio rispettoso, che si riferisce a qualsiasi asserto dottrinale a prescindere dalla sua nota teologica.
Quando poi aggiunge che
- "la interpretazione autentica dei testi conciliari e delle questioni aperte che essi suscitano è quella offerta dal Magistero" -
sta dicendo che d'inverno fa freddo. Nessuno dubita che le "questioni aperte" debbano essere "chiuse", prima o poi, dal Magistero.
Mi sembra, invece, importante questo:
"Dobbiamo prepararci per quella che sarà la decisione del Papa"
sta dicendo che d'inverno fa freddo.
RispondiElimina----------
ciò che era lapalissiono un tempo non vale più per l'oggi. Le stagioni han cambiato clima.
(dal web)
RispondiElimina....Quello che i conciliari e il vaticano non capiscono è "come mai" i lefebvriani non riescano ad accordarsi con loro.
Il fatto che NON CAPISCANO indica chiaramente che vivono in tutta un'altra dimensione.E la questione di fondo è esattamente quella indicata qui di seguito:
Per un cattolico integrale la TRADIZIONE sta sopra l'AUTORITA'.
Questa è la base di tutto l'edificio ed è comune con l'Oriente bizantino, essendo un basamento antico.
Per un cattolico modernista l'AUTORITA' sta di fatto SOPRA la TRADIZIONE e in questo loro sono assai simili ai protestanti che, alla fine, hanno fatto di se stessi un'autorità e ognuno è autorità per sé.
E' qui la radice e la spiegazione di tutto.
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ora io, a margine di questa considerazione sopra riferita (e condivisa da molte coscienze VIGILI) vi dico: non fate, anche in questo blog, vi prego, che vi capiti di rimanere sconcertati e/o scandalizzati per il fatto che il Vaticano (=gerarchia ecclesiastica conciliarizzata) non riesca ad accordarsi con la FSSPX; la vera ed unica causa di tale incomunicabilità, più che evidente, agli occhi di chi abbia la retta ragione, LIBERA SECONDO VERITA' da ogni fumo IDEOLOGICO (specie evoluzionista-storicista-hegeliano) e a chi ragioni secondo la Fede di sempre, quella dei Santi e Martiri di 19 secoli, è quella indicata qui sopra:
una volta che la mente è DEFORMATA dall'ideologia conciliare, non riesce più a ragionare in modo retto, secondo il principio di identità e non-contraddizione, in definitiva, secondo il Logos puro e semplice, ovvero secondo Cristo Signore, Sapienza Eterna, che non si contraddice mai, nè tantomento si evolve (verso un mitico "cristo venturo" ancora da disvelare teilhardianamente...cosa che teologi e pastori obnubilati-modernizzati fanno pervicacemente dal cv2 in poi....).
Non cedete, per favore, anche voi a questo vero fumo di satana che si impadronisce delle coscienze, nel clero e tra i laici, seminando polvere e OSCURITà crescente, qualunque sia il QI o il bagaglio culturale del cattolico osservatore degli eventi: accade infatti che i ciechi, secondo il passo evangelico, seguendo le false dottrine conciliar-moderniste, più dicono di vedere e più si accecano, pastori che trascinano pecore accecate; e in molti blogs, sedicenti tradizionalisti, si stanno accecando parecchi dotti e intellettuali, insieme con tanti piccoli fedeli ingannati, per non voler aderire in modo coerente alla Verità che STAT, come pare a me vogliano fare i 3 vescovi dissidenti, dei quali sarebbe giusto e onesto -se si ama la Verità- esaminare le argomentazioni.
Il cardinale bacillo di Koch ha parlato all'Angelicum, fianco a fianco col rabbino Bemporad, ribadendo l'urgente, urgentissimo valore della 'Nostra aetate'. Non so se si sia inginocchiato anche fisicamente, oltre che moralmente,
RispondiEliminadavanti al suo 'fratello maggiore', ma è chiaro che ha tenuto tantissimo a 'rassicurarlo' circa il pericolo di un ingresso in campo ufficiale della FSSPX senza una preventiva sterilizzazione di quest'ultima. Spero che tutti abbiano capito chi è che intralcia l'accordo.
ma è chiaro che ha tenuto tantissimo a 'rassicurarlo' circa il pericolo di un ingresso in campo ufficiale della FSSPX senza una preventiva sterilizzazione di quest'ultima
RispondiEliminaQuesto è attendibilmente quello che può aver detto, ma anche lui non ha fatto i conti con la Provvidenza!
Il suo predecessore, Kasper, che non era favorevole al rientro degli Anglicani, fece una dichiarazione ufficiale secondo la sua visuale, clamorosamente smentita, esattamente due giorni dopo, dalla promulgazione a sorpresa dell'Anglicanorum coetibus, di diretta iniziativa papale.
Siappiamo quanto "pesino" e quanto "rompano" le uova nel paniere i "fratelli" maggiori e sappiamo anche quanto i nostri Pastori siano sciaguratamente "proni" nei loro confronti. Ma credo che a tutto ci sia un limite.
Certo che se il Papa dovesse scegliere gli ebrei in luogo di una realtà cattolica che attende giustizia, personalmente sarei ancor più disorientata e voglio sperare che il Signore e la Sua Santa Madre non lo permetteranno.
vogliamo accusare Gesù Cristo di fare "geremiadi" ?
RispondiEliminaIl castigo annunciato a Fatima e nell'AP. deve avere ancora il suo pieno compimento.
Non è affatto vicino l'happy end dei travagli post-concilio.
Gesù insegnava con autorità e anche con amore e usava severità e fermezza quando ce n'era bisogno.
Quando io parlo di "geremiadi", non mi riferisco alle giuste critiche e denunce che di solito sono in prima fila a fare; ma a quell'atteggiamento molto diffuso che punta lo sguardo sul negativo (e purtroppo ce n'è tanto) e lì si ferma, in atteggiamento di accusa, che può anche starci tutto, ma che non può diventare l'unico modo di rapportarsi con la realtà e con le persone.
C'è il momento della denuncia dei mali e degli errori e c'è anche quello della propositività. Ora, se la Fraternità non ha la regolarizzazione canonica, questa propositività va a finire che si esaurirà tutta nelle diatribe contro Roma, che per quanto giuste e pertinenti non raccoglie nessuno e la 'pastorale' resta quella inquinata dei "novatori".
Possibile che non facciano breccia le parole che volano alto di Padre Simoulin, Rostand e tanti altri?
e in molti blogs, sedicenti tradizionalisti, si stanno accecando parecchi dotti e intellettuali, insieme con tanti piccoli fedeli ingannati, per non voler aderire in modo coerente alla Verità che STAT, come pare a me vogliano fare i 3 vescovi dissidenti, dei quali sarebbe giusto e onesto -se si ama la Verità- esaminare le argomentazioni.
RispondiEliminaCondivido sia i contenuti che timori di quei vescovi; ma secondo la mia valutazione, peraltro limitata ma sentita, non ne condivido le conclusioni ed ho apprezzato e condiviso la posizione di Fellay, nei confronti del quale non ho elementi per entrare nel clima di diffidenza che molti hanno nei suoi confronti.
Sono sicura che non cederebbe mai su questioni di fede. Ha un atteggiamento rispettoso ed equilibrato e non è vero che accetta TUTTTO il concilio, che nemmeno può continuare a essere demonizzato col processo inverso di chi lo esalta acriticamente.
E sono altrettanto sicura, che la buona battaglia debba essere portata avanti, anche correndo i rischi che permangono tutti, dall'interno e non rimanendo in uno splendido isolamento.
Più su ho evocato l'immagine del corpo a corpo... mi sembrerebbe arrivato il momento.
Carissima Luisa, ricambio di cuore i saluti.
RispondiEliminaAccogliamo il bell´appello alla preghiera per Mons. Fellay e tutti i vescovi presentato dal Superioore della Fraternitá in Francia....magari costerá un po´il silenzio sui blog fino alla Pentecoste, ma ne vale la pena. Almeno proviamoci un po´...
RispondiEliminahttp://www.laportelatine.org/accueil/accueil.php
"...Implorons le Ciel pour notre Supérieur Général, pour ses Assistants, pour nos évêques afin que leur soit accordé les grâces de lumière et de force dont ils ont besoin pour demeurer fermes dans le bon combat de la Foi, en ces circonstances si difficiles. Nous devons une immense reconnaissance à nos quatre évêques et nous supplions le Bon Dieu, le 30 juin 2013, de nous donner la joie de leur fêter le beau jubilé d’argent de leur épiscopat..."
E´vero; fra poco si celebra il 25mo anniversario delle consacrazioni dell´88.
Il demonio dev´esser furioso e fa di tutto per muovere le sue pedine a Roma e altrove...
Grazie, il Maccabeo, ci uniamo anche noi a questo invito, alla supplica e alla speranza...
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