Mons. Di Noia nel 2010 a Roma, S. Trinità dei Pellegrini |
È il punto della situazione ad oggi, dopo un altalenarsi di notizie, considerazioni e congetture su cui molti media si sono gettati con intenzioni più o meno obiettive e benevole nei confronti della Fraternità; ma è come dire dell'intera Tradizione. Ho voluto raccogliere in una sintesi tutti i dati ora a disposizione. Ci sono molte luci e anche qualche ombra (a voler approfondire alcuni possibili sviluppi in ambito liturgico). Avremo occasione di approfondire. Le conclusioni le lasciamo alla Provvidenza e alla buona volontà dei responsabili e restiamo, al solito, in orante attesa.
Dopo la doccia fredda delle sconfortanti notizie da Menzingen, sempre ieri, lo statunitense Catholic News Services pubblica un'intervista a Mons. Agostino Di Noia, l'Arcivescovo appena nominato Vice-Presidente della Pontificia Commissione Ecclesia Dei, titolando esplicitamente : Il Papa chiama un Arcivescovo USA ad un posto nuovo col compito di aiutare le trattative con i Tradizionalisti.
Così esordisce l'articolo: «La nomina di un Presule di alto rango a tale incarico è segno della sollecitudine pastorale del Santo Padre per i cattolici tradizionalisti in comunione con la Santa Sede e del suo grande desiderio di riconciliazione con le comunità tradizionaliste non in unione con la Sede di Pietro»; riprendendo le parole del comunicato Vaticano del 26 giugno (Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede)
Riporto alcune delle dichiarazioni più significative dell'Arcivescovo:
«È possibile avere dissensi ed essere comunque in comunione col Papa» e i «dissensi non ci debbono tenere separati al Banchetto Eucaristico». «I testi conciliari non si devono leggere secondo il punto di vista dei liberali presenti al Concilio» ma vanno letti alla luce della Tradizione perché «se è lo Spirito Santo che guida la Chiesa i documenti non possono leggersi in disaccordo con quello che si è detto prima».
Nella nota Vaticana leggiamo che l'esperienza del Monsignore come Segretario alla Congregazione per il Culto Divino dal 2009 «faciliterà lo sviluppo di alcune condizioni liturgiche nella celebrazione del “Missale Romanum” del 1962». Del resto la Commissione Ecclesia Dei si cura della pastorale nei confronti dei Cattolici legati alla Liturgia tradizionale. Il Papa, nel 2009, l'aveva posta nell'ambito della Congregazione per la Dottrina della Fede proprio perché fossero meglio seguite e portate avanti le questioni dottrinali oggetto delle discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X.
Un'altra sottolineatura della Congregazione è che «il grande rispetto che l’Arcivescovo Di Noia gode nella Comunità ebraica sarà di aiuto nell’affrontare alcune questioni sorte nelle relazioni Cattolico-Ebraiche, mentre ha fatto progressi il cammino verso la riconciliazione delle comunità tradizionaliste».
Mentre il Cardinal Levada (del quale è imminente il pensionamento) rimane Presidente della Commissione e Mons Guido Pozzo continuerà a fungere da Segretario, questa nuova “figura” dotata di una inedita Vice-Presidenza e con obiettivi mirati, lascerebbe ben sperare in una conduzione più aderente ai desiderata del Santo Padre, ma soprattutto alle esigenze di una Tradizione per troppo tempo silenziata.
Dopo la lettera del 25 giugno, con la quale Don Christiano Thouvenot (Segretario Generale della Fraternità) si rivolgeva a tutti i Superiori della Fraternità per informare che Mons. Fellay riterrebbe “inaccettabile” l'ultima inattesa versione vaticana del preambolo consegnatagli il 13 giugno, in maniera del tutto inattesa, Mons. Di Noia nell'intervista a Catholic News Service dichiara che sarà suo compito far uscire tutti dal vicolo cieco. «Il dialogo teologico dura ormai da tre anni ma ora (il papa) sta sperando di trovare il linguaggio o la modalità per una riconciliazione. Siamo in una fase di trattative delicate e dobbiamo aiutarli a trovare una formula che rispetti la loro specifica integrità teologica. È vicina l'intesa finale, ma bisogna dare solo una piccola spinta».
Altra notazione interessante: come Sottosegretario della CDF, Mons. Di Noia si era personalmente occupato dei nuovi ordinariati, strutture speciali per i protestanti convertitisi al Cattolicesimo perché fossero in piena comunione col papa, pur mantenendo certi aspetti della loro tradizione liturgica e spirituale. E, in relazione al suo nuovo incarico, dichiara: «È possibile che (Papa Benedetto) avesse in mente quella soluzione ».
Da quanto qui riportato risulta che Di Noia ha contribuito alla creazione degli Ordinariati per il ritorno degli anglicani.
RispondiEliminaDunque la sua scelta acquista anche questo significato: sarebbe assurdo aver trovato una soluzione canonica per gli ex anglicani, previa riordinazione, e non lo si faccia per i sacerdoti cattolici della FSSPX.
C'è da dire che per una Fraternità che lotta contro i problemi del Concilio Vaticano II, sembra al suo interno abbia applicato tutti gli aspetti della collegialità.
RispondiEliminaTutti i loro recenti problemi interni non sono causati proprio da questo?
Tutto sommato, dopo la situazione creata dal Preambolo pluri-rettificato e le nesfaste conseguenze delle deprecabili fughe di notizie dalla FSSPX, è importante che dalla Santa Sede e più direttamente dal Papa venga questa conferma autorevole di non voler assolutamente tagliare i ponti.
RispondiEliminaDoccia scozzese, non so quanto salutare.
RispondiEliminaLe luci sembran prevalere sulle ombre appena accennate e proiettate in un futuro che sarà presente chissà quando.
Perchè non parlate anche della nomina a Bibliotecario, e quindi prossimo cardinale, di Mons. Jean-Louis Bruguès, distruttore di Chiese e negatore, come anche Muller della Verginità di Maria?
RispondiEliminaC'è da domandarsi dove sta di casa la Saggezza, che sembra aver perso la strada del Vaticano.
E che dire poi, del vescovo Roche al Culto Divino, lui che si è distinto in passato per l'ostilità contro il Summorum Pontificum?
RispondiEliminahttp://fidesetforma.blogspot.it/2012/06/nomine-deliranti-in-vaticano-ma-il-papa.html
Giustamente mons. Di Noia si diceva "sbigottito".
Mi spiace dirlo ma è quel che si merita Pozzo. E' entrato in ED con una certa puzzetta sotto il naso, snobbando tutto il lavoro il GRANDE LAVORO dei suoi predecessori Hojos e Perl. Ha cavalcato "un cavallo" che gli è stato dato (c'è qualcuno quindi dietro a lui che ha una colpa più grande) e questo "cavallo": questa missione aveva un obiettivo "mettere ordine" per aver mal gestito il caso Williamson - quando in realtà dopo la sentenza assolutoria si è avuta la conferma di quel che si era sempre creduto che cioè dietro c'era la lobby ebraica che tesseva le fila della cospirazione -. Ma comunque dopo la sentenza il suo atteggiamento da pessimo maresciallo non è cambiato.
RispondiEliminaIl merito di Perl fu quello di dare e creare fiducia negli interlocutori, creando reti di amicizie sacerdotali amiche della Tradizione di tutte le appartenenze cosa che Pozzo non ha fatto! anzi... si è trincerato in quel pregiudizio proprio di certa frangia della San Pietro che disprezza, solo per disprezzare! [Infatti ancora non si è capito nella testa di Mons. Pozzo se chi partecipa ad una Santa Messa domenicale alla SPX, commette peccato mortale].
Ma Perl, è stato "punito" è Pozzo è stato "graziato" continuando nel suo incarico e ad imperversare nell'Ufficio.
La Tradizione è del Signore, non è una pratica in un archivio a piano terra del Sant'Uffizio! Non possiamo sapere se la questione SPX si risolverà, ma è certo che finché ci sarà lui nei paraggi difficilmente si ricreerà quel clima favorevole affinché i semplici sacerdoti che han difficoltà con il proprio Vescovo per il MP ritrovino nelle istituzioni preposte dalla Santa Romana Chiesa FIDUCIA.... comunque no-problem continueremo ad aiutarci tra di noi...
ps. Ma padre Vincenzo Nuara è morto? dove sta?... che delusione!
@ Dante: "Le luci sembran prevalere sulle ombre appena accennate e proiettate in un futuro che sarà presente chissà quando."
RispondiElimina______________
A breve c'é il Capitolo "rinnovato in partenza" della SPX, che si occuperà direttamente della cosa.
Se Mons. Di Noia è già al lavoro i tempi potrebbero essere brevi.
Enzo
Padre Nuara si è fatto "piccolo- piccolo, umile, vicino al Papa": sono le parole che mi ha detto quando cercavo di ottenere da lui aiuto per 'promuovere' il VO. E' la risposta che ho ricevuto quando sostenevo che che permettere senza promuovere è come non aver permesso...
RispondiEliminaSta di fatto che quest'anno non si parla di "convegno Summorum Pontificum" (e i primi due sono stati momenti di alta spiritualità e di ecclesialità autentica e piena; il terzo ha avuto qualche 'baco', ma è stato ugualmente interessante) e persino gli atti di quello dell'anno scorso ancora non vedono la luce.
Peccato, perché il convegno dava linfa anche (e non solo) all'Amicizia Sacerdotale che credo sia stata creata in concomitanza.
Spero sia solo un momento di debacle transitorio e che questo evento, uno dei pochi se non l'unico per la causa della Liturgia e della dottrina Tradizionali, possa riemergere dall'ibernazione in cui sembra caduto!
Si possono dire molte cose di tutti questi cambiamenti e di tutte le informazioni che trapelano. Ma certo non si può dire che se ne tragga l'impressione di un Vaticano serio e trasparente!!
RispondiEliminaNon so nulla di Bruguèes. Ma chiuso in biblioteca potrebbe far la fine del topo.
RispondiEliminaLa nomina di Roche, al contrario, è deleteria, a meno che non lo mettano a far davvero il segretario, cioè a incollar francobolli, rediger verbali e minute e copiarli in bella.
Padre Nuara fa il suo lavoro, che è quello di sottoposto a mons. Pozzo. Ubbidisce tacendo. Sicuramente in questo modo ci scontenta. E che ci scontenti è fuor di dubbio. Ma se nella Curia tutti facessero il loro lavoro ubbidendo in silenzio, la Curia non sarebbe nelle condizioni in cui è. Nuara potrà fare qualcosa nel momento in cui verrà messo in condizioni di farlo. Ma fino a quando all'ecclesia dei ci sarà Pozzo, nessuno potrà fare nulla più di quel che fa. Il problema dell'ecclesia dei è Pozzo, come giustamente dice Dante. Vediamo come andranno le cose con la nuova figura del vice presidente che, di fatto, ridimensiona molto il ruolo di Pozzo, che da ora in poi sarà di vero e proprio segretario, non di padrone. Antonello.
RispondiEliminaPurtroppo in Curia, anche intorno all'Ecclesia Dei, ci son troppi arrivisti, che aspirano alle sacre infule e, diversi personaggi a noi in qualche modo vicini o almeno non ostili, non son da meno e quindi si barcamenano per non bruciarsi. Prelati della stoffa dei Cardd. Burke e Ranjith, dalla mia limitatissima visuale, non ne vedo.
RispondiEliminaNomine pessime, che rientrano nell'ottica hegeliana propria dei nouveaux théologiens, e quindi anche di Benedetto XVI. Nella loro ottica deformata, la presenza simultanea nella Chiesa di neomodernisti - siano essi conservatori o progressisti - e di 'tradizionalisti' (visti nel rapporto di tesi e antitesi) assicurerebbe lo sviluppo ecclesiale in una nuova sintesi, con un processo che dovrebbe sfociare nel Cristo cosmico teilhardiano - del tutto simile, peraltro, al massonico 'Oriente eterno'.
RispondiEliminaSperiamo sempre nel cosiddetto accordo, ammesso e non concesso che Di Noia riceva il placet dai 'fratelli maggiori'(è triste, ma questa è la realtà) e che questi ultimi rinuncino alla sterilizzazione preventiva della FSSPX, dietro promessa che essa verrà comunque effettuata in modo subdolo e progressivo. E' bene non illudersi riguardo alle intenzioni dei 'conciliari': ci aspetta una lotta immane.
intanto.....
RispondiEliminaecco come procede la "liberalizzazione" della Messa di sempre, che non poteva essere abrogata....
NOTIZIA riportata sui grandi quotidiani di Napoli:
LaRepubblicaNapoli- Adnkronos, Napoli, fedeli chiedono Messa in latino, scontro con il parroco e .....(segue)
- ANSA, Chiesa, Napoli, Messa in latino, polemica con Curia - Pronto esposto in Vaticano, chiesto l'intervento del Card. Sepe.
- Corriere di Mezzogiorno, Vietata la Messa in Latino a Chiaia - Protesta di una decina di professionisti verso la Curia che avrebbe bloccato la celebrazione secondo il rito tridentino;
- Campania su web, Messa in Latino vietata, scontro tra fedeli e Curia
....
Sembrerebbe che dietro tutto ciò ci sia un responsabile: Mons. Lemmo, vescovo ausiliare, già aduso a boicottaggi di questo genere.
..........
-tratto da MIL-
(I fedeli vogliono chiedere aiuto all'ED....poveretti)
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(si accettano scommesse....per i possibili responsi e gli "interessanti risvolti per la Tradizione" come dice il titolo incoraggiante in testa a questa pagina....)
"Siamo in una fase di trattative delicate e dobbiamo aiutarli a trovare una formula che rispetti la loro specifica integrità teologica. È vicina l'intesa finale, ma bisogna dare solo una piccola spinta"
RispondiEliminaCiò che mi stupisce è la faccia tosta: chi va aiutato non è certo la San Pio X, l'integrità teologica nonché il contenuto teologico NON sono particolarismi della fraternità ma dottrina universale della Chiesa. Il punto è che se fosse vero quello che asserisce costui non avrebbero senso alcuna discussione né alcuna lotta. Si aiutassero loro da soli invece di prenderci in giro con i loro sofismi da quattro soldi.
Via Santa Maria a Lanzati ( traversa di Via Foria, di fronte all'ex caserma Garibaldi) è un indirizzo che non vi dice nulla?
RispondiEliminai«dissensi non ci debbono tenere separati al Banchetto Eucaristico»
RispondiEliminaun ospite dice:
, quella frase è la traduzione, in termini ecclesial-politichesi, del noto refrain:
"aggiungi un posto a tavola, che c'è un amico in più "....e compagnia cantando....
o anche: "avanti, avanti c'è posto ! nella Chiesa c'è posto per tutti, diavolo e acquasanta compresi...tutti benvenuti, insieme appassionatamente al gran banchetto, dove un pezzo di pane non si rifiuta a nessuno: basta , prendersi per mano in allegro girotondo, dài la mano a tuo fratello dài la mano! e via con i refrains del volemose bene united colours of religions, fattori comuni e non comuni ecc......
viva la chiesa-arlecchino dove per andar d'accordo basta non avere un'IDENTITA' precisa, che potrebbe disturbare il vicino: tutti uguali per sentirsi davvero fratelli, kiko e lefebvriani dovranno abbracciarsi in segno di pace ed egalitè, e non pestarsi i piedi a vicenda, ognuno nel proprio orticello a "diversamente predicare e celebrare": viva la convivenza pacifica tra le iridate (bio)DIVERSITA'(ASSISI DOCET); viva la grande Unione egalitaria-fraterna che avanza a grandi passi! viva il 1789: libertè egalité fraternité !|
nessuno si senta superiore al fratello, nessuno giudichi, nessuno CREDA DI AVERE IN TASCA LA VERITA' RIVELATA ASSOLUTA ED ETERNA !
la Verità è ancora tutta da venire....ci aspetta là, nel punto "Omega" della grande evoluzione annunciata dal mega-concilio quo maius cogitari non potest, l'annuncio formidabile della grande chiesa-new-age che i santi mai potevano concepire e che Gesù ci ha tenuto nascosta per 2000 anni !
Viva l'evoluzione, via il panta rèi al quale anche la Verità si inchina !
Viva Fellay che si evolve anche lui secondo le magnifiche intese progress....ive !
Quel termine "banchetto eucaristico" ha colpito anche me e, purtroppo, ho paura che non sia - come potremmo sperare - l'indicazione di una parte per il tutto, ma l'accentuazione tutta post-conciliare del banchetto in luogo del Sacrificio...
RispondiEliminaE tuttavia è questa la Chiesa in cui siamo e nella quale siamo chiamati a portare la retta dottrina e il vero culto a Dio.
Queste cose e le relative difficoltà sono ben note a tutti noi; ma non è questo che può e deve allontanarci dal nostro (e vostro se appartieni alla Fraternità) impegno che è lo stesso: perché venga il Suo Regno!
Dall'ultimo articolo di Don Nitoglia:
RispondiElimina".. Umanamente parlando la situazione all’interno della Chiesa è “disperata”, ma quando si parla della Chiesa, che è il Corpo Mistico di Cristo, “l’umanamente parlando” è molto relativo rispetto all’onnipotenza assoluta di Dio che ha fondato la Chiesa. Questo non bisogna mai dimenticarlo, altrimenti rischieremmo di fare come coloro che di fronte allo scacco del Venerdì Santo si scandalizzarono di Gesù e persero ogni speranza. ..."
Al banchetto eucaristico possono partecipare soltanto coloro che credono nel previo Sacrificio dell'Agnello che sarà offerto sulla mensa.
RispondiEliminaLa consumazione è l'atto terminale del Sacrificio-convito.
Preoccupatevi (e preoccupiamoci), perchè è in arrivo Muller e anche Tornielli si rende conto che il Papa ha virato decisamente a sinistra...
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/benedetto-xvi-benedict-xvi-benedicto-xvi-curia-16375/
Quelle di Tornielli, sono voci discretamente attendibili; ma tuttora voci.
RispondiEliminaStaremo a vedere se arriva davvero Muller. Ci attendevamo un po' di restaurazione; e invece sarebbe un segnale del precipitare della dissoluzione: della chiesa visibile, naturalmente, sempre meno somigliante a quella UNA SANTA, che tale è e resta nel Suo Signore!
Banchetto Eucaristico? Ma che é, un pic-nic delle Giovani Marmotte?
RispondiEliminaVa notato che Di Noia é stato ordinato il 4 giugno 1970. Ora mi dico, c'era o non c'era, c'é o non c'é tuttora uno stato di necessità gigantesco nella chiesa? E come fa uno sa viverci 42 anni da ordinato scalando le gerarchie senza mai accorgersi di niente?
Ecco perché io Di Noia lo ritengo un grandissimo modernista fino a prova inconfutabile del contrario... (di sorprese alla Canizares ne abbiamo già avute abbastanza)
Quello che mi spaventa é che, inutile nasconderselo, i prelati come Di Noia ...non hanno alcuna convinzione dottrinale! Se non ci fosse stato BXVI a suonare (almeno parzialmente) una certa sveglia per la Tradizione essi avrebbero continuato imperterriti in una linea ben più sinistrorsa. Se poi nel 2005 fosse salito al trono un papa progressista, oggi sarebbero tutti shonborn-martiniani-mulleriani...
RispondiEliminaIl "banchetto" è un'immagine evangelica. Tutti noi, che ci comunichiamo, partecipiamo a questo banchetto d'amore che ci unisce a Cristo.
RispondiEliminaIo non starei tanto a sottilizzare ed a cercar sempre il pelo nell'uovo.
E con questo non credo di poter esser annoverato, almeno spero, tra coloro che sottovalutano il Sacrificio satisfattorio, impetratorio e propiziatorio.
Concordo con Hpoirot.
RispondiEliminaInoltre considero quell'altra espressione:
".....trovare il linguaggio o la modalità per una riconciliazione. Siamo in una fase di trattative delicate e dobbiamo aiutarli a trovare una formula che rispetti la loro specifica integrità teologica."
quella nota: "specifica integrità"...e che sarebbe esattamente ? stiamo a guardare i tradizionalisti in arrivo con l'ipocrita tenerezza premurosa -a distanza- pensando come proteggere (dagli altri o VERSO gli altri?) una specie faunistica in via di estinzione, per la quale oggi con molti riguardi si dispongono molti RECINTI di sicurezza, forse, dietro un bel reticolato dove ammirarla, come si fa allo zoo con tartarughe et similia ?
(dicendo ai bambini: "NON toccate, mi raccomando!..., guardateli due minuti, che andiamo via di qui...."?)
quella frase è un disgustoso omaggio alla dittatura del relativismo modernista-conciliare.
Ma il mons. Di Noia sicuramente non se ne rende neppure conto: è l'aria che tira e che tutti respiriamo, che obbliga la stragrande maggioranza di clero e fedeli, da 47 anni, a pensare che
per ogni gruppo o addirittura ogni singolo credente c'è una DIVERSA e specifica sensibilità, o mentalità....o altra specifica qualità, da RISPETTARE (ognuno crede, prega e celebra come vuole, propagando la dottrina che vuole, o il Vangelo rivisto e corretto come più gli piace: basta vedere il cosiddetto scandaloso "codice etico" che vige oggi alla Università "Cattolica" di Milano, per rendersi conto del degrado relativista con crollo spaventoso dei cosiddetti valori non negoziabili e spaventosa INCOSCIENZA di chi usa parole con significati completamente ALTERATI rispetto a quelli di sempre).
Tutto è vero, tutto è falso, tutto è "tradizionale" , mentre tutto è credibile e opinabile:
non esiste più alcuna CERTEZZA nè del diritto, (perchè si proclamano i DIRITTI DELL'ERRORE, cioè delle false religioni) nè dell'esistenza oggettiva di una Verità assoluta, a cui tutti si debbano inchinare, da conoscere e testimoniare davanti al mondo perchè già rivelata e presente nei DOGMI della Fede di sempre.
TUTTE le opinioni, dottrine, varie FORME-gruppi di cristianità-cattolicità" e sfumate credenze sub-(anti)cristiane reclamano rispetto, alla pari, false o vere che siano (sia fuori che dentro la Chiesa, la quale pare una casa che abbia demolito muri, porte e finestre...per far entrare chiunque si accosti solo per curiosare a quel circo "espansivo-inclusivo", udendosi invitare "avanti venite, c'è posto per tutti, non importa chi siate, più colori avete più entusiasmante sarà l'unione variopinta..."):
esattamente come in un bell'abito arlecchino che si rispetti: OGNI PEZZA deve far brillare il suo specifico colore, e non ha nulla da apprendere o acquisire dai colori delle altre pezze.
Però, come in una giostra iridata che gira vorticosamente, l'effetto ottico sarà...bianco !
Che bella invenzione il patchwork.
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RispondiElimina--> tutti i gusti sono gusti, il mondo è bello perchè è vario, viva le BIO-diversità... e la neo-chiesa conciliare deve rispettarli tutti, si dice teoricamente, salvo che in realtà, chi osasse avanzare un qualsivoglia motivo di maggiore autorevolezza, in nome della Dottrina perenne e Divina, dicendo semplicemente "tradidi quod et accepi", come Lefebvre a buon diritto potè onestamente dire, sarà ridotto prontamente al silenzio. E alla NORMALIZZATA uniformità o par condicio, dettata dal regime cv2ista, secondo pluri-ecumenismo ad-intra, che ingloba il grande "contenitore-mix" che va da Kiko a mons. Tissier, purchè si possa dire:
"tutti dentro, appassionatamente, sotto lo sguardo del cv2 e la sua neo-tradizione".
Ma il bello è che molti pensano che questo sia un progetto benedetto dallo Spirito Santo ...ripetendo così lo stesso tragico equivoco che fu imposto di forza, per insediare il regime tirannico attuale (mentre il POPOLO DI DIO, quello delle parrocchie, non capiva e non sapeva nulla, proprio COME OGGI !) con un astuto colpo di mano, in sede di assise conciliare:
una sovversione nefasta attribuita allo Spirito Santo, sotto il nome menzognero di "nuova pentecoste" .
Müller è progressista! E allora? Almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare. Voi conoscete poco la mentalità progressista la quale accoglie la Tradizione, certo come una "diversità" da tutelare un po' come le minoranza linguistiche ma l'accoglie! a differenza dei conservatori che per il solo fatto che gli piacciono i pizzi si sentono padroni della Tradizione modificandola a loro piacimento "perché loro sanno cosa è la Tradizione"! Dopo la profonda delusione a seguito dei cosiddetti "conservatori": Bertone, Canizales, Marini, Pozzo ect. ect. mi è venuta una gran voglia di vedere se sono così peggiori.
RispondiEliminaIo non sarei così severo con Di Noia. Vediamo come gestisce la faccenda SPX.
RispondiEliminaI miracoli son sempre possibili.
RispondiEliminaHa ragione don Camillo. Quanti effettivamente conoscono Di Noia?
RispondiEliminaNon mettiamo il carro davanti ai buoi.
Müller è progressista! E allora? Almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare...
RispondiElimina...allora seguendo dritto dritto il ragionamento facciamo papa kiko cosi' almeno sappiamo con chi abbiamo a che fare !
Müller é uno che non crede alla verginità della Madonna e sta probabilmente per prendere la direzione della CDF. E' impossibile (ripeto impossibile) dire ..."e allora".
Müller alla CDF! Cose che si vedono solo a Babilonia sul Tevere...
RispondiEliminaMa ora in Vaticano circola anche il nome di Burke. Ma una simile nomina può esser solo opera dello Spirito che scende come bufera sulle segrete stanze.
RispondiElimina« Andate dunque a istruir tutte le genti, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20 insegnando loro a osservar tutto quanto c'ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine del mondo.»
RispondiEliminaV. 20 La verità di questa promessa si ammira sempre più con l'andar dei secoli. Ci sono qua e là nella Chiesa tradimenti, pusillanimità e mancanze di fede a esempio di Giuda, di Pietro e di Tommaso; ma c'è sempre tanta unione, forza e carità fa persuadere le anime rette e ben disposte che in essa vive, opera e trionfa Gesù.
Matteo, XXVIII, 19-20
(tratto dal Santo Vangelo Stampato nel 1913)
Ester le dirò cosa penso: la Chiesa è malata per colpa degli uomini.
RispondiEliminaLa medicina è la FSSPX.
E' necessario che la medicina venga dispensata...inoculata.
Pensare di lasciare la medicina chiusa a chiave in un armadietto mentre il malato muore è davvero cosa deleteria...i doni di Dio- il dono della vera fede in questo caso-vanno fatti fruttare.
La vera Fede, nella sua purezza, deve tornare nell'unico luogo che le è proprio, la Chiesa, proprio perchè lì, come ha spiegato bene lei, non c'è più...
C'è molta zizzania che ha attecchito, ma il seme giusto, quello che deve dare buoni frutti al momento non c'è...le anime si perdono.
Il seme è fuori...deve essere ripreso, ripiantato.
Ripiantato laddove Cristo ha fondato sulla Pietra la Sua Chiesa...così avremo una nuova vite e molti buoni frutti...
il lettore che cita un Vangelo con commento del 1913 non tiene conto che doveva passare un secolo perchè venisse la grande apostasia a cui stiamo assistendo da 50 anni.
RispondiEliminanon sono "tradimenti qua e là", cosette isolate e trascurabili, caro amico, ma la perdita di Fede diffusa in tutto l'orbe, il crollo della Fede e della mmoralità pubblica e privata, il degrado liturgico e dottrinale in proporzioni massicce quali mai nella storia si era visto.
La Madonna, che era già apparsa a La Salette, preannunciando l'anticristo che occuperà Roma, doveva ancora venire a Fatima nel 1917, con i suoi gravissimi moniti e la sua richiesta di consacrazione della Russia per ottenere la pace nel mondo, e affinchè non si diffondessero gli errori di quella nazione, cioè il comunismo e l'ateismo in tutto il mondo, nonchè l'indifferentismo tra i cattolici, come è avvenuto dopo il concilio, con le derive dottrinali, e ciò che più mi inorridisce, (da pochissimi anni le vedo e sento nella mia città, mai udite prima!) le blasfemie, empietà e dissacrazioni della Santa Messa, in misura crescente negli ultimi dieci anni.
Cioè si viveva ancora in tempi relativamente idillici riguardo alla fede.
Ripercorra velocemente un po' di storia, tutti gli eventi politici ed ecclesiali del '900 e si renderà conto di come siano diversi il mondo di un secolo fa e quello di oggi, se finora non s'è accorto di alcun cambiamento.
Quella notte che Nostro Signore fu tradito, si disperse tutto il gregge, fatta però eccezione per la Vergine Maria con alcune donne, le quali non si allontanarono mai da nostro signore.
RispondiEliminaDa un punto di vista umano, certo una notte non può essere paragonata a cinquant'anni di postcincilio.
Prova però a pensare dal punto di vista di nostro Signore, Dio onnipotente, il quale è eternità. Allora diventa più comprensibile per noi schiavi di questo tempo, capire che cinquantanni possono essere paragonati ad una notte, confronto all'eternità.
Sì, Ghergon, conosco quella similitudine del malato e della medicina-FSSPX che lei prospetta, e per un certo tempo ne ero convinta anch'io, che raffigurasse la reale situazione della Chiesa e il vero rimedio risolutore.
RispondiEliminaMa ora non mi convince più, e da alcuni mesi ripenso sempre alla parabola delle 10 vergini; le vergini stolte che dormono mentre attendono lo Sposo, poi, quando si accorgono di avere le lucerne spente, pregano le vergini prudenti di dar loro un po' d'olio, ma quelle rispondono....(eccola):
"1 Il regno dei cieli è simile a dieci vergini che, prese le loro lampade, uscirono incontro allo sposo. 2 Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3 le stolte presero le lampade, ma non presero con sé olio; 4 le sagge invece, insieme alle lampade, presero anche dell'olio in piccoli vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e dormirono. 6 A mezzanotte si levò un grido: Ecco lo sposo, andategli incontro! 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 E le stolte dissero alle sagge: Dateci del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono. 9 Ma le sagge risposero:
No, che non abbia a mancare per noi e per voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene. 10 Ora, mentre quelle andavano per comprare l'olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: Signore, signore, aprici! 12 Ma egli rispose: In verità vi dico: non vi conosco. 13 Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l'ora". ( Mt 25,1-13 )
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caro Ghergon, dalla mia infanzia mi chiedo se quelle 5 vergini sagge che rispondono decisamente NO alle stolte siano state cattive, EGOISTE forse, lei che ne dice ?
chi mi sa spiegare il loro atteggiamento ?
e come mai il Signore Gesù le qualifica invece come PRUDENTI ?
oggi, dunque, in questa angusta svolta epocale della Chiesa, divisa tra chi ha perso la Fede e chi l'ha CUSTODITA fedelmente, mi pare si stia avverando in grande scala quella parabola di Gesù.
Se l'accordo con la FSSPX non andrà in porto per colpa dei soliti intrighi vaticani, sarà una grande delusione per me.
RispondiEliminaMe lo ricorderò per l'8x1000.
Un saluto e buona partita.
Marco Marchesini
Per sbaglio ho inviato l'ultimo commento mentre stavo ancora scrivendo, quindi non ho potuto finire di scrivere e controllare se ci fossero eventuali errori. Mi scuso.
RispondiEliminaDunque, stavo ragionando su di un possibile paragone di notte, quella del tradimento, a cinquant'anni di postcincilio. E dal punto di vista dell'eternità, sono paragonabili, eccome se lo sono!
Spero che accada ciò che auspica il buon Ghergon, che il seme della fraternità possa portare presto tanti buoni frutti.
caro Ghergon, dalla mia infanzia mi chiedo se quelle 5 vergini sagge che rispondono decisamente NO alle stolte siano state cattive, EGOISTE forse, lei che ne dice ?
RispondiEliminachi mi sa spiegare il loro atteggiamento ?
e come mai il Signore Gesù le qualifica invece come PRUDENTI ?
oggi, dunque, in questa angusta svolta epocale della Chiesa, divisa tra chi ha perso la Fede e chi l'ha CUSTODITA fedelmente, mi pare si stia avverando in grande scala quella parabola di Gesù.
Cara Ester,
personalmente trovo molto rischioso utilizzare la Parola del Signore per supportare nostre convinzioni. Rischiamo infatti di attribuirle un senso diverso dal suo messaggio autentico e farle dire quel che pensiamo noi.
Deve entrare in campo molto discernimento e anche molto senso di responsabilità prima fare affermazioni del genere.
Di certo c'è che stiamo sperimentando il momento del "ritardo dello Sposo"; ma la parabola si riferisce ai tempi ultimi e al giudizio finale e al diverso atteggiamento degli eletti e dei reprobi.
Se, come la Chiesa ci insegna a interpretare, la qualità dell'olio è riferita alla santità personale, è questa che non si può cedere, perché può fruttificare solo attraverso la testimonianza o per vie che non possiamo neppure immaginare...
Invece il dono che ha custodito la Fraternità è l'integrità del Depositum Fidei e quella del Sacerdozio ed inoltre il Santo Sacrificio, autentico culto a Dio: è da qui che scaturiscono fiumi di Grazia senza limiti perché c'è lo Spirito del Signore che alimenta e vivifica: l'olio della lampada, cioè la santità personale, non è che una conseguenza, non la causa del bene...
Me lo ricorderò per l'8x1000.
RispondiEliminaRagazzi/e,
siamo ancora a questo punto?
L'accesso all'8x1000, non dei soldi del singolo contribuente (che con la sua scelta, è come se operasse un suffragio/esprimesse un voto in un referendum), MA DEL COMPLESSO dei soldi già raccolti dal fisco con l'IRPEF, NON VA, di per sè, per come è concepito, nonostante le pubblicità ingannevoli al riguardo, che sembrano dire il contrario, ripeto: non va ALLA CHIESA CATTOLICA, MA ALLA CEI. Al mio paese, come ho scritto più volte, tranne forse qualche vecchio socialista utopista-romantico-umanitario, dalla grande barba e che veste alla moda di fine XIX secolo ed i TdG, la mia famiglia è l'unica che non ha MAI DATO l'8x1000 alla Cei.
Chi davvero vuole finanziare la Chiesa Cattolica, cerchi su google "OBOLO DI SAN PIETRO".
Di certo c'è che stiamo sperimentando il momento del "ritardo dello Sposo"; ma la parabola si riferisce ai tempi ultimi e al giudizio finale e al diverso atteggiamento degli eletti e dei reprobi.
RispondiEliminaSenza arrivare alla tesi estrema di almeno alcuni tra i "Fratelli Maggiori", secondo la quale oGNI SINGOLA *LETTERA* (ma proprio ogni LETTERA, intesa come lettera dell'alfabeto) della Sacra Scrittura ha 49 (= 7X7) Diversi significati che s'intersecano gli negli altri, come in una matrjoska, ma già il Sommo Dante (non il nostro PASTORELLI, ma il suo concittadino Alighieri) ha scritto sui " 4 Sensi" della Sacra Scrittura. Ovvero che ogni parte della Scrittura, ha in primis un significato LETTERALE (ed anche in base al Magistero di GP2, è QUELLO CUI DARE LA PRECEDENZA, salvo che il contesto non indichi diversamente), poi un significato ALLEGORICO, uno ANAGOGICO ed uno SPIRITUALE. eS. I brani che parlano della fine di Gerusalemme, sono anche allegoria/profezia della Fine del mondo.
sì, Mic,
RispondiEliminapuò darsi che io sbagli ad applicare quella parabola alla situazione, però non mi pare che il Depositum sia ora "custodito a chiave in un armadietto", cioè geloso possesso esclusivo di quel gruppo (di cui io non faccio parte, ripeto), che non permetterebbe agli altri di fruirne, perchè nell'atto stesso di custodire il Depositum, con la fedeltà nella celebrazione della Messa e nella salvaguardia del sacerdozio e sacramenti, essi hanno permesso che il fiume di grazie si riversasse costantemente sul resto della Chiesa, sia pure nello stato attuale di buio e confusione, e ciò continuerà ad accadere comunque.
Invece, se la FSSPX viene "integrata" alle condizioni attuali, dovrà per forza sottostare a quel principio direttivo-ecumenico di falsa parità di cui parlavo, e le sarà impedito di espandere o far valere con autorità il suo insegnamento come fosse "più vero" di quelli devianti.
NON potrà, io penso, correggere con serietà -a voce alta, come finora ha fatto, opponendosi come SEGNO DI CONTRADDIZIONE, cioè come Gesù di fronte al mondo- i gravi errori che travagliano la Chiesa, come molti credono: non glielo permetteranno, per la dittatura del relativismo, a cui dovranno soggiacere.
Questo mi pare il grosso pericolo, che la loro forte fede si annacqui, nella inevitabile soggezione al potere dominante che non potrebbero contrastare, come già accaduto per altri istituti, così leggo.... (tale pericolo di rinuncia alla forte testimonianza lo vedevo raffigurato in quel timore delle vergini sagge "..che non venga a mancare a voi e a noi...")
Lo si intuisce secondo me, tra le righe di quel discorso di Burke del thread prec., laddove soggiunge, circa l'obbedienza: "dovranno cambiare....": quella frase sommessa mi pare che purtroppo annunci in modo soft, molte coartazioni a cambiamenti che possono snaturare la fedele custodia attuata finora dalla FSSPX.
Questa è la mia opinione, in mezzo a tante che, come vediamo, oggi sono tutte sostenibili, perchè pare non esista una "più vera e credibile" tra tutte.
Non siamo tutti sudditi di pari credibilità nel regno del relativismo ? e allora (ahimè) mi pare che abbiamo tutti un po' ragione e un po' torto, come qualcuno ha già tristemente osservato.
una precisazione riguardo alla parabola:
RispondiEliminaricordo che in tempi un po' "andati" mi avevano spiegato che l'olio della lampada è la fede, prima che la Grazie e la santità personale, e che le vergini sagge hanno sempre alimentato la lampada, ecc....e che lo Sposo può tornare incontro ad ogni anima, non solo fino alla fine del mondo.
....Però certo, può darsi che anch'io ho avuto qualche maestro sbandato, me ne rendo conto.
No, Ester di sicuro non hai avuto maestri sbandati; a me era stato detto che l'olio è lo Spirito Santo, ad esempio... ma a ben riflettere, l'interpretazione che ho ricevuto successivamente mi convince di più e coincide in fondo con quello che dici; alimentare la propria lampada significa progredire in santità sotto l'azione dello Spirito attraverso la risposta la fedeltà e quanto conosciamo e cerchiamo di vivere. E penso che è vero che la cosa riguarda ogni anima e non solo i tempi ultimi.
RispondiEliminaNella riflessione che mi è venuta, però, ha prevalso lo sguardo generale, perché la vicenda che stiamo vivendo ci coinvolge a livello personale, ma va molto al di là di questo e comunque la ribadisco.
A riflettere ancora di più, fermo restando che dobbiamo tener conto del Pardes, cioè dei quattro (e oltre) livelli di significato come ci ricordava il lettore precedente
Peshat letterale
Remez allegorico
Derush omiletico
Sod segreto, profondo
personalmente rifuggo dall'utilizzare la Parola a sostegno di mie convinzioni, specialmente in un caso del genere, in cui sono in predicato decisioni importantissime che incidono sulle vite e sulle anime di molte persone...
Invece, se la FSSPX viene "integrata" alle condizioni attuali, dovrà per forza sottostare a quel principio direttivo-ecumenico di falsa parità di cui parlavo, e le sarà impedito di espandere o far valere con autorità il suo insegnamento come fosse "più vero" di quelli devianti.
RispondiEliminaNON potrà, io penso, correggere con serietà -a voce alta, come finora ha fatto, opponendosi come SEGNO DI CONTRADDIZIONE, cioè come Gesù di fronte al mondo- i gravi errori che travagliano la Chiesa, come molti credono: non glielo permetteranno, per la dittatura del relativismo, a cui dovranno soggiacere.
Questo è davvero il grande rischio che credo siano in molti a temere e che ho soppesato più volte anch'io.
Ma poi ho superato il timore con il realismo e la soprannaturalità di mons. Fellay.
Questo, mi dice la mia coscienza e la fiducia nella Grazia del Signore; ma resta fermo il fatto che non posso esser sicura, perché sono tanti gli elementi che non conosco. Ma non sono sicura neppure della validità di una 'resistenza' all'accordo, che potrebbe radicalizzare ancor di più certi aspetti... E tremo al pensiero di chi è chiamato alla responsabilità di una scelta così seria e importante.
Non siamo tutti sudditi di pari credibilità nel regno del relativismo ? e allora (ahimè) mi pare che abbiamo tutti un po' ragione e un po' torto, come qualcuno ha già tristemente osservato.
RispondiEliminaSecondo me il punto è non tanto il fatto di aver un po' ragione e un po' torto perché sono tante le incertezze in campo o perché prevale il disorientamento diffuso, ma il fatto che alla fine ognuno di noi la sua scelta la fa.
Anonimo Avviso ai Napoletani ha detto...
RispondiEliminaVia Santa Maria a Lanzati ( traversa di Via Foria, di fronte all'ex caserma Garibaldi) è un indirizzo che non vi dice nulla?
27 giugno 2012 23:03
___________________________________
...E che c'azzecca via Foria? Lì c'è la Vera Messa di S.PIO V da anni e ci sarà sempre!
Anonimo ha detto...
RispondiEliminaAnonimo Avviso ai Napoletani ha detto...
Via Santa Maria a Lanzati ( traversa di Via Foria, di fronte all'ex caserma Garibaldi) è un indirizzo che non vi dice nulla?
27 giugno 2012 23:03
___________________________________
...E che c'azzecca via Foria? Lì c'è la Vera Messa di S.PIO V da anni e ci sarà sempre!
E TALE ERA IL MESSAGGIO CHE si voleva lanciare. Unitamente all'invito a pregare per la piccola comunità napoletana (che ha tenuto accesa la faiccola della TradizionE dagli anni '60) che oggi vede uno dei suoi figli ricevere l'Ordinazione a diacono. Piacendo a DIO,ben presto Napoli avrà un prete cattolico e la Chiesa cattolica un prete napoletano.
Ester le ha risposto molto bene Mic. La parabola da lei citata non può essere applicata al caso in questione.
RispondiEliminaSe la FSSPX è nella purezza della Fede possiamo dire che se dovesse rientrare nella Chiesa non solo riporterebbe il Deposito di Fede integro e incorrotto, Deo gratias, ma riporterebbe anche lo Spirito Santo?
Da livore dei nemici sembra che questo sia il più grosso timore.
Lo Spirito soffia solo dove c'è la vera dottrina. E allora con un rientro potremo dire che nella Chiesa soffia di nuovo lo Spirito Santo, al di sopra delle chiacchiere dei conciliaristi ed loro loro conclamato spirito della mutua?
E noi dovremmo impedire questo miracolo?
Il rientro dello Spirito Santo nella Chiesa?
Per quanto riguarda il "custodito a chiave in un armadietto": è quello che vorrebbero fare coloro che sono contrari all'accordo. Chiudersi egoisticamente se stessi. Loro hanno avuto il dono della vera fede, ma invece di farlo fruttare, diffonderlo e fare in modo di riposizionarlo al posto che gli compete, lo vorrebbero tenere per sè, ottenebrandolo, quasi facendone un feticcio...ma non è loro proprietà, è un dono di Dio...si deve donare.
Quanta gente perderebbe l'anima, solo perchè non conosce la tradizione e certi tradizionalisti fanno di tutto per non fargliela conoscere...