Menzingen, 25 giugno 2012. Don Christian Thouvenot scrive una lettera circolare ai Superiori. Stralcio la parte informativa sullo status effettivo e tralascio il resto, per non suscitare commenti inopportuni, che non farebbero altro che intorbidare le acque già fin troppo agitate:
« [...] Come già sapete, il nostro Superiore generale aveva risposto alla lettera del 16 marzo del cardinal Levada che tentava d'imporre il Preambolo dottrinale del 14 settembre 2011. Con questo documento, in data 15 aprile, egli intendeva uscire dal vicolo cieco creato dal preambolo. Secondo parecchie fonti concordanti, il nuovo testo sembrava soddisfare il Sovrano Pontefice.Il 13 giugno 2012 il card. Levada ha consegnato al nostro superiore generale il suo testo di aprile ultimo, ma emendato in maniera tale che esso ormai riprende, in sostanza, le proposte di settembre 2011. Mons. Fellay gli ha fatto subito sapere che non potrebbe sottoscrivere questo nuovo documento, chiaramente inaccettabile. Il prossimo Capitolo permetterà di fare il punto sull'insieme del dossier. [...] »
Nero su bianco quello che già appariva chiaro dall'ultimo comunicato della Santa Sede. Se è vero che a questo punto la palla è nelle mani di mons. Fellay, resta da spiegare la difformità di visuale da parte del Papa.
Sarebbe veramente triste ma anche sommamente drammatico se si verificasse che Benedetto XVI cedesse alle esigenze di coloro che non sono che l'espressione dell'odio progressista per la FSSPX e del conseguente rifiuto di vederla portare alla Chiesa il suo contributo nella salvaguardia della Tradizione, del sacerdozio e della sacra Liturgia.
A conclusione, faccio mio e integro questo commento di Luisa su MiL.
A parte condannare una nuova fuoriuscita di una corrispondenza privata, se quella lettera è autentica - e sembra esserlo - ciò significa che i membri progressisti e iperconciliaristi della commissione, acerrimi nemici della FSSPX (Levada in testa) rifiutando, modificando, aggiungendo nuove o altre pretese al testo di Mons. Fellay, che più fonti autorevoli avevano confermato già accettato dal Papa, sarebbero riusciti a far fallire 12 anni di trattative, sarebbero riusciti a convincere il Santo Padre a rinunciare a quella che per lui era un priorità del suo Pontificato.
Posso immaginare che in questo momento in cui gli scandali interni alla Curia hanno offerto al mondo un'immagine deleteria e detestabile della Chiesa, fatta di divisioni, tradimenti, ribellioni, lotte di potere e cordate nemiche, corvi e lupi, il Papa non abbia voluto aggiungere olio sul fuoco, che nel suo desiderio di ricompattare non abbia voluto correre il rischio di scontentare chi la FSSPX non la vuole ed è pronto a tutto pur di evitare il suo "rientro".
L'accordo con la FSSPX sarebbe dunque sacrificato sull'altare di un'unione-armonia-ricompattamento menzogneri e di facciata, fra persone che si detestano ma che hanno un punto in comune, l'odio della FSSPX e il terrore del suo "rientro", che accetterebbero quel "rientro" solo se certi di poter neutralizzare e asfissiare la FSSPX.
Se tutto ciò dovesse avverarsi sarebbe infinitamente triste, anche perché si tratta degli stessi pronti a sostenere ogni fantasia liturgica e dottrinale, anche ai limiti dell'eresia, se non eretica tout court, ma allergici alla FSSPX e alla sola idea che possa "rientrare" per dar man forte a chi già sta combattendo la buona battaglia per la salvaguardia della Tradizione, del Sacerdozio e della Liturgia, in una Chiesa nella quale è già penetrato l'errore; una Chiesa-patchwork, nella quale - se si dovesse malauguratamente arrivare ad un mancato accordo - c'è posto per tutto tranne che per la Tradizione autentica... E resterebbe da chiedersi se è più la nostra Chiesa, perché la "Roma eterna", così sfigurata, ha assunto sembianze non più riconoscibili. Ci siamo dentro, soffrendo; ma quella che dovrebbe essere la nostra casa non è più ospitale e ci respinge. È dura custodire la fedeltà in questa situazione paradossale e nefasta.
Ma non è ancora detta l'ultima parola. E speriamo che ogni nuova parola o azione sia guidata e ispirata dalla Provvidenza.
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A conclusione, faccio mio e integro questo commento di Luisa su MiL.
A parte condannare una nuova fuoriuscita di una corrispondenza privata, se quella lettera è autentica - e sembra esserlo - ciò significa che i membri progressisti e iperconciliaristi della commissione, acerrimi nemici della FSSPX (Levada in testa) rifiutando, modificando, aggiungendo nuove o altre pretese al testo di Mons. Fellay, che più fonti autorevoli avevano confermato già accettato dal Papa, sarebbero riusciti a far fallire 12 anni di trattative, sarebbero riusciti a convincere il Santo Padre a rinunciare a quella che per lui era un priorità del suo Pontificato.
Posso immaginare che in questo momento in cui gli scandali interni alla Curia hanno offerto al mondo un'immagine deleteria e detestabile della Chiesa, fatta di divisioni, tradimenti, ribellioni, lotte di potere e cordate nemiche, corvi e lupi, il Papa non abbia voluto aggiungere olio sul fuoco, che nel suo desiderio di ricompattare non abbia voluto correre il rischio di scontentare chi la FSSPX non la vuole ed è pronto a tutto pur di evitare il suo "rientro".
L'accordo con la FSSPX sarebbe dunque sacrificato sull'altare di un'unione-armonia-ricompattamento menzogneri e di facciata, fra persone che si detestano ma che hanno un punto in comune, l'odio della FSSPX e il terrore del suo "rientro", che accetterebbero quel "rientro" solo se certi di poter neutralizzare e asfissiare la FSSPX.
Se tutto ciò dovesse avverarsi sarebbe infinitamente triste, anche perché si tratta degli stessi pronti a sostenere ogni fantasia liturgica e dottrinale, anche ai limiti dell'eresia, se non eretica tout court, ma allergici alla FSSPX e alla sola idea che possa "rientrare" per dar man forte a chi già sta combattendo la buona battaglia per la salvaguardia della Tradizione, del Sacerdozio e della Liturgia, in una Chiesa nella quale è già penetrato l'errore; una Chiesa-patchwork, nella quale - se si dovesse malauguratamente arrivare ad un mancato accordo - c'è posto per tutto tranne che per la Tradizione autentica... E resterebbe da chiedersi se è più la nostra Chiesa, perché la "Roma eterna", così sfigurata, ha assunto sembianze non più riconoscibili. Ci siamo dentro, soffrendo; ma quella che dovrebbe essere la nostra casa non è più ospitale e ci respinge. È dura custodire la fedeltà in questa situazione paradossale e nefasta.
Ma non è ancora detta l'ultima parola. E speriamo che ogni nuova parola o azione sia guidata e ispirata dalla Provvidenza.
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[Fonte dello stralcio della lettera: Tradinews 26 giugno 2012] - Traduzione mia
Ma è forse un problema dire che Monsignor Wiliamson è stato, clamorosamente, estromesso dal capitolo?
RispondiEliminaGianluca, credo che la questione di S.E. Mons. Wiliamson adesso, dopo questo comunicato, si possa mettere tranquillamente al secondo posto.
RispondiEliminaPer completezza di informazione ricordo che Don Christian Thouvenot, è il Segretario Generale della FSSPX.
Gianluca, credo che la questione di S.E. Mons. Wiliamson adesso, dopo questo comunicato, si possa mettere tranquillamente al secondo posto.
RispondiEliminaQuesto lo farai tu non certo io...
Non è un problema. Tuttavia a me personalmente fa dispiacere. Riconosco che i contenuti di Mons. Williamson sono perfettamente cattolici, ma il suo stile e la sua disobbedienza al Superiore lo pongono in una posizione ostica.
RispondiEliminaMa, di certo, come giustamente afferma don Camillo, al momento è inutile parlarne.
Questo lo farai tu non certo io...
RispondiEliminaOgnuno è libero di fare quel che ritiene più giusto e di darsi delle priorità diverse.
Resta il fatto che Mons. Fellay era deciso a firmare, lo aveva anche detto ai sacerdoti ad Albano il 12 giugno, e se lo ha detto è perchè contava sull'approvazione del Papa, ed invece sorprendentemente il 13 giugno il card. Levada gli consegna delle modifiche inattese ma volute da chi è contrario al "rientro" della FSSPX.
RispondiEliminaSi sta riproducendo esattamente la stessa dinamica perversa dell'88, con uno stesso protagonista, che ora avrebbe in mano il potere decisionale, ma non sappiamo se lo userà...
Se il Papa vuole può. Se non può è perché non vuole o perché è ricattato. E s'è ricattato è perché è ricattabile.
RispondiEliminaPosto qui perché su MiL non riesco a inserire nessun commento per tentar di inserire una visione più obiettiva...
RispondiEliminaEd ecco la visione distorta, nella conclusione dell'articolo di MiL, infarcito delle peggiori considerazioni mutuate dalle problematiche esistenti nella Fraternità e dai più triti luoghi comuni dei nemici.
Cos'altro aspettarsi da "conservatori" del concilio?
Ciascuno farà il proprio esame di coscienza. Ancora una volta però si constata il fallimento dei progetti faraonici che disprezzano da vent'anni l' "esperienza della Tradizione", nella chiarezza e nella modestia, come già avanzato da Mons. Lefebvre.
Insomma chi troppo vuole nulla stringe....da una parte e dall'altra...
Il fallimento di tale linea è ormai un'evidenza.
Veridicus"
Non si capisce bene il "chi troppo vuole" da una parte e dall'altra. La Dichiarazione dottrinale di Fellay era estremamente chiara limpida e accettabilissima da chiunque non fosse già prevenuto.
Effettivamente MiL è bloccato, ma sono stupitissima( forse non dovrei esserlo?)del thread che ha messo...
RispondiEliminaCome si fa se si è un amico della Tradizione, se si ama la Chiesa, se si è cattolici, a scrivere commenti, anzi, a gettarsi sulla sua tastiera per scrivere commenti che per taluni sono latrati sguaiati, per altri sospiri di sollievo mal celati, e per di più dando la colpa a Mons. Fellay?
Che cosa sappiamo di quel che Mons. Fellay si è trovato in faccia e sotto gli occhi il 13 giugno?
Quali sono stati gli ultimi ritocchi della Commissione che, non è un segreto, è ostile alla FSSPX?
Perchè Mons. Fellay era più che fiducioso, lo ha detto anche ai sacerdoti il 12 giugno a Albano, se non perchè sapeva che la sua dichiarazione dottrinale aveva avuto l`assenso del Papa al quale era stata consegnata per via privata?
Chi ha fatto marcia indietro e forse fatto fare marcia indietro al Papa?
Abbiamo letto, grazie all`abbé Pfluger, parte della Dichiarazione dottrinale redatta da Mons. Fellay, ne abbiamo visto l`assoluta ortodossia, eravamo più che fiduciosi di essere ad un passo dall`accordo, era senza contare sull`intervento ostile e aguerrito dei nemici della FSSPX.
Amici, rimpiango addirittura la chiarezza di un card.Martini, lui era un nemico certo ma chiaro e coerente: non diceva ni! Voleva il CV3 (e anche il CV4) ma non avrebbe mai mischiato un po' tutte le carte per servire ai suoi scopi...
RispondiEliminaQui invece siamo di fronte a gente che non bada neanche alle figuracce mediatiche che fanno coi loro voltafaccia: l'odio per la SPX li guida ben al di là di ogni altra considerazione.
PS - MiL se leggi, potevi almeno aspettare il dopo pranzo per proporci le tue righe vomitevoli...mi hai rovinato il risotto.
"Riconosco che i contenuti di Mons. Williamson sono perfettamente cattolici, ma il suo stile e la sua disobbedienza al Superiore lo pongono in una posizione ostica."
RispondiEliminaQuale sarebbe stata la sua "disobbedienza al Superiore"?
Riassumendo:
RispondiEliminaROMPONO (in tutti i sensi)
NON PAGANO
E I COCCI SONO NOSTRI...
Se il fallimento dell`accordo dovesse confermarsi ci troveremo in una Chiesa in cui possono entrare, sono approvati e magnificati, movimenti dalle prassi non proprio ortodosse, per uno in particolare, con un insegnamento segreto a tappe che ne fanno un gruppo iniziatico di tipo massonico, e una prassi liturgica sincretista non approvata ma che da più di 40 anni deforma le coscienze dei suoi adepti, una prassi che i curiali hanno tentato di far approvare dietro le spalle del Santo Padre.
RispondiEliminaPer questi gruppi, lodi ringraziamenti e incoraggiamenti, i loro numeri fanno dimenticare l`eterodossia.
Quegli stessi curiali così tolleranti verso i nuovi movimenti ma così allergici e intolleranti verso tutto ciò che non sposa la Chiesa postconciliare spiritodel concilioconforme e palesemente ostili in modo virulento e definitivo alla FSSPX, hanno trovato modo di cogliere il frutto del loro seminato di odio e ostilità, anche mettendo a profitto e sfruttando le divisioni interne della FSSPX.
Povera la mia Chiesa!
@Anonimo delle 13:30
RispondiEliminaper esempio Mons.Williamson tiene personalmente questo blog http://www.dinoscopus.org/
da dove "dice la sua" in PIENA disubbedienza a mons.Fellay che da almeno un anno gli ha ORDINATO il silenzio su varie questioni...
Molto scorrettamente MiL, eliminando i commenti chiude il dibattito ad ogni voce moderata e mostra la sua vera faccia, subdola e falsa, come quella di tutti coloro (SdC in testa) che hanno fatto terra bruciata di tanti commentatori validissimi.
RispondiEliminaRiprendo il commento del Pastorelli:
RispondiElimina"Se il Papa vuole può. Se non può è perché non vuole o perché è ricattato. E s'è ricattato è perché è ricattabile"
per leggerlo alla luce di questo estratto:
"...sull'ultimo conclave non è un mistero a Roma che è stato eloce e contrastato: non solo l'elezione non è stata moralmente unanime - a differenza di quel che all'inizio era stato detto - ma persino è stata accolta nella cappella Sistina da alcune vive (e condizionanti) reazioni di indocilità. Un alto prelato, e più fonti hanno detto cose convergenti, mi confidò che lì è accaduto (testualmente) l'indicibile" [da: "non estiste" perché distrutto, di Solideo Paolini, p. 70]
In effetti il Santo Padre nella sua prima omelia ebbe a dire "pregate per me, perché non fugga per paura davanti ai LUPI".
Lupi? E chi sono? Dove sono? Forse il mondo ostile? ... no, no...nella Chiesa!
Lupi a braccetto col potere massonico che non tollerano una messa in discussione del concilio...
Abbiamo letto la dichiarazione dottrinale di Mons. Fellay, almeno quel che ci è stato riferito da Pfluger, dichiarazione perfettamente ortodossa, ma in realtà non conosciamo i documenti, siamo informati da fughe di notizie, da atti condannabili, da articoli di Tornielli che segue la vicenda con una solerzia stupefacente, MA NON ABBIAMO LETTO il Preambolo, ultima versione, e la totalità della Dichiarazione di Mons. Fellay, NON CONOSCIAMO I TESTI eppure c`è chi si getta sull`ultimo atto deprecabile, pubblicazione su internet di una corrispondenza interna alla FSSPX per affermare che tutto è fallito.
RispondiEliminaChe lo faccia chi non aspirava ad altro se non che a quell`esito, non mi stupisce ma che lo facciano sedicenti tradizionalisti, mi stupisce e mi addolora.
Per quel che riguarda MiL se effettivamente l`ultimo thread è....stupefacente,non credo sia una chiusura volontaria ai commenti ma un disguido, in effetti anche il thread precedente, dove il "buon" SdC aveva gridato il suo solito odio dando la notizia letta su FC, non mostra più i commenti.
RispondiEliminala censura è un po' ovunque...
RispondiEliminaGravissima le responsabilità di coloro che giocano agli "apprendisti stregoni" in questa vicenda. Perchè un risultato l'hanno già ottenuto: una grande divisione nella Fraternità che corre il rischio di uscirne indebolita comunque andranno le cose...
RispondiEliminaAnonimo 14:07
RispondiEliminaqui non c'è alcuna censura, se non per gli squilibrati e i villani.
I 'fratelli maggiori' avevano già parlato tre anni fa per bocca del rabbino-capo Riccardo Di Segni, ponendo un 'aut-aut' al Papa: "La Chiesa deve scegliere: o noi o loro (i 'lefrebvriani')." Beh, sembra che il Papa abbia scelto...
RispondiEliminaDa Vatican Insider:
RispondiElimina"Proprio nel giorno in cui dal quartier generale dei lefebvriani trapela la notizia del possibile rifiuto della proposta vaticana di riconciliazione, papa Benedetto XVI ha deciso di rafforzare con un suo uomo di fiducia la Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, incaricata di trattare con i gruppi tradizionalisti dentro e fuori la Chiesa.
Il pontefice ha infatti scelto di creare la nuova posizione di vice-presidente della Commissione – che è guidata d’ufficio dal cardinale William J. Levada, prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, da cui la Commissione dipende. Per ricoprire l’incarico, papa Ratzinger ha chiamato un uomo che conosce bene, l’arcivescovo domenicano Augustine Di Noia, fino ad oggi segretario della Congregazione per il Culto Divino."
[...]
La nomina di Di Noia è un'ottima notizia!
RispondiEliminaIl 12 GIUGNO mons.Fellay afferma a Albano che é pronto a firmare, notare che poco prima aveva detto che non poteva escludere una scissione nella SPX.
RispondiEliminaDirei che mons.Fellay arriva fino al punto mette a repentaglio l'unità la SPX per servire Roma! (notare che la Roma conciliare che dal '62 cerca solo l'unità ci chiede ora di sacrificare la nostra...)
sorprendentemente 24h dopo ...
Il 13 GIUGNO Levada consegna a mons.Fellay un nuovo documento che é in pratica la fotocopia di quello rifiutato 9 mesi prima, come se non ci fosse mai stata lunga una discussione tra le due parti...
Levada l'ha fatta grossa: ha fatto un aborto ... al nono mese.
un 'aut-aut' al Papa: "La Chiesa deve scegliere: o noi o loro (i 'lefrebvriani')." Beh, sembra che il Papa abbia scelto...
RispondiEliminaCarissimo,
credo e spero fortemente che l'ultima parola non sia stata detta e spero anche che non sia quella che si aspettano i nemici, siano essi interni o esterni!
Direi che mons.Fellay arriva fino al punto mette a repentaglio l'unità la SPX per servire Roma! (notare che la Roma conciliare che dal '62 cerca solo l'unità ci chiede ora di sacrificare la nostra...)
RispondiEliminaCaro Poirot,
ti voglio bene ma deploro questo modo di esprimerti. Non credo proprio che lo scopo di Fellay sia o fosse quello di "servire Roma", ma quello di servire la verità e di ripristinare un ordine comunque infranto sia pure per ragioni di necessità e per provocazioni inaudite!
Inoltre la divisione nella Fraternità già esisteva e posizioni "dure" e molto ideologizzate ne sono la riprova. Fare chiarezza è sempre un bene; ma forse non lo è stato questo modo drammatico e pieno di subdoli inganni. Senza questi atti 'pirateschi' di fughe di notizie, e senza la pronta strumentalizzazione dei nemici, forse tante scissioni potevano essere composte ed altre evitate!
Normalmente pretendere la sottoscrizione di punti dottrinali importanti dovrebbe essere più che auspicabile.
RispondiEliminaNella situazione attuale, pretendere la sottoscrizione di preamboli é qualcosa fuori dall'ordinario e non per niente si é applicato questo modo di procedere per colpire una delle poche realtà ecclesiali che non accetta la situazione venutasi a creare col Concilio Vaticano II.
Si cerca quindi di colpire una delle poche realtà che con le sue prese di posizione é in grado di delegittimare molte cose e molte persone nella Chiesa.
I problemi (meglio i cattivi frutti) comunque permangono e forse anche un esito diverso delle trattative non avrebbe modificato molto la situazione.
Finché i nostri capi (religiosi) non chineranno il capo esaudendo le richieste della Madre eleste, non assisteremo al rifiorire della Chiesa: é una questione anzitutto di umiltà!!
Non necessitiamo di papi, cardinali e vescovi teologhi se non anche umili e disposti ad affidarsi alla Madonna con animo di bambino.
Questo gli ultimi papi non l'hanno messo in pratica, non so se l'hanno capito.
Cerchiamo almeno noi di ripagare con quel poco che la nostra miseria ci permette.
Cerchiamo almeno noi di ripagare con quel poco che la nostra miseria ci permette.
RispondiEliminaCerchiamo di non smettere mai di farlo!
Mic mi saro' espresso male ma volevo appunto sottolineare come mons.Fellay ci tiene a rispondere presente quando il papa chiama anche se costa perdite e anche se tutto non é chiaro al punto da temere addirittura una trappola.
RispondiEliminaQuel "servire Roma" lo intendo nel senso più nobile del termine.
Ci pensavo tra l'altro durante la partita di calcio: la SPX é un po' come l'Italia: Schiava di Roma Iddio la creo'
Anche se le voci si rivelassero autentiche, aspettiamo sempre la versione UFFICIALE... ad ogni modo, come ha accennato mic sopra, questa nomina del Papa con la relativa Nota ufficiale, farebbero sperare a ben altro:
RispondiEliminaNOTA CONGREGAZIONE PER LA DOTTRINA DELLA FEDE
Città del Vaticano, 26 giugno 2012 (VIS). Di seguito riportiamo la Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede relativa alla nomina dell'Arcivescovo Augustine Di Noia, O.P., a Vice-Presidente della Pontificia Commissione "Ecclesia Dei":
"Papa Benedetto XVI ha nominato l’Arcivescovo Augustine Di Noia, O.P., Vice Presidente della Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”.
La nomina di un Presule di alto rango a tale incarico è segno della sollecitudine pastorale del Santo Padre per i cattolici tradizionalisti in comunione con la Santa Sede e del suo grande desiderio di riconciliazione con le comunità tradizionaliste non in unione con la Sede di Pietro.
Presidente della Commissione è il Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, Cardinale William J. Levada".
"La Pontificia Commissione “Ecclesai Dei” è stata istituita nel 1988 dal Beato Papa Giovanni Paolo II per facilitare la 'piena comunione ecclesiale di sacerdoti, seminaristi, comunità religiose o singoli finora legati in vari modi alla Fraternità fondata dall’Arcivescovo Lefebvre', e per promuovere la cura pastorale dei fedeli che seguono l’antica tradizione liturgica latina della Chiesa cattolica.
Nel 2009, la Pontificia Commissione era strutturalmente connessa alla Congregazione per la Dottrina della Fede per esaminare le questioni dottrinali del corrente dialogo fra la Santa Sede e la Fraternità sacerdotale di San Pio X".
"In qualità di eminente teologo domenicano, l’Arcivescovo Di Noia ha dedicato molta attenzione a queste questioni dottrinali e alla priorità dell’ermeneutica di continuità e di riforma nella giusta interpretazione del Concilio Vaticano II – una area di cruciale importanza nel dialogo fra la Santa Sede e la Fraternità sacerdotale. Sotto la guida del Cardinale Levada, con l’assistenza di Monsignor Guido Pozzo, Segretario della Pontificia Commissione, negli ultimi tre anni il dialogo è andato avanti".
"In precedenza, l’Arcivescovo Di Noia è stato Segretario della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti dove, insieme con il Prefetto, Cardinale Antonio Canizares, ha curato la riorganizzazione del Dicastero e la preparazione di un nuovo Regolamento seguendo le direttive del “motu proprio” di Benedetto XVI (30 agosto 2011) “Quaerit Semper”.
L’esperienza dell’Arcivescovo Di Noia e la continua associazione con la Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti faciliterà lo sviluppo di alcune condizioni liturgiche nella celebrazione del “Missale Romanum” del 1962".
"Inoltre, il grande rispetto che l’Arcivescovo Di Noia gode nella Comunità ebraica sarà di aiuto nell’affrontare alcune questioni sorte nelle relazioni Cattolico-Ebraiche, mentre ha fatto progressi il cammino verso la riconciliazione delle comunità tradizionaliste".
da non sottovalutare quest'ultimo aspetto dell'elenco, volto ad affrontare altre discussioni spinose....
Questo giorno è da incorniciare!
RispondiElimina"E' un parlar a nuora perchè suocera intenda"...
E la suocera ha inteso! eccome se ha inteso!: Monsignor di Noia a Ecclesia Dei.
Mi spiace non dire di più ... abbiate pazienza e un po' di fiducia, secondo me la partita non è chiusa!
Quel "servire Roma" lo intendo nel senso più nobile del termine
RispondiEliminaScusa se ho equivocato.
Continuiamo a sperare per il meglio, anche perché tutto si componga quanto più possibile all'interno della funzionalità.
Mi spiace non dire di più ... abbiate pazienza e un po' di fiducia, secondo me la partita non è chiusa!
RispondiEliminaMi pare che nonostante gli allarmismi e le 'gufate', le nostre valutazioni iniziali fossero equilibrate.
Si è riaccesa la luce!
Le considerazioni "politiche" sono sempre la cosa peggiore da fare.
RispondiEliminaPerò "politicamente" parlando potrebbe anche andare a finire che al prossimo capitolo generale decidano di estromettere Mons. Fellay dalla guida della FSSPX. E allora poi ognuno avrebbe una maggiore libertà di scelta.
Guardate che la nomina di Di Noia a vice presidente di Ecclesia Dei purtroppo è il preambolo alla chiamata di Muller, ben più pericoloso di Levada, a prefetto della congregazione e dunque anche presidente di Ecclesia Dei. E' evidente infatti che due americani non possono stare alla guida della CdF (l'alternativa a Muller pareva esser un prelato statunitense). Non entro nel merito della persona di Di Noia, che non conosco a sufficienza (a parte alcune voci tradizionaliste USA che lo considerano piuttosto pavido), ma mi pare che il presagio sia funesto e che sia purtroppo il presupposto della definitiva rottura delle trattative con la FSSPX, di certo non rassicurata dalla nomina (di oggi) di un amico di Piero Marini alla congregazione per il culto divino.
RispondiEliminaPerò "politicamente" parlando potrebbe anche andare a finire che al prossimo capitolo generale decidano di estromettere Mons. Fellay dalla guida della FSSPX. E allora poi ognuno avrebbe una maggiore libertà di scelta.
RispondiEliminaE' una riunione di verifica di metà percorso e questa volta, data la situazione, acquista significati e avrà aspetti inediti. Ma non credo possa essere messa in discussione la funzione di mons. Fellay fino alla sua naturale scadenza che avverrà tra qualche anno. Salvo codicilli che non sono a mia conoscenza.
Io auspico un sussulto di dignità sovrana nel Papa. Non può non rendersi conto che prima che mons. Fellay è lui a cader nella trappola dei faccendieri curiali.
RispondiEliminaDa Padre riceva immediatamente il Superiore della S. Pio X, si parlino gli occhi negli occhi, si abbraccino e proclamino al mondo la loro unità d'intenti a servizio della Chiesa.
Sul vescovo Williamson vorrei invitare gli animi a riaprire gli occhi e sturare le orecchie.
RispondiEliminaL'unica vera "macchia" che ha, è l'aver incautamente concesso quella intervista su questioni inerenti la storia anziché la teologia, intervista che lo ha reso famoso nel momento in cui tornava comodo ai nemici della Chiesa.
Per dirlo non faccio alcuno sforzo: chi mi conosce, sa bene che non sono un "tifoso della FSSPX".
Certi atteggiamenti di "tifoseria" pro e contro la Fraternità SSPX, pro e contro Fellay o gli altri tre, non servono a nient'altro che a perdere tempo. Amica FSSPX, sed magis amica Veritas.
I nemici della Chiesa conoscono bene il "terribile" risultato della Prelatura Personale della FSSPX: la sola esistenza di quest'ultima confermerebbe in modo ancora più forte la legittimità della "Messa in latino".
È questo il vero motivo del contendere. La guerra intraecclesiale in corso da cinquant'anni è centrata anzitutto sulla liturgia.
D'accordissimo con Dante che ci vorrebbe un sussulto di dignità sovrana del papa. Ma ultimamente ho forti dubbi che il papa possa e voglia veramente prendere in mano il timone.
RispondiEliminaÈ questo il vero motivo del contendere. La guerra intraecclesiale in corso da cinquant'anni è centrata anzitutto sulla liturgia.
RispondiEliminachiaro e dritto al nocciolo. Come sempre!
Si dà per chiusa una partita che ancora non è finita......... E se anche finisse.....non scordatevi dei tempi supplementari. La cosa da ricercare è la volontà di Dio. Se Dio vuole che la ricomposizione della vicenda avvenga oggi, avverrà. Se la Provvidenza invece non dovesse ritener maturi i tempi, non spetta a noi forzarli anticipandoli. Fiat voluntas Dei. Una cosa è certa: i nemici della Tradizione... non praevalebunt. EXAEDIBUS
RispondiEliminaLa lettera è stata fatta uscire appositamente. Per cui riveste solo un ruolo politico: 1. Ricompattare le fila all'interno della FSSPX; 2.Riconfermare Fellay alla guida della stessa; 3- Mostrare alla S.Sede che la FSSPX intende firmare ma a certe condizioni.
RispondiEliminaPer cui la FSSPX, che non era abituata al politichese, sta muovendosi in questa direzione. Ora è da vedere se questa lettera arriverà nelle mani del Santo Padre e se il Santo Padre prenderà la decisione giusta da prendere.
La Prelatura Personale se lasciasse ai Vescovi il potere di decidere se aprire un priorato o no, rimarrebbe una grossa fregatura. I modernisti, a questo punto, non temono più il rientro della FSSPX (anche perchè il Papa lo vuole), vogliono imbavagliarla e la Prelatura Personale per quanto il miglior inquadramento canonico, metterebbe la FSSPX nelle mani dei Vescovi. Poi dicono in un paesino vicino al mio: "BOCCA UNTA NON DISSE MAI MALE".
Da Padre riceva immediatamente il Superiore della S. Pio X, si parlino gli occhi negli occhi, si abbraccino e proclamino al mondo la loro unità d'intenti a servizio della Chiesa....
RispondiElimina^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
già:
bellissima immagine che appare ormai una utopia.
E' ciò che farebbe forse una persona dallo stile serio, asciutto e diretto del blogger Pastorelli, o qualche rigoroso pontefice del passato (qui ci vorrebbe Gregorio VII, o S. Pio X), non certo il papa attuale, sia per temperamento, sia perchè è inestricabilmente vincolato alla neo-tradizione conciliare, a cui spesso e volentieri rende omaggio, con tutte le ambivalenze e doppiezze che da quel dettato ONNI-inclusivo conseguono, (cfr.: cercare ciò che unisce, nella Chiesa c'è posto per tutti, diavolo e acquasanta compresi), sia soprattutto per la sua FORMA MENTIS hegeliana senza rimedio: è chiaro ormai che non riuscirà più a liberarsi da quell' imprinting ricevuto in anni giovani, che traspare in ogni sua decisione e in tantissimi discorsi (ricordo ad es. l'assurda immagine del "fiume che porta con sè la sorgente, fino alla foce", per rappresentare la Tradizione, quando parlò ai liturgisti....); siamo sempre lì: cerca un continuo compromesso tra Verità perenne e verità in fieri, Depositum inalterabile e sue trasformazioni continue, riforma in continua auto-riforma, amalgama di ora in ora rimpastato di passato venerabile e panta rèi aggiornato al mondo che muta....botte piena e moglie ubriaca, questo è il risultato, spesso irritante per le presunte parti in contrasto che dovrebbero trovare il mitico MEDIO punto d'intesa, o sintesi mai raggiunta, perchè impossibile quando una delle due parti è portatrice della Verità pura e integra, e l'altra di un mix variegato di frantumi di Verità + molteplici menzogne ed eresie, accettate come "parimenti vere".
............
e poi: chi ve l'ha mai detto che il papa ha unità d'intenti con mons. Fellay o con tutta la FSSPX ?
questa è una opinione personale immaginosa di certi bloggers di belle speranze, o forse una supposizione personale del mons. Fellay di OGGI, ma non corrisponde affatto alla mentalità della gerarchia ecclesiastica e "docente" (senza rigore, ma circiterica) conciliare e post- !
vedo che nessuno dei presenti vuole porsi una domanda cruciale:
RispondiEliminaquale affinità di intenti, a pro della Chiesa, ci può essere tra un Fellay, (beninteso se egli è ANCORA seguace della direzione data da mons. Lefebvre alla FSSPX) e il papa regnante che, con la dichiarata intenzione di beatificare Paolo VI, santifica in tal modo la disastrosa riforma della S. Messa e il degrado dottrinale e liturgico dell'intera Chiesa seguito al concilio ?
immaginate per un attimo, come qualche blogger ha fatto, una possibile colletta così composta (con una punta di amaro humour):
O Dio che hai dato alla tua Chiesa (conciliare) il beato Paolo VI, che l'ha condotta nei pascoli rinnovati (modernisti) del Concilio Vaticano II, concedi a noi di imitare il suo esempio affinché fortificati dalla sua costanza (in odio alla tradizione) possiamo raggiungere il tuo Regno (mondano)".
parentesi satiriche a parte, è solo una delle possibili collette che probabilmente un sacerdote tradizionalista dovrà fare, quando il calendario della Messa tradizionale sarà aggiornato con i nuovi santi e beati.....
sono pronti quelli della FSSPX ad accettare il nuovo status di regolarizzati, accettando come proprie simili preghiere ai NUOVI beati della neo-chiesa ? saranno tali preghiere omaggi alla Tradizione ?
(nessuno si è ancora posto queste domande, forse troppo ingenue per gli ottimisti dello storico prossimo abbraccio....)
Caro "Qualcuno",
RispondiEliminala domanda che tu poni e le tue limpide considerazioni io le ho fatte migliaia di volte, tranne che il dubbio sulla fedeltà di mons. Fellay allo spirito del Fondatore.
Non solo Mons. Fellay e ogni fedele lefebvriano, ma nessun amante della Tradizione e della "Roma eterna" può accettare le cose che tu esponi.
Intanto quei nuovi prefazi non hanno ancora visto la luce e nemmeno Paolo VI è già stato beatificato. Perché mettere il carro davanti ai buoi?
Il degrado è grande. Ma la grazia del Santo Sacrificio è potente. E noi in Quella confidiamo!
il TG odierno di gloriatv http://fr.gloria.tv/?media=304341 afferma che il papa ha intenzione di sostituire il card.Levada il quale per ragioni di età avrebbe chiesto di ritirarsi negli USA.
RispondiEliminaGli ingenui potrebbero prenderla per una buona notizia: magari che lo punisce per lo sgambetto fatto a mons.Fellay?
Neanche per sogno. Anche se con Levada i fatti odierni ci farebbero pensare che abbiamo toccato il fondo, al suo posto Ratzinger vuole mettere il card. Gerard (Gerd) Muller, non il calciatore della Germania anni '70 (magari lo fosse, sarebbe di certo dottrinalmente più sano...) ma uno che é ben peggio di Levada ...
basti dire che per Müller
1) é pericoloso parlare del corpo e sangue di Cristo
2) é ridicolo parlare della vergnità di Maria prima e dopo l'Incarnazione
3) é lecito affermare che il "padre" di Adamo era una scimmia...
http://angelqueen.org/2012/06/25/muller-is-bad-news-for-the-sspx/
AGI 26 giugno [...] La nomina di un "prelato di alto grado", spiega una nota dell'ex Santo Uffizio al quale fa capo la Commissione Ecclesia Dei, "è un segno della sollecitudine pastorale del Santo Padre per i tradizionalisti cattolici in comunione con la Santa Sede e il suo forte desiderio per la riconciliazione per quelle comunità tradizionaliste che non sono in unione con la sede di Pietro". Monsignor Di Noia è infatti un teologo che "ha dedicato molta attenzione alle questioni dottrinali, così come la priorità dell'ermeneutica della continuità e la riforma nella corretta interpretazione del Concilio vaticano II". Inoltre, l'esperienza alla congregazione per il Culto divino "faciliterà lo sviluppo di alcune previsioni dottrinali nella celebrazione del messale romano del 1962".
RispondiEliminaInfine, "l'ampio rispetto di cui l'arcivescovo di Noia gode nella comunità ebraica aiuterà ad affrontare alcune questioni sorte nell'area delle relazioni cattolico-ebraiche mentre ha fatto progressi il percorso verso la riconciliazione con le comunità tradizionaliste". [...]
Carissimi,
RispondiEliminaIl vescovo citato per fare la sostituzione nella Ecclesia Dei cardinale Levada, è il vescovo tedesco Gerhard Ludwig Müller, se questo è vero, l'accordo tra FSSPX e Roma, è veramente una trappola. Vedere perchè in queste notizie su di esso:
Professore di Teologia Dogmatica di Regensburg, Wolfgang Beinert (76), emerito nel 1998 ha pubblicato un libro contro la Fraternità San Pio X chiamato "Der Vatikan und die-Pio Brüder: Anatomie einer Krise" [Il Vaticano e la Fraternità San Pio X: Anatomia di un] crisi. Il libro comprende i contributi dei nemici importanti neo-conservatori e liberali della tradizione cattolica, tra cui il professor di teologia dogmatica a Tubinga ora in pensione, padre Peter Hünermann, vescovo di Basilea Kurt Koch, Vescovo Gerhard Ludwig Müller, di Regensburg o il direttore di "Catholic news Agency" in Germania, Ludwig ring-Eifel. Riassunto di Papst vor Ernennungen
: un fort mauvais présage par Ennemond le 19-10-2011 (22:25:50)
http://www.fecit-forum.org/forum.php?x=1&id=6704
Piusbruderschaft wieder in der Glaubenskongregation
http://www.kreuz.net/article.14866.html
¿Un teólogo de la liberación al Santo Oficio?
http://vaticaninsider.lastampa.it/es/homepage/vaticano/dettagliospain/articolo/america-latina-latin-america-papa-el-papa-pope-congregazione-per-la-dottrina-della-fede-congre/
Stralcio da Fecit Forum.
RispondiEliminaDa ricordare: dopo la rimozione delle scomuniche da parte di Benedetto XVI, Mons. Müller fu il primo vescovo a voler condannare di nuovo la FSSPX, a utilizzare il termine di "scisma". E' sul territorio della sua diocesi che si trova il seminario tedesco della Fraternità, Zaitzkofen. Le prime ordinazioni dopo la rimozione ebbero luogo in questo seminario e mons. Müller volle forzar la mano dell'episcopato, accendendo al torcia della condanna.
Il fatto che un vescovo proveniente dalla estremamente progressista Germania sia nominato per occuparsi del dogma nel mondo è drammatico. Che sia Mons. Müller scelto per occuparsi della Fraternità è desolante. Non si sa con qual regime saranno governate le comunità Ecclesia Dei. Orribile presagio.
I timori, l'amarezza e la costernazione ci stanno tutti. Ma la nomina non è ancora confermata... chissà?
Sperare non costa niente ma Tornielli é esplicito: dimmi con chi vai e ti diro' chi sei...
RispondiEliminaGerhard Ludwig Müller è vescovo di Ratisbona. Amico personale di Benedetto XVI, in Germania lo considerano un difensore dell’ortodossia cattolica. A Roma il suo nome è uno dei più sentiti quando si parla di sostituire il cardinale William Joseph Levada nella Congregazione per la Dottrina della Fede. Sono pochi a sapere che Muller è stato anche un allievo di Gustavo Gutiérrez, il “padre” della teologia della liberazione latinoamericana, con il quale mantiene una storica e intima amicizia.
http://vaticaninsider.lastampa.it/homepage/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/america-latina-latin-america-papa-el-papa-pope-congregazione-per-la-dottrina-della-fede-congre/
Cari Amici, mi pare che gli ultimi commenti manchino di due virtù fondamentali: la speranza e la prudenza. La speranza perché al di là delle vicende umane è sempre Dio che guida la sua Chiesa e sinceramente non penso che possa andare molto peggio di come sta andando; la prudenza perché tutte le valutazioni e i timori qui manifestati si basano su illazioni, su corvini che fanno trapelare qualcosa che non sappiamo quanto sia attendibile. Rinnoviamo il nostro impegno di preghiera piuttosto.
RispondiEliminaMic,
RispondiEliminaLui non è ancora nominato, ma suo nome l'unico che è stato citato (qualche tempo fa) per la sostituire il cardinale Levada. Se davvero se conferma questa sostituizione, si conferma che, a Roma, non è cambiato nulla.
don Camillo ha detto...
RispondiEliminaQuesto giorno è da incorniciare!
"E' un parlar a nuora perchè suocera intenda"...
E la suocera ha inteso! eccome se ha inteso!: Monsignor di Noia a Ecclesia Dei.
Mi spiace non dire di più ... abbiate pazienza e un po' di fiducia, secondo me la partita non è chiusa!
**********************
DANTE PASTORELLI ha detto...
Io auspico un sussulto di dignità sovrana nel Papa. Non può non rendersi conto che prima che mons. Fellay è lui a cader nella trappola dei faccendieri curiali.
Da Padre riceva immediatamente il Superiore della S. Pio X, si parlino gli occhi negli occhi, si abbraccino e proclamino al mondo la loro unità d'intenti a servizio della Chiesa.
*************************
^__^ faccio bene a cercare i vostri nomi per leggere sempre qualcosa che son certa mi doni sempre gioia, speranza, e condivisione del Calvario...
ed ora....speriamo....
La notizia di oggi è desolante ma mi rincuora il fatto che
RispondiEliminaMons. Fellay si stia dimostrando per quel sant' uomo che è, che agisce con grande zelo, solo per la Gloria di Dio e per il maggior bene delle anime.
Poi sarà volontà di Nostro Signore, certo.
Ma a noi tocca pregare moltissimo e fare molta penitenza, nella speranza che si giunga ad una situazione migliore.
Il meglio auspicato è una espansione sul territorio della FSSPX nella struttura della Chiesa, per la conquista e la conversione del maggior numero di anime.
Questo è l'unico timore dei modernisti...ben osteggiato come si vede.
Per questo è giusto l'accordo.
Preghiamo uniti per questo intento.
Partita "chiusa"? Al contrario!! Il Papa ha spalancato le porte e se ne strafrega delle trappole che qualche piccolo officiale prova a tendere.
RispondiEliminaHo letto un'intervista in inglese del Di Noia. Il succo è questo:
scordatevelo che si torna indietro, l'accordo è fatto perché lo voglio Io; si tratta solo di limare le espressioni perché si sentano sicuri della loro posizione teologica e la comprendano bene loro stessi; e se qualche decennio di lontananza avesse prodotto un po' di confusione o diffidenza, tanto ci lavoriamo finché non le si supera; daremo loro la "spinta" necessaria.
E ancora, la lettura del Concilio di qualche padre "liberale" va disattesa, lo Spirito Santo assiste la Chiesa e pertanto tutto va interpretato in coerenza con la Tradizione...
...e altre perle simili ancora più gustose.
Le scelte di Fellay per il Capitolo sono perfettamente coerenti.
BENTORNATA FSSPX!!
Enzo
ps
chi l'ha detto che Mueller sarà il prossimo prefetto CDF? Accetto scommesse...
Ho letto un'intervista in inglese del Di Noia. Il succo è questo:
RispondiEliminaUn link, per favore?
Grazie!
voilà
RispondiEliminahttp://www.catholicnews.com/data/stories/cns/1202720.htm
Enzo
S.O.S. FSSPX
RispondiEliminaRaccogliamo l'invito alla crociata di D Thomas, Priore del Monastero di Santa Cruz, New Fribourg, Rio de Janeiro - Brasile.
http://deovolente-tradidiquodetaccepi.blogspot.it/2012/06/sos-fraternita-sacerdotale-san-pio-x.html
scriviamo di meno e preghiamo di più!
W CRISTO REX
Novena per la Fraternità
RispondiEliminaNovena allo lo Spirito Santo dal 30 giugno all'8 luglio.
La novena consisterà nel pregare il Veni Sancte Spiritus con l'aggiunta di altre due invocazioni:
Cuore Immacolato di Maria, prega per noi. (3 volte)
San Pio X, prega per noi.
(Fonte: www.sspx.org)
Scusate, errata corrige: per la Novena la preghiera da farsi è il Veni Creator Spiritus e non il Veni Sancte Spiritus.
RispondiEliminasì, bisogna pregare perchè la FSSPX faccia solo la volontà di Dio, non quella degli uomini, ammantata forse di buone o belle apparenze....
RispondiEliminaGrazie Linda :)
RispondiEliminaVeni, creátor Spíritus,
mentes tuórum vísita,
imple supérna grátia,
quæ tu creásti péctora.
Qui díceris Paráclitus,
altíssimi donum Dei,
fons vivus, ignis, cáritas,
et spiritális únctio.
Tu septifórmis múnere,
dígitus patérnæ déxteræ,
tu rite promíssum Patris,
sermóne ditans gúttura.
Accénde lumen sénsibus,
infúnde amórem córdibus,
infírma nostri córporis
virtúte firmans pérpeti.
Hostem repéllas lóngius
pacémque dones prótinus;
ductóre sic te prǽvio
vitémus omne nóxium.
Per Te sciámus da Patrem
noscámus atque Fílium,
teque utriúsque Spíritum
credámus omni témpore.
Deo Patri sit glória,
et Fílio, qui a mórtuis
surréxit, ac Paráclito,
in sæculórum sǽcula.
Amen.
non è stato dato ancora il giusto rilievo alla notizia della nomina di mons. Di Noia. (Rilievo, nel senso non certo di un evento fausto).
RispondiEliminaRiporto da MIL, estraendo dalla nota della CDF l'inquietante chiosa:
"Inoltre, il grande rispetto che l’Arcivescovo Di Noia gode nella Comunità ebraica sarà di aiuto nell’affrontare alcune questioni sorte nelle relazioni Cattolico-Ebraiche, mentre ha fatto progressi il cammino verso la riconciliazione delle comunità tradizionaliste".
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vi rende tranquilli quella considerazione con sottolineatura (mia) riguardo al grande rispetto goduto da Di Noia ecc. ecc. ?
con buone ragioni qualcuno ha detto:
... questa inquietante presenza del misterium iniquitatis nella Chiesa Cattolica, dichiarata così esplicitamente, mi lascia pensare che se la fsspx deve decidere se accettare di diventare una prelatura della Santa Sede, forse la Santa Sede è già una prelatura della comunità, pardon Comunità, ebraica.
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siete sicuri che siamo di fronte a fausti segni ed eventi che circondano il sospirato accordo come fosse l'happy end della Tradizione "reintegrata" ?
non vi accorgete del terribile inganno, come veleno nascosto nella bella torta, tanto per riprendere la metafora sul cv2, visto che siamo ANCORA avviluppati nel perverso incantesimo conciliare, che fa capo ai fratelli maggiori, mentre il buon Fellay preferisce non vedere più ciò che prima vedeva ben chiaramente ?
NOMINE DELIRANTI IN VATICANO: MA IL PAPA DOV'E'?
RispondiEliminahttp://fidesetforma.blogspot.it/2012/06/nomine-deliranti-in-vaticano-ma-il-papa.html
Oggi è stato nominato il nuovo Segretario della Congregazione per il Culto Divino. E' monsignor Arthur Roche, già vescovo di Leeds, che si è distinto in passato per la sua ostilità manifesta nei confronti del Motu Proprio e della messa in latino...
Dopo l'uscita del MP, aveva scritto una lettera alla sua diocesi per mettere in guardia dai rischi della messa VO. Da oggi é lui il boss della Dottrina della Fede...
Mons.Roche è un bugniniano convinto, ostile alla Santa Messa Antica, che nel 2009 ha anche
chiuso chiese con comunità tradizionaliste attive.
E' stato poi anche nominato il nuovo responsabile del Pontificio Consiglio per la Famiglia,
si tratta di Mons. Paglia, Vescovo di Terni della Comunità di Sant'Egidio, che viene cosi'
premiata indirettamente. Vi lascio imaginare il suo pensiero sull Tradizione...
Con Levada che dopo aver cambiato le carte a Fellay si dimette e con Gerd Muller (grande amico del papa e della teologia della liberazione, ma grande nemico della SPX) che spinge dietro per la poltrona della CCD ... siamo a posto per i prossimo 10 anni!
E in questo quadro desolante dovremmo gioire perché il papa ha creato un nuovo posto di vicesegretario nell'ED e vi ha messo l'italoamericano Di Noia, che da sconosciuto ai più diventa di colpo il grande amico dei tradizionalisti... mah!!
... questa inquietante presenza del misterium iniquitatis nella Chiesa Cattolica, dichiarata così esplicitamente, mi lascia pensare che se la fsspx deve decidere se accettare di diventare una prelatura della Santa Sede, forse la Santa Sede è già una prelatura della comunità, pardon Comunità, ebraica.
RispondiEliminaBeh, adesso non esageriamo. Sono la prima a stigmatizzare i calamenti di braghe di fronte alle evidente indebite ingerenze dei "fratelli maggiori", ma da qui a tirar fuori affermazioni del genere, ce ne corre!
In ogni caso la Fraternità, come tanti altri autentici cattolici, sarà refrattaria ad ogni indebita commistione!
Ricordo a "Qualcuno" che Muller non è stato ancora nominato.
RispondiEliminaIo oso ancora sperare.
Presto vedremo sia circa la nomina, sia l'evolversi della situazione della Fraternità. E preghiamo che siano evitati altri colpi bassi e che, in ogni caso, sia fatta la volontà di Dio...
Resto convinto di quant'ebbi a suo tempo ad affermare: se le trattative falliranno in gran parte lo si dovrà all'ostilità megalomane di Pozzo. Speriamo che cada in se stesso.
RispondiEliminaLa nomina di un vice-presidente potrebb'esser un segno di prossimo passaggio ad altro incarico.
Ma la mia impressione, che mi auguro del tutto erronea, è che, forse, si dovrà attender un altro Papa.
Sperare contro la realtà è da fessi, non da cristiani. L'oggetto della speranza è Cristo, non le gerarchie scismatiche ed eretiche. Particolarmente ipocrita è condannare tutta la gerarchia e la curia, ma non il papa. Concordo con chi ha detto che chi è ricattato è ricattabile, e con chi ha scritto che era meglio Martini perchè più chiaro. In un giorno qui sono stati postati quasi 70 commenti, mentre Ratzinger e i suoi amici fanno il bello e il cattivo tempo. Aveva ragione Lefebvre: sono Anticristi. Chi se ne frega dell'accordo. Andate al mare.
RispondiEliminaAveva ragione Lefebvre: sono Anticristi. Chi se ne frega dell'accordo. Andate al mare.
RispondiEliminaComprendo lo stato d'animo, ma non ho le sue certezze. La Chiesa non è tutta la Curia, che comunque è essa stessa disomogenea, pur con maggioranze progressiste e quindi avverse alla Tradizione costante.
Ho molto rispetto per mons. Lefebre, ma non credo si possa basare il comportamento della Fraternità su una sua uscita certamente dettata anche da una grande e motivata amarezza. Era molto evidente da tante altre espressioni, il suo amore per la Chiesa e il desiderio di riconciliazione. A suo tempo gli sono mancate delle garanzie, che ora qualcuno cerca nuovamente di sabotare, ma non è detto che ci riesca.
Sono la prima a soffrire e a pormi interrogativi per molte ambiguità; ma francamente bollare anche il Papa tra gli Anticristi, mi pare oltre che azzardato anche estremamente tragico.
Non poniamoci troppo al di sopra degli errori umani che, purtroppo sono sempre possibili per tutti, per noi in primis, e non arrendiamoci finché non avremo ulteriori elementi...
Uno sguardo all'ED:
RispondiEliminaPozzo è segretario, Levada (ancora per poco) presidente e anche prefetto della CDF.
Nominare un vice-presidente dedicato all'ED, oltre a potenziare le funzioni della commissione significa anche ridimensionare i compiti del segretario, il quale è noto difendesse con tutta le sue forze il "suo" originario Preambolo.
La speranza, come virtù, è proprio lo sperare oltre la realtà. Diverso è il caso di sperare contro la Verità: cioè sperare di salvarsi pur rimanendo nel peccato mortale sino all'ultimo momento in modo consapevole.
RispondiEliminaEd è da cristiani e non da fessi. Sperare nell'aiuto divino quando tutto sembra perduto è da fessi?
Strano concetto di virtù teologale.
Fare di tutta l'erba un fascio è facile quanto privo di senso. E la solita definizione di anticristi generalizzata è una tremenda sciocchezza.
Quanto al Papa io, come da anni scrivo, spero che si comporti da Pietro, e non nella sola circostanza di cui si parla qui.
Propio perchè la Chiesa è invasa dal cancro modernista è necessario l'antidoto costituito dalla FSSPX. E l'antidoto va inoculato nel corpo, non solo avvicinato ad esso. E' evidente che la FSSPX è dentro la Chiesa, mentre ne son fuori fior di episcopati. Ma siccome la Chiesa ha come caratteristica pure la visibilità, ne consegue che è importante che la FSSPX faccia il suo lavoro anche visibilmente "dentro". Ecco il motivo per cui è necessario arrivare ad un riconoscimento canonico, che non significa e non può e non deve significarsi un calarsi le braghe davanti ai modernisti che comandano. L'invito amaro di andare al mare va bene, ma non per noi tradizionalisti: al mare ad arrostire al sole,m dobbiamo mandarci i modernisti che oggi infestano e deturpano la Chiesa di Dio. E per concludere ricordiamoci che per riformare questa Chiesa sfasciata dai modernisti, non basta conservare e difendere l'ortodossia della fede, come già facciamo, no, non basta. Dobbiamo anche unire a tale difesa una ardente carità e una grande santità.
RispondiEliminaAnonimo qualcuno ha detto...
RispondiElimina--------------
vi rende tranquilli quella considerazione con sottolineatura (mia) riguardo al grande rispetto goduto da Di Noia ecc. ecc. ?
con buone ragioni qualcuno ha detto:
... questa inquietante presenza del misterium iniquitatis nella Chiesa Cattolica, dichiarata così esplicitamente, mi lascia pensare che se la fsspx deve decidere se accettare di diventare una prelatura della Santa Sede, forse la Santa Sede è già una prelatura della comunità, pardon Comunità, ebraica.
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mic ha detto...
Beh, adesso non esageriamo. Sono la prima a stigmatizzare i calamenti di braghe di fronte alle evidente indebite ingerenze dei "fratelli maggiori", ma da qui a tirar fuori affermazioni del genere, ce ne corre!
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BENE! ALLORA NON DIMENTICARE MIC COME STANNO VERAMENTE I FATTI:
Il rabbino Di Segni, ostil al riconoscimento canonico della FSSPX, HA DI FATTO INTIMATO AL VATICANO QUANTO SEGUE:
"Se la pace con i lefebvriani significa rinunciare alle aperture del Concilio, la Chiesa dovrà decidere: "O LORO O NOI!"
CHI COMANDA?!
IL PAPA E I VESCOVI A CHI OBBEDISCONO ?..CRISTO O BELIAR?!
CHRISTUS REX
"Se la pace con i lefebvriani significa rinunciare alle aperture del Concilio, la Chiesa dovrà decidere: "O LORO O NOI!"
RispondiEliminaConosco quella dichiarazione e l'ho più volte commentata come merita.
Ma non mi risulta che di fatto il rabbino Di Segni detti l'agenda del Papa in questa situazione.
La questione è molto più seria e complessa nonché importante. Smettiamola di attaccarci alle virgole e speriamo piuttosto che tutti i nemici sia interni che esterni sia nella Chiesa che nella Fraternità siano ridotti all'impotenza secondo la volontà del Signore!
spero che si comporti da Pietro,....
RispondiElimina-----------
Nel momento in cui un papa, anzi I PAPI si sono comportati da Simone per 3 VOLTE, ad Assisi, per 3 volte rinnegando il Vero Dio che è Nostro Signore Gesù Cristo, accettando davanti al mondo che la vera Unica Religione fosse oscurata in una diabolica parità,
in quel momento, per 3 volte Pietro, come Simone, ha mandato alla Crocifissione Nostro Signore nel Corpo Mistico, la sua Santa Chiesa, come Pietro quando disse: "Non lo conosco".
E ne vediamo e ne vedremo tutte le conseguenze, pratiche, morali, sociali e soprannaturali.
Dio non tollera e non soprassiede a quella sorta di abomini, su cui i papi erano ben pre-avvertiti dal Magistero di sempre (v. Pio XI).
Ora, a tale peccato (oscurare la Verità conosciuta) segue proporzionato castigo, è ora di prenderne atto, senza cullarsi nei buonismi o indulgenze pericolose verso noi stessi e verso chi scivola nell'apostasia, dando esempio dall'alto, dicendo o mostrando che tutte le religioni o credenze sono di pari valore: cosa che, se voi chiedete in giro, è CONVINZIONE comune del 90% dei cattolici di oggi, specie giovani.
Regno del RELATIVISMO: ecco il frutto principale del concilio, che prepara la strada all'anticristo.
Il caos morale e spirituale che monta ogni giorno nella Chiesa come un mare forza 7, è la dimostrazione che la Madonna a Fatima non ha raccontato favolette di cui farsi beffe, trattandola come una "cassandra" da strapazzo.
Il grande castigo da Lei annunciato è qui, è questo buio che stiamo vivendo, e che si mostrerà come una autentica ECLISSI della vera Chiesa di Cristo.
Se i supremi pastori persistono nel prendere sottogamba i voleri dichiarati epressamente da Dio, (sottoponendoli a revisione e reinterpretazione in vari modi)
si preparano a subire il castigo annunciato da Nostro Signore nel 1931 a suor Lucia (cfr: "Fa' sapere ai miei ministri ecc."; Lucia Dos Santos, la quale non risulta finora che fosse una delirante mitomane, altrimenti i vertici della Chiesa, Congregazioni et al. dovrebbero dirlo a chiare lettere e metterci una pietra sopra, dire a tutto l'orbe che Fatima è stata una grande bufala di 3 mentecatti, la maggiore più esaltata dei cuginetti, forse....)
L'eclissi, di cui ora siamo all'inizio, terminerà quando Dio solo sa, e quando un Papa futuro (forse vero Martire della Fede) raddrizzerà con serietà e senza tentennamenti o ambivalenze tutte le storture e dissipazioni di verità e certezze di fede che quel mitico (anzi "stregonesco" come dice p. Avril) concilio ha provocato nella Chiesa e nelle anime, in modo diretto e consequenziale.
Per il semplice fatto che alla Verità eterna e al sì sì no no ha preferito i principi della Rivoluzione Francese e lo spirito del mondo, schiavo di satana: soggettivismo e relativismo, filosofico e morale spengono la Fede, prima o poi, nei piccoli e grandi. Nessuno è immune dal rischio, come mostra la parabola delle VERGINI STOLTE E VERGINI PRUDENTI.
Che altro dovevamo aspettarci se non il caos ?
ma il peggio deve ancora venire, stando ai contenuti del 3. segreto di Fatima, che svelava proprio l'attuale apostasia e caos, irrimediabili con espedienti umani e specie diplomatici.
Mic parla di una immaginaria o sperata volontà del Signore riguardante la FSSPX.
RispondiEliminaMa che ne sappiamo QUAL è il Disegno di Nostro Signore sulla FSSPX e su tutta la Chiesa ?
Certamente le S. Scritture e le profezie antiche e moderne devono avverarsi fino all'ultima virgola e Dio non parla mai per scherzo.
NOn si contraddice e non si rimangia ciò che dice come facciamo noi (salvo ATTENUARE o annullare castighi di fronte a seri pentimenti e conversioni, donando sempre comunque GRAZIE soprannaturali).
Io non riesco a tacere o dimenticare i seguenti fatti STORICI:
Nostra Signora di Fatima riapparve a Suor Lucia il 13 giugno 1929 a Tuy, in Spagna e, con una grande e sublime visione della Beata Trinità, annunciò che :
"Per Dio è giunto il momento di chiedere al Santo Padre di fare, insieme a tutti i vescovi del mondo, la Consacrazione della Russia al Mio Cuore Immacolato. In questo modo, Egli promette di salvare la Russia".
Quando Dio inviò Nostra Signora a ordinare la Consacrazione della Russia, è chiaro che Egli si aspettava rapida obbedienza da parte del Papa e dei Vescovi.
I pastori della Chiesa, invece, scelsero di rimandare questa decisione e, il 19 aprile 1931, Nostro Signore stesso apparve a Suor Lucia a Rianjo, Spagna, e le espresse il Suo dispiacere, dicendole :
"Fai sapere ai Miei ministri che, dato che essi seguono l'esempio del Re di Francia nell'indugiare nell'esecuzione dei Miei ordini, lo seguiranno anche nella sventura".
L'avvertimento di Nostro Signore era davvero grave, poiché Egli Si riferiva al Suo ordine, impartito per mezzo di Santa Margherita Maria Alacoque, al Re di Francia affinché consacrasse il suo paese al Sacro Cuore di Gesù. Il Re scelse di ignorare l'ordine condannando quindi la sua dinastia e il trono agli orrori della rivoluzione, del caos e della ghigliottina.
per finire, riprendo il quesito stringente del blogger qui sopra, ma nel senso che una volta per tutte vorrei chiedere a chi si sente di testimoniare la Verità ( sacerdoti o teologi o fedeli di provata fede cattolica) :
RispondiEliminasecondo voi,
in Assisi 1986, 2000, 2011,
i PAPI a CHI hanno obbedito ?
a Cristo ?
allo Spirito Santo ?
o a qualcun altro ?
............
e poi traetene le conseguenze.
Mic parla di una immaginaria o sperata volontà del Signore riguardante la FSSPX.
RispondiEliminaIo non parlo di "immaginaria e sperata" volontà del Signore, che non conosco. Parlo proprio della "Sua" volontà, sia a proposito della FSSPX che della Chiesa tutta!
Per ab,
RispondiEliminaAssisi, è solo uno dei tanti momenti da stigmatizzare e possibilmente correggere invertendo la rotta.
L'ultimo, pur essendo di molto ridimensionato, ha rivelato le stesse insanabili pecche...
Io, però, non mi sento di esprimere giudizi sul 'foro interno' dei Papi. I fatti sono quelli che sono. Purtroppo anche i Papi possono sbagliare e noi non smettiamo di testimoniare.
Credo che i toni apocalittici siano quasi inevitabili di fronte a tanti scempi di ogni genere. Tuttavia non mi soffermo su valutazioni da "tempi ultimi". Secondo me è meglio cercar di fare il meglio che possiamo in questo tempo che ci è dato qualunque esso sia...
Non siamo né Savonarola né Santa Caterina, che potevano permettersi cocenti e sentite esortazioni ai Papi del loro tempo, che evidentemente qualcosa di manchevole lo mostravano...
Andiamo avanti con fiducia, continuando a testimoniare, a soffrire, a gioire (capita a volte!), pregando e partendo da noi stessi.
d'accordo, Mic, sulla preghiera:
RispondiEliminapreghiamo che si faccia la SUA Volontà, come in Cielo, così in terra.
Riguardo al Trionfo del Cuore Immacolato di Maria, mi pare evidentissimo che esso non si potrà realizzare, non solo finchè non sarà fatta quella famosa consacrazione (v. spiegazione data da Gesù stesso sul perchè proprio la Russia, alla pag.:
http://www.fatima.org/it/essentials/facts/consecra.asp );
ma anche finchè nella Chiesa di Cristo trionferà l'ECUMENISMO falso, di cui Assisi1-2-3 è la espressione estrema, indifferentista, irenista-masso-sincretica.
E ben sappiamo che "l'ecumenismo è il nemico dell'Immacolata" (S. Kolbe)
Ora, se trionfa (grazie al dialoghismo conciliare) il suo nemico, come può trionfare l'Immacolata e con Lei la Santa Chiesa, e come può vincere tutti i suoi nemici, visto che se lo coccola e alleva nel seno quello principale, da 50 anni ?
E quale papa vorrà sconfessare l'ecumenismo conciliare, riconoscendolo come "nemico dell'Immacolata" ?
PS circa Assisi:
1- non è "uno dei tanti momenti ecc." ma un evento gravissimo che mai nella Chiesa era accaduto
2- non giudichiamo nessuno in "foro interno", ma di fronte ad azioni di portata mondiale abbiamo il preciso dovere di distinguere se siano Bene o male. Non possiamo esimerci mai dal discernere il Bene dal male, anche se siamo Tizio Caio o Sempronia, e nessuno pretende, tantomeno io, di paragonarsi ai Santi citati. Si tratta di dovere minimo di coscienza: rendersi conto -essere consapevoli- della qualità cristiana o non-cristiana di un'azione o discorso.
Si tratta di ragionare, con retta ragione e retta Fede, nient'altro.
(Ma i nostri tempi sono ben peggiori di quelli....)
nel Padre Nostro noi diciamo:
RispondiElimina"....sia fatta la Tua volontà"; ora si tratta di vedere se Assisi1-2-3 esprimono il "fare la volontà di Dio".
A me no. E a voi ?
(non è un giudizio in foro interno: si tratta di un atto pubblico e planetario, non di un atto privato, ma un gesto, un "esempio" dato al mondo da una altissima autorità. O no?)
Questa domanda mica ci vuole Savonarola per farla: basta una pietra della strada.
E' l'ora che parlino appunto le pietre, mi pare.
L'eclissi, di cui ora siamo all'inizio, terminerà quando Dio solo sa, e quando un Papa futuro (forse vero Martire della Fede) raddrizzerà
RispondiElimina------------
Vedi AB, anche tu ti aggrappi ad una "immaginaria volontà" di Dio.
Che senso ha parlare di "immaginaria volontà di Dio"?
Noi abbiamo la virtù della speranza, e questa ci tiene in attesa che sia fatta la Sua volontà.
Noto con profondo dispiacere che anche questo blog, che si propone come serio, non si vergogna di fare da grancassa alla diffusione INDEBITA di CORRISPONDENZA PRIVATA. Sembra che ora qualunque afflato venga da Menzingen debba essere messo sui blog e ciascuno si senta in diritto di commentarlo.
RispondiEliminaQuesto sciacallaggio mediatico è degno dei più miseri giornalisti dei giornali mondani, non già di chi si presenta come cattolico ed interessato alle questioni della Chiesa.
Cosciente che il mio appello resterà ignorato e non pubblicato, chiedo con veemenza, la rimozione di questo thread e del documento in questione.
Cosciente che il mio appello resterà ignorato e non pubblicato, chiedo con veemenza, la rimozione di questo thread e del documento in questione.
RispondiEliminaLa ragione di questo "parlarne" è per farlo in termini corretti, visto che sia sul web che sulla stampa il documento è strumentalizzato dai detrattori della Fraternità.
E' semplicemente un modo di non fare gli struzzi; il danno non lo facciamo noi parlandone nei termini sensati con cui lo stiamo facendo, il danno lo ha fatto 'in primis' chi ha vigliaccamente diffuso la lettera così come lo amplifica chi la strumentalizza a danno della Fraternità, che, purtroppo, non è esente da divisioni...
Meglio prendere atto della realtà e andare aventi pregando e con fiducia.
Concordo con MIC: mentre c'è chi strumentalizza negativamente il documento noi ne trattiamo in modo corretto, pur nella diversa sensibilità che ci può caratterizzare.
RispondiEliminaParlare, per questo blog, di sciacallaggio è veramente ingeneroso ed offensivo: se ci sono amici sicuri della Fraternità, anche quando esprimono in tutta sincerità e motivatamente qualche dissenso, credo che siano proprio qui. Vergin di servo encomio e di codardo oltraggio.
Che bello vedere l'autocompiacimento di chi sa che sta facendo sempre la cosa giusta.
RispondiEliminaInvito pertanto la redazione, a pubblicare le lettere private dei redattori, magari si parla di tradimenti, litigi, incomprensioni...meglio discuterne "in termini corretti", no? Piuttosto che aspettare che qualcuno le metta su internet e le "strumentalizzi". Se ci si sente in diritto di agire così con le lettere interne della Fraternità, perché non comportarsi allo stesso modo anche con le proprie?
Penoso, veramente penoso. Dare in pasto a discussioni da bar, dei documenti interni di un istituto religioso che nessun laico o esterno ha alcun diritto nemmeno di vedere! E dopo che li avete commentati "nei termini corretti", cosa avete raggiunto? Manderete a Mons. Fellay un rapporto con le vostre conclusioni? Forse vi concederà un rappresentante nel prossimo capitolo generale!
Come potete arrogarvi il diritto di porre note a margine a cose di cui non conoscete i dettagli e che sono rivolte ad altri?
Vergognatevi!
Penoso, veramente penoso. Dare in pasto a discussioni da bar, dei documenti interni di un istituto religioso che nessun laico o esterno ha alcun diritto nemmeno di vedere! E dopo che li avete commentati "nei termini corretti", cosa avete raggiunto? Manderete a Mons. Fellay un rapporto con le vostre conclusioni? Forse vi concederà un rappresentante nel prossimo capitolo generale!
RispondiEliminaMi spiace per questa sua valutazione. Oltretutto non mi pare che le nostre siano discussioni da bar. E ci occupiamo della Fraternità, con amore e rispetto, così come parliamo dei fondamenti del cattolicesimo che tanto ci stanno a cuore, e cioè della Tradizione costante (non quella "vivente") che riguarda la Fraternità quanto riguarda noi...
Non siamo noi che abbiamo "reso pubblico" QUEL documento. Lo era già - e diciamo purtroppo - quando lo abbiamo ripreso. Ed era già in pasto a commentatori subdoli e malevoli. Per questo ci siamo sentiti in dovere di intervenire nel dibattito con la nostra visuale, che ritengo obiettiva.
Se lei frequentasse i nostri blog, si accorgerebbe quanto il dibattito tra redattori e il loro possibile dissenso, spesso viene espresso "in diretta" e alimenta le discussioni. Ciò che ci muove è l'amore per Cristo e per la Sua Chiesa e non c'è nulla che ci divide, ma ci esprimiamo soltanto con sensibilità, accenti e sottolineature diverse che, a volte, possono confliggere, ma vengono ricomposte nel Collante comune...
Nella Fraternità, purtroppo si sono evidenziate e le si conosceva da tempo senza peraltro avvertirne la portata, le diverse tendenze pro o contro l'accordo, entrambe dettate da valutazioni rispettabili, comprensibili ma non condivisibili quando prendono la veste di una orgogliosa intransigenza, che non è sano rigore ma può diventare rigorismo...
Questa è la mia valutazione con gli elementi che ho in questo momento; ma la situazione è suscettibile di ulteriori sviluppi, che stiamo pregando si evolvano secondo la volontà del Signore e non secondo la nostra... E credo che presto saremo in grado di conoscere meglio i termini dell'intera vicenda. La chiarezza è quanto di più auspicabile e riguarda anche la Chiesa, purtroppo così oscurata in questo tempo difficile e disorientante.