Riprendo da Riposte Catholique:
Non si registra solo in Inghilterra l'attrazione dei futuri sacerdoti per la liturgia tradizionale. Anche nei Paesi Bassi.
Nell'aprile 2011, nell'interrogarsi nella sua Lettera 278 su « la fine del lungo inverno olandese », Paix liturgique aveva rilevato che nel seminario diocesano di Bois-le-Duc (s-Hertogenbosch),
« il cui rettore sembra ben disposto verso il motu proprio, il canonista tedesco Gero Weishaupt è stato autorizzato a celebrare tre volte la settimana la forma extraordinaria ed i seminaristi hanno la libertà di unirsi a lui. »
Non è quindi del tutto fortuito che proprio da questo seminario venga la buona notizia riportata dal blogger Mark de Vries.
Il mese scorso, interni di Sint-Janscentrum sono stati ordinati sacerdoti nella cattedrale di 's-Hertogenbosch : don Patrick Kuis e Geoffrey de Jong. E, prova che anche in Olanda la forma extraordinaria seduce i giovani sacerdoti, don Kuis (27 anni) ci ha tenuto a celebrare una delle sue prime messe nella forma tradizionale. Il 24 giugno, in effetti egli ha potuto celebrare nella Chiesa di Sant'Agnese di Amsterdam affidata alla Fraternità di San Pietro.
Un percorso raro per un prete diocesano e ricco di promesse in un paese il cui cattolicesimo è stato profondamente ferito dal modernismo. Notiamo infine che l'orientamento tradizionale di don Kuis non sembra procurargli particolare ostracismo dal momento che è stato destinato dal suo vescovo niente meno che alla cattedrale di 's-Hertogenbosch…
Segnali, per ora, solo segnali che qualche mente comincia ad aprirsi a coglier i gravi errori del passato recente ed a ricorrere alle cure della liturgia, e della dottrina che la sottende, dei secoli precedenti ch'è stata la linfa divina che ha reso immenso l'albero della Chiesa coi suoi infiniti frutti di santità, martirio, missionarietà.
RispondiEliminaForse son le prime luci dell'alba. Speriamo che non vengan soffocate sull'accendersi da fosche nubi.