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giovedì 4 ottobre 2012

Jean Madiran, L'anniversario del concilio VaticanoII - Sottolineature su un passaggio del discorso di apertura

Ne eravamo pienamente consapevoli; ma repetita iuvant!

« L’anniversario », tout court, è l'anniversario della nascita (o meglio del battesimo, seconda nascita). Fissando nel 12 ottobre 2012 l'inizio di un Anno della Fede, Benedetto XVI ha inevitabilmente riportato  l’attenzione direttamente sul discorso d’apertura di Giovanni XXIII del quale ricorre il 50° anniversario.

Uno dei passaggi di questo discorso che ha colpito più duramente gli spiriti è quello in cui Giovanni XXIII vede « le incerte opinioni degli uomini si contrastano a vicenda » ed osserva che« e spesso gli errori svaniscono appena sorti, come nebbia dissipata dal sole »; conseguentemente annuncia un cambiamento radicale nell'atteggiamento della Chiesa :

« Non c’è nessun tempo in cui la Chiesa non si sia opposta a questi errori; spesso li ha anche condannati, e talvolta con la massima severità. Quanto al tempo presente, la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore; pensa che si debba andare incontro alle necessità odierne, esponendo più chiaramente il valore del suo insegnamento piuttosto che condannando. »

Senza dubbio Giovanni XXIII voleva, con la sua semplicità e bonomia abituali, chiedere che le persone in errore fossero trattate con maggior misericordia che severità e che si evitasse di « condannare ».

Solo che il suo testo dice letteralmente altro.

Non parla di persone, parla degli « errori » che la Chiesa ha « spesso condannato, e anche molto severamente », ed è questo che chiede alla Chiesa di non più fare : non più « condannare gli errori ».

Effettivamente è proprio questo che la Chiesa non ha mai più fatto (quasi).

E questo cambiamento di strategia è stato inscritti in maniera strutturale fin dentro le istituzioni della Chiesa romana, dal momento che lo strumento delle severità e delle condanne, la Congregazione (suprema) del Sant'uffizio è stata soppressa, rimpiazzata da una semplice Congregazione della dottrina, (che inoltre non è più « suprema »).

Certamente Giovanni XXIII in una simile rivoluzione strategica metteva molto d'un ottimismo personale che talvolta è permesso trovare eccessivo. I tempi cambino, a lui sembrava cambiassero in meglio. I concili precedenti, diceva, hanno conosciuto « vicissitudini», « gravi difficoltà », « motivi di tristezza », a causa de « l’intrusione del potere civile » ; mentre « finalmente sciolta da tanti impedimenti profani delle età passate, da questo Tempio Vaticano, come da un secondo Cenacolo degli Apostoli, per mezzo di voi possa alzare la sua voce, gravida di autorità e di maestà. », ed è « un'aurora risplendente che si leva sulla Chiesa ».

Quest'ottimismo non era che un'opinione discutibile, insita nella personalità di Giovanni XXIII. Ma (senza averlo voluto ?) essa andava incontro ad una ideologia già dominante, una ideologia che riesuma la formula di Teillhard che immagina che « dallo stesso prolungarsi di ciò che provoca incredulità oggi scaturirà la fede di domani ». In una simile prospettiva, conveniva dunque chiedere a ciascuno non di convertirsi ma di andare fino al fondo della sua fede o della sua incredulità.

E poi, non ci sono soltanto gli « errori » da considerare. Ci sono gli attacchi, gli odi, le persecuzioni. Non ci sono solo i non-credenti simpatici e fratelli che si sbagliano ma anche nemici accaniti, sinceri gli uni, demoniaci gli altri. Nella vita reale delle famiglie, delle professioni, delle parrocchie, l'origine del contrario della verità è molto meno l'errore che la menzogna. I gradi media, la scuola pubblica, i rapporti sociali trasmettono una storia della Chiesa stravagante e sommaria,scritta dia nemici della Chiesa. La misericordiosa buona volontà di Giovanni XXIII e la sua apertura al mondo hanno aperto la porta e quel che Giovanni Paolo II chiamerà la cultura della morte.

Non basta la verità a sua propria difesa. Lo spirito umano è fatto in maniera tale che mal assimila un'idea varia se non gli se ne precisano i contorni con una condanna che anatematizza ciò che le è contrario. Non volendo più senitr parlare di condanna né di anatema, non li si è rimpiazzati con nulla che rivesta il loro ruolo, peraltro indispensabile alla vita intellettuale, alla vita sociale, alla vita religiosa.
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[By Le Forum Cathlolique: PRESENT Articolo estratto dal n° 7698 di martedì 2 ottobre 2012]
Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio

20 commenti:

  1. E' un tema fondamentale. Se ne è parlato più volte insieme a molti altri. E, sì, repetita iuvant. In ogni caso Madiran è, come noi, una delle voci fuori dal coro.

    Ma il trionfalismo degli "osannanti" la nuova pentecoste conciliare se ne lascerà sfiorare?

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  2. Ci vorrà ancora un certo tempo perchè i cattolici acquisiscano coscienza di ciò che il 21.mo concilio è stato realmente: un un atto di natura politica prima e più che religiosa, dimostrandosi in-fatti negli anni seguenti come un instrumentum regni, tuttora indispensabile per tenere tutti i fedeli soggiogati, dunque SUDDITI di un regime (cfr. commento di don Camillo in un post prec.), con il suo "diktat" globale di aggiornamento alla modernità, da non poter respingere, pena il non essere "ufficialmente e giuridicamente riconosciuti cattolici", cioè approvati dal centro del Potere ecclesiale.
    Ma mentre i fedeli a poco a poco, nel tempo necessario al risveglio, acquisiscono coscienza di ciò, il Potere ricorre a più serrati "giri di vite", mediante l'imposizione indiscutibile dell'ossequio obbligatorio=atto di fede "nel" concilio, unito al Catechismo (anch'esso rinnovato secondo concilio) quasi nuovo dogma fondante della Chiesa.
    L'autorità "fa" la verità, quella del momento transeunte. E la impone per poter "essere in comunione con Roma" (e con gli svariati "approvati-accolti" da Roma, secondo il nuovo indirizzo giovanneo di non correggere più nè errori nè eresie).

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  3. molto bello, lo avevo già letto in francese e te lo stavo proponendo, mic...

    comunque queste parole non sfioreranno nessuno.

    Qualche setttimana fa' scrivevo
    "...adesso che non devono più far finta di fare i bravi per "tirare dentro" (nel trappolone) la SPX hanno 2 anni di eresia in ritardo da recuperare."

    ...ed ecco che ieri il prefetto Muller ha rilasciato un'intervista di cui parla qui il TG di gloriaTV

    http://it.gloria.tv/?media=342028

    1) cosa conta fare per la difesa della dottrina?
    - non é la mia priorità, la chiesa non é una fortezza

    2) cosa pensa dell'occidente
    - il mondo occidentale ha perso un po' la bussola

    3) cosa pensa della confusione post-CV2, a cosa é dovuta?
    questi problemi non hanno per causa il Concilio, é solo per coincidenza che sono usciti proprio ora

    4) cosa ne pensa dell'insegnamento della chiesa ?
    il problema che molta gente ha é che crea un legame tra pezzi di dottrina passata che erano (buoni) per tempi e contesti diversi.

    amen.

    GloriaTV si chiede (via la voce della brava speaker Doina) se Muller stia perlando in nome della sola Chiesa che conosciamo e amiamo.

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  4. Il discorso d'apertura, effettivamente,suscita forti perplessità e meraviglia il fatto che nessuna voce critica si sia levata all'inizio del Concilio.
    Mi colpisce soprattutto il fatto che il rigore e la severità siano contrapposti alla misericordia la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore;quando invece, per la dottrina cattolica sono esse stesse esercizio di misericordia (3 opera di misericordia spirituale).
    Clamorosa, senza precedenti, poi, è l'affermazione che la verità si possa affermare da se stessa senza riprovare e condannare gli errori che, anzi, possono essere riconosciuti autonomamente da chi li commette, senza alcun intervento esplicito della Chiesa Non perché manchino dottrine false, opinioni, pericoli da cui premunirsi e da avversare; ma perché tutte quante contrastano così apertamente con i retti principi dell’onestà, ed hanno prodotto frutti così letali che oggi gli uomini sembrano cominciare spontaneamente a riprovarle, soprattutto quelle forme di esistenza che ignorano Dio e le sue leggi.... Mi pare fuori luogo e fuori dalla prassi della Chiesa una tale affermazione. I risultati di di questo cambio di marcia sono sotto gli occhi di tutti. (segue)

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  5. L'autorità "fa" la verità, quella del momento transeunte.

    E' proprio questo ciò a cui non ci si può piegare...

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  6. Purtroppo spiace constatare come anche le speranze, espresse quasi come un vaticinio in quel fatidico discorso, siano fallite una dopo l'altra:
    4. Illuminata dalla luce di questo Concilio, la Chiesa si accrescerà, come speriamo, di ricchezze spirituali e, attingendovi il vigore di nuove energie, guarderà con sicurezza ai tempi futuri. Infatti, introducendo opportuni emendamenti ed avviando saggiamente un impegno di reciproco aiuto, la Chiesa otterrà che gli uomini, le famiglie, le nazioni rivolgano davvero le menti alle realtà soprannaturali.

    Davvero c'è da rimanere allibiti, non solo per la vista corta di chi ha pensato e pronunciato quelle parole, ma anche di coloro che celebrano quell'evento come una rifondazione della Chiesa. Possiamo notare le parole ad effetto usate nella chiusa del periodo riportato che inaugurano uno stile di ecclesialese, linguaggio affascinante ma molto vago che crea non poca incertezza: che cosa s'intende per "opportuni emendamenti"? O per "saggio impegno di reciproco aiuto"? I decenni successivi al Concilio hanno dimostrato quanto le famiglie, le nazioni e in generale la società hanno rivolto le menti alle realtà soprannaturali, soprattutto le nazioni europee.

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  7. Cosa si può ancora dire dopo aver ascoltato il filmato citato da hpoirot?

    Hanno perso completamente la bussola! Io mi chiedo cosa riusciranno a fare e dire queste persone durante l'anno della fede.

    Credo che la realtà supererà l'immaginazione.

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  8. Ricordo quel discorso del papa "buono": accanto a lui il card. Ottaviani fremeva a queste parole ed all'accenno dei profeti di sventura!
    L'ottimismo giovanneo circa gli uomini che finalmenter da sé rigettan consapevolmente gli errori dottrinali ha fatto strage della Verità: perché gli uomini, al contrario, in gran maggioranza hann'accettato quegli errori e ne sono assuefatti.

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  9. Muller: la rovina della Chiesa con queste interviste.
    Il Papa l'ha scelto, la responsabilità è sua. E ne dovrà rispondere dinnanzi alla chiesa e a Dio. Speriamo che nel suo ufficio via via lo Spirito Santo lo illumini questo squinternato prefetto.

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  10. 2) cosa pensa dell'occidente
    - il mondo occidentale ha perso un po' la bussola.
    Su questo e SOLO su questo, la dice giusta.

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  11. Non so perché, ma non è apparsa la seconda parte del mio commento.
    Dicevo che ancor più sconcertante è la speranza espressa quasi come un vaticinio nello stesso discorso, in cui si vedevano affermarsi gli effetti lusinghieri dell'assise conciliare: «4. Illuminata dalla luce di questo Concilio, la Chiesa si accrescerà, come speriamo, di ricchezze spirituali e, attingendovi il vigore di nuove energie, guarderà con sicurezza ai tempi futuri. Infatti, introducendo opportuni emendamenti ed avviando saggiamente un impegno di reciproco aiuto, la Chiesa otterrà che gli uomini, le famiglie, le nazioni rivolgano davvero le menti alle realtà soprannaturali.
    Le espressioni "opportuni emendamenti" e "impegno di reciproco aiuto" mi sembrano inaugurare il linguaggio a forte impatto emotivo, ma vago e incerto di tanti documenti successivi.
    Chiunque oggi può giudicare quanto queste previsioni si siano realizzate per le famiglie, per le nazioni e soprattutto per la nostra Europa Cristiana.

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  12. Riassumendo;

    1962: Giovanni XXIII diceva che il CV2 era la nuova primavera

    1962: Giovanni XXIII dava la giusta(!) interpetazione del CV2 (come ricorda Madiran: l'errore non va più condannato!)

    1965: Lefebvre diceva che il CV2 conteneva parti gravemente eretiche

    1970: Paolo VI ha ammesso il "fumo di Satana" ma non lo ha attribuito al Concilio

    1990: GPII ha detto (per 27 anni) che se le cose andavano male (male? quindi niente primavera?) era perché non si era ancora capito abbastanza il CV2

    2005: BXVI ci dice che il CV2 lo abbiamo interpretato anche troppo in un solo senso,

    2010: ma poi lo stesso BXVI interpreta spesso e volentieri da progressita

    2012: BXVI esclude la SPX dalla chiesa perché non accetta sto casino immane conciliare che nessuno sa ancora cosa voglia dire di preciso!

    OGGI: Muller li batte tutti quando dice "questi problemi non hanno per causa il Concilio, é solo per coincidenza che sono usciti proprio ora..."

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  13. Nell'intervista, come riportata da Gloria TV, nel TG di ieri, non si parla di occidente ma di
    "Old Christian countries of the West", quindi si può intendere nazioni di storica tradizione cristiana occidentali. Ecco, allora viene da chiedersi come mai queste hanno perso la bussola, come il prefetto della CdF riconosce: forse che la bussola (dottrina cattolica) è stata messa in soffitta ?

    Comunque per non farsi mancare niente, ecco al seguente link
    http://it.gloria.tv/?media=342485
    un nuovo servizio riportante stralci di un'altra intervista a mons. Mueller.
    In particolare riportano che:

    1) Non vale la pena di trattare con la SPX, questa società non è una controparte con cui contrattare per noi, poichè non si possono contrattare le verità di Fede, non ci possono essere riduzioni (sconti) quando si arriva alla Fede cattolica, ancor più quando si tratta di quelle formulate (qui non sono certo che dicano "validamente") nel CVII.

    2) Per quanto riguarda i rapporti con i protestanti, egli dice che abbiamo (noi cattolici e loro protestanti) già molto in comune, così che il processo ecumenico è in fase avanzata.

    Gloria TV commenta, tramite l'ottima conduttrice:
    siamo senza parole.

    Pure io.

    Che vuol dire che il processo ecumenico è in fase avanzata ?
    Non oso pensare ad una risposta perchè ne sarei molto turbato.

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  14. http://paparatzinger5blograffaella.blogspot.it/2012/10/il-vaticano-ha-interrotto-oggi-le.html

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  15. A proposito del link segnalato, leggete il nuovo articolo...

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  16. Stanno spingendo la Fraternità al sedevacantismo de facto. Speriamo che non ceda e continui a sentirsi dentro la Chiesa come effettivamente è e come sostenevano fior di cardinali di elevatissimo livello, tra cui Castrillon. E come deve restare accada quel che voglion che accada.

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  17. Dunque Giovanni XXIII disse:
    va cambiata la strategia, non si devono più condannare più gli errori


    Magari si fossero fermati a non condannare più l'errore,
    la Roma parallela ha poi predicato e favorito per 50 anni nuovi e vecchi errori ...

    Ma magari si fossero fermati a predicare invece di condannare l'errore:
    la Roma parallela ha poi condannato solo coloro che parlano ancora di errore !

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  18. Purtroppo il processo ecumenico è molto avanzato, non perchè i protestanti si sono avvicinati alla Fede Cattolica, ma perchè è la Chiesa Cattolica ad aver abbandonato ormai la Religione Cattolica, per avvicinarsi paurosamente alla mentalità protestante. Non a caso gli unici che continuano ad essere condannati dalla Chiesa Postconciliare sono coloro che continuano a difendere e a credere a tutti i dogmi cattolici senza compromessi (cioè i tradizionalisti). Chi è veramente che nega le Verità i Fede? La San Pio X che continua ad insegnare la Dottrina che è stata sempre insegnata, o l'attuale Chesa che ormai ha così tanto in comune con i Protestanti (come dice un suo esponente di primo piano, come Muller) da essere essa stessa ormai protestantizzata?

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  19. se non altra questa stopria mi ha permesso di affinare la definizione di uomo di Chiesa del nuovo millennio che i prelati come Ratzinger e Muller personificano perfettamente:

    sono il tipo di filosofo che

    * dinnanzi a un un muro bianco non sopporta che gli si dica che é certamente bianco (banale e troppo tomista)

    * se gli dici che é nero non correggera' mai l'errore pero' ti invita anadare con lui a una conferenza per spiegare quel muro

    * se gli dici che é grigio ti fa cardinale

    * se gli dici che, straziato dal dubbio, hai perso ogni nozione reale e non sai più se quello é un muro cade in estasi dinnanzi a tanta esperienza di fede invidiando tanta ricerca del vero...

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  20. * se gli dici che, straziato dal dubbio, hai perso ogni nozione reale e non sai più se quello é un muro cade in estasi dinnanzi a tanta esperienza di fede invidiando tanta ricerca del vero...

    ritratto satirico perfetto....ma qui si tratta di IDEALISMO, vero hpoirot? significa essere totalmente al di fuori della realtà, oppure rifiutarla, che è lo stesso.
    E l'ESPERIENZA viene mitizzata e quasi idolatrata, perciò ci dicono spesso: "fate esperienza personale del Signore", (magari nei movimenti, trovate incontri-esperienze sensazionali e "forti" ecc.) ma lì, sperimentando e scavalcando i dogmi, la Dottrina viene mortificata, sorvolata e non si impara più: ognuno ha la SUA esperienza che gli fa conoscere la SUA personale figura di Gesù! tante figure di Gesù quanti sono i movimenti e gruppi ecclesiali.....
    Teologia del dubbio, SOGGETTIVISMO, RELATIVISMO: i conti tornano ! e a che gli serve il dubbio alle anime, pensando alla salvezza ?
    ecco i regali del concilio: relativismo e dubbio sistematico, che oscura la Fede, anzichè farla crescere. Grazie al DIALOGO messo al di sopra del Vangelo (eu-angelion) e dell'Apostolato, o testimonianza(martyrion), che era Confessione di Fede, quella dei Martiri e Santi di ogni tempo.

    Sicchè i moderni teologi e papi, invece di insegnare CERTEZZE E VERITA' ETERNE insegnano il dubbio ? che stiamo, alla scuola dei sofisti allora ?
    ma non c'era bisogno che Gesù Cristo fondasse la Chiesa per questo: il mondo è sempre stato pieno di scettici, razionalisti ecc.
    Mai però avevano insegnato QUESTO nuovo tipo di fede: la fede del DUBBIO sistematico, e anche dalla Cattedra di Pietro, che è Cattedra di Verità, non di possibilità o VARIE SOGGETTIVE multiple verità !

    (infatti il Papa tempo fa ha detto che "nessuno possiede la verità" e tutti siamo in ricerca, anche la Chiesa....ricordo pure come si rammaricò di questo Paolo VI mentre anche lui fu promotore di tale caduta di certezze antiche, (v. culto dell'uomo che si fa dio...) quando disse: "è subentrata l'incertezza, il dubbio ecc.", quasi cadendo dalle nuvole, di fronte alla tempesta sopraggiunta a smentire la primavera fasulla di una pentecoste inesistente.....tutto ciò dà la misura del "grande inganno" predetto da S. Paolo, precipitato sulla Chiesa come castigo inatteso.....mentre ci si crogiolava sulle magnifiche sorti dei NUOVI LINGUAGGI pastorali, o del balzo in avanti: dov'è quel mitico balzo favoleggiato da Papa G23.mo? avanti tutta, verso dove?...eccoci qui a constatare la protestantizzazione e la fine delle certezze dogmatiche... mentre nei cortili di DIALOGO i DOTTI TEOLOGI esaltano il dubbio anzichè insegnare e custodire e ALIMENTARE la FEDE !)

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