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mercoledì 7 novembre 2012

Aggiornamento sul sito "vicino alla Santa Sede" citato da Tornielli

Cosa ne pensano oltralpe: da Le Forum Catholique

Un sito di Wojtyliani "assisiati" entusiasti di Luc Perrin 2012-11-07 14:34:47
Quando si guarda il "chi siamo", si parte con Assisi 2002 e le Giornate mondiale della gioventù.
Da questo, si può comprendere il carattere naïf - quasi infantile - dell'analisi, un cattolicesimo "castelbajac [stilista di moda]", fin nello stile dei redattori (vedere le foto). È anche inquietante vedere molti richiami con link a Radio Vaticana. 
Ciò può contribuire a spiegare perché talvolta alcuni settori della Curia sono completamente chiusi ad una semplice comprensione non solo del tradizionalismo ma più generalmente delle questioni fondamentali della Chiesa. 
Il punto centrale di questo infantilismo è un disprezzo, neppure consapevole, della storia e dell'idea stessa di Tradizione. Si dice che non vedere che "l'avvenire", in una religione fondata su una Rivelazione profondamente ancorata nella storia, è un po' immaginare che un fiore troncato senza radice possa essere portatore... di avvenire. 
Questi disgraziati/e privi di memoria non sanno che Giovanni Paolo II, che tuttavia venerano, aveva non solo indirizzato un messaggio ai pellegrini tradizionalisti del 1998 ma aveva loro parlato in diretta nel corso delle udienze pontificie in piena piazza San Pietro.  
Un messaggio del cardinal Bertone è dunque molto meno di quel che aveva fatto Giovanni Paolo II nel 1998.

Grafico sulla Storia della salvezza tratto dal
"Direttorio per la formazione dei Catechisti" tuttora segreto
Mi limito ad aggiungere che il sito: Korazym.org è molto vicino, più che alla Santa Sede, al cammino neocatecumenale, che notoriamente rinnega la Tradizione da Costantino al Vaticano II ed è portatore di una pseudo-rivelazione giudeo-luterano-gnostica [vedi]. E tuttavia sarà uno dei movimenti protagonisti della "nuova evangelizzazione"... 

18 commenti:

  1. Wil ha detto...
    Questo è il sito citato da Tornielli
    e questo dice:

    ...Un testo generoso, considerando anche che tra pochi giorni ci sarà il pellegrinaggio degli appassionati della liturgia pre conciliare a Roma. É stata programmata una serie di eventi e anche una messa in San Pietro. Il Coetus Internationalis Summorum Pontificum ha espressamente dichiarato di volere “manifestare in questo modo il nostro amore per la Chiesa e la nostra fedeltà alla Sede di Pietro” e che “la messa romana tradizionale, in particolare nel Canone, è sempre stata considerata di per sé stessa una magnifica professione di fede della Chiesa Mater et Magistra”.
    Certo il Coetus è un po’ un’arma a doppio taglio. Dichiarare che molti sacerdoti celebrano la messa “ogni giorno” nella “forma straordinaria” e che le vocazioni sacerdotali aumentano grazie ai “ seminari dedicati alla forma straordinaria”, tra i quali quelli della SSPX, significa tentare di minare il senso stesso della dinamica profetica della Chiesa cattolica che guarda avanti.
    Intanto il 3 novembre sarà il cardinale Cañizares Llovera, prefetto del Culto Divino, alle 15.00 a celebrare il pontificale con il rito straordinario. Il Papa per ora non ha fatto sapere se ci sarà da parte sua una forma di partecipazione. Negli ambienti vicini dicono di si. Ma certo anche un messaggio sarebbe un gesto che rischia di essere frainteso dalla maggioranza dei fedeli del mondo che ama e vive la riforma liturgica traendone grandi frutti spirituali. Resta il fatto che un gesto di amore verso l'unità potrebbe trasformarsi agli occhi di molti fedeli come un volgersi indietro.
    Allora forse il migliore consiglio per i fedeli di parrocchie e movimenti di tutto il mondo è quello del Papa di riprendere in mano i documenti del Concilio e rileggerli davvero, senza lasciarsi condurre da strani venti di dottrina che soffiano avanti ed indietro ma raramente verso Cristo.

    http://www.korazym.org/index.php/attivita-della-santa-sede/3-la-santa-sede/3182-i-lefevriani-dopo-aver-espulso-wiliammson-chiedono-ancora-tempo-fino-a-quando.html

    06 novembre 2012 22:51

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  2. Quanto rumore per un articolo scritto da una vaticanista, ex giornalista di Telepace, che ha preso la direzione di Korazym, sito in effetti più vicino al cnc che alla Santa Sede, ancorchè il cnc è molto bene introdotto in Curia...e questo perchè?
    Perchè Tornielli lo ha ripreso definendolo come lo ha descritto e il tam tam internettiano ha prodotto immediatamente i suoi effetti.
    Insomma una storia di vaticanisti che si auto-alimentano e auto-promuovono guardandosi l`ombelico (libera traduzione dal francese).

    Se poi Tornielli voleva dirci che l`Ambrogetti aveva preso ordini da eminenze e-o eccellenze per scrivere quel che ha scritto, non è che ci sorprenda più di tanto.
    Quell`articolo è pessimo, scrivere che chi ricorda che la Santa Messa Antica è celebrata ogni giorno e che le vocazioni aumentano grazie ai seminari "tradizionalisti", sta tentando di minare la "dinamica profetica" della Chiesa è, come minimo, l`opinione personale dell`Ambrogetti che è forse stata anche la portaparola di un qualche curiale, nei due casi è un`immensa cavolata emblematica dell`ostilità alla Santa Messa Antica e a chi la ama e la vive.

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  3. ^__^ Korazym è rimasto fermo alle messe orgiastiche delle GMG di GPII ^__^ e la Ambrogetti l'ha fatta fuori dal vasino con il suo articolo da 4 soldi.... cos'altro potevano "consigliare" al Papa ? ^__^

    certo che il fegato li rode davvero....

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  4. concordo al mille per mille con il commento di Luisa ^__^

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  5. "La discussione sulla libertà religiosa sarà certamente annoverata un giorno tra gli eventi più importanti del concilio [...] In questa discussione si consumava, nella basilica di Pietro, la fine del medioevo, anzi la fine dell'èra costantiniana" (J. Ratzinger, Problemi e risultati del Concilio Vaticano II, tr. it. di G. Viola, Queriniana, Brescia 1966, p.

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  6. ...il migliore consiglio per i fedeli di parrocchie e movimenti di tutto il mondo è quello del Papa di riprendere in mano i documenti del Concilio e rileggerli davvero, senza lasciarsi condurre da strani venti di dottrina che soffiano avanti ed indietro ma raramente verso Cristo.


    eh già ! lorsignori neocat sono quelli che stanno davvero AL CENTRO del cammino, in perfetto equilibrio cv2ista tra avanti/indietro: loro sono i veri nuovi pastori della neo-chiesa risorta dalle ceneri di quella (antica)cattolica e apostolica; loro sono i dialoganti apostoli che annunceranno il (nuovo) Vangelo di Cristo a tutto il mondo, perchè quello "di prima" è passato e non più valido !
    a quale mitologico Cristo si riferisce il sito che fa da padrone sulle decisioni papali ?
    mi pare ovvio:
    al Cristo utopico e cosmico additato dal Teilhard de Chardin & co: avanti, sempre avanti, "il nuovo è sempre migliore" -la Verità è figlia del tempo- verso la dissoluzione della vera Chiesa, fondata sulla Roccia del Pietro perenne, sulla Verità eterna che STAT, E che deve essere sostituita da quella mondialista e anticristica, con la scusa di portare il mondo al vero Cristo, (v. proclama del cv2 "trovare NUOVO LINGUAGGIO PASTORALE": ecco il felice approdo di quell'idea innovatrice che "trova ciò che unisce" senza più condannare alcun errore) perchè quel Vangelo e quel Cristo predicato per 19 secoli non era quello vero, non era completamente rivelato, era PARZIALE ! e i Santi di 19 secoli hanno adorato con tutto il loro cuore e la loro vita un Cristo "parzialmente rivelato", iniziando dai Martiri, che non ancora Lo conoscevano, non avendo vissuto il grancv2 che annuncia il vero-nuovo Cristo, quello kikiano che riporterà la Chiesa nel seno del giudaismo, distruggendola dalle fondamenta; infatti secondo i kikiani Gesù NON E' PRESENTE nel SS.mo Sacramento dell'altare !
    (e pensiamo sempre a quello che ci costringe a dire la Messa NO dopo la consacrazione: "annunciamo ecc....nell'attesa della TUA VENUTA, facendoci scordare che GESU' è LI' VIVO E VERO! effetto nefasto della riforma liturgica di Paolo VI-Bugnini, di cui costoro sono i migliori applicatori, allievi-riformatori del Catechismo e dei dogmi fondanti del Cattolicesimo!);
    e così, grazie a loro - consiglieri autorevoli- siamo tutti pronti per l'arrivo di colui che abolirà tra pochi anni il Santo Sacrificio, come predetto nelle Scritture: questa gente futurista, che conduce coi suoi CONSIGLI (molto ascoltati dai papi) la Chiesa verso l'annullamento della Presenza Reale e la sostituzione di Santa Messa-Sacrificio rinnovato con la Cena luterana-banchetto di amicizia commemorativo è la gente che sta celebrando il preludio dell'anticristo, spalancandogli tutte le porte della Chiesa e della società, mentre trionfalmente attua la Nuova evangelizzazione (col permesso delli superiori, approvata, lodata e promossa definitivamente nel gennaio 2011).


    dice Caterina:
    cos'altro potevano "consigliare" al Papa ...
    e tutti vi associate sgomenti;
    ma nè Caterina nè alcuno si vuole porre la domanda più grave e stringente:
    posto che questa gente DIA CONSIGLI al Papa, PERCHE' il Papa docilmente dà retta a codesti consiglieri ?
    QUANTO POTERE hanno nella Chiesa del 3. millennio codesti premurosi consiglieri e nuovi evangelizzatori, capaci di disconoscere la Tradizione di 2000 anni e di farla mortificare anche dai pontefici, che si mettono a seguire i loro consigli, dando loro le chiavi dell'evangelizzazione del mondo ?
    e, per giunta, non chiedono a costoro di firmare nessun PREAMBOLO DOTTRINALE per essere cattolici ?
    già, è vero, loro si sentono "a casa", perfettamente integrati con luterani ed ebrei, tutti insieme nella grande religione che ci divorerà tutti, volenti o nolenti, sotto la benedizione dello spirito-di-Assisi1-2-3 !

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  7. Caro ANONIMO,
    quante inesattezze ed errori si possono dire in poche parole!

    La libertà religiosa come già detto era un dato di fatto al tempo dei romani: nel Pantheon c'era posto per tutti. Tranne evidentemente quella vera che non sopporta la menzogna accanto (Il Dio della Bibbia é un Dio geloso, non ammette altri dei).
    E poi il Medioevo, che sotto molti punti di vista era l'apice della cristianità, tutto respirava la dottrina cattolica.
    E di conseguenza Costantino e il suo riconoscere la regalità anche sociale della Chiesa. Chiaramente nello schemino allegato all'articolo, tutto tra parentesi.

    Ciò che sorprende é come si abbia il coraggio di sostenere che non vi sia rottura ma continuità nel Concilio! Chissà se dal 1966 ad ora l'autore della frase citata dall'anonimo ha avuto occasione per ricredersi...

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  8. L'era costantiniana è caduta nel 1970, con la fine del potere temporale dei Papi. E, in ogni caso, la fine dell'era costantiniana non può segnare la fine dell'insegnamento dogmatico, che è quello che custodisce la Rivelazione Apostolica, per inverarla ad ogni generazione.

    Checché ne dicano Chenu, Barth e lo stesso Ratzinger...

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  9. La negazione dell’era costantiniana, al di là di tanti sogni ad occhi aperti (sovente dimentichi della precarietà di questo mondo, non dovuta a contingenze storiche presenti i ogni epoca ma al peccato originale e al diavolo e alle nostre passioni ed ribellioni dilaganti), fondamentalmente non può voler dire se non la mefistofelica e definitiva rimozione di questo:

    "i secoli del Medioevo hanno un loro chiarissimo significato, che è la fondazione dell’Europa su base cristiana e romana (...). Impero e Cristianesimo col loro trionfo e con le loro relazioni reciproche sono il presupposto di tutto il Medioevo, in quanto creano una coscienza di universalità politica e religiosa, che sarà per un millennio la fede comune degli uomini e il carattere sostanziale dell’età. Il reggimento unitario e totale, i principi di ordine civile e di purezza cristiana potranno essere mille volte smentiti dai fatti; ma si continuerà a credere, a sperare, a operare nella luce della Chiesa e dell’Impero; e politica e religione costituiranno due aspetti di un’unica realtà." (Rino Cammilleri)

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  10. Benedetto XVI il 14 settembre, in Libano: “NON TEMERE, PICCOLO GREGGE, E RICORDATI DELLA PROMESSA FATTA A COSTANTINO…”

    È provvidenziale che questo atto [la firma dell'esortazione apostolica postsinodale "Ecclesia in Medio Oriente"] abbia luogo proprio nel giorno della festa dell’Esaltazione della Santa Croce, la cui celebrazione è nata in Oriente nel 335, all’indomani della dedicazione della Basilica della Resurrezione costruita sul Golgota e sul sepolcro di Nostro Signore dall’imperatore Costantino il Grande, che voi venerate come santo. Fra un mese si celebrerà il 1700.mo anniversario dell’apparizione che gli fece vedere, nella notte simbolica della sua incredulità, il monogramma di Cristo sfavillante, mentre una voce gli diceva: “In questo segno, vincerai!”. Più tardi, Costantino firmò l’editto di Milano [che diede la libertà ai cristiani].

    L’indomani, sabato 15 settembre, Benedetto XVI è tornato a insistere sull’esigenza della piena libertà religiosa – assicurata da Costantino all’impero del suo tempo ma tuttora assente nel Medio Oriente musulmano, con la sola eccezione del Libano – nel discorso che ha tenuto nel palazzo presidenziale di Baadba ai rappresentanti della repubblica libanese, ai membri del governo, ai capi religiosi e agli uomini della cultura:

    “VIVERE LIBERAMENTE LA PROPRIA RELIGIONE…”
    La specificità del Medio Oriente consiste nella mescolanza secolare di componenti diverse. Certo, ahimè, esse si sono anche combattute! Una società plurale esiste soltanto per effetto del rispetto reciproco, del desiderio di conoscere l’altro e del dialogo continuo. Questo dialogo tra gli uomini è possibile solamente nella consapevolezza che esistono valori comuni a tutte le grandi culture, perché sono radicate nella natura della persona umana. Questi valori, che sono come un substrato, esprimono i tratti autentici e caratteristici dell’umanità. Essi appartengono ai diritti di ogni essere umano. Nell’affermazione della loro esistenza, le diverse religioni recano un contributo decisivo. Non dimentichiamo che la libertà religiosa è il diritto fondamentale da cui molti altri dipendono. Professare e vivere liberamente la propria religione senza mettere in pericolo la propria vita e la propria libertà deve essere possibile a chiunque. La perdita o l’indebolimento di questa libertà priva la persona del sacro diritto ad una vita integra sul piano spirituale. La sedicente tolleranza non elimina le discriminazioni, talvolta invece le rinforza. E senza l’apertura al trascendente, che permette di trovare risposte agli interrogativi del cuore sul senso della vita e sulla maniera di vivere in modo morale, l’uomo diventa incapace di agire secondo giustizia e di impegnarsi per la pace. La libertà religiosa ha una dimensione sociale e politica indispensabile alla pace! Essa promuove una coesistenza ed una vita armoniose attraverso l’impegno comune al servizio di nobili cause e la ricerca della verità, che non si impone con la violenza ma con “la forza stessa della verità” (Dignitatis humanae, 1), quella verità che è in Dio. Perché la fede vissuta conduce inevitabilmente all’amore”. [...]
    Il Libano è chiamato, ora più che mai, ad essere un esempio. Politici, diplomatici, religiosi, uomini e donne del mondo della cultura, vi invito dunque a testimoniare con coraggio intorno a voi, a tempo opportuno e inopportuno, che Dio vuole la pace, che Dio ci affida la pace.""
    ___________________
    Si nota una grande dicotomia - al solito - tra il discorso ad intra e quello ad extra.

    Il problema è che tutte le religioni vengono messe sullo stesso piano e, dunque, la Salvezza portata da Cristo Signore, che fine fa, se persino il Papa esorta ognuno a vivere la propria fede e non Annuncia più Cristo ai lontani?

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  11. dice Caterina:
    cos'altro potevano "consigliare" al Papa ...
    e tutti vi associate sgomenti;
    ma nè Caterina nè alcuno si vuole porre la domanda più grave e stringente:
    posto che questa gente DIA CONSIGLI al Papa, PERCHE' il Papa docilmente dà retta a codesti consiglieri ?


    Ben detto, ma è una domanda a cui non si risponderà mai con franchezza, per timore di esser considerati sedevacantisti e, mi si permetta, per ipocrisia italiota.

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  12. http://www.antoniosocci.com/2012/11/lesempio-di-carita-del-papa/

    Ed ecco il solito leccapiedi

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  13. Leccapiedi di chi?

    Mi pare che le dica chiare sulla linea dura della Segreteria di Stato, che ancora una volta avrebbe oltrepassato la volontà del Papa, smentendo le dichiarazioni della Sala Stampa.

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  14. Per Antonio. E' evidente che io mi riferivo all'articolo. Il resto, scusami, ma preferisco evitare...

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  15. Socci crisse quel libro su Fatima in cui, da grande specialista, disse una mezza verità. E' vero che Bertone ha mentito, ma Ratzinger è altrettanto responsabile dell'"occultamento" di parte del terzo segreto. Quanto Ratzinger ha detto sulle "profezie" è illogico e inqualificabile. Il servilismo di Socci --presentato come "scorrettezza politica"!-- qui raggiunge una delle sue più rocambolesche vette. Non a caso, egli sostiene pure il diabolico Monti. Non capisco perchè si prefersica "evitare" su un tema centrale: la Chiesa non è più la stessa, e quindi sostiene un governo di usurai e occultisti. Dove vive, Mic?

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  16. Sono perfettamente d'accordo, Antonio.
    L'"evitare" non riguardava il contenuto, ma lo stile.

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  17. ... non che tu non ci sia andato giù duro ;)

    ma così è più accettabile...

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