Ricevo da un'amica:
Articolo scritto da un membro dell'Associazione Cristo Re di Livorno, che sa far ridere anche nelle situazioni più difficili!
“Il Re del Portogallo non sa ballar la samba” cantavano nell’Italia distrutta dalla guerra e convinta di poter rinascere in Repubblica le graziose vocine del Trio Lescano; i portoghesi in effetti non hanno mai avuto una buona considerazione, loro malgrado: chi non conosce infatti l’espressione “Fare il portoghese”? In realtà i portoghesi non hanno colpe, anzi non c’entrano niente, come non c’entrano granché in quel che voglio raccontare, ma non precipitiamo… Non c’entrano perché l’espressione si riconduce a un fatto storico avvenuto nella Roma barocca, e riferito dallo scrittore José Coutinhas che riporta del munifico gesto dell’ambasciatore del Portogallo che volle offrire gratuitamente a tutti i connazionali residenti a Roma uno spettacolo a teatro per assistere al quale molti romani vollero imbucarsi dichiarandosi appunto di nazionalità lusitana.
Roma e i portoghesi, insomma è quello di cui voglio parlare, ma in realtà di quelli che portoghesi non sono ma vogliono fare i furbi.
Molti sanno che da quando fu soffocato il venerato Messale di sempre (che finalmente ha avuto nuovo slancio e una dichiarazione di piena ed immancabile legittimità con il Motu Proprio Summorum Pontificum), in alcune chiese la fiammella non fu mai spenta: la chiesa di Gesù e Maria nella centralissima Via del Corso a Roma è stata una di quelle luci sempre accese anche nei tempi più bui. E da quegli anni convulsi e accecati dalle rivoluzionarie e velleitarie speranze mai è mancato il Santo Sacrificio nella forma più antica, nobile e perfetta in quella bella chiesa romana.
Nessuno si è mai lamentato, neppure i portoghesi, che adesso vengono singolarmente tirati in ballo per un definitivo e inappellabile “Ite, Missa est!” in Via del Corso. La Santa Messa in latino non s’ha da fare perché sarà sostituita in egual orario dalla Messa in portoghese… Già perché una Messa ben frequentata da fedeli ordinati, generosi e composti dà noia a chi il portoghese lo fa accampando la scusa risibile che tale celebrazione impedirebbe la cura pastorale e le attenzioni speciali da dedicare ai lusitani residenti a Roma. E’ pur vero che “in Portogallo si manterrà il dogma della Fede”, ma perché farlo vacillare a Roma a sarcastico discapito degli incolpevoli fedeli di sempre? Non c’è un'altra chiesa a Roma? E soprattutto quanti sono ‘sti portoghesi che evidentemente vogliono il novus ordo nella loro lingua? Forse giungeranno nella Città Eterna in continui pellegrinaggi accampandosi il sabato sera nell’ampia e vicina Piazza del Popolo? Se sotto questa storia non vi fosse un’odiosa questione sarebbe tutta da ridere.
No, i Portoghesi non c’entrano nulla, c’entrano i soliti furbi che vogliono “fare i portoghesi” usando speciali attenzioni per celebrare per sé stessi l’anno della malafede.
È evidentemente l’innata e irrefrenabile pulsione dei nemici della Santa Messa che, non potendola più soffocare del tutto, mirano a limitare i danni allestendo dei “lager” spirituali ben recintati, ben sorvegliati da inflessibili kapò. La riserva indiana che metta a tacere il “problema della Messainlatìno”. Evitare il contagio, quarantenare con un bel cordone curiale fatto di diffidenza, di maldicenza, di interessi di bottega.
Be’ se il problema sono i Portoghesi davvero non ci resta che pregare la Madonna che a Fatima ebbe la premura materna di dire le cose con chiarezza. Si tratta infatti di un proditorio attacco al volere del Santo Padre affermato appunto con un motu proprio che manifesta la volontà del Pontefice di diffondere senza restrizioni la celebrazione del Rito di sempre. Chi è che va a battere mestoli sulle pignatte sotto la finestra del papa? Non certo i Portoghesi!
in Christo Rege.
Luis Moscardò
La "macchina diplomatica" è ancora in corso.
RispondiEliminaPurtroppo, se dovesse cadere questa possibilità, c'è il rischio di una perdita definitiva di quella Santa Messa a Roma che potrebbe e dovrebbe vantare, se non altro, la vis della consuetudine trentennale.
Ricordo una testimonianza drammatica sul cardinal Vicario che è completamente AVVERSO e ha dichiarato che se ci fosse stato lui, all'epoca, a Roma non ci sarebbe neppure la Parrocchia Personale, già insufficiente per una città estesa come Roma e non agevole da raggiungere per chi vive in periferia.
Chi scrive ha già subìto una esperienza dolorosa del genere, sperimentando, col suo gruppo, disprezzo e chiusura totale. Ora non ci sono più i sabati della Vergine a Santa Croce in Gerusalemme.
Speriamo in bene e preghiamo.
Le sempre montanti e ritornanti tendenze alla ghettizzazione e allo strapazzo della Messa gregoriana, guardata come un qualcosa da tollerare in subordine o da relegare in ambienti ristretti, potrà esser vinta quando i principi fissati dal Legislatore nella legge liturgica universale che l'ha ristabilita saranno intesi e applicati.
RispondiEliminaE' necessario intendere che (a) questo ristabilimento è voluto per TUTTA la Chiesa e non solo per i gruppi "legati" a particolari forme liturgiche; (b) di conseguenza destinatari principali della legge sono tutti i sacerdoti di rito latino, ovviamente compresi i vescovi, e non i "gruppi stabili" di fedeli.
L'individuazione nei gruppi di fedeli del motore del cambiamento è il risultato necessario e inevitabile di uno stato di eccezione che è sotto gli occhi di tutti, ed è per sua natura un fatto transitorio, giacché le regole liturgiche le stabilisce il Papa e le applica il Clero; i fedeli le ricevono, non le fanno né le governano. L'inversione che si è resa necessaria è l'inizio di una fase transitoria, che potrà anche essere lunga, ma che sfocerà nel ristabilimento del giusto ordine.
Quindi, il cuore di tutto questo è nella formazione sacerdotale, che è la fonte della risoluzione di questa crisi. Passi decisivi cominciano a compiersi, per esempio, nella recente attribuzione papale del governo dei seminari alla Congregazione per il Clero, e nell'iniziativa di quei seminari diocesani o di altre prelature che già formano i canditati al sacerdozio secondo i nuovi indirizzi.
Di questo occorre tener conto anche nella situazione attuale e in questo spirito (che è l'unico che abbia un senso) è essenziale l'iniziativa crescente dei fedeli e dei gruppi; di grande utilità è stato il primo pellegrinaggio pubblico, che ha portato alla celebrazione in San Pietro.
Fuori dalla cultura del ghetto! Sentire cum Ecclesia!
I fedeli possono sempre autotassarsi per affittare, come spesso ha fatto e fa la FSSPX, un negozio, un magazzino, un garage da trasformare in cappella. Alla faccia dei portoghesi curiali.
RispondiEliminaFuori dalla cultura del ghetto! Sentire cum Ecclesia!
RispondiEliminaSono perfettamente d'accordo con questo intervento e, soprattutto sulla necessità di recupero attraverso la formazione del clero.
Il recente provvedimento del Papa è di certo un segnale positivo. Resta tuttavia da vedere chi e come lo attuerà. Non voglio addentrarmi nelle problematiche paurose dei seminari che passano per diocesani e formano un altro genìa di sacerdoti. Finché certi errori macroscopici resteranno accolti e saranno certi centri di potere a pilotare e silenziare persino i livelli più alti e finché la Liturgia, davvero fonte e culmine della fede e primaria funzione della Chiesa, non sarà purificata da abusi e sincretismi un tempo impensabili ed impossibili, non verremo fuori dal tunnel.
E noi continuiamo a sperare e a dare il nostro piccolo contributo in questa Chiesa che è la nostra, La Catholica... e nel suo mistero lo è, come lo è in tanti piccoli (sacerdoti e laici sconosciuti) e in tante manifestazioni visibili che magari non fanno notizia, ma sono lì a lodare il Signore e ad attendere tutto da Lui.
Il recente provvedimento del Papa è di certo un segnale positivo. Resta tuttavia da vedere chi e come lo attuerà.
RispondiElimina-----------------
Il Papa non aveva disposto che nei seminari si insegnassero tutti e due i riti?
I fedeli possono sempre autotassarsi per affittare, come spesso ha fatto e fa la FSSPX, un negozio, un magazzino, un garage da trasformare in cappella. Alla faccia dei portoghesi curiali.
RispondiElimina-----------------
Con tutte le chiese poco frequentate che ci sono a Roma!
Invito i gestori di questo blog, a seguire questa triste vicenda in ogni sviluppo e a tenerne informati i visitatori. Sono molto dispiaciuto. Frequento la S. Messa di sempre in quella chiesa 1-2 volte al mese. Come orario e come ubicazione e' l'unica che posso frequentare compatibilmente con i miei impegni familiari. Sono forse condannato alla messa modernista per sempre ? La liberta' di religione vale per tutti meno che per me e pochi altri? Andassero i fedeli portoghesi a cercare una chiesa per la loro celebrazione, e lasciassero ai buoni cattolici la chiesa che li ospita ! Vorrei fare qualcosa, ma mi viene in mente che posso solo pregare e raccomandare tutto e tutti all'intercessione di Maria SS. e di S.Pio X. Comunque, caro card. vicario e vescovi modernisti tutti, da quest' anno il mio 8x 1000 andra' allo stato, almeno non partecipero' allo sfascio di tante chiese ,ridotte a sale conferenza simil-logge massoniche con la scusa degli 'adeguamenti liturgici' nello spirito del concilio.
RispondiEliminaSi è vero, i fedeli potrebbero anche tassarsi affittare un locale per adebire in cappella come fanno i nostri Fratelli della F.S.S.P.X,ma c'è un piccolo problema da risolvere,L'istitusto Cristo Rè Sommo Sacerdote è di diritto pontificio riconosciuto canonicamente dalla santa sede è soggetto all'obedienza degli ordinari del luogo, la posizione della F.S.S.P.X. per fortuna nostra ancora gode di una certa libertà di vita pastorale, perchè non è ancora canonicamente incardinata, il punto sta propio qua questo è il prezzo che si paga per essere incardinati canonicamente come istituto, obbedienza agli ordinari che possono dire nella mia diocesi potete operare come fanno sia a Livorno che a Firenze e in tante altre parti del mondo, a Roma il cardinale vicario è ostile sia per le vocazioni sacerdotali, sia al rito pre-conciliare, anche se si trovasse un'altro luogo lui come cardinale vicario ha giuridicamente l'autorità di farli sloggiare,soltanto nella Rettoria di Gesù è Maria lui non può far nulla poichè il diritto sancisce che dopo 30 anni è la consuetudine, loro debbono assolutamente rimanere nella rettoria di Gesù è Maria se vogliono operare nella diocesi di Roma, se il cardinale vicario le desse una convensione per un'altra chiesa è un'altra storia ma fino allora dobbiamo resistere .
RispondiEliminaVandeano concordo con te per 8x1000 di non darlo più alla chiesa cattolica riformata e di dare il mio 5x1000 alla Fraternità sacerdotale San Pio X che è la vera espressione della vera Chiesa Cattolica Apostolica Romana.
RispondiEliminaQuello che sta succedendo a Gesù e Maria è assolutamente scandaloso!!! Se si riesce per motivi così pretestuosi ad eliminare una Messa storica come questa proprio nella Diocesi del Papa, che cosa accadrà nelle altre chiese dove si celebra nel venerabile rito di San Pio V? E intanto il Vicariato sta a guardare gongolante perchè per il Card. Vallini noi fedeli della Tradizione non contiamo niente, siamo solo dei cattolici di serie B da relegare nel "lagher" della Trinità...Che cosa penserebbe il Santo Padre se sapesse ciò che il Card. Vicario fa nella sua Diocesi in aperto contrasto con il Motu Proprio S.P. e l'istruzione U.E.?
RispondiEliminaIl problema è che la decisione di sopprimere la Messa di G&M è la ricaduta pratica dell'atteggiamento volto a reprimere la S. Messa, cioè va direttamente, apertamente, palesemente contro la volontà del Papa e nella Diocesi di cui proprio il Santo Padre è Vescovo, dico: Vescovo. Se si ha l'ardire di andargli contro sotto il naso vuol dire che se ne ha sommo spregio, la questione dal punto di vista disciplinare non è secondaria: c'è un sottoposto, un esecutore, un facente funzioni che va contro la Legge, contro la logica, contro la volontà e contro il mandato che ha ricevuto.
RispondiEliminaUna precisazione, sono l'autore dell'articoletto ma non sono presidente dell'Assocazione di Livorno, tuttavia ne ne faccio parte.
L. Moscardò
Che cosa penserebbe il Santo Padre se sapesse ciò che il Card. Vicario fa nella sua Diocesi....
RispondiEliminae chi l'ha detto che il Papa non lo sa ?
il Papa non sa mai nulla di ciò che accade, nè a Roma nè nell'intero orbe cattolico, quanto a impedimenti, veti, intralci e soprusi d'ogni sorta subiti dai richiedenti la Messa antica ?
c'è un sottoposto, un esecutore, un facente funzioni che va contro la Legge,...
RispondiEliminacfr.:
Leggi sonvi, ma chi pon mano ad elle ?
promulgare una legge non serve a nulla, se poi nessuna autorità provvede a farla rispettare, con adeguate sanzioni comminate ai trasgressori.
(dove risiedono il potere esecutivo e giudiziario, in quali mani ?)
Il card. Vallini sta neocatecumenizzando la Diocesi del Papa, porte spalancate per gli uni ,sbattute in faccia per gli altri, anche se facendolo disobbedisce senza alcun scrupolo ad una legge universale per la Chiesa, sa di contrastare e di opporsi all`applicazione del SP ma sa che non corre alcun rischio, quando incontra il Papa son sorrisi e poi voltate le spalle fa quel che vuole.
RispondiEliminaCosì vanno le cose nella Chiesa, nel cuore stesso della cattolicità, Roma, la Diocesi del Papa, nella sua stessa Diocesi il Papa è disobbedito in tutta impunità.
La tenace opposizione del card. Vallini al Summorum Pontificum non è un segreto, agisce apertamente a due passi dal Vaticano, è il Vicario del Papa ma ne disprezza l`autorità e la volontà.
RispondiEliminaIpocrisia di chi per i sette anni di pontificato di Benedetto XVI diceva:
"Che grande onore essere il Vicario del Santo Padre!"
Vallini pro neocatecumenali è la chiusura del cerchio logico: si fa danno a chi le leggi le osserva (i Fedeli iuxta Traditionem) e si privilegia chi delle leggi fa ostentato spregio (Kiko & Co).
RispondiEliminaA Vicario per Roma non sarebbe necessario un "filotradizionalista" basterebbe un cattolico!
Basta con i sicofanti!
LM
(dove risiedono il potere esecutivo e giudiziario, in quali mani ?)
RispondiEliminaMi pare che esistano solo per esigere la firma di "preamboli" solo da chi cattolico lo è, sia pure esprimendo alcuni dissensi.
Gli altri a parole non dissentono, ma nei fatti, stanno trasformando la Chiesa in una Federazione onni-inclusiva tranne che della Tradizione millenaria. Per il fatto che è stato cambiato il baricentro passando dall'Oggetto-Rivelazione immutabile nei suoi fondamenti donato e accolto al soggetto-Chiesa mutevole e cangiante a seconda dei tempi che sta tentando - con esiti già evidenti di diluizione e successivo oltrepassamento - di imprimere la stessa mutevolezza a ciò che non muta, cioè alla Verità e in definitiva al Signore che è lo stesso ieri oggi e sempre...
La Chiesa rimane sempre il soggetto-agente in ogni generazione per incarnare le verità di Fede e portare la Salvezza, cioè il Signore nel mondo; ma non può farlo stabilendo coordinate nuove che non la tengono ancorata alla sua Radice.
Voglio vedere come andrà a finire la storia del "pro multis", se anche in questo continueranno bellamente a fregarsene delle decisioni e delle leggi del Papa.
RispondiElimina@mic: "...è stato cambiato il baricentro passando dall'Oggetto-Rivelazione immutabile nei suoi fondamenti donato e accolto al soggetto-Chiesa mutevole e cangiante a seconda dei tempi..."
E' vero, questa operazione è stata fatta, viene fatta in senso immanentista, soggettivista, relativista (e autoritario).
Però va precisato che anche la Chiesa-Soggetto (costituita e fondata sulla terra da Nostro Signore) fa parte dell'Oggetto-Rivelazione. Solo su questo si basa l'autentica Autorità vicaria - reale, umana ed essenziale - di Pietro, che oggi è Benedetto XVI e, in unione con Lui, l'auorità dei successori degli Apostoli.
Per questo sbaglia chi si separa nei fatti dalla Chiesa Cattolica Romana, mentre non bisogna farsi confondere. Non ci scoraggiamo e agiamo, con la libertà dei figli di Dio.
Il sito Summorum Pontificumj h afatto la sua inchiesta andando alle fonti, sembra che i padri augustiniani e bresiliani siano dei simpatizzanti dell`ultraprogressista ex-presidente bresiliano Lula da Silva, che effettivamente vogliono sloggiare Messa Antica e fedeli, ma che da quando la vicenda è uscita diverse personalità ecclesiatiche romane si succedono alle Messe celebrate dall`ICRSP.
RispondiEliminaAffaire à suivre...
http://www.riposte-catholique.fr/summorum-pontificum-blog/informations/un-apostolat-romain-de-licrsp-est-il-menace#.UJ6rJEItjSM
Luisa ;)
RispondiEliminaavevo già programmato l'articolo per domani con l'aggiornamento.
Non lo pubblico stasera per non distogliere l'attenzione dall'intervista di Mons. Fellay...
Però va precisato che anche la Chiesa-Soggetto (costituita e fondata sulla terra da Nostro Signore) fa parte dell'Oggetto-Rivelazione. Solo su questo si basa l'autentica Autorità vicaria - reale, umana ed essenziale - di Pietro, che oggi è Benedetto XVI e, in unione con Lui, l'auorità dei successori degli Apostoli.
RispondiEliminaLa Chiesa fa parte dell'oggetto-Rivelazione ma NON E' la Rivelazione. E' costituita da essa, NON PUO' costituirla ma solo inverarla.