Da qualche tempo, si moltiplicano le agitazioni presso la Pontificia Accademia per la Vita (PAV). Présent ha ottenuto un'intervista con un membro belga di questa Accademia, il Dr Philippe Schepens. Il Dr Schepens è stato membro del comitato direttivo dell’PAV tra il 1995 e il 2004 ed è peraltro segretario generale della Federazione mondiale dei medici per il rispetto della vita umana e membro del consiglio di direzione dell'American Life League.
— Da qualche tempo, presso la Pontificia Accademia per la Vita si moltiplicano le controversie. Cosa sta succedendo ?
— Cerchiamo di riassumere. Nella primavera del 2009, ci fu « la questione Fisichella » : in occasione del caso di Recife, l'allora nostro presidente ha pubblicato su l’Osservatore Romano un articolo che quasi unanimemente è stato preso come una giustificazione dell'aborto in certi casi. Successivamente, nel febbraio 2012, la nostra Accademia ha organizzato un congresso sull'infertilità, nel corso del quale sono state espresse in maniera preponderante posizioni contrarie alla dottrina cattolica. Più recentemente ancora, nell'aprile scorso, l’Accademia ha annullato un congresso sulle cellule staminali. Ufficialmente il problema è finanziario, ma di fatto questo ripiegamento è dovuto alle proteste di alcuni accademici di fronte ad una nuova deriva.
— Per una « Accademia Pontificia », ciò sembra troppo..
— Sì, ed ecco perché si alza un consistente numero di voci. Nel 2010, il mio compatriota Mons. Schooyans ha pubblicato un libro in reazione allo scandalo che Mons. Fisichella ha causato nelle anime (1). Per quanto riguarda il 2012, l’accademico più attivo nel difendere la dottrina della Chiesa è il professore austriaco Josef Seifert.
— Lei dice che molti accademici si mobilitano, guardando dall'esterno, si ha l'impressione che essi siano poco numerosi.
— La maggior parte degli accademici non vuole dispute sulla piazza pubblica ma le assicuro che all'interno « ci si altera ». Chi presenta queste proteste come se venissero da una piccola minoranza rumorosa si sbaglia, poiché, quando Mons. Fisichella ha pubblicato il suo articolo, la maggioranza dei membri gli ha chiesto di ritrattare.
— Mons. Fisichella è stato smentito dalla Congregazione per la Dottrina della Fede.
— Come ? La CDF ha ricordato la dottrina della Chiesa, ma questo era scontato, poiché il dogma non può cambiare. Ciò che bisogna tener presente, è che questa « puntualizzazione » della CDF ha rafforzato Mons. Fisichella, perché pretende che il suo articolo sarebbe stato « manipolato » ! Infatti, è stato sostenuto dall'inizio alla fine dal cardinal Bertone, semplicemente perché è su richiesta della Segreteria di Stato che ha scritto l'articolo. La protesta degli accademici presso il cardinal Levada è stata prima corto-circuitata dal cardinal Bertone. Così la diplomazia passa avanti alla dottrina! È una conseguenza del Vaticano II : quando Paolo VI ha riformato la Curia, ha dato precedenza nell'organico alla Segreteria di Stato sulla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ci sono buone ragioni di pentirsi di questa inversione delle priorità. Così protetto, non mi meraviglio che Mons. Fisichella sia stato arrogante fino in fondo, rifiutando il minimo mea culpa. E dire che il suo motto è Viam veritatis elegi... Quando si è impenitenti nella scelta della cultura di morte, si può promuovere quella nuova evangelizzazione ? In ogni caso, non quella del Vangelo della vita.
— Il 18 maggio 2012, John Allen ha pubblicato nel National Catholic Register un articolo (2) in cui parla di divergenze tra Europei ed Americani in seno alla Pontificia Accademia. Secondo lui, le tensioni intra-dottrinali e partigiane di apertura sono normali perché il dibattito scientifico è necessario.
— Questo articolo ben descrive alcune delle tensioni nell'Accademia ma non credo del tutto ad un divario atlantico perché anche molti membri del Nuovo Mondo, tanto Anglo-Sassoni che Latini, esprimono le loro gravi preoccupazioni. Nel febbraio scorso, ad esempio, il Prof. Hilgers, degli Stati Uniti, si è schierato in prima linea in seduta pubblica. Quanto al bilanciamento intransigenza-apertura, siamo seri : M. Allen trova normale che questioni dogmatiche (aborto, fecondazione in vitro) formino oggetto d'un dibattito, mentre si osa dire che Roma locuta, l'argomento è chiuso... a proposito degli OGM. È il mondo a rovescio ! Dopodiché, l’Accademia non deve essere un luogo di dialogo con punti di vista non cattolici.
— Cosa vuol dire?
— Il cardinal Ravasi, ad esempio, ha preso posizioni simili a quelle di M. Allen ma fa senza dubbio confusione col Cortile dei Gentili, che d'altronde è una buona iniziativa. Secondo il motu proprio Vitae Mysterium, con cui Giovanni Paolo II ha fondato l’Accademia, essa ha la missione di « informare e formare » in campo bioetico, « specialmente sulle questioni che hanno un rapporto particolarmente stretto con le direttive del magistero ». È chiaro. La discussione con posizioni non cattoliche è dunque utilissima ma non è l'Accademia il luogo. Del resto, poiché apparentemente l'Accademia dovrebbe essere « abortista »… lo scorso febbraio, non si era nel mirifico « dibattito pluralista » : il nostro presidente, Mons. Carrasco, ha rifiutato di condannare la FIV, e i membri che hanno protestato sono stati ridicolizzati in pubblico. In seguito, la direzione dell'Accademia ha scritto che coloro che non erano contenti non erano obbligati a venire ! Si finirebbe per credere che un'Accademia pontificia faccia attiva promozione della cultura di morte.
— Papa Giovanni Paolo II e P. Lejeune, nostri due cofondatori, volevano un corpo di esperti organicamente autonomo ma dottrinalmente sottoposto al magistero, e presieduto da un laico. Ciò avvenne dal 1994 al 2004 ma successivamente la Segreteria di Stato ha stravolto il nostro statuto affidandone la presidenza ad un ecclesiastico. Questa clericalizzazione ha trasformato l'Accademia in una sorta di sotto-dicastero, in cui i presidenti si succedono secondo gli « avanzamenti » accordati a prelati che fanno carriera. Costoro sono sottoposti ai rapporti di forza delle fazioni curiali, alcune delle quali pensano che la Chiesa deve accordarsi col modo esteriore. Ci si trova in una totale inversione : mentre ci si chiede di accettare le libertà con la dottrina divina della Chiesa, ci si vorrebbe sottomettere agli umanissimi giochi delle fazioni della Curia. Non mi meraviglio che alcuni parlino di una nuova « tradizione dei chierici ».
— Poiché lei è membro del consiglio direttivo dell'Accademia, conosce i suoi ingranaggi. Quale soluzione vede possibile ?
— Al momento dei colloqui, bisogna cessar d'invitare esperti che hanno visioni contrarie a quelle della Chiesa. Sarà più semplice se si affronta il problema alla radice, ripristinando il nostro statuto originario.
_____________________________Discorso raccolto da Etienne Leroy
1. Falsa compassione e vera disinformazione – Sul caso di Recife ed altri, Michel Schooyans, Ed. F.-X. de Guibert, 2010.
2. http://ncronline.org/blogs/all-things-catholic/three-tensions-beneath-latest-vatican-dispute
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(Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio)
Infatti, è stato sostenuto dall'inizio alla fine dal cardinal Bertone, semplicemente perché è su richiesta della Segreteria di Stato che ha scritto l'articolo. La protesta degli accademici presso il cardinal Levada è stata prima corto-circuitata dal cardinal Bertone. Così la diplomazia passa avanti alla dottrina! È una conseguenza del Vaticano II : quando Paolo VI ha riformato la Curia, ha dato precedenza nell'organico alla Segreteria di Stato sulla Congregazione per la Dottrina della Fede. Ci sono buone ragioni di pentirsi di questa inversione delle priorità. Così protetto, non mi meraviglio che Mons. Fisichella sia stato arrogante fino in fondo, rifiutando il minimo mea culpa. E dire che il suo motto è Viam veritatis elegi... Quando si è impenitenti nella scelta della cultura di morte, si può promuovere quella nuova evangelizzazione ? In ogni caso, non quella del Vangelo della vita.
RispondiEliminaUn altra voce si leva per attribuire al Vaticano II la responsabilità della deriva non solo in ambito dottrinale, ma anche morale, disciplinare e meramente amministrativo.
Così, mentre ci si scandalizza se alcuni si cimentano in dispute sull'ermeneutica della continuità e sul valore magisteriale del Concilio, alcuni Prelati di spicco nella Gerarchia teorizzano il divorzio (sotto le specie dell'annullamento del Matrimonio per mancanza di fede) e l'aborto (sotto le specie di una casistica a dir poco opinabile).
Non c'è che dire: i frutti del Vaticano II vanno in una sola direzione, che è sempre e comunque opposta a quella del precedente Magistero cattolico.
Sul sito della PAPV http://www.academiavita.org/about_us_members_former.php
RispondiEliminail dott. Scheppens non esiste, neanché tra i defunti. Memoria cancellata per punirlo?
Tutto ciò dimostra che la corruzione della dottrina e dei costumi ha origini e connotazioni clericali. L'apostasia silenziosa di cui parlava GPII è l'apostasia dei vescovi. La prova, una delle tante, è in questi giorni sotto i nostri occhi nel caso Paglia.
RispondiEliminaL'opera profonda di pulizia iniziata da Benedetto XVI, e sostenuta energicamente dal laicato consapevole, proseguirà e giungerà ad estirpare dalla Chiesa la lobby omosessualista, anche nella versione apparentemente "light" di Mr. Paglia&C.
Non sono cosi' fiducioso. Le nomine di Paglia e Muller sono state fatte da Benedetto XVI.......
EliminaComunque su tutti, come sempre, giganteggia la sinistra figura di Bertone, che ormai ha quasi 79 anni ma che e' sempre ben saldo al suo posto.....
EliminaSe risulta dall'articolo che "il Dr Schepens è stato membro del comitato direttivo dell’APV tra il 1995 e il 2004" è presumibile non sia più membro, e dunque è normale che non figuri tra i membri indicati nel sito...
RispondiEliminaBaronio ha detto:
RispondiEliminaalcuni Prelati di spicco nella Gerarchia teorizzano il divorzio (sotto le specie dell'annullamento del Matrimonio per mancanza di fede)
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Da quando in qua il Papa è un "Prelato di spicco "?
Comunque quell'articolo di Fisichella su Recife fu scandaloso. E scandalosa anche l'omertà che ne è seguita.
Queste posizioni all'interno della Chiesa erano già prevalenti durante la campagna referendaria per il "Si alla Vita" ... io l'ho vissuta direttamente. Non era possibile appendere manifesti e fare conferenze pro-vita nelle parrocchie (nella stragrande maggioranza) e questo ovviamente con il beneplacito del vescovo. Nel Frattempo ovviamente le cose sono peggiorate ... e le posizioni pro-vita, apertamente pro-vita, sono guardate con sospetto nelle nostre diocesi, dove tutto è permesso meno che manifestare posizioni autenticamente cattoliche
RispondiEliminaL'opera profonda di pulizia iniziata da Benedetto XVI, .....
RispondiEliminala tanto decantata "opera di pulizia" non è risolutiva di nulla! nella fattispecie equivale a curare il sintomo della malattia, e non la causa profonda e remota lo sfacelo dottrinale-pastorale-liturgico a monte del crollo della forma mentis cattolica e della vera Fede --> visuale relativista per cui il male può esser ricatalogato come "una diversa forma di bene, o bene minore o bene in progress....", cfr. lodi agli eretici kikiani,
accoglienza dei divorziati nella Comunione ecclesiale alla pari di chi è in GRazia, inclusione dei protestanti nella Chiesa ecc. cfr. testi vari fumosi-fuorvianti di eccelse firme (e ci sarà gran fantasia nell'inventare le maschere delle idee diaboliche che si insinueranno nel seno della Docenza catto-riformista).
Sarebbe come il caso di uno che ha un forte mal di testa e prende un analgesico, invece di risalire attentamente, senza paura della VERITA' sul Malato, alla causa prima della malattia, che -come prospettato da lungo tempo (v. pontefici Pio X-XI-XII) e tempestivamente da accorti illustri diagnostici- è piuttosto una MENINGITE a rapidissimo decorso !
Significa scegliere lucidamente di la stoltezza totale: un suicidio consapevole e deliberato, sotto la falsa protezione di un analgesico che lascia le cose COME stanno.
E le stelle stanno a guardare....
....e noi tutti franiamo, e paghiamo (spiritualmente con le tasche sempre più vuote, ma riempite di illusioni "ecumeniste-fraterne-mondialiste").
[off-topic]
RispondiEliminaLe ministre de la Famille de Benoît XVI s'est déclaré favorable à la tutelle des droits privés et matrimoniaux des couples de fait.
http://www.lepoint.fr/monde/le-vatican-reconnait-le-droit-des-couples-gay-05-02-2013-1623969_24.php
Già, le stagioni non sono più quelle di prima e ormai viviamo in una continua primavera, quella della 'Chiesa conciliare'. Naturalmente - ça va sans dire - sempre nella famosissima e fumosissima 'ermeneutica della continuità'...
RispondiElimina« tradizione dei chierici »o TRADIMENTO dei chierici?
RispondiEliminaSia nel senso di commesso da loro, sia commesso contro quelli ancora fedeli
L'opera profonda di pulizia iniziata da Benedetto XVI, .....
RispondiElimina?????
e dove sarebbe???? qui c'é gente che crede a Babbo Natale!
Un momento, mi è venuta un'idea interessante: veramente non c'entra col Fisichella e la Pontificia Accademia, ma comunque riguarda il matrimonio e quindi la vita.
RispondiEliminaPropongo a Benedetto XVI di estendere i casi di nullità matrimoniale, oltre che a quello della "mancanza di fede", anche ai seguenti (in ordine crescente di gravità):
1) mancanza di speranza;
2) mancanza di carità;
3) mancanza di fede nel Concilio, quello 'super';
4) mancanza di fede nella Shoah.
- Per il difetto di cui al n.3, vista l'estrema sua gravità, si preveda il bypassamento di qualsiasi iter giudiziale, con 'sbenedizione' papale immediata in corsia preferenziale.
- Per quello di cui al n.4 si provveda comunque, ed in modo inderogabile, oltre che al rituale stracciamento delle vesti davanti a testimoni, anche alla richiesta di assoluzione dalle annesse censure al Gran Rabbinato di Gerusalemme.
Sotto gli auspici del Grande Architetto dell'Universo...
Per quanto riguarda la Pontifica Accademia per la Via l'altra grande questione è quella dei criteri di accertamento della morte della persona.
RispondiEliminaC'è una minoranza di tutto rispetto che con argomenti solidi mette in dubbio gli attuali criteri neurologici di accertamento della morte, con tutto quello che ne consegue per i trapianti di organi vitali.
Per quanto riguarda il Santo Padre sicuramente ha fatto tanto il suo Motu Proprio sulla Santa Messa, la remissione della scomunica per i Vescovi della FSSPX, il rigore sui casi di pedofilia ed anche una certa autocritica per le sue prese di posizione "teologiche" giovanili.
Devo riconosere però che sono profondamente deluso dalle sue nomine, dalla sua carenza di governo nel reprimere errori, esesie ed abusi, dall'ennesimo incontro di Assisi, dalle sue visite ad edifici di culto non cattolici e dai suoi discorsi che ripetono le ambiguità e le novità errate del Concilio Vaticano Secondo. In una parola dal non essere stato Papa Pio XIII.
Ciò non toglie il mio massimo rispetto filiale per la sua persona ed il suo altissimo ufficio.
L'altro giorno leggendo questo articolo di Chiesa Viva su Medjugorje
RispondiEliminahttp://www.chiesaviva.org/medjugorje.html
sono rimasto particolarmente colpito dalla lista di cose che fa la gospa che combaciano con quello che ci propina da 50 anni la dottrina conciliare ... (verso la fine dell'articolo)
La “Madonna” di Medjugorje e la sua banale familiarità (chiede ai veggenti di riposarsi bene, augura buon compleanno...)
La “Madonna” di Medjugorje benedice gli oggetti di pietà
La “Madonna” di Medjugorje prega come i peccatori
La “Madonna” di Medjugorje è per l’eguaglianza delle religioni
La “Madonna” di Medjugorje sostituisce Fatima con l’apostasia moderna
... ma soprattutto
La “Madonna” di Medjugorje non dà ordini ma consigli
... la “Madonna” di Medjugorje, infatti, non dà ordini, ma consigli, i quali - come si sa - non impegnano ciecamente. Lo scrive il solito Laurentin: «La Madonna non si comporta da madre possessiva (sic) verso i veggenti, ma lascia a loro la scelta. “Desidererei... a voi la scelta!”... “È affar vostro. Io non voglio obbligare nessuno”...». Anche quando Jakov non vuole più andare a scuola, la Madonna non glielo comanda…
Cosi fa il papa, cosi' fan tutti... salvo poi tirare fuori il cannone e l'artiglieria pesante per il solo "eretico" del post-concilio: S.E. Mons.Lefebvre...
Devo riconosere però che sono profondamente deluso dalle sue nomine, dalla sua carenza di governo nel reprimere errori, esesie ed abusi, dall'ennesimo incontro di Assisi, dalle sue visite ad edifici di culto non cattolici e dai suoi discorsi che ripetono le ambiguità e le novità errate del Concilio Vaticano Secondo. In una parola dal non essere stato Papa Pio XIII.
RispondiEliminaCiò non toglie il mio massimo rispetto filiale per la sua persona ed il suo altissimo ufficio.
E' facile riconoscere in questa affermazione di Marco il nostro stato d'animo e la nostra posizione.
Continuiamo ad esprimere i nostri interrogativi, ad affermare i nostri fondamenti cattolici, a vivere e offrire la passio Ecclesiae che ha senso solo nell'unica Passio, quella del Signore, come ci insegna Mons. Gherardini.