Quanto qui denunciato accade nel silenzio di tutti e mentre l'unione Europea si accinge a finanziare il restauro di moschee a Cipro!
L’ex chiesa di Santa Sofia a Trebisonda, città sul Mar Nero dove nel 2006 venne ucciso Don Andrea Santoro, tornerà moschea e in Turchia tutti gli occhi sono puntati sulla sua più celebre omonima di Istanbul, che presto potrebbe subire la stessa sorte. Costruita nel 1200, la chiesa di Trebisonda è considerata un capolavoro dell’arte bizantina, uno dei meglio conservati in Turchia.
Nonostante gli affreschi alle pareti siano andati perduti quando la città cadde in mani ottomane nel XV secolo, le volte e le cupole della chiesa recano ancora oggi i segni dello splendore passato.
La chiesa era uno dei monumenti più importanti della zona, insieme con il monastero di Sumela, sulle alture dietro Trebisonda e che da due anni una volta all’anno viene riaperto alla Chiesa Ortodossa per celebrarvi la Messa. La decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno. In città infatti non mancano certo di luoghi di culto e Santa Sofia, trasformata come molte altre ex chiese bizantine in museo durante l’età repubblicana, era una delle mete preferite dei turisti. Il particolare sembra importare poco al ministero della Cultura turco, che stando a quanto riporta il quotidiano Hurriyet, è stato determinante nella restituzione dell’edificio al culto islamico. Adnan Ertem, il capo della Direzione delle fondazioni religiose, ha annunciato trionfalmente che appena verranno terminate le procedure burocratiche, i fedeli vi torneranno a pregare. Il religioso si è anche pronunciato su Santa Sofia a Istanbul, che tre cittadini di Kocaeli nella regione di Marmara, hanno chiesto di fare tornare moschea.
[...] Nel 2006, prima della visita di Papa Benedetto XVI, l’ex Basilica cristiana era stata addirittura occupata simbolicamente da un gruppo di fanatici. Su uno di quattro minareti che circondano il corpo principale dell’edificio è da anni montato un altoparlante per la diffusione del richiamo della preghiera. Un particolare che ha più volte destato critiche e preoccupazione circa il destino dell’ex luogo di culto.
Storie della Turchia moderna ai tempi di Recep Tayyip Erdogan, il premier islamico-moderato che da quando ha preso le redini del Paese, nel 2002, ha ricevuto lodi per la crescita economica da record e l’aumento del benessere da una parte, ma anche accuse dagli ambienti più laici del Paese e dagli osservatori internazionali di nascondere dietro il benessere e l’allontanamento dei militari dalla vita civile, il processo di islamizzazione strisciante dello Stato. [...]
Marta Ottaviani
[Fonte: Avvenire del 5 febbraio 2013]
RispondiEliminaQuesto, nel silenzio di tutti e mentre l'unione Europea si accinge a finanziare il restauro di moschee a Cipro!
Quel che si dice "perdere la Trebisonda". Purtroppo nel silenzio generale!
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