È apparso sul Sito della Santa Sede il testo dell'atteso Discorso tenuto stamane dal nuovo Papa in occasione del suo primo incontro con le Delegati delle Chiese Ortodosse, delle Chiese Ortodosse Orientali, delle Comunità ecclesiali di Occidente e delle altre confessioni religiose già presenti ieri alla messa d'inizio del pontificato. Un deja vu andante con brio. I punti salienti:
- Per la Chiesa cattolica l'ecumenismo è un "dovere". [un accenno al vero ecumenismo]
- Lo "specialissimo vincolo spirituale" che lega i cristiani agli ebrei.
- I musulmani ascoltano ripetuta due volte "l'importanza che ha la promozione dell'amicizia e del rispetto tra uomini e donne di diverse tradizioni religiose".
- I non credenti che cercano la verità sono "nostri preziosi alleati nell'impegno a difesa della dignità dell'uomo".
Che dire? Niente di nuovo sotto il sole rispetto al rafforzarsi dell'ecumenismo post-conciliare esteso impropriamente, sia nel termine che nella sostanza che ormai veicola, alle altre fedi, i cui rappresentanti sono stati indifferentemente apostrofati, alla pari, con l'appellativo "Cari fratelli", peraltro nell'ormai attestata e sconcertante assenza sulla persona del Sommo Pontefice dei simboli che indicano Urbi et Orbi colui che deve esercitare il Primato petrino conferitogli dal Signore.
Basterebbe questo per sentirsi non del tutto rappresentati da chi dovrebbe confermarci nella nostra Fede, dal momento che miei fratelli nella Fede sono coloro che confessano che Gesù, il Signore, è il Verbo divino Incarnato Morto e Risorto per noi e per chiunque Lo accoglie. Gli altri, tutti gli altri, che pur meritano rispetto ma non sono esentati dell'Annuncio di Salvezza di cui la Chiesa è portatrice - ricordato in apertura ma di fatto oltrepassato dal resto - non sono miei fratelli nella fede. Con essi condivido la mia umanità in cammino verso il fine voluto da Dio, che passa necessariamente da una Croce gloriosa, per andare oltre una tomba vuota. Il resto è spazzatura, per dirla con San Paolo.
L'unica citazione che avrebbe potuto confortarmi, ma con juicio, avuto riguardo all'oltrepassamento di cui sopra e al peana conciliare che vi appare ancora una volta d'obbligo, come se il kerygma che essa contiene fosse prerogativa di quell'Assise di fatto onnivora in termini indigesti e oltrepassante alcuni fondamenti della Tradizione perenne:
Basterebbe questo per sentirsi non del tutto rappresentati da chi dovrebbe confermarci nella nostra Fede, dal momento che miei fratelli nella Fede sono coloro che confessano che Gesù, il Signore, è il Verbo divino Incarnato Morto e Risorto per noi e per chiunque Lo accoglie. Gli altri, tutti gli altri, che pur meritano rispetto ma non sono esentati dell'Annuncio di Salvezza di cui la Chiesa è portatrice - ricordato in apertura ma di fatto oltrepassato dal resto - non sono miei fratelli nella fede. Con essi condivido la mia umanità in cammino verso il fine voluto da Dio, che passa necessariamente da una Croce gloriosa, per andare oltre una tomba vuota. Il resto è spazzatura, per dirla con San Paolo.
L'unica citazione che avrebbe potuto confortarmi, ma con juicio, avuto riguardo all'oltrepassamento di cui sopra e al peana conciliare che vi appare ancora una volta d'obbligo, come se il kerygma che essa contiene fosse prerogativa di quell'Assise di fatto onnivora in termini indigesti e oltrepassante alcuni fondamenti della Tradizione perenne:
Inizio il mio ministero apostolico durante quest’anno che il mio venerato predecessore, Benedetto XVI, con intuizione veramente ispirata, ha proclamato per la Chiesa cattolica Anno della fede. Con questa iniziativa, che desidero continuare e spero sia di stimolo per il cammino di fede di tutti, egli ha voluto segnare il 50° anniversario dell’inizio del Concilio Vaticano II, proponendo una sorta di pellegrinaggio verso ciò che per ogni cristiano rappresenta l’essenziale: il rapporto personale e trasformante con Gesù Cristo, Figlio di Dio, morto e risorto per la nostra salvezza. Proprio nel desiderio di annunciare questo tesoro perennemente valido della fede agli uomini del nostro tempo, risiede il cuore del messaggio conciliare.
Adesso lo dice apertamente anche Tornielli (probabilmente come portavoce di qualche pezzo grosso di Curia), così, tanto per darci un assaggino di ciò che ci aspetta:
RispondiElimina"Fino ad ora, nei suoi discorsi e interventi, Papa Bergoglio non ha mai definito se stesso Papa o Sommo Pontefice, ma sempre vescovo di Roma. In questa scelta è contenuto un messaggio preciso, sia nel senso della collegialità episcopale, sia nel senso dell'ecumenismo. Un Papa che considera come principale sua missione quella di fare il vescovo di Roma, e per questo «presiedere alla carità», è un forte segnale verso i «fratelli separati» dell'Oriente".
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/francesco-francis-francisco-23372/
P.S.: il "Vescovo di Roma" rotariano onorario, secondo il link datoci dall'anonimo delle 11.29, fino all'anno scorso era anche possibilista circa l'abolizione del celibato del clero.
E nell'articolo, tratto da un libro scritto dallo stesso card. Bergoglio in collaborazione con un rabbino (e te pareva) c'è anche dell'altro, che dovrebbe mettere tutti in allarme rosso.
Conclusione di Tornielli:
RispondiElimina"Il popolo dei fedeli ha davanti agli occhi quello stile episcopale e guarderà ai propri pastori, sperando di vedere riflessa quella sobrietà."
Sobrietà o desistenza dal governo primaziale elevata al cubo?
Il rischio è quello di uno pseudo-governo (dittatoriale, altro che servizio) tendente alla massificazione e all'omologazione...
Ditemi che mi sto sbagliando.
No Mic, non ti sei affatto sbagliata.
RispondiEliminaNe vedremo delle belle, ma non per noi cattolici. Di male in peggio.
Tutti i credenti "possono fare molto" non solo per promuovere pace e giustizia, ma anche per "tenere viva nel mondo la sete dell'assoluto, non permettendo che prevalga una visione della persona umana ad una sola dimensione, secondo cui l'uomo si riduce a ciò che produce e a ciò che consuma: è questa una delle insidie più pericolose per il nostro tempo".
RispondiEliminaPerché non viene espressa la consapevolezza che l'unica concreta e duratura fuga da queste insidie è l'Opera umano-divina del Signore Gesù, nella e attraverso la Sua Chiesa?
L'uomo è capace di nobili ed elevati propositi, essendo ordinato al Creatore. Anche altri credo possono contenere nobili principi. Ma, dopo l'avvento di Cristo, l'uomo è definitivamente ordinato a Lui (prima lo era implicitamente) e i nobili propositi, se non realizzati e portati avanti in Lui prima o poi degenerano.
"Chi non raccoglie con me disperde" (Lc 11,23)
Per me è il solito trito e ritrito sincretismo conciliare, che purtroppo anche Benedetto XVI portato avnti nel suo discorso ai delegati (http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/april/documents/hf_ben-xvi_spe_20050425_rappresentanti-religiosi_it.html)
RispondiEliminaOvviamente del "nulla salus extra ecclesiam" nessuna menzione...
Questo discorso è davvero bello! Come sorprendente il saluto iniziale del patriarca di Costantinopoli, che le ha cantate ai gruppi cristiani "in queste due millenni alcune Verità del Vangelo sono state distorte e travisate da parte di alcuni gruppi cristiani con il risultato che oggi prevalgono concezioni mondane ... ci auguriamo che insieme... e che Lei come Vescovo e Papa possa correggere queste deviazioni"
RispondiEliminahttp://www.radiovaticana.va/player/index_fb.asp?language=it&tic=VA_6IJITRYM
Circa poi la questione del definirsi "solo" Vescovo di Roma e non Papa: MA BASTA! Finiamola con questi formalismi, il Vescovo di Roma è PAPA, quindi che si definisca o meno, il Vescovo di Roma è sempre il PAPA!
Sì, nel discorso si vedeva un'ansia di unità con gli Ortodossi con le chiese sorelle, con i veri fratelli!
Mentre con gli ebrei è stato molto elegante senza sbrodolamenti vari, infatti non hanno applaudito alla fine del discorso, da veri cafoni, ovviamente! Altro che "vincolo speciale"!
Insomma questa prova l'ha superata veramente alla grande!
Vorrei tanto essere ottimista come Lei, don Camillo!
RispondiEliminaE poi, me la dà Lei la motivazione per cui si autodefinisce, sempre e solamente, Vescovo di Roma?
La motivazione di Tornielli non è una motivazione: è incomprensibile a lui stesso...
Il Vescovo di Roma E' il Papa per definizione!
RispondiEliminaTornielli non fa testo, non è nessuno! Nemmeno l'ermeneuta delle intenzioni del Papa e specie di questo Papa! (è finita anche per lui la pacchia)...
RispondiEliminaE poi avrà pure tolto il Trono (io avrei fatto lo stesso) ma dietro c'erano le Chiavi ed il Triregno che gli facevano una cornice solenne e spettacolare.
Trovo incredibile che la terribile parola "Papa" venga pronunciata da Bartolomeo e non da Francesco....
RispondiEliminanon permettendo che prevalga una visione della persona umana ad una sola dimensione,
RispondiEliminaPerò, di positivo, qui c'è la condanna della tesi di Marcuse e del materialismo in genere...
Il Vescovo di Roma E' il Papa per definizione
RispondiEliminaCertamente, anche per noi.
Ma sta di fatto che anziché presentarsi nemmeno come un primus inter pares, che già è una diminutio, si presenta come minus inter pares, almeno nella 'forma'. Resta da vedere nel governo ancora da manifestarsi nelle nomine e in tutto quanto seguirà.
Tant'è che Tornielli (che è vero che non fa testo, ma rispecchia opinioni molto correnti anche in Curia) può scrivere:
"Fino ad ora, nei suoi discorsi e interventi, Papa Bergoglio non ha mai definito se stesso Papa o Sommo Pontefice, ma sempre vescovo di Roma. In questa scelta è contenuto un messaggio preciso, sia nel senso della collegialità episcopale, sia nel senso dell'ecumenismo."
RispondiEliminahttp://dietrolequintee.wordpress.com/2013/03/15/il-nuovo-papa-niente-comunione-ai-politici-pro-aborto/
Magari non parlando direttamente di se stesso, ma alla terza persona ha usato il termine "papa" almeno tre volte, e in tre distinte accasioni.
RispondiElimina" Il Vescovo di Roma E' il Papa per definizione"
RispondiEliminaVorrei commentare riportando il nome della 3a delle Grazie...
Ma PERCHE' evita sistematicamente di autodefinirsi Papa???
"collegialità episcopale, sia nel senso dell'ecumenismo."
RispondiEliminaMa chi lo dice?! Un teologo privato del Papa? un suo portavoce?! Lui Stesso?! Ma per piacere !!!!
Il munus petrino non può esaurirsi nel servizio sic et simpliciter, o nella pratica della carità (specie se "socialmente" intesa), con esclusione delle altre virtù teologali e del potere giurisdizionale.Il munus petrino dev'esser senz'altro di servizio: di servizio a Dio e per questo agli uomini a cui si deve trasmettere la Parola di Dio. La missione della Chiesa è la conversione di tutte le genti per la salvezza di tutte le anime. Per questo il vero servizio del Papa è la trasmissione della parola di Dio rivelata e della Sacra Tradizione tramite il Magistero, specie solenne.
RispondiEliminaQuesto è il vero servizio che attendiamo dal Papa. certi limiti manifestati nei suoi comportamenti dei giorni scorsi mi sembra che stiano smussandosi: l'omelia di ieri è stata appagante.
I bagni di folla, i baci e gli abbracci ben vengano: ma a niente servono e restano solo populismo se privati della sostanza costituita dal Magistero ed il risanamento non solo morale ma soprattutto dottrinale della Chiesa è improcrastinabile. Il vero amore in questo comportamento si deve manifestare per esser gradito a Dio.
Certo, il vescovo di Roma è il Papa. Ed è anche il primate d'Italia e il patriarca d'Occidente, e probabilmente ha anche altri titoli che non conosco o non ricordo. Ma voler usare, tra i tanti, un titolo che non è quello più comune né quello più importante (anzi, che è quello gerarchicamente meno prestigioso) non può essere visto come una scelta neutra, è carico di significato.
RispondiEliminaNon vedo quale altro significato ci possa essere che un mettere da parte il primato petrino e una tensione verso la collegialità episcopale. Ciò che è confermato del resto anche dalla deposizione di altre insegne di cui si è già discusso. Si potrà dire, con ragione, che questa non è una novità di questo Papa, ma che passi in questa direzione erano stati fatti anche da Benedetto XVI e da altri prima di lui fino a Paolo VI - anche se non così grandi e veloci. Ma non credo che l'interesse di chi scrive qui sia linciare Francesco ed esaltare Benedetto XVI, si tratta di cercare di capire che cosa sta succedendo.
Ora, se il Papa fa un passo indietro sulla sua autorità e sul suo primato, credo che gli ortodossi apprezzino, e in questo mi pare che Tornielli colga nel segno.
Ma io mi chiedo: possibile che per i cattolici il dialogo con gli altri debba risolversi sempre nel dire: "Ci eravamo sbagliati, avevate ragione voi"?
Ma basta con questa storia di Papa e Vescovo di Roma!!! (tra l'altro io preferisco la seconda, Papa sono anche il patriarca copto monofisita di Alessandria, il patriarca greco ortodosso di Alessandria, addirittura il capo di una chiesa voodoo dell'Africa Occidentale mentre Vescovo di Roma c'è ne UNO SOLO)
RispondiEliminaAnche BXVI ha usato PER SE' Vescovo di Roma nel suo discorso equivalente a quello di oggi (http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2005/april/documents/hf_ben-xvi_spe_20050425_rappresentanti-religiosi_it.html), chiamando Papa invece GPII
Sono totalmente d'accordo con don Camillo e l'ultimo Anonimo. Il discorso di Francesco è stato totalmente ortodosso (ad esempio NON ha definito "Chiese" ma "comunità ecclesiali" i protestanti). Poi potrà più o meno piacere, ma questo è un altro tema. Come al solito, purtroppo, certi tradizionalisti sposano in pieno le interpretazioni faziose e fuorvianti della stampa, riducendosi al ruolo di utili idioti.
RispondiEliminaCome al solito, purtroppo, certi tradizionalisti sposano in pieno le interpretazioni faziose e fuorvianti della stampa, riducendosi al ruolo di utili idioti.
RispondiEliminaIl discorso del Papa reca l'indicazione da lei riportata e me ne compiaccio. Tuttavia la mia formulazione non era presa dalla stampa ma dal dal sito del Vaticano. A tutti, di questi tempi può capitare di trovarsi ad essere utili idioti. Basta accorgersene e rettificare.
In ogni caso c'è chi indica semplicemente "comunità" o "denominazioni cristiane", senza aggiungere "ecclesiali"...
Quel che si diceva sulla punta della tastiera ora lo si dice apertamente ed evidentemente come una novità positiva, benefica e , sopratutto, intenzionale con obiettivi precisi, sto parlando della scelta del successore di Benedetto XVI di definirsi unicamente come Vescovo di Roma.
RispondiEliminaI gesti e le parole del successore di Benedetto XVI dal primo minuto ci indicano una certa strada che sta percorrendo, e quella strada sembra implicare la rinuncia (=il rifiuto) ai segni e ai simboli della sua suprema potestà.
Tornielli parla addirittura di "stile episcopale"!
Sono prospettive che non condivido, che non mi rassicurano, il Successore di Pietro, che già si voleva diventasse solo il primus inter pares sembra avviato a non essere più che un "par inter pares" , ma è a Pietro e solo a lui che Nostro Signore Gesù Cristo ha detto "Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa.
O mi sbglio?
Un Papa che rifiuta i simboli che dicono e indicano al mondo che è il Successore di Pietro, che è colui che detiene il Primato Petrino, non mi rassicura per le prospettive che si delineano all`orizzonte.
Aggiungo che basta leggere come quella scelta di usare per sè il titolo di Vescovo di Roma è accolta con entusiasmo e da chi lo è.
RispondiEliminaBasta vedere come suscita l`entusiasmo di chi vede aprirsi una nuova pagina che porterà riforme, se non rivoluzioni, che evidentemnte vanno tutte nella stessa direzione cioè verso il governo collegiale della Chiesa.
Avete letto il comunicato della CEI?
http://www.lastampa.it/2013/03/19/esteri/vatican-insider/it/cei-con-francesco-collegialita-affettiva-ed-effettiva-7dORawLtt5AYrSnY5IzLaK/pagina.html
"Quapropter bene conscius ponderis huius actus plena libertate declaro me ministerio EPISCOPI ROMAE"
RispondiElimina(http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2013/february/documents/hf_ben-xvi_spe_20130211_declaratio_lt.html)
più solenne di così...
Non posso che rimsndarvi al post su Eugenio Zolli, il rabbino di Roma convertito. Articolo di Don Curzio e di papale papale. Tanto per rincuorarsi.
RispondiEliminawww.famigliacattolica.blogspot.it
ma don Camillo ... prima lei vantava il fatto positivo che papa Francesco non avesse ancora nemmeno nominato il CV2. Ora che lo nomina, lo loda e ne ripete gli O/Errori della Nostra Aetate ci dice che questo discorso é bello e ortodosso???
RispondiEliminaIo ho ancora quella bottiglia di vino che dovremo un giorno berci insieme, ma questo punto le chiedo con urgenza e insistenza l'indirizzo della sua enoteca e del suo tabaccaio.
Se gli effetti sono questi, deve essere proprio roba buona...
Insomma qusto discorso é un disastro, il solito disastro conciliare.
signori, la gravità di tali incontri sta nel fatto di svolgersi, prima ancora di quanto si dice. Non c'è motivo di rallegrarsi della distinzione chiese/comunità ecclesiali, perché dire che gli ortodossi sono vere chiese riposa su un errore dottrinale gravissimo, che i "tradizionalisti" dovrebbero ben conoscere, e che appunto mina il potere UNICO del Pontefice. Non dovrebbe esserci nemmeno discussione sulla tremenda confusione che queste riunioni provocano
RispondiEliminaho come l'impressione che ormai sia stato assorbito l'insegnamento di LG e di BXVI, he pure era già erroneo, e ora c'è un nuovo sbalzo in avanti. Gli oppositori che si rifacciano agli insegnamenti recenti per attaccare quelli più nuovi, finiscono per sostenere dottrine comunque condannate dalla Chiesa
RispondiEliminaa 'Fax', delle 19.20:
RispondiEliminavedremo presto chi è stato un 'utile idiota', e chi no.
Nel frattempo, sempre riguardo alla 'perfetta cattolicità' di Papa Bergoglio, avresti la bontà di fornirmi una spiegazione cattolica e dunque anche razionale circa l'appartenenza di Bergoglio al Rotary Club, definito da 'La Civiltà Cattolica'(16 giugno 1928, 21 luglio 1928 e 16 febbraio 1929)come "un’emanazione massonica, una nuova specie di massoneria che opera in pieno giorno"?
Mi interesserebbe anche una tua spiegazione e giustificazione, sempre in termini cattolici, circa la partecipazione attiva del medesimo Bergoglio a rituali giudaici, ciò che costituisce - come immagino tu sappia - un grave peccato nell'era della Nuova Alleanza.
E, già che ci sei, mi potresti anche spiegare in base a quale principio cattolico si è inginocchiato davanti a dei pastori protestanti per riceverne una 'benedizione'.
Lo so, sono un utile idiota, ma non riesco a ricavare da queste devastanti premesse - e sono solo alcune - l'idea di un Francesco I tutto intento ad 'instaurare omnia in Christo' e a promuovere l'insegnamento tradizionale della Chiesa,Primato papale compreso.
Dimenticavo: nel già citato libro ('Sobre el cielo y la tierra') che il card. Bergoglio aveva scritto un paio d'anni fa a quattro mani col rabbino capo di Buenos Aires, ecco le sue soavi parole, piene di bontà e di tenerezza, con cui descrive i 'tradizionalisti':
"Questo tipo di religiosità, molto rigida, si maschera dietro dottrine che pretendono di offrire giustificazioni, in realtà privano della libertà e non lasciano crescere la gente" (http://vaticaninsider.lastampa.it/recensioni/dettaglio-articolo/articolo/recensioni-libro-bergoglio-23409/).
E così finalmente ho scoperto di essere non solo un utile idiota, ma anche un cattolico schiavo ed immaturo.
Vedete che a leggere i blog cattolici si impara sempre qualcosa...
Scusate mi sapere dire se è vero che il 23 marzo sarà proiettato il documentario su Monsignor Lefebvre ad Albano laziale?
RispondiEliminaCaro Anonimo delle 22.07, hai perfettamente ragione. Il problema è che la confusione ha ormai invaso anche le menti di sacerdoti e fedeli della Tradizione.
RispondiEliminaHAhaha
RispondiEliminaTi devo dire la verità, a pranzo parlando con gli altri preti con rammarico provavo a buttare lì quante volte Francesco avrebbe detto "concilio", in questa occasione sarebbe stato assai improbabile non sentire questo ritornello. Ho detto 5, in realtà ha citato 4 volte il Concilio e due in volte nelle stesso paragrafo dove con quattro parole striminzite salutava coloro cui abbiamo uno "specialissimo vincolo spirituale" senza poi aggiungere granché rispetto alla prolissa e super laudativa "nuova" teologia Giudetta. (motivo per cui i circoncisi non hanno applaudito)
Mi ha invece colpito molto il suo rapporto con gli Ortodossi e la presenza di Bartolomeo I, "mio Fratello Andrea". Che non è da sottovalutare.
Ricordiamoci che la Santa Messa fu riabilitata grazie alla buon'anima del Patriarca di Mosca Alessio II (7 luglio: Memoria dei Santi Cirillo e Metodio) che da lungo tempo accusa (insieme a tutta l'Ortodossia) Roma e il PAPA di aver tradito il Culto latino di San Gregorio per una messa bruta e Protestante.... e non solo per la SPX o per una sua sensibilità liturgica personale, basta vedere la sua stizza contra la Messa Tridentina all'ultimo discorso del clero.
Ora credo Francesco continuerà per riavvicinare gli Ortodossi (e questo lo farà sul serio) e questo è un punto importante per noi, per la Tradizione TUTTA!
La Messa non si toccherà perché sarebbe un TORNARE INDIETRO con il mondo Ortodosso, così come la Tradizione (espressa nella sua purezza con la SPX).
Quindi la bottiglia conservala... tu piuttosto cerca di avere pazienza (ci vorrà del tempo) vedrai che se Francesco si farà aiutare da Dio tutto andrà come deve andare, presto brinderemo!
mi chiamo rocco.
RispondiEliminadal sito agerecontra 2013 :
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?p=10251
c'e' poco da dire. inltre consiglio una lettura sempre da agerecontra:
http://www.agerecontra.it/public/pres30/?page_id=338
la profezia della beata Katerina Emmerick sulla strana chiesa con due papi , una delle quali fatta da mani d'uomo e non costruita senza l'aiuto degli angeli,torna di attualita'. insieme al passo dove parla dei molti ebrei all'interno della Chiesa.
Bergoglio è appena all'inizio: vedrete appena l'atmosfera si scalda un po' e cu prende la mano, quali performances ci riserva... Rimpiangiamo Ratzinger.
RispondiEliminadon Camillo, io cerco di avere pazienza ma mi sembra che il tono sia dato a suffucienza. Non é cambiato niente da (almeno) l'elezione di GPII a oggi.
RispondiEliminaSiamo ancora fermi a cio' che diceva San PioX: per i modernisti una pagina é cattolica, la seguente é in eresia.
Fino a qui Francesco non ha fatto che confermare S.PioX
Non so se sia vero ma su Avvenire in un'intervista a Marco Roncalli, Loris Capovilla afferma quanto segue: "In ogni caso – e non stiamo parlando dei dossier Vatileaks – Benedetto XVI ha lasciato sulla scrivania del suo successore qualcosa come trecento pagine scritte personalmente da lui, così mi è stato detto da Roma."
RispondiEliminaSarebbe interessante sapere se si tratta dell'Enciclica incompiuta o di altro...
Contrariamente ad alcuni, sono stato molto felice nel vedere insieme il Vescovo di Roma ed il Patriarca di Costantinopoli. Un incontro, quello dei giorni scorsi, che nasce non dai discorsi e dai sorrisi di Francesco ma dall’azione di Papa Benedetto che ha saputo ricucire dopo le tensioni insorte con Giovanni Paolo II. La presenza a Roma di Bartolomeo è stata, a mio avviso, l’unico vero elemento positivo dell’avvio di questo pontificato (ammesso che questa parola abbia ancora un senso). Preferisco e di gran lunga gli “eretici” ortodossi agli “eretici” cattolici, quegli pseudo cattolici che nei fatti e nel pensare sono molto più eretici dei fratelli separati
RispondiEliminaGli ortodossi hanno saputo conservare la propria fede con quella devozione e con quel rispetto che i nostri eretici cattolici hanno scientemente distrutto nel corso degli ultimi cinquant’anni. Confronto ancor più tragico se paragoniamo le condizioni nelle quali hanno vissuto gli ortodossi dei paesi dell’est (sotto il comunismo) o in medio oriente (sotto l’islam) rispetto alla libertà concessa ai cattolici nel mondo occidente. Libertà che à stata utilizzata a fini assolutamente indegni
Gli ortodossi non deflettono in termini di rispetto della vita umana e dei valori non negoziabili. Non hanno timore nel condannare le politiche massoniche messe in atto dall’Unione Europe. Né hanno timore di condannare e chiedere punizioni esemplari per coloro che oltraggiano il sacro (vedasi quanto è successo in Russia con le femministe che hanno profanato una Chiesa). Mentre da noi, in linea con l’ormai predominante politically-correct, si accetta di tutto, anche il fatto che, durante un spettacolo teatrale blasfemo, si gettino escrementi in faccia a nostro Signore
Gli ortodossi non si sono fatti prendere dalle smanie moderniste ed hanno conservato non solo i riti antichi per onorare Nostro Signore (lì non si parla di messe in lingua vernacolare con la scusa che tutti devono capire…) ma anche i Paramenti e le forme necessarie non ad esaltare il sacerdote (come troppo spesso avviene nelle nostre messe, ove il celebrante diventa il centro dell’attenzione) ma per onorare Iddio.
E’ sulla base di queste semplici considerazioni che mi chiedo: chi mette oggi veramente in discussione il Primato petrino? I fratelli separati o coloro che dall’interno distruggono giorno dopo giorno la Chiesa Cattolica?
A tal proposito mi vien da chiederni il perche' un Papa abdichi lasciando incompiuta un'enciclica tanto importante e lasciando a meta' strada l'Anno della Fede? Se fosse stata una decisone maturata da tempo avrebbe potuto sottrarre tempo alla redazione della trilogia su Gesu' di Nazareth, che avrebbe potuto scrivere anche dopo, e completare l'enciclica sulla fede. Che senso puo' avere tutta questa fretta? Felice
RispondiElimina"Se qualcuno dunque affermerà che il beato Pietro Apostolo non è stato costituito da Cristo Signore
RispondiEliminaPrincipe di tutti gli Apostoli e capo visibile di tutta la Chiesa militante, o che non abbia ricevuto dallo stesso Signore Nostro Gesù Cristo un vero e proprio primato di giurisdizione, ma soltanto di onore: sia anatema."
"la Santa Sede Apostolica e il Romano Pontefice detengono il Primato su tutta la terra, e che lo stesso Romano Pontefice è il successore del beato Pietro, Principe degli Apostoli, il vero Vicario di Cristo, il capo di tutta la Chiesa, il padre e il maestro di tutti i cristiani; a lui, nella persona del beato Pietro, è stato affidato, da nostro Signore Gesù Cristo, il pieno potere di guidare, reggere e governare la Chiesa universale. "
Pastor Aeternus.
E’ sulla base di queste semplici considerazioni che mi chiedo: chi mette oggi veramente in discussione il Primato petrino? I fratelli separati o coloro che dall’interno distruggono giorno dopo giorno la Chiesa Cattolica?
RispondiEliminaI fratelli separati hanno saputo custodire e conservare i loro dogmi ma ne rifiutano alcuni della Chiesa Occidentale. E, soprattutto, non accettano il primato petrino. Sotto questo aspetto e accentuando lo "stile vescovile" non primaziale del "vescovo di Roma", l'avvicinamento con loro forse diventa possibile; ma a che prezzo? E a questo prezzo, la Chiesa sarà ancora Cattolica Apostolica Romana?
l'avvicinamento con loro forse diventa possibile; ma a che prezzo? E a questo prezzo, la Chiesa sarà ancora Cattolica Apostolica Romana?
RispondiEliminaCara Mic, non so rispondere alla tua domanda. Ma ti confesso che fra l'avversario che gioca a volto scoperto e quello più subdolo che si nasconde, preferisco il primo. Soprattutto se penso a quanto hanno fatto i nemici "interni" per mettere in difficoltà Papa Benedetto
Per Amicus che dice:
RispondiEliminaCaro Anonimo delle 22.07, hai perfettamente ragione. Il problema è che la confusione ha ormai invaso anche le menti di sacerdoti e fedeli della Tradizione.
Non credo, sai?
Nel frattempo, sempre riguardo alla 'perfetta cattolicità' di Papa Bergoglio, avresti la bontà di fornirmi una spiegazione cattolica e dunque anche razionale circa l'appartenenza di Bergoglio al Rotary Club, definito da 'La Civiltà Cattolica'(16 giugno 1928, 21 luglio 1928 e 16 febbraio 1929)come "un’emanazione massonica, una nuova specie di massoneria che opera in pieno giorno"?
RispondiEliminaIl fatto che sia "membro onorario" non ne designa un'appartenenza attiva. Dobbiamo sorvolare su indizi del genere e badare alla sostanza dei suoi atti e delle sue parole da Papa. E darci anche il tempo di una valutazione completa e sicura. Vigili, com'è sempre giusto che sia, ma prudenti.
Via il Trono, arrivi il grembiule...
RispondiEliminaDon Camillo, ottime le Sue sagge considerazioni. In particolare sull'importanza della progressiva convergenza con la Chiesa Ortodossa, che da sempre si distingue per l'estrema cura in materia liturgica. La lettura più diffusa degli atti e delle parole di Papa Francesco che riscontriamo in questi giorni nei blog e nei giornali è fuori fuoco, sia quando a farla sono i tradizionalisti che puntano il dito contro il pauperismo (anche il pauperismo dei titoli) sia quando sono invece i modernisti (anche quelli in disguise, come Tornielli) che esaltano il profilo rivoluzionario del nuovo papa. Tutti paiono avere troppa fretta di saltare alle conclusioni. Sarà la mentalità da supermarket dell'uomo moderno, che vive di slogan e vuole sempre e solo prodotti preconfezionati, quando non premasticati e predigeriti.
RispondiEliminaSABATO 23 MARZO ORE 18.30 Documentario su Mons. Lefevbre , IL VESCOVO NELLA TEMPESTA
RispondiEliminaPalazzina Vespignani
Viale Risorgimento 1
Albano Laziale - ingresso libero
Ho difficoltà a capire fino in fondo la situazione della Chiesa ortodossa ma anche della nazione Russa.
RispondiEliminaA volte mi chiedo, riferendomi alle profezie di Fatima se in qualche modo la Madonna sia già venuta in nostro soccorso. Forse anche senza la consacrazione della Russia Nostro Signore é stato ugualmente misericordioso con noi.
Ma per me l'Europa orientale é segno di speranza molto maggiore che non l'Europa occidentale o l'America.
RIC ha parlato bene e condivido sulla Chiessa ortodossa, ma anche a livello politico mi sembra che la Russia ci stia superando, nonostante la propaganda mass-mediatica (Guantanamo é ancora una realtà, i Gulag non più).
Vanità delle vanità tutto è vanità:
RispondiEliminaArticolo di Tornielli:
Subito dopo l’elezione, avvenuta alle 19 di mercoledì 13 marzo, riprendendo un’antica consuetudine, Papa Francesco si è tolto lo zucchetto rosso da cardinale, e l’ha posto sul capo del segretario del conclave, l’arcivescovo Lorenzo Baldisseri. La prova di quanto avvenuto è in alcune delle fotografie scattate al momento della prima benedizione del nuovo Papa: Baldisseri, presente in seconda fila sul balcone, porta uno zucchetto dall’inequivocabile color rosso porpora......
Il giorno dopo l’elezione Baldisseri, indossando ancora lo zucchetto rosso sulle vesti vescovili violacee, si è presentato alla messa concelebrata dal nuovo Papa nella Cappella Sistina chiedendo di essere anche lui ammesso tra i cardinali. I cerimonieri non avevano previsto la sua presenza, ma Baldisseri, forte della papalina rossa ricevuta il giorno prima, ha insistito per partecipare. Alla fine, dopo qualche chiarimento, gli è stato consentito di concelebrare insieme agli altri porporati. Il segretario del conclave era presente anche all’udienza di Papa Francesco con il collegio cardinalizio la mattina successiva, nella Sala Clementina. Anche martedì Baldisseri era tra i concelebranti per la messa d’inizio del ministero del nuovo vescovo di Roma, ma questa volta il segretario del conclave aveva nuovamente indossato lo zucchetto violaceo da vescovo.
egr. Mic
RispondiEliminanon è questione di titoli, ma di FATTI, che accadono, e che dovrebbero tener desta la coscienza a distinguere il bene dal male.
Una "bella" notizia per gli amanti delle umili facciate di cartapesta (da avvisare tramite questo blog, o i più attenti trta voi, a non fidarsi del falso oro) è la seguente:
si dice (vedremo la notizia ufficiale) che
nei prossimi giorni il neo-papa girerà con la tiara capovolta fra le mani passando di fedele in fedele a Piazza San Pietro per raccogliere l'elemosina. Così, ritengo, farà contenti 1) i convinti pauperisti adoratori di Bergoglio, a-critici del tutto, 2) tanti sedicenti tradizionalisti all'acqua di rose sparsi nel web (tra cui la sig.ra Miriano, che ha iniziato a censurare chi dice soltanto la Verità, tipo la blogger "Annarita) e come tanti che non danno peso al pericolo che ci sovrasta, dicendo "aspettiamo ancora di vedere ALTRO...."
non so, a quanti di voi piace questa iniziativa moolto UMILE E FRANCESCANA, che umilia satanicamente la figura del papa, il papato e Cristo stesso ?
preparatevi a figure sempre più "belle" in tal senso.
I media riferiscono ciò che accade, e vedremo anche foto e filmati, NON interpretazioni, ma fatti.
(ovviamente non sono sicuro che questo commento passerà qui la censura, ma provo a riferire ciò che leggo, eventi in corso, in coscienza ritenendo di non aver detto nulla di condannabile...a meno che non vogliamo censurare anche gli SPECCHI, per non vedere CHE COSA riflettano...)
Subito dopo l’elezione, avvenuta alle 19 di mercoledì 13 marzo, riprendendo un’antica consuetudine, Papa Francesco si è tolto lo zucchetto rosso da cardinale, e l’ha posto sul capo del segretario del conclave,
RispondiEliminaE' una nota di colore, da registrare come qualunque altra notizia, ma non dice nulla di davvero rassicurante sulla Tradizione, quella perenne.
si dice (vedremo la notizia ufficiale) che
RispondiEliminanei prossimi giorni il neo-papa girerà con la tiara capovolta fra le mani passando di fedele in fedele a Piazza San Pietro per raccogliere l'elemosina. Così, ritengo, farà contenti 1) i convinti pauperisti adoratori di Bergoglio, a-critici del tutto, 2) tanti sedicenti tradizionalisti all'acqua di rose sparsi nel web (tra cui la sig.ra Miriano, che ha iniziato a censurare chi dice soltanto la Verità, tipo la blogger "Annarita) e come tanti che non danno peso al pericolo che ci sovrasta, dicendo "aspettiamo ancora di vedere ALTRO...."
Ecco, appunto, cerchiamo di non soffermarci sui si dice e sui timori in parte giustificati ma "di pancia" e di lasciar spazio all'equilibrio alla vigilanza orante (ricordi: "Vigilate e pregate" di Gesù nel Getsemani?)
Se questo è davvero il Getsemani della Chiesa (quanti ne ha attraversati, anche se questo si prefigura più temibile!) chiediamo al Signore di essere consapevoli, standoci dentro secondo la Sua volontà.
E, per far questo, non mi soffermerei troppo su quello che fanno o dicono gli altri blog, o gli ondivaghi media. Mi limiterei a guardarlo con attenzione ma senza lasciarmi né trascinare né intimorire né altro.
a cui la sig.ra Miriano, che ha iniziato a censurare chi dice soltanto la Verità, tipo la blogger "Annarita) e come tanti che non danno peso al pericolo che ci sovrasta, dicendo "aspettiamo ancora di vedere ALTRO...."
RispondiEliminaFaccio presente che la carissima signora Miriano, che ha deto e scritto tante belle cose in materia di morale coniugale, difesa della famiglia, accogienza della vita, etc., non credo che si consideri tradizionalista, nè all'acqua di rose, nè in altro modo. Forse avrà qualche simpatia per la Messa tridentina ed è in buoni rapporti con persone legate alla tradizione, però è una medjgoriana convinta.
La Sig.ra Miriano, professa ed esprime una fede convinta, ma nel suo ultimo post mette troppo l'accento sui tradizionalisti che si considererebbero i più bravi, mentre gli altri sarebbero tutti peccatori. E lei indulge molto sul suo considerasi non "perfetta" e inserirsi nel gregge dei "peccatori" (come se noi non ci considerassimo tali!), anzi mostra un certo compiacimento su certe sue magagne di solito esposte con una accattivante e coinvolgente capacità espressiva.
RispondiEliminaQuesto mi pare un pregiudizio bello e buono, perché i cosiddetti 'eletti' non si eleggono da sé e non sanno neppure di esserlo... L'amore per la Tradizione è e rappresenta ben altro che sentirsi migliori. E' semplicemente Fedeltà e occhi aperti sulla realtà...
http://www.tempi.it/blog/perche-papa-francesco-ama-il-grido-blasfemo-della-croce-di-chagall#comment-439581
RispondiEliminaAnche i gusti di papa Badoglio sono orripilanti.
Il Papa è anche Vescovo di Roma. E non viceversa. Cristo ha scelto Pietro. Poi Pietro è andato a Roma. Chiamale certezze..., con questa mossa si abolisce di fatto Papato e Cattolicità. Eccoci di fatto una delle tante chiese protestanti. Rimozione di dogmi ed allineamento morale avverrà pian pianino. "dolcemente" secondo tecniche pluricollaudate postonciliari. Abbiamo già visto e già dato... Stavolta non perderemo tempo a farci prendere in giro. Coltiveremo altrove in silenzio e di nascosto la nostra fede e assisteremo al disastro postbergogliano standone fuori. E' sciocco e pericoloso cercare di ricostruire mentre è in atto la demolizione.
RispondiEliminaIo rimango sempre più perplesso: perché molti degli scriventi in piena crisi di nervi, non si sono fatti sentire quando B16 compiva gesti assolutamente anti-TRADIZIONALI?!?!?! Con i suoi scritti (libri che negano tradizioni se pur accessorie come il bue e l'asinello, o libri intervista che hanno favorito l'idea che la Chiesa avesse cambiato idea sul preservativo) con le sue prediche (sinagoghe, moschee, ecc) con i suoi gesti (Assisi 2 e 3)... allora sia sempre lì, siccome Francesco non mette il pizzo si può dire tutto il male e profetare eventi sciagurati e sciaguranti!
RispondiEliminaE no!!!!
Ma chi è la Sig.ra Miriano?
RispondiEliminahttp://elblogdecabildo.blogspot.com.ar/2013/03/editorial.html
RispondiEliminaDon Camillo, osservo abbastanza perplessa i suoi ultimi contributi dall`elezione del nuovo Vescovo di Roma, del Papa che non vuol chiamarsi Papa.
RispondiEliminaMentre settimane fa lei scaricava una grande agressività contro Benedetto XVI usando parole inconcepibili venendo da un sacerdote, parole che mi avevano colpito per la loro violenza, ora lei partecipa al coro laudatorio del nuovo Vescovo di Roma, tutto quel che fa e non fa, dice e non dice, le va bene, avrà i suoi motivi per farlo, ma vedo che oggi ricomincia la sua crociata anti-Benedetto e mi sia permesso di dirle che sta esagerando, glielo dice una che, pur volendo un bene immenso a Papa Benedetto, non si è privata appunto di esprimere talvolta incomprensioni e anche dissensi, come può farlo una figlia con un un padre che ama.
Le sarei grata di moderare il tono e di esprimere con maggior rispetto e correttezza i suoi dissensi, quando parla di Benedetto XVI.
Le sarei grata di moderare il tono e di esprimere con maggior rispetto e correttezza i suoi dissensi, quando parla di Benedetto XVI.
RispondiEliminaSolo perchp le sta simpatico?
Aldilà del fatto che io personalmente non ho mai avuto trasporti filiali per il Papa visto che ho già un splendido padre, le sarei più grato se entrasse nel merito delle mie obiezioni, mi aiuti e mi dica (tolti il MP e il discorso sull'ermeneutica del CV2, pieni di ombre e ambiguità) per quali atti pontifici dovrei essere grato in eterno a Benedetto XVI!
RispondiEliminaDetto questo nessun non mi aggreghi a cori laudativi per Francesco, ho solo constato fino ad ora un atteggiamento che condivido moltissimo. Non so dalle sue parti ma qui da me questi atteggiamenti non certo "vuoti" di Francesco hanno colpito tanti e favorevolmente. Circa poi i discorsi, non ho visto o letto cose che non posso non condividere.
Oggi faccio questa constatazione domani si vedrà, visto che non è finito il pontificato di Francesco e non posso farne un bilancio!
Certi tradizionalisti stanno esagerando, dimostrando di non essere animati nè da speranza nè da prudenza.
RispondiEliminaInoltre é vero che siamo spesso orgogliosi e un tantino saccenti, specialmente con chi non va alla messa tridentina, non sa nulla del concilio, é convinto della santità di GpII o altre amenità . Dobbiamo dire la Verità ma con carità, altrimenti gli altri si chiudono a riccio, rifiutando di aprire la ragione alle nostre legittime obiezioni, a causa dei nostri modi.
I post come quelli di Mil sinceramente fanno più male che bene alla causa della tradizione, e allo stesso modo, mi spiace dirlo, il blog di Annarita fa uso di toni che danno fastidio anche a me, che tante cose pure le potrei condividere.
La Chiesa resta per me una ed unica. La moltitudine di chiese autocefale e staccate dall'autorità di Pietro, dottrinale, morale e giurisdizionale, porta direttamente al settarismo protestante. Dunque, io preferisco restare unito a Pietro, unico Vicario di Cristo, e all'unica Chiesa che possiede interamente i mezzi della santificazione.
RispondiEliminaIn questa Chiesa, dal battesimo in su, ho vissuto, in questa Chiesa Cattolica, Apostolica Romana voglio morire. La nuova ecclesiologia devastante, che fa tabula rasa di due millenni di Fede, se non viene dogmatizzata, la lascio ad altri, pur con amarezza, perché vedo in pericolo le loro anime.
Ma chi è la Sig.ra Miriano?
RispondiEliminahttp://costanzamiriano.com/2013/03/21/fratello-a-chi/
A tal proposito mi vien da chiederni il perche' un Papa abdichi lasciando incompiuta un'enciclica tanto importante e lasciando a meta' strada l'Anno della Fede? Se fosse stata una decisone maturata da tempo avrebbe potuto sottrarre tempo alla redazione della trilogia su Gesu' di Nazareth, che avrebbe potuto scrivere anche dopo, e completare l'enciclica sulla fede. Che senso puo' avere tutta questa fretta? Felice
RispondiEliminaSì se avesse scritto meno libri (abbastanza noiosi) e rilasciato meno interviste e governato di più tutto sarebbe andato meglio! Comunque...
Questa Enciclica era il documento da me più atteso. Avrebbe dato al Pontificato di B16 il carattere definitivo, sarebbe stato cioè il suo Testamento e spirituale e teologico. Avrebbe infatti affrontato tutte quelle tematiche, legate sì alla Fede ma anche avrebbe sciolto, almeno secondo i desiderata di tutta la Chiesa Cattolica, tutti qui nodi che ben sappiamo!
Non l'ha fatto? Perchè?
Certo sulla Fede non si possono dire stravaganze come quelle che si è inventato nella Deus Caritas est, o peggio dire qualche eresia sottintesa!
Il mio primo pensiero è stato che non volendo dispiacere a qualcuno o per eccesso o per difetto ha preferito rimettere tutto nel cassetto e lasciare la patata bollente a Bergoglio.
Certo è stata una occasione mancata per ridare al suo pontificato quella luce di perfetta cattolicità che è tristemente mancata.
Sono basita che vengano tollerati gli insulti contro Benedetto XVI, perchè altro non sono, di un sacerdote che si cela dietro un nick.
RispondiEliminaAggiungo che non mi interessa interloquire con chi nutre pensieri e sentimenti avvelenati e astiosi contro Benedetto XVI e li esprime con quell`estremo livore, un tale eccesso chiude le porte ad ogni dialogo.
RispondiEliminaAggiungo che non mi interessa interloquire con chi nutre pensieri e sentimenti avvelenati e astiosi contro Benedetto XVI e li esprime con quell`estremo livore, un tale eccesso chiude le porte ad ogni dialogo.
RispondiEliminaQuando le ho detto "mi aiuti" non facevo sarcasmo ... e sono apertissimo al confronto, infatti non ha risposto alle mie obiezioni... ma diciamo la verità dica che preferisce non rispondere, e finiamola qui.
Don Camillo,
RispondiEliminacapisco il tuo atteggiamento prudente sul nuovo papa, ma sai bene che anch'io non ho condiviso certi tuoi toni nei confronti di Benedetto XVI, che definire 'forti' è un eufemismo.
Vatti a leggere nel prossimo articolo cosa accade questo Giovedì Santo e fammi sapere che ne pensi...
Commento a Rocco (ore 1,41)
RispondiEliminaHo notato che la celebrazione sincretistica nella cattedrale di Buenos Aires è avvenuta l'11 ottobre 2012, giorno di apertura dell'Anno della Fede............ Brrrrrr