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venerdì 19 luglio 2013

"Guardate i prodigi che si verificano! Questo vuol dire che viene da DIO! ...Se no, sarà distrutto"

Ormai il titolo di questo post è diventato un "tormentone".
Soprattutto quando si analizzano i fatti degli ultimi 50 anni, riguardo la famosa "pentecoste" rinnovata nella Chiesa di Cristo. Ci sarebbero "prodigi" di ogni genere, da quando il "laicato" Cattolico, prima evidentemente inesistente e dormiente, si sarebbe "svegliato"! Portando frutti di ogni tipo: conversioni, guarigioni, risvegli di fede, "incontri con Cristo", ecc, ecc ,ecc.
Questo motivo retorico è diventato anche il "fondamento" della indiscutibilità di qualsiasi fatto interno alla Chiesa Cattolica! La "prassi" di questi ultimi 50 anni ha decretato infatti un altro dogma: l'indiscutibilità, e quindi la conseguente "infallibilità" di elementi e fatti dichiarati variamente "prodigiosi". Il "prodigio" è dichiarato di per sé "infallibile", e di per sé criterio di "bontà indiscutibile" di ciò da cui esso è scaturito...

Nel "Discernimento" (ma si fa ancora?) si è fatto strada un duplice criterio: la Gerarchia e il "prodigio". Ovvero: se un fatto è "approvato", anche tacitamente, dalla Gerarchia e se è "prodigioso" (ma le due cose non sono legate: basta anche che sia solo "prodigioso"..spesso la Gerarchia si limita ad avallare, per i fatti più eclatanti), vuol dire che viene da Dio! Punto e basta. Non si discute più! Non esiste nessun margine di discussione, perché la risposta a chi mette in discussione questo presunto fatto è sempre e indiscutibilmente questa: sei senza Fede, sei insubordinato, sei superbo, in ultima analisi non sei Cattolico.

Il che fa anche "divertire", perché tra i vari giudizi pronunciati in questo senso da chi "difende il prodigio" , tutti inerenti il foro intimo, c'è anche quello rivolto a chi "critica"  che non avrebbe "Carità" (a prescindere dalla Critica!), ma ce l'avrebbe, invece, chi emette questi Giudizi intimi!!! La cosa ha davvero dello spassoso, se non fosse grave.
Ebbene: si è quindi imposto "de facto", per prassi, un nuovo dogma. Ovvero che la prassi è dogma. Questo "nuovo dogma" non è stato pronunciato da nessuno. Nessun magistero lo proclama, ma anzi fa il contrario! Il Magistero insegna che la Gerarchia è infallibile solo in determinati e ristretti casi. Solo se confermata dal Pontefice che da solo può pronunciare sentenze infallibili, in determinate e ristrette condizioni. E solo in materia di Fede e Morale. Dunque, tutto ciò che esce da questo ambito, compresa la determinazione di fatti "prodigiosi" o l'approvazione degli stessi (ne è piena la storia della Chiesa!), è sempre in possibile "esame". I Padri Santi della Chiesa ne fanno continua menzione, come lo stesso Magistero perenne e immutabile. Ma su cosa si basa questa esegesi? Forse sulle personali "interpretazioni" dei Padri della Chiesa? NO! Si basa sulla Tradizione, ovvero sulla Parola di Dio tramandata e scritta. Cito:


"Ciò che è esplicito nella frase: Non credete ad ogni spirito, ma sperimentate lo spirito che viene da Dio , è detto in forma figurata nell'altra: Astieniti dall'acqua straniera e non bere da una sorgente non tua . E ciò che è esplicito in quella: La carità di Dio è diffusa nei vostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che vi è stato dato , è detto in forma figurata in: La sorgente della tua acqua sia di tua proprietà e nessun estraneo vi partecipi con te . Molti doni di Dio, infatti, possono averli anche gli estranei. Non solo i doni che abbiamo in comune con le pietre e con le piante, come l'esistere e il vegetare; né solo quelli che abbiamo in comune con gli animali, come respirare e sentire, ma anche i doni più grandi, quelli propri degli uomini, come la ragione, la parola, le innumerevoli arti utili e molti altri. Dei doni stessi che ci sono stati dati per la casa di Dio, alcuni li hanno anche gli estranei, coloro cioè che non possederanno il regno di Dio e ai quali alla fine: Non vi conosco , sarà detto quand'anche dicessero: Nel tuo nome abbiamo profetizzato e abbiamo fatto molti prodigi . ")

I Doni di Dio, dunque, non sono il criterio per determinare la Verità e l'Ecclesialità di un fatto. Lo è la Carità di Cristo! Lo è l'aderenza, dunque, alla Verità, alla Fede (questo si che è Dogma!). Carità e Verità non sono due elementi scindibili. Invece oggi, per prassi, la Carità (quale?) sarebbe un elemento a sè stante ed "unico", davanti al quale ogni altro elemento è azzerato. Fosse anche la Fede, la Dottrina della Fede, la Verità (quale più grande "Carità" dei "prodigi"?).

Dietro questa "Interpretazione pragmatica" c'è un'altra Eresia: quella che non fa Procedere la Carità dalla Verità. C'è una Eresia anti-Trinitaria, in ultimo. L'Eresia che non fa procedere lo Spirito Santo Paraclito dal Padre e dal Figlio. Infatti lo "Spirito Santo Paraclito-Carità", procede anche dal "Figlio-Verità". Il Padre, infatti, lo manda attraverso il Figlio e sempre attraverso il Figlio. Il Figlio lo Manda dal Padre. Il Padre e il Figlio sono una cosa sola. Lo Spirito Santo procede da ambedue non come una "doppia origine" ma come un'unica origine! Dal Padre, Attraverso il Figlio, procede lo Spirito Santo. La Carità Procede dalla Verità, dunque la Carità è la Carità di Cristo-Verità! Non un generico "amore".

Così, in questi "Ultimi tempi" dove i cosiddetti "segni dei tempi" sono letti continuamente, anche a sproposito, ovunque e sempre con "ottimismo", il discernimento è stato addormentato dal "prodigio" e dal "gerarchismo" che paradossalmente non esercita il suo "Potere" dove dovrebbe, ma lo fa dove non dovrebbe.

I fedeli sono messi a tacere dal "prodigio". Dalle "moltitudini che stanno davanti al Pastore", festanti perché sono state "miracolate".
Questo è un inganno incredibile. Perché se è vero che ciò che non viene da Dio sarà "distrutto", non è vero che per questo motivo il discernimento deve essere azzerato. Dio si avvale di strumenti. Non vuole che si faccia silenzio su ciò che non viene da Lui. Tanto è vero che chiede di vegliare davanti ai falsi cristi e ai falsi profeti. Come si fa a vegliare...se si dorme?

41 commenti:

  1. "Per la Chiesa — ammaestrata dal Vangelo — la carità è tutto perché, come insegna san Giovanni (cfr 1 Gv 4,8.16) e come ho ricordato nella mia prima Lettera enciclica, « Dio è carità » (Deus caritas est): dalla carità di Dio tutto proviene, per essa tutto prende forma, ad essa tutto tende. La carità è il dono più grande che Dio abbia dato agli uomini, è sua promessa e nostra speranza. Sono consapevole degli sviamenti e degli svuotamenti di senso a cui la carità è andata e va incontro, con il conseguente rischio di fraintenderla, di estrometterla dal vissuto etico e, in ogni caso, di impedirne la corretta valorizzazione. In ambito sociale, giuridico, culturale, politico, economico, ossia nei contesti più esposti a tale pericolo, ne viene dichiarata facilmente l'irrilevanza a interpretare e a dirigere le responsabilità morali. Di qui il bisogno di coniugare la carità con la verità non solo nella direzione, segnata da san Paolo, della « veritas in caritate » (Ef 4,15), ma anche in quella, inversa e complementare, della « caritas in veritate ». La verità va cercata, trovata ed espressa nell'« economia » della carità, ma la carità a sua volta va compresa, avvalorata e praticata nella luce della verità. In questo modo non avremo solo reso un servizio alla carità, illuminata dalla verità, ma avremo anche contribuito ad accreditare la verità, mostrandone il potere di autenticazione e di persuasione nel concreto del vivere sociale. Cosa, questa, di non poco conto oggi, in un contesto sociale e culturale che relativizza la verità, diventando spesso di essa incurante e ad essa restio. Per questo stretto collegamento con la verità, la carità può essere riconosciuta come espressione autentica di umanità e come elemento di fondamentale importanza nelle relazioni umane, anche di natura pubblica. Solo nella verità la carità risplende e può essere autenticamente vissuta. La verità è luce che dà senso e valore alla carità. Questa luce è, a un tempo, quella della ragione e della fede, attraverso cui l'intelligenza perviene alla verità naturale e soprannaturale della carità: ne coglie il significato di donazione, di accoglienza e di comunione. Senza verità, la carità scivola nel sentimentalismo. L'amore diventa un guscio vuoto, da riempire arbitrariamente. È il fatale rischio dell'amore in una cultura senza verità. Esso è preda delle emozioni e delle opinioni contingenti dei soggetti, una parola abusata e distorta, fino a significare il contrario. La verità libera la carità dalle strettoie di un emotivismo che la priva di contenuti relazionali e sociali, e di un fideismo che la priva di respiro umano ed universale. Nella verità la carità riflette la dimensione personale e nello stesso tempo pubblica della fede nel Dio biblico, che è insieme « Agápe » e « Lógos »: Carità e Verità, Amore e Parola. Perché piena di verità, la carità può essere dall'uomo compresa nella sua ricchezza di valori, condivisa e comunicata. La verità, infatti, è “lógos” che crea “diá-logos” e quindi comunicazione e comunione. La verità, facendo uscire gli uomini dalle opinioni e dalle sensazioni soggettive, consente loro di portarsi al di là delle determinazioni culturali e storiche e di incontrarsi nella valutazione del valore e della sostanza delle cose. La verità apre e unisce le intelligenze nel lógos dell'amore: è, questo, l'annuncio e la testimonianza cristiana della carità."
    http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/encyclicals/documents/hf_ben-xvi_enc_20090629_caritas-in-veritate_it.html

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  2. Grazie, Sam

    mi hai preceduta. La citazione è centratissima.
    È un tema da riprendere e approfondire.

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  3. C’è stato un tempo, non tanto lontano eppure sembra secoli fa, in cui sottoscrivevo con entusiasmo le riflessioni di Stefano. Era il tempo della ‘cura Benedetto’, per capirci, della mitezza che vince sull’arroganza, della sapiente semina, della riconciliazione.
    Cos’è cambiato oggi? Il papa, o forse siam cambiati noi e nel farfugliare confuso di mille voci si è innestata la centrifuga che tutti ci divide e ci allontana. Chissà. O forse siamo davvero arrivati al capolinea, gli ultimi terribili tempi, ed io, rimbambita dalle graffianti urgenze della vita, non so accorgermene.

    Ma insomma, non lo condivido quest’articolo virgolettato e allusivo, generico e generalizzante e non vi riconosco l’antica saggezza dell’autore. Non entro nel merito per non farla lunga inutilmente.
    Non me ne vorrà Stefano, è solo la mia opinione che conta nulla. Solo volevo dirgli la mia speranza che questa micidiale fase-centrifuga finisca presto.

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  4. Cara Giovanna,
    grazie per il tuo contributo partecipe e come sempre sincero.
    Il discorso di Stefano è complesso, come ingarbugliata è la situazione in cui ci troviamo. Ha il pregio di aver centrato il nucleo del problema: quella che Romano Amerio ha definito la "dislocazione della divina Monotriade" che poi è il prevalere del sentimento sulla conoscenza, a tutto scapito della Verità, e quant'altro abbiamo già approfondito e approfondiremo, per quanto mi riguarda appena riesco...
    Non vedo in atto nessuna forza centrifuga da parte nostra. Semmai l'esigenza di ri-centrarci, di cui sembra esserci sempre maggior bisogno.

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  5. Dovrei dire che condivido la stessa Fede di questo sacerdote e di chi applaude la sua prestazione sotto lo sguardo e il sorriso di papa Bergoglio la cui foto gigante è stata appesa nel presbiterio?
    Ebbene non me la sento:

    http://www.youtube.com/watch?v=KAVXn2SypbY#at=35

    https://www.youtube.com/watch?v=S4tYOLRNwrc


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  6. Ma quale sarebbe il prodigio? I seminari svuotati? Gli ordini religiosi decimati? La scomparsa dell'influenza cattolica nella cultura e nella politica? Il fatto che gran parte dei battezzati non credono piu' alle verita' di fede, non conoscono piu' i fondamenti della dottrina e vivono come se Dio non ci fosse? La lobby gay che spadroneggia in Vaticano? L'arte sacra imbruttita, la liturgia dissacrata e la teologia divenuta astrusa e incomprensibile? Saro' cieco, ma non ci vedo proprio quali frutti buoni abbia prodotto l'albero del Vaticano II! Felice

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  7. http://inventoridifavole.it/2013/04/22/bergoglio-e-un-massone-ecco-le-prove/

    Che ne pensate? Si può dire, quindi, che papa Bergoglio è massone?

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  8. Romano dice,

    è un prodigio che la Chiesa Cattolica ancora esiste...

    ma, il prodigio più capace di indicare la verità per nostri tempi è, è stata le vicende di Fatima in 1916-17

    prodigi ignorati dai responsabili nella Chiesa...prodigi che indicanno grandi guai per quelli che li ignorano

    prodigi « veri et veraces » in un epoca falsa e bugiarda...

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  9. per Angelo,

    un sito che si chiama "inventoridifavole" ti pare credibile?

    Indizi si possono cogliere. Supposizioni, ognuno può farle. Ma da qui ad affermare...

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  10. Ecco la corretta interpretazione del prete ballerino:
    http://m.youtube.com/watch?v=B8vVzZ6MknM

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  11. Qualcuno ha l'articolo di Copertino sul meeting a Lampedusa, postato ieri da Don Camillo ma accessibile solo a chi è abbonato?

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  12. Cara Giovanna. Io non sono cambiato. E non ho cambiato posizione.

    Questo articolo lo inserisco proprio nella DIFESA della Chiesa e della Gerarchia.

    Infatti la Gerarchia PUO' fare...Ma un fatto evidente è che NON FA.

    Questo non sposta di un millimetro la mia Speranza. Perchè nulla è mai perduto.

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  13. ...e la citazione della Caritas in Veritate è proprio la base da cui parto..

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  14. Bene, Stefano, son contenta per te. E certo, non ho dubbi: io sì che son cambiata, il mio sguardo sulle cose è cambiato.
    Mi scuso per l’incursione e per aver forse frainteso. Un saluto a te e a Mic.

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  15. Caro Angelo,
    leggo adesso il tuo post. Domani ti spedisco il file col testo di Copertino.

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  16. Grazie molte. Scusami se insisto: se Bergoglio è iscritto al Rotary, si può dire che è massone? Ciao

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    1. Non tutte le persone iscritte al rotary sono massone. Il rotary sostiene e attua molte attività benefiche e culturali, raccoglie fondi da destinare a terzi, quindi molte persone che vi aderiscono sono animate da un sincero sentimento di terrzieta', solidarietà, aiuto al prossimo e alla comunità.

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  17. Non credo che basti un'adesione, che potrebbe essere solo legata a qualche impegno filantropico locale. Francamente non so, mi mancano altre informazioni. Anche se ho trovato 'strane' le dichiarazioni del Go d'Italia al momento dell'elezione.
    Sai bene che lo dicevano anche di Paolo VI, alla luce di diversi indizi.
    Di Martini è certo. È un bel busillis!

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  18. Di Martini e' certo.
    Del CARDINAL Martini?
    Ma e' vero ???!!!!
    Rosa

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  19. E' vero che il card. Bergoglio è stato iscritto al Rotary di Buenos Aires,, ma per iniziativa del Rotary stesso e come membro onorario, cioè ad tempus (in genere un anno), per cui ora non lo è più. Resta il fatto però che ha gradito esplicitamente quella nomina, con tanto di lettera di ringraziamento firmata.
    Non esistono prove che sia massone, quelli riportati dal sito inventoridifavole (che riporta articoli di protestanti evangelici arrabbiati ed antipapisti, a prescindere da chi sia il Papa di turno) sono solo indizi.
    Certo è anche che il Rotary è basato sugli stessi princìpi della Massoneria: il naturalismo e l'umanitarismo.

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  20. @ Rosa, circa il card. Martini :
    http://www.grandeoriente-democratico.com/Adesso_che_le_celebrazioni_retoriche_Martini.html

    D'altronde con le idee che aveva non c'è da meravigliarsi, purtroppo.

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  21. Sì Rosa,
    purtroppo ho letto un necrologio inequivocabile di cui, appena lo pesco, ti metto il link.

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  22. Ecco il link

    http://www.grandeoriente-democratico.com/Adesso_che_le_celebrazioni_retoriche_Martini.html

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  23. Simbolo massonico sullo stemma di Francesco?

    http://giacintobutindaro.org/2013/03/27/clamoroso-il-papa-francesco-ha-fatto-sostituire-il-simbolo-massonico-sul-suo-stemma-con-un-altro-simbolo-massonico/

    Ori

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  24. Ebbene: che la fase necrotica del turbocapitalismo alla fine di quella che Zygmunt Bauman definisce «Modernità solida» sia pervenuta a questi livelli, passi. Sappiamo già che al peggio non c’è mai fine. Ma quanto a voi, cari Fratelli in Cristo per i quali il nucleo del messaggio del Salvatore e della Sua Chiesa sta nella messa in latino, nella lotta contro aborto, eutanasia e matrimonio gay ma che poi ve ne fregate dell’inquinamento e dello sfruttamento del mondo, della mercificazione della guerra e della violenza e perfino dell’»infanticidio differito» del quale si rendono responsabili le multinazionali che condannano continenti interi alla fame o all’AIDS; a voi che considerate certe battaglie solo «criptocomuniste»; quel che vi auguro, cari Fratelli in Cristo, – oh, Signùr, Signùr, dove andremo a finire… - sono dieci, cento, mille Depalma, la depalmizzazione dell’intero Sacro Collegio e di tutta la Santa Romana Chiesa. Nella speranza che, seguendo il luminoso esempio di Magdi Allam, anche voi abbandoniate questa Chiesa cattolica criptocomunista e filomusulmana.

    Fuori tema: se questa chiosa di Cardini si riferisce a "Lepanto", "AC" e simili, ha tutto il mio appoggio. Dovrebbe però distinguere, perchè sedevacantisti e SPX non possono essere accusati di quanto in oggetto. La San Pietro neppure, ma non perchè parli, ma semplicemente in quanto , da entità artificiosa qual è, non si può permettere di dir nulla, essendo sotto il giogo di ED.

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  25. Pensando alla natura divina della Chiesa, si comprende come davvero le promesse di Cristo siano certissime e come sia assurdo pensare che un gruppetto di intellettuali perversi, la spuntassero anche in qualche concilio, diventasse qualcuno di loro anche papa, possano prevalere, tale essendo la sproporzione delle forze e della gloria: vana intelligenza umana contro secoli di santità e contro la gloria di Dio stesso.
    Non c'è proprio da perdere l'ottimismo.

    http://www.youtube.com/watch?v=XnyIEhpA6SE

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  26. Angelo,

    non sono addentro in questi 'distinguo' e, al momento, mi sento lontana dall'approfondire i temi di questi 'pensatori' variamente orientati e formati e anche impegnati in contesti diversi...
    Cerco di portare avanti un discorso essenziale, capace di dare le basi solide per un orientamento autenticamente cattolico.
    Il resto credo appartenga alla ricerca personale di ognuno.

    Cerco sempre di capire e di dare il mio contributo per quello che so e posso; ma ora come ora sono focalizzata sull'essenziale.

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  27. Sono d'accordo, ma sono proprio le questioni metapolitiche a permettere la distinzione tra veri tradizionalisti e malati di protagonismo, assetati di potere, buffoni o ossessionati da genealogie nobiliari. E non faccio nomi, ma chi ha orecchie per intendere...
    Resta il fatto che Luigi Copertino è una persona serissima, buona e intelligente, quindi non mi sto riferendo a lui.

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  28. Credo che questo blog sia letto da parecchie persone.
    E' bene pertanto essere responsabili, soprattutto verso eventuali lettori meno equipaggiati.
    Cercare di costruire e non di distruggere. Evitare polemiche e divisioni inutili.
    E tenere presente che dovrebbe essere semplicemente un blog cattolico, non un blog politico dell'estrema destra italiana.
    Parliamo del Signore e della sua Chiesa, non di sociologia e di maomettani.
    Ad ogni problema politico e sociale, poi, si può dare una risposta semplicemente cattolica. I papi lo hanno sempre fatto.

    Certi "auspici" dimostrano poi che certo non si sta parlando dal punto di vista della fede.

    Ma è solo la mia opinione, io non sono un curatore del blog ...

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  29. Caro Louis,
    credo che tu abbia perfettamente centrato quello che è anche il mio pensiero e il mio intento.
    Non sono mossa e non intendo esserlo, anche se ovviamente ho i miei orientamenti, da alcun intento politico o sociale, se non nella misura il cui il discorso è strettamente connesso con la fede e con i suoi frutti, buoni perché assunti nel Signore se retta, amari e distruttivi in caso contrario.

    Ecco perché in genere rifuggo dai 'distinguo' cui accennavo nel post sopra. Tra l'altro non mi mancano né interesse né volontà di approfondire in tutte le direzioni. Ma ci sono momenti come questo in cui ciò potrebbe provocare dispersione dall'obiettivo principale: custodire, vivere, difendere, diffondere la nostra fede. Il resto è conseguenza.

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  30. http://fidesetforma.blogspot.it/2013/07/la-svendita-del-vaticano-spa-e.html

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  31. Senta, anzitutto Lei dovrebbe pensare alla sua, di fede. L'"estrema destra" non è materia di sociologia, e i maomettani si chiamano "musulmani", visto che non rendono culto a Maometto. I papi hanno dato le risposte che dice fino a 55 anni fa, poi non più. Di qui le attività di "supplenza". La (meta)politica è un aspetto importante della fede, una sua conseguenza. Con la scusa della "ignoranza" altrui, non facciamo mai i nomi. La guerra è guerra: e --qui convengo con Copertino-- sono peggio i neocon che i modernisti "progressisti".

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  32. Cara Mic,

    neppure io invito a disinteressarsi alla politica. La politica è necessaria e comunque inevitabile.
    Ma come tutte le cose create (la società stessa è stata voluta da Dio, creando l'uomo come essere sociale) sono misurate dalla Verità di Dio, e dunque anche dalla Tradizione della Chiesa. Se si misura la Tradizione con la politica, si compie un'inversione logica del fine e del mezzo e, peggio, si misura il Creatore con la creatura!
    Mons. Lefebvre insegnava che l'unica politica possibile è la politica di NSGC.
    Questo, che ho già postato in passato, ne è un ottimo esempio: http://romualdica.blogspot.it/2009/09/chartes-1985-e-un-monaco-che-vi-parla.html
    Quindi ci troviamo perfettamente d'accordo.

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  33. E intanto sta facendo il giro del web l`articolo di Magister su mons. Ricca, se i media italiani tacciono, l`inennarabile Vatican Insider enuncia l`ipotesi di complotto, altri ne parlano come ad esempio il vaticanista del Figaro che, con logica cristallina, dice che basta informarsi in Uruguay per essere fissati.

    I nomi, i fatti e le date riportati da Magister sono molto precisi, documentati e conosciuti in Vaticano.
    Non è uno qualunque che ha scritto quell`articolo ma uno dei più seri e competenti vaticanisti, anche uno dei soli che non è caduto la testa per prima nel calderone riempito di melassa che ci accompagna dal 13 marzo.
    Non immagino nemmeno un istante che abbia potuto mettere a rischio la sua credibilità e la sua onorabilità scrivendo un articolo di cui non avrebbe prima verificato la veridicità dei fatti descritti.
    Penso che non sia sfuggito a chi ha letto l`articolo da chi è stato "protetto" Ricca, sono persone ancora molto attive e influenti.
    Se nessuna querela sarà sporta da Haari o-e Ricca, pur sapendo che quell`info ha già fatto il giro del web, e se il Papa lascerà Ricca al suo posto, resterà comunque un`ombra difficilmente cancellabile.

    PS: Aggiungo che se fosse stato Papa Benedetto ad aver fatto quella nomina e che poi usciva un articolo come quello di Magister tutti i media gli sarebbero saltati addosso.
    È cambiato tutto, è cambiato il Papa.

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  34. E allora perché si lamenta di questa chiesa "filomusulmana" e addita l'esempio luminoso di M. Allam, esponente di spicco dell'occidente liberal-conservatore?

    Credo che sia interessato solo a far polemica. Passo e chiudo.

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  35. Angelo,
    non ti sembra che c'è modo e modo di esprimere le proprie convinzioni?

    In ogni caso, secondo il mio punto di vista, in questo contesto le questioni politiche vanno trattate cum grano salis, e in stretto riferimento alla serietà dell'argomento proposto: penso, ad esempio, alle questioni di bioetica e annessi e connessi che stanno caratterizzando il nostro tempo.

    Lo scenario della politica (e della finanza) globali, da cui è sparita l'etica, non sono da meno.
    Ma torno a ripetere che è bene soffermarci sui problemi all'origine di questi fenomeni e partire da questi, altrimenti corriamo il rischio di incartarci nel ginepraio delle diverse opinioni.

    Pur senza sottovalutare le opinioni e il confronto che ne deriva, preferisco dar maggiore risalto alla testimonianza, cioè alle ragioni della fede che poi anima le strutture sociali (a partire dalla famiglia), comunitarie, religiose e politiche.

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  36. Cara Luisa,
    ho letto tutte le varie fasi della vicenda e sono perfettamente d'accordo con te.
    Purtroppo siamo in piena borgoglite, voluta e alimentata anche dal silenzio o dal 'glissare' del papa proprio sulle questioni 'scottanti'... mentre sul resto non fa altro che attuare quella rivoluzione che diventa dissoluzione, che sono in tanti sul fronte egemone a sponsorizzare...

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  37. Ho letto già più volte nei commenti l'equivalenza Rotary = massoneria. Su che cosa è fondata? Perché a me non risulta. Ho avuto diversi parenti rotariani (forse alcuni lo sono ancora) e non mi risulta che siano o fossero massoni. Può darsi che l'uno e l'altra condividano certi principii come naturalismo e umanitarismo, ma:

    1. Non credo (per averne conosciuto diversi) che tutti gli iscritti al Rotary (e forse anche alla massoneria) ne condividano e magari anche solo ne conoscano fino in fondo principii e fini.

    2. Allora i membri di tutte le associazioni più o meno umanitarie sono issofatto massoni? Che so, di Amnesty international, Medici senza frontiere e questa bella roba qui? Anzi, dato che la massoneria ha informato buona parte della mentalità moderna, tutto ciò che è espressione del mondo moderno in quanto tale comporta l'affiliazione alla massoneria?

    Quanto poi al card. Martini massone: posto che non stupirebbe se lo fosse davvero stato; ma se la prova è un necrologio di "un Sito e un Movimento a cura di Gioele Magaldi" che rimanda per "tracce" di prove a un libro "del Fratello Gioele Magaldi", mi sembra un po' debole.
    Se io mi facessi un mio sito, che so, del "Grande occidente nazista" e ci scrivessi che Ratzinger è un iscritto all'associazione, rimandando per le prove a un mio libro, qualcuno che ci crederebbe lo troverei di sicuro, ma...

    Passando ad altro:

    "i maomettani si chiamano "musulmani", visto che non rendono culto a Maometto"

    ... e i luterani non rendono culto a Lutero, né i presbiteriani ai presbiteri, né i ciceroniani a Cicerone (anzi, forse questi ultimi sì)...
    È solo un appunto, per il resto non entro nel discorso di Angelo né lo voglio criticare: è solo che io dico costantemente "maomettani", e credo non a torto.

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  38. @ Latinista:
    - Non esiste un'equivalenza tra rotary e massoneria. Ma il Rotary è stato fondato da un massone, e le sue idee e programmi sono tutti impregnati di umanitarismo naturalistico, esattamente come la massoneria. Ci sono inoltre forti sospetti che l'ambiente rotariano sia una sorta di vivaio per selezionare possibili massoni potenziali. Per questi motivi, la Civiltà Cattolica lo etichettò subito, già ai primi del ‘900, come 'una nuova forma di massoneria a cielo aperto', nel senso che pur avendo gli stessi principi e gli stessi obiettivi di quella, il rotary non prevede il segreto ed i gradi iniziatori. Di conseguenza, gli iscritti al Rotary vengono lentamente, impercettibilmente ma anche infallibilmente imbevuti di princìpi opposti al cattolicesimo.
    C'è un interessante articolo di don Curzio Nitoglia su questo argomento: http://www.doncurzionitoglia.com/rotary_e_massoneria.htm

    - Quanto a Gioele Magaldi, non è mica un pinco pallino: è un 30° grado del Rito Scozzese, è ‘Maestro venerabile’ ed è tuttora membro del GOI, all'interno del quale ha fondato il suo movimento (GOD)in polemica con Raffi. Del resto, ha già creato notevole imbarazzo - ma non smentite, che io sappia - nell'ambiente politico italiano quando ha augurato, con riserva, ‘buon lavoro’ all’ex premier Mario Monti, chiamandolo esplicitamente 'Fratello'...
    Comunque, è nota prassi massonica quella di rivelare, talvolta, l'affiliazione alla setta di illustri personalità, dopo la loro morte. E Magaldi è persona ben piazzata per sapere come stanno le cose in questo campo.
    Inoltre, se avesse detto il falso, si sarebbe imprudentemente esposto a possibili querele per calunnia e diffamazione da parte, ad esempio, della Curia di Milano o dei parenti del cardinale defunto. Il tutto, con gravissimo danno anche per il suo movimento di fronda all’interno del GOI e per la sua credibilità personale. Non sembra logico dunque che abbia mentito.
    A quale scopo, inoltre? Il defunto card. Martini non era mica un Pio IX da calunniare con ogni mezzo: le idee e la prassi ‘martiniane’ erano già di per sé perfettamente consonanti con l’ideologia massonica.

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  39. P.S.: ai massoni non interessa l'affiliazione di moltitudini alle Logge. la massoneria è un'associazione rigidamente di élite, riservata a pochi, specie nei gradi più alti. Ciò che invece interessa ai massoni è la diffusione delle loro idee naturalistiche ed 'umanitarie' a 360 gradi, per creare una 'nuova umanità' decattolicizzata e laicizzata. A questo scopo hanno creato, o abilmente sfruttato, molti clubs, movimenti, associazioni adatte allo scopo. Ed il Rotary è tra le principali.

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  40. Grazie, Amicus, interessante.

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