Stavo per dire la mia per aprire il dibattito sul subdolo e viscido articolo apparso su MiL con chiusura ai commenti a firma di don Morselli. E mi imbatto in questa riuscita e sentita puntualizzazione di Esistenzialmente periferico, che sostituisco alla mia.
Dunque questo è il nostro antidoto, con i commenti liberi, all'articolo di Mil con i commenti chiusi.
Per i pii lettori che non hanno nessun vizio: nel gioco del poker il bluff è il tentare di far credere agli interlocutori di avere in mano ottime carte, inducendoli a ritirarsi senza verificare.
Esaminiamo dunque il bluff di don Morselli pubblicato oggi sul disperato blog Messainlatino:
Nel suo zuccheroso intervento si notano:
- lo spacciare Lefebvre per un totale pessimista disubbidiente (quando in realtà l'unico vero problema è quello delle ordinazioni illecite del 1988)
- il confondere la sacrosanta ubbidienza col patetico servilismo (quando in realtà solo i dogmi di fede esigono adesione incondizionata)
- il calunniare De Mattei e tutti coloro che si auguravano che l'Istituto dei Francescani dell'Immacolata resistesse ad un provvedimento oggettivamente ingiusto ("lex dubia non obligat"; la calunnia consiste nel dipingerli come promozione della disubbidienza)
- il fingere di non sapere che tale "resistenza" sarebbe stata dipinta dai giornali come "disubbidienza" (cioè esattamente la stessa calunnia)
- il disonesto dedurre una "intrinseca bontà" del Concilio Vaticano II, dal solo fatto che i Francescani dell'Immacolata ubbidiscono ad un ordine ingiusto (insomma, il Concilio è un idolo: se le cose vanno bene, è merito del Concilio; se le cose vanno male, vanno male perché qualcuno non recepisce il Concilio)
- il furbesco spacciare l'ermeneutica della continuità non come una possibile chiave di lettura, ma come l'unica possibile chiave di lettura (contraddicendo in ciò perfino Benedetto XVI, autore di tale teoria ermeneutica)
- l'astuto gioco di parole sul "colpo da maestro" per azzerare preventivamente le possibili obiezioni ("tu dunque critichi la Madonna che ha fatto tutto questo?") e lo sfoggiare qualche versetto in latino per sembrare più "tradizionale" dei "tradizionalisti".
È da tempo che mi diletto ad osservare l'espansione di questo "terzo partito": oltre ai "progressisti" ed ai "tradizionalisti", spuntano fuori i "conservatori", hegelianamente convinti di essere la sacra perfetta sintesi dei primi due, risultando in fin dei conti solo degli strenui difensori del progressismo moderato.
Ma in medio stat non virtus, sed mediocritas: a fare una media tra la verità e l'errore, si ottiene solo un errore travestito elegantemente. A fare la media tra l'acqua di rubinetto e l'acqua di fognatura, non si ottiene l'acquavite e neppure l'acquaragia.
Si possono a buon diritto chiamare "conservatori" perché la loro idea fondamentale è che tutto quel che c'è deve per forza andar bene (anche gli errori), tutto quel che si è fatto in passato è giustificabile (anche gli errori), qualunque rotta che sia vagamente assimilabile al "tornare indietro" o al "correre avanti" è un eccesso, e qualche piccola critica è ammessa purché sia ininfluente sullo status quo.
Ecco perché vogliono "conservare" il Vaticano II senza se e senza ma, ecco perché vogliono ridurre la Messa tridentina ad un hobby approvato ma ben circoscritto, eccetera.
Le loro astuzie dialettiche, i loro sorridenti bluff, i loro metodi furbeschi, rivelano che il loro obiettivo ultimo non è la verità (il che conferma che sono progressisti travestiti). E cioè che per loro, in contraddizione col Magistero Pontificio, non vale il principio della Caritas in Veritate (la carità può sussistere solo nella verità) ma il principio della Veritas in Caritate - cioè il buonismo.
Ed infatti sono irrecuperabilmente buonisti tutti i loro esponenti, persino quando si scagliano contro il buonismo stesso.
E perciò - al pari dei progressisti - pensano che una posizione "politica" possa supplire a un problema "teologico" (per questo hanno trasformato in dogma, anzi, in idolo, l'ermeneutica della continuità, ossia il comando di sforzarsi di "vedere in continuità" ciò che in continuità non appare per niente).
In breve sintesi:
- tradizionista: tradidi quod accepi - trasmetto ciò che ho ricevuto
- progressista: tradidi quod hodie accepi - trasmetto ciò che oggi ho ricevuto, perché tutto ciò che c'era fino a ieri è da gettare via
- conservatore: tradidi quod commode accepi - trasmetto ciò che avevo comodamente ricevuto, minimizzando o banalizzando ciò che non mi è utile per farmi apparire "al di sopra delle parti" e virtuosamente "nel mezzo".
In riferimento all'Articolo "Colpo da Maestro dell'Immacolata" di Don Alfredo Maria Morselli
RispondiEliminaAve Maria !
Carissimi Amici,
è sempre un Amaro risveglio del Sabato, leggere su "MIL", Articoli come: "Il Colpo da Maestro dell'Immacolata", in cui Don Alfredo Maria Morselli, che credevo mio Amico, rispolvera la sua tiritera, che da 25 anni propina a chi lo conosce, verrebbe da dire, con Sua Santità Benedetto XIV (Prospero Lambertini) Bologna, 31 marzo 1675 –Roma, 3 maggio 1758): "Mischiando l'Anima con i Tortellini", dove in nome di un concetto di Obbedienza Cattolica Oppressiva e non corrispondente al Vero, questo Simpatico e Preparato Parroco Bolognese, prima Prete di Alleanza Cattolica, oggi "Free Lance" della Tradizione, almeno partime, usando Pizzi, Pianete e Messe Tridentine Latino-Felsinee, porta Cattolici che si svegliano alla triste alba di abusi ed eresie della "nuova chiesa" del Post-Concilio Vaticano II, nell'alveo di essa stessa, come se essa fosse "l'Ovile Santo di Nostro Signore Gesù Cristo", come se vivessimo in un Eterno 800.
Come nel Suo solito stile, Don Alfredo, mischia la Santa Messa Cattolica Tridentina, l'Unico Rito Latino della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il protestante "novus ordo" del 1969, creando nelle Anime confusione, allo scopo di ridurre le Anime Fedeli a docili a "vescovi eretici" ed a pseudo-sacerdoti in pantaloni corti. Le citazioni Latine e la solita aperta critica a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Marcel Lefebvre, di Santa e Venerata Memoria, tacciandolo come "disobbediente", quando invece, Leggendo le Sue Opere: "Accuso il Concilio", "Il Colpo da Maestro di Satana" e "Itinerario Spirituale", si percepisce sempre di più le Sue Intuizioni Profetiche, sulle Situazioni di Crisi della Chiesa, che viviamo ed abbiamo vissuto, a dispetto del Buon Parroco Bolognese, che potrebbe sembrare, equilibristico-ipocrita, schiavo di una visione Fideista e Quietista della Fede Cattolica e dell'Obbedienza Cristiana.
La citazione della Lettera del Molto Reverendo Padre Stefano Maria Manelli, creando un parallelo tra lui e S.E.R. Mons. Lefebvre, mostrando l'arrendevolezza del primo e la ribellione del secondo "Ad Argomentum", è semplicemente ridicolo, in quanto se oggi esiste ancora una Battaglia per il Cattlicesimo Autentico e per la Santa Messa Cattolica Tridentina, lo dobbiamo solo al "ribelle" Mons. Lefebvre, che disobbedì ad eretici, cripto-protetanti e scismatici, per conservare la Fedeltà Stessa a Nostro Signore Gesù Cristo ed al Deposito della Fede Cattolica ed alla Sua Autentica Liturgia, l'arrendevole Padre Stefano Maria Manelli ed i Suoi Frati Francescani dell'Immacolata, non ha fatto altro che prendere Atto di una Verità difesa da altri, ed i loro inchini, che potrebbero sembrare essere, "alla pecorina", in nome di una malintesa obbedienza, servile, oppressiva ed a tratti davvero malata, ad un "commissario" presunto Cappuccino, con cui ho parlato. personalmente al telefono, in difesa dei Frati Francescani dell'Immacolata, tastandone, quella che potrebbe essere definita, assoluta mancanza di ogni minima Educazione oltre che di ogni Carità Religiosa, e ripieno invece di supponenza e di tronfio orgoglio, non fanno la Storia, né hanno salvato nulla e nessuno ed anzi proprio questa obbedienza, che potrebbe essere definita: Gesuitico-Ottocentesco-Ipocrita, saranno la rovina dell'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata e delle Stesse Suore Francescane dell'Immacolata, che verranno risucchiate dal caos anticristico-bergogliano, che porta la Chiesa alla parodia di Se Stessa, contro Nostro Signore Gesù Cristo e la Santissima Immacolata Corredentrice.
Dio ci Protegga !
IN TE DOMINE SPERAVI ! NON CONFUNDAR IN AETERNUM !
Succi Leonelli Marco (IL VANDEANO)
Evidentemente, il Vandeano non ce l'ha fatta ed è intervenuto in un altro thread
RispondiEliminaPerfetto, carissima Mic. Il commento da te riportato ben riassume, credo, il pensiero di molti, qui. E ben stigmatizza le ardite affabulazioni di un don Morselli, modeste di per sé, ma esemplari ed emblematiche del modo di pensare dei "conservatori" (poi, quando sostituiremo questo onorevole termine con quello più veritiero di "modernisti mascherati"?).
RispondiEliminaCostoro accettano tutto, giustificano tutto, s'inchinano a tutto, compreso la violazione di un legittimo ordinamento liturgico che un altrettanto legittimo Ordine, sulla base di uno specifico carisma, si è dato, l'antigiuridica violazione di un motu proprio, la privazione afflitta a tanti sacerdoti e fedeli della Santa Liturgia, il terroristico uso di "questionari" (ideologicamente pre-impostati) per schedare le singole opinioni dei bravi frati, l'inusitato attacco chi, come l'ottimo de Mattei, ricorda giustamente che: "lex dubia non obligat".
Smettiamo di dare ascolto e spazio a costoro, sperando in una "sponda" che non c'è.
D'altronde, don Morselli si auto-denuncia da sé quanto dichiara: "
Il caso dei Francescani dell’Immacolata dimostra inequivocabilmente che il Concilio Vaticano II e la riforma liturgica non sono intrinsecamente cattivi".
Ciò mi basta, e credo debba bastare a molti altri, su quanto sia pernicioso ascoltare le parole di questi pseudo-tradizionalisti e persino pseudo-conservatori.
Penso che sia Morselli stesso ad aver domandato la chiusura ai commenti.
RispondiEliminaMi ricordo che, quando ancora partecipavo a quel blog, ogni qualvolta Morselli scriveva un post evitava poi con cura (= li ignorava) i commenti di chi reagiva alle sue analisi, non condividendole, o ponendo domande scomode, salvo una volta in cui mi ha semplicemente, con arroganza e maleducazione, inviata a quel paese!
Un antidoto magistrale. Complimenti.
RispondiEliminaMi permetto di riportare qui il commento che ho messo nel thread precedente.
RispondiEliminaDa noi si dice "il est plus papiste que le pape" che darebbe "è più papista del papa", in egual modo, leggendo certi commenti di certi blogger riconoscibili come il lupo bianco, si potrebbe dire che sono più tradizionalisti di un tradizionalista, salvo a dire che in questa giungla selvaggia, dove è difficile riconoscere i "suoi", quei blogger sedicenti tradizionalisti, tradizionalisti non lo sono affatto, almeno non lo sono se per cattolico tradizionale si intende un cattolico legato alla Santa Messa di sempre e alla Tradizione della Chiesa (quella viva..).
Quei personaggi che in realtà disprezzano i cattolici tradizionali, ancor più coloro che non sono imbavagliati, e provano un odio senza limiti per la FSSPX, tratto che li identifica immediatamente, in modo subdolo, vorrebbero imporre come sola autentica e accettabile( sentire cum Ecclesia...)un`immagine distorta dei cattolici tradizionali, un`immagine falsata dalla loro ideologia, dal loro asservimento al potere imperante, dalla loro piaggeria, dai loro reali obiettivi che travestono con i loro discorsi molto religiosamente corretti.
I soli cattolici tradizionali che "rispettano" sono quelli che sono muti, quelli che stanno zitti.
Occhi aperti, coscienza e ragione "en éveil", memoria e formazione non fossilizzate, permettono di vedere quei tranelli, quei giochi, anche sporchi, quelle strategie manipolatrici che purtroppo funzionano su chi ha un pensiero debole e-o, più semplicemente, su chi è afflitto da quella crassa ignoranza che è una malattia dilagante nella Chiesa.
GRAZIE GRAZIE GRAZIE e ancora GRAZIE!!
RispondiEliminaGrazie, per la magnifica analisi di Letturine, un ottimo antidoto che messo insieme all'articolo di papale papale, (di Marco Bongi)su servilismo e papismo, credo abbiano aiutato a capire i tranelli d atti, parole e gesta del partito dei "modernisti mascherati", come ben dice, Silente, io aggiungerei per completare:
" modernisti mascherati da tradizionalisti" parebbe la più consona.
Ringrazio Mic e tutti coloro, che sono attenti ai lupi bianchi, come li chiama Luisa.
Con occhi aperti, continuiamo ad osservarli da vicino, ciò che dicono ciò che fanno e denunciamo tutto con rispetto, senza timore.
Saremmo sbeffeggiati ed insultati, questo succede ed è successo da sempre, anche nelle nostre semplici parrocchie, gestite da modernisti o da preti legati ai movimenti che son la stessa cosa.
I figli delle tenebre, sono più scaltri dei Figli della Luce, con ciò occhi bene aperti, le parole sono importanti analizziamo sempre anche quelle e la truttura del discorso di ogni lor dire. Se sono riusciti a tanto, oltre al potere che si sono aggiudicati, ciò che li ha lasciati lavorare "In Pace", è stato il loro sottile linguaggio.
Grazie ancora.
Sia Lodato Gesù Cristo.
Mi scuso se lascio i miei pensieri divagare, ma leggendo l`elogio dell`obbedienza a tutti i costi, ho pensato a quelle persone che durante la seconda guerra mondiale andavano a cercare gli ebrei per deportarli, lo facevano per obbedienza, penso a coloro che chiudevano le porte dei vagoni che portavano quelle povere persone nei campi di concentrazione, a chi li rinchiudeva nei forni crematori, a chi li torturava e li affamava, anche loro agivano per obbedienza, obbedivano ad ordini criminali, erano stati ridotti ad automati, plagiati, animali senza coscienza e morale, chi si ribellava passava al plotone di esecuzione.
RispondiEliminaÈ un esempio estremo, mi scuso se ho potuto scioccare qualcuno, so che non ha nulla da che vedere con il decreto iniquo preso contro i FFI, ma non posso tacere la domanda che mi pongo sin dal primo momento: i frati che sanno che l`ordine di non più celebrare la Santa Messa Antica è ingiusto e ingiustificato, che sono consapevoli che è stato preso da nemici non solo di Padre Manelli ma, al dilà della sua persona, da nemici della Messa di sempre, obbedendo, forse che non mettono a zittire la loro coscienza, è assurdo invocare la loro libertà di rifiutare di obbedire ad un ordine iniquo, imposto da chi vuole la morte della Santa Messa Antica?
Siciliano dice,
RispondiElimina"l'obbedienza" è sempre stato la proclamazione dei Communisti e Socialisti (e. g. Nazisti)
perchè sano bene che, se la gente non obbediscono, non hanno potere per portare avanti il loro progetto maligno...
quindì l'obbedienza nella loro bocca significa sempre sottomettervi alla mia cattiveria...
Il motivo per il modo di intervenire nel FI mostra chiaramente la cattiveria...
Anche i fatti publicati in riguardo alla communità di Buon Pasteur in Francia...
le parole di Bux, che Papa Francesco non farebbe mosso contra la Messa, oggi si vedono per la loro vera qualità: bugie fatte per inganno, ...
Vedremo, secondo il mio parere, più bugie dai Vaticanisti nelle messe prossime di questo Pontificato, al stesso scopo...
In realtà, prima di "resistere" i FI hanno la possibilità di chiedere un'autorizzazione, anche se con ciò si calpesta un diritto acquisito.
RispondiEliminaNon dobbiamo però dimenticare che innanzitutto sono tenuti a seguire la linea comunitaria, se ancora ne esiste una, dato che, se non sbaglio, il Superiore è stato esautorato.
Però né noi né i fedeli più direttamente coinvolti, abbiamo notizie sullo stato delle richieste.
Le uniche notizie certe riguardano Campocavallo e la diocesi del coraggioso vescovo che li ha precettati. Per il resto, buio fitto.
Il CNSP, oltre al comunicato stampa alle autorità ecclesiatiche, ha preso una iniziativa indirizzata ai responsabili dei vari centri-Messa, che sto per pubblicare.
Vedremo se avrà degli effetti.
Speriamo e preghiamo.
Finalmente c'è chi la canta chiara a don Morselli!
RispondiEliminaRipropongo questo intervento di un commentatore anonimo dopo aver tolto la prima parte che si riferisce ad una realtà che non conosco e non mi permetto di accogliere illazioni su cose che non mi risultano direttamente, tanto più da parte di chi si presenta con l'anonimato.
RispondiEliminamic
""
... C'è qui qualcosa di poco chiaro, di poco limpido, di poco onesto. È vero: credo che le loro preoccupazioni siano essenzialmente politiche, e d'una politica nient'affatto buona.
La moderazione alla quale mi permetterei d'invitar tutti, e prima di tutto me stesso, non ha nulla che fare con codesto moderatume ipocrita, pieno di retropensieri e di secondi fini.
Semplicemente, ricordiamoci che le parole son pesanti come pietre, e che, una volta fatta un'affermazione, siamo in obbligo di trarne tutte le conseguenze, a fil di logica.
Sicché, studiamo con rigore teologico il problema della crisi attuale della Chiesa, senza mai dimenticare le promesse infallibili di Gesù, il "Non praevalebunt" e tutto il resto.
Mi dispiace che qualcuno si sia offeso, o irritato, per un mio intervento precedente: non avevo la minima intenzione d'accusar nessuno; volevo solo dire: attenzione, ché certe affermazioni che non di rado càpita di lèggere da parte di chi si definisce tradizionalista (e ce n'è di tutt'i tipi, come sappiamo) possono indurre il lettore a chiedersi: "Ma allora, dov'è la Chiesa cattolica?", "Ma allora, che ne è delle promesse del Signore?", "Ma allora, dobbiamo ancóra ascoltare il papa e i vescovi?"
Che un problema esista, e sia grave, lo vedo anch'io. Ma, qualunque soluzione noi gli si voglia dare, siamo poi in dovere di mostrare che le promesse di Gesù non son venute meno.
E ripeto che non pensavo a nessuno in particolare, ma al vasto mondo cosiddetto tradizionalista in generale.""
Mi dispiace che qualcuno si sia offeso, o irritato, per un mio intervento precedente: non avevo la minima intenzione d'accusar nessuno; volevo solo dire: attenzione, ché certe affermazioni che non di rado càpita di lèggere da parte di chi si definisce tradizionalista (e ce n'è di tutt'i tipi, come sappiamo) possono indurre il lettore a chiedersi: "Ma allora, dov'è la Chiesa cattolica?", "Ma allora, che ne è delle promesse del Signore?", "Ma allora, dobbiamo ancóra ascoltare il papa e i vescovi?"
RispondiEliminanon so a chi a a cosa si riferisca, ma quel che voglio dirgli è che noi non apparteniamo a nessuna 'squadra' politica o movimentista, e cosiddetto vasto mondo tradizionalista in generale è un concetto vago che non dice nulla. Peraltro non ci lasciamo trascinare da venti di 'fronda' di nessun genere.
Non stiamo invitando nessuno alla disobbedienza o a non riconoscere i Pastori; semplicemente ci poniamo il problema dell'obbedienza giusta e non siamo proni a quella servile, come ogni battezzato e figlio di Dio in coscienza è tenuto a fare.
I tempi sono bui, la crisi è reale. Cerchiamo di districarci in questo ginepraio sapendo che la crisi è nella Chiesa ma non della Chiesa. Perché l'Una Santa Cattolica apostolica e romana è e resta custodita, intatta, dal suo e nostro, Signore...
La prudenza e il rigore sulle affermazioni soprattutto teologiche, sono d'obbligo e ne convengo. Ma qui si cerca il dialogo e il confronto con i Pastori, non la contrapposizione.
È proprio l'assenza del dialogo che lamentavo in un articolo precedente.
Per quanto riguarda questo blog - a parte che l'unico peso delle mie affermazioni risiede nella buona fede e nell'amore per la verità che mi muove - non chiederei di meglio che esser corretta, se avessi fatto valutazioni inesatte.
Invece, assistiamo ad un carrozzone mediatico che crocifigge la tradizione e contemporaneamente al silenzio più assordante dei pastori, quando non al disprezzo, alle nostre rispettose e legittime richieste (riconosciute da un Papa, che peraltro poi ci ha abbandonati prima durante e dopo).
E perciò - al pari dei progressisti - pensano che una posizione "politica" possa supplire a un problema "teologico" (per questo hanno trasformato in dogma, anzi, in idolo, l'ermeneutica della continuità, ossia il comando di sforzarsi di "vedere in continuità" ciò che in continuità non appare per niente).
RispondiEliminaIn breve sintesi:
tradizionista: tradidi quod accepi - trasmetto ciò che ho ricevuto
progressista: tradidi quod hodie accepi - trasmetto ciò che oggi ho ricevuto, perché tutto ciò che c'era fino a ieri è da gettare via
conservatore: tradidi quod commode accepi - trasmetto ciò che avevo comodamente ricevuto, minimizzando o banalizzando ciò che non mi è utile per farmi apparire "al di sopra delle parti" e virtuosamente "nel mezzo".
Riporto la conclusione da applauso!
Finalmente c'è chi la canta chiara a don Morselli!
RispondiEliminaDa mo' che jele cantiamo! Chi si scorda il suo libro sui giudii, che rappresenta a tutt'ora la sua professione di Fede??! Illegibile! smontato pezzo a pezzo!
La differenza che qualche hanno fa eravamo tre quattro, a contestare i "lupi bianchi" (mi piace assai questo appellativo) ora siamo, grazie a Dio, molti di più!
Ave Maria !
RispondiEliminaCarissimi Amici,
è sempre un Amaro risveglio del Sabato, leggere su "MIL", Articoli come: "Il Colpo da Maestro dell'Immacolata", in cui Don Alfredo Maria Morselli, che credevo mio Amico, rispolvera la sua tiritera, che da 25 anni propina a chi lo conosce, verrebbe da dire, con Sua Santità Benedetto XIV (Prospero Lambertini) Bologna, 31 marzo 1675 –Roma, 3 maggio 1758): "Mischiando l'Anima con i Tortellini", dove in nome di un concetto di Obbedienza Cattolica Oppressiva e non corrispondente al Vero, questo Simpatico e Preparato Parroco Bolognese, prima Prete di Alleanza Cattolica, oggi "Free Lance" della Tradizione, almeno partime, usando Pizzi, Pianete e Messe Tridentine Latino-Felsinee, porta Cattolici che si svegliano alla triste alba di abusi ed eresie della "nuova chiesa" del Post-Concilio Vaticano II, nell'alveo di essa stessa, come se essa fosse "l'Ovile Santo di Nostro Signore Gesù Cristo", come se vivessimo in un Eterno 800.
Come nel Suo solito stile, Don Alfredo, mischia la Santa Messa Cattolica Tridentina, l'Unico Rito Latino della Santa Chiesa Cattolica Apostolica Romana, con il protestante "novus ordo" del 1969, creando nelle Anime confusione, allo scopo di ridurre le Anime Fedeli a docili a "vescovi eretici" ed a pseudo-sacerdoti in pantaloni corti. Le citazioni Latine e la solita aperta critica a Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Marcel Lefebvre, di Santa e Venerata Memoria, tacciandolo come "disobbediente", quando invece, Leggendo le Sue Opere: "Accuso il Concilio", "Il Colpo da Maestro di Satana" e "Itinerario Spirituale", si percepisce sempre di più le Sue Intuizioni Profetiche, sulle Situazioni di Crisi della Chiesa, che viviamo ed abbiamo vissuto, a dispetto del Buon Parroco Bolognese, che potrebbe sembrare, equilibristico-ipocrita, schiavo di una visione Fideista e Quietista della Fede Cattolica e dell'Obbedienza Cristiana.
La citazione della Lettera del Molto Reverendo Padre Stefano Maria Manelli, creando un parallelo tra lui e S.E.R. Mons. Lefebvre, mostrando l'arrendevolezza del primo e la ribellione del secondo "Ad Argomentum", è semplicemente ridicolo, in quanto se oggi esiste ancora una Battaglia per il Cattlicesimo Autentico e per la Santa Messa Cattolica Tridentina, lo dobbiamo solo al "ribelle" Mons. Lefebvre, che disobbedì ad eretici, cripto-protetanti e scismatici, per conservare la Fedeltà Stessa a Nostro Signore Gesù Cristo ed al Deposito della Fede Cattolica ed alla Sua Autentica Liturgia, l'arrendevole Padre Stefano Maria Manelli ed i Suoi Frati Francescani dell'Immacolata, non ha fatto altro che prendere Atto di una Verità difesa da altri, ed i loro inchini, che potrebbero sembrare essere, "alla pecorina", in nome di una malintesa obbedienza, servile, oppressiva ed a tratti davvero malata, ad un "commissario" presunto Cappuccino, con cui ho parlato. personalmente al telefono, in difesa dei Frati Francescani dell'Immacolata, tastandone, quella che potrebbe essere definita, assoluta mancanza di ogni minima Educazione oltre che di ogni Carità Religiosa, e ripieno invece di supponenza e di tronfio orgoglio, non fanno la Storia, né hanno salvato nulla e nessuno ed anzi proprio questa obbedienza, che potrebbe essere definita: Gesuitico-Ottocentesco-Ipocrita, saranno la rovina dell'Istituto dei Frati Francescani dell'Immacolata e delle Stesse Suore Francescane dell'Immacolata, che verranno risucchiate dal caos anticristico-bergogliano, che porta la Chiesa alla parodia di Se Stessa, contro Nostro Signore Gesù Cristo e la Santissima Immacolata Corredentrice.
Dio ci Protegga !
IN TE DOMINE SPERAVI ! NON CONFUNDAR IN AETERNUM !
Succi Leonelli Marco (IL VANDEANO)
Se siamo molti di più don Camillo dobbiamo ringraziare Internet.
RispondiEliminaCredo che sia attendibile l'ipotesi di Agnese che Morselli possa identificarsi con quel tale Simon de Cirene...
RispondiEliminan Camillo ha detto...
RispondiEliminaFinalmente c'è chi la canta chiara a don Morselli!
Da mo' che jele cantiamo! Chi si scorda il suo libro sui giudii, che rappresenta a tutt'ora la sua professione di Fede??! Illegibile! smontato pezzo a pezzo!
Libro che, oltre tutto, agli Ebrei non piciuto per nulla.
Comunque don Morselli è il paradigma di cosa, presto o tardi, attende i tradizionisti "riallineati".
Dovranno passare la vita, sentendosi, a ragione o (più spesso) a torto sempre sotto esame. Sempre con "l'ansia da prestazione". Sempre lanciandosi in continui "roghi" metaforici di ciò che avevano un giorno adorato.
Beh, Anonimo 21:05,
RispondiEliminase davvero Andrea Carradori lo conosce e lo definisce "sacerdote nordico", rispetto a lui e a noi romani lo è...
Certo che ha in comune il dente avvelenato con la FSSPX.
Lo ripeto: sono proprio atteggiamenti come i vostri che produrranno reazioni come quella che si prepara in Ottobre per il ramo femminile.
RispondiEliminax mic/ non pubblicare quanto ora scrivo: terminerò i miei interventi con una parola così quando ti farò altre anticipazioni potrai capire chi sono senza confondermi con altri- la parola è "Sic"
Puoi anche non credermi ora ma ad Ottobre capirai...
Anch'io sono contenta, che qualcuno cominci a suonare la tromba.
RispondiEliminaMi pare di capire che oltre a Morselli, sulla stessa linea
'editoriale' propagandistica, vi è don Piero Cantoni della FSP ex seminarista della FSSPX.
Scrive sul Timone, ma chissà perchè ciò che scrive lo trovo come dire...nauseante? ....Si! è per me la parola giusta, così come ciò che scrive il Morselli.
Ho letto parecchie 'cantonate' del Cantoni, prima fra tutti la pessima dissertazione amletica su l'ecumenismo di Medjugorie, dove ammette la bontà di ciò che propaga da decenni quella pseudo apparizione, ma vi assicuro che l'ho letta eccome!!!(ora sparita dal web, chissà perchè)
Vorrei segnalare anche ciò che mi ha raccontato una persona che conosco, la quale mi ha riferito che circa 2 anni orsono, la Fraternità S. Pio X, organizzò il Pelleggrinaggio in onore alla Madonna della Salute a Treviso, Santuario gestito da frati francescani; quando arrivarono non furono graditi.
Tanto che, non appena il frate che stava celebrando Messa e accortosi della loro presenza (sacerdote FSSPX con pochi fedeli) ha interrotto la celebrazione e li ha inviatati ad uscire....
Ecco, dove può arrivare la ferocia.
Francescani che prestano le Chiese a tutti i culti non cattolici delle altre false religioni, ma cacciano come fosse satana un piccolo manipolo di fedeli e il Sacerdote FSSPX, che li sono andati a pregare la Santa Vergine, sono arrivati in silenzio e sono usciti con altrettanto silenzio, dopo il rumore dall'ambone.
Vergogna? No! Molto ma molto di più!!!
Dico solo, che per fortuna non ero presente, perchè se avessi assistito la scena, dopo anni di servizio mercatini e raccolta cibo, in favore alle Missioni Francescane, non so come mi sarei comportata..... ora basta, ora basta, dateci quello che ci avete rubato.
Scusate lo sfogo.
R.
Bel campione!
RispondiEliminaCome se, purtroppo, il pericolo non fosse già nell'aria, con complicità sia esterne che infiltrate all'interno.
Che il Signore faccia rinsavire chi cade in queste trappole. Se si è limpidi non ci si allea con Erode... e si cercano soluzioni senza mettere le pecore in bocca ai lupi.
Scusi Mic ma questo anonimo delle 22:55, le ha rivolto minacce?
RispondiEliminaSpero mi auguro di no, ma non la lasceremo sola, così come non lasceremo soli i nostri santi sacerdoti e le suore sante.
R.
E non sono i nostri atteggiamenti a determinare un bel niente. Lo dimostra quel questionario del 2012, già capziosamente orientato contro la Messa antiquior.
RispondiEliminaI nostri atteggiamenti di oggi sono successivi e sono la reazione inevitabile ad un gravissimo sopruso, che riguarda sia i frati che i fedeli, qualunque altro problema possa esserci.
@ W. Orwuell,
RispondiEliminaassolutamente sì! e per Anonimo, sì grazie a Dio c'è internet! se ci fosse stato negli anni '50, sono sicuro, che non si sarebbe arrivati a questo sfascio di Chiesa.
Per "Sic", non so se sei frate, o suora... ad ogni modo, comprendo le vostre angustie e paure! Non abbiate paura! Un giorno si capirà tutto! rimanete fedeli al Signore Gesù e a quel che è stato custodito e trasmesso dal vostro serafico Padre! Non è il tramonto del vostro carisma ma è l'alba di una nuova era per tutta la Chiesa.
Chissà come molti fedeli laici che hanno letto il questionario di Braz de Todisco del 2012, risponderanno ad un altro questionario: quello dell'Ottopermille del 2014...
RispondiEliminaDon Cantoni, entrato in seminario ad Ecòne e lì messo a insegnare ecclesiologia, fu cacciato via dalla FSSPX perchè elogiò la Novus Ordo. Nelle biografie ufficiali racconta invece che si "allontanò" con otto compagni per fondare una comunità e fu accolto da un vescovo talmente disponibile che....voleva solo normalizzarli (poveri vescovi, dovete comprenderli: hanno sempre il problema di coprire le parrocchie e nessuno vuole rischiare di trovarsi preti tradizionalisti tra i piedi, tanto più se formalmente associati tra loro). I vescovi successivi continuarono col metodo del bastone e della carota. Il marchio d'infamia di ex-lefevriano è costato alla sua associazione ogni sorta di forche caudine,e i continui compromessi col progressismo gli sono costati abbandoni su abbandoni (come i sacerdoti che hanno lasciato l'OMME perché si rifiutavano di "concelebrare" o di concedere la "comunione sulle mani", oppure come le vocazioni che si avvicinavano con la speranza della Messa di sempre e la trovavano invece relegata ad una sola celebrazione feriale settimanale a porte chiuse). Dopo aver invano tentato fino all'anno scorso di trasferire l'associazione in terreno amico nella diocesi di Piacenza, si è improvvisamente riscoperto "filippino" chiedendo che la sua comunità (lui con 6 preti e 6 seminaristi) venisse accettata nella congregazione degli oratoriani di s.Filippo Neri. La strana parabola di don Cantoni andrebbe letta parallelamente all'altrettanto strana parabola di suo fratello, fondatore di Alleanza Cattolica, vent'anni fa un temuto baluardo di cultura e ortodossia cattolica (sebbene ispirato all'ambigua associazione brasiliana TFP,ufficialmente cattolicissima ma in realtà inquinata di gnosi e strani culti),accodatasi inspiegabilmente al berlusconismo dei tempi d'oro e conseguentemente discioltasi nell'insignificanza. Il manuale di riferimento dei due Cantoni, Rivoluzione e Controrivoluzione di Plinio Correa De Oliveira,eccelle sotto tutti i punti di vista tranne uno:ignora del tutto le questioni relative all'ebraismo,una ben strana omissione se confrontata con l'acuta disamina delle rivoluzioni del protestantesimo, del comunismo e del liberalismo sessuale. Il triangolo si chiude con l'ambiguo Introvigne,ultimo guru di Alleanza Cattolica, frequentatore di "messe nere" (a scopo di studio, dice) e di altri stranissimi circoli (uno dei pochi autorizzati a scendere in Damanhur). In conclusione,sono soggetti come il Morselli:non hanno più a che fare con la Tradizione e con la Messa di sempre,che al massimo utilizzano come strumenti temporanei per i loro scopi.Può essere comprensibile (sebbene non giustificabile) il biritualismo,ma è una pura perdita di tempo l'indicarli come se avessero davvero a che fare con la Tradizione cattolica.
RispondiEliminap.s.:una nota personale:proprio frequentando Alleanza Cattolica,più di 20 anni fa,ho apprezzato e frequentato la Messa di sempre. Perciò sono il primo a dispiacermi del vedere a cosa si è ridotta All.Catt. e i due Cantoni,che a suo tempo ho conosciuto personalmente.
Dopo aver invano tentato fino all'anno scorso di trasferire l'associazione in terreno amico nella diocesi di Piacenza, si è improvvisamente riscoperto "filippino" chiedendo che la sua comunità (lui con 6 preti e 6 seminaristi) venisse accettata nella congregazione degli oratoriani di s.Filippo Neri.
RispondiEliminaInteressante! non conoscevo di questa "evoluzione"... come interessante la politica questa Congregazione di chierici regolari.
Quanti retro-scena in ambiti che dovrebbero essere esclusivamente spirituali.
RispondiEliminaCredo che ogni "deviazione", di qualunque genere, entri in campo quando prevale l'"io" personale su Dio...