Grande! La Marcia per la vita e per la Vita... |
In data 03 agosto 2013, il sito web vaticaninsider.lastampa.it ha pubblicato un articolo di Andrea Tornielli intitolato «Lefebvriani, la mossa di Francesco» , in cui, oltre a parlare di tale argomento, si pretende di spiegare «Ciò che davvero è successo con i Francescani dell'Immacolata». Sarebbe questo:
«Il problema all'interno dei Francescani dell'Immacolata è che i superiori avevano di fatto esteso l'uso dell'antico rito con una circolare interna, senza una discussione messa ai voti nel capitolo generale. L'articolo 3 del Motu proprio prescrive: «Le comunità degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica, di diritto sia pontificio sia diocesano, che nella celebrazione conventuale o “comunitaria” nei propri oratori desiderano celebrare la Santa Messa secondo l’edizione del Messale Romano promulgato nel 1962, possono farlo. Se una singola comunità o un intero Istituto o Società vuole compiere tali celebrazioni spesso o abitualmente o permanentemente, la cosa deve essere decisa dai Superiori maggiori a norma del diritto e secondo le leggi e gli statuti particolari».
Qui, il testo citato a prova già confuta l’affermazione dell’autore, perché non parla di capitolo generale, ma di Superiori maggiori. Essendo preposto all’intero Istituto, P. Stefano M. Manelli era Superiore maggiore (cf. CIC 620).
Ma se dobbiamo parlare di capitoli generali, si sappia che nel nostro caso, il capitolo generale del 2008 ha demandato la questione al Consiglio Generale dell’Istituto. Infatti, negli atti di tale capitolo, la parte riguardante il motu proprio conclude così: «Per la differenza del calendario liturgico, infine, si aspetta un nuovo documento del Papa. Riguardo le direttive di ordine interno, il Consiglio Generale redigerà un protocollo applicativo in funzione di questo documento pontificio» (p. 50). Infatti, si discuteva fra noi a quel tempo se sarebbe stato possibile seguire un calendario differente (quello della forma ordinaria) nella Messa antica. Tale possibilità è stata definitivamente esclusa dal n. 24 dell’Istruzione Universae Ecclesiae, resa pubblica il 13-05-2011. In funzione di questo documento, il Consiglio Generale pubblicò la lettera Prot. 77/2011, datata 21-11-2011, di cui parla l’ultima nostra nota ufficiale.
Inoltre, il medesimo articolo di Tornielli attribuisce la decisione di inviare una visita apostolica a Benedetto XVI. Ciò non è esatto: fu invece una decisione della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica.
In data 3 agosto u.s., i Francescani dell'Immacolata hanno pubblicato una Nota Ufficiale che risponde efficacemente alle imprecise e capziose affermazioni di Vatican Insider, reiterate anche nell'articolo di cui al link qui proposto [da notare l'improprio e pretestuoso accostamento con la FSSPX, con la pertinace persistenza dell'uso arbitrario del termine "scisma" ad essa riferito che, se tale fosse, non avrebbe certo consentito la rimozione della scomunica da parte di Benedetto XVI]. Non avevo ripreso né confutato quel testo né l'altro ripreso dai FI, come avrei voluto, per non alimentare dannose speculazioni sull'increscioso nonché doloroso evento, che potrebbero ritorcersi sia contro l'Istituto che contro la Tradizione che vi è stata pesantemente coinvolta. Tuttavia, in presenza di un documento ufficiale, ritengo giusto dare ad esso visibilità per le importanti e opportune puntualizzazioni che consente, da noi già rilevate; ma ora certamente più consistenti e di maggior presa.
Nota Ufficiale del 3.08.2013: una risposta Vatican Insider.
In data 02 agosto 2013, il sito web vaticaninsider.lastampa.it ha pubblicato un articolo intitolato «Lombardi: "Sulla Messa in latino il Papa non contraddice Ratzinger"», firmato «La Redazione».
Tale articolo, dopo le affermazioni di P. Lombardi, che prende la stessa linea già da noi adottata,(1) contiene affermazioni calunniose contro il Nostro Fondatore P. Stefano M. Manelli, affermazioni che ci sentiamo in dovere di respingere. Nel detto articolo ci sono anche informazioni non vere o imprecise che desideriamo sottolineare.
1) A proposito del Commissariamento del Nostro Istituto di Frati Francescani dell’Immacolato, l’anonimo giornalista scrive (neretto nostro):
«La decisione di papa Bergoglio - contro la quale sono insorti alcuni gruppi tradizionalisti e che invece i religiosi hanno subito accettato - è stata motivata dal fatto che il fondatore e superiore generale, padre Stefano Manelli, aveva imposto a tutte le comunità dei francescani dell’Immacolata l’uso esclusivo della forma straordinaria della liturgia, cioè il rito antico».
La frase da noi sottolineata in neretto non corrisponde affatto al vero.
È nostro dovere rispondere, in scienza e coscienza, che in realtà, P. Stefano non solo non ha mai imposto a tutte le Comunità F.I. l’uso – tanto meno l’uso esclusivo – del Vetus Ordo, ma non vuole nemmeno che ne diventi l’uso esclusivo, e lui stesso ne ha dato l’esempio celebrando ovunque secondo l’uno o l’altro Ordo.
È bene sapere che prima, durante e dopo la Visita Apostolica (luglio 2012-luglio 2013), come pure attualmente, l’uso esclusivo o prioritario della maggior parte delle Comunità F.F.I. è il Novus Ordo (S. Messa e Breviario).
P. Stefano Manelli, in qualità di Ministro Generale, unitamente al suo Consiglio Generale ha intrapreso legittimamente un’opera di promozione del Vetus Ordo nel rispetto del Motu Proprio Summorum Pontificum (2007), nel rispetto delle decisioni del Nostro Capitolo Generale del 2008 e nel rispetto dell’Istruzione Universae Ecclesiae (2011).
Con lettera Prot. 77/2011, datata 21-11-2011, il Nostro Segretario Generale, a nome del Nostro Consiglio Generale, ha divulgato a tutte le Case Mariane F.F.I., alcune norme indicative (non-precettive!) circa l’uso del Vetus Ordo e l’armonia tra il Vetus Ordo e il Novus Ordo nelle nostre Comunità e nel Nostro Istituto.
Dopo tale lettera, varie comunità hanno continuato pacificamente a privilegiare il Vetus o il Novus Ordo. Dunque, nessuna imposizione da parte di P. Manelli.
Alcuni frati, però, hanno contestato la suddetta lettera. Perciò, abbiamo interpellato la Pontificia Commissione “Ecclesia Dei”, che con R e s c r i t t o del 14-4-2012, Prot. 39/2011L, riscontrava conformità tra la medesima lettera Prot. 77/2011 e la "mens" del Santo Padre Benedetto XVI, espressa nella suddetta Istruzione Universae Ecclesiae, n° 8a.
2) L'anonimo giornalista di vaticaninsider, nello stesso articolo, scrive anche (neretto nostro):
«Come rito proprio (dunque esclusivo) possono poi adottarlo gli Istituti religiosi e le comunità monastiche che rientrano nella comunione con Roma dopo aver partecipato allo scisma lefebvriano, e per questo sono sottoposti alla giurisdizione della Pontificia Commissione Ecclesia Dei».
Rispondiamo. In realtà, è bene precisare che, nello spirito del Motu Proprio Summorum Pontificum (n° 3) e dell’Istruzione Universae Ecclesiae (n° 8a), il Vetus Ordo come rito "proprio" (esclusivo, oppure non-esclusivo, dunque, almeno "prioritario"), può essere adottato anche da Comunità Religiose non dipendenti dalla Pontificia Commissione "Ecclesia Dei", e non provenienti dallo “scisma” lefebvriano. Tuttavia, non è mai stata intenzione del nostro Fondatore arrivare ad un uso esclusivo.
3) L’anonimo giornalista scrive anche (neretto nostro):
«I francescani dell’Immacolata sono nati invece dopo il Concilio e inoltre un sondaggio tra i frati ha dimostrato che la maggioranza di loro desidera celebrare con il rito ordinario».
Rispondiamo. Il fatto di essere nati dopo il Concilio non vieta a noi F.I. di adottare o privilegiare il Vetus Ordo. Del resto, il Motu Proprio Summorum Pontificum (pubblicato dopo il Concilio) si rivolge anche agli Istituti di Vita Consacrata (senza precisare la loro data di nascita) e inoltre, al n° 8a dell’Istruzione Universae Ecclesiae è precisato che il Motu Proprio Summorum Pontificum si propone, anzitutto, l’obiettivo di «offrire a tutti i fedeli la Liturgia Romana nell’Usus Antiquior, considerata tesoro prezioso da conservare». In quel «tutti i fedeli» sono inclusi ovviamente anche i Religiosi.
Se, parlando di «maggioranza», l’anonimo giornalista si riferisce al dato citato nell’articolo di Alessandro Speciale del 30-07-2013, «Vaticano, commissariati i Francescani dell’Immacolata» , ossia: «in un sondaggio condotto durante la visita apostolica la stragrande maggioranza dei membri dell'ordine si erano detti non d'accordo con la celebrazione esclusivamente della messa antica, “soprattutto nella pastorale delle parrocchie in Italia e nelle missioni”», teniamo a precisare che questo dato – se vero – non attesterebbe altro che un’unità d’intenzione tra la stragrande maggioranza e il nostro Fondatore sulla questione dell’esclusività.
In ogni caso, se la «maggioranza» dei frati [Che ci risulti, non c’è stato nessun sondaggio che abbia coinvolto tutti i membri dell’Istituto. Perciò, affermazioni a base di sondaggio sul volere della maggioranza dei frati ci risultano del tutto prive di fondamento] preferisce celebrare secondo il Novus Ordo (S. Messa e Breviario), questa poteva benissimo continuare a farlo, come ha fatto finora. Del resto, lo stesso P. Manelli celebra soprattutto il Novus Ordo (S. Messa e Breviario).
*****
Ferma restando la nostra obbedienza alle disposizioni della Santa Sede, tuttavia resta nostro dovere fare chiarezza onde evitare: 1°) calunnie al nostro Fondatore; 2°) ostacoli al sereno svolgimento del presente Commissariamento.
Cogliamo l’occasione per precisare anche che l’unico portavoce ufficiale del Nostro Istituto, specialmente in questo caso assai delicato, resta il Nostro Procuratore Generale, P. Alessandro Apollonio.
_________________________
1. Nota di Chiesa e post-concilio.
Comprendiamo e apprezziamo l'atteggiamento prudente dei FI nei confronti dell'Autorità; ma noi possiamo dirlo che la dichiarazione di p. Lombardi, riportata a caratteri cubitali da Radio Vaticana è ambigua e pretestuosa anch'essa.
Si titola che la risposta è sulla proposta della nomina del commissario e poi si parla della "questione liturgica" in termini sommari, senza tener conto né delle diffuse argomentazioni rispettosamente ma fermamente espresse dal versante tradizionale nonché delle esigenze dei fedeli sui quali è ricaduto il divieto a celebrare nella forma straordinaria. Piuttosto i problemi specifici, che anch'io avevo tentato di sottolineare in un articolo presto oltrepassato, non erano tali da indurre a sospendere la celebrazione del rito Antiquior. Sarebbe stato molto più ragionevole richiamare ad ogni FI la libertà - ché tale è e deve essere - di celebrarlo o meno.
Se non ci sono chiari i motivi del commissariamento e su essi prendiamo le distanze perché compete indagare e decidere agli organi competenti, mi preme ribadire che, se anche le tensioni all'interno dell'ordine fossero state determinate dal rito - tirato in ballo dai 'dissidenti', ma non l'unica materia del contendere - il provvedimento è stato ugualmente inadeguato e scorretto.
E nel dichiarare ciò, motivandolo con i precisi riferimenti al combinato disposto degli arti. 2/4 del Summorum, non c'è nessuna strumentalizzazione da parte dei Tradizionalisti, come al solito additati dagli allineati di turno (tipo Vatican Insider).
Piuttosto la strumentalizzazione vien fuori sia da parte di chi ha adottato un provvedimento iniquo che da parte di reazioni esaltate tanto in senso modernista quanto tradizionalista, la cui pubblicazione è consentita su certi blog che si definiscono cattolici ma, se permettono un gioco al massacro e una dinamica squilibrata simile, c'è da dubitare che lo siano davvero. O quanto meno c'è da chiedersi da che parte stanno.
_________________________
1. Nota di Chiesa e post-concilio.
Comprendiamo e apprezziamo l'atteggiamento prudente dei FI nei confronti dell'Autorità; ma noi possiamo dirlo che la dichiarazione di p. Lombardi, riportata a caratteri cubitali da Radio Vaticana è ambigua e pretestuosa anch'essa.
Si titola che la risposta è sulla proposta della nomina del commissario e poi si parla della "questione liturgica" in termini sommari, senza tener conto né delle diffuse argomentazioni rispettosamente ma fermamente espresse dal versante tradizionale nonché delle esigenze dei fedeli sui quali è ricaduto il divieto a celebrare nella forma straordinaria. Piuttosto i problemi specifici, che anch'io avevo tentato di sottolineare in un articolo presto oltrepassato, non erano tali da indurre a sospendere la celebrazione del rito Antiquior. Sarebbe stato molto più ragionevole richiamare ad ogni FI la libertà - ché tale è e deve essere - di celebrarlo o meno.
Se non ci sono chiari i motivi del commissariamento e su essi prendiamo le distanze perché compete indagare e decidere agli organi competenti, mi preme ribadire che, se anche le tensioni all'interno dell'ordine fossero state determinate dal rito - tirato in ballo dai 'dissidenti', ma non l'unica materia del contendere - il provvedimento è stato ugualmente inadeguato e scorretto.
E nel dichiarare ciò, motivandolo con i precisi riferimenti al combinato disposto degli arti. 2/4 del Summorum, non c'è nessuna strumentalizzazione da parte dei Tradizionalisti, come al solito additati dagli allineati di turno (tipo Vatican Insider).
Piuttosto la strumentalizzazione vien fuori sia da parte di chi ha adottato un provvedimento iniquo che da parte di reazioni esaltate tanto in senso modernista quanto tradizionalista, la cui pubblicazione è consentita su certi blog che si definiscono cattolici ma, se permettono un gioco al massacro e una dinamica squilibrata simile, c'è da dubitare che lo siano davvero. O quanto meno c'è da chiedersi da che parte stanno.
Se fossi un FI o anche un semplice fedele che frequenta i loro centri messa VO, mi sentirei perseguitato. D'altronde è per questo motivo che ci sono state reazioni. Quando si soffre si grida.
RispondiElimina(E evidentemente penso anche a me stesso perché la cosa rischia di allargarsi)
Sì, è una vera persecuzione trovarsi vietata la Messa di San Pio V. Ma per comprenderlo bisogna viverlo!
Certi interventi di padre Lombardi sono molto "sorprendenti", è stupefacente leggere che il portavoce vaticano pretende che se Papa Bergoglio non parla di
RispondiEliminaaborto o delle nozze gay è "semplice" è " perché non è necessario: la posizione della Chiesa su questi temi è già chiara». (!!), sulla vicenda dei FI dà una risposta che più confusa non potrebbe essere, non so se, facendolo, riporta la voce del Papa o il suo pensiero personale, non se se il suo è un modo gesuitico di esprimersi che va di pari passo con un entusiasmo evidente fin dal primo istante della nomina di Bergoglio.
Ma che da un giornalista arrivino notize inficiate da simpatie e antipatie personali, se la serietà, se la buona fede e l`onestà intellettuale di un giornalista non sono sempre evidenti, dal portavoce del Papa siamo in diritto di aspettarci, oggettività, trasparenza, onestà, buona fede e chiarezza.
Dopo aver letto quegli articoli che, visto la fonte, sapevo orientati in un certo senso, e dunque inaffidabili, aspettavo, senza sperarci troppo, in una presa di posizione ufficiale dei FI, è arrivata.
Ripeto qui quel che ho detto più sotto, quanta tristezza suscita il sapere che all`interno di un ordine religioso, così fecondo in vocazioni e santità, rivalità e malumori di certuni vengono a seminare divisione e zizzania. Anche se non è cosa nuova in seno alle comunità, oggi le notizie fanno il giro del web in qualche secondo, e quando sono false, quando minano l`onorabilità di una persona, di un ordine, seminano sul loro passaggio tanto male e sofferenza.
Tornielli, Tornielli, fino a quanto durerà il tuo travaso di bile contro la Tradizione? Non sei un giornalista serio!
RispondiEliminaUna nota positiva dall'Angelus di oggi:
RispondiEliminaIl pensiero ai sacerdoti e parroci con il richiamo del ricordo, oggi, di San Giovanni Maria Vianney, che a Benedetto XVI - a conclusione dell'Anno Sacerdotale - fu impedito proclamare patrono di tutti i sacerdoti (come appunto lo è dei parroci).
Però il curato d'Ars, celebrava l'eucaristia senza pauperismi e e nutriva la sua fede con ore di adorazione in ginocchio.
RispondiEliminaIl pensiero ai sacerdoti e parroci con il richiamo del ricordo, oggi, di San Giovanni Maria Vianney, che a Benedetto XVI - a conclusione dell'Anno Sacerdotale
RispondiEliminaQuello che B16 non fece (non mantenendo la parola data) c'è riuscito Francesco in un Agelus, seppur privatamente ha eletto il "Santo Curato Patrono di tutti i sacerdoti e parroci"... mi ha molto toccato, così mi ha molto onorato prima come prete e poi come romano-cattolico il suo attaccamento alla Salus, e alla sua Basilica.
La Salus è riconosciuta da secoli baluardo contro l'eresia, così come è anche riportato nel Prefazio Liturgico a Lei dedicato.
Qui immaculátam Vírginem Maríam,
Fílii tui Genétricem,
Matrem et Salútem pópuli Románi constituísti,
ut, ipsa protegénte,
fídei certámen certet intrépitus,
in Apostolórum doctrína firmus consístant
et inter mundi procéllas incédat secúrus,
donec ad cæléstem civitátem lætus pervéniat.
So che per molti di voi è difficile fidarvi al 100% di questo Papa, ma la sua devozione vera e sincera alla Santa Vergine gli farà aprire gli occhi al tempo opportuno.
http://www.maranatha.it/Festiv2/salus/salusPage.htm
Ah sì? Una devozione mariana talmente profonda e sincera da giungere a mettere un pallone da calcio proprio sull'altare (davanti al tabernacolo) della Salus Populi Romani in Santa Maria Maggiore? Accidenti! Allora la devozione mariana di un San Giovanni Bosco come si qualificherebbe? E le ostie distribuite nelle mani tese dei fedeli come le caramelle e messe in dei bicchieri di plastica da laici davanti al papa alla gmg cos'è, devozione eucaristica?
EliminaChe bello poter dire: avevo ragione. La pazienza e' un dono dello Spirito Santo. Questo comunicato dei FI dimostra ancora una volta che il commissariamento non è motivo di preoccupazione per la congregazione francescana, ma motivo di speranza. Oltretutto il SP non viene minimamente messo in discussione. I profeti di sventura (pseudo)tradizionalisti sono stati smentiti dai fatti.
RispondiEliminaMicus
Certo che se c'è da attaccare Benedetto XVI un certo don è sempre particolarmente reattivo. Poco conta che lo stesso pontefice al santo curato abbia dedicato un anno durante il quale costantemente ne ha richiamato l'esempio ai sacerdoti (ed al cui termine qualcosa di strano è successo).
RispondiEliminaLa citazione odierna, apprezzabile, supera tutto...
M
Caro don Camillo,
RispondiEliminacerchiamo di non cadere da un eccesso all'altro.
Ci siamo stufati, come credenti, di tutte questi provvedimenti "impliciti", di questa prassi ateoretica del tutto impropria. Perché questa è l'interpretazione che hai dato tu. Ma qualunque prete modernista che vede nel curato d'Ars un modello superato (come già detto apertamente), può lasciarselo tranquillamente scivolare addosso.
E dunque, se sono stata la prima a vederci il positivo, ora mi hai indotta a vedere anche quest'altro aspetto...
E la prassi "implicita" sconcerta a maggior ragione, vedendo quella "esplicita" come il lamentabile provvedimento nei confronti dei FI, andare in tutt'altra direzione!
@ Micus Cosa dice !!!??? E' evidente, ane un mio alunno di 1 media se ne accorgerebbe, che è in corso una adulterazione della situazione interna ai bravi frati da parte dei soliti speculatori moderni e modernisti che vogliono affossare l'ordine privando i frati della risorsa di santità più efficace ; la liturgia antica ! Suvvia siamo già abbastanza depressi ( anche se a Lei non importa nulla da domenica prossima dal 2008 saremo privati della messa domenicale e quotidiana nell'antico rito ) non ci metta anche a Lei a rigirare il coltello nella piaga. Ci usi questa carità cristiana ! " A voi il tempo. A noi l'eternità " !
RispondiEliminaMotivo del commissariamento non e' la condotta immorale ne' dei frati o suore, ne' del fondatore. Non e' quindi neppure nella imposizione del rito antico da parte del fondatore. Non e' neppure nei risultati di un sondaggio che non si e' neppure mai fatto. Ma allora qual'e' questo motivo cosi' grave x giustificare l'esautorazione di un pio fondatore e il commissariamento dei buoni frati?
RispondiEliminaIl motivo e' iinnominabile: iFI si sono tradizionalizzati troppo. Hanno osato analizzare criticamente con argomentazioni inconfutabili l'ultimo concilio. Ecco il motivo del ripetuto accenno al sentire cum ecclesia fatto dal commissario. Chi usa la ragionee incappa quindi nelle discontinuita' presenti nei testi conciliari.....non sente cum ecclesia. La continuita' c'e'.....e' dogma di fede....Exsurge Domine!
si continuerà con la prassi implicita a demolire le poche isole e rimasugli cattolici, sempre in modo implicito...la prassi e i gesti valgon più di un concilio!
RispondiEliminasi sa qualcosa del commissario?
RispondiEliminaA quanto pare ha idee abbastanza moderne...
Mic guarda : http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/231-risposta-vatican-insider-2
RispondiEliminaMicus, lei c`è o ci fa?
RispondiEliminaLei avrebbe ragione
e sarebbe bello poterselo dire?
!?!?
Ma ci sta prendendo in giro?
Finirò per crederlo.
Andrea ha già detto quel che avrei scritto.
Aggiungo solo che quel comunicato mostra TUTTO SALVO che i FI non devono preoccuparsi!
E noi che leggiamo intuiamo che c`è all`interno dei FI un frangia ribelle a Padre Manelli e al Rito Antico che ha voluto e saputo bussare alle """"buone""""porte!
@ Luisa leggi !!! http://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/231-risposta-vatican-insider-2
RispondiEliminaHanno bussato alle "buone" porte e quelle porte si sono aperte, c`è solo da sperare che chi ha aperto, ha ascoltato le loro lamentele, ha ormai la scure nella mano e l`ha già fatta cadere in modo già fin troppo doloroso, sappia far prova di giustizia mettendo da lato i propri pensieri e sentimenti.
RispondiEliminaUn `ulteriore risposta dei FI a Vatican Insider=Tornielli:
RispondiEliminahttp://www.immacolata.com/index.php/it/35-apostolato/fi-news/231-risposta-vatican-insider-2
I nostri timori, infatti, coincidono con quel che dice Anonimo 15:01.
RispondiEliminaTra l'altro, in questo caso, siamo di fronte ad uno dei rari provvedimenti "espliciti" che tuttavia lascia basiti perché sembra escludere il rito antico dal "sentire cum ecclesia".
E altrettanto basiti lascia l'assordante silenzio, almeno finora vogliamo sperare, dei vescovi e delle altre Autorità ecclesiastiche italiane interpellate dal Comunicato del coetus Summorum. Il che tradotto in parole povere significherebbe totale incuria del "popolo di Dio" o di quella parte del corpo mistico di Cristo che siamo noi (o forse noi non lo siamo)?
Certo che, conoscendone la gran parte, c'è persino il timore che parlino! Mentre Benedetto XVI aveva - in effetti ha - 'sapientemente' affrancato sacerdoti e religiosi (e conseguentemente anche i fedeli: art.4) dalle loro direttive.
Attualmente, di fatto sembriamo invece tutti paralizzati, tranne che nelle parole, che però nessuno sembra ascoltare. Bisognerà riconoscere e non lasciar sfuggire il momento di passare dalle parole ai fatti. Resta da vedere come, nella maniera più giusta ed efficace.
Grazie, cara Luisa. Ho inserito l'aggiornamento. Notate l'inserimento dell'immagine allusiva che parla da sola!!!!
RispondiEliminaFinalmente parlano. E parlano ufficialmente, ripristinando la verità.
RispondiEliminaChe si sappia! E che le trame non più tanto occulte, vengano smascherate e sconfitte!
Auxilium Christianorum, ora pro nobis et pro eis!
Grazie mic!
RispondiEliminaLeggo in conclusione dell`ulteriore risposta dei FI:
"Inoltre, il medesimo articolo di Tornielli attribuisce la decisione di inviare una visita apostolica a Benedetto XVI. Ciò non è esatto: fu invece una decisione della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica."
Dunque del card. Braz de Aviz.
Speriamo che quello del cardinale non sia un potere di dominazione, che sia padre veramente, che dia la vita e non la morte, che il Signore diriga i suoi passi.
Ho ripreso parole da lui dette in altro contesto in un`intervista dopo la Assemblea plenaria della UISG, che fece molto rumore.
Spero che quei sentimenti e quelle intenzioni valgano anche per Padre Manelli e per i cari frati dell`Immacolata!
E per tutti i fedeli che li conoscono e sono con loro toto corde!
RispondiEliminaChe Nostro Signore ci conceda di fare serie penitenze, di pregarlo ardentemente e di testimoniarlo coraggiosamente, perché siamo presto liberati da questo castigo. Perché a questo sono giunto, che di castigo si tratta.
RispondiEliminasi castigo! L'inferno sulla terra!!!
RispondiEliminaVenga presto "il trionfo del Cuore Immacolato a gloria della Santissima Trinità" (Benedetto XVI) e a liberazione dei suoi figli!
RispondiElimina"E per tutti i fedeli che li conoscono e sono con loro toto corde!
Grazie Jacobus!
I fedeli mancavano nella mia frase!
si castigo! L'inferno sulla terra!!!
RispondiEliminaBeh, di castigo siamo sempre meritevoli, perché se ci guardiamo dentro di mancanze ne scopriamo tante.
Ma permettetemi di dire, molto umanamente e forse poco cristianamente, che mi piacerebbe tanto vedere dalle autorità ecclesiastiche più tenerezza e misericordia per i figli (di una Chiesa Mater et Magistra) piuttosto che per gli estranei e, dal Signore, giustizia e misericordia insieme su tutti noi, compresi coloro che vediamo comportarsi come nemici e che invece dovrebbero essere i nostri "'pastori".
Brevissime note dalle vacanze:
RispondiElimina1. L'improvvisa "rivalutazione" del Santo Curato di Ars era gia' nell'aria da qualche giorno dopo le parole indirizzate dal Cardinale Piacenza ai sacerdoti in occasione della festivita' del 4 di agosto:
http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/preti-priests-sacerdotes-26936/
2. Stamattina dopo due anni di assenza ho assistito alla Santa Messa celebrata a Norcia dai Padre Benedettini. Celebrazione, come sempre, profonda, rigorosa, toccante. Negli ultimi due anni hanno fatto spararire dalla chiesa alcuni tipici orrori postconciliari, ricreando un Altare degno di questo nome con al centro un grande Crocifisso ligneo. Che Iddio li protegga a lungo!!! Questi giovani per lo piu' statunitensi che hanno rivitalizzato la tradizione benedettina a Norcia rappresentano il futuro che tutti vorremmo per la nostra Chiesa.
3. A seguito dell'ineffabile lettera di Francesco ai "fratelli mussulmani" per la fine di Ramadan, qualcuno ha ipotizzato che un giorno il Vescovo di Roma scriva una lettera simile ai fratelli cattolici che si riconoscono nell' autentica tradizione della nostra Chiesa. Di seguito il link alla "lettera-sogno" in francese e spagnolo.
http://www.intereconomia.com/blog/cigueena-torre/carta-papa-francisco-los-catolicos-tradicionalistas-20130803
RispondiEliminaCara Mic,
era proprio di questo che stavo parlando.
«Ci sono papi che Dio dona, ci sono papi che Dio tollera, ci sono papi che Dio infligge» (San Vincenzo di Lerino).
Comunque, con i tempi che corrono e con ció che continuiamo a vedere nella Chiesa, prenderei molto sul serio le parole di Louis Martin per dare maggior spazio a preghiera e penitenza, in riparazione, oltre a quelle che ci vengono imposte, di penitenze...
RispondiEliminaCaro Louis,
RispondiEliminaquando ho scritto non avevo ancora letto l'ultimo messaggio. E credo la situazione talmente seria da esigere una maggiore disponibilità e fedeltà da parte nostra, come giustamente ci avevi ricordato...
A Napoli, presso la Chiesa di S. Teresa degli Scalzi, affidata ai FI, domenica prossima sarà celebrata, alle 09:00, l'ultima S. Messa in rito romano antico. Non si sa se in futuro tali celebrazioni riprenderanno.
RispondiEliminaAntonio
Potrebbe interessarvi questo articolo:
RispondiEliminahttp://www.papalepapale.com/develop/trionfo-e-tragedia-i-francescani-dellimmacolata-e-il-crepuscolo-degli-ordini-il-papa-li-sopprima/
Cara Luisa, trovo in quel contesto molto poco equilibrio, anche se qualcosa di giusto ogni tanto ne viene fuori.
RispondiEliminaquesta sparata di don Camillo me la salvo: tornerà utile tra un annetto quando la situazione bergogliana sarà sprofondata.
RispondiEliminaQuel giorno sarà don Camillo ad aprire gli occhi... al tempo opportuno.
Diciamo, mic, che osservo una costante in chi testimonia conoscendo da vicino i FI, e ciò malgrado i diversi stili di chi si esprime, questa costante è la presenza nei FI di quella che ho chiamato, frangia ribelle, del resto mi ricordo aver letto diversi contributi di colui che l`autore dell`articolo chiama"superbissimo", ogni qualvolta restavo stupita che non menzionasse la Santa Messa Antica, la particolarità dei FI di "offrire" ai fedeli la Messa celebrata nelle sue due forme.
RispondiEliminaa don Cami' quando mi sono fidato a poco più del 50% di Ratzinger ho preso la più sonora pedata nel sedere (clericale) della mia vita.
RispondiEliminaNon oso pensare cosa potrebbe succedere se mi fidassi al 2% di Bergoglio...
Detto questo la logica di Hercule rinuncia capire i Francescani dell'Immacolata in quanto come tutti i diocesani sono privi di logica e vivono in perfetta contraddizione.
RispondiEliminaQui si lamentano e piangono perché (secondo loro) Francesco contraddice Benedetto. Ma se sono scandalizzati per cosi' poco quando un papa ne contraddice un altro come mai non gridano sui tetti che Benedetto (o Giovanni Paolo o Paolo VI) hanno conraddetto circa 260 papi in materia dogmatica e/o infallibile????
Si sono accorti solo adesso che lo vivono sulla lor pelle che il principio di non contraddizione non va più di moda? Brutta razza i conservatori.
Almeno adesso potranno (in teoria) capire la giustezza e l'attualità del VERO combattimento per la Fede portato avanti da Mons. Lefebvre e dai suoi eredi.
C'è qualcuno che dice che l'inquinamento sia stato pilotato dall'esterno con la complicità della curia, infiltrando i dissenzienti.
RispondiEliminaLe manovre hanno avuto i loro effetti.
Speriamo che la loro saldezza e la loro preghiera, insieme all'aiuto della Vergine, riesca a prevalere.
Noi siamo con loro, in unione di preghiera e di speranza.
hpoirot, nessun papa post conciliare ha mai sancito qualcosa in forma dogmatica.
RispondiEliminaMa la 'pastorale' ha avuto i suoi effetti e ora abbiamo raggiunto il livello di guardia.
Umanamente è difficile vedere la soluzione; ma de fide dobbiamo confidare, continuando, però, a vigilare, pregare e fare quel che possiamo.
Chi e' il "superbissimo" di Santa Maria Maggiore?
RispondiEliminamic, tutti i papi post conciliare hanno fatto cose come Assisi, benedire coi protestanti, negare la Quanta Cura ... che pur non essendo pienamente dogmatiche (ma insomma, c'é testo e contesto) restano molto più gravi che negare una messa a una piccola congregazione.
RispondiEliminaRipeto non capisco la logica dei FI...
mic siamo onesti: SPX a parte, quante volte nel postConcilio un gruppo qualsiasi ha scritto una "Nota ufficiale" per criticare il un provvedimento qualsiasi di un papa??? Facile: ZERO !!!
RispondiEliminaQuesto é il primo in assoluto. Difficile pensare che non sia SOLO perché li tocca in prima persona.
A cosa ci serve saperlo?
RispondiEliminamic 21:27
RispondiEliminase sai perche' non dici chi sono i responsabili?
a don Cami' quando mi sono fidato a poco più del 50% di Ratzinger ho preso la più sonora pedata nel sedere (clericale) della mia vita.
RispondiEliminaNon oso pensare cosa potrebbe succedere se mi fidassi al 2% di Bergoglio...
Lo so... la pedata è arrivata pure per me, ma come dissi appena eletto Bergoglio, da un Papa gesuita ci si può aspettare di tutto, anche che accolga la SPX senza balzelli o preamboli così come spera Mons. Fellay. Ha tutto il mondo cattolico dalla sua parte, i vescovi recalcitranti modernisti potrebbero far nulla neanche minacciare con lo spauracchio "scisma" così come fecero con l'Emerito! L'ha detto "ho tanto da imparare dalla Tradizione"... perchè non dovrebbe farlo?
Io continuo a sperare fino alla fine!
mic non so se sa, all`epoca di internet non è difficile trovare le info, dunque che l`anonimo si faccia una bella ricerca.
RispondiEliminaDetto questo non spetta a noi fare inchieste e nomi, ho solo citato quell`articolo perchè il suo autore dava certe informazioni, e per certo non è quel che vogliono i Frati dell`Immacolata che stanno soffrendo e subendo gli effetti dell`agire di alcuni loro confratelli.
La loro reazione agli articoli teleguidati di Vatican Insider ha messo alcuni puntini importanti sugli "i".
Nostro compito è pregare, è, per coloro che li conoscono, testimoniare quanto bene abbiano fatto, e fanno, i frati dell`Immacolata, senza dimenticare le suore, è dire ad alta e intelligibile voce quanto ingiusto sia quel decreto che priva molti fedeli cattolici della Santa Messa Antica, è per quest`ultimi esprimere il loro sconcerto di fronte ad una decisione che li ignora, che fa di loro dei fedeli indegni della pur minima cura pastorale
Per l'anonimo che mi invita a dire chi sono i responsabili.
RispondiEliminaL'importante è che lo sappia chi lo deve sapere.
A noi interessa che si faccia chiarezza e giustizia, senza strumentalizzazioni a danno della tradizione; ma soprattutto che i FI possano continuare serenamente e fruttuosamente la loro pastorale e ad accogliere le loro vocazioni.
Don Camillo ha un cuore mezzo gesuita perché ha studiato alla Gregoriana, questo è il punto!
RispondiEliminaSbaglio forse?
I FI sono biritualisti quindi, a rigore non dovrebbero dar fastidio a nessuno. Tranne a chi ha una viscerale avversione per l'antico rito talmente invincibile da far pensare a qualcosa di diabolico.
RispondiEliminaSapete bene che non parlo mai in questi termini; dunque ho le mie buone ragioni.
Ma i nemici, purtroppo sono su molti fronti.
Pregare, pregare, pregare.
Don Camillo ha un cuore mezzo gesuita perché ha studiato alla Gregoriana, questo è il punto!
RispondiEliminaE non solo, ho fatto pure gli esercizi ignaziani alla vecchia maniera un anno per preparali e 30 giorni senza MAI parlare camminando ad occhi bassi e con la pesata, con un direttore gesuita cattolico al 100%.
Dicevo ieri che ai fedeli spetta pregare e anche manifestare a chi di dovere l`incomprensione per quel decreto e la sofferenza di essere privati della Messa Antica.
RispondiEliminaNon penso che alla Congregazione vaticana siano male informati, ma hanno, forse, orecchie, menti e cuori più disponibili e inclini all`ascolto di una certa versione, È bene dunque che dal basso, dal popolo, da chi ha conosciuto i FI, vengano quelle testimonianze.
Qui un`altra testimonianza, osservo che sono tante le persone che stanno dando testimonianze convergenti, penso che abbiano sentito il dovere di farlo non solo per reagire a chi sta tentando di "sporcare" la Congregazione dei Frati dell`Immacolata con picche subdole, quasi sempre anonime, e avvelenate, ma sopratutto per dire tutto il bene che hanno ricevuto dai FI, per dire quello che hanno visto e con loro condiviso, per il loro rammarico per una decisione che sanno quanto e come stia facendo soffrire e i FI e i fedeli.
http://www.campariedemaistre.com/2013/08/ancora-sulla-crisi-dei-francescani.html
«Ci sono papi che Dio dona, ci sono papi che Dio tollera, ci sono papi che Dio infligge» (San Vincenzo di Lerino).
RispondiElimina___________
Citare la fonte per favore, grazie.
San Vincenzo da Lerino, non le pare una fonte attendibile, Anonimo?
RispondiEliminaper don Camillo:
RispondiEliminase il papa gesuita ci stupisse accogliendo senza se e senza ma la FSSPX due sono le interpretazioni del gesto:
- tentativo di allinearli, prima le carezze, poi visitatore e commissario...
- oppure siamo giunti al tempo del castigo materiale: un ritorno prodigioso di roma alla fede cattolica che provocherà lo scatenamento dell'inferno e l'odio del mondo, un caos, una guerra, un castigo...e poi il Trionfo del Cuore Immacolato.
reverendo, non sarei così ottimista e speranzoso come lei, perché finora siamo rimasti un po' tutti delusi...o no?
L'ottimismo e la speranza si basano sulla realtà, e la realtà è ben nota.
Smentite e controsmentite a parte, mi sembra di capire che:
RispondiElimina- o il Commissariamento è senza motivazioni, ma non ho motivazioni per pensare a tale assenza di motivazioni
- oppure è vera la prima informazione che parlava di un "sentire cum" diminuito, che sia per un'ermeneutica di rottura del CVII che stava serpeggiando nell'aere?
Ai posteri l'ardua sentenza, sperando che fra i posteri ci sia ancora anche io.
Caro Minstrel,
RispondiEliminarealisticamente non credo che il commissariamento sia "senza motivazioni", ma altrettanto realisticamente - conoscendo i commissarianti - credo che abbiano strumentalizzato la situazione per colpire l'Antico Rito e la Tradizione, che con quelle motivazioni c'entrano solo di striscio.
Sicuramente le posizioni critiche sul concilio di alcuni validi teologi FI, per quanto rispettose e seriamente argomentate, hanno dato ancor più fastidio a chi da quest'orecchio non ci vuole sentire... Ed ecco, credo, la vera ragione della mannaia.
Qualunque altra ragione possa esserci, non giustifica questo comportamento della Curia e nemmeno il silenzio dei vescovi e della Autorità interpellate dai fedeli, che hanno il solo torto di essere anime assetate di Verità e non lobby gay né luterano-giudaico-massoniche né di altro genere...
Capito?
Avete idea di p. Volpi, commissario?
RispondiEliminaSapete di chi si tratta?
Meglio non sapere, poveri frati!
uigi ha detto...
RispondiEliminaper don Camillo:
se il papa gesuita ci stupisse accogliendo senza se e senza ma la FSSPX due sono le interpretazioni del gesto:
- tentativo di allinearli, prima le carezze, poi visitatore e commissario...
- oppure siamo giunti al tempo del castigo materiale: un ritorno prodigioso di roma alla fede cattolica che provocherà lo scatenamento dell'inferno e l'odio del mondo, un caos, una guerra, un castigo...e poi il Trionfo del Cuore Immacolato.
vERAMENTE CI POTREBBE ESSERE ANCHE UNA TERZA IPOTESI: CHE è talmente disinteressato alle faccende dottrinali, che, tanto, tutto fa brodo. Per cui li potrebbe NON TANTO riaccogliere così sono, ma trovare con loro, così come sono, lo stesso tipo di rapporto che ha con i protestanti, lanciando, de facto,implicitamente, in forma ateoretica, (come in modo implicito, de facto e a-teoretico ha "rivalutato" il Curato d'Ars) il messaggio [neppure troppo] sub-liminale NON SONO CATTOLICI. O, che poi è anche peggio, sono TANTO Cattolici, QUANTO lo sono gli atei, per il solo fatto che, essendo esseri umani (salvo che non si voglia negare anche tale fatto, come qualcuno cerca di fare nei confrotni di Williamson) Il Verbo si è unito ad ogni uomo.
Sottoscrivo in toto il commento di mic, basta leggere i commenti di certi livorosi personaggi che circolano sul web.
RispondiEliminaSiccome è assodato che l`aver detto che la Santa Messa Antica era imposta come solo rito è una perfida menzogna, si capisce ancor meno la sua soppressione e l`imposizione del NO come sola forma.
Anche solo questa decisione sembra indicare, purtroppo, con quali sentimenti e pensieri è vista la situazione da chi ha il potere nelle mani.
Pare invece sempre più chiaro che nella Chiesa dominano il pensiero progressista che sa di avere ai posti di comando i suoi seguaci e il pensiero conservatorconciliarista, tutti e due si riferiscono al Concilio Vaticano II, tutti e due ne fanno un superdogma, tutti e due rifiutano che i documenti vengano discussi, tutti e due fanno di quel Concilio una svolta epocale, i primi per dire che è nata una nuova Chiesa la Chiesa conciliare, gli altri, pur ammettendo quella svolta, la disegnano come in perfetta continuità con la Tradizione, in entrambi ia casi il "Concilio" non si tocca e nemmeno i suoi documenti.
Sembra che stiamo avviandoci nella Chiesa, se già non ci siamo, verso una nuova forma di dittatura egemoniaca del pensiero, o senti, pensi, dici e fai come ti è imposto dal potere egemone o.....non senti cum Ecclesia!
Se sei fedele alla Tradizione della Chiesa, alla sua Dottrina, ma osi dire che in certi passaggi di certi documenti del CVII, è stato usato un linguaggio ambuguo che si è prestato a diverse interpetazioni e applicazioni, che queste interpretazioni hanno causato molti danni diffuso l`errore e moltiplicato gli erranti, non senti cum Ecclesia!
È allucinante, è aberrante, ma questa è l`aria che, mi sembra, stia soffiando nella Chiesa.
Per ritornare ai cari FI, che sono sempre stati dei modelli e degli esempi di ORTODOSSIA dottrinale e liturgica, alcuni dei loro teologi hanno espresso delle "critiche" a certi documenti del Vaticano II, lo hanno sempre fatto con serietà, grande rispetto e un immenso amore per la Chiesa.
Pretendere che facendolo non sentissero cum Ecclesia è semplicemente aberrante!
" ADDETTI ALLA SAGRESTIA
RispondiElimina( Sagristi Minori: Frati Francescani dell’Immacolata )
E’ un Istituto religioso nato come movimento spirituale nel 1970 da Padre Stefano M. Manelli con l'intento, ispirato dal Concilio Vaticano II, di vivere autenticamente la Regola di San Francesco di Assisi secondo l'ispirazione e l'esempio di San Massimiliano M. Kolbe. Eretto "per volontà del Santo Padre" Giovanni Paolo II come Istituto di diritto diocesano nel 1990 nell'Arcidiocesi di Benevento (Italia), è stato riconosciuto di diritto pontificio nel 1998.
I membri dell'Istituto, oltre ai voti di povertà, obbedienza e castità, professano il quarto voto o voto mariano che li caratterizza nel condurre la Missione dell'Immacolata Mediatrice, consistente nello studio e diffusione del Mistero di Maria. Immacolata e Corredentrice. Il “carisma e la spiritualità” dei Francescani dell'Immacolata è partecipata ad un Istituto di suore (attive e contemplative), ad un Terzo Ordine, a dei laici e monache claretiane.
I Frati, circa 400, diffusi oramai nei 5 continenti con varie comunità, sono presenti presso la Basilica di Santa Maria Maggiore di Roma dal 1999, con l’incarico di Sacristi minori, per il servizio liturgico e l'accoglienza dei gruppi e dei pellegrini. "
http://www.vatican.va/various/basiliche/sm_maggiore/it/capitolo/capitolo.htm
(Ah, dimenticavo :
Arciprete della Basilica Papale di Santa Maria Maggiore
è
l' Em.mo e Rev.mo
Signor Cardinale
Santos Abril y Castello’ .)
P.S.: ma tale Eminenza non è stato altresì un (a dir poco) "grande elettore" del presente Pontefice?
San Vincenzo da Lerino, non le pare una fonte attendibile, Anonimo?
RispondiElimina----------
Ci mancherebbe! Solo che vorrei la citazione di tale detto per verificarla e metterla nel contesto. È chiedere troppo? Lei sa meglio di me come la verifica delle fonti sia fondamentale. A meno che non ci troviamo di fronte a un detto senza padre...
Chi ha parlato di Cattolici Pelagiani?
RispondiEliminaBellissima la risposta di Rorate Caeli :)
http://rorate-caeli.blogspot.com/2013/08/confused-how-traditional-catholics-can.html
Chi ha organizzato e fatto quel che si vede su queste foto, sente cum Ecclesia?
RispondiEliminahttp://unafides33.blogspot.it/2013/08/pissidi-moderne-in-quel-di-rio.html#links
Tutti i novatores, in particolare chi ha stravolto la Liturgia, chi l`ha abusivamente manipolata, chi se ne inventata una tutta sua, tutti, si riferiscono al mitico "Concilio" , tutti si dicono frutti del "Concilio", ma forse che la Sacrosanctum Concilium ha voluto tutti gli abusi fatti in nome del "Concilio"?
RispondiEliminaDire che, purtroppo, anche in quel testo sono presenti le fissure che i progressisti ( già nel Consilium) hanno trasformato in brecce, in varchi aperti, è non sentire cum Ecclesia?
O è dire l`amara realtà?
Dire che con il Rito Antico quegli abusi, quegli arbitri non erano, e non sono, possibili ma che, purtroppo, certe frasi troppo vaghe hanno aperto la strada a tutte le derive che feriscono la Liturgia riformata è non sentire cum Ecclesia o è essere realisti?
Se lo dico io che riconosco la validità, liceità e legittimità del NO, ma che non posso parteciparvi perchè mi sento estranea e anche male, forse che non sento cum Ecclesia?
I novatore calpestano la Liturgia, devastano lo spazio sacro, introducono elementi non cattolici, disobbediscono ai libri liturgici, desacralizzano, dissacrano, la Santa Messa, ne fanno una cena fra amici, uno spettacolo inter-attivo dove è d`obbligo essere allegri, e non dei musoni..., il pubblico non deve annoiarsi ma deve partecipare, la Santa Messa è diventato uno spettacolo centrato sull`assemblea, un giocattolo in mano a quei registi che tolgono, aggiungono modificano, e lo fanno da decenni ormai liberamente,
forse che costoro sentono cum Ecclesia?
cari cattolici che frequentate questo blog,e anche filomodernisti Minstrel e S d C,vi segnalo questo libro di E M Radaelli,discepolo di Amerio,"Il futuro-radioso o terribile?-del dogma",con intervento del nostro amato Vescovo mons.Oliveri,che auspica che queste pagine favoriscano una serena e profonda riflessione.Sulla base di un ragionamento filosofico,fondato sulla filosofia DELL'ESSERE(che mons.Oliveri non esita a consideraren LA filosofia),e un approccio estetico, basato sull'analisi del LINGUAGGIO,il professore va alle radici dell'attuale crisi,facendola risalire non a singole aporie di singoli documenti conciliari,ma alCONCILIO IN SE STESSO,in quanto informato (e la FORMA è ciò che fa essere una cosa ciò che è,e contemporaneamente la manifesta )dalla FORMA PASTORALE(o meglio falsamente pastorale)impressagli ,con decisione inusitata(ma non dogmatica),da Giovanni XXIII .Spero di aver dato un'idea veritiera del filo conduttore delle 250 pag.del libro,degno di nota,e reperibile sul sito Aurea Domus
RispondiEliminaScusate,non ho detto che questo suggerimento l'ho dato rifacendomi al concetto,qui menzionato,di "ateoricità".Il male del non-pastorale Conc. è stato proprio quello di aver abbandonato la lingua "di fuoco",asseverativa,dogmatica, portatrice di Verità e Amore,per una lingua di "legno",affabulatoria,ateoretica,non garantita.il ragionamento del professore non è però puramente storico, ma METAFISICO
RispondiEliminaBeh, anch'io ho studiato dai gesuiti, ed anche il mio cuore è 'mezzo gesuita'. Di alcuni di loro ho un eccellente ricordo, di altri parecchio meno... Ma questo non c'entra nulla con quanto stiamo vivendo.
RispondiEliminaTranne un miracolo, il programma del 'Vescovo di Roma' Francesco I mi sembra evidente: ad ottobre, via libera al Sinodo dei Vescovi con facoltà deliberative (colpo al cuore al Papato) e sdoganamento dei divorziati 'risposati' con la loro ammissione alla Comunione (sacrilega, ovviamente), sulla scia delle false dottrine e prassi degli scismatici 'ortodossi' e con il loro plauso incondizionato.
E forse prima ancora dell'autunno,
una 'nuova messa' definitivamente snaturata.
E chi non sarà d'accordo verrà 'commissariato'...
Caro Murmex. Grazie per la segnalazione.
RispondiEliminaConosciamo bene l'Autore e abbiamo già presentato anche questo testo.
E siamo ben consapevoli che il problema sta tutto nell'attuale adogmaticità paradossalmente assurta a nuovo superdogma...
In ogni caso la tua citazione ci consente di riprendere il discorso cercando di neutralizzare per quanto possibile il veleno che SdC sta indiscriminatamente sviluppando in quello e in altri contesti, che non fa altro che portar acqua al mulino dei nemici della Tradizione (e perciò stesso della Chiesa).
Lo farò appena possibile.
Il coreografo dell'indimenticabile performance dei vescovi durante la GMG ha posato per una rivista gay.. Senza ulteriori commenti...
RispondiEliminahttp://www.intereconomia.com/blog/cigueena-torre/coreografo-jmj-poso-para-revistas-gays-20130805
Ho visto le foto della Comunione a Rio, ma Cristo può essere trattato in quel modo?
RispondiEliminaChi distribuisce la Comunione in quei bicchieri di carta e chi la prende crede che Cristo è realmente presente in quell`Ostia?
P.
I commenti di HPoirot mi trovano d'accordo. Anche se non ho approfondito, mi pare che i FI -di cui ho sempre diffidato, per le loro contraddizioni interne-- ora protestano perchè la decisione riguarda loro. E' vero: i conservatori sono una brutta razza, peggio dei progressisti. Inoltre, qualcuno mi può confermare queste due perle? 1) Il vescovo di Roma ha depositato su un altare a SMM un pallone; 2) Il vescovo di Roma ha disegnato un cuore dall'elicottero, rivolto ai fedeli in estasi a coronamento della sacrilega buffonata di Rio.
RispondiElimina... Bisogna pregare perchè segua l'esempio di Ratzinger, tornandosene nell'amata terra patria. Ben trovati a tutti.
"mi pare che i FI -di cui ho sempre diffidato, per le loro contraddizioni interne-- ora protestano perchè la decisione riguarda loro. "
RispondiEliminaI FI NON protestano affatto!
Chi ha protestato presso orecchie che sapevano essere amiche sono alcuni FI, ora che hanno ottenuto quel che volevano, la testa di padre Manelli e la soppressione del Rito Antico( che mai era stato loro imposto), non saran certo loro a protestare, non escludo, e sarebbe ben triste se così fosse, che stiano piuttosto esultando.
Chi fa sentire la sua voce sono i fedeli, dopo la preghiera è il minimo che possono fare, che si sentono in dovere di fare.
Intendevo alcuni FI. Comunque, verrebbe da dire che questi sono gli esiti naturali del cerchiobottismo.
RispondiEliminaAngelo,
RispondiEliminase per cerchiobottismo intendi il biritualismo, avrebbe dovuto essete un titolo di merito. Invece non è servito neppure quello.
La verità e l'ingiustizia è che problemi interni, verificabili in ogni contesto, siano stati biecamente strumentalizzati per colpire il rito antico, con disprezzo del diritto sia dei sacerdoti che dei fedeli.
se per cerchiobottismo intendi il biritualismo, avrebbe dovuto essete un titolo di merito. Invece non è servito neppure quello.
RispondiEliminaA parte la mia incredulità di fronte a sacerdoti che celebrano in entrambi i riti, non mi pare che il biritualismo sia un titolo di merito. Perchè dovrebbe esserlo? E' noto che se si concede un dito a persone in malafede, esse prendono tutto il braccio. Questa è la sana prudenza. Non averne tenuto conto, cercando di barcamenarsi, ha portato a quanto era prevedibile. Sul piano dottrinale (non ancora liturgico), si può pensare alla FSSP, che tace sul Vaticano II (non in privato o in confessionale, a volte, aggravando le contraddizioni). E' necessaria una scelta di campo: la si faccia, una benedetta volta, invece di continuare a trattare per un piatto di lenticchie con chi non solo spregia la Tradizione, ma anche la logica, la buona educazione e gli altari di Santa Maria Maggiore.
Angelo, dimentichi che l'ordine è nato prima del Summorum ed è da allora che la scelta del fondatore, avallata dal capitolo (leggi bene gli articoli), ha riguardato anche l'antico rito, suscitando anche molte vocazioni
RispondiEliminaMa i dissenzienti, introdotti anche di proposito, insieme ad altro, hanno dato esca ai nemici...
Bisogna davvero pregare.
Ora anche le suore rispondono al penoso Vatican Insider: http://t.co/KfBxGQRKon
RispondiEliminaOri
http://t.co/KfBxGQRKon
RispondiEliminaOri
Spiacenti, questa pagina non esiste!
Grazie per la segnalazione, risolveremo il problema e riporteremo tutto alla normalità il più presto possibile.
Segnalo un articolo sulla stampa di oggi di Rodari.
RispondiEliminahttp://lepaginedidoncamillo.blogspot.it/2013/08/basta-con-samba-e-gay-l-anatema-dei.html
Penso sia più che chiaro il disprezzo dei vaticanisti per i cattolici detti "tradizionalisti", non tutti, ma senza dubbio di quelli di Vatican Insider e di Rodari passato a Repubblica.
RispondiEliminaLa maniera sprezzante, e falsata dalla loro personale antipatia e-o ideologia, con cui ci etichettano li scredita e squalifica, e dice molto più di loro stessi che di coloro che insultano.
Se ti permetti di non cantare con loro l`ode permanente e assordante a papa Bergoglio, se osi criticare i loro peana idolatrici, approffittano della loro tribuna mediatica per schernirti.
Patetici e spesso ridicoli, autoreferenziali e narcisisti e anche talvolta molto rozzi, mal sopportano che ci sia chi li sbugiarda o anche solo non ami gustare la loro monotona minestra.
Minestra - per riprendere da Luisa - che per essere appellati vaticanisti, dovrebbero saper cucinare meglio e con ingredienti più genuini.
RispondiEliminaInvece spesso, oltre che per deformazioni ideologiche, difettano dei corretti approfondimenti degli argomenti su cui si ergono a soloni.