In fondo alla pagina, trovate il video di Rainews24 che riproduce i funerali dei cristiani uccisi a Maalula. Di seguito pubblico alcuni testi per conoscere qualcosa di più su un centro ricco di storia e di memorie della nostra fede, nel quale si parla ancora l'aramaico.
L'aggiornamento che pubblico ora, da L' Observatoire de la Christianophobie di oggi non cambia la tragicità dell'accaduto e, se al momento sembra pressoché riportata la normalità, le minacce purtroppo non sono finite anche in vista di ciò che potrebbe ancora accadere.
Un'informazione fornita ieri sera da Rian Novosti (agenzia di stampa russa), oggi tutto conferma che le ultime sacche islamiste sono state liquidate, e che gli uiltimi di loro hanno abbandonato la città. L’armata governativa siriana ha quasi completamente liberato il centro cristiano siriano – Maaloula – dagli islamisti (…) L’attacco per liberare la città cristiana (…) è stato lanciato dall'Armata araba siriana.I soldati siriani hanno salvato anche i santuari cristiani rimasti intatti dopo i tiri dei ribelli del Fronte Al-Nosra. Vennerdì, è stato annunciato che gli estremisti avevano saccheggiato una delle chiese della città e il monastero di San Sergio (…) La difficoltà dell'operazione era dovuta al fatto che i militari non vaevano il diritto di sparare con i cannoni su edifici religiosi, a prescindere dalla confessione, si trattasse di una cattedrale o di una moschea, Leggi oltre - [Fonte]
L'aggiornamento che pubblico ora, da L' Observatoire de la Christianophobie di oggi non cambia la tragicità dell'accaduto e, se al momento sembra pressoché riportata la normalità, le minacce purtroppo non sono finite anche in vista di ciò che potrebbe ancora accadere.
Un'informazione fornita ieri sera da Rian Novosti (agenzia di stampa russa), oggi tutto conferma che le ultime sacche islamiste sono state liquidate, e che gli uiltimi di loro hanno abbandonato la città. L’armata governativa siriana ha quasi completamente liberato il centro cristiano siriano – Maaloula – dagli islamisti (…) L’attacco per liberare la città cristiana (…) è stato lanciato dall'Armata araba siriana.I soldati siriani hanno salvato anche i santuari cristiani rimasti intatti dopo i tiri dei ribelli del Fronte Al-Nosra. Vennerdì, è stato annunciato che gli estremisti avevano saccheggiato una delle chiese della città e il monastero di San Sergio (…) La difficoltà dell'operazione era dovuta al fatto che i militari non vaevano il diritto di sparare con i cannoni su edifici religiosi, a prescindere dalla confessione, si trattasse di una cattedrale o di una moschea, Leggi oltre - [Fonte]
Maalula, il piccolo villaggio dove si parla la lingua di Gesù
Maalula, San Sergio |
Un nido d’aquila all’ingresso di una gola. «Ingresso» è d’altronde il significato aramaico del nome di Maalula. Le sue case, quasi attaccate l’una all’altra, scendono verso la valle lungo il fianco accidentato di una montagna del Qalamun, la catena dell’Antilibano. Risiedono 5mila persone in maniera permanente in questa cittadina situata a 56 chilometri a nord di Damasco.
È proprio la lingua aramaica a rendere famosa Maalula, insieme ad altre due località vicine, Bakhaa e Jabdin. Sono 1.800 le persone che si esprimono ancora in questo idioma, parlato da Gesù, ma pochi sono in grado di scriverlo. Anche per questo Maalula è candidata a diventare Patrimonio dell’umanità per l’Unesco.
Maalula, Santa Tecla |
La città rappresenta, insieme alla vicina località di Saydnaya, una tappa obbligatoria per tutti i pellegrini cristiani che si recano in Siria. La zona conta, infatti, una quarantina di chiese e monasteri, tra cui spiccano quello dedicato a santa Tecla, abitato da monache ortodosse, e il convento Sergio e Bacco, martiri del 297 sotto Massimiano. Gestito dai sacerdoti greco-cattolici (melchiti), questo convento è stato costruito nel IV secolo sulle rovine di un tempio romano. Le sue numerose grotte, che testimoniano di un’occupazione ininterrotta del territorio da tempi antichissimi, hanno dato luogo a numerose leggende e credenze.
Maalula è infatti al centro di vari racconti relativi alla persecuzione dei cristiani in epoca romana. La stessa santa Tecla si sarebbe rifugiata nella città per sfuggire alla persecuzione della sua famiglia dopo essersi convertita al cristianesimo grazie a San Paolo.
Il villaggio è noto in tutto l’Oriente anche per la solennità con cui viene celebrata la festa dell’Esaltazione della Santa Croce, il 14 settembre, quando vengono accesi dei falò ovunque. Luogo simbolo, nei suoi negozi si vendono registrazioni del Padre Nostro e di altre preghiere pronunciate nella lingua di Cristo.
Camille Eid
Riprendo da tempi.it
Signore e Signori
permetteteci di farvi sapere quanto avvenuto oggi nella nostra città di Maloula, prima di ricordarvi dell’importanza di questa città. Alle quattro del mattino, ora di Damasco, i gruppi armati del cosiddetto “Esercito siriano libero”, i terroristi di Jabhat al-Nusra e gli assassini dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante hanno attaccato la nostra città, pacificamente situata nella provincia di Qalamoun. Poi hanno saccheggiato monasteri, chiese, trafugando le loro icone storiche, prima di esigere da tutti gli abitanti di convertirsi all’islam.
l'Appello che gli abitanti di Maloula
hanno scritto ai membri del Congresso americano:
hanno scritto ai membri del Congresso americano:
Signore e Signori
permetteteci di farvi sapere quanto avvenuto oggi nella nostra città di Maloula, prima di ricordarvi dell’importanza di questa città. Alle quattro del mattino, ora di Damasco, i gruppi armati del cosiddetto “Esercito siriano libero”, i terroristi di Jabhat al-Nusra e gli assassini dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante hanno attaccato la nostra città, pacificamente situata nella provincia di Qalamoun. Poi hanno saccheggiato monasteri, chiese, trafugando le loro icone storiche, prima di esigere da tutti gli abitanti di convertirsi all’islam.
Sì, ecco cosa è successo all’alba di questo giorno nella nostra piccola città di Maloula. I gruppi armati si sono diffusi dappertutto, esponendo tutta la loro artiglieria in piazza dopo aver bloccato tutti gli accessi ai luoghi santi.
Questi atti criminali, questi saccheggi sistematici delle città cristiane, questo terrorismo che colpisce gli abitanti fa parte di un piano globale che ha lo scopo di cacciare i cristiani dalle loro terre d’origine. Ecco cosa stiamo vivendo ora che lo Stato è ancora forte. Cosa succederà quando non sarà più così, una volta che l’esercito degli Stati Uniti ci avrà bombardato?
Quello che attende i cristiani delle nostre città e villaggi, nelle mani di organizzazioni terroriste come Jabhat al-Nusra, è semplicemente terrificante. Possiamo forse sperare che tutte le terribili aggressioni subite dai monasteri e dalle chiese dalla cristianità – come a Ghassanieh, a San Simeone, a Homs – finiranno per risvegliare la coscienza del mondo perché riconosca il crimine terrorista commesso ai danni della Siria?
Noi non elencheremo neanche i massacri perpetrati in tutte le città e i villaggi dove abitano quelle che voi chiamate “minoranze”, perché li conoscete già nei dettagli!
Signore e signori, permettete che vi ricordiamo la storia di Maloula, che risale a migliaia di anni fa: all’epoca armena, quando dipendeva dal regno di Homs, all’epoca romana, quando si chiamava Celeokoboles, all’epoca bizantina, quando a partire dal IV secolo è diventata il centro di un episcopato di prima importanza durato fino al XVII secolo.
Permetteteci di parlarvi del Monastero di San Sergio, costruito nel VI secolo d.C. secondo la semplice architettura dell’epoca dei primi martiri. San Sergio era uno dei cavalieri di origine siriana giustiziato sotto il regno di re Maximanus nell’anno 297 d.C. Questo è una monastero che è rimasto intatto fino ad oggi!
Permetteteci di parlarvi del Monastero di Santa Tecla, dove sono conservati i resti della santa, figlia di un principe seleucide e cresciuta da san Paolo. Un luogo ben visibile da tutta la piccola città e dove l’acqua sarà per sempre “acqua benedetta”. Un luogo sorto davanti alla caverna dove lei si è rifugiata dopo essere sfuggita alla persecuzione dei romani. Un luogo che da allora è rimasto un simbolo della spiritualità e una testimonianza della vita dei santi. Qui i religiosi si prendono anche cura di tutti i pellegrini che vengono da ogni parte del mondo. Da lì si possono contemplare i rifugi rudimentali dove i primi cristiani hanno digiunato, meditato e pregato. Questo a riprova che Maloula è una città monastica dove si prega Dio il giorno come la notte.
Tutto questo è Maloula. Un luogo celebre meta di pellegrinaggi, dove una spaccatura nella montagna si riempie e si svuota dell’acqua in funzione delle stagioni, e dove i pellegrini sono venuti a cercare la benedizione, la guarigione e la purezza fin dalla notte dei tempi.
Gli abitanti di Maloula
pagano per tutti.
RispondiEliminapreghiamo. perdono Signore per i nostri peccati che haano bisogno e chiamano il sangue dei martiri che pagano per amarti e non rinnigarti con coraggio. penso a loro e credo che tanto coraggio io non l'avrei. il Tuo sacrificio e' il sacrificio di ogni Tuo martire.
Cara Mic , sono così affranta ! Come possiamo aiutare questi cristiani , come posso fare?
RispondiEliminaCara Maura,
RispondiEliminanon possiamo che lottare cercando di dissipare le tenebre dell'errore che si fanno sempre più fitte sia sulle verità di fede che - ed è una conseguenza - sul degrado dell'etica e della politica... e su questi fatti tremendi, che passano sotto silenzio perché i burattinai fanno un gioco sporco.
E, soprattutto, pregare e custodire approfondire difendere diffondere la nostra Fede, cioè il nostro rapporto col Signore, accogliendo e vivendo ciò che ci ha donato e che continuamente ci dona: Sé stesso.
E' dalla sua pienezza che tutto proviene e tutto può rigenerarsi.
Nonostante tutto sembri perduto e compromesso, alla fine tutto, in Lui, sarà ricapitolato e rigenerato.
Grazie Mic, grazie di cuore per aver proposto questa tragica e al contempo stupenda testimonianza.
RispondiEliminaRipercorriamo gli eventi e il reportage: il 5 settembre i "ribelli" anti-Assad entrano a Maalula, prelevano tre, forse sei cristiani e "li freddano uno a uno". Bombardano le loro case, distruggono l'antichissimo monastero di San
Sergio, costringono alla fuga tutti gli abitanti del villaggio cristiano. Vittime che si aggiungono alle centinaia di altre vittime cristiane martirizzate in quel Paese dai "ribelli" anti-Assad.
Questi terroristi criminali non nascono dal nulla. Sono foraggiati dall'Arabia Saudita, dal Qatar, dalla Turchia, dalla Francia, dagli Stati Uniti (e quindi da Israele). L'obiettivo è chiaro: destabilizzare tutte le realtà statuali non ancora soggette al progetto mondialista. Prima l'Iraq e l'Afghanistan, poi la Libia, poi l'Egitto, ora la Siria. E, nel progetto mondialista, la distruzione del Cristianesimo è obiettivo primario.
Eppure, ignorati dai media, dall'ONU, dall'Europa, dal Papa che pensa solo alle sue telefonate, ai suoi cinguettii e alle sue letterine affettuose all'ateo, massone, anticlericale Scalfari e alla sua Renault 4 così vintage e così umile, i cristiani nel medio-oriente resistono. Resistono i copti, martirizzati dai Fratelli Musulmani protetti dall'ambasciatrice USA. Resistono i cristiani iracheni, resistono i cristiani siriani e libanesi.
Esemplare, a dir poco, la risposta della sorella, gravemente ferita, di un martire di Maalula a uno dei suoi carnefici, che si era offerto di portarla in salvo: "meglio morta che con voi". E' riportato nel servizio del bravissimo Micalessin.
Possiamo ricordare questa eroica risposta a chi, a tutti i livelli della Gerarchia, ha augurato un osceno "buon ramadan" ai nostri reali e potenziali carnefici?
Nel suo stupendo reportage, Micalessin cita la rabbia e il dolore dei cristiani siriani: "Guardano l'Europa e non comprendono la sua lontananza, la sua estraneità, la sua indifferenza". Noi, europei cristiani oppressi dalla "democrazia" di Bruxelles, dalla perversa ideologia anticristiana dei "diritti umani", dalle lobbies usurocratiche, laiciste, ecologiste, omosessualiste, lo comprendiamo benissimo.
E profetiche (queste sì) sono le parole del prete siriano citato da Micalessin, che sono rivolte a ciascuno di noi: "Mi fate pena e mi fanno rabbia i vostri governanti. Pensate solo al denaro e vi siete scordati delle vostre radici. Ma se continuerete a ignorare il nostro dolore, tra qualche anno subirete la nostra stessa sorte".
Sì, subiremo la stessa sorte, per l'immigrazione selvaggia, per l'aggressività musulmana, per le leggi "antirazziste" che criminalizzano il diritto d'opinione, per la malvagità delle massonerie eurocratiche.
Sapremo avere noi, cristiani pavidi, vili e rinunciatari d'Europa e d'Occidente, che hanno scordato Poitiers, le Crociate, la Reconquista, Lepanto e Vienna, che accettano impunemente le menzogne sull'"accoglienza", l'"integrazione", l'"inclusività", la "multiculturalità", per non parlare dell'ormai impronunciabile "ecumenismo", il coraggio della sorella del Martire siriano di gettare in faccia a tutti, Papa compreso, la frase: "meglio morti che con voi"?
Giornalista di razza, Micalessin!
RispondiEliminaGià, cara Anna Maria. Giornalista di razza. Almerigo Grilz, Fausto Biloslavo e Gian Micalessin, triestini, fondarono nel 1983l'agenzia "Albatross", che procurava servizi giornalistici e fotografici dalle aree più calde del globo. Andavano dove gli "inviati speciali" dei grandi quotidiani non osavano andare. Almerigo Grilz cadde in Mozambico nel 1987, ucciso dai guerriglieri comunisti mentre documentava i combattimenti fra le varie fazioni.
RispondiEliminaPosso sommessamente ricordare che Almerigo, Gian e Fausto furono militanti e dirigenti del Fronte della Gioventù di Trieste, l'organizzazione giovanile del M.S.I.? (e Almerigo fu anche vice segretario nazionale).
Forse questo spiega il coraggio di Gian Micalessin e di Fausto Biloslavo, che documentano ciò che altri inviati non hanno il coraggio (fisico e politico) di documentare. Il reportage da Maalula lo dimostra.
Scrive assai bene Silente. se l'Europa (ex)cristiana persiste nella sua sciagurata passione per lo svuotamento e la permeabilità, le toccherà condividere la tragica sorte dei fratelli di Maalula. In casi come questo l'ottimismo è, come scriveva qualcuno, viltà. Colposa viltà dettata dall'assuefazione alla comodità e dalla superfetazione ideologica.
RispondiEliminaI mantra solidaristici del nuovo vescovo di Roma e di tutto il neocattolicesimo antitradizionale sono soltanto il piatto d'argento su cui porgere al carnefice (mandanti ed esecutori) quanto resta della civiltà europea.
Credo che Silente abbia descritto molto bene la triste e amara situazione. I cristiani in Siria sono massacrati dalle milizie alimentate dagli americani e dai loro alleati. E questo verità scomoda è occultata dalla potentissima stampa globalista diretta emanazione dei suddetti poteri perchè non funzionale ai loro scopi. In tutto il Medio Oriente "liberato" e dove è stata esportata la "democrazia" i cristiani sono stati eliminati in un modo o nell'altro dagli alleati dei "liberatori". Vogliamo davvero credere che ciò sia un puro caso? Purtroppo all'operazione di silenziamento hanno contribuito attivamente i vertici della Chiesa che di fatto hanno abbandonato al loro destino i nostri fratelli perseguitati e non solo su quei fronti. Mi chiedo che futuro abbia una Chiesa, una religione che abbandona i propri fedeli diventando complice dei carnefici.
RispondiEliminaVi segnalo queste pagine:
http://oraprosiria.blogspot.it/
Miles
Ragazzi,ma la volete capire che obama è mussulmano e che fa il protestante di facciata in un paese di wasp ipocriti che disseminano il mondo di guerre dopo aver messo a capo di paesi strategicamente utili a loro stessi capi di stato fantocci,poi,una volta esauriti i compiti li elimina,le lobbies belliche,chimico-farmaceutiche,lgbt ed il pensiero unico vengono imposti con violenze psicologiche diabolicamente sottili e sofisticate....l'Europa ormai è solo un'espressione geografica,si discute solo dello spread,delle misure standard delle zucchine e delle zuccone dei suoi abitanti,un continente di vecchi e pochi giovani inebetiti dalla tecnologia,saremo conquistati dall'islam gradualmente,non c'è neanche bisogno di guerre sante,sono già presenti a milioni nei nostri paesi,ci odiano e ci disprezzano,finiremo nel calderone,non sento odore di martiri,qui nessuno si farebbe ammazzare per il cristianesimo,onoriamo questi coraggiosi testimoni,ma abbia il coraggio di farlo anche il vescovo di roma,invece di telefonare a destra e a manca,che ormai è stucchevole,prenda la penna in mano e scriva sul Suo giornale parole forti in difesa dei nostri fratelli uccisi in odium fidei,e lasci perdere il guru di repubblica,lui ci ha guadagnato,ha venduto un sacco di copie in più,ci ha perso la chiesa,Ratzinger,pur chiamato in causa ed offeso pesantemente dallo stesso scalfari,non si è mai abbassato al suo livello rispondendo,certe persone provocano apposta,meglio il silenzio....GR2
RispondiElimina
RispondiEliminahttp://ncronline.org/blogs/distinctly-catholic/bishop-tobin-disappointed-pope-francis#.UjNPn0j_nEQ.twitter
Notizia di ieri.
RispondiEliminaCi possiamo in parte rendere conto con chi abbiamo a che fare.
No alla giornata europea contro la discriminazione e la persecuzione dei cristiani nel mondo: «Non avrebbe alcun valore aggiunto». Parola di Catherine Ashton, alto rappresentante per la politica estera dell'Unione europea, che boccia così la richiesta presentata dall'eurodeputata bassanese Mara Bizzotto.
IL FENOMENO. L'esponente della Lega ha firmato un'interrogazione chiedendo a Bruxelles di porre la massima attenzione «a questo fenomeno che, secondo autorevoli fonti, sta assumendo contorni sempre più gravi». Bizzotto da una parte bussa alle porte della Commissione e dall'altra porta a conoscenza i numeri. «Il centro di statistica americano “Center for study of global christianity” ha stimato che nel solo 2011 ne sono stati uccisi 105 mila. La società internazionale per i diritti umani conferma con propri studi che l'80 per cento delle persone perseguitate nel mondo per motivi religiosi sono cristiani».
L'INTERROGAZIONE. Da qui la richiesta dell'eurodeputata. «Al fine di sensibilizzare l'opinione pubblica - scrive nel documento presentato alla Commissione - e non dimenticare le migliaia di vittime che sono colpite ogni anno dall'intolleranza religiosa è il caso di istituire una giornata europea».
LA RISPOSTA. Le porte dell'Europa, però, sono chiuse. Senza che ci sia la possibilità di aprire uno spiraglio. «È stata dedicata un'attenzione crescente alle violazioni della libertà di religione o di convinzione - risponde Catherine Ashton - e la Commissione segue attentamente il recepimento e l'attuazione della decisione quadro che impone agli Stati membri di rendere punibili l'istigazione pubblica alla violenza o all'odio in riferimento alla razza, al colore, alla religione, all'origine nazionale o etnica». Proprio per questo motivo «dato il numero di attività intraprese, l'Ue non crede che la creazione di una giornata europea contro la persecuzione e la discriminazione dei cristiani nel mondo possa portare un valore aggiunto». Stefano
Avete visto, che bello, il servizio del Tg1 (buon pranzo) sulla Siria, di oggi domenica 15 settembre?
RispondiElimina1) Elogiano gli accordi di Ginevra con Russia e Lega Araba come "un grande successo della diplomazia di Kerry" che è gradito ad Israele ("che pensa già ad applicarlo in prospettiva alla minaccia nucleare iraniana" -- Israele è privo di weapons of mass destruction?)
2) Pendono dalle labbra (i nostri "giornalisti televisivi di stato") di libertégalité Fabius, di civilrights Hague, e dei democraticissimi Sauditi, vere pietre di paragone di filantropia;
3) Beffa oltre al danno, e gravissimo: sia nei titoli di apertura che nel servizio, ti fanno vedere immagini di Maalula, e in realtà non vi accennano minimamente (non sia mai che l'ascoltatore medio governativo-lettiano sinceramente democratico appena tornato da messa si rovini il pranzo) , e anzi, strombazzano che "i ribelli" hanno detto che "ora bisogna vietare ad Assad di bombardare".
MA, appena poco fa, altri giornalisti della TV di Stato (di quella RaiNews che pochi mesi fa era ancora sotto Mineo) hanno intervistato in diretta nientemeno che lo stesso Gian Micalessin da Damasco, che ha fatto vero giornalismo, vera...informazione corretta.
Non ho visto, lux, m ti ringrazio per la tua accurata e condivisibile esposizione, che è lo specchio della realtà del mondo dell'informazione.
RispondiEliminaGrazie di questo post, e preghiamo per questi fratelli dimenticati dalla stampa mainstream e, a quanto pare, da buona parte parte della Chiesa mediatica più in vista.
RispondiEliminaDal punto di vista pratico-quotidiano:
GR2...come non concordare con te
Quando il governo Scendi-Letta si schiera, ovviamente sta con "San" Obama senza se e senza ma, quello del Nobel per la pacepreventiva....
contro il "Caino"_Assad (così è dipinto) a fianco dei "ribelli" (in realtà Al Qaeda/assassini vari provenienti dall'islam fondamentalista anticristiano e antioccidentale, quelli cioè con cui secondo i nostri ineffabili dovremmo allearci noi.
Così presto potranno fare anche qui a casa nostra quel che fanno altrove.
Concordo appieno con Silente. E poi mi tocca leggere un Mantovano e sentire a Radio Maria un Introvigne che, persino dinanzi alla testimonianza diretta dei Cristiani di Siria, hanno il coraggio di sostenere che Assad e "ribelli" terroristi di Al Qaeda pari sono... ma non si vergognano? Non si rendono conto che il muro di Berlino è caduto? È peccato di idolatria o di ambizione pilatesca svendere la Verità per l'Alleanza Atlantica? In questa strana Chiesa sembrerebbe che solo dei poveri Cristiani perseguitati non ci si debba curare... solo nel loro caso sparisce la retorica della "carne" di Cristo, eppure i Cristiani perseguitati sono senza dubbio Corpo (mistico) di Cristo Crocifisso !
RispondiEliminaSembra di sentirLo il Signore: Occidente, Occidente, perchè mi perseguiti?
Sembra di sentirLo il Signore: Occidente, Occidente, perchè mi perseguiti?
RispondiEliminaE' così, purtroppo. Ed è una grande sofferenza assistere a questa dissoluzione, umanamente impotenti, ma aggrappati al Signore e cercando di fare del nostro meglio nonostante...
Prego per i cristiani della Siria,
RispondiEliminaio a Maalula ci sono stata anni fa,
è un posto incredibile, bellissimo. Sentire recitare le preghiere in aramaico è stata una vera emozione.
Silvia
[off-topic]
RispondiElimina8 year old muslim girl dies on marriage night from abuse - http://veneremurcernui.wordpress.com/2013/09/11/8-year-old-muslim-girl-dies-on-marriage-night-from-abuse/
Traduzione in portoghese dal titolo: Si può dialogare?