Riprendo quanto scrive su Riscossa Cristiana Paolo Deotto. Aggiungo che il nostro sollievo non rappresenta alcuna giustificazione all'operato di Priebke, ma un civile senso di rispetto nei confronti di un defunto, la cui anima è ora affidata al Signore. Quanto alla Chiesa, essa non può non essere al di sopra dell’odio e al di sopra delle vittime (che peraltro non erano soltanto ebrei) e dei carnefici.
Poiché sugli organi di informazione sono apparse notizie inesatte circa i funerali di Erich Priebke, ci siamo informati direttamente alla fonte. In una conversazione telefonica, Don Pierpaolo Petrucci, Superiore del Distretto Italia della Fraternità Sacerdotale San Pio X, ci ha gentilmente chiarito quanto segue:
- Il furgone che trasportava il corpo di Priebke è arrivato al Priorato di Albano verso le 17.30, entrando grazie all’intervento delle Forze dell’Ordine, come abbiamo visto tutti in televisione e sui giornali.
- L’avvocato della famiglia ha chiesto alla Polizia di adoperarsi per far entrare una parte di familiari e amici del defunto, che erano rimasti bloccati all’esterno, per la presenza di facinorosi. Ciò non è stato possibile.
- In attesa che potessero entrare i parenti e amici rimasti bloccati all’esterno è stata celebrata la Santa Messa. In tarda serata sono state celebrate le Esequie.
- È stato quindi fatto tutto ciò che prescrive la Chiesa cattolica per l’anima del defunto Erich Priebke.
- Non vi era alcun motivo di rifiutare i conforti religiosi. Il defunto era cattolico, si comunicava regolarmente (né nella sua Parrocchia gli era mai stata negata l’Eucaristia) e si deve quindi presumere che si accostasse regolarmente anche al sacramento della Confessione.
È anche importante specificare, sempre a correzione di informazioni errate, che all’interno del Priorato tutto si è svolto regolarmente. I facinorosi sono sempre rimasti all’esterno e nessun incidente ha turbato le celebrazioni.
Ulteriori incidenti, sempre all’esterno del Priorato, ci sono stati, come noto, quando la Polizia ha provveduto al trasporto della salma per ulteriore destinazione.
La cronaca degli incidenti e un giudizio su tutta la vicenda saranno oggetto di altri articoli. Qui ci interessa sottolineare che è stato fatto tutto ciò che prescrive la Chiesa per l’anima del defunto Erich Priebke, affidato ora al Giudizio del Signore. Di ciò non possiamo che essere grati alla Fraternità San Pio X, che ha evitato lo scandalo di un rifiuto immotivato di funerali religiosi.
Personalmente voglio anche esprimere la mia gratitudine a Don Pierpaolo Petrucci per la sua disponibilità e la sua cortesia.
Il fatto che tanta gente volesse negare i funerali a Priebke (o ad un morto qualsiasi) è un vero sintoma della malatia che soffre la nostra società.
RispondiEliminaQuesto mi ricorda un po' a quanto succede qua in Spagna con la figura di Franco (senza voler parangonare i due personaggi) e la "memoria storica": coloro che non fecero nulla contro di lui mentre viveva vogliono adesso umiliarlo proprio dopo la morte. Vergogna...
Kyrie eleison
felice che almeno tutto questo sia servito a qualcosa
RispondiEliminaAggiungo che il nostro sollievo non rappresenta alcuna giustificazione all'operato di Priebke, ma un civile senso di rispetto nei confronti di un defunto, la cui anima è ora affidata al Signore. Quanto alla Chiesa, essa non può non essere al di sopra dell’odio e al di sopra delle vittime (che peraltro non erano soltanto ebrei) e dei carnefici.
RispondiElimina[..........]
Gentilissima Mic sottoscrivo in toto.
Aggiungo che la VERA Civiltà di una Nazione la si misura dal rispetto che si ha verso un defunto sia esso vittima che carnefice.
Quando una persona muore, diviene proprietà del suo Creatore e da quel momento l'uomo non può che rimettere tutto a Lui.
Da questo terribile evento che mi ha veramente scioccato ho CAPITO in soldoni che l'unica Religione che ha RISPETTO SIA DEI VIVI CHE DEI MORTI E' LA RELIGIONE CATTOLICA.
Religione Cattolica che è rimasta solo in piccole realtà.
Voglia Iddio che abbia pietà di noi e che ci faccia la Grazia di farla Resuscitare dal coma in cui L'HANNO COSTRETTA dal CVII in poi.
Malattia grave e sucessiva agonia soppragiunta con la sostituzione della S. Messa Tridentina.
http://www.riscossacristiana.it/il-caso-priebke-tra-cronaca-storia-di-luciano-garibaldi/#comment-659
RispondiEliminahttp://andreacarancini.blogspot.it/2013/10/carlo-mattogno-sugli-ultimi-sviluppi.html
RispondiEliminaMi scuso con Mic per la mia foga, ma credo ci siamo capiti.
RispondiEliminaE' una domanda che mi frulla nella mente da anni, ormai: secondo la dottrina cattolica, che succede al momento della morte? Cioè, "materialmente": vedremo Gesù Cristo in persona che ci giudica? Oppure vedremo la luce, proprietà essenziale del Logos, e non dovremo averne paura per oltrepassare la dogana?
Noi non siamo una nazione, tanto meno civile, siamo un 'paese' che non riesce a vedersi tale e che forse non ci riuscirà mai.Passante per caso2
RispondiEliminaForse perché siamo nati da un Risorgimento di matrice massonica che, testuali parole da un documento storico citato dalla Pellicciari, aveva l'obbiettivo di: "liberare il popolo dalla rivelazione"... E più che l'unità si è promosso un insieme eterogeneo di cui non si è curato l'amalgama, senza progetti di vera promozione, ma con 'pezze a colore' dettate dalle necessità e dalle faccenderie del momento.
RispondiEliminaE' un vizio di origine che una sana politica in una sana Chiesa, matrici di sana cultura, potrebbero sempre guarire. E forse saranno le prove a questo punto inevitabili che realisticamente ci aspettano ingravescente tempore a favorire una vera unità ed una maturità di 'nazione'.
Sarebbe bene fare alcune precisazioni.
EliminaLa confraternita non è la chiesa cattolica come viene descritta.
La chiesa cattolica aveva espressamente vietato esequie pubbliche, e consigliato una benedizione della salma.
Priebke non si è mai pentito di quello che ha fatto, anzi ha sempre elogiato il suo operato.
Il fatto che si comunicava (?) e che forse si confessava (?)...se non si è mai pentito non gli valeva a niente.
Quindi carissima sii seria nel descrivere i fatti, solo per difendere quel falso prete che ti ha detto la suo verità, ma che nel tg di sky ha detto che non vedeva colpa in Priebke che chi aveva compiuto l'attentato ai tedeschi non si era pentito nemmeno (forse ha la palla di vetro).......spero che Papa francesco vi scomunichi.... stavolta definitivamente
@gio
Intervista a Radio Libera Tutti di don Paolo Petrucci:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=IlmAE9cxwRM
Miserabile l'intervista di Introvigne sul Giornale di oggi. Costui difende la decisione della Chiesa di non concedere i funerali religiosi a Priebke, lo anatemizza per la fedeltà alle sue idee, lo considera pubblico peccatore perché "è arrivato persino a negare le camere a gas". Testuale. Siamo al dogma dell'olocausto. Negarlo rende "pubblici peccatori", secondo Introvigne. E, ovviamente, attacca la Fraternità: "hanno rifiutato l'offerta di rientrare nella Chiesa". E definisce la Fraternità "scismatica". Il trionfo della superficialità, del pressapochismo, della calunnia. Nessun accenno al dibattito sul cvii, ai possibili distinguo, ai dimostrati errori rispetto alla dottrina di sempre.
RispondiEliminaE, per tornare al fatto, nessun accenno al disgustoso episodio di una bara presa a calci e sputi, nessun accenno all'aggressione fisica a un sacerdote, nessuna accenno al tentativo di impedire un funerale. A Introvigne quell'episodio, che sarebbe grottesco, se non fosse tragico, di imitazione dello scempio di Piazzale Loreto, evidentemente va bene.
E costui sarebbe "cattolico" e "conservatore"? Non farebbe meglio ad iscriversi all'ANPI di Albano? E, in Alleanza Cattolica, tutti tacciono? Nessuno leva una pur flebile, educata, "democratica" voce di dissenso?
Caro Silente,
RispondiEliminaormai da un pezzo Introvigne si è allineato con i "normalisti" e non manca occasione per lanciare i suoi strali.
Non è la prima volta che ci siamo visti 'costretti' a confutarlo.
Comunque questa indegna levata di scudi nei confronti della Fraternità, iniziata da Tornielli prima ancora del caso Priebke che ora ha dato la stura alle peggiori esternazioni, non fa altro che buttare benzina sul fuoco del disprezzo nei confronti non solo della FSSPX ma della Tradizione tutta.
Perfettamente d'accordo, cara Mic. Aggiungo peraltro, come accennavo sopra, che il problema non investe solo Introvigne, ma anche Alleanza Cattolica, di cui costui è Vice-Reggente Nazionale. Questo sodalizio, una volta onorevole, solidamente incardinato in valori controrivoluzionari, tradizionalisti e, quindi, culturalmente e politicamente di Destra, raccoglie tuttora ottimi cattolici. Che messaggi ricevono oggi, costoro, dal loro Vice-Reggente? E sono tutti d'accordo?
RispondiEliminaA proposito di cattolici (quelli che vanno per la maggiore...) e ideologia, ecco :
RispondiEliminahttp://www.qelsi.it/2013/niente-ambrogino-doro-alla-donna-che-ha-evitato-18-000-aborti-la-sinistra-cattolica-preferisce-lideologia-alla-fede/
Miles
Mic, qui siamo già oltre a tradizione e FSSPX. Basta anche essere anche solo leggermente critici sul nuovo corso e si viene criminalizzati. Sembra una sorta di nuovo fanatismo che mette i brividi.
RispondiEliminaMiles
Rispondo al commento delle 23:53
RispondiEliminaMi sembrava chiaro che noi non abbiamo inteso difendere il sacerdote cui sono state chieste le esequie e non si è rifiutato. Così come non abbiamo inteso difendere Priebke, il cui pentimento riguarda lui e il Signore, ma la civiltà umana nata col rispetto dei morti, che è ciò che ci distingue dalle bestie.
Del resto le esequie sono state fatte in forma privata, di pubblico c'era solo lo spettacolo incivile di odio e di violenza scatenato da fomentatori irresponsabili.
Se basta questo per essere scomunicati, le sette mascherate da movimenti ecclesiali, invece, hanno l'immunità garantita da lobbies potenti...
Tempora bona veniant, Regnum Christi veniat!
Mi fanno sorridere quelli che cadono dalle nuvole. Introvigne, 5 minuti dopo essere uscito dalla Fraternità, inserì la medesima nelle sette in un suo libro. E' almeno dalla fine degli anni '80 che egli ha strettissimi rapporti col Mossad. Nel suo "Il cappello del mago" attinge a informazioni talmente difficili da reperire che quanto appena detto è confermato. Lavora per Israele, non certo per la Chiesa. Se volete vado avanti e dico altre cose.
RispondiEliminaSe volete vado avanti e dico altre cose.
RispondiEliminaMeglio astenersi, finché non diventi strettamente necessario...
Accidenti, ma che voglia di scomunicare, di definire pubblici peccatori, d'invocare scismi, e botte a destra e manca, che c'è in giro da quando è tornata di moda la medicina della misericordia. Rimpiango sempre più i tempi bui del Medioevo, quando, se non altro, la gente non era così ipocrita, e si squartavano, si bollivano, si bruciavano a destra e a manca, si torturano, si gettavano proiettili di pietra che altro che bombe, nessuno faceva l'eterna vittima, e nessuno era l'eterno carnefice, ma tutti insieme appassionatamente se ne infischiavano del V, VI, VII comandamento, ed anche ovviamente dell'VII, IX e X. Però tutti credevano fermamente nel I, II, III e IV, e nessun altro, se non la Chiesa, faceva la morale, e bruciava gli eretici. Ma per aver offeso Dio, e non qualche uomo "più dio di altri" - à propos:visto cos'è successo ad Odifreddi ? fintanto che chiamva i cristiani cretini, applausi e vendite, ora che ha seplicemnte invocato un'analisi storica, e ha parlato di propaganda, è cacciato da Repubblica, la Nuova Santa Inquisizione.
RispondiEliminaRosa
Secondo i casi, sfrenati entusiasmi oppure cautela imbarazzo e paura, solo di questo sembra ormai essere capace il clero davanti al tribunale senza appello della pubblica opinione. E quando anche la pastorale gioca sui sentimenti, a questi si riduce l’unicità cristiana; nessun gesto è più gratuitamente dovuto e la Carità si perverte in premio, opera distinzioni e segue graduatorie di merito.
RispondiEliminaChi ha fatto sparire la realtà del sacro e del tragico dal mondo? Chi se non il Prete, aveva il dovere morale e civile di impedirne l’estinzione dal cuore e dalla mente dei cristiani?
E infine, come si può alzare lo sguardo al Crocefisso, senza vergognarsi di non avere il coraggio di amare, né vivo né morto, chi non se lo merita?